(terza parte)
37.
Le mani che premono sulla testa,
come se cercassero di contenere il cervello……il silenzioso pianto che scuote il
suo corpo……lì…accucciato in un angolo dell’appartamento……rannicchiato contro il
muro grigio e spoglio…
…alza gli occhi solo una volta,
per fissare la macchina da scrivere……poi li riabbassa subito… …NON È UN INCUBO…
…un foglio inserito nel
rullo……poche parole battute il fretta…… NON È UN INCUBO…
Capitolo 1.
Il freddo della notte gli
penetra nelle ossa e gli mozza il respiro, mentre i suoi occhi scuri saettano da
un capo all’altro della buia strada………
………è finita…………anche questa
storia è finita…………FINITA…………duecentodiciassette pagine………per un totale di
centocinquemila parole…………e sono tutte lì, quelle parole……LÌ ! …… LÌ
!!…… LÌ !!!…… non sui fogli ancora bianchi ……ma lì !!!……lì,
nella sua testa…
…deve solo farle uscire dal
cervello e imprigionarle sulla carta, tutte quelle decine di migliaia di
parole…
…ma ha paura di farlo…
…PAURA……TERRORE PURO……perché sa,
che dopo che avrà messo la parola “FINE”, anche questa storia sarà finita……e
allora ???……dopo che potrà fare ???……smettere di scrivere ???… vegetare di
fronte alla macchina da scrivere, senza sapere cos’altro raccontare ???…
…gli serve una nuova storia…
…non gli serve, quando sarà
ormai arrivato agli ultimi capitoli, di quella che deve ancora scrivere… …GLI
SERVE ORA……IN QUESTO MOMENTO……adesso che “esso” è sazio e non preme più come
prima…
…Paul si alza da terra e
barcollando vistosamente arriva alla porta e la spalanca di colpo, con lo
sguardo allucinato, che cerca una nuova storia…
……e la trova subito……
…la misteriosa ragazza bionda
che non parla con nessuno (a quanto ne sa lui) e che fa la cameriera nella
tavola calda, giù in strada…
38.
Lo vede arrivare solo all’ultimo
minuto (Paul ???…o qualcosa del genere
???………quello che va in giro con le risme di carta ????…)…una mano di lui gli si
piazza in faccia e la spinge indietro con una forza tremenda…
…la testa viene sbattuta con
forza contro il muro, e nonostante lei lotti per l’improvviso torpore che
l’assale, cade, quasi subito, nel buio dell’incoscienza…
39.
La porta si apre di scatto e la
Vedova Chesterton esce sul corridoio………c’è stato un tramestio che è stato
perfettamente udibile, quando lei ha abbassato il volume della televisione, per
rispondere al telefono (DANNAZIONE……era solo la sua amica, la Signora Farben,
che la scocciava per sapere le novità……ACCIDENTI……proprio sul più bello dello
show……alle ultime domande a tempo…)…
…una figura nebulosa (sia per
gli occhi senza occhiali della donna, sia per le lampadine fracassate dai
ragazzini)…entra nella stanza 3-A……cammina in modo strano……sembra……sta
spingendo qualcosa ???…
……<DOMANI LO DIRÒ
ALL’AMMINISTRATORE…> minaccia la donna, prima di richiudere la porta…
40.
…regna solo un buio
infinito……dovunque guardi è solo buio……e silenzio……e continua così per quello
che le sembra un milioni di anni……poi, d’improvviso…
…TLIC…TLIC…TLICTLICTLIC…
…è questo il rumore che la fa risalire
dal pozzo buio in cui ha vissuto, le pare, da sempre…
…TLIC…TLICTLICTLIC……TLIC…TLIC…TLIC…TLICTLICTLIC…
…ora il rumore……una specie di
ticchettio, è sempre più definito e costante……non è fastidioso……ma
martellante…questo SI !!!……un ticchettio continuo, senza un attimo di pausa……
…TLIC…TLICTLICTLIC……TLIC…
…DOLORE…
…dietro la testa qualcosa le
preme con dolore……distrattamente si chiede, quando è stata investita
dall’autobus……SI ……ESATTO……un autobus !!!………perché solo un bestione del genere
avrebbe potuto farle tanto male, centrandola in pieno…
…TLICTLIC……TLIC…… TLICTLIC…
…qualcosa si muove……forse un
braccio ???……(…uno dei suoi ???…)…le dita della mano si contraggono, mentre la
testa cerca di voltarsi in qualche maniera………gli occhi si aprono lentamente, ma
ci mettono qualche tempo per mettere a fuoco l’ambiente…
…TLICTLIC…… ……TLICTLIC……TLIC……
…IL SOFFITTO……IL
SOFFITTO…
…TLIC…TLIC…TLICTLIC…
…che pende sopra di lei……messo
in un’angolazione strana……quasi diagonale………sembra quasi che stia per precipitarle
addosso…………ma il tempo passa e non succede niente… …vagamente si rende conto di
essere distesa sul pavimento……buttata a terra, come un sacco di patate…
…TLICTLIC……TLIC……TLICTLICTLICTLIC…
…c’è luce……lo nota solo ora,
fissando la lampadina accesa, che pende stancamente alla fine di un cavo grigio
……una sola lampadina che illumina l’ambiente con una luce sporca…
…TLICTLIC……TLICTLICTLICTLICTLIC…
…e poi c’è quel maledetto
ticchettio che sembra non finire mai……la testa si piega leggermente, cercando di
scoprirne l’origine…
…ED ECCOLO…vicino alla finestra
chiusa…
…il buio della notte, cacciato a
forza dalla stanza grigia e spoglia, proprio da quell’unica lampadina
accesa……BUIO DELLA NOTTE ???…… “ma quanto tempo è passato ?…”…si ritrova
a pensare la ragazza, mentre appoggia una mano a terra e cerca di rimettersi in
piedi…
…una piccola scrivania che ha
conosciuto tempi migliori……seduto su una seggiola di legno (probabilmente
compagna di avventure della scrivania), qualcuno gli volge la schiena………… sembra
un ragazzo….…pantaloni di Jeans e camicia bianca……capelli castani legati a coda
di cavallo…
…TLIC…TLIC…TLICTLICTLIC…
…e da lì che viene il rumore……le
mani del giovane si muovono davanti al suo corpo, e il rumore esce da quel
punto……c’è……… “qualcosa”……ora non lo vede bene……la mano fa più forza sul
pavimento e finalmente riesce a rimettere il busto eretto…
…TLICTLIC……TLICTLICTLICTLICTLIC…
…ma il ragazzo non da segno di
essersi accorto di nulla……il ticchettio è imperterrito, mentre continua a
battere i tasti in maniera ossessiva…………<…due di meno…> esclama lui
all’improvviso, con una voce stridula……<…due di meno…> ripete come se
questo spiegasse tutto……poi si volta, con uno scatto tale che Buffy, ancora a
terra, sobbalza dalla paura…
…gli occhi del ragazzo……occhi
spalancati, che la fissano con sguardo folle……la fronte madida di
sudore…<…due di meno…> ripete di nuovo…<…due parole di meno……credevo
centocinquemila esatte…e invece NO !!!……sono due di meno……non va
bene…> esclama scotendo la testa e voltandosi di nuovo verso la macchina da
scrivere……<…non va bene… …non va bene……non va bene…> continua a ripetere
con un tono della voce che ormai oscilla tra il grido e il sussurro …mentre
scuote la testa per dimostrare tutto il suo dissenso…<…non va bene ……ho
dimenticato qualcosa……CERTO !!!……qualcosa…>…
…TLIC…TLIC…TLIC……TLICTLICTLIC…TLIC…TLIC…
…Buffy riprende a respirare
regolarmente……la vista di quello sguardo sconvolto, l’ hanno spaventata come
non mai…………una cosa, sono vampiri con canini e occhi gialli o demoni con
artigli e pelle verde……a quelli c’è
preparata……
…ma quella che ora si trova
davanti………è follia allo stato puro…
…<…ci sono quasi…> esclama
Paul……la sua voce, ormai, si confonde con il ticchettio continuo…
…TLIC…TLIC…TLIC……TLIC…TLIC…TLIC……TLICTLICTLIC…TLIC…TLIC…
TLICTLICTLIC…TLIC…TLIC…
41.
…
…le ginocchia di Thomas
colpiscono con forza il pavimento sudicio e polveroso… <…hai ……HAI…>
balbetta lui con un fiotto di sangue che gli mozza le parole…<…hai avuto la
tua vendetta…> esclama, fissando con sguardo rabbioso gli occhi spaventati
del sergente O’Grady…
…la mano di quest’ultimo, che
trema leggermente, facendo oscillare la pistola ancora fumante, dopo il
proiettile appena sparato…<…l’ hai……voluta…> balbetta il poliziotto,
incapace di muoversi…
…<…si…> esclama Thomas,
mentre la schiena si piega all’improvviso, senza più forza per reggere il peso
del corpo…
…la testa sbatte duramente
sulle assi del pavimento…
…
42.
Buffy lentamente, riesce a
rimettersi in piedi, barcollando leggermente, per la testa che ancora le
duole……lo sguardo fisso sulle spalle chine del giovane…
…e d’improvviso il ticchettio si
interrompe……Paul volge la testa e la fissa intensamente… <…è quasi il tuo
turno di darmi una storia……ancora poco…> esclama, riprendendo subito dopo a
colpire con forza i tasti della macchina da scrivere…<…poco…poco…poco…>
…Buffy respira grosse boccate
d’aria, dividendo lo sguardo tra il giovane e la porta dell’appartamento…
…il terrore che prova, è
qualcosa di solido, che le preme nel cervello……il fatto di essere la
Cacciatrice non l’aiuta…
…c’è qualcosa in quello sguardo
folle, che va ben oltre la semplice pazzia………lo sente come un’ondata di calore
che l’investe……qualcosa che continua a gridare nella sua testa, ma a cui lei,
non riesce a dare un nome…
…un passo verso la porta
chiusa……poco più di tre metri……a ginnastica, ha fatto salti ben più lunghi…
…il ticchettio si interrompe di
colpo………Paul si volta di scatto fissandola spaventato…<…no…> esclama lui con
la bocca aperta e tremante…<…non devi……andare…>
…poi si alza di scatto e gli si
avventa addosso…
43.
L’impatto è tremendo……le sembra
di essere stata colpita da un treno……nonostante l’aspetto mingherlino, il
giovane ha una forza spropositata…
…quasi come la sua…
…i due corpi che si fondano
contro il muro e lo colpiscono in pieno………l’impatto che mozza il respiro a
Buffy e la costringe a boccheggiare alla ricerca di un po’ di ossigeno…
…il contraccolpo che rilancia
entrambi al centro della sala, mentre la bocca di Paul continua a muoversi come
se parlasse……ma non esce nessuna parola……la faccia stravolta dalla
sofferenza……le sue mani che stringono un braccio della ragazza, per
trattenerla……mani che si serrano con una forza tale, da farla realmente soffrire…
…il suo braccio libero che
scatta all’indietro……la mano che si chiude a pugno……e poi schizza in avanti,
centrando la faccia di Paul…
…l’impatto delle nocche contro
il viso…
…le mani che lasciano la presa e
il ragazzo che indietreggia, con le braccia che annaspano nell’aria cercando,
in questo modo, di farlo restare in equilibrio…
…e, per qualche miracolo, alla
fine ci riescono…
…il corpo che barcolla
leggermente sulle gambe malferme……le labbra esangui che compongono delle parole
a bassa voce… (… “…una…storia…”……potrebbero essere queste l parole ??? ……Buffy
non ne è sicura…) …
…poi, gli si lancia contro…
…un mezzo giro del busto……le
mani unite insieme……un doppio pugno che colpisce la testa del ragazzo……e il
RUMORE…
…qualcosa come un ramo che si spezza…
…il corpo di Paul volteggia
nella stanza e si abbatte, con tutto il suo peso, contro la seggiola,
schiantandola in pezzi……e poi rovinando
a terra…
…e Buffy che lo fissa…
…le mani ancora unite nel colpo
micidiale che hanno spezzato il collo a Paul……la testa del giovane piegata, di
lato, in un angolo innaturale……gli occhi spalancati che la fissano, quasi ad
accusarla del suo omicidio…
<…io………non…… volevo…>
balbetta la ragazza, non riuscendo a fare un solo movimento…… ……LUI………LUI gli
si era lanciato contro……lei……lei lo ha colpito solo per difendersi… …non……non
voleva ucciderlo………questo no !!!…
…il suo sguardo sui volge in
tutta la stanza spoglia……perché, accanto a lei, non c’è il Signor Giles a
sostenerla ???… “non è colpa tua…”…avrebbe detto lui… “ …ti sei solo
difesa”… …ECCO… …GIUSTO… si è solo difesa……niente di più………non voleva
colpire così forte…ma……ma lui gli si era lanciato contro……voleva……forse voleva
ucciderla…… “ …TI SEI SOLO DIFESA… ” direbbe, di nuovo, l’Osservatore
mettendo a tacere tutti suoi dubbi…
…CERTO…GIUSTO !!!…si è solo
difesa……OVVIO !!!……ma una cosa, è quando la rassicura l’Osservatore……un’altra,
è fissare il giovane a cui si è appena strappata via la vita…………le palpebre si
chiudono di colpo, mentre Buffy barcolla all’indietro verso il muro e ci si
addossa contro…
…le gambe vengono meno e senza
nemmeno rendersene conto, si ritrova seduta a terra……le ginocchia portate al
mento e strette con forza, mentre fissa il cadavere……e, a sua volta, è fissato
da quest’ultimo…
…gli occhi della ragazza che
iniziano già ad inumidirsi……le mani che premono sulla testa, come per cercare
di trattenere tutti i terribili pensieri che gli si affollano in mente…
…poi viene il rumore…
…il cuore prende a battere quasi
impazzito…………sembra come qualcosa che striscia sul pavimento…
…le mani che si sollevano dalla
testa e il viso che si alza………e gli occhi che fissano il corpo di Paul………che si
è, di nuovo, rimesso in piedi…
44.
…il collo orribilmente gonfio,
nel punto in cui la testa si piega di lato (……ad almeno novanta gradi……)………gli
occhi aperti che la fissano……un pezzo di una gamba della seggiola, che gli
sbuca dal petto, perforandolo da parte a parte…………ma dalla profonda ferita, non
esce sangue…
…quello che cola a terra, in
grosse gocce filamentose, scivolando sul legno scheggiato, è una sorta di
liquido di color nero opaco, striato da venature violacee…
…<…non……posso smettere…>
esclama la voce di Paul, mentre Buffy si rimette lentamente in piedi, continuando
a fissare quella sorta di morto vivente, che barcolla vistosamente…
…<…non posso smettere…>
ripete Paul, azzardando un passo verso di lei…una mano aperta si alza verso la
punta di legno che gli esce dal petto…… e si piazza li sotto, cercando di
raccogliere tutto il liquido che continua a uscire dalla ferita……<…non puoi
più smettere……questa roba ti entra nel sangue…> esclama lui, come se con
questo, potesse spiegare tutto…
…detto questo, azzarda un altro
passo verso la ragazza……ma Buffy, ripresasi dallo stupore iniziale (… “TUTTO
NORMALE……è solo uno Zombi…” …), lo colpisce con un forte calcio alle
gambe……facendogli perdere l’equilibrio e mandandolo a schiantarsi a terra…
…ma dopo pochi istanti, le mani
di lui, cercando di puntarsi a terra, per riuscire a rimettersi in
piedi………<…che fine……stupida……per il mostro…> balbetta Paul con una voce
dal tono triste …<…avrei…scritto di meglio………persino…io…>
…Buffy si getta in ginocchio
vicino a lui……il suo braccio destro, tirato indietro il più possibile… …il
pugno serrato con forza…………e poi il colpo di immane potenza che si abbatte
sulla testa di Paul………e le nocche della mano che bucano il cranio e affondano
in qualcosa di umido e molliccio…………e il corpo di Paul che si abbatte a
terra………e vi giace immobile…
45.
…il tempo perde ogni
significato…
…la mano di Buffy, sparita
dentro il cranio del ragazzo……schizzi di sangue rossastro gli sporcano il
braccio……qualcosa di umido che gli scivola lungo una guancia…
…il pugno dentro il suo cranio…
…i capelli di lui, che si
inumidiscono di sangue rosso scuro……una pozza di sangue che si forma sul
pavimento, attorno alla testa…
…il pugno dentro il suo
cranio…
…il respiro irregolare della
ragazza mentre, immobile, continua a fissare la sua opera……il corpo di lui, ora
veramente morto……qualcosa che preme d’improvviso sullo stomaco………la voglia di
rigettare tutto il pranzo, è insostenibile…
…la mano esce dal cranio di
Paul, tirandosi dietro dei filamenti rosso scuro……oltre al sangue, che dipinge
tutto il pugno, ci sono dei pezzi di carne molliccia attaccati alle nocche…
…d’improvviso Buffy cade a
sedere……grosse boccate d’ossigeno ingoiate a forza, pur di calmarsi………MA…
…ma il cervello sulla sua
mano…
…è un’immagine, che non riesce a
farsi uscire dalla testa……pezzi di cervello sulla sua mano…
…perché il Signor Giles non è
vicino a lei ???…“non è colpa tua…”…avrebbe detto lui… “ …ti sei solo
difesa”……ma il suo pugno che gli sfonda il cranio………ha infilato la sua mano
nel cranio di una persona……perché il Signor Giles, non l’ ha preparata anche a
questo ???……dove sono i suoi amici ???…ora sente, come non mai, la loro
mancanza…
…il pugno che si apre, mentre il
sangue rosso scivola sulle dita…
…il palmo portato davanti alla
faccia, come per osservarlo meglio………il palmo aperto e tremante davanti al suo volto, anche per impedirle di vedere il
foro oscuro nella testa di Paul…
…poi il gorgoglio…
…Buffy abbassa di scatto la
mano……ma non è abbastanza rapida…… “esso” fa già capolino dal buco del
cranio………una sorta di bolla nera con striature viola…
…senza faccia né occhi, riesce
comunque a vederla………e con un’azione talmente rapida e veloce, che spiazza
anche la Cacciatrice, “esso” schizza via dal buco del cranio e si fionda verso
la sua faccia…
46.
Tutto quello che vede, è solo
una grossa e umida macchia di inchiostro nero con venature violacee (proprio
quest’ultime, non sembrano formare, una sorta di bocca, al centro della macchia
??? ……NON una bocca umana……ma………ma una sorta di “O” malfatta…)
…poi “esso” gli è già addosso…
…il contatto con la sua pelle
umida e molliccia……l’impatto tremendo che la sbatte a terra, mentre “esso”,
preme sul suo volto, mozzandogli il respiro…
…il suo naso, di colpo, non è
diventato……umido ???……bagnato ???………dove ha letto, che il naso è l’unico
contatto diretto, che il cervello ha con il mondo esterno ???……perché ora
questo le sembra importante ???…
…la bocca della ragazza, si
riempie di qualcosa di molle e dal sapore fortemente salato…
… “esso” ha ancora fame………l’essere
nel quel era ospite, giace a terra senza più vita………ma ad “esso” non
importa……l’energia accumulata dai pasti precedenti, gli ha permesso un breve e
forte slancio contro, per ora, la sua ultima preda…
…l’ultimo pasto…
…non che “esso” stia effettivamente
morendo di fame…ANZI……ormai è sazio……ma gli manca qualcosa………EH SI
!!!……qualcosa per concludere……qualcosa, per chiudere in bellezza, un’intensa
giornata, prima di andare di nuovo a dormire…
… “esso” non sa definire a
parole questo “qualcosa”……ma il termine, umano, che calza a pennello è :
“spuntino di mezzanotte”…
…ESATTO…SI !!!……solo un ultimo
spuntino…
47. Qualche ora
prima…Biblioteca di Sunnydale…
[…] SEGUE […]<NON è una macchia di inchiostro…> esclama
l’uomo scotendo la testa… <…questo proprio NO…>…
<E cos’è ?…> chiede domanda Willow incuriosita,
depositando il libro sul tavolo <…la didascalia di questo libro non lo
spiega…………ma, se non ricordo male…> esclama l’Osservatore, togliendosi gli
occhiali e pulendoli con un fazzoletto bianco <…dovrebbe essere……una “Lumaca
di Poliarki”… ……dal nome di Augustus Poliarki……l’uomo che le “scoprì” in una palude vicina al suo
castello………le studiò……e di seguito…> <Una……lumaca ???…> domanda la ragazza
stupita, interrompendo il discorso dell’Osservatore <BHE…> riprende lui
<… assomiglia ad una lumaca……è viscida…molliccia e vive in un guscio……ma
oltre a questo, le similitudini con una comune lumaca, finiscono qui….
…infatti, a parte le dimensioni notevoli e il colore nero con venature viola……la
“Lumaca di Poliarki”, NON si nutre di vegetali…> <Ha detto che è un
parassita ???…> <Meglio dire… ERA ……ormai è sicuramente estinta…>
<Che tipo di parassita era ???…> <Si nutre di cervello……> <OUUH…>
esclama Willow ritraendosi d’istinto, mentre fa una smorfia…<…entra nel
corpo della vittima…> continua a spiegare l’uomo <…facendosi strada
attraverso la bocca, o il naso……alle volte in entrambi, per soffocare il
malcapitato……il suo corpo è molto malleabile e gli permette l’ingresso
nell’organismo, abbastanza facilmente… …dopodiché, arriva al cervello della
vittima e con particolari succhi gastrici lo fa, letteralmente a pezzi………e dopo
averlo ingoiato……lo fa viaggiare attraverso il suo organismo, fino a farlo
scivolare nello stomaco del suo corpo ospite…> <OSPITE ???…> domanda
Willow incuriosita <Esatto…un corpo ospite……in pratica, la sua prima
vittima……alle volte, questa non viene uccisa, ma soggiogata alla volontà della
lumaca ……la vittima, continua a vivere……ma una sorta di vita fittizia……non è
morto…ma è come se lo fosse……non è più consapevole di molte cose che gli stanno
attorno… vive in una specie di trance, e l’unica cosa lucida nel suo cervello,
sono, costantemente, i suoi ultimi pensieri…> <Non…la seguo più…Signor
Giles…> <I contadini…> spiega pazientemente lui <…che diventavano
“portatori” di queste lumache, andavano in giro a uccidere…e dopo mietevano il
grano o raccoglievano ceste intere di frutta…… l’ultimo pensiero cosciente che
avevano nel cervello, prima di avere questo “parassita”, diventava una specie
di disco rotto che suonava costantemente lo stesso pezzo………ripetevano
all’infinito gli stessi gesti……intanto uccidevano e la lumaca accumulava i
pezzi di cervello sottratti, nello stomaco del corpo ospite…> <PER…
…???…> <Una specie … ……di granaio……se il termine ti suona meno
disgustoso…> <Molto meno…grazie Signor Giles …> <Un……“granaio”…
appunto …dove il cibo veniva ammassato, prima di essere spostato per la tappa
finale…> <E…cioè ???…> <Il guscio……ed è proprio lì che, la lumaca
di Poliarki, consuma il suo pasto… …infatti, solo lì dentro, può secernere le
sostanze necessarie a liquefare il cervello e… “succhiarlo” … …deve infatti ridurlo ad un liquido di base,
per potersene nutrire…>
<Penso…> esclama Willow,
con le gote di un colore verdognolo <…che mi sia passato di colpo
l’appetito…> <Non…non era mia intenzione impressionarti…> <Non si
preoccupi, Signor Giles …OUH…> esclama la ragazza, di colpo, con una
smorfia…<…spero almeno che si siano estinte …> <Stai tranquilla
Willow…non né è rimasta neppure una……… estinte completamente……… non se ne sente
più parlare da secoli ………… anche se…………… BHE……> <Cosa ???…> chiede
Willow, incitando l’Osservatore a proseguire <Poliarki, aveva ipotizzato,
anche se non riuscì mai a provarlo veramente, che queste lumache, potessero
entrare in una sorta di animazione sospesa …> <Animazione sospesa ?…>
<Come……come una particolare specie di pesci giapponesi …… …quando il lago
dove vivono, congela a causa dell’intenso freddo, questi pesci entrano in una
sorta di animazione sospesa…………sembrano morti………immobili…… bloccati……rigidi e
freddi, come il ghiaccio che li blocca……poi, quando l’acqua si scoglie, e torna
allo stato liquido, questi pesci riprendono vita………come se niente fosse
successo…> <Da… brivido…>
…<In effetti si…> commenta
l’uomo…<…Poliarki constatò, infatti, che durante un lungo periodo di
privazione di cibo, i movimenti delle “lumache”, erano sempre più rigidi……a
scatti……a volte, addirittura, si immobilizzano completamente per settimane
intere……certamente per conservare le energie rimaste…… ma se, in quei momenti,
fossero coscienti o meno……se fossero in
una sorta di “animazione sospesa”……lui, non lo seppe mai dire………e poi……venne
ucciso da un gruppo di contadini inferociti…> <Come ???…>
<Poliarki, venne massacrato da una folla inferocita, per aver ucciso alcune
contadine…> <E… per quale……> poi Willow si interrompe, intuendo la
risposta…<MA…> riprende lei…<…se era quello che le studiava……doveva
conoscerle abbastanza da non rimanerne vittima…>
…l’Osservatore si toglie di
nuovo gli occhiali, fissando un punto indistinto del muro <“…Per la loro
sopravvivenza……si sono adattate ad
ingannarci…”…> esclama con voce atona…poi riporta lo sguardo
sulla ragazza che lo osserva ad occhi spalancati, completamente rapita dal
discorso <…questa che ti ho citato, Willow, è una delle pochi frasi con un
senso che Poliarki scrisse in fretta e furia sull’ultimo dei suoi diari……prima
che una delle sue lumache, prendesse completamente possesso della sua
coscienza………dopodiché………BHE…uccise alcune contadine per nutrire il
parassita…> <E le lumache…che fine hanno fatto ???…> <Dopo che
Poliarki venne ucciso, la folla diede alle fiamme sia il suo castello sia il
laboratorio………e da allora, tieni presente che sono passati secoli, non si sa
più niente delle “Lumache di Poliarki”……solo alcuni dei suoi diari e testi, si
sono salvati…>
<Bhe……penso che ora
l’appetito mi sia tornato…> esclama Willow, con l’imitazione di un sorriso
sul volto…<Buon per te…> ribatte l’Osservatore con un sorriso <Solo
che…> inizia lei, bloccandosi subito dopo <Cosa ?…> chiede l’uomo
<Bhe !!!…Signor Giles…se nel vassoio della mensa, trovassi un grosso Blob
nero e viola……che devo fare ???…> il sorriso dell’uomo, svanisce in
fretta…<Correre…> esclama lui <……a parte la morte per fame……nemmeno Poliarki,
scoprì qualche altro modo per uccidere una di quelle lumache…> <NESSUNO
???……nemmeno con un paletto nel…> poi la ragazza si interrompe…… questa
storia del paletto, gli ha riportato in mente Buffy……e non riesce ad aggiungere
altro…
…e dal canto suo, l’Osservatore
spera, come sempre, che anche se la ragazza non facesse mai più ritorno a
Sunnydale, ovunque si possa trovare in questo momento, possa essere comunque
felice…
48.
…aria………ARIA………ARIA………ARIA
!!!…
…sente i suoi polmoni bruciare,
per mancanza d’aria fresca……è colta da un terribile senso di vertigine, mentre
barcolla nella stanza……nemmeno lei sa dire per quale miracolo, è riuscita a
rimettersi in piedi …
…le mani premute sul viso…
…le mani premute sulla cosa che le
ha ingoiato completamente la testa, e continua a premere per entrarle dentro…
…le mani premute su quella
“cosa” molliccia e viscida…
…le mani che si stringono sulla
pelle di “esso”, ma non riescono a trovare appigli abbastanza forti da
attaccarsi, e riuscire a strapparlo via…
…lei che compie giravolte
sgraziate nella stanza, sbattendo d’improvviso contro il muro, mentre da sotto
la cappa vivente che le copre la faccia, si odono dei gemiti sempre più forti…
…il cuore che nel petto, batte
con rabbia……veloce……sempre più veloce, alla ricerca di sangue ricco di ossigeno
da smistare nel resto dell’organismo………un caldo tremendo che le avvampa nel
cervello…le sue dita piegate ad artiglio, che cercano di graffiare la pelle di
“esso”………ma scivolano sulla superficie umida della sua pelle…
…il cuore che inizia a
rallentare i suoi battiti, mentre, nel suo cervello, iniziano ad esplodere
brillanti luci multicolori…(è amata ???……è stata amata ???……ha amici e famiglia
??? ……il suo nome è veramente Anne ???……domande strane e senza senso che si
presentano all’improvviso…) ……lo sforzo terribile di tutti gli arti di
sostenerla in piedi……il loro peso che sembra centuplicare, mentre un senso di
sonnolenza che si impossessa di lei…… e Buffy, anche se non capisce il perché,
sente che non deve cedere…
…le sue palpebre spalancate che
vedono solo due colori viscidi, che gli colano davanti………nero e viola…
…la bocca che cerca di
chiudersi, per impedire ad “esso” di entrare………ma inutilmente……il sapore
disgustoso della sua pelle dell’essere, dentro il palato……il naso bloccato da
qualcosa di liquido, che striscia lentamente lungo il condotto delle narici…
…le gambe gridano
d’agonia………all’improvviso, cade in ginocchio………il corpo piomba a terra di
schianto…
…solo le mani, che all’ultimo
istante sono riuscite a piazzarsi sul pavimento, le impediscono di giacere
scompostamente sulla moquette a consumare, agonizzando, la poca aria rimasta
nel suo corpo…
…le braccia che tremano per
l’immane sforzo di tenerla sollevata dal pavimento…
…le ultime forze raccolte, per
un gesto disperato……l’ultima possibilità…
…la schiena gettata all’indietro
con forza tale, da sentire un dolore acuto che le saetta fin dentro il
cervello……le mani che si congiungono dietro il capo, per imprimere più forza
possibile…
…e poi lo scatto finale…
…la testa che piomba come un
missile, contro il pavimento…
…lo schianto durissimo…
…il dolore orrendo che sente
sulla fronte e sul naso………qualcosa si spiaccica con il rumore di un frutto pestato……un
barlume di luce improvviso le illumina il volto……l’occhio destro che torna a
vedere………qualcosa di color nero, che giace a terra, in una macchia
scomposta……grossi filamenti neri e viola che partono da essa, e si attaccano da
qualche parte sotto i suoi occhi…
…poi il corpo della ragazza, si
rovescia a terra, ormai stremato…
…ed è il buio, che conquista la
sua mente…
49.
Il rubinetto viene aperto e
l’acqua, scroscia in un potente getto
nel grande lavandino metallico … …le mani che si piazzano sotto il getto gelato
che, lentamente, lava via le tracce seccate di sangue e ketchup…
…perché è ketchup ???…non è
vero ???…
…la testa ronza leggermente con
una nota perenne che rimbomba nel cervello……un respiro mozzo, fatto con un naso
incrostato di ketchup e sangue…
…perché è sangue ???…non è
vero ???…
…un’ondata improvvisa di
vertigini, la fa oscillare in piedi……si appoggia con una mano al muro e solo
questo le impedisce di cadere a terra…
…deve stare più
attenta………CERTO……giusto…………sporcarsi in questo modo !!!……come una bambina che
pasticcia con i colori…(ma, oggi, ha servito patatine e ketchup ???…)…
…dentro la testa, solo ricordi
confusi…
…le gambe che la portavano
avanti malamente……lei appoggiata contro il muro del corridoio, pur di non
cadere…(…ma è caduta ???……perché le esce sangue dal naso ???……non lo ricorda…)…
il buio delle lampadine rotte……una mano che le tiene la testa, come per
impedire che si stacchi e cada a terra, spaccandosi, rompendosi,
frantumandosi…… (…perché le balza in mente, l’orribile immagine di un buco in
un cranio ???…)…
…che giornata tremenda……prima il
doppio turno……poi quella (insopportabile ?…misteriosa ? …stramba ?…bastarda
?…maledetta ?………qual’è la definizione migliore ???…) donna…e il suo
dannatissimo (termine più che azzeccato, stavolta) tè…miscela (o mistura ???…)
di Celyon…
…ricordi confusi…
…il cammino lungo il corridoio
buio……e lo stereo con la musica al massimo che la rintronava (ma era musica ???……a
lei sembravano più che canzoni, parole senza senso………come se nella sua testa,
ci fossero mille pensieri urlati…)…lei che brancolava avanti, verso…… …BHO !!!
…… sentiva solo che doveva andare avanti…
…ma non era appena uscita da una
stanza ???……dalla sua ???……le sembra di no… …eppure… …… EPPURE …………e poi,
all’improvviso, quella donna anziana,
che si è affacciata su una porta …<…domani lo dirò
all’amministratore………DI SICURO…> ha minacciato, agitando il bastone, prima
di richiudere la porta…
… “ma…… dire cosa ???”…questa
domanda l’ ha perseguitata, finché non è arrivata di fronte alla porta della
sua camera………e qui, dopo svariati tentativi di afferrare il pomello (MALEDETTO
!!! ……ogni volta che lei avvicinava la mano, lui si spostava di lato……o no ???…)…alla
fine è riuscito a bloccarlo e tenerlo ben saldo…una delle sua mani si è
infilata in tasca e a cercato, ma senza riuscirci, di afferrare la chiave
(QUELLA BASTARDA, DI SICURO, ERA IN COMBUTTA CON IL POMELLO … …CERTO !!!
……OVVIO !!!……ogni volta che lei tuffava una mano nella tasca, la chiave si
nascondeva da qualche altra parte, pur di non farsi prendere…)
…e poi la sonora spallata contro
la porta……la serratura che salta via, con un clangore metallico… …ma poi, dopo
aver varcato l’uscio, si trova a chiedersi, perché ha fatto rientro nella sua
stanza ??? ……ma non né era appena uscita, barcollando ???………SI !!!……CERTO
!!!……era uscita da una stanza……ma non ricorda se era la sua……però…
…immagini e pensieri confusi gli
si affollano in mente……ma troppi e tutti insieme…
…qualcosa di caldo che le cola
sulla faccia……si asciuga il naso con il dorso della mano…(a prendere il
fazzoletto nemmeno ci prova………è sicura che anche lui, fuggirà, se lei tenta di
catturarlo)…
…E LO VEDE………ROSSO……CALDO
E VISCOSO…
… KETCHUP,
sicuramente………che le esce dal naso, colandole sulle labbra (da quando il
ketchup ha il sapore del sangue ?…)…e quando si è sporcata ???…………sinceramente
non lo ricorda……ma durante il lavoro, senza dubbio…
…STANCA……STANCA……STANCA……questa
parola sembra essere stata creata apposta per lei……sente solo la testa
dolorante e i piedi che le ronzano… (o è il contrario ???……… comunque …una cosa
del genere…) …a tentoni chiude il rubinetto e dopo un paio di tentativi di fare
lo stesso con la luce del bagno, ci rinuncia e barcolla verso il
letto…(…un’oasi in mezzo al deserto……il tesoro di tutti i tesori……il sogno
concretizzato, di chi chiede solo un po’ di riposo…)…crolla di schianto sopra
le coperte e si addormenta poco dopo…
…ma prima che sprofondi nel
sonno, balza alla sua mente, per qualche istante, l’immagine di una sorta di
bocca………una bocca ben strana……non ha labbra……e non assomiglia neppure ad una
bocca…
…è solo una grossa, e
malfatta, “O” di colore viola…
…poi il sonno ha la meglio sulla
distrutta Buffy Summers, e tutte quelle (certamente assurde, strane e
improbabili) immagini di corpi morti e viscose macchie nere, svaniscono
d’incanto…lasciandola sola, a dormire placidamente sopra le coperte di un
letto, che lei ritiene il più soffice del mondo…
50. Tratto da “Il Mostro
venuto dall’Ottava Dimensione”…
…
Lo sguardo di Frank fisso
verso l’orizzonte e il sole che sorge illuminando le rovine del laboratorio,
del Dottor Black, dove l’orrenda creatura è finalmente morta…
…<…il mostro è morto…> esclama
l’eroe incrociando le forti braccia al petto e fissando il sole nascente……lo
sguardo di sfida lanciato alla gialla sfera che sale l’orizzonte
azzurro……<…il mondo è salvo…> esclama lui ad alta voce come per
confermare queste parole…
…ma la domanda è : PER QUANTO
???………per quanto il mondo potrà assaporare il frutto della pace, prima che
altri orribili mostri tornino a minacciarlo ???…
…ma non importa………Frank sarà
ancora lì……a combatterli……ad anteporre il suo coraggio e la sua forza, contro
la brutalità e l’orrore di quelle creature venute dall’Ottava dimensione…
…SI !!!…
…Frank combatterà per
noi………per la nostra salvezza……per la salvezza dell’umanità………per la salvezza
dell’ America…
51. Due mesi dopo…
<Eddaaai !!!…> supplica
Peter per la decima volta, con una specie di pantomima facciale, che cerca di
intenerire Samuel, il Proprietario del negozio di pegni…
…ma questi, da vecchia volpe,
continua a fissare con sguardo pensieroso, gli oggetti dentro alla scatola,
portati dal ragazzo poco prima…
…<Non lo so…> esclama
infine scotendo la testa…<MA DAI …> lo incita il ragazzo, sbuffando
irritato <Sinceramente……non lo so…> esclama di nuovo Samuel, prendendo
tra le mani alcuni orologi e sollevandoli dalla vetrina, come per osservarli
meglio <…va bene… facciamo trenta …… anzi……perché sei tu……quaranta, va……>
esclama infine…
<MA NO !!!…> grida di
rabbia e frustrazione il ragazzo <…MA SEI BASTARDO !!!………solo gli orologi
valgono almeno cinque volte tanto…> <Nei tuoi sogni…> ribatte Samuel,
ributtando gli orologi nel mucchio, in malo modo……poi si allontana dal bancone
per dare una pulita ad alcuni tromboni attaccati alla parete…
…ma Peter, lo segue
imperterrito, come un cane che vuole il suo osso…<…CENTO…> esclama
lui……Samuel sogghigna… <Ma vai………CENTO ???……solo nella tua testa…>
<EDAAI…… porcaccio mondo……tutto ne vale almeno mille…>
…Samuel sbuffa irritato,
scotendo la testa, per dimostrare tutto il suo disappunto……poi, si riavvia
verso il bancone, e aperta la cassa (ma con l’occhio incollato su Peter e la
mano libera pronta ad afferrare la mazza da Baseball, appoggiata lì vicino),
tira fuori una mazzo di banconote…
…ne conta alcune e le posa sulla
vetrina, accanto agli oggetti…
…<Ottanta…> esclama lui……e
la faccia di Peter, illuminata all’inizio da un sorriso, mentre vedeva il
fascio di banconote, si contrae immediatamente…<MA NO…> esclama il
ragazzo…il Proprietario del negozio di pegni, spazientito, fa per riafferrare i
soldi, ma la mano di Peter, scatta avanti…<…DAI……NO… novanta……novanta per
tutto…….NOVANTA…> esclama quasi implorando…… Samuel con il volto adirato,
riprende alcune banconote e le aggiunge a quelle ancora posate sulla vetrina
<…ottantacinque……o te ne vai con tutto la roba…> intima lui…
…la faccia di Peter si contrae
diverse volte……poi le spalle ricadono di peso…<…crepa…> esclama infine
con un sussurro mentre prende i soldi…
…dopo averli contati due volte,
di malavoglia se li infila in una delle tasche interne del suo liso giaccone di
pelle ed esce dal negozio…
…dietro di lui, Samuel
sorride……se non ci fossero quei imbecilli come Peter, già da un pezzo, il suo
negozio avrebbe chiuso…
…con occhio esperto, divide la
roba buona, dagli scarti da vendere a cinque dollari al pezzo…
…tre orologi (……120 dollari
l’uno) ……altro orologio (questo non funziona !!!……20 dollari ??? …) …lampada da
tavolo (12 dollari……anzi……15 dollari…perché no ?…)… …portafotografie in
plastica… (…giù nel cestino………ne ha così tanti da riempirci un
magazzino………fosse stato almeno di legno……o di metallo………MA, DI PLASTICA !!!…)
autoradio con mangianastri …(NON si può definire un vecchio modello………MA un
modello “Medievale”…40 dollari… …alla peggio, abbassa a 30…)……
…e poi……sollevata una maglia di
una qualche squadra di football (20 dollari ?…o soltanto 10 ? ……meglio 10 dollari……altrimenti non si
vende)……trova un “coso” di metallo nero…
…storcendo il naso, e facendo
forza, riesce a tirarlo fuori dalla scatola…
…UNA MACCHINA DA SCRIVERE……Bhe
!!!…il modello è un po’ strambo, con la tastiera tipo corna di bue……ma un cento
dollari li tira fuori, senz’altro, anche solo come pezzo da collezione……DI
SICURO…
…infatti, fino a quel momento,
si sembra che gliene capitata solo un’altra di quel modello… …… ma quel
ragazzo… (Paul, gli sembra che si chiami )…che fine avrà fatto ???…sono due
mesi che non ne sa più niente……BRUTTO BASTARDO !!!……e pensare che, come quel
ragazzo gli aveva chiesto (insieme a dieci dollari di anticipo, ovviamente), ha
conservato tutti i libri di fantascienza e d’avventura, che gli erano capitati
tra le mani……
…AH !!!……ma gliela pagherà cara
!!! ……se gli mette le mani addosso gliela farà vedere !!! ……gli darà proprio
una bella lezione, appena gli capita a tiro…
…E ACCIDENTI ALLA
SFORTUNA……GUARDA CHE FREGATURA !!!………AH !!!… se riprende Peter, glielo farà
vedere lui, averlo fregato in questo modo !!!………infatti, appena posata la
macchina da scrivere sulla vetrina, si accorge di quale catorcio in realtà sia…
…gli ha sporcato tutte le mani
di inchiostro…