MARIPOSA
(prima parte)
Nota : Per quanto riguarda
Faith, la storia ha inizio qualche settimana dopo il suo incontro/scontro, a
Los Angeles, con Angel.
0.
In definitiva, cosa siamo noi ?…
… la somma delle nostre azioni ?…
…o quella dei nostri ricordi ?…
…per quanto mi riguarda, nel primo caso, io
sono un mostro…
…nel secondo, non sono nulla…
La Signora
1. 26 Maggio 1969, Foresta Amazzonica,
villaggio degli indios Marioga
…ha ucciso un bambino !!!…
…che cosa ha fatto
?…
…che cosa ha
fatto ?…
…che cosa ha
fatto ?…
…che cosa ha
fatto ?…
…pensieri orrendi le
sfilano nel cervello, mentre fissa il piccolo corpo, che giace scomposto nel
fango………tutto svanisce……tutto scompare…
…TUTTO………i Marioga a terra morti……i loro amici e
parenti che continuano ad avanzare verso di lei, alzando al cielo, le loro armi
di legno e pietra……… Marten che giace immobile…… … Lien che, al contrario, si
contorce a terra …
…Navarro che impreca
per la rabbia e striscia sul terreno per riappropriarsi della sua arma…… mentre
un’altro gruppo di indios si dirige verso di lui………… Tersch che, per il dolore,
latra e sbava simile ad un cane, mentre mena colpi a casaccio con la sua clava
improvvisata…
…TUTTO SVANISCE……tutto perde di
significato di colpo………i suoi occhi fissano soltanto quel piccolo corpo senza
più vita…
…poi giunge un suono
lieve…………leggero come il trillo di un campanello d’argento………ma basta questo a
riempirla di terrore………si gira di scatto puntando la sua arma ancora
fumante…………ma sa già che è troppo tardi…
…TROPPO TARDI…
…È GIA DIETRO DI LEI !!!…
2.
Gli occhi si aprono lentamente,
e osservano l’enorme stanza fatta di pareti di seta trasparente, che ondeggiano
ad un fresco vento del mattino…
…il letto nel quale si è
svegliata, giace tranquillamente su un prato in fiore…
…<Ben sveglia…> esclama il
sindaco Wilkins, sorridendo in direzione di Faith… questa allunga le braccia e
si stira, facendo scivolar via la stanchezza residua…poi si mette seduta sul grande
letto dalle coperte bianche, e osserva i prati in fiore, fuori da quella
bizzarra stanza…
…<Dormito bene ?…> domanda
il Sindaco, posando sul letto un vassoio con un bicchiere di latte fumante e un
piattino di biscotti…<Abbastanza…> esclama la ragazza, stirandosi
nuovamente, mentre con una mano, prende a grattarsi i capelli neri…il Sindaco
fa subito una smorfia disgusta …<Faith,
Faith, Faith… > esclama
scotendo la testa…<…da questo tuo orribile comportamento ……devo forse
dedurre, che non tiene all’igiene dei tuoi capelli…> la Cacciatrice sorride
divertita, davanti alla solita scenata del Sindaco per la sua mania
dell’igiene…
…e ritrae le mani…
…ma si accorge, che sotto le sue
unghia, sono rimasti attaccati alcuni capelli…il tempo pare fermarsi, e lei,
non può far altro che osservare quei lunghi fili neri…le mani, si rituffano di
nuovo nella nera chioma fluente…ma quando tornano indietro, stringono tra le
mani, intere ciocche di capelli…insanguinate……lo sguardo della ragazza è
sconvolto…come quello di un’animale braccato…il Sindaco, continua a sorridere,
ma bloccato in una posa, che lo fa sembrare solo un manichino……NO !!!………NON
LO FA SEMBRARE SOLO UN MANICHINO…non è esatto…
…sotto lo sguardo sconvolto
della ragazza, il Sindaco Wilkins È diventato un manichino…
…le mani di Faith continuano a
tuffarsi nei capelli, riportando indietro, ogni volta, ciocche sempre più
folte…ma dalle quale, continua a gocciolare sangue che sporca le lenzuola,
prima di un bianco immacolato…
…un forte vento si alza
all’improvviso, mentre il cielo si scurisce di colpo…il manichino del Sindaco,
oscilla qualche istante…poi cade a terra disintegrandosi in una marea di
frammenti…
…e il vento continua ad ululare
sempre più forte, mentre le tende della stanza, ondeggiano come le vele di una
nave in tempesta…ma c’è qualcosa di inquietante in loro…qualcosa che Faith
osserva per un solo istante…ma che le riempie il cuore di puro terrore……per un
singolo istante, nulla più, le tende si sono piegate in modo, da prendere la
forma di due occhi dallo sguardo maligno…
…due occhi che la fissano con
tutto l’odio che è possibile generare in una vita intera…
…poi il cielo si scurisce di
nuovo, diventando di un buio uniforme…e Faith,
prende ad urlare disperatamente, in quell’oscurità gelida…
…ma non silenziosa…
…questo no !!!…voci distanti,
poco prima niente più che un sussurro, giungono sempre forti, portando con
loro, parole strane e frasi spezzate…
…<SVEGLIA ?…>…… <Grazie
a………ricucite…>…… <…paziente……Dottor Stromm…>…… <…cucite !!!…>…
3.
Quello che la riporta
alla realtà è lo sfarfallio delle luci……si accendono all’improvviso e dopo
pochi secondi illuminano tutta la stanza…
…qualcosa di duro
dietro le sue spalle……gli ci vuole qualche secondo per capire che è distesa sul
pavimento di quella che sembra una stanza dalle pareti imbottite……molto più in
alto, diverse lampade al neon, incassate dietro grate metalliche…
…RICORDI…
…lampi di memoria,
brevi come un battito di ciglia…
…FLASH …la porta della sua cella si apre……si
sveglia di soprassalto…… la sua compagna dice qualcosa………… ci sono grida da
qualche parte……… rumori di metallo sulle sbarre ……… …OMBRE DAVANTI ALLA
CELLA…………OMBRE CHE SI MUOVONO…
…FLASH …le sono addosso con i
manganelli……colpendo a casaccio, mentre lei alza le braccia per
difendersi………davanti a lei è solo un caos di colori (…non ha mai visto quegli
uomini !!! …ma portano tutti le
uniformi delle guardie carcerarie)…mentre i colpi si abbattono sulla pelle
nuda…
…FLASH …qualcosa le brucia un fianco……si
gira giusto in tempo per vedere una siringa……poi il mondo svanisce…
…una serie di flash più veloci e
più brevi dei precedenti………una stanza bianca………gente con mascherine attorno a
lei……non ha nemmeno la forza di parlare……le fanno un’altra iniezione e tutto
svanisce di nuovo…
…FREDDO…
…sente freddo alla testa……un
braccio prova ad alzarsi…ma senza riuscirci……rimane lì, inerte e immobile,
mentre una parte della parete si apre all’improvviso, rivelando la presenza di
una porta……
…sono in tre…
…due si dispongono ai lati della
porta……sembrano vestiti da schermitori, con grosse maschere a fitte maglie
metalliche che gli coprono la faccia e un vestito bianco imbottito con grossi
guanti…
…la terza è una donna di
mezz’età……capelli grigi raccolti in una coda di cavallo che le scende sul
davanti e una piccola spilla d’oro a forma di foglia, appuntata sopra il cuore…
… “COME VA ???…” vorrebbe dire
lei……ma appena apre la bocca……sente un bruciore che le sale per la
gola……persino la lingua fa fatica a muoversi…
<Ridotta così, non mi serve a
niente…> esclama la donna con disappunto, rivolgendosi ad uno dei due
“schermitori” … la situazione è talmente assurda, che a Faith verrebbe da
ridere…se avesse la forza di farlo…
…lo “schermitore” annuisce e dopo
aver infilato una mano in tasca ne trae una siringa metallica, togliendo il
rivestimento di plastica ad un lungo ago…… …avanza verso di lei e le si
inginocchia vicino……le afferra un braccio e arrotola la manica del leggero
camicie azzurro che la veste…
…un bruciore improvviso le si
diffonde nella mente, pochi istanti dopo che l’ago ha bucato la carne………poi il
mondo attorno a lei perde di nuovo consistenza e svanisce…
…di nuovo buio…
4.
…questo e nient’altro………solo
buio…
…frasi spezzate e risate a denti
stretti le arrivano all’orecchio, ma lei vi presta poca attenzione…… …sospira
penosamente fissando l’oscurità fuori dal finestrino dell’elicottero…
…l’ultima visione che ha avuto
di qualcosa, prima che il sole tramontasse, era una distesa verde uniforme………un
tappeto di alberi che sembrava stendersi all’infinito in ogni direzione…
…ha avuto anche un lampo di
visione del secondo elicottero……poi il buio è calato ed ha inghiottito tutto
quanto…
…le uniche luci accese
all’interno dell’elicottero, appartengono ad alcune lampadine dal vetro
colorato di rosso, cosicché tutto quello che c’è nella carlinga assume lo
stesso colore o tende al nero nelle zone più scure…
…<…a te…> esclama una
voce, dal forte accento spagnolo, mentre le altre si zittiscono di colpo e le
risatine si interrompono……gli ci vuole qualche istante per capire che stanno
parlando a lei……si volta e incontra lo sguardo di Esteves……lui sorride
fissandola ma non aggiunge altro……e del resto a lei non interessa minimamente
sapere di cosa parlano………<…dicono che l’isola sia bella…> aggiunge lui
con tono vago, qualche secondo dopo…………occhi che la fissano………sguardi
divertiti…
…BASTARDI…
…la stanno prendendo in giro e
neanche tanto velatamente…………si divertono a stuzzicarla da quando sono
partiti…………lei cos’è per loro ?……non certo un compagno…………solo un mostro…… ECCO
!!! ……questo è quello che per loro rappresenta…una di quelle bizzarre creature
che ogni tanto vengono fuori dal “vivaio”…………e stavolta (chissà per quale caso)
né è uscita uno in forma umana…
…ecco come la considerano………solo
un mostro con la faccia da donna…
…<…passabile…> risponde
lei, voltandosi di nuovo e tornando ad osservare il buio fuori dal finestrino……
…<Dicono che ci sono belle spiagge………non è così, bionda ?…> bofonchia una
voce…(ufficialmente il suo nome è Jane……ma ormai l’ hanno soprannominata
“bionda”……e lei non hai più voglia di correggerli…………vogliono chiamarla
“bionda” ???……… facciano pure…)……lei non ha nemmeno bisogno di voltarsi……ha
riconosciuto subito Murcheson…… …alto e grosso…con carnagione pallida e una
folta capigliatura rossa, coperta da un fazzoletto dai colori mimetici………e
l’onnipresente tabacco da masticare, sempre in bocca………<…si…> risponde
lei, mentre gli ritornano in mente i colori del tramonto……e quella distesa di
spiagge bianche ………e lei stessa, stesa in quel letto……incapace di muoversi…… di
parlare………e il Conte………che…
…sbatte le palpebre per
cancellare via quelle immagini mentre si concentra a fissare l’oscurità…… troppe ferite ancora aperte, sono legate a
quel luogo…………troppi brutti ricordi…
…ma sono gli unici che possiede…
…il resto sono solo
frammenti………facce senza nome e nomi senza facce………lampi di luce che ogni tanto
emergono nella sua testa e le mostrano situazioni di vita……pochi istanti ed è
di nuovo buio…
…ecco tutta la sua vita……
…<EHY…> bofonchia
Murcheson…<…fai la sostenuta ?……non ti va di mischiarti con noi poveri
mortali ???…> ………si alza dal suo posto e, camminando piegato, arriva vicino
a lei……e le posa una mano sulla spalla………o più che altro, fa calare la sua
“zampa”, simile ad un badile, sulla sua spalla…
…lei scatta di colpo
afferrandogli il polso e storcendolo con forza tutto il braccio………una spinta e
la faccia di lui, sbatte contro una delle paratie e rimane lì premuta…
…c’è silenzio di colpo…
…tutto è successo così in
fretta, che Murcheson non ha neppure avuto il tempo di inveire contro di
lei……ma ora sta recuperando il tempo perduto, mentre le sue labbra premute sul
metallo compongono parole tronche e un filo di bava e pezzi di tabacco gli
scivola fuori dalla bocca…
…Nina Guterriez, seduta vicino a
lei, si alza di colpo, sfilando la pistola dalla fondina e puntandogliela alla testa …<…lascialo bionda…> intima
la ragazza a denti stretti mentre accarezza il grilletto dell’arma…
…<Che succede ?…> c’è una
nuova voce…… il tono è tranquillo ma autoritario……gli occhi severi di Nicholas
Marten fissano tutta la scena…
…lei lascia il braccio e si
rimette placidamente seduta <Il mostro ha dato di matto…> risponde
Murcheson voltandosi verso di lei, mentre si massaggia il polso, e fissandola
con odio…… <Rimettiti seduto…> intima Marten fissando Mucherson con i
suoi gelidi occhi azzurri <……e grazie di esserti offerto volontario per
l’avanguardia…> aggiunge prima di voltarsi e ritornare in cabina, senza
lasciare neppure il tempo a Murcheson di lamentarsi…
…<…freak…> esclama
lui lanciando un’occhiata piena d’odio verso di lei, prima di ritornare al suo
posto…… <…alla prossima volta…>
gli sussurra Nina, rinfoderando l’arma e rimettendosi seduta…
…LA ODIANO………LA DISPREZZANO…
…non per qualche reale motivo……
ma lei viene dall’Isola…… dal Quartier Generale ………e tanto basta…
…lei è un Freak…… un mostro…
5.
Di nuovo luce………la stanza ha sempre
le pareti imbottite……ma c’è qualcosa di diverso……lei non è più sul
pavimento………sente di essere sollevato da esso, mentre lo osserva
distrattamente…
…le dita scivolano sulla coperta
leggera che la copre e la testa si volge verso le sponde metalliche del letto,
sul quale è distesa………apre la bocca e le labbra si separano dolorosamente…
…SETE………si sente bruciare dalla
sete……l’interno della bocca è ruvido come carta vetrata…
…dopo un paio di tentativi a
vuoto (si sente la testa, come se gliela avessero staccata e messa a fare
qualche giro in lavatrice, prima di riattaccargliela sul collo)……… riesce a
mettere i piedi scalzi sul pavimento bianco e liscio…
…gli occhi che li fissando per
diverso tempo, mentre le mani premono debolmente sulla stoffa azzurra del
camicie che le copre le gambe…
…c’è qualcosa di
strano………qualcosa che sente diverso in lei, ma che non si sa spiegare…
…una mano passa distrattamente
sulla testa………ma le dita, oltrepassate la fronte, non incontrano i capelli
……c’è un attimo di sospensione, mentre le dita premono sul cranio lucido………poi
anche l’altra mano raggiunge la sorella e inizia a percorrere tutta la testa in
cerca dei capelli perduti………ma quello che toccano, è una sorta di rigonfiamento
caldo, dalla parte opposta del cranio……in perpendicolare alla colonna
vertebrale…
…le dita scivolano sopra di
esso, per percepire qualcosa da inviare alla mente spaventata della ragazza,
mentre un senso di disagio cresce in Faith…
…INCISIONI………tagli nella carne…
…poi la porta si apre di nuovo…………come
prima, sono in tre ad entrare……i due in bianco e la donna……Faith la fissa con
una muta domanda negli occhi……e la donna si volge verso i due facendo un cenno
con il capo………e subito escono dalla stanza, chiudendo la porta dietro di loro…
…<Ben sveglia…………dormito bene
?…> domanda la donna, fissando la ragazza, con un sorriso leggero che le
segna il volto…
…<…CHE…> esclama la
Cacciatrice, senza riuscire ad aggiungere altro……tante sono le domande che le
si affollano in testa da non sapere quale scegliere per prima……la donna prende
da sottobraccio una piccola cartella gialla e la apre, traendone quelle che
sembrano fotografie…
…pochi passi ed è davanti alla
ragazza………Faith, con una mano tremante, afferra le foto che le vengono portate
sotto il volto ………e inizia a osservarle…
…sono proprio fotografie………tre
in tutto…
…la prima mostra qualcosa di
nero…………SEMBRA……………ad un esame più attento, si possono scorgere braccia e
gambe…………è un corpo……SI !!!…ESATTO !!!………un cadavere carbonizzato…
…la seconda foto, mostra un
cimitero…………è stata, di certo, scattata di prima mattina……la nebbia fa da
sfondo e inghiotte le lapidi e le statue di angeli………al centro dell’obbiettivo
c’è un prete e una fossa aperta, mentre un paio di persone sono davanti ad una
bara chiusa…
…la terza foto è un certificato
di morte…………redatto dal medico della prigione nella quale era rinchiusa……e il
nome che Faith legge……………è il suo…
…<…che……significa ???…>
domanda lei, mentre il fiato fugge via dalle sue labbra e qualcosa di gelido le
afferra lo stomaco e inizia a stringere con forza…
…<Che sei morta…> risponde
placidamente la donna…
6.
Il cimitero è buio e
silenzioso……una figura cammina tra le lapidi con passo sicuro, gettando poche
occhiate ai nomi scritti su di esse……per qualche istante, la sua attenzione
viene distratta da un angelo di pietra che, a mani unite, rivolge una preghiera
verso il cielo…
…poi la figura riprende il passo
fino ad arrivare alla sua meta…
…una lapide piccola e isolata,
piazzata al centro di terra ancora umida………Angel apre il soprabito scuro
traendone un mazzo di fiori e deponendoli sul terreno umido e spoglio…
…la notizia lo ha colto di
sorpresa………il suo numero telefonico, era l’unico indicato da Faith nel caso si
dovesse fare riferimento a qualcuno………<Pronto ?…> chiese la voce
tranquilla all’altro capo del telefono …< …Angel investigazioni ?…
> <SI…> ha risposto lui………ma un sesto senso lo avvertiva che la
chiamata non era di un futuro cliente…<Devo comunicarle una notizia
spiacevole……… >
…Angel smette di ricordare la
telefonata della settimana prima e si concentra sul motivo per cui è lì……fissa
la piccola lapide incassata nel terreno……<Faith…> esclama il vampiro come
se la Cacciatrice potesse sentirlo <…spero che avrai trovato pace,
adesso…>
…pochi altri momenti a fissare
la pietra nuda e fredda………poi Angel si volta e si allontana, svanendo nel buio
della notte…
7.
<Due settimane fa…>
esclama la donna retrocedendo di qualche passo, mentre con un dito segna una
linea immaginaria sul muro imbottito <…a seguito di una rivolta, c’è stato
un tragico incendio nel carcere………alcune detenute sono state ferite ed altre
sono morte tra le fiamme……e tra queste ultime……risulti anche tu…>
<…io…> poi Faith non aggiunge altro……non riuscendo a trovare le parole
per farlo…
…<È stato un funerale molto
triste, il tuo…> esclama la donna mentre infila le mani in tasca…<…
“triste” non nel senso di “toccante e commovente”…………ma “triste” sta per
“solitario” “desolato” ……a parte il prete e i due che dovevano scavare la
fossa, non c’era nessun altro…>
…<Chi siete ?…> riesce
infine a chiedere la ragazza <Ti posso dire, però…> continua la donna,
ignorando la domanda della Cacciatrice <…che una persona è venuta a
trovarti…si tratta di Angelus… …a una settimana dal funerale, trovando un buco
tra i suoi impegni, ti ha portato un mazzo di fiori………molto belli, dovrei
aggiungere……ha buon gusto quel vamp…> <CHI SIETE ???…> urla con
rabbia la ragazza, mentre le mani premono con forza sulle ginocchia, cercando di
far alzare il corpo, combattendo le vertigini che la colgono ogni volta che ci
prova…
…<Non è importante che tu lo
sappia……per ora…> risponde la donna incamminandosi verso la porta…<…ma se
proprio ci tiene a saperlo, la risposta è…… “noi non siamo”…> <CHE……volete
?…> domanda la ragazza, riuscendo a mettersi in piedi, mentre ondate di
vertigini la fanno oscillare pericolosamente verso il pavimento …… …<Domanda
più che giusta…> esclama la donna, annuendo <…noi vogliamo te………vogliamo
che una Cacciatrice lavori per noi…> <Potevate chiedere a Buffy…>
ribatte Faith, appoggiandosi al muro e cercando di avvicinarsi alla donna, che
non tenta neppure di allontanarsi…
…<Buffy Summers è troppo in
vista…> replica la Signora <…se fosse sparita nel nulla………o avesse avuto
“un incidente”, da cui fosse risultato solo un cadavere irriconoscibile, ci
sarebbero state troppe domande……troppe gente che si sarebbe messa in moto, per
cercare un “perché” …… mentre …… per quello che riguarda… FAITH …… se
anche la terra si aprisse sotto i suoi piedi, e precipitasse al centro
dell’Inferno……………a chi vuoi che gliene importi qualcosa ???…… ……sai… quando la
notizia della tua morte è arrivata a Sunnydale, uno dei ragazzi del gruppo dei
tuoi “amici”…… mi pare abbia detto… ma non vorrei sbagliarmi………“una
liberazione” ……come epitaffio mi sembra troppo……> … …poi Faith scatta avanti
e afferra la donna per le spalle sbattendola con forza contro il muro, mentre
le sue gambe tremano per lo sforzo di farla restare in piedi…<…fammi
uscire……o ti ammazzo…> minaccia la ragazza, con le mani che iniziano a
stringere con forza…
…ma la donna non sembra per
niente intimorita e fissa la Cacciatrice con un sorriso divertito…
<Peccato…> esclama infine…<…speravo che io e te, avremmo potuto avere
un dialogo aperto e da persone civili……ora, invece, mi costringi ad usare le
maniere forti……e per questo motivo, ti posso dire soltanto………… grazie…>
…e d’improvviso, qualcuno
strappa la calotta cranica di Faith mettendogli a nudo il cervello, e iniziando
a scavarci dentro con un cucchiaio……il mondo scompare nella fiammata del dolore
e tutto si vela di rosso………la sofferenza è talmente insostenibile, che la
ragazza cade a terra urlando e scalciando con forza, mentre le mani premono
sulla testa come per impedire che il cervello le esploda…
8.
…passa quello che sembra qualche
secolo di tempo…… e alla fine la sofferenza scompare, lasciando dietro di se un
dolore che si attenua pian piano…
…l’unico rumore che Faith riesce
a sentire è il suono del suo respiro affannoso………qualcosa di umido gli bagna le
labbra e gli occhi…
…il corpo contratto a terra, si
rilassa lentamente……e la prima cosa che la ragazza vede, è la donna, ancora in
piedi, davanti a lei…
…in una mano sta stringendo
qualcosa di piccolo e metallico, dal colore nero………e qualcosa su di esso, che
sembra un grosso bottone rosso…
…la donna si inginocchia di
fronte a lei e inizia a parlare, ma ci vuole qualche minuto, per la
Cacciatrice, prima che le frasi assumano un qualche significato………fino ad
allora vedeva soltanto le labbra della donna muoversi e frammenti di parole
venirne fuori…
<…eterò……… dato che non mi
dai l’impressione di aver capito un granché…> esclama tranquillamente la
donna, mentre con la mano libera estrae un fazzoletto da una tasca e lo usa per
asciugare il volto della ragazza…<…posso farti passare le pene dell’inferno
in qualunque momento della giornata, IO, voglia………e tu non puoi fare
niente per impedirlo…> <…c…he…> balbetta la ragazza cercando di
vincere il dolore ancora residuo nella sua mente… <Un chip…> spiega la
donna <…come quelli di un computer……ti è stato impiantano nel cervello……è
stata praticamente la prima cosa che abbiamo fatto, da quando sei “morta”…………è
un piccolo pezzo di silicio grande neppure quanto una falange di un dito mignolo……ma
che è in grado di attivare, all’istante, tutti i tuoi centri del dolore…>
…c’è qualche momento di
silenzio, mentre il fazzoletto viene riposto nella tasca…
…<Capisci ora ???…> chiede
tranquillamente la donna <…da adesso CI appartieni……e tradotto in
parole più semplici………io ti ordino qualcosa e tu lo fai………altrimenti, soffri
terribilmente …………… tutto qua…>
…la donna si alza e si avvia
verso la porta, bussando con forza finché non aprono <…ma, nel caso tu non
fossi ancora convinta…>…il piccolo telecomando viene puntato verso
Faith……che si irrigidisce all’istante…
…e poi il grosso tasto rosso
viene premuto…
9.
Qualcosa fa un versaccio
stridulo da qualche parte……lei si volta di scatto puntando la pistola e
fissando tra l’intrico dei rami verdi, la fonte del rumore…………il verso si
ripete più sgraziato e cattivo del precedente……a seguito, qualcosa che ronfa e
sbuffa, risponde da un’altra parte…
…<…muoviti…> intima la
voce di Janning, mentre gli passa di lato, stringendo tra le mani il suo
mitragliatore………dietro di lui, altri dieci Operativi, tra uomini e donne,
sfilano silenziosamente, fissando le spalle dei compagni avanti, e chiusi nei
loro tristi pensieri…
…una missione con un numero così
elevato di agenti, vuol dire solo una cosa………che è talmente rischiosa che ben
pochi torneranno indietro………ma chi avrà la fortuna di farlo…… si meriterà un
nome…
…OH SI !!!………un nome in
codice……l’elevazione di grado………e non essere più considerati carne da macello
da mandare allo sbaraglio in qualche buco sperduto del mondo…
…lei sospira rinfoderando la
pistola e si accoda dietro a Hibashi, fissando la Katana che spicca al posto
del fodero di una pistola…
…questo vuol dire farsi un
nome……uscire vivi da una missione del genere, vuol dire essere considerati,
all’interno del gruppo, come vere e proprie macchine omicide……… diventare una
leggenda vivente…
…Tersch con il suo, antiquato ma
fedele, “Le Matte”……più che un fucile, un cannone a mano…
…Hibashi sempre accompagnato
dalla spada del suo clan……un samurai in mezzo alla foresta amazzonica…
…Zachary Grant con il suo fucile
di precisione……un cecchino dall’occhio di falco…
…Nina Gutierrez, abilissima con
i coltelli……Navarro con il suo machete, con cui vibra colpi in grado di
decapitare un cavallo…………e tutti gli altri con le loro doti speciali………tutti
pronti a spiccare dal mucchio per farsi notare …… desiderosi di diventare un
“cane sciolto”……un killer in missione solitaria…
… ma lei ???…………lei perché è lì
???…
…si ritrova a sorridere tristemente,
continuando a fissare la schiena di Hibashi, mentre i piedi la portano sempre
avanti, calpestando il terreno umido …
…la risposta è la più semplice
del mondo……
…lei è lì……perché non ha altra
scelta…
10.
La porta si apre di nuovo……e la Signora
si affaccia su una stanza ben diversa da quella che ha lasciato poche ore
prima………chiazze di sangue, ancora fresco, sono ben visibili sul pavimento
lucido…
…e dire che è passato, solo, il
tempo di un pranzo veloce……alcune pratiche da sbrigare …
…dare un’occhiata ai resoconti,
più interessanti, di alcuni Controllori di zona…
…un paio di colloqui personali
con due programmatori di Max che vogliono andare in missione attiva… (… topi di
computer che hanno passato gli ultimi anni a “caricarsi” giocando con qualche
“sparatutto”, e pensano che trovarsi in
mano un mitra e di fronte a loro una creatura alta due metri e terribilmente
affamata…… sia la stessa cosa che premere un tasto per far scomparire
l’avversario, in un’immagine rossa di pixel…) …
…contattare la sottosezione di
Berlino perché mandino un’unità investigativa alla discoteca “Nocturnia” …dove,
all’alba, escono sempre un numero inferiore di ragazzi di quanti ne sono
entrati la sera prima…
… formare una squadra di
Operativi e inviarli a Praga, contro un branco di vampiri che, si dice, siano
agli ordini di Aruman “il senza faccia”…
… più o meno, la solita routine
di tutti i giorni…………eppure, sembra che sia passato un anno dall’ultima volta
che è entrata in quella stessa stanza…
…è tutto sottosopra………il letto è
in pezzi, a terra………le sponde metalliche sono state contorte in maniera
feroce…… afferrate con forza e piegate finché non hanno perso del tutto la
forma originale………la pareti imbottite sono costellate dai grossi solchi che le
hanno squarciate……ma i tagli sono “sporchi”……non per niente netti e
precisi……come se qualcuno le avesse bucate a forza di grattarci sopra a mani
nude………e chiazze di sangue imbevono anche alcuni punti della parete…
…anche il materasso è a
terra……contro il muro………spaccato a metà………aperto a forza di unghia e denti………la
donna scuote la testa e gira il pulsante rosso, togliendo il blocco che lo
teneva premuto dall’ultima volta che è uscita dalla stanza…
…<Chiudete…> ordina ai due
uomini dietro di lei, e questi obbediscono prontamente, appena lei è entrata
nella stanza…
…qualcosa attira l’attenzione
della donna…………qualcosa che si agita dietro il materasso……… qualcosa che geme
debolmente………ma nulla più…
…la donna si accoccola seduta a
terra e fissa quel improvvisato riparo di fortuna dietro al quale Faith, di
sicuro, si è nascosta, sperando di sfuggire al dolore…
…la Signora si siede a terra
fissando le pareti squarciate e insanguinate…
…si siede e aspetta…
11.
SILENZIO…… improvviso…… tutti i rumori
che animavano la giungla sembrano svaniti di colpo ……Marten, a capo fila, pochi
passi più avanti di Murcheson, alza una mano chiusa nel guanto nero…e stringe
con forza le dita………l’ordine è perentorio…
…TUTTI FERMI…
…armi strette con forza…sguardi che
si voltano di continuo per osservare l’inquietante e silenziosa muraglia verde
che li stringe da ogni lato………attorno a loro, non c’è’ più una foresta con
alberi e animali che fanno i loro versi………ora l’ambiente è considerato in
maniera del tutto diversa… ……una sottile parete verde da cui, da un momento
all’altro, potrebbe sbucare qualunque cosa…
…lei fissa il suo sguardo verso
gli alberi vicini……gli occhi che seguono i leggeri movimenti degli alberi,
percorsi da un flebile vento…
…ma…
…uno dei rami, sembra muoversi
in maniera opposta agli altri………e ……c’è qualcosa che si muove……qualcosa che ha,
quasi, lo stesso colore delle foglie………ma le foglie non hanno una bocca dalla
gola rossa………e di certo non emettono sibili da serpente…
…ma lei non ha il tempo di
arrivare a fare la somma di queste considerazioni, che una grossa figura color
verde scuro, gli si lancia giù dal ramo dell’albero dove si era nascosta…
…e prima che gli cada
pesantemente addosso, buttandola a terra, lei ha la visione di una testa da rettile
coperta e di un lungo collo squamoso, montato su un corpo, ugualmente verde e a
scaglie… di figura umanoide…… dotato di due braccia e due gambe lunghe e
sottili…
…SERPENTOIDE…
…poi la creatura gli è addosso…
12.
Un martello…no…non è esatto…è
una pala ???…NO,NO,NO……è…un piccone…già !!!… certo !!!…giusto !!! ……qualcuno
gli ha scoperchiato il cranio, e gli sta prendendo a picconate il cervello…( si
ricorda di essere caduta a terra poco prima, boccheggiando, assolutamente
convinta che qualcuno stesse scavando una galleria nel suo cervello, usando un
cucchiaino da caffè…)…
…Faith stringe con forza la
testa…
…respirare……ecco l’unica cosa
che non le provoca dolore……… respirare… aspettando con terrore, la prossima
fitta di atroce dolore…
…la bocca aperta che riesce solo
a emettere lunghi fiati ……le urla che hanno riempito la stanza fino a poco
prima, sembrano averle esaurito tutta la sua voce……le dita, spellate fino
all’osso, che premono con forza sulla testa e le fanno colare sul viso rivoli
di sangue caldo…
…lo stesso sangue che, lentamente, forma una pozzanghera sotto la
sua faccia………presa dalla disperazione, qualche tempo prima, quando il dolore
non le aveva ancora impedito di ragionare in modo normale, ha preso a scorticare
le pareti a mani nude, pur di trovare una via d’uscita…
…poi, all’improvviso il dolore è
svanito………di punto in bianco………… e giusto in tempo…… qualche altro minuto e,
pur di non soffrire più, si sarebbe strappata via la testa…
…nella sua mente sono rimasti
solo i residui…… i fantasmi……gli echi……della sofferenza provata fino a poco
prima………ma ecco che stanno già svanendo……sostituiti dal dolore alle dita e alla faccia………vagamente le sembra di
ricordare, di aver preso a testate il muro imbottito …… con la speranza di
battere la testa così forte la testa da svenire………e quindi sottrarsi al dolore…
………ma inutilmente…
…ma ora il dolore è finito…
13.
Il tempo passa………la Signora
guarda distrattamente l’orologio alcune volte………la piccola feritoia della porta
si apre un paio di volte, ma basta un suo sguardo perché, dopo di quell’ultima
occhiata, non si riapra più…
…passa una mezz’ora……che diventa
un ora piena………ne passa un’altra………e poco prima che passi anche la terza ora,
alla fine, il materasso addossato alla parete, si sposta di poco………e ne
riemerge una figura…………il camicie che la copriva è stracciato e le si regge
addosso per puro miracolo…il corpo trema da capo a piedi, ma non certo per il
freddo……il corpo che poco dopo si appoggia contro una parete squarciata… e fatica,
non poco, per restare appoggiata senza scivolare a terra…
…Faith…
…la Signora le rivolge un
sorriso………ma è un semplice stiramento delle labbra, e non c’è traccia di calore
in quel “sorriso”……poi la donna si rimette in piedi, lisciando con cura la gonna
sgualcita, finché non riprende una piega soddisfacente………e per tutto il tempo,
ignora volutamente la Cacciatrice, che la fissa con i sanguinanti pugni chiusi,
stretti al petto……la faccia sporca di un misto di lacrime e sangue e le labbra
che tremano…
…infine la Signora rialza lo
sguardo su di lei e si limita a fissarla………c’è un breve pensiero che fa
capolino nella sua mente…(…e se gli dicesse chi è, LEI, veramente ???…)………il
sorriso che nasce sul suo viso, stavolta, è di sincero divertimento………poi il pensiero
viene accantonato…… non è ancora il momento, di mettere in tavola tutte le
carte…………più tardi magari………LEI ha
tempo…
…più tardi…
…la vendetta si gusta meglio,
quando è servita fredda…
…GIUSTO !!!………più tardi…
…<Credo che, ORA, cara Faith,
tu abbia compreso…> esclama la donna fissando la ragazza……le labbra di
quest’ultima si aprono in una fessura……ma non esce una sola parola…
…la donna annuisce brevemente e
si avvicina di nuovo alla porta, battendo con forza, finché non viene aperta………uno
dei due uomini in tuta bianca si affaccia, all’istante, nella stanza……
<Portatela in infermeria…> ordina seccamente la Signora………il guardiano
annuisce ed entra nella stanza, seguito dal compagno……sul fianco di entrambi,
legato ad una cintura, penzola un robusto manganello di legno chiaro…
…i due afferrano rudemente le
braccia della ragazza……e il corpo di lei, si affloscia di colpo, con la testa
reclinata verso terra……il sangue che esce dalle dita, inizia a colare sulle
divise dei due guardiani, producendo una serie di bizzarri arabeschi sulle loro
tute di un bianco immacolato…
…i guardiani, dopo aver capito
che la ragazza non riuscirà certo a collaborare, fanno forza e le sollevano i
piedi da terra……ma prima che possano muoversi, la Signora si piazza davanti a
loro…
…davanti a Faith…
…una mano della donna, solleva
delicatamente il mento della ragazza e per alcuni secondi si limita a scrutarle
il volto………gli occhi di Faith sono semi socchiusi, ma brilla ancora un lampo di
comprensione, nonostante la sofferenza provata……e il dolore che tuttora sente…
…<Ora, cara Faith…> inizia
la Signora <…ti porteranno in infermeria per essere medicata…e spero …per il
tuo bene…che tu non abbia sfoghi di violenza di qualche sorta……in caso
contrario …> la donna si interrompe e infila in tasca la mano libera……e ne
trae fuori il piccolo telecomando di metallo nero…il pollice si piazza sopra il
pulsante rosso per qualche istante… sfregandosi sopra il ruvido contatto della
plastica…
…giusto il tempo, che la Cacciatrice
scocchi un occhiata spaventata e lo stomaco le si contragga…
…il sorriso della Signora si
allarga ancora di più……la mano che reggeva il mento, viene ritratta e, senza
più forza per sostenersi, la testa di Faith ripiomba…………………………………………………………
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