Oblio

(prima parte)

 

1.

…<…fallo…> lo ringhia a denti stretti fissando lo sguardo compiaciuto del Voracian…… <…fallo …> ripete con rabbia mentre il demone passa lentamente la lingua violacea sulle labbra gommose, provando tale piacere in quel gesto da risultare disgustoso…

 

ma Buffy si limita a fissarlo, proiettando sul Voracian tutto l’odio che ha in corpo… spostandosi in avanti per quanto le permettono le robuste cinghie che la bloccano alla Vecchia Scintillante

 

…la poltrona metallica che, prima della Cacciatrice, aveva caricato su di sé ben ventitre ospiti del Braccio della Morte…

 

…e lei lo sentiva……… sentiva quel carico di paura…… di angoscia…… di rabbia…… tutte le emozioni che filtravano da ogni bullone, da ogni giuntura, di quel metallo martirizzato da potenti scosse elettriche…

 

…aveva anche l’impressione di avvertire gli odori che l’attorniavano…

 

…un misto di feci, urina, sudore…… e forse anche carne bruciata…

 

…o forse, tutte quelle sensazioni e l’idea stessa di avvertire quegli odori, erano solo una impressione e nulla più…

 

…la cosa che veramente le premeva era la vista di quella bocca aperta a poca distanza da lei…

 

…quella bocca piena di denti aguzzi e quella lingua simile ad un verme spropositato che saettava da un labbro ad all’altro pregustando il prossimo pasto…

 

…<…FALLO…> ha gridato lei con tutta la forza che aveva, sporgendosi ancora di più e sentendo che le cinghie di cuoio iniziavano già a cedere…

 

…nell’ombra della sala male illuminata, qualcosa si muoveva…

 

…si spostava senza rumore…

 

…la fissava senza occhi…

 

…le parlava senza voce…

 

…e lei aveva il terrore di sapere cosa fosse……anche se mai prima d’ora l’aveva visto…

 

o forse, davvero, l’aveva visto prima ? …

 

2.

<Non credo che tu abbia visto le patatine…> esclama la voce stanca alle sue spalle, strappando Buffy ai suoi pensieri…… persa in un mondo senza pareti né dimensioni misurabili…

 

…la Cacciatrice torna con i piedi per terra, fissando la matassa nera e gommosa che emerge dalla friggitrice……e che, ormai, anziché essere patatine fritte, sono patatine da buttare…

 

ma il pensiero…

 

…era balenato all’improvviso ai lati della sua mente…

 

…stava pensando ad Hallowen……ad un costume da mettere quando (e se fosse ancora viva per allora) ci fosse stata una festa in maschera…

 

…una tunica nera…

 

…qualcosa da coprirla completamente…… da farla sparire al suo interno

 

e questo pensiero ne ha generato un altro…

 

…più nebuloso…

 

…più distante…

 

…qualcosa che non riusciva a mettere a fuoco per quanto sforzo facesse

 

…poi, quella voce… “Le patatine…”…l’avevano strappata alla sua personale caccia ad un ricordo…

 

…<Quasi pronte…> ha risposto lei senza nemmeno voltarsi, buttando le patatine bruciate in un secchio lì vicino e mettendone di nuove a friggere…

 

…si sentiva strana…

 

…e che cosa stava pensando a poco prima ?…

 

…il ricordo si era perso……… caduto di nuovo in quel mare nero di pensieri spezzati e memorie perdute simili ad un…

 

3.

…sogno che si era interrotto all’improvviso……… il tonfo l’aveva svegliata……ancora assonnata era rimasta in attesa……chiedendosi se quel rumore fosse stato solo un sogno interrotto dal quale si era appena svegliata…

 

…era rimasta in attesa con un senso di angoscia che non sapeva spiegarsi a parole…

 

…aveva fissato la finestra cercando un po’ di conforto nella luce della luna che filtrava…

 

……il Sindaco aveva in ballo qualcosa per Sunnydale …… sicuramente terribile…… sanguinario …… apocalittico…

 

… e lei non aveva la minima idea di cosa e quando potrebbe accadere…

 

e Faith si comportava in maniera strana…

 

…certo che “comportamento strano” stava a Faith, come i pon pon alle cheerleaders

 

ma da qualche giorno a questa parte…

 

bhe

 

…non lo sapeva spiegare neppure lei…

 

…era una sensazione, nulla di più…

 

…lo sguardo di Faith

 

…solo un istante, durante una delle riunioni di tutto il gruppo in biblioteca…… ha voltato la testa per cercare Angel……e ha incrociato lo sguardo dell’altra Cacciatrice

 

…uno sguardo strano…… inquietante…

 

…come di un predatore che fissasse le sue prossime vittime, anziché i suoi compagni di lotta…

 

ma quando Faith si è accorta di lei, i suoi occhi hanno assunto quello sguardo beffardo di sempre, come se non lo avessero mai perso…

 

Buffy si è rigirata nel letto alla ricerca del sonno perduto…… chiudendo gli occhi e regolando un respiro tranquillo per diversi minuti…… sentendosi scivolare nel sonno…

 

…quando un nuovo tonfo, l’ha fatta scattare in piedi, sveglia e pronta al combattimento……fissava la stanza con le mani chiuse a pugno, pronta a colpire………una macchina ha sfrecciato sulla strada e i fari si sono riflessi per un istante sul vetro delle finestre…

 

e poi il silenzio…

 

…il leggero frinire degli insetti come sottofondo ai suoi pensieri…… il rombo lontano di un aereo che non avrebbe certo sentito se non fosse stata sveglia…

 

…niente di più…

 

…è scivolata silenziosamente lungo il corridoio fino alla stanza della madre, aprendo leggermente la porta e sbirciando all’interno…

 

…nella penombra della stanza a visto una figura rannicchiata sotto le coperte e il russare, familiare della donna…

 

Buffy ha sorriso e chiuso di nuovo la porta…

 

…è scesa lungo le scale fino in cucina e, ormai che c’era, si è preparata un bicchiere di latte caldo per conciliare il sonno che disperatamente ricercava dopo quella che sembrava una caccia fasulla ad un rumore, forse, inesistente…

 

…ha sorseggiato il latte caldo con le orecchie tese a percepire, di nuovo, quel tonfo misterioso…

 

…un’altra auto è sfrecciata lungo la strada, accompagnata dallo sferruzzare di una marmitta e probabilmente anche il tubo di scappamento, che strisciavano sull’asfalto…

 

…nient’altro…

 

…è ritornata in camera e si è rimessa sotto le coperte, cercando e recuperando ben presto il sonno che le era stato strappato…

 

…in un ultimo lampo di comprensione, mentre le palpebre calavano inesorabilmente, le è era sembrato di percepire una presenza nella stanza…

 

…qualcosa che si muoveva ai limiti del campo visivo…

 

…nascosto nell’ombra del buio…

 

ma la sua mente ha bollato il tutto come un’illusione e si è addormentata placidamente senza più  problemi…

 

4.

…ma i problemi erano la cosa di cui non era mai a corto…… ad esempio il Maestro…… lui non si poteva davvero considerare un problema………era l’attuale fonte dei suoi problemi…… li generava più in fretta di quanto lei potesse eliminarli…

 

…prima il Consacrato…

 

e adesso questo gruppo di vampiri orientali…

 

…all’inizio erano in cinque……l’avevano attorniata e cercato di uccidere…

 

cercato, ovviamente…

 

…quattro di loro erano ridotte ad figure stilizzate sui muri……macchie di bruciato che la prima pioggia avrebbe lavato via…

 

ma il quinto era scappato…

 

…si era tenuto in disparte per tutto il duello, puntandole contro una sfera di cristallo……non aveva avvertito nessun calo di forza…… nessuna sensazione particolare, a parte il disagio di non sapere cosa sarebbe potuto accadere se quella sfera avesse continuato ad avere lei come bersaglio…

 

…e quando i primi quattro vampiri erano scomparsi in nuvole di fumo scuro il quinto era scappato via lungo uno di quei vicoli che, a Sunnydale formano, insieme alle fogne, un labirinto diabolicamente complesso…

 

…avrebbe potuto lasciarlo andare…

 

5.

ma l’aveva inseguito, raggiunto ed eliminato…

 

…un’altra tacca sulla metaforica pistola…… niente di più…

 

ed allora perché, a distanza di più di quattro anni, il pensiero di aver sbagliato in maniera grottesca, ancora l’accompagnava, quando con la mente ritornava a quella notte…

 

…l’aveva eliminato e la sfera di cristallo, qualunque cosa fosse o qualunque effetto avesse, era semplicemente andata in pezzi quando era caduta sull’asfalto…

 

…nulla di più…

 

…una notte come tante altre e neppure la più memorabile con qualche livido e una vecchia cicatrice come ricordo

 

…e allora perché, mentre fissava il vortice sotto di lei e sentiva il suo cuore riempirsi di angoscia, il suo ultimo pensiero mentre si lanciava nel vortice dimensionale aperto dal sangue di Dawn, tornava a quella notte ed un senso di angoscia si andava a sommare alla paura che provava mentre il gorgo di luce incombeva sempre più vicino…

 

…perché il suo ultimo pensiero andava a quella notte ?…

 

6.

<Perché ? … cosa è successo di strano ?…> domanda il Signor Giles pulendo distrattamente gli occhiali e rimettendoli sul volto, mentre tornava a fissare la Cacciatrice all’altro lato del tavolo…

 

Buffy non risponde subito…

 

…come si può descrivere una sensazione indefinibile…

 

…sente qualcosa di sbagliato ma non riesce a concretizzarlo a parole…

 

Giles la fissa con sguardo paziente, come quello di un padre che cerca di farsi raccontare un incubo dalla propria bambina, per poterla tranquillizzare…

 

…la ragazza prende qualche minuto per riflettere…

 

come è cominciato tutto ??? …

 

… dopo l’attacco di Spike alla scuola…

 

… ricorda di essere andata al tappeto, stesa da un colpo del vampiro…… talmente sicura di vincere quel combattimento che le sembrava impossibile che fosse lei quella che era caduta sul pavimento…

 

…allora lo ha visto…

 

…è durato solo un secondo e la sua coscienza ha relegato quella visione in un punto secondario del cervello…… la priorità attuale era sopravvivere e non ragionare su un’ombra impossibile sul muro…

 

…un’ombra che non avrebbe dovuto esserci perché niente era in grado di proiettarla…

 

…sul momento ha pensato ad un altro vampiro che stava per attaccarla da quella parte……ma un secondo dopo la figura era scomparsa

 

…la sua mente aveva dimenticato il fatto…

 

…fino alla sera prima…

 

…una notte di caccia con Angel nelle fogne……… all’inseguimento di un demone che sembrava una formica ipersviluppata……di fronte ad bivio si erano divisi……e, alla fine di un tunnel, una sagoma nera era lì ad attenderla…… il colore era talmente scuro da dare l’impressione che quell’ essere fosse un’emanazione del buio che regnava nel tunnel…

 

…non se ne sarebbe neppure accorta se una sudicia luce al neon, sopravvissuta lì chissà da quanto tempo e messa lì chissà per quale motivo, non avesse disegnato i contorni di quella sagoma…

 

… una tunica nera che lo fasciava da testa a piedi e gli nascondeva il viso…

 

…era lì che l’attendeva…

 

Buffy ne era certa… e la cosa inquietante era che non aveva idea di come facesse a saperlo…

 

…ha sentito una sorta di schiocco alle sue spalle e si è voltata di scatto menando un colpo alla cieca verso il demone, colpendolo al petto e gettando a terra per la forza dell’impatto…

 

…e quando si è girata verso il tunnel la figura era sparita…

 

o forse era solo retrocessa di un passo e si era immersa nel buio…

 

…lì ad attendere che lei la raggiungesse………e l’arrivo di Angel, poco dopo, mai era stato tanto desiderato da Buffy

 

Giles la fissava attendendo una risposta…… e così lei ha raccontato la storia così come l’aveva vissuta e sentita…… se ci fossero state conclusioni da trarre era più che certa che lui le avrebbe trovate…

 

…l’Osservatore, dopo aver ascoltato, si è morso un labbro in maniera pensosa, lasciando Buffy in trepidante attesa…

 

…subito dopo si è alzato dal tavolo e ha raggiunto il suo ufficio, trafficando qualche minuto con i cassetti e riemergendo con un grosso cristallo violaceo tra le mani…

 

…<Credo…> ha esordito posando il cristallo sul tavolo <… che la soluzione sia nascosta nei tuoi ricordi…… quelli che neppure tu sai di avere…… memorie latenti…> ha continuato orientando il cristallo in maniera fino a posizionare un lato screziato da venature biancastre verso il volto di Buffy

 

…<Concentrati sul cristallo…> ha esclamato portandosi alle spalle della ragazza e spingendola delicatamente in avanti…<…fissalo fino a che l’unica cosa che vedrai sarà solo lui…>

 

…sulle prime a Buffy è sembrato tutto una colossale presa in giro…… una sorta di trucco da baraccone in cui, a distanza di pochi minuti, era più che certa che il Signor Giles le avrebbe iniziato a leggere il futuro nelle forme del cristallo…

 

ma più lo fissava più le sembrava che le striature biancastre si muovessero al ritmo di un suono sconosciuto…

 

…e si ingrandivano……alcune mutavano in forme bizzarre come una faccia mostruosa……mentre altre descrivevano angoli precisi…… tutte cercando di rappresentare l’immagine di un singolo pensiero…

 

…un’immagine congelata in un preciso istante…

 

e mentre la forma andava condensandosi e un ricordo si faceva strada nella sua mente Buffy, talmente presa nella visione del cristallo, neppure si accorge del sottile ago che le penetra nel collo iniettandole un potente sedativo…

 

…la testa della ragazza viene presa dall’Osservatore prima che batta con forza sul tavolo e appoggiata delicatamente sul piano di legno…

 

Giles rimette il cappuccio all’ago metallico e ripone la siringa dentro la tasca…

 

…si siede accanto alla ragazza accarezzandole gentilmente i capelli biondi cercando, senza riuscire, di celare una smorfia triste sul volto, mentre da un’altra tasca, trae una siringa piena di un liquido verdastro che mai e poi mai avrebbe voluto usare di nuovo…

 

e si rende conto che questa non l’ultima volta che lo dovrà fare…

 

e che, con il passare del tempo, le cose potranno solo peggiore…

 

7.

…solo che peggio di così non potrebbero certo andare…

 

…non è morta…

 

…non è morta solo perché Angelus non l’ha voluta uccidere…

 

…niente di più…

 

…nella mente di Angelus non c’è più una minima briciola di quel sentimento d’amore che provava Angel per lei…… in quella mente maligna, ormai, c’è solo una rozza volontà di possederla…… viene considerata niente di più che un oggetto di cui lui può reclamare la proprietà in qualunque momento …

 

…può e si sente in dovere di farlo…

 

ma domani è un altro giorno…

 

…per ora riposerà…… riprenderà le forze…

 

e sarà pronta per il prossimo scontro che certamente l’attende…

 

…fissa le anonime pareti bianche della stanza d’ospedale mentre sente il sedativo fare effetto e lei scivola lentamente nel sonno…

 

…le palpebre che diventano sempre più pesanti……la vista che inizia a sfocarsi lentamente…… la mente che è sul punto di interrompere i suoi pensieri…… la figura con la tunica nera che la fissa dall’altro capo del letto…

 

…un battito di ciglia  e l’immagine è svanita…

 

…solo un’ombra negli occhi e niente di più…

 

…non un rumore…

 

…silenzio…

 

8.

…poi il tonfo improvviso la strappa al sonno appena iniziato…

 

e rimane lì…

 

…sveglia d’improvviso con le orecchie tese, per cogliere la fonte di quel colpo, chiedendosi se ci sia stato davvero o sia il rumore sentito all’interno di un sogno appena iniziato…

 

…avverte un senso di deja-vu improvviso in quella veglia in attesa di percepire un tonfo sordo…

 

…le ci vuole qualche minuto per ricordare una notte identica di due anni prima…

 

…inconsciamente incrocia le braccia dietro la testa e rimane a fissare il soffitto della camera immersa nella penombra mentre continua ad inseguire i suoi pensieri senza aggrapparsi a nessuno in particolare…

 

…stava pensando…… a qualcosa…… ma ora il ricordo è fuggito…

 

…era qualcosa che faceva riferimento a due anni prima…

 

…sua madre era ancora viva e le sembrava che la vita fosse appena sbocciata di fronte a lei…… demoni e vampiri erano solo fastidi temporanei che lei, con pazienza e qualche trucchetto extra fornito dalla gang e dal Signor Giles, poteva eliminare senza problemi…

 

ma ora c’è Glory

 

…una dea…

 

…con che cosa si può eliminare una dea ? …

 

…tutte le armi che le sono passate di mano nel corso degli anni le sembrano tanto inutili quanto la stessa idea di poterla davvero sconfiggere e salvare quella sorella che è con lei da meno di un anno……ma che, allo stesso tempo, ama quanto la sua stessa vita…

 

…i ricordi di loro due sono tutti falsi…… verità create da altri…… fantasie talmente perfette che lei stessa non riesce a trovare nessun punto di demarcazione tra i ricordi che sa essere veri e quelli della sua infanzia mentre deve badare ad una sorella minore…

 

… poi, il tonfo…… di nuovo…… …stavolta da sveglia…… senza alcun dubbio sul fatto che lo abbia davvero sentito……si alza dal letto scalciando le coperte ed è in piedi in meno di un secondo…

 

…afferra un pugnale posato sul comodino e, sentendosi del tutto impreparata ad affrontare una qualunque creatura inviata da Glory per prendere Dawn, si getta fuori dalla sua stanza e si ritrova nel corridoio…

 

…solo che non si tratta del corridoio buio della sua casa…… e quando fa per voltarsi, dietro di lei, la porta della stanza è scomparsa e al suo posto c’è solo il corridoio bianco che si stende in entrambe le direzioni in linea retta fin dove lo sguardo arriva…

 

…si rende conto d’improvviso di trovarsi in un sogno…

 

…solo che non è affatto sicura che sia uno dei suoi…

 

…e quando posa la mano sul muro, stranamente, sente il contatto con la parete fredda e lucida…… una parete del tutto impersonale come le impietosi luci al neon sul soffitto…

 

…porte accanto ad altre porte…

 

…strano che non le abbia notate prima…

 

…file di porte come tanti soldatini impettiti…… e come il corridoio si spingono in entrambe le direzioni apparentemente all’infinito…

 

viene presa, all’improvviso, da un attacco di risa…

 

…sa di certo di essere in un sogno e questo, per qualche motivo che neppure lei comprende, la fa sbellicare dal ridere fino a farle venire un riso isterico che non riesce ad interrompere in nessuna maniera, neppure quando cade a terra e si contorce sul pavimento tappandosi la bocca con la mano libera……fino a che si colpisce con il pugnale ad una gamba……il dolore sembra del tutto reale e le strappa un grido di dolore trasformando la risata sguaiata in un risolino che si spegne lentamente…

 

…sente il calore del sangue e il freddo metallo del pugnale nella carne……per essere solo un sogno le sembra maledettamente reale e solido di contenuti…… in ogni caso estrae il pugnale e stringe i denti dal dolore cercando di ignorare la vista del sangue che continua a scorrere…

 

…poi sente il tonfo…

 

…più vicino…

 

…non è niente di potente…… niente di minaccioso…

 

ma teme di sentirlo di nuovo…

 

…attratta e al tempo stesso respinta da quel suono…

 

…vuole trovarne la fonte ma un terrore indefinibile la inchioda a terra e le impedisce di alzarsi…

 

…due diverse volontà che combattono nello stesso corpo per diverso tempo e, alla fine, come sempre la paura dell’ignoto viene sconfitta dalla rabbia di vincerla della Cacciatrice

 

…il tonfo si ripete di nuovo…

 

…sembra vicino…… a meno di un passo di distanza…… ma ogni volta che le sembra di essersi avvicinata al punto esatto, il tonfo si ripete e le sembra di essere, ancora una volta, a poca distanza dalla sua misteriosa origine…

 

…si appoggia ad una parete e inizia a strisciarci contro…… passa accanto ad innumerevoli porte che resistono ad ogni tentativo di essere aperte…… identiche porte bianche senza niente che le contraddistingua…… dietro di lei, persa all’orizzonte, una scia di gocce di sangue…

 

…in qualche modo si convince che sia tutto un sogno……o almeno parte di esso lo sia…… se avesse davvero perso tutto quel sangue sarebbe morta molto prima…

 

…ma prima quanto ???

 

…d’improvviso si rende conto di non sapere neppure da quanto tempo si trovi in quel corridoio…

 

e le luci sul soffitto le sembrano meno brillanti…… le pareti più scure e non a causa della bassa illuminazione…

 

…sporche…

 

…macchiate…

 

…il pavimento, in maniera quasi impercettibile, ha iniziato a coprirsi di macchie verdastre…… niente che all’inizio……piccole macchie verdi di una materia coagulata…… sempre più grandi con l’avanzare…… ed ora le sembra di trovarsi a camminare su un tappeto di alghe…… o qualcosa del genere…

 

…una sostanza liquida e appiccicosa che cola dalle dita e non le dà alcuna sensazione tenerla in mano…… come stringere aria colorata…

 

…continua a spingersi avanti…

 

…non sa cos’altro fare del resto…

 

…si sente debole…

 

…le energie risucchiate dal sangue che è continuato a fluire placidamente dalla ferita…

 

…si appoggia alla parete per riprendere fiato sempre più spesso…… e sempre più spesso le costa una fatica sovrumana riprendere a muoversi…

 

…inciampa e cade nella melma verdastra…

 

… la bocca le si riempie di quel liquido e lei lo sputa, rendendosi conto di non aver provato nessun sapore di nessun genere……… persino l’acqua fresca aveva un aroma migliore…

 

e infine, come in un brutto film di serie “B”, allucinanti luci al neon mandano ad intermittenza il loro bagliore per illuminare una porta alla fine del corridoio…

 

…pesanti catenacci la tengono chiusa e da essi continua a colare in maniera ininterrotta, il liquido verdastro che ormai arriva alle caviglie della ragazza…………Buffy si appoggia pesantemente al grosso lucchetto metallico e si sforza di aprirlo utilizzando le ultime forze rimaste senza riuscire a muoverlo di un solo millimetro…

 

ma quando, per l’ennesima volta, sente il rumore di quel tonfo sordo, il lucchetto scatta per conto suo con un colpo secco simile al colpo di una pistola…

 

e quando, lei riesce a sollevarlo e toglierlo, facendolo cadere nella melma verde, nelle sue orecchie risuona un il nome di “BUFFY”… e lei grida con tutte le forze…

 

…si sveglia di soprassalto fissando con sguardo allucinato il viso spaventato della sorella minore…

 

…<Stai bene ?…>chiede Dawn scrutando il volto sconvolto della sorella maggiore <…ti ho sentito gridare…>……ma Buffy non riesce a rispondere……non ricorda nulla di un corridoio infinito…… niente di una porta chiusa…… nulla di quel misterioso tonfo sordo…

 

…ma un senso di angoscia le impedisce persino di parlare…

 

 

 

 

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