Il Marchio dello Scorpione
(sesta parte)
77. Sunnydale…… oggi…
…un
letto………sulle coperte, alcune riviste buttate alle rinfusa e stracciate……… un
grosso bidone di plastica come “toilette”…… due piatti, vuoti, buttati in un
angolo……nient’altro nella stanza…………tranne Kate che cammina avanti e indietro
gettando occhiate continue all’uomo sulla soglia…
…la
maschera metallica le nasconde per intero la faccia, lasciando libera solo la
cascata dei capelli rossi che le arrivano a mezza schiena e che, fino a poco
prima, erano meticolosamente infilati nel cappuccio nero che le copriva la
testa…
…<Allora
?…> chiede infine, avvicinandosi a Giles……… <Io… io mi chiamo Rupert
Giles…> si presenta l’Osservatore …<È il mio avvocato ?…> <Cosa
???…> <In questa specie di prigione…… lei rappresenta il mio avvocato per
il futuro processo ???…> <No…… io sono… sono un Osservatore …> <E
cosa…… Osserva ?…> <Le Cacciatrici…> <Che lavoro stimolante !!!………
eccomi qua !!! …… non che io abbia chiesto di diventarlo……… ma se vuole, può
osservarmi pure……… e se le piace lo spettacolo …… perché non butta una manciata
di noccioline o qualche monetina ??……… potrei danzare o battere le mani per la
gioia…> Giles sospira e sente subito che verrà fuori una LUNGA giornata…… si
toglie gli occhiali e li pulisce utilizzando questo tempo anche per raccogliere
le idee……<Kate……… ascoltami…> riprende lui <Qui non c’è nessuna
Kate…> replica la ragazza interrompendolo… <… non più, ormai…>
<Come……… come ti devo chiamare allora ?…> <Non mi chiami affatto………
non alcun interesse a parlare con lei…>
…Giles non
replica e si limita a prendere una boccata d’aria…
…e ora ???…
…questo
discorso non lo sta portando da nessuna parte……… lei è ostile……… Punto……… e
continuerà ad esserlo…… e lo sarà sempre di più una volta che lui le dicesse
che era l’Osservatore, proprio, di Buffy…
<Restiamo
sul piano professionale ?…> chiese lui a Jacob, alla fine di un odioso
discorso sul modo in cui un Osservatore doveva trattare con una Cacciatrice …
<Certo…> rispose il vampiro … <…è l’unico modo in cui la dovresti
trattare…… tu gli fornisci informazioni per la sua lotta…… e lei combatte
…trattala da oggetto, altrimenti quando morirà……soffrirai terribilmente …>
…quanto
odia quel vampiro…… perché aveva ragione…ora sta soffrendo……… e non sa neppure
perché abbia accettato di tornare di nuovo a Sunnydale………forse per chiudere
definitivamente quel capitolo di vita, ancora aperto…
…allora, forza e coraggio…
<Buffy è
morta !…> esclama lui infine…<…non ti basta sapere questo ?…… che motivo
hai per continuare a odiare lei e tutti gli altri ?…… per continuare a
torturare te stessa ???…… anziché ………… > <Cosa ?…> <Rifarti una
vita…> <Rifarmi…… una …… vita ? …> sillaba lei, lentamente, come se
stesse dicendo parole in una lingua straniera……< ……e cioè ???… tornare la
brava e diligente bambina che ero due anni fa ??…… è un po’ tardi ormai, con
crede…………e del resto, non è che senta davvero la mancanza di “Doppia I”
Anderson…> < “Doppia”…… ???… … non ti capisco…> <Il mio passato …
ma non importa……lasci stare…> <Io vorrei…… solo avere la possibilità di
parlare con te, Kate…><NON ……C’È …… NESSUNA …… KATE…> sibila lei con rabbia…… ma Giles
non da per inteso di aver sentito e continua a parlare <…voglio sono
aiutarti…… a………a smettere di odiare…> <Non è più possibile, ormai…… per
quello che mi ha fatto, io continuerò a odiare Buffy Summers, fino al mio
ultimo respiro……… e anche oltre, se sarà possibile…> <MA……… ma perché
???…… a che serve ???……… ormai, è tutto finito !…>
<NON È
FINITO NIENTE !!!…>
urla Kate cercando di afferrare Giles……… ma appena le sue mani si tendono in
avanti, l’uscio inizia ad allungarsi, portando l’Osservatore ad una distanza
tale che risulta quasi invisibile…
…poi le
braccia vengono ritratte……… e il mistico tunnel si accorcia, facendo tornare
l’uomo, davanti a lei…
…<…non è
finito niente……> ripete Kate……ma la voce non è più rabbiosa… è stanca…… ha
un tono di sconfitta…<…non sarà mai finita…… finché non sarò morta……
allora…… a quel punto, sarà davvero finita…> <Perché dici questo
???……hai…… quanto ?… diciotto anni ???…… hai ancora una vita davanti a te…… per
ricominciare…> <Certo !!!…> esclama lei sarcasticamente… <…
conoscerò un bravo ragazzo………mi sposerò…… sarò la Signora Normal de Normali……
due figli belli e intelligenti……un marito affettuoso……un simpatico bastardino,
come cane… …………… e una faccia che nemmeno negli incubi di Picasso si sarebbe
potuta immaginare…>
…detto
questo afferra la maschera e la solleva………… una delle, poche, concessione
fattole dal Mercante …… che solo lei potesse toglierla…………e Giles, di fronte al
volto, finora nascosto, barcolla indietro, cercando di trovare scampo a quella
vista…
78.
…GLI
OCCHI…… gli occhi verde smeraldo sono l’unica cosa a posto…
…MA IL RESTO…
… IL RESTO DELLA FACCIA…
…è tutto
un’unica ferita…… dozzine di tagli nella carne……sembra un puzzle, con le
cicatrici che delimitano le bizzarre forme dei pezzi di pelle, che si
incastrano l’un con l’altro per ricreare un viso distrutto… tagli che si
inseguono in ogni punto e si dividono di nuovo…… e di nuovo si riuniscono
………tutto è già cicatrizzato……… linee rosse che solcano quel viso dalla
carnagione pallida, come le strade segnate su una mappa…
…Kate lo
fissa……… si limita solo a fare questo………… lo fissa con occhi tristi……… non c’è
più un solo dannato motivo per continuare……non esiste più motivo……… e solo un
vago istinto di auto conservazione la costringe ad andare avanti…
…<C’era
Kate una volta……… e aveva una vita…… tempo fa…> esclama infine lei,
rimettendosi la maschera metallica…… per far sparire dal volto del suo
interlocutore quell’aria scioccata…… <…non era una gran vita, lo ammetto………
era una vita squallida, vuota…… da solitario topo di biblioteca………… ma senza……
senza quello che voi definite MOSTRO…… o DEMONE ……… non avrebbe neppure avuto
quella…… sarebbe stata solo un accenno in, un trafiletto, di qualche giornale
di provincia…… “neonata abbandonata, trovata morta”……… niente di più…… ma……… ma
LUI…… lui l’ ha cresciuta……… l’ ha allevata come una figlia……… è stato la
famiglia che lei non mai avuto… ……… e……… e vederlo a terra……… morto………
assistere al suo assassinio… e non poter fare niente…… neppure riuscire a
vendicarlo……… o piangere su una tomba che forse non esiste…> Kate si
interrompe portandosi le mani all’altezza dei fori per gli occhi, per cercare
di fermare le lacrime…
…passa
qualche secondo di silenzio, poi la voce riprende a parlare…
…<QUI…>
esclama lei premendo con forza il petto <… qui c’è il mio cuore che batte………
ma non è stato sempre così……… una volta, quando ho visto mio padre a terra
morto, e la sua assassina che parlava tranquillamente di dove passare il resto
della serata… …… QUESTO si è semplicemente fermato …… poi, però, ha ripreso…… e
sa come è successo ???…… è stato l’odio a premere con forza, per ridargli i
battiti che aveva perduto……………ed ha funzionato meglio di un Pace-Maker………… e il
pensiero…… è stato come un disco che continuava a suonare nella mia testa……… e
continuavo a sentire “mio padre non c’era più e io ero sola”……all’infinito….…
ecco, come è successo tutto… ……… e quando queste tragedie capitano……… si può
anche impazzire……… o per evitare questo…… si può essere disposti a fare
qualunque cosa…… a pagare qualunque prezzo, per non lasciare impunito
quell’assassinio…>
…la voce si
interrompe di nuovo, mentre il volto di Kate si gira verso le riviste
stracciate……… poco prima, ha trovato un’immagine in quelle pagine………… una
sfilata di moda con una, particolare, Top Model in passerella e un lungo
articolo che la riguardava, circa una sua presunta visita in un ospedale di
chirurgia plastica…
…Kate ha
passato la sua mano su quel volto perfetto per diversi minuti………come per
ricordare ……… come per riappropriarsi di quella faccia………… poi, capendo
l’inutilità di quel gesto, ormai fuori di sé dalla rabbia, ha stracciato le
pagine…
…<Stavo
per morire…> esclama voltandosi di nuovo verso l’Osservatore……<…circa un
anno fa……ero a terra… … ferita a morte…… le ossa maciullate……e una ferita al
petto, in cui poteva comodamente infilare dentro una mano e frugare negli
intestini……… per me era finita ……ma sa, cosa ???…… non mi importava niente………
la Labellaria sarebbe arrivata di certo a Buffy ……… e quel delizioso insetto,
sarebbe stato lo strumento della mia vendetta……… poi…… …… poi LUI mi ha detto
…> <Lui ???…> <Non ha
importanza…………… lui mi ha detto che Buffy, NON era morta……… anzi……… godeva
anche di ottima salute……… io avevo fallito……… non ero riuscita a vendicare mio
padre e fra poco, IO, sarei morta……… e la sua assassina “godeva di ottima
salute”………… ma c’era una possibilità………… lui……… avrebbe chiuso le mie ferite,
avrebbe pompato nuovo sangue nelle vene, mi avrebbe fatto fuggire e mi avrebbe
nascosta da quelli che mi inseguivano …… ma c’era un prezzo da pagare…… oltre
che la mia dipendenza al servizio in un’arena………………quello che LUI aveva fatto,
necessitava anche di un sovrapprezzo…… dovevo impegnare anche altro……… qualcosa
che non sarebbe tornato indietro…>
… Giles
sente un brivido che gli attraversa la schiena………… Kate non ha detto chi sia
questo fantomatico “Lui”……… ma questa storia del prezzo da pagare…….… di dare
qualcosa in cambio… “DO UT DES”…… è una cosa a cui lui ha già assistito………
sembra di leggere la firma del Mercante…
…<Una
Top Model…> riprende Kate <…mentre era a fare un giro con la suo nuovo
ragazzo…… ha avuto un grave incidente……… la macchina è uscita di strada…… e il
parabrezza gli è esploso in faccia…………… può immaginare il resto……… sono riusciti
a salvarla……… ma in quanto a ridarle un volto umano………… sono dovuta subentrare
io ……… il sovrapprezzo che dovevo pagare………era di rinunciare alla mia
bellezza……… dare a lei la pelle del mio volto…… …e prendere su di me, la
sua…>
…Kate si
sporge verso l’uomo, quel tanto che basta per non attivare il tunnel infinito,
ma allo stesso tempo essere abbastanza vicino da fissarlo negli occhi…
<Adesso
che sa questo……… che ha VISTO……… mi dica……… lei è assolutamente certo che potrò
ricominciare ???… e poi……… lei era così curioso di sapere, perché odio così
tanto Buffy… …bene…… la mia “vita attuale”…… le basta come risposta
???…>
……detto
questo Kate si allontana e si butta sul letto, facendo affondare la testa nel
cuscino……… … che Giles lo voglia o no, il discorso è chiuso…
79.
Il gruppo,
quasi, al completo (tranne il “sempre più” latitante Spike) è seduto sui divani
vicino al fuoco del grosso caminetto acceso………l’unica in piedi è Willow che
fissa ipnotizzata le fiamme rossastre che si alzano dal grosso ciocco di legno…
…Tara,
seduta vicino a Dawn, la osserva con le labbra contratte………… Anya sussurra
qualcosa a Xander e questi le lancia un’occhiataccia per intimarle di
tacere…………rumori di passi…… tutti si girano…… ma solo per veder comparire
l’Osservatore…
…<Sono
passato accanto ad una stanza da letto, piena zeppa di candele spente…>
esclama lui per alleggerire la tensione quasi palpabile e cercare, in quelle
futili parole, scampo dall’immagine di quel volto distrutto… <… e mi
chiedevo se siete sicuri che questo posto sia davvero disabitato…> <Jacob
ha pagato l’affitto per due anni…> esclama Anya <… e dato che lui se ne è
andato…… ogni tanto io e Xander veniamo qui………… a giocare al “vampiro e alla
sua prigioniera”…> <ANYA…> l’ammonisce il ragazzo… <Ma cosa ho detto
???…> replica lei quasi offesa <… stai benissimo con il mantello da
Dracula…… pensi, Signor Giles, che quando si mette i canini finti e mi lega
alle sponde del letto, io……> <Non voglio sapere altro…> replica
l’Osservatore, sorridendo …<LE GIURO…> rincara lei…<… alle volte, sono
io a travestirmi da vampira……e allora quando lo lego…> <Anya ……… basta,
così…> esclama a voce pacata l’uomo…
…sembra, quasi, tutto normale…
…manca solo Buffy che entra dalla
porta…
<Allora
?…> chiede Willow girandosi verso di lui…… … e c’è una luce strana in quei
occhi…… … l’uomo non lo ha mai notato prima…… non sembra la “sempre sorridente”
Willow……… non che, del resto, abbia avuto contatti con lei dal funerale di
Buffy……… e al suo arrivo a Sunnydale, ha solo trovato un biglietto al Magic Box
che diceva di recarsi in quella villa………… e la sua mente era altrove, per
fissare, realmente, una per una quelle facce preoccupate……… e ha anche cercato
di evitare di farlo……… ogni volta che guardava uno di loro, gli sembrava di
vedere se stesso, ma con altri lineamenti…
<Non…è
facile………………… è molto… ostile…> risponde infine non sapendo neppure cosa
dire <… odia tutto e tutti…> conclude……… “OHH !!!… che brillante
resoconto !!!……… c’è davvero da credere che lui sia un Osservatore”…pensa
Giles con astio…
<Che
possiamo fare ?…> chiede Xander a nessuno in particolare…<Provare
ancora…> risponde l’uomo……<…insistere……………… non è……… cattiva……… è solo…….
confusa……… sola…> <E se non funziona ?…> chiede Willow……<……se lei
non riesce a……… ……… fare qualcosa……… per migliorare la situazione………… che
facciamo ?…> <Non lo so…> risponde l’uomo, mettendosi a sedere e
fissando le fiamme rosse che ardono…… <… proprio non lo so…>
80. La sera stessa…… sobborghi
di Sunnydale…
Tre ore di
passo tranquillo……… oltrepassare il centro di Sunnydale……… oltrepassare la zona
delle fabbriche e dei capannoni…… oltrepassare i sobborghi poveri……
oltrepassare fabbriche vuote e capannoni ormai deserti…
… ed,
infine, arrivare a “Crouch End”……… una zona di Sunnydale ben oltre i limiti di
quello che può essere giudicata una zona quasi del tutto disabitata……… antiche
case abbandonate…… spoglie di un’altra epoca, lasciate a marcire al tempo che
passa…
…nessuno
viene a “Crouch End”…… pochi i vivi che la abitano… pochi che hanno un motivo per
andarci, anche se i bassissimi affitti sarebbero un’invito appetibile, questo è
l’unico fattore positivo …… per il resto, niente scuole…… niente poste……
lampioni abbattuti e lasciati arrugginire…… fili elettrici che pendono a terra
simili a liane di bizzarri alberi… acqua potabile un giorno “no”… e neppure il
giorno dopo……… persino polizia che trascura del tutto la zona…… e, per quanto
ne sappia Spike, anche se per altri motivi, persino demoni e vampiri disertano
del tutto quella parte di Sunnydale… talmente deprimente nella sua desolazione,
da dare claustrofobia ai suoi compagni vampiri e gettare nello sconforto i
demoni più grossi e forti, che di preferiscono zone più vitali della città…
…camminando
Spike oltrepassa una carcassa di macchina metà sulla strada e metà sul
marciapiede, a occhio e croce, lasciata lì da almeno un paio d’anni…… il
parabrezza ridotto ad un’enorme ragnatela e il vano motore in parte rientrato
in se stesso………… un’incidente, probabilmente…… e il proprietario, dopo aver
visto il danno, ha preferito lasciare lì la macchina……… lì, a marcire, come una
carcassa di un bizzarro pachiderma, arrivato, alla fine, al suo cimitero degli
elefanti…
… non si
può dire che “Crouch End” sia tutto questo……… “Crouch End” è l’assenza di
tutto…… la rinuncia a vivere per ogni cosa che vi ha transitato nel corso degli
anni…… la pura e semplice resa, ed ora l’inevitabile e lenta agonia fino a che
non resterà mattone su mattone…
…nessuno a
Sunnydale nomina “Crouch End”…
… una parte
morta della città…
…morta ma
ancora attaccata al tessuto sociale da strade poco frequentate e da case poco
abitate…
…ma nessuno
la nomina, in nessuna parte del giorno…
…e nessuno
ci va senza un motivo valido…
…e questo
motivo, per Spike, potrebbe essere la grossa villa a tre piani davanti a lui …
… un grosso
parco dietro alla costruzione……… imposte chiuse e nessuna luce che filtra da
esse………… sembra abbandonata a se stessa…
…ma
l’indirizzo è questo……e poi, a questo punto, visto che ha anche fatto la fatica
di arrivare, tanto vale bussare…… al massimo non gli risponderà nessuno…
…sale
velocemente i gradini di pietra e arriva di fronte alla porta di legno
massiccio……… accosta l’orecchio all’uscio, ma non si sente nessun rumore…
…all’inferno…
…colpisce
con forza la porta……… una volta …… due volte……e il braccio è ancora levato per
il terzo pugno, quando la porta si apre…
…la canna
di un fucile gli compare di fronte alla faccia e resta sospesa lì…… <…Uhhh
!!!…> esclama Spike <… giochiamo alla “rapina al primo che bussa”…> <Chi
sei ???…> domanda una voce con forte accento russo……<La fata dei
dentini……… mi hanno detto che devo portare un soldino ad un bravo bambino…>
replica il biondo vampiro tendendo il biglietto con l’indirizzo della casa…
…il Russo
lo fissa negli occhi qualche secondo non riuscendo a capire il discorso………poi
vede il biglietto d’invito e lo afferra infilandoselo in tasca, mentre ritrae
il fucile e si scansa per liberare il passaggio……<…entra…… svelto………
aspettavamo…>… esclama lui…
…Spike
invece rimane fermo immobile………… giusto il tempo di tirare fuori una sigaretta
e accenderla……… trarne un’appagante boccata……… e spegnerla subito dopo sul
legno della porta…………poi entra nella casa e la porta si chiude…
…e su tutto
ripiomba il silenzio e il buio della notte…
81.
Il tragitto è breve e, come sola
compagnia ai suoi pensieri, c’è solo il bisbiglio constante dell’anfitrione che
lo precede nell’oscurità totale…
… poi le doppie porte vengono
aperte e Spike investito in pieno dalla luce del grosso lampadario, volge gli
occhi di lato……… ha fatto in tempo solo a vedere delle figure vaghe che si
muovono nella grande sala tappezzata da quadri e con un lungo tavolo di legno
pregiato posto in mezzo, con alcuni calici di cristallo mezzi vuoti posati
sopra…
…dopo qualche istante di
smarrimento per quella luce improvvisa, il vampiro riacquista tutta la sua
baldanza ed entra nella stanza a testa alta…
…occhi gialli…… rossi…… facce
indefinibili…… fauci spalancate e ringhianti, si volgono verso di lui……<Ma
che bella accozzaglia di brutte facce…> esclama lui di fronte alla ventina
di creature ammassate lì dentro…
… alcuni sono vampiri…… altri,
demoni di ogni forma immaginabile, con corna o pelle squamosa…… alcuni nudi e
dalla pelle irta di una peluria rossastra………altri vestiti alla “bell’e meglio”
con abiti macchiati di sangue ancora fresco (che di sicuro non è loro)…
…una di queste creature, un
essere basso e tozzo ma dall’aspetto coriaceo si alza in piedi e gli si
avvicina……<Tu dovresti essere, Spike…> esclama con voce gorgogliante
<…dimmi…… sono curioso di saperlo……… che sapore hanno le scarpe di una
Cacciatrice ???……… è giunta voce che passi molto tempo a leccargliele…>
<Hanno perso di gusto…> replica Spike <…e ora, mi piace di più
succhiare il sangue dalle ferite fresche…> detto questo il braccio destro
schizza indietro e il pugno è pronto a colpire…
…quando, dall’altro capo della
stanza, le due doppie porte si aprono di colpo………tre figure entrano e le porte
si chiudono di colpo…
…<Buonasera a voi……e
benvenuti……> esclama Terek Yeranko nel suo perfetto inglese…… i due vampiri
che lo hanno accompagnato si spostano per mettersi ai lati della porta… <…mi
scuso sinceramente, con quelli di voi che stanno attendendo, da molte ore,
l’arrivo del mio Padrone… …… egli ora è pronto a ricevervi come si conviene………
purtroppo però………mi ha appena comunicato che è disposto a vedere solo cinque di
voi…> <E chi ?…> chiede un grosso vampiro, ancora vestito con la sua
divisa da poliziotto, mentre accarezza il manganello che pende al fianco…
…Terek sorride…… si era
aspettato questa domanda………<Quei cinque di voi…> risponde <… che
sopravvivranno agli altri…>…
…c’è un secondo di silenzio,
mentre le sue parole vengono digerite dai presenti……… facce preoccupate e
stupite che si guardano………solo Spike sembra aver capito cosa voglia significare
quella frase……<Allora, diamoci sotto…> esclama gioiosamente………mentre
pianta un pugno nella faccia del demone davanti a lui…
…ed è subito lotta accanita…
82. Venti, intensi, minuti
dopo…
Se in quella stanza, una volta,
c’era un’accogliente e ricca sala da pranzo, ora sarebbe veramente arduo
intuirlo…
…ci sono corpi sanguinanti
distesi sul pavimento…… sedie sfasciate e le loro gambe usate per picchiare a
sangue e infilzare la carne……… cocci dei bicchieri di cristallo usati per
sfregiare e per accecare……… gli angoli del pesante tavolo, riverso a terra, non
esistono più…… sono stati utilizzati, fino a poco prima per spaccarci contro
una dura a scaglie, fino ad aprirla…
… il corpo di un demone, morto,
è ancora in piedi…… la testa infilzata dentro la parete……… il corpo inchiodato
al muro da tre gambe di seggiola usate a mo di lancia…
…dalla parte opposta, una
macchia scura sul muro, dove ad uno dei vampiri, hanno aperto lo stomaco a mani
nude…… e gli hanno strappato il cuore…
…è stato un massacro ben
difficile da raccontare…………ma ora è finito…
…solo quattro figure sono ancora
in piedi… e barcollano leggermente alla ricerca di qualcos’altro da
uccidere……il corpo e la faccia ricoperta di tagli e escoriazioni…
…<Non c’è altro ?…… la festa
è gia finita ?…> chiede Spike appoggiandosi con forza alla parete……… si
preme un fianco dove ha ricevuto una serie di pugni da un demone, mentre un
altro lo teneva fermo……… è riuscito a sottrarsi da quella morsa, solo perché il
demone che lo bloccava, ha avuto la gentilezza di stramazzare morto, quando un
gamba di legno gli ha spaccato in due il cranio…
…ha avuto fortuna…
…rumore di mani che applaudono leggermente…… quasi per non turbare
l’atmosfera… <…molto bene…> esclama Terek piegando la testa, di volta in
volta, in segno di saluto ai vincitori… ……… ai sopravvissuti………<…dovevate
essere in cinque…… ma, poco male…… significa solo, che eravate voi quelli più
forti di tutti gli altri…… ora il mio Padrone è pronto a ricevervi…… e la sua
accoglienza, sono certo, vi ripagherà dell’attesa……e della fatica di questa
serata…> <Ci sarà da bere ???…> chiede Spike, mentre si fruga alla
ricerca di una sigaretta……… poi si ricorda di aver usato tutto il pacchetto per
infilarlo in gola ad un avversario e soffocarlo……… e l’idea di ripescarlo in
mezzo a tutta quella bava giallastra, non lo attira più di tanto…
<Molto di più…… ma vedrete
voi stessi…> annuncia Terek…… ma la voce è gelida…… e lo sguardo che rivolge
verso Spike è tutt’altro che benigno…<Bhe… che aspettiamo ???……… facci
strada, cameriere…> ordina il vampiro……Terek non replica, ma stringe le
labbra……… ha avuto ordini precisi e non trasgredirà ……<Per di
qua……seguitemi, prego…> esclama con voce, di nuovo, compita…
…i due vampiri russi che non si
sono mossi per tutto lo scontro, aprono le doppie porte e le chiudono sul
massacro, quando tutto il gruppo è passato…
83.
La porta si apre su un grosso
studio……… due finestre chiusa da finestre in stile medievale…… …ai due lati, ci
sono lunghe librerie che arrivano al soffitto, stracolme di vetusti volumi
vicino ad esse, due divani di pelle nera…
…davanti a loro, quasi a ridosso
della parete, si trova un grosso tavolo di legno, intarsiato a mano, con motivi
di animali ruggenti…… lì accanto, un grosso mappamondo, così antico che non
riporta neppure la presenza del continente Americano…
…sul muro nudo, dietro il
tavolo, si trova appesa una pesante e lunga ascia da guerra con il manico, non
dritto, ma ondulato…… e la lama a pendolo, è lucente come se fosse d’argento…
…e seduto dietro al tavolo, li
osserva una figura dalla pelle olivastra e i capelli dello stesso colore di
quei penetranti occhi neri…
…E HA QUALCOSA…
…è un altro vampiro……… niente di
più……… lo si sente nell’aria………ma c’è qualcosa in lui, che dice che NON È SOLO
un vampiro………. è altro…
…Koskoff si alza in piedi e si
avvicina ai due demoni, al poliziotto vampiro e a Spike …… <Se vogliamo
essere amici, niente baci sulla bocca…> esclama quest’ultimo, intuendo le
intenzioni dell’altro…… Koskoff si ferma…… riflette qualche istante…… e sorride
senza vera allegria… <Personalmente…> esclama lui <…sono orientato
verso altri gusti……… ma sono anche avvezzo a salutare in stili occidentali…>
conclude porgendo la mano…… Spike la
stringe a malavoglia, imitato dagli altri…
…<Accomodatevi…> esclama
lui accompagnando le parole con un cenno della mano verso il divano, da
perfetto anfitrione, mentre si avvia verso il mappamondo…… con un gesto, ormai
consumato, lo apre e mette a nudo un piccolo ma fornito mobile bar…
<Whisky ?……… Scotch ?………Smirnov ?………… Sangue
?…> chiede mentre alza di volta in volta le bottiglie contenenti i liquidi
che nomina…… <Dammi qualcosa che bruci lo stomaco e i ricordi… e lasci il
campo libero ad un buon mal di testa…> esclama Spike accomodandosi meglio e
accavallando le gambe…… non male come inizio di serata……… una bella lotta…… e
ora una buona bevuta…
…<Oh…… abbiamo un poeta,
dunque…> esclama Koskoff porgendogli un tozzo bicchiere dove un liquido
rosato galleggia in bolle dentro qualcosa che odora di alcool puro…<Lo sono
stato una volta…> replica Spike vuotando d’un fiato il bicchiere, prima che
l’amarezza gli faccia perdere il gusto di una buona bevuta…………… e giù nella
gola…… un torrente che brucia fin dentro lo stomaco………SI !!!……… il resto
della notte promette bene…
<POETI…> esclama il
poliziotto come se fosse un insulto…<… tutti drogati………tossici capelloni………
impasticcati fricchettoni …> getta uno sguardo al manganello con il sangue
che inizia a raggrumarsi……… <…e dagli anni ’60…… di quanti di loro me ne
sono preso cura personalmente…> <Sono curioso di vedere…> esclama
Spike sporgendosi verso di lui……… l’idea di un altro combattimento inizia a
scaldargli il corpo meglio dell’alcool…
…<Suvvia……non è il caso di
concludere con una nuova rissa…… non vi pare ???…> domanda Koskoff,
accompagnando le parole con un vago cenno della mano, come per dire “sono
sciocchezze queste”…
…altri due bicchieri finiscono nelle mani di demone alto e dalla
testa di serpente, con il resto del corpo avvolto in una tunica viola acceso e
nelle grosse mani a tre dita di un’altra creatura che sembra l’incrocio tra un
macigno e il più brutto gorilla che si sia mai visto…
…il primo, con gesti calcolati,
si porta la bevanda alle labbra leggermente aperte e la sorseggia delicatamente
……… l’altro, seduto accanto a lui, si rigira il bicchiere nelle mani fino a
capire come funziona………poi lo ingoia per intero masticando con forza…
…<Vi chiederete…> esclama
Koskoff <…o almeno, lo faranno quelli di voi che hanno l’intelletto per
farlo…> aggiunge facendo un vago cenno della mano verso l’essere che
continua a masticare i cocci di vetro…<…perché siete qui………… è presto
detto………… io sono qui, a Sunnydale, di passaggio…… qualche giorno, non di
più……… poi i miei affari mi porteranno lontano ………ma la fauna locale, mi ha
talmente attratto che ho deciso di allargare il mio branco……… aggiungendo
qualcosa di speciale……e a voi, che siete risultati i più forti della serata,
chiedo di unirsi a me…> < …… cosa ci guadagniamo ???…… > esclama
in un sussurro il serpente, passando con gesto sdegnato, il bicchiere vuoto al
compagno che lo afferra con un grugnito felice……e lo divora con fare famelico …
…Koskoff
sogghigna……<Chiedete…> è l’unica risposta… …poi, dopo un secondo di
silenzio, aggiunge il resto <… ma se accettate, tenete presente, che NON si
tratta di un lavoro part-time …… … una volta che siete con me…… lo siete per
sempre………… o almeno, finché non mi sono stancato di vedere le vostre facce…>
… <… e se non fossimo d’accordo, ad accettare quest’intesa
?…> chiede ancora il serpente, mentre Spike, per nulla interessato, si
impossessa del mobile bar e prende a a saccheggiarlo avidamente…
…Koskoff scuote le spalle………
facendo un cenno verso la porta………<Sinceramente, mi dispiace che voglia
andarsene…… ma quella è l’uscita…… si faccia pure accompagnare dal mio
segretario…>………… e l’essere, senza farselo ripetere, si alza in piedi……… o
meglio di dire, si solleva in piedi……… il gesto sembra quello……… la colonna
vertebrale si piega in movimenti impossibili per un essere umano…
…poi la creatura, si muove,
quasi scivolando sul pavimento, verso la porta……… la apre con una pseudo-mano
fatta di materia molliccia, che era nascosta finora nel vestito……e dopo essere
uscito la chiude dietro di sé…<Peccato…> esclama Koskoff riempiendosi un
bicchiere e sorseggiandolo con calma…
…<E voi ?…… cosa decidete
???…> <Per me ci sto…> risponde il poliziotto…<… il trucco
dell’agente che ferma le auto per controllare i documenti, inizia a non
funzionare più…… soprattutto di sera…> <E tu…… poeta ?…> <Mi chiamo
Spike…> replica il vampiro stringendo con rabbia il bicchiere, di nuovo,
pieno <…e (“CHISSENEFREGA !!!…… chi stramaledettamente se ne frega…… che
motivi ci sono ???……EH ???…… che motivo c’è per restare ???……”)… ci sto
anch’io………tanto questa città ha iniziato a stufarmi…>…<E…… tu…… mio
grosso amico peloso ?…> chiede Koskoff verso l’indefinibile creatura…
<… FAME…> esplode
di colpo, quest’ultima, dopo aver fissato a lungo la libreria di fronte a sé…
……… ed è l’unica parola comprensibile che dice dall’inizio della serata…… se si
esclude il “RHAAARG”……e il successivo “UUORGHH”……… qualunque cosa
vogliano significare…
…<Ma certo…> replica
Koskoff, sorridendo amabilmente……… <…ora che, quasi ufficialmente, fate
parte del mio branco……… è il caso di festeggiare, non vi sembra ???…>
<Non vedevo l’ora…> replica il poliziotto…<Bene…> Koskoff batte le
mani, sorridendo…… questo chiude il primo reclutamento………<…e ora…>
riprende <…… ci sposteremo tutti nel sotterraneo……… dove, spero, troverete
una gradita sorpresa…>
…Spike vuota il contenuto del
bicchiere e le labbra schioccano un bacio a quel liquore……… roba di classe………
adesso, si viaggia in Prima…
<Io mi porto dietro
questa…> esclama lui alzando una bottiglia di Scotch invecchiato vent’anni…
<…se non ti disturba …> esclama, sarcasticamente lui…… e infatti, senza
aspettare risposta, se la infila nella tasca della giacca…<E riesci anche a
berla tutta ?…… da solo ?…> domanda Koskoff <Sta a vedere…> assicura il
biondo vampiro, tirandola fuori dalla tasca… stappandola e trangugiandosela in
poche, furiose, sorsate…
<Visto ?…e avrei potuto farlo
anche senza mani ?……… e ti dirò di più……posso sfidare tutti voi a fare la
stessa cosa… e alla fine resterò in piedi solo io…> conclude lui mentre le
gambe iniziano a oscillare… o è la stanza che sta per crollare su di lui ???……chi
accidenti se ne strafrega ???… Lei non c’è più……… tanto vale andarsene da
questo buco di città !!!…… questa maledetta Bocca dell’Inferno che l’ ha
ingoiata dentro di sé, portandosi via quel poco di buono per cui valeva la pena
restare in giro…… LEI…
…Koskoff lo fissa per qualche
secondo, indeciso se tenere davvero il “Poeta” nel suo branco…… sembra un
“pochino” troppo attaccato alla bottiglia……… ma il tempo deciderà…… e nel caso…
…… lancia un’occhiata alla sua fedele ascia, che qualche secolo dopo la
“rinascita” sostituì i suoi fedeli pugnali da combattimento…
… poi, per riflesso
condizionato, fissa il quadro appeso vicino alla porta……pessima collocazione
per un Picasso…… ma ottimo modo per coprire una nicchia nel muro… …… per non
esibire troppo in giro quello che c’è dietro…
…il motivo stesso, per cui Kroy
gli ha dichiarato guerra da quasi mille anni…
<Vedremo…> esclama lui
aprendo la porta e guidando il resto del gruppo nell’oscurità che regna nel
corridoio…
84. BL8431
…è buio………
ci sono voci attorno a lei………… più che altro solo colpi di tosse………nessuno
parla……… l’aria di quella strana, piccola, caverna è pesante……… non viene
cambiata da molto ……… e non sembra filtrare da nessuna parte…
…si stringe ancora di più le
ginocchia al petto e fissa le figure che si muovono al buio……
… ha sete……… e fame……… ed è così
stanca che, paradossalmente, non riesce nemmeno a dormire…………sono molti periodi
che i Norgya non portano cibo…
… né lei né nessun’altro dei
suoi compagni lì dentro, finora ha dovuto scavare la sua quota giornaliera,
questo è vero……… ma l’attesa, è peggio del lavoro nella Malabolgia……… ogni
tanto la porta si apre……… un Norgya entra e porta via qualcuno …
…che non fa più ritorno…
…dove sono ???……… come devono
comportarsi per non essere puniti dai Norgya ???……… nessuno lo sa……… e allora
tutti fanno la cosa che riesce meglio…… stare seduti ad aspettare…
… non ci sono nemmeno gli
anziani a dare suggerimenti………non si sentiva così sola da quando non c’era più
SV4353…
…“mamma” le disse lei una
volta……… “…puoi chiamarmi, mamma…”…
… “mamma”…… era una parola
strana che nessuna delle due comprendeva veramente……… SV4353 l’aveva imparata
da KJ1672, la riproduttrice/scavatrice che l’aveva preceduta……… ma questa
parola, “mamma”, era una di quelle cose proibite, che non si doveva mai dire se
in giro c’era un Norgya o qualcuno dei loro compagni che avrebbe potuto fare la
spia……… si poteva incorrere in gravi punizioni…
…ma non le insegnò solo questa
parola……… un giorno, infatti, le prese le mani e le fece stendere le dita……… e
uso strane parole per nominare ogni dito…
…uno… due… tre… quattro…
cinque…sei… sette… otto… nove… e dieci………… quella, una volta e un’altra ancora,
era la quota giornaliera di secchi che doveva riempire, per ogni turno di
lavoro, per una della sua età…………… meno, voleva dire essere puniti…
…adesso però, sapeva che quando
avesse portato al Controllo di settore, un numero di secchi uguale al numero
delle sue mani aperte e poi di nuovo, era in pari per quel turno………… così, ogni
volta che portava un secchio piegava un numero di dita equivalenti……… quando
aveva finito le dita, ricominciava la seconda volta……… e quando aveva finito
anche la seconda volta, poteva mangiare
e riposarsi fino all’inizio del nuovo turno, il periodo seguente…
…e quando, qualche giorno dopo
questa rivelazione, lei fece vedere anche le dita dei piedi, per sapere anche i
loro nomi, SV4353 (“mamma”) ammise a malincuore di non saper andare avanti ………
quei nomi delle dita delle mani, era tutto ciò che sapeva … ed era consentito di sapere…
…ma le insegno anche altre
cose……… come, per esempio, che quando qualcuno la chiamava da un cunicolo buio,
e non era un Norgya a farlo, lei non doveva avventurarcisi per nessun motivo
……… solo i Norgya le avrebbero detto quando sarebbe stato il momento di andare
con le voci che la chiamavano………… ma questo discorso era troppo oscuro perché
lei riuscisse a capirlo……… ma SV4353 (“mamma”) non aggiunse altro, dicendo che
ancora non aveva superato “le due mani e uno, due, tre, quattro, cinque dita”
per essere pronta ad andare dalle voci…
…le piaceva stare con SV4353
(“mamma”)… alcune volte smetteva di scavare per aiutarla a riempire i suoi
secchi……… e altre volte, quando erano solo loro due, ed era sicura che nessuno
potesse fare la spia, le portava lei i secchi fino all’imbocco della galleria,
per risparmiargli la fatica………… guai a lei, se un Norgya l’avesse vista !!!…
…altre volte, quando il turno
era finito e loro avevano completato la loro quota, si stendevano per
dormire………e SV4353 (“mamma”) le si stendeva al fianco e la cingeva con le
braccia………le piaceva stare così……… si sentiva protetta…
…poi, una volta che lei tornò da
portare il suo “sette” secchio del suo altro turno, SV4353 (“mamma”) non c’era
più……… al suo posto altri due Scavatori più giovani (FG0224 e TQ2959 …… con cui
resto a lavorare per diversi periodi…) che lavoravano nella galleria…………
avevano avuto ordine da un Norgya di restare lì, da ora in poi…
… quando erano arrivati, avevano
solo visto una compagna più vecchia di loro che veniva portata via da un’altro
Norgya……… era tutto…
…lei non riuscì più a riempire i
secchi, dalla terra che si accumulava……né, quindi, a completare la sua quota per
quel periodo di lavoro………i due scavatori, andarono a fare la spia al Norgya e
di guardia……… e, di conseguenza, lei venne punita…
… ma, stranamente, non fu il
bastone del Norgya a darle il dolore maggiore…… ma il pensiero che non avrebbe
mai più rivisto SV4353 (“mamma”)…
85.
…poi, all’improvviso, la porta
si apre di nuovo…… luce che irrompe tra di loro e li costringe a retrocedere
verso le zone buie di quella, strana, piccola caverna…
…un Norgya entra e fissa i volti
di quelli che ha davanti………gira tra loro ordinando ad alcuni di alzarsi e
uscire…… questi obbediscono…… poi arriva fino a BL8341 e anche a lei ordina di
alzarsi…… lei obbedisce……… rimane in piedi qualche secondo con il Norgya che la
fissa, studiandola e annuendo soddisfatto…
…le mette una mano sulla spalla
e la guida avanti, fuori dalla porta, che viene chiusa subito dopo il loro
passaggio…
…e ripiomba il buio…
86. anno 1539, Londra,
TwoPenny Str., Armeria Trowthow &
Son.
La porta si apre e il
campanellino sopra di essa mando un trillo felice…
…<Buon giorno…> esclama
l’anziano proprietario del negozio, avanzando barcollando verso il nuovo
venuto……questi, un albino dai capelli bianchi e gli occhi coperti da spesse
paia di occhiali neri non dice una sola parola…… si limita a fissarlo…………poi,
lentamente, dalla tasca del panciotto, estrae una Sterlina spezzata a metà…… e
la posa sul tavolo…
…il proprietario del negozio,
Jebedhia Trowthow, la afferra stupito fissandola per diversi secondi…
… poi, passato lo sorpresa
iniziale, apre un cassetto del bancone e tira fuori anche lui una sterlina
spezzata…… unisce le due metà e vede che coincidono perfettamente………… l’uomo
non ha mai creduto che potesse capitare, ma evidentemente si era sbagliato,
perché a dispetto dei trent’anni passati da quel giorno in cui il padre accettò
il lavoro…… è davvero successo…
…LUI È ARRIVATO…
…esattamente come suo padre,
prima di cedergli l’attività, gli aveva annunciato…
…<È pronta…> esclama in un
sussurro tanto è grande lo stupore………… <… stavamo solo aspettando che la
venisse a prendere…> esclama il proprietario, facendo il cenno di seguirlo…
…si avvia verso una teca che
contiene diversi fucili, tutti messi in bell’ordine uno accanto
all’altro………apre le ante di vetro e getta un’occhiata fuori dalla finestra del
negozio, per assicurarsi che nessuno stia osservandolo in quel momento……
afferra il primo e il quinto dei due fucili e li piega verso il basso…
…questi non cadono a terra come
dovrebbero, ma i loro calci rimangono ben attaccati al raso rosso che tappezza
la teca…
…si ode un forte CLIC………… una
parte della parete lì vicino si apre…… l’uomo fa cenno al nuovo venuto di
seguirlo, ed essi oltrepassano la porta segreta, chiudendola alle loro spalle,
mentre i due fucili/leva si rialzano e la teca si chiude dopo che loro si sono
di nuovo adagiati insieme ai loro compagni…
87.
C’è buio attorno a loro…… si
odono rumori di pietre sfregate e una debole fiammella si accende in una
lanterna, rischiarando il pianerottolo di legno dove si trovano……… l’ambiente è
piccolo e scavato nella pietra del negozio…
…<Per quaggiù…> esclama
l’uomo indicando una scalinata di pietra grezza, che scende nell’oscurità e
continua fin oltre il punto in cui la luce della lanterna può illuminare…<…
sa…> esclama di seguito… <…non pensavo che lei arrivasse davvero…………
voglio dire……… sono passati quasi trent’anni da quando commissionò il lavoro a
mio padre……… ormai ero convinto …… che lei fosse morto…> <Qui…… non ho
ancora concluso…> ribatte Kroy…… e la strana frase risuona in tale maniera,
che l’uomo preferisce non aggiungere altro e continuare in silenzio la discesa…
88.
Dopo aver percorso la scala per
almeno dieci minuti, attorno ad una larga, larghissima, spirale, i due accedono
in una nuova, grande, stanza………… e ci sono “cose” che si muovono in essa……… che
appena percepiscono la luce della lanterna si rifugiano negli angoli ancora
bui, soffiando e gemendo per quell’improvviso chiarore…
…<…mi segua…> dice l’uomo,
indicando un vano dall’altra parte della stanza, non sprecando un secondo di
attenzione né a quei rumori di sottofondo né alle ombre inumane che si agitano
nel buio…
…il nuovo ambiente è una grossa
cabina di solido legno……… attaccata al soffitto una campana di bronzo da cui
pende una cordicella……… l’uomo la afferra e inizia a dare forti colpi con il
batacchio…
…il rumore della campana risuona
diverse volte, finché con uno scossone improvviso, tutto l’ambiente sembra
cedere di schianto abbassandosi oltre il pavimento…………e da lì in poi, il
rudimentale montacarichi, inizia una lunga discesa nel budello scavato nella
viva roccia…
89.
… passa diverso altro tempo, che
viene scandito sia da scossoni improvvisi, che fanno temere una lunga e mortale
caduta, sia dallo scorrere della parete di roccia davanti nella parte aperta
del montacarichi…
… e alla fine, con un ennesimo
nuovo scossone, il viaggio ha termine in una stanza simile a quella della
partenza…………l’odore che regna nell’ambiente è opprimente……le pareti e il
soffitto sono ricoperte di muffa verdastra che pende verso il pavimento umido,
facendo gocciolare acqua…
… l’uomo alza la lanterna per
rischiarare la strada e indicare l’uscita…… e i due si rimettono in marcia,
uscendo dalla stanza ed entrando in una buia di cui non si riesce a scorgere la
fine…
90.
…dopo almeno un’ora di cammino,
finalmente, sembra di essere arrivati alla fine del viaggio…… davanti ai due,
troneggia una piccola porta metallica incassata nella roccia……… la fredda
umidità di prima è solo un ricordo, ora nell’aria ristagna un caldo opprimente…
…l’uomo afferra il batacchio e
lo usa per colpire la porta diverse volte, finché non si apre una
feritoia…………da dietro di essa, due occhi gialli e maligni lo fissano……… si
odono parole in una lingua sconosciuta……… a cui l’uomo risponde a tono……… la
feritoia si chiude e dopo che risuona nell’aria il rumore di un pesante
chiavistello, la porta si apre, mostrando la tozza e sgraziata figura di un
verde goblin vestito di pantaloni sudici e di una camicia, che solo un uomo
avvezzo all’uso della fantasia, potrebbe indovinare il suo colore originale…
…un calore tremendo irrompe
dalla porta aperta, insieme ad una malsana luce rossa…l’uomo soffia sulla,
ormai, inutile lanterna e la posa a terra, entrando nel nuovo ambiente, seguito
dall’albino… …… passati i due, il goblin chiude con forza la porta e il
cunicolo ripiomba nel buio…
91.
L’ambiente nel quale ora si
trovano, sembra uscito di peso da una Bolgia Dantesca……………è un’enorme caverna
sotto la città di Londra…… tanto vasta che a stento se ne vede l’altra parte……
e così alta che il soffitto si perde tra le ombre………vapori mefitici, si
innalzano come serpenti di fumo e si perdono da qualche parte in alto…
…e ci sono fucine……… a dozzine, sparse nell’ambiente… … attorno ai
quali si affanno Goblin e altre creature, battendo e piegando metalli……… i
fuochi che ardono in esse e le rosate colate di metallo fuso, sono le uniche
luci che regnano nell’ambiente……<Siamo in piena attività…> spiega l’uomo
facendo strada <…è probabile che Sua Maestà voglia espandere ancora
l’Impero…… e niente è meglio di preparare, subito, qualche centinaio di
migliaio di fucili e spade per l’esercito…>
… creature indefinibili,
ammassano spade e fucili in un angolo, mentre altri compagni li prendono in
mano e ne osservano se la canna è dritta o il filo della lama è abbastanza
tagliente……… poi li passano ad altri che provvedono a pulire le armi e ogni
tanto sparano un colpo di prova per testarle…
…il calcio di un fucile piomba
in piena testa ad un goblin, e lo fa stramazzare a terra…… mentre parole
sconosciute, ma con un timbro di rabbia, risuonano nell’aria……… il fucile,
un’arma difettosa, viene sbattuto a terra fino a perdere la sua forma
originale………… ed è gettato in un angolo insieme con gli scarti…
… e questo strano spettacolo, è offerto solo in un punto…
…migliaia di voci che parlano in
quelle strane lingue………figure che si affannano tra le fornaci e le fucine,
gridando e sbraitando… clangori metallici che risuonano in ogni dove, mentre
pesanti martelli calano con forza sui pezzi di metallo incandescente………… occhi
gialli che osservano l’intruso dai capelli bianchi che cammina in mezzo a loro
con tutta tranquillità…
… ma non è umano……… questo lo
capiscono subito……… anche se ne ha l’aspetto non è un essere umano…
… non sanno quale sia il suo
nome…… ma non importa……… SANNO COSA EGLI È !!!……… qualcosa che viene raccontato
ancora oggi a mezza bocca……… favole che vengono narrate ai loro
bambini………storie che ormai hanno assunto l’aura di leggende…
…c’erano una volta, cento guerrieri…
…così forti che mai si sono
visti e forse, mai più se ne vedranno………… e c’è un nome per tutto questo……… c’è
un nome per definirli………un nome che persino creature delle tenebre come loro,
hanno paura a dire a voce alta, quasi che se lo facessero, uno di quei
guerrieri potrebbe sbucare all’improvviso per divorarli…
…l’Artiglio di Sangue…
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