(seconda parte)
22.
La porta a vetri si apre e fa il
suo ingresso una nuova cliente…
…Jenny Smith sospira gettando
un’ennesima occhiata al suo bersaglio……e sperando che “la telefonata” arrivi al
più presto………i piedi la stanno torturando, ben più di quello che gli fecero tre
anni fa, nella fallita missione a San Francisco………ha ancora le cicatrici…
…si avvicina al tavolo ad angolo
appena occupato e tira fuori il suo taccuino…<Si ??…che desidera ??…>
domanda di malavoglia, masticando una gomma………<L’altra cameriera…quella
giovane…> esclama la voce calma e tranquilla della donna di mezz’età…
<Come ???…> chiede
“Jenny”, alzando lo sguardo verso la donna che la fissa con un leggero sorriso
<…vuole qualcosa ???…> domanda lei, già sul punto di
spazientirti…<Si…> risponde la donna con lo stesso tono
calmo…<…l’altra cameriera………girasole…>…… “Jenny” viene attraversata da un
brivido gelido…
…girasole…………“girasole” è
il suo nome in codice…
…e la donna anziana……la fissa
tranquillamente………ma quello sguardo……deciso……lo stesso di chi è sempre abituato
a comandare……SEMPRE………e lei, “Jenny”, anche se non la mai conosciuta di persona
(non che, nel gruppo, girino foto su di lei……e, si dice, che la volta che ti
capita di vederla di persona……hai solo il novanta per cento di possibilità di
uscirne viva…), alla fine capisce con chi sta parlando…<Ce……certo
Signora…> balbetta, allontanandosi dal tavolo…
23.
…
44.
<Sacco di pulci…sto parlando con te…> urla il gestore
dello “Store”, in direzione di una figura vestita con addosso jeans stracciati
e una giacca militare logora…<…o compri qualcosa o te ne vai ?…> intima
l’uomo alla sconosciuta, che da parecchi minuti, gira per il negozio senza una
metà precisa…
…Samantha si avvicina alla lunga
vetrina e prende ad osservare, con terrore crescente, la strada buia e sporca
fuori del negozio…sembra tutto tranquillo…ma qualcosa, nel suo animo, gli dice
che non è così…
<Allora ?…> domanda con voce
cattiva il gestore del negozio…<…guarda che chiamo la polizia …> minaccia
l’uomo, scendendo dallo sgabello e spostandosi con difficoltà verso il
telefono, intralciato dalla sua pancia a barile, che tira al massimo le
bretelle di un color blu elettrico, sopra una camicia di un bianco sporco…
…la donna si volta ad osservarlo, ma
con il massimo disinteresse, mentre questi si agita dentro la cabina a prova di
proiettile……poi ritorna a guardare la strada, mentre un vento gelido e maligno,
fa girare a mulinello un mucchio di cartacce colorate…
…nel suo animo, c’è un vuoto tale, che
non è possibile esprimere a parole, e in quel momento, desidera con tutte le
forze, avere tra le mani, i responsabili di tutto questo…
<Ho chiamato la polizia…>
sbraita il gestore del negozio, e lei si volta di nuovo a guardarlo… <Hai
capito, stracciona ?…>…
…a pochi passi da lei, una bacheca di
metallo, porta su di sé, una serie di cartine stradali…e sopra di essa, scritto
a lettere nere su un cartello bianco, campeggia la scritta : “Visitate San
Francisco” ……Samantha lo afferra senza nemmeno pensarci e lo scaglia a terra
con forza…
…i perfetti contorni del metallo che
si incrinano e lo smalto bianco che si spacca, mentre le cartine rovinano a
terra…
…Il gestore del negozio, si china
sotto il bancone, mentre il suo respiro diventa affannoso per lo sforzo di
rimettersi in piedi, insieme al suo grosso stomaco…………<Adesso ti faccio
vedere…> urla l’uomo, mentre Samantha fissa la sua opera di
distruzione…………una piccola futile vendetta……nulla più…………una piccola rivincita
verso l’enorme sistema che l’ ha sempre schiacciata…
…rompere qualcosa……distruggere
qualcosa che non è suo, allo stesso modo di banche senza faccia né coscienza,
che l’ hanno sempre presa di mira, fino a ridurla a vivere in strada…
<…maledetta stracciona…> esclama
con rabbia l’uomo, brandendo un fucile a pompa, con la seria intenzione di
usarlo………si avvicina a grandi passi, mentre il suo sguardo irato, si incornicia
in un volto, rosso e sudato…che lo fa apparire, sotto una certa luce, come un diavolo dell’Inferno…
<VATTENE…> urla l’uomo, puntando
l’arma davanti a sé, mentre sgomita da entrambi i lati per farsi strada tra i
sacchetti di patatine e il grosso frigorifero con le bibite dietetiche…
…Samatha, alla vista del fucile e del
volto stravolto dalla rabbia, per un attimo retrocede……poi, si volta di scatto
e afferra la maniglia…
…freddo…buio…pericolo…
…sensazioni…niente di più, ma per un
attimo, la sua mente ne viene sopraffatta……il suo corpo si scuote in un brivido
di paura…
…la porta di vetro si apre verso
l’esterno, e un vento gelido, investe la ragazza facendola rabbrividire……le
braccia si alzano di scatto per incrociarsi sul petto e difendere il resto del
corpo dal freddo…
<NON
TORNARE…BRUTTA………>………la porta
si riaccosta allo stipite, permettendo ad un’ultima sbuffata di calore, di
accarezzare la schiena di Samantha , impedendole di sentire il resto degli
improperi dell’uomo…
…
24.
…il respiro sempre più veloce,
mentre l’occhio sbarrato si muove continuamente dall’inizio alla fine del
foglio, fitto di scrittura………BELLOBELLOBELLOBELLO ……stavolta è stato anche più
facile……una storia di vita reale…nel mondo dei senzatetto……E PERCHÈ NO ???…
…ancora poco per finire……solo
poco……un’altra ventina di capitoli, forse meno, è anche questa storia sarà
finita……MA…………MA………E DOPO ??? …E DOPO ??? …E DOPO ??? …E DOPO ??? …E DOPO ???
…E DOPO ??? …E DOPO ??? …E DOPO ??? …E DOPO ??? …E DOPO ??? …E DOPO ??? …E DOPO
??? …E DOPO ??? …
…gli occhi si inumidiscono
pronti al pianto……le labbra sbavanti vengono prese da un tremore, che
velocemente si estende in tutto il corpo, tranne nelle dita delle mani, che
restano saldamente piantate sui tasti della macchina per scrivere…
…E DOPO ???…
…DEVE SCRIVERE……questa è l’unica
soluzione…
…non deve pensare alla storia
che sta per finire……deve pensare alla successiva…… …ECCO !!! …
…OH…OH…ECCO……ECCO…GIUSTO…GIUSTO !!!……alla storia successiva… …CERTO… ……ci sono
sei miliardi di storie, che passeggiano in strada……deve solo scendere a
prenderne un’altra……CERTO…CERTOCERTOCERTO !!!…ecco la soluzione……deve scrivere
un’altra storia………finita questa, ne scriverà un’altra…
…il respiro si accelera di
nuovo……le riprendono a volare sui tasti della macchina…Tlic-Tlic…Tlic……le
labbra si piegano verso l’alto, mettendo allo scoperto i bianchi denti, in una
parodia di un sorriso…………
…
…da pazzo furioso…
25.
<Anne ?…> è la seconda (o
forse terza ??? ) volta che il nome viene ripetuto……Buffy si gira di scatto fissando
la collega, Jenny “qualcosa” (Smith……forse ???…), vicino a lei… (…STUPIDA
CHE NON È ALTRO !!!……LEI ORA SI CHIAMA ANNE… …DEVE RICORDARSELO SEMPRE
………NON SI CHIAMA BUFFY…SI CHIAMA ANNE … ……QUANDO CHIAMANO IL NOME DI “ANNE”,
LEI SI DEVE GIRARE SUBITO …PERCHÈ QUELLO È IL SUO NOME……NON BUFFY…MA ANNE…)
…<Si ?…> domanda Anne <Puoi… (risatina nervosa da parte di Jenny)…puoi
sostituirmi, un minuto……devo andare……> un cenno della testa verso il retro
della tavola calda, in direzione dei bagni … <Si…certo…> esclama Anne con
un sorriso……poi i suoi occhi si spostano, per fissare una donna di mezz’età
che, seduta ad un tavolo, la fissa con aria severa…
…il tavolo, davanti a lei,
vuoto………la prossima cliente da servire………di sicuro (una specie di sesto senso),
una di quelle “difficili”…
26. Stesso
momento……biblioteca di Sunnydale…
<OH……CHE……CHE INCIVILI…>
balbetta Willow scotendo la testa, mentre fissa le pagine aperte di un libro,
dalla copertina consunta e dall’aspetto antico…
…Rupert Giles si passa la mano
sugli occhi, stanchi poi si alza dalla seggiola, fissando per qualche secondo
il telefono sopra la scrivania…
…perché non squilla ???…
…perché non squilla ???……ci
vorrebbe poco per far felice l’Osservatore……solo il telefono che squilla……e
dall’altra parte della cornetta, la voce di Buffy…<Sto tornando…>……tutto
qua !!! ……e non gli sembra di chiedere, all’Universo interno, un desiderio
impossibile da realizzare…
…<…che succede ?…> domanda
l’uomo, dirigendosi verso la ragazza……questa alza gli occhi verso di lui, poi
volta il libro aperto nella sua direzione…
…MACCHIA NERA…
…una grossa chiazza d’inchiostro
nero, attraversata da piccole venature color viola spento, che copre quasi del
tutto le due pagine ingiallite…<Questa … …questa gente non la sopporto…>
mugugna Willow, scotendo la testa, mentre volta il libro e riprende a fissare
le pagine nere…<…trattare così un libro antico…è……è ……è da incivili…>
commenta, annuendo, alle sue stesse parole…
…Giles passa alle spalle della
ragazza e fissa le pagine aperte……e dopo poco, i suoi occhi, individuano una
piccola didascalia scritta a caratteri minuti, proprio in fondo a sinistra
della prima pagina, che sembra essersi salvata, dall’inglobamento all’interno
della macchia…
…le sue labbra prendono a
muoversi, leggendo a bassa voce, le parole scritte in una lingua morta, mentre
le mani aggiustano continuamente gli occhiali, per permettergli una visione
perfetta delle frasi…
…<…non è stato
sporcato……affatto……questo libro deve essere, sicuramente, antecedente al
“Trattato di Poliarki”…> esclama infine, rialzandosi, mentre Willow si gira
verso di lui, con una muta domanda negli occhi……<È un disegno…> spiega
l’Osservatore…<…un ritratto, se vuoi definirlo così……di un parassita…>
<Una…macchia d’inchiostro… “parassita” ???…> domanda Willow stupita…<NON
è una macchia di inchiostro…> esclama l’uomo scotendo la testa… <…questo
proprio NO…> […] Continua […]
27.
<Desidera ?…> domanda
Anne……ma la donna si limita a fissarla…
…passa qualche secondo…
<Si ?…> chiede di nuovo la
ragazza, con la punta della penna, premuta contro il foglio ancora bianco del
suo taccuino…<…una tazza di tè…> esclama la donna fissandola con un vago
sorriso sul volto…<…una miscela di Celyon…> <Di…Sellon ???…>
domanda Buffy, turbata…(non sa dire per quale motivo, ma quella donna già gli
sta antipatica)……di solito, non gliene frega niente a nessuno, di che marca è
il caffè……il tè, poi, nemmeno lo vendono……e adesso, tutto ad un tratto, sbuca
una tizia che vuole una qualche marca strana…
…il sesto senso aveva
ragione……sarà una cliente dura…
<Celyon…> ripete la donna
con la stessa voce calma……ma c’è qualcosa……qualcosa che la ragazza non riesce
definire………qualcosa che non sa spiegarsi, fissando quel volto e i capelli
grigi, raccolti in una treccia…
…<Celyon…> riprende la
donna <… è un isola……dove, ovviamente, viene prodotto del tè……e vengono
fatte molte miscele di tè in quell’isola……e io ne voglio una qualsiasi di
quelle…non credo sia niente di impossibile…> <Certo …> esclama Buffy
con un sorriso nervoso <…ma …ecco…… non credo, che ci sia disponibilità… di
questo tè…> <Trovalo…> replica la donna brevemente…<Credo……credo
che lei non abbia capito……temo che non abbiamo il…> <Cara ragazza……ho
capito chiaramente… …e io, altrettanto chiaramente, ti ho chiesto di trovarlo…>
…le labbra di Buffy si serrano
per qualche secondo, mentre la rabbia prende ad agitarsi nella parte più
profonda della sua mente………e lei lotta contro di essa, per mantenere la calma…
<Temo…> riprende lei, dopo
qualche secondo di silenzio……<…che non sia disponibile…ciò che ha
chiesto…>…la donna stavolta non replica, ma si limita a rilassarsi sullo
schienale……i suoi occhi fissano Buffy per qualche altro secondo, scrutandola da
capo a piedi………valutandola, osservandola……all’improvviso la ragazza si sente
come un oggetto esposto in una vetrina, mentre la possibile cliente la studia
per decidere se conviene o no, comprarlo……e mai, come in questo momento,
vorrebbe diventare invisibile, per sparire del tutto di fronte a quello sguardo
inquisitore…
…<Io, cara ragazza…>
riprende la donna, incrociando le braccia sul petto, mentre continua a fissarla
<…per dirla tutta……firmo gli assegni, a chi firma gli assegni, a chi firma
gli assegni, a chi firma gli assegni………a chi ti paga 4 e 95 l’ora………e sinceramente,
IO non sono il tipo, a cui si può dare un “NO…siamo spiacenti…” come
risposta………vuoi, cara ragazza, che parli con il Proprietario, e ti faccia
perdere il posto ???………sai quanto mi ci vorrebbe per farti ritrovare
disoccupata ???…………giusto il tempo di bere una tazza di tè…>
…un profondo respiro, scuote il
corpo di Buffy…………e il sorriso……quel sorriso sulla faccia della sua
interlocutrice……un sorriso divertito……la sua mano che tiene la penna, si serra
di colpo, e la punta di questa, scatta avanti tracciando un breve solco nella
carta del taccuino…
…<Vai…> incita la donna
con il sorriso immutato sul volto……Buffy non si muove e la fissa con uno
sguardo irato…<Vai…trovalo…> ripete la donna con voce tranquilla, facendo
un breve cenno con il capo, in direzione del bancone…
…Buffy deglutisce a vuoto, con
lo sguardo fisso sui quei occhi calmi……<Un’ultima cosa…> <Co……> poi
Buffy si blocca, cercando di tenere a freno le sue vere emozioni <…cosa…>
riprende <…cosa Signora ?…> <Sorridi……………le cameriere sorridono
sempre……è il loro dovere…>……la plastica della penna che scricchiola nella
forte presa della mano……la voglia insana di afferrare la testa della cliente e
sbatterla contro il tavolo……fino a frantumare, non la testa, bensì il tavolo
stesso…
…le labbra si distendono……tremano……ritornano
indietro……poi, di nuovo, tentano un sorriso………e alla fine, qualcosa che gli
assomiglia, ne viene fuori………non un sorriso vero e proprio, chiaramente…ma una
sorta di paresi tremante………<Vedi…> commenta la donna fissandola
intensamente <…non ci vuole niente a sorridere………è una cosa che distende i
nevi…e rende felici sia noi stessi che gli altri……non credi ?…>
…Buffy non replica……la punta
della penna che scava solchi neri, sul foglio del taccuino…
…<Certo…> esclama lei,
dopo qualche secondo, con una calma che non sa da che parte è riuscita a tirare
fuori……………poi si gira di scatto……<Un’ultima cosa…> esclama la donna……la
ragazza si volta lentamente <…cerca di sbrigarti………o niente mancia…>
…poi la cliente rivolge lo sguardo
alla vetrata del locale e prende ad osservare la strada trafficata, come se
questo fosse uno spettacolo di qualche interesse per lei…
28.
La porta della tavola calda si
apre verso l’esterno e un uomo in soprabito nero ne esce…
…lancia un paio di occhiate
intorno a sé, come alla ricerca di qualcosa…(o probabilmente, per accertare se
qualche macchina della polizia è nei paraggi…)…poi si incammina, ma continuando
sia a gettare occhiate nervose, sia a ripetersi la parola “calma”, nel
suo cervello…
…<…ehy…tu !…> la voce è
bassa, non minacciosa……ma basta questo a farlo sussultare……la mano si serra sul
coltello a scatto, che riposa nella tasca……si volta di scatto fissando
l’imbocco di un vicolo……un giovane dai capelli castani, jeans e camicia aperta
sul davanti, lo fissa, stando immobile al centro della viuzza…
…<…ehy…tu !…> ripete di
nuovo Paul fissando Jhon………quest’ultimo, con la mano libera, gli rivolge un
gesto osceno…<…che vuoi ???…> chiede con voce rabbiosa, mentre
stringe ancora di più la sua arma…
…<…ehy… tu !…> ripete
ancora Paul , fissandolo con gli occhi
sbarrati… <…ehy…tu !…> esclama per l’ennesima volta, infilando una mano
in tasca e tirando fuori alcune banconote, che stringe con forza nel suo pugno,
porgendole verso Jhon, che continua a gettare occhiate intorno…
…“non può essere la polizia”…pensa
lui fissando, avidamente, i verdi biglietti di banca………un passo nel vicolo, in
direzione del giovane………uno sguardo ai due lati, per vedere se arriva qualche
impiccione…
…un altro passo……la testa che si
muove di scatto, per dare una veloce occhiata, dietro di lui…
…un altro passo…<…voglio…>
esclama Paul all’improvviso <…voglio intitolarlo…… “La Teoria del
Ragno”………qualcosa sulla pazienza…>
…Jhon aggrotta le ciglia, mentre
fissa le banconote strette con forza……ha subito capito con chi ha che fare……il
solito idiota………fuggito da chissà quale manicomio…………un’altro passo…
…e la mosca finisce nella
tela…
29.
…una veloce occhiata
all’orologio……ancora un’ora per finire il doppio turno (quei soldi gli servono……gli
SERVONO maledettamente…) …chiude gli occhi e sospira pesantemente……poi li
riapre e serra le labbra con lo sguardo rivolto verso le spalle del cuoco…
……vuoi, cara ragazza, che
parli con il Proprietario…… e ti faccia perdere il posto ???……
…la minaccia, detta con più
gentilezza, che mai sentito……così !!!…si parla del più e del meno, e della
possibilità di essere licenziata………e di perdere il posto……e di non poter pagare
l’affitto… e perdere la stanza in cui vive………e di finire per strada…
…resiste al desiderio di
voltarsi e continua a fissare la roba che frigge sulla piastra……non vuole
guardare in faccia quella donna……NO !!!…non vuole……c’è qualcosa in lei
che la mette a disagio………è paura quella che prova ???……no……non proprio…… “o
forse si”… esclama una parte del suo cervello…………è solo……solo che, quella
donna, la mette veramente a disagio…… quello sguardo duro, e un sorriso
di circostanza………ma niente di più che uno stiramento delle labbra……non un vero
sorriso divertito……un finta……nulla più………lo stesso che fa lei con i clienti…
…forse……forse se non la
guarda, se ne andrà ???……è un pensiero sciocco, come quando era bambina e
chiudeva gli occhi per paura del buio………ma………ma non riesce a farne a meno di
pensare a questo…………IGNORARLA……e alla fine, quella strana donna, svanirà
come un brutto sogno…
…si gira di nuovo, ma la donna
con i gomiti piantati sul tavolo, è ancora lì seduta, mentre osserva la vita
che si svolge in strada………poi di scatto, volge la testa verso di lei……e le
sorride…
…e Buffy si gira di nuovo,
irrigidendosi di colpo……il fiato veloce che le arriva alle labbra…… una morsa
gelida che le ha serrato la bocca dello stomaco……perché ha paura di lei ???…
…ha combattuto vampiri e demoni e mutanti e maledizioni e esseri
dell’Oltretomba e Sette segrete e magie e streghe e pupazzi assassini e
creature orrende e mummie ……e……e……ACCIDENTI !!! … quella donna, riesce a
incuterle paura, come nessuno di quegli esseri è mai riuscito a fare… <Ecco
…> esclama Mike, l’aiuto cuoco, ripresentandosi di fronte a lei…e sbattendo
in malo modo sul bancone, una confezione di tè, di una qualche impronunciabile
marca… <…CELYON ???… …BHO !!!……… noi non lo abbiamo…… io ho trovato
questo…>…Buffy chiude gli occhi deglutendo a vuoto <…hai……> un respiro
per calmarsi <…hai controllato bene ???…> domanda con la speranza……MA DI
COSA ???……perché non riuscire a servire quella misteriosa donna, in ciò che ha
chiesto, la spaventa ??? ………non lo sa !!!……sinceramente, non lo sa…
…Mike sospira scotendo la
testa……per lui è solo una scocciatura, niente di più…<…ho altro da fare…>
bofonchia lui, voltandosi e afferrando lì vicino un foglio di ordinazioni…
30.
…
Il freddo della notte gli
penetra nelle ossa e gli mozza il respiro, mentre i suoi occhi scuri saettano
da un capo all’altro della buia strada…
…una luce……come un faro nella
notte…
…la vetrina del banco dei
pegni, ancora illuminata…………SOLDI !!!……DENARO!!!…… “tutto è possibile con
loro”questo è il pensiero di Thomas, mentre si infila in bocca una sigaretta
storta… …cerca distrattamente l’accendino, palpandosi le tasche dei
pantaloni………ma non lo trova…
…con un gesto rabbioso sputa
via la cicca mai accesa e si incammina verso il suo destino…
…
31.
…stavolta non si è nemmeno dovuto
sedere davanti alla macchina da scrivere……la storia è già tutta nella sua
testa……TUTTA……dall’inizio alla fine…
……TUTTO !……TUTTO !!……TUTTO
!!!……dalla rapina iniziale fino alla sparatoria finale…
…il pianto sommesso che fa scendere
calde lacrime lungo le guance………il tremore che lo scuote da capo a piedi,
mentre fissa il corpo di Jhon……nella mano di quest’ultimo, ancora serrate con
forza, le banconote che gli sono costate la vita…
…Paul respira pesantemente,
pensando a quello che sta per succedere………tornerà nel suo appartamento……si
metterà seduto davanti alla sua macchina da scrivere……e poi ???… ……poco meno di
trecento capitoli e anche questa storia sarà finita………e poi ???………dopo che avrà
messo la parola “fine”, anche a questa storia……cosa potrà fare ???…
…la sola idea di NON scrivere,
gli riempie l’animo di terrore……il sudore, come un velo gelido, che lo copre da
capo a piedi……DEVE SCRIVERE……ci sono ancora tante storie da scrivere…
…ancora tante…
…barcollando leggermente, Paul
esce dal vicolo, lasciando dietro di sé, i due corpi di Edwina e Jhon, buttati
senza tanti complimenti, dentro al cassone dei rifiuti…
32.
Qual è la sua bevanda preferita
???………tè………domanda scontata, allo stesso modo di qual’è la capitale dell’Italia…
…tè……è ormai il suo marchio di
fabbrica…
…tè……è come una droga per lei…
non riesce a farne a meno…
… “Forse ha dei……problemucci
???…”……sono queste le voci di spogliatoio ???……ormai conosce a memoria le
battutine che si fanno su di lei………ma non gli dà peso…(…chi le dice poi, sono
tutti dei C.d.C. ……Carne da Cannone………Operativi che verranno uccisi in qualche
missione, e rimpiazzati da altri……PUNTO………esseri umani, la cui vita, non deve
essere minimante giudicata importante……o almeno così li considerava il
Conte……………………… e ultimamente, anche lei, si è scoperta a pensarla in questo
modo ………………………… ………………………… ………………………… …………………………la verità è che, quell’uomo, l’
ha avvelenata fin nel profondo dell’anima…)…
… “vuole del tè ???”…… “gradisce
del tè ???” … “…del tè ???”… ……quando si presenta in qualcuna delle
sezioni del gruppo sparse nel mondo, la prima cosa che vede, appoggiata sopra
il tavolo, è una teiera fumante e, lì vicino, una tazza di fine porcellana…
…ormai si è fatta una cultura su
questa bevanda……dove viene prodotto, qual’è il migliore (sempre quello che
viene versato nella sua tazza……ovviamente) qual’è il peggiore, gli aneddoti………
e cosi via… …… …ma a dirla tutta, non che gli sia mai piaciuto berlo……lo faceva
ogni tanto…ma non che ne sia mai stata
una fervente sostenitrice…(a dire la verità, stringere in mano una tazza di tè,
per qualche motivo, le incuteva una sorta di timore……qualcosa che si perdeva
nel buio della sua memoria menomata, a cui lei, mai, riusciva dare un volto o
un nome a quella strana fobia) … …ogni tanto ! CERTO !!!……se non c’era altro di
meglio…
…lo fa……… ???………da quanto lo fa
???……da quanto tempo ha preso a berlo, quasi in maniera ossessiva, e da allora
ha sempre continuato ??? ……OVVIO……da quel giorno………ha preso a berlo da quel
giorno…
…da quando la tirarono fuori
dalla sua cella…
…più di UN anno, passato lì
dentro……una buia scatola di cemento di tre metri per tre……nove metri
quadrati………percorsi avanti e indietro di continuo…tutto pur di tenere il
cervello occupato ……tutto, pur di non impazzire…
…da sola……sempre al buio (tranne
quando la piccola feritoia della porta, si apriva e le passavano una pappa
insipida, dentro un foglio di carta morbida……niente oggetti solidi……non
volevano certo che si suicidasse……sarebbe meglio dire che……era il Conte, che
non voleva che lei si suicidasse …)… e la disperazione costante, di non
sapere che cosa avevano fatto a suo figlio
William (…ne aveva stesi cinque, prima che riuscissero a strapparglielo
dalle braccia…)…
…poi all’improvviso, un giorno qualunque,
in un quel buio orrendo nel quale viveva, la porta d’acciaio della cella si
aprì…………il suo sguardo spaventato che fissava l’uscio aperto……le figure sfocate
che vi si stagliavano……(…la porta era già stata aperta un’altra volta, prima di
allora……e certe notti, ha ancora gli incubi, per quello che successe…)
…la sua pelle, quasi color
bianco carta……i capelli precocemente incanutiti……le tenue luci dell’infermeria,
che le ferivano la vista, e la costringevano a serrare le palpebre con
forza……le voci dei dottori, che sembrano rombi di cannone per quanto erano
potenti……ma in realtà, il tono era poco superiore a quello di una normale
conversazione…
…e il freddo…
…quel freddo orrendo che le
mordeva la carne e la faceva tremare da capo a piedi………ma non era colpa di un
condizionatore d’aria impazzito o di un’improvvisa tormenta di neve all’interno
dell’infermeria………ma la semplice differenza di temperatura, fuori dalla sua
cella…
…una coperta sulle spalle nude,
per scaldarla……un’ombra, ancora indistinta, che gli porge qualcosa………e quando
stringe tra le mani quel “qualcosa”…………OHHH ……un tepore magnifico……il calore
che le scalda i palmi gelati……le mani tremanti che si portano alle labbra la
tazza piena di tè……le labbra screpolate che si serrano sul bordo del recipiente……cerca
di farsi forza, e mandarlo giù……gran parte della bevanda gli si versa addosso,
e solo poco riesce a berne……e poi il tè che le scorre giù per la gola e la
riscalda di colpo…
…poi, quando si è ripresa
abbastanza, arrivano gli Altri…
…GIA !!!……gli Altri…
…OVVIO !!!……non è stata
fatta uscire, solo perché al Conte, all’improvviso, si è addolcito il cuore…(
fosse stato per lui, ci sarebbe marcita per l’eternità in qual maledetto buco
di cemento…) ……LORO……gli Altri……importanti membri dell’Operativo Centrale di
allora…vogliono qualcosa da lei……per questo è di nuovo fuori………solo per questo…
…lei ascolta la loro proposta
(…anche se “proposta” non è il termine esatto………una proposta, si può anche
rifiutare……la loro “proposta” si può solo accettare…)…continua a bere tè caldo
che gli viene versato praticamente di continuo……il suo corpo trema……non più per
il freddo, ma per la consapevolezza di ciò che dovrà fare…………e lei sa……SA…di
non avere alcun’altra scelta…
…dovrà farlo………non che non
voglia farlo, chiaro………ANZI !!!, tutt’altro ……è la realizzazione di un
desiderio…………ma a spaventarla, è ciò che accadrà dopo……perché sa… …… SA ……senza
ombra di dubbio, che dopo averlo fatto……verrà uccisa…
33.
…BAM………un nuovo colpo
alla porta……la Vedova Chesterton fissa le tre grosse serrature sull’uscio per
diversi secondi, indecisa se andare a rispondere……poi si volta di nuovo a
osservare il televisore, accarezzando
il telecomando che tiene posato sulle gambe, come se fosse un gattino…
…BAM………la figura
aggraziata e sorridente di una modella, spiega i pregi di usare una determinata
crema dimagrante……clic……un cuoco alto e con un bianco cappello da chef
in testa, sorride verso lo schermo mostrando la scatola di fagioli appena
aperta……clic……un telefilm d’azione di qualche genere, con sei persone
che muoiono dopo i primi cinque secondi…
…BAM……ancora……più forte
di prima……la donna stringe le labbra……faticosamente si alza dalla poltrona,
posando con delicatezza il telecomando sul cuscino della poltrona………afferrato
il suo bastone di legno, poggiato lì vicino, si dirige verso la porta…
…<Chi è ???…> domanda
tenendosi ad un metro di distanza dall’uscio………nessuna risposta…
…BAM………<Chi è ???…>
domanda di nuovo……non può certo essere l’assistente sociale……arriva solo di martedì………può
essere suo nipote ???……quello sfaticato sempre in cerca di soldi, già gli ha
fatto visita due giorni fa……iniziando subito a gesticolare in maniera plateale,
mentre descriveva un affare sicuro, su cui lei doveva investire tutti i suoi
risparmi…
…BAM……la testa si
avvicina alla spioncino………fuori dalla porta, un giovane sulla ventina……lunghi
capelli castani legati a coda di cavallo……occhiali e la camicia aperta per i
primi tre bottoni…………<…non compro niente…> grida lei, premendo il suo
corpo contro l’uscio di legno…<…apra la porta…> esclama Paul con voce
innaturalmente calma…<…apra la porta…> ripete di nuovo con sguardo quasi
allucinato…<Vattene……o chiamo la polizia…> intima la Chesterton, con il
bastone agitato in mano, come se Paul lo potesse vedere…
…la donna fissa meglio il
giovane……ma non sarà per caso quel tizio della 3-A ???………quello che
porta in casa, sempre grosse risme di carta ???………e adesso che vuole ???…
<Apra……la ………… porta…………per
……… favore…> esclama lui, con pause assurdamente lunghe, nella
frase…<…apra……la ……porta……… mi serve……… una……………… storia …> esclama quasi
con dolore nella voce, mentre prova nuovamente, a cercare di schiantare,
l’anima d’acciaio inserita tra i due strati di legno dell’uscio…
…BAM………un nuovo pugno di
Paul si abbatte sulla porta, scheggiandone una parte e mettendo, finalmente, a
nudo il lucido metallo dietro il leggero strato di legno…<…apra…… la ……>
ma la frase, stavolta, non viene finita…
…“esso” ha iniziato a premere
con forza…
… “esso” VUOLE………VUOLE ciò che
ha Paul……e lo VUOLE subito…ADESSO…
…Paul si volta e barcollando
esce dalla visuale dello spioncino…
……la Chesterton, continua a
guardare dalla lente, ma davanti a lei, il “panorama” del corridoio vuoto, non
cambia………maledetti strambi !!!………la donna scuote la testa, e si avvia
verso la poltrona per riafferrare il telecomando……se non sono matti, non li
vogliono !!!……questo è quanto……solo i pazzi furiosi vanno ad abitare in quel
palazzo !!!………CERTO……solo i pazzi……tutti i più strambi e bizzarri tizzi……AH…MA
DOMANI…… …CERTO….domani ne parlerà con l’amministratore……CERTO CHE LO FARÀ
!!!……e ci penserà lui………certo !!!… …SI !!!……ci penserà proprio lui…
…poi i pensieri tetri, vengono
accantonati……lo show a premi è appena ricominciato……la donna si accomoda di nuovo
sulla poltrona e riprende a gustarselo in santa pace…
34.
<…ecco…> la giovane
cameriera bionda, posa una tazza di tè di fronte alla donna, con un sorriso
sulle labbra………un sorriso di circostanza……un sorriso falso, allo stesso modo
dei suoi…
…ANNE……il nome stampigliato, in
caratteri regolari, sulla targhetta di plastica…
…BUFFY ANNE SUMMERS……il nome per
intero…
…ANNE……un nuovo nome per una
nuova vita……ma è tutto inutile…per quanto lei, possa risultare irreperibile per
i suoi amici che si struggono nell’incertezza di non sapere dove si trova……LORO…il
gruppo…lo ha sempre saputo……il palazzo dove abita è sorvegliata, cosi come il
locale dove lavora……così come l’autobus che l’ ha portata a Los Angeles……cosi
come tutta la sua vita, da prima ancora che nascesse…
…la Signora non azzarda un
movimento verso la tazza, e si limita a fissarla………a osservare le volute di
vapore che si innalzano dal liquido giallastro, come se potessero condensarsi
nelle risposte che ha sempre cercato…
…è stata pazza ad andare alla
tavola calda…
…non doveva farlo…………non doveva
interferire, così palesemente, nel Continuum…… forse… …forse svanirà
???……sparirà nel nulla ???……all’improvviso, il posto che occupa si ritroverà ad
essere vuoto ???……solo la tazza fumante di tè, posata sul tavolo ???………il posto
vuoto……e nulla più…
…ma è un’idea sciocca………se
svanisse lei……se il Continuum la eliminasse, allo stesso modo di uno scrittore
che toglie un personaggio scomodo da un storia ……allora, per forza di cosa, dovrebbe
svanire anche la Cacciatrice…
…GIUSTO…CHIARO………LAMPANTE………ma
allo stesso tempo, un brivido gelido le saetta tra le spalle…
…ma si impone di restare
calma…………non succederà niente……CALMA !!!……deve solo bere la sua tazza di
tè……pagare……e uscire……e cercare,d’ora in poi, di non interferire mai più in
prima persona con la vita di Buffy Summers……lo ha sempre fatto finora……sempre
osservare a distanza…
…ma oggi…
…oggi……è diverso……VOLEVA……voleva
rivederla………non una semplice immagine su un monitor……ma di persona……due paia di
occhi che si osservano…………forse ha davvero sbagliato a incontrarla…
…se la ragazza capisse !!!……se
per un solo singolo istante lei, Buffy Summers, capisse !!!…… se solo un
barlume di comprensione, si facesse strada nella sua mente, allora il Continuum
sarebbe modificato……e svanirebbero entrambe…
…come se non fossero mai
esistite…
…la “Signora” sa di correre un
rischio tremendo………ma, in fondo, questa è la sua vita di ogni
giorno……un’esistenza passata a camminare sulla lama di un rasoio……sempre
oscillando tra il non intervento……e quasi quasi, andare di persona ad aiutarle
la Cacciatrice nei momenti difficili…
…questa è Abilità……Abilità con
la “A” maiuscola……restare perfettamente in equilibrio su quella lama e non
sbilanciarsi mai………così ha vissuto finora……mai intromettersi…mai interferire…
…AH !!!……interferire ???… …interferire
???… …INTERFERIRE ???……verrebbe da ridere a questa sua ultima affermazione………è
passato neppure un mese, dalla riunione speciale…
…l’Operativo Centrale si è fatto
venire quasi un colpo, quando lei ha negato l’intervento dei Tre, per eliminare
la Cacciatrice…<È FUGGITA…> ha urlato il delegato Tedesco…<…DEVE
ESSERE ELIMINATA…> …un coro di assensi a questa affermazione <Non è
fuggita…> la sua voce calma e pacata… (…era, metaforicamente parlando, nella
fossa dei leoni………ma ormai, sa bene come prenderli)…<…si è solo allontanata
da Sunnydale……in fondo, a noi interessa solo che non divenga un’anima
perduta……dove combatte, come Cacciatrice, non è importante…> <È un’anima perduta…>
ha esclamato il rappresentante del sud-est asiatico…<…il gruppo DEVE
prendersi l’incarico di eliminarla………è consuetudine…> <Non è un’anima
perduta…> ha ribattuto lei fissando duramente l’uomo <…è solo una ragazza
sconvolta dalla morte del suo amante ……datele il tempo di riprendersi…>
<Questo è intollerabile…> ha esclamato l’inviato Francese…
…<…Signora…il suo atteggiamento materno…è……> poi si è bloccato…
…Philippe Bherchard, si è accorto
di essersi spinto troppo avanti………TROPPO ……nel gruppo si viene eliminati per
molto meno…
<Può ripetere ?…> ha
chiesto lei, fissandolo con sguardo duro… <…Io……ecco…… non…… …volevo
dire…………… chiedo… …chiedo scusa…> ha risposto lui, rimettendosi a sedere, e
versandosi un’abbondante bicchiere d’acqua……lei si è voltata verso il resto dei
membri dell’Operativo… … …c’era un silenzio imbarazzato che regnava
nell’ambiente……<Buffy Summers…> ha esclamato, fissando tutti i
presenti…<…è una delle migliori Cacciatrici che abbia mai fatto la sua
comparsa……sarebbe sciocco da parte nostra, dare con troppa superficialità,
l’ordine di eliminarla……per quanto la sua forza e le sue capacità la mettano al
disopra di quasi tutta l’umanità, è pur sempre una Teenagers ………è scossa…… e
spaventata………le sue spalle, semplicemente, non hanno retto l’immenso peso di
cui sono state caricate……è successo altre volte, se ben ricordate……ma IO, sono
assolutamente certa, che Buffy Summers, non si debba considerare un’anima
perduta……diamogli solo il tempo di riprendersi…… consideratelo un periodo di
prova…solo qualche mese, non di più……e sono certa……ASSOLUTAMENTE CERTA…che
presto tornerà ai suoi doveri di Cacciatrice…>
…detto questo, si è alzata e se
ne è andata dalla sala………il discorso era chiuso…
…INTERFERIRE ???……AH !!!………la
ragazza che gli ha appena servito il tè, non immagina nemmeno lontanamente, a
quanto sia arrivata vicina a ritrovarsi morta…
34.
La tazza di tè viene
delicatamente afferrata e portata alle labbra, mentre Buffy fissa la donna con
un misto di paura e inquietudine…
…dopo poco la donna riposa la
tazza sul tavolo, fissando intensamente la ragazza……e quando la bocca della
donna si apre e incominciano ad uscire le parole, nella sua mente, continuano a
risuonare le parole “ …DAVVERO PAZZA… ”
…<Questa……… “roba”……avete anche il coraggio di chiamarla
tè ???…> domanda la Signora con una punta di irritazione nella voce……poi
sporge la testa, come se volesse leggere la targhetta con il nome (“falso”) che
Buffy porta sul petto…
<…Anne…> esclama la donna con voce tranquilla……e Buffy
inizia a sentirsi spaventata… <… …cortesemente……puoi chiamare il
Proprietario…> <Per……per quale motivo ???…> balbetta lei, in preda
alla paura…<Tu…cosa credi ???…> domanda gentilmente la donna <…le possibilità
potrebbero essere due…> esclama lei facendo un vago cenno con la
mano…<…la prima è che mi voglia complimentare con la casa, e quindi con te,
per avermi servito della brodaglia insulsa…… oppure, la seconda possibilità, è
che voglia parlare con il Proprietario, del TUO posto di lavoro… …che
personalmente ritengo molto precario…>
…i pugni di Buffy si serrano di
colpo, i muscoli si contraggono e l’insana voglia di uccidere è tornata a
tormentarla…<…io…> esclama dopo poco, ma non riesce a concludere la
frase…<Suvvia Anne…> la incita la donna <…vai a chiamare il
Proprietario…> <Ma……io ……… MA
CHE …> la voce di Buffy si abbassa subito di tono, mentre diverse
occhiata fanno capolino dalla sua parte …<…ma…che…> deglutisce a vuoto,
cercando di calmarsi <…cosa vuole da me ?… …vuole…> le lacrime fanno
capolino agli occhi, e la ragazza le ricaccia indietro…ma non senza un certo
sforzo…<…… co………co……COSA VUOLE ???…>
<Cosa voglio ???…> domanda di rimando la donna, distraendosi per
fissare la clientela del locale…<…cosa voglio ???…> ripete di nuovo con
tono vago, assaporando quella domanda… <…cosa voglio ???…cosa voglio
???…cosa voglio ???…> prende a ripetersi con il tono che si abbassa fino a
diventare un bisbiglio…
…poi si volge verso la ragazza,
fissandola con un sorriso <Ma, cara ragazza…> esclama lei <…quello che
voglio, non è niente di impossibile……infatti, io ti ho chiesto di portarmi del
tè ……invece, mi hai servito una sorta di brodo giallo………chissà poi cos’è
!!!…> esclama lei con una smorfia <…ma certamente, non è miscela di tè di
Celyon……quella che IO ho espressamente chiesto………anzi……adesso che lo noto… …ti
dirò, che non mi sento affatto bene……una sorta di fitta che preme, qui, allo
stomaco ……di sicuro, cara Anne, mi hai servito qualcosa di guasto… …quindi,
dovrò per forza di cosa, fare causa a questo posto………qualche migliaio di
dollari, non di più……questo…> un altro cenno vago con la mano, per indicare
l’ambiente, <……“Ristorante a cinque stelle”……non andrà in fallimento………e
l’unica differenza, sarà tutt’al più, un'altra cameriera al tuo posto…>
<…ma……ma…vu…vuo…> <ANNE……coraggio… SU …> la incita la donna
<…prendi un bel respiro……e vocalizza con tutta calma…> (…RESPIRARE
……RESPIRARE… Buffy cerca, in pochi profondi respiri, di mandare giù, più aria
fresca che può……ma il senso di vertigine che la coglie, non se ne vuole proprio
andare…) < ……vuole… …vuole……farmi perdere il posto ?…> detto questo
non aggiunge altro e rimane ferma impalata, con un leggero tremolio che le
scuote il corpo…
<Forse si…> esclama la donna
appoggiando i gomiti sul tavolo, e posando il mento sulle dita intrecciate
<…forse sono qui proprio per questo !!!……chi lo sa ???…> un’alzata di
spalle, come se parlasse di cose di nessuna importanza…<…forse oggi mi sono
svegliata, e mi è presa l’idea, di far perdere il posto alla prima cameriera
che mi avrebbe servito………e indovina un po’ ???… ……la prima sei tu………sei
sfortunata, ad essere la prescelta…> <Non…(“perdere il posto…… perdere
i soldi……perdere l’appartamento…” ) ……può……farlo…> <Perché ? …>
domanda la donna, con tono incuriosito, distendendosi di nuovo contro lo
schienale……il sorriso è ancora immutato sul volto <Perché non posso ???…>
chiede di nuovo <……anzi…ti riformulo la domanda…….perché non dovrei farlo
???…> <Per……perché…… perché…non può !!!…> balbetta Buffy, incapace di
aggiungere altro, mentre il corpo trema visibilmente……la donna sfodera il
migliore dei suoi sorrisi <Cara ragazza…la realtà è che IO POSSO……… IO POSSO
cose che tu nemmeno immagini … …IO POSSO……semplicemente…>
…la donna volge la testa
fissando qualcosa alle spalle della ragazza……<Non è più necessario…>
riprende la Signora, riportando lo sguardo su Buffy <…che tu avvisi il
Proprietario……sta arrivando qui…>
…STOP…
…il corpo di Buffy si congela…… paralizzato,
come se fosse fatto di marmo……la ragazza si immobilizza con la convinzione che
(come per gli animali che cercano scampo dai loro predatori) se non si muove
nessuno la noterà…
…poi l’istante passa…
…non lo può vedere, ma i passi
del Proprietario della tavola calda, gli raggiungono le orecchie come mazzate
sempre più forti………e anche se sembra impossibile, lei riesce a distinguere il
rumore delle sue scarpe lucide, nella confusioni di voci e suoni……
…i passi risuonano sempre più
forti……e vicini…
…<…per……favore …> balbetta
in un unico fiato, alla donna, che la osserva a braccia incrociate …<…per
favore ……questo posto……mi serve…> è quasi sul punto di accasciarsi in
lacrime… mai, fino a quel momento, è arrivata ad un tale punto di rottura……la
Buffy che rideva e scherzava combattendo mostri e vampiri, le sembra solo un
ricordo lontano…
…<…per favore…> esclama
lei, fissando intensamente quel sorriso divertito……ma sono gli occhi della
donna, a tradire quella faccia sorridente…………occhi freddi e severi, senza
alcuna traccia di reale divertimento…
…i passi si fanno vicini……sei
metri, o poco più…
…<…io…non……per………favore
non…> (cinque metri…) <Puoi fare meglio…>…commenta la donna, i
patetici tentativi della ragazza <…sono assolutamente convinta, che puoi
supplicare, in maniera migliore…> <…la……prego… non…> (quattro
metri……il Proprietario si ferma……ma solo per il tempo necessario, per dire ad
una delle altre cameriere di portare più tovaglioli di carta…) <Andiamo
!!!…> la incita la donna <…non stai ancora dando il tuo massimo…>
…un respiro…
…<…la prego…> e l’orgoglio
finisce da qualche parte sotto le scarpe……intanto che qualcosa dal sapore
acido, gli scende giù per la gola <…non mi faccia perdere il posto…>
<Tutto bene ???…> domanda una voce maschile, così
d’improvviso, da far sobbalzare Buffy…(è una sua impressione, o il cuore nel
petto ha smesso di battere ???…)……il tempo si ferma……il respiro della ragazza,
trattenuto come se potesse farle evitare, quello che orma È inevitabile…
<Bhe…> inizia la donna,
con tono vago, in direzione del Proprietario…<…a meno che le fette di torta
che servite, non esplodano……e il caffè non corroda come acido…va tutto
meravigliosamente bene……servizio compreso…>
…l’uomo mugugna qualcosa sui
perditempo e si allontana dal tavolo…
35.
<Adesso…> riprende la
donna, quando ormai il Proprietario si è allontanato abbastanza da non poter
più sentire…<…cara Anne……credo di meritarmi un “grazie”………anzi……di
sicuro, mi merito un : “grazie per non avermi fatto perdere il posto”…>
…le labbra di Buffy si
serrano……gli occhi umidi che fissano quel volto tranquillo………la bocca che si
contrae di colpo <…GRA……… grazie…> esclama la ragazza in un solo
fiato………la donna non replica, ma piega delicatamente la testa di lato,
limitandosi a fissare la ragazza <… grazie…> riprende Buffy <…per……non
avermi fatto………perdere il posto…>
…di nuovo la donna si limita a
fissarla…
<…grazie per non avermi fatto
perdere il posto…> ripete, Buffy, di nuovo………a denti stretti…… il volto
della Signora cambia…un sorriso glielo illumina <Visto ?…ogni volta è più
facile…> commenta lei…<..ogni volta che lo fai è sempre più
facile………calpestare il proprio orgoglio, intendo………in fondo, a conti fatti…
…l’orgoglio a che ti serve ???……a proposito………sono curiosa di saperlo……sai
dirmi che sapore ha ???…> <Non l’ ho assaggiato…> risponde la ragazza
<Non mi riferisco al tè…> esclama la donna, spingendo delicatamente la
tazza di lato…<…mi riferisco al rospo che stai tentando di ingoiare…………e non
è l’ultimo……stai sicura di questo !!! …NON È L’ULTIMO……ne avrai, ancora, di
rospi da ingoiare……anche più grossi, disgustosi e indigesti di questo…>
<Vorresti picchiarmi, non è
vero ???…> chiede la Signora dopo qualche secondo di paura……ma il tono della
domanda è tranquillo… …Buffy deglutisce, continuando a fissare la misteriosa
donna …<Non è vero ?…> chiede di nuovo quest’ultima ……<…può sembrare
incredibile…> riprende lei <…ma sono certa, che in quelle esili braccia,
si nasconde una forza spropositata………potresti usarla……pestarmi fino a farmi
sparire la faccia……spaccarmi la testa contro questo tavolo…… eppure, non puoi
toccarmi……perché, se solo mi sfiori con un dito…perderai il “lavoro”, per il
quale ti sei appena umiliata………e ti ritroverai fuori di qui ad una tale
velocità, che ti brucerà la pelle per l’attrito…>
…Buffy non risponde e fa per
voltarsi……sente che sta per esplodere……sente di essere vicina al punto di
rottura………sente che fra poco, inizierà ad urlare…
<Ti ho detto, per caso, che puoi andare ?…> chiede la donna
con il solito tono tranquillo <…non mi sembra, affatto, di avertelo
detto……anzi………sono assolutamente CERTA di NON di averti detto “PUOI
ANDARE”…>…la ragazza si volta di scatto, respirando con forza, ma senza
riuscire a parlare… …<CHE…vuole… ancora ???…>
…la donna la guarda senza dire
una parola…il sorriso sulle labbra, ora, è di autentico divertimento ………poi
scuote leggermente la testa…<Devi essere più gentile con la clientela……se la
tratti sgarbatamente, non tornerà…> <CO…cosa vuole…Signora ???…>
<Cosa “DESIDERA”, Signora …> la corregge lei <Cosa…desidera…SIGNORA
???…> ripete la ragazza …
…la donna si morde un labbro,
indecisa <Non so……dovrei pensarci……sai, purtroppo, ormai sono abituata al
mio cuoco giapponese, e mi riesce molto difficile digerire patatine, Hamburger e
pezzi di torta al cioccolato…> <Se……vuole pensarci…> <Certo che
voglio pensarci…> annuisce la donna <…quindi non ti muovere, finché non
ho deciso…> la voce è ferma, autoritaria…
<Devo…> un sorriso sul
volto di Buffy……il più tirato e falso che le sia stato possibile tirare
fuori……un vago cenno della mano, verso due nuovi clienti che continuano a
gettarle occhiate impazienti…<…lavorare…ci sono……dei clienti…> <Io
…sono una cliente……vorresti forse dire, che sono meno importante di altri
?…> <No…non…> <O che ti riesce difficile restare a mia disposizione
mentre scelgo cosa ordinare ?…> <NO…è che…..altri aspettano…> balbetta
Buffy ……<Aspettino…> replica con calma la donna <Devo…………… non posso
restare qui in piedi…> replica Buffy bilanciandosi su un piede alla volta,
nervosamente…
<Se non puoi aspettare in
piedi……mettiti seduta…> replica la Signora facendo un cenno con la mano,
verso il posto vuoto… <IO… non……posso perdere tempo…> <Ma non lo
stai perdendo cara ragazza……con i miei soldi, io lo pago il tuo tempo……
esattamente 4 e 95 l’ora…>
…Buffy serra le labbra e volge
la testa cercando con lo sguardo il Proprietario……ma questi è impegnato a
discutere con una delle cameriere, e non guarda dalla sua parte <…io…>
riprende la ragazza, tornando a fissare la donna <…questo posto mi
serve…….non posso farmi licenziare…> <E perché ti serve ?…> domanda la
donna, appoggiandosi sullo schienale <…io…devo andare…> balbetta la ragazza,
allontanandosi di un passo, mentre i due clienti in attesa, continuano ad
emettere sospiri di rabbia, fissandola intensamente…
36.
<Cinquecento……si…proprio
cinquecento…> esclama la donna nella sua direzione……Buffy si volta, cercando
di capire cosa ha chiesto……e vede la Signora, infilare una mano nella tasca
interna della sua giacca e tirarne fuori, alcune fruscianti banconote………DA
100 DOLLARI L’UNA…
…senza dire una parola, le posa
sul tavolo e su di esse posa l’indice e medio <…ti bastano per cinque minuti
del tuo tempo ?…> <Io…> <Cinquecento dollari per cinque minuti………se
fai il conto, con il tuo “lavoro”, in cinque minuti……guadagni, poco più………
di……di …… ………di 12 centesimi……mi sembra……> <Ma…lei chi è ?…> <CHI
SONO ? …> domanda la donna, con tono stupito <…sono……cara ragazza, ANNE,
considerami …che so ??? … un’amica ??? …meglio di no……sono troppo vecchia……
allora … … ALLORA ……ECCO !!!……una lontana parente ???……NO !!!…neanche
questa……sono troppo scocciatrice ………… o forse troppo poco…………… allora
considerami ……… nessuno in particolare……… anzi …… considerami una vecchia
matta, che ti paga cento dollari al minuto, per cinque minuti della tua vita………
accetti ???…> <…che…> <Solo qualche domanda… …sai… sono
terribilmente curiosa………ANNE………non è il tuo vero nome ???… sono sicura di no…
…allora, perché un nome falso ???……fammi pensare………stai scappando da qualcuno
??? ……NO !!! ……troppo giovane per avere dei nemici……ALLORA …… sei……SEI …… sei
fuggita di casa ???……forse è questo !!!……SI, SI !!!…sono sicura che è proprio
questo …>
…Buffy divide il suo sguardo tra
gli occhi della donna e i biglietti di banca, ancora sul tavolo…… ma senza
riuscire a fare una mossa di alcuna sorta………il mondo attorno a lei
scompare…(…per caso, qualcuno sta chiamando “CAMERIERA” ??? … il tono è
impaziente ???…)…solo le banconote, e il dito che la tiene bloccate sul tavolo,
rimangono visibili…
…CINQUECENTO dollari……pari a……
???…a quanto ???……100 ore di lavoro…o qualcosa di più……cento ore……in cambio di
cinque minuti…
…Cinquecento dollari……alcune settimane
di affitto pagato……il frigo pieno………e ben di più, la sicurezza di poter dormire
al coperto, su un letto…
…la mano della donna, retrocede
lentamente, trascinando con sé i la banconote……poi si ferma… …e scatta in
avanti, avvicinandole al lato del tavolo, dove, la ragazza ancora in piedi… …e
che continua a fissare quei rettangoli di carta verde, con una le mani che si
contraggono, stringendo il vuoto…
<Dimmi… “Anne”……perché sei
scappata di casa ?…> chiede la donna……il tono è della massima serietà… <…
cinquecento dollari, per la tua risposta…> Buffy alza lo sguardo verso la
donna <…CINQUECENTO DOLLARI…>
ripete la Signora…<…ma che sia una risposta sincera ……né più né meno della
verità…>
…le banconote, vengono spostate
prima a sinistra poi a destra……sembrano quasi una carota……le dita che le
bloccano sul tavolo, possono essere paragonate ad un bastone………e che, a
discrezione del contadino, viene allontanato o avvicinato…
<Per 4 e 95…> riprende la
donna <…sono sicura che non vivi in un albergo a cinque stelle…… anche
perché, ti avrei sicuramente visto, uscendo dalla mia Suite Imperiale………sei in
affitto ??? …non è vero ? …> Buffy rialza lo sguardo verso di lei
<…scommetto in una di quelle topaie a cento dollari a settimana …
………quindi……se fai i conti, con una risposta, hai un mese assicurato…>
<Perché fa questo ?…> domanda d’improvviso la ragazza, con voce dura……la
donna la fissa qualche istante, come stupita dal suo comportamento
<Perché…> riprende la Signora <…IO posso…> esclama infine…e il tono
è altrettanto duro della domanda……<…e ti dirò…> continua <…mi sono
talmente divertita, che d’ora in poi, diventerò una frequentatrice abituale di
questo… …“locale” …>
…<C’è qualche problema ?…>
domanda una voce maschile…stavolta la donna non risponde e Buffy si volge di
scatto incontrando lo sguardo irato del Proprietario…
… “io mi licenzio”…
…tre parole che salgono alla
gola di Buffy, ma che, per qualche secondo, non riesce a trovare la forza di
farle uscire………poi la bocca si apre, e aspira il fiato necessario a vocalizzare
la fatidica frase…
…<Certo che no…> esclama
la donna, rialzandosi dal tavolo, con i biglietti da cento dollari ancora
stretto in mano…<…il tè era squisito……qualunque marca fosse…>…detto
questo, sventola davanti alla faccia di Buffy il denaro <…tieni pure il
resto cara ragazza……sono sicura che ti servirà…>
…le mani di Buffy, in un gesto
ormai abituale, prendono le banconote e la infilano in una delle tasche…
…la testa le gira
leggermente……il cervello è in fiamme…………vorrebbe mettersi a piangere…e
gridare……e……e…….E……e spaccare tutto……e……
…poi la donna esce dalla porta e
si allontana lungo la strada, svanendo pochi istanti dopo, alla sua vista…
…<…ci sono clienti che
aspettano…> esclama il Proprietario, con tono impaziente…(magari pensando di
intascare lui stesso, con qualche scusa, tutti quei bigliettoni )…Buffy non
risponde e continua a fissare la strada fuori dalla vetrina………ma la misteriosa
donna non ricompare alla sua vista…