Mario Nicolis di Robilant

Nicolis di ROBILANT nacque a Torino nel 1855. Iniziati i suoi studi militari alla Regia Accademia di Torino, nell’agosto 1874, veniva nominato sottotenente ed assegnato all’li0 Reggimento Artiglieria. Ancora tenente era comandato nel 1882 nel Corpo di Stato Maggiore dove, per otto anni, ebbe le più svariate attribuzioni. Nell’aprile del 1890, fu trasferito col grado di maggiore nel 10° Reggimento Bersaglieri e nel dicembre 1891 venne nominato aiutante di campo di S.A.R. il Conte di Torino. Al termine del quadriennio previsto, col grado di tenente colonnello fu capo di stato maggiore della divisione di Bologna. Promosso colonnello nell’arma di fanteria, venne nominato comandante del 68° Reggimento Fanteria, per tornare nel novembre 1898 al Corpo di Stato Maggiore. Asceso al grado di generale, assunse nel 1903 il comando della Brigata Basilicata e nell’aprile 1908, dopo essere stato membro di importanti commissioni, venne messo a disposizione del Ministero degli Affari Esteri col compito di riordinare la gendarmeria macedone. Tenente generale nel 1910, l’anno successivo tornò in Patria e comandò prima la divisione di Piacenza, poi quella di Torino, fino alla sua nomina a comandante del XII Corpo d’Armata (10 luglio 1914). All’inizio della grande guerra comandava il IV Corpo d’Armata mobilitato, col quale conquistò il Monte Nero. Nel settembre 1915 assunse il comando della 4a Armata che lasciò nel febbraio 1918 per assumere quello della 5a, che raccoglieva le unità superstiti della 2 Armata dopo la ritirata di Caporetto. Nell’aprile successivo fu designato ad assumere la carica di rappresentante militare italiano al Consiglio Supremo di Guerra Interalleato di Versailles, carica puramente onorifica lasciata da Giardino che va a comandare la 4a armata o armata del Grappa. Nel febbraio del 1919 rientrò in Italia, prendendo il comando dell’8 armata. A sua domanda il 30 novembre 1919 venne collocato a riposo. Senatore dal 1917, nel 1925 fu nominato generale d’armata. Morì a Roma nel 1943. Fra le più importanti onorificenze conferitegli sono da ricordare la Commenda dell’Ordine Militare di Savoia, e la Croce di Grande Ufficiale dello stesso ordine del quale fu anche Cavaliere di Gran Croce. Da Basilio Di martino Filippo Cappellano – La Grande Guerra sul Fronte Dolomitico – Gino Rossato Editore

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