Il Marchio dello Scorpione

(quinta parte)

 

59. Diciotto giorni prima, Monaco, Uffici di rappresentanza della ditta “Waizer Import-Export”, nella Huber Strasse…

…l’uomo suda e balbetta dalla paura… … afferrato per il collo della camicia e tenuto a venti centimetri dal pavimento, con la forza di un solo braccio…

 

…la sua aria da Manager freddo e controllato, sembra svanita, nell’istante stesso in cui ha ricevuto la visita di un albino alto due metri, che nasconde i suoi occhi dietro occhiali scuri…

 

… <……i…… io……… non…… non posso !!!…>… piagnucola l’uomo <…se parlo…… se parlo, mi uccidono…> <Se non parli…> ribatte Kroy avvicinando il suo volto a quello di Klaus Waizer <… non hai nemmeno idea di cosa posso farti io…> ……e l’uomo scocca un’occhiata terrorizzata al vampiro…

 

… poi, per un singolo istante, anche se non vorrebbe, gli occhi sbarrati, fissano qualcosa che va oltre la figura dell’albino…

 

…il vampiro si volta di scatto usando il corpo di Klaus come uno scudo………il boato del fucile a canne mozze si unisce all’urlo strozzato che esce dalla bocca dell’uomo e all’esplosione delle finestre colpite da alcuni pallettoni…

 

… sangue, dalla ferita al petto dell’uomo, viene spruzzato in faccia al vampiro…

 

…un nuovo boato…… la maggior parte dei pallettoni colpiscono le gambe del cadavere…… ma alcuni passano oltre, bucando il cappotto e…… venendo fermate dalla corazzatura di Kevlar…

 

…il cadavere viene lasciato cadere sul pavimento…

 

…Kroy piroetta oltre la pesante scrivania…… ci atterra dietro……e la spinge a terra, facendo cadere tutti i documenti ammucchiati sopra, insieme al costoso computer con il suo schermo ad alta risoluzione …

 

… e proprio nel momento in cui le pesanti pallottole corazzate di un M-16, cominciano a bersagliare il piano di legno e si fanno strada dentro i cassetti verticali…………uno di questi esplode verso l’esterno in una fontana di fogli maciullati, che galleggiano nella stanza per qualche istante prima di depositarsi a terra…

 

…le pallottole si abbattono senza sosta…… e la prima delle due guardie, quella con l’M-16, si ferma solo il tempo per mettere un nuovo caricatore nell’arma…… mentre, nel frattempo, il compagno, spara due colpi con il suo fucile a canne mozze…

 

…poi l’M-16 torna a farsi sentire……… la superficie di legno pregiato della scrivania, sembra trasformarsi nella superficie lunare…… un grosso pezzo di legno si stacca e cade sul pavimento…

…anche il corpo di Klaus Waizer incassa alcuni colpi di rimbalzo…… ma tanto a lui non importa più…

 

…poi è silenzio…

 

… dalle finestre, viene in lontananza, il rumore delle sirene……… sarebbe il caso di fuggire prima dell’arrivo della polizia…… ma hanno ricevuto ordini precisi…

 

…quello con il fucile a canne mozze, azzarda uno sguardo oltre l’uscio della porta……… nulla si muove se non alcuni fogli che atterrano placidamente sul pavimento…

 

…UN BOATO ASSORDANTE…

 

…un grosso foro di uscita compare sulla superficie della scrivania……… il muro dietro al quale l’uomo si riparava si sgretola in una pioggia di calcinacci……… il corpo, morto, stramazza a terra con un foro nel petto, così grosso, da poter vedere dentro di lui…

 

…l’altro uomo, vista la fine del compagno, perde la testa e si piazza davanti alla porta sparando all’impazzata verso la scrivania ribaltata…

 

…un altro boato che sovrasta il rumore del M-16 …… il secondo guardiano viene scagliato contro il muro e cade a terra morto, lasciando una larga macchia di sangue sulla parete e un foro al centro del muro…

 

…passa qualche secondo di silenzio e Kroy riemerge da dietro alla scrivania……… il suo soprabito è una collezione di buchi di pallottole e schegge di legno che gli si sono infilati anche nei capelli… …dal collo, una ferita di striscio, fa colare una sottile striscia di sangue che si insinua dentro i vestiti…

 

…il vampiro si avvia a passo tranquillo nella stanza, fino al corpo morto di Klaus Waizer…… e lo fissa  con una smorfia dipinta sul volto……… era tutto troppo facile !!!…… ci doveva essere un intoppo da qualche parte… …e l’unica traccia sicura per arrivare a Koskoff… è a terra morta…

 

…poi il vampiro getta un’occhiata al computer, steso accanto al suo padrone……… anche lui ha incassato alcune pallottole…… Kroy lo afferra con forza, aprendo in due il corpo metallico……… l’hard - disk è stato scheggiato da una delle pallottole……… ma sembra ancora in buono stato………… senza perdere tempo lo sfila delicatamente e, con cura, lo ripone in una tasca interna del soprabito… …… questa potrebbe essere una possibilità …… forse l’ultima……… e il rumore delle sirene è cresciuto ancora…

 

…Kroy esce dalla stanza passando davanti alla scrivania della segretaria…………la giovane donna dai corti capelli neri, è a seduta a terra con le mani premute sulle orecchie……… trema convulsamente con la schiena contro una parete e il mascara che le è colato sul viso, le conferisce l’aspetto di un’Apache con i colori di guerra……… <… l-la prego…… no !……n-non mi faccia del male…>… balbetta mentre Kroy le passa accanto senza nemmeno lanciarle un’occhiata…

 

…arriva alla porta……e gli anni passati in mezzo a scontri a fuoco di ogni genere, fanno incendiare il suo sesto senso…

 

…la sua testa è quasi fuori dall’uscio, quando piega il busto all’indietro rientrando dentro la stanza …… nel momento stesso in cui le pallottole del kalashnikov sibilano nel punto dove si trovava la sua faccia poco prima, andando a incidere il muro in una pioggia di schegge……… alcune delle quali volano verso la faccia del vampiro, graffiandola a sangue…

 

UNA DOMANDA MOLTO DIFFICILE :

Si tratta di un terzo killer ?… o è solo un guardiano che cerca di guadagnarsi il pane quotidiano ?…

 

E ORA, UNA DOMANDA MOLTO FACILE :

Da quando i guardiani che lavorano in un’innocua azienda di import-export Tedesca, hanno in dotazioni armi da guerra ???…… e nello specifico, AK-47 russi ???…

 

…la risposta è scontata……

 

…Killer…

 

… bhe !……… è certo che non ci perderà l’appetito per questo…

 

60.

Una mano che calza un guanto nero, appare fuori dall’uscio, a raso del pavimento…… e si ritrae subito prima che il terzo dei guardiani possa prendere la mira, per farla saltare via a forza di pallottole…

 

… e in più, lo sguardo dell’uomo è attirato dalla sfera metallica che, rimbalzo dopo rimbalzo, si avvicina a lui………… ha solo il tempo di riconoscere di cosa di tratti…

 

…granata V-40…… mortalità del 100% nel raggio di 4 metri…

 

…poi l’esplosione lo ingoia…

 

61. Da qualche parte in Inghilterra… Oggi…

…<……Signor Giles………> esclama all’improvviso una voce……… il gruppo è riunito attorno a lui come una squadra sportiva attorno al proprio allenatore……… stanno tutti attendendo notizie ……… stanno tutti aspettando che lui dica che va tutto bene………… che Buffy non è davvero morta………… che……………………

 

… <Devo tornare in Inghilterra…> ha esclamato lui, già con un piede fuori dalla porta del Magic Box……… <…il Consiglio vuole che faccia…………… un rapporto conclusivo…>……… le parole gli sono uscite dalla bocca, solo perché provava troppo schifo a tenerle in gola…

 

…<…Signor Giles…> chiama ancora la voce da qualche parte……… lui si muove per cercarne la fonte……ma attorno a lui è solo buio…

 

… “chiudiamo la pratica”………… una cosa del genere…………… Buffy è una pratica conclusa ……… bisogna fare una relazione……… evidenziare eventuali punti deboli e punti di forza……… in futuro queste nozioni potrebbero essere utili alle Cacciatrici che verranno…

 

…solo questo………freddo e informale come un tavolo da autopsia…(…almeno questo, le è stato risparmiato…)……gli si chiede solo di fare una relazione valutativa, sulla Cacciatrice chiamata Buffy Summers…… è la prassi degli Osservatori…… prassi…… routine…… standard……… una morta, avanti la prossima……… “tu sei la Prescelta…io sono il tuo Osservatore…”… e così via…

 

 <……Signor Giles……> ripete la voce con insistenza……… è sempre buio……  e non riesce ad identificare il punto di provenienza…

 

…<…Signor Giles…> ripete per l’ennesima volta la voce………<…sono qui…> risponde lui con voce assonnata, non sapendo neppure con chi sta parlando…

 

…<…Signor Giles…> continua a ripetere quella voce che diventa sempre più insistente……… …l’Osservatore prende ad agitarsi sempre di più…… finché si sveglia in un bagno di sudore…

 

62.

…è nella sua stanza……… dentro il suo letto…… nell’appartamento, datogli dal Consiglio…… lì, all’altro capo del letto, c’è la scrivania…… lì c’è la seggiola, con i suoi vestiti piegati in perfetto ordine…… lì accanto, il comodino con una lampada in stile vittoriano e accanto ad essa, una miniatura parlante di Willow…

 

…e Giles si blocca, fissando la micro-Willow avvolta in un alone di luce blu elettrico…

 

…<Signor Giles…> chiama di nuovo Willow, che lo fissa da sopra il comodino…<…… non faccia domanda la prego…… io posso solo  vederla…… nient’altro……… quindi si limiti ad ascoltare…… torni subito a Sunnydala…… c’è………………… un problema…… grave……> esclama la micro-Willow, dopo alcuni secondi di pausa, non sapendo come esprimersi per il meglio…… e non sapendo se anche questo sistema di comunicazione può essere messo sotto controllo… <…torni subito……… MA NON TELEFONI……… NON CHIAMI ASSOLUTAMENTE …… né,  informi qualcuno di questo nostro contatto……………… torni e basta……… il più in fretta possibile…… …abbiamo un……> ma il resto delle parole inizia a perdersi in un bisbiglio…… l’alone di luce attorno al corpo di Willow si affievolisce sempre di più ………… finché scompare, portandosi con sé Willow stessa…

 

…e Rupert Giles non può far altro che fissare il comodino vuoto……non è stato un sogno…… di questo è certo…

 

… “TORNARE A SUNNYDALE”……… … la micro-Willow non è stato un sogno…… di questo è certo……… “TORNARE A SUNNYDALE”………NO !!!… non è stato un sogno…

 

… è stato un incubo !!!…

 

63. Stesso momento, Sunnydale…

<Fatto…> esclama Willow rialzandosi in piedi  dal cerchio di fina polvere bianca che fino a poco prima la conteneva………… attorno a lei un pentagono inscritto in un cerchio di fina polvere bianca……… le cinque candele messe ad ogni punta del pentacolo inscritto nel cerchio, smettono contemporaneamente di brillare, come se un vento soffiasse su di loro…

 

…solo che la porta della stanza è chiusa…… e non ci sono finestre…

 

…<…a posto !!!……… e senza nemmeno spendere un nichelino di telefono…> aggiunge lei con una battutina di spirito…… ma Tara la fissa senza replicare…<Me lo avevi promesso…> ribatte contendo a stento la rabbia…

 

…Willow sbuffa e poi cerca di abbracciarla, per fare pace……… ma Tara si allontana di un passo……… dopo la morte di Buffy, quasi non riconosce più la sua ragazza……… è da qualche giorno che Willow apre e legge libri che nessun mago o strega, sano di mente, sfiorerebbe solo con il pensiero l’idea di aprirli o leggerli…

 

…anzi…………scaverebbe una buca il più possibile profonda e li getterebbe dentro, ricoprendo il tutto con calce viva…

 

…< …è solo……… per vedere quello che si può ottenere, andando più a fondo con lo studio della magia……… niente di più……… in fondo siamo streghe, no ?…  > si è giustificata Willow… ……… SI !!!… d’accordo !!!……… potrebbe solo essere curiosità…… o un modo come un altro per superare la perdita di Buffy gettandosi a capofitto nello studio della magia…

 

…ma non è solo questo…

 

…lei………… lei ha sentito !!!……… qualche sera prima ha trovato Willow talmente impegnata nella lettura di un antico tomo, dalla copertina rosso fuoco, che neppure si è accorta della sua presenza per diversi minuti…………  ha visto le labbra di Willow muoversi mentre leggeva sottovoce ……… e ha sentito………… voci !!!……… BHE……… forse ha sentito il bisbiglio della sua amata Willow……… o poteva essere anche un’impressione……  ma……… non ……… non è affatto disposta a giurare che quei sussurri senza corpo, simili allo strisciare di qualcosa, venissero proprio dalle sue labbra…

 

… “qualcosa” stava parlando…

 

… parole come in un’eco, che risuonavano in contemporanea con la voce di Willow………

 

…quella sera stessa a letto (e sempre sottovoce, per non disturbare il già difficile sonno di Dawn) hanno dato il via a quella che, per poco, non è degenerata in litigata memorabile……<Promettimi che d’ora ci consulteremo……… prima di fare qualcosa di rischioso con la magia…> <Va bene…> ha risposto Willow con troppa leggerezza…<Dico sul serio, Willow…> ha rincarato lei <… promettimelo !!!……… promettimi che non userai magie di cui non sei sicura al cento per cento di……… di cosa possono fare…>…… Willow ha sospirato e con una mano le ha accarezzato la guancia……<… d’accordo…… promesso…>

 

…quel “promesso” non sembrava molto convincente……… ma Tara ha lasciato perdere……… continuare il discorso lo avrebbe solo peggiorato…

 

…<Me lo avevi promesso…> ripete Tara fissando Willow che esce dal cerchio… è un’impressione ho sembra quasi di vedere l’aria tremolare sopra la polvere bianca…<Come pensavi di poter avvertire il Signor Giles senza telefono ???…> chiede lei già con la rabbia che monta… <…pensi che avremmo usato un piccione viaggiatore ???… o un fax ???… o una “segretissima” E-mail ??? … ……… proiettare la mia immagine mistica, credo sia l’unico modo per mettersi, segretamente, in contatto con lui……… e in fondo, non è successo niente di grave…> conclude Willow, mentre una sottile striscia di sangue le esce da una narice e le cola sulle labbra…

 

64. Bar di Willy, la sera stessa…

I soldi vengono posati sul bancone e solo un cenno del capo si leva da Spike che si appropria di un intero tavolo e si stravacca sulla sedia…………ha intenzione di bersi tutto quello che può venir fuori con i soldi presi a Xander……… EHY !!!…… gli ha salvato la vita, si o no ???…… non si meritava forse una ricompensa, superiore ad un etereo “Grazie” ???…

 

…subito una bottiglia di Tequila gli arriva davanti… e lui la stappa con un gesto consumato……… l’odore pungente gi riempie le narici……… e ne versa subito un’abbondante sorsata dentro un bicchiere pieno di plasma…

 

…e giù nella gola……… un torrente che brucia fino allo stomaco……

 

…ACCIDENTI……… apre la bocca per far uscire un getto di aria che sa di alcool…………… NIENTE MALE COME INIZIO !!!……… e la serata promette bene………… ha ancora una, quasi, bottiglia di tequila……… e denaro per continuare la festicciola…

 

…all’Inferno, tutti…

 

…Xander, Dawn, Tara, Willow, Katrin (o era Kate ??……bhe,  qualcosa del genere…)…… all’Inferno Giles e le ronde notturne……… all’Inferno persino Buf…

 

…NO !!!…

 

…stringe con forza i pugni sul bicchiere, di nuovo colmo……… LEI, no !!!………… allora…… chi si può mandare all’Inferno ???……… SEMPLICE……… all’Infero il “Grande”………

 

…<Spiche…> esclama una voce all’improvviso…… lui si volta e vede calare su di lui, un paio di braccia che lo circondano……… e un bacio che quasi arriva alle sue labbra……… ma, ormai esperto, riesce a schivare girando la testa di lato…

 

…<Non si potrebbe fare con una stretta di mano e basta ?…> chiede mentre si divincola per liberarsi della presa di Ivan…<…NIET !!!…> replica quest’ultimo……… <…NOI GRANDI AMICI……… E GRANDI AMICI FANNO IN QUESTO MODO…>…… poi il sorriso divertito del russo svanisce, mentre recupera un seggiola e si mette seduto vicino a Spike…

 

…<Io grande notizia per te, amico Spiche…> <Cosa ?…> chiede lui già adirato di essere stato interrotto all’inizio di quella che sarebbe dovuta essere una sbronza memorabile… <Io parlato bene di te a mio Padrone……… e lui vuole conoscere Grande Spiche…> <Non mi interessa…> taglia corto il biondo vampiro, afferrando il bicchiere…… ma prima che possa portarlo alle labbra una mano del russo si attacca al braccio e lo ferma <Amico Spiche……… mio Padrone, vorrebbe davvero conoscerti…> il tono è serio…… come se, in realtà, volesse dire “DEVI FARLO”…

 

…<Ho altri impegni…> esclama Spike strattonando il braccio e riuscendo infine a vuotare nella gola la tequila del bicchiere……… il russo si morde un labbro pensieroso……<Io adesso capire !!! … > esclama all’improvviso <…TU, Grande Spiche, comanda su tutta Sunnydale…… e ha paura che in tua assenza, tuoi branchi chissà quanti grandi guai combina senza tua ferma mano a indirizzarli e comandarli…> <Si…qualcosa del genere…> replica Spike riempiendo di nuovo il bicchiere…

 

…il livello di tequila è gia calato di parecchio…… e a questo punto, il vampiro si sente di umore così colloquiale, da volersi togliersi la curiosità di sapere qualcosa di più su questo “Padrone”…

 

<Bhe… si !!!…> replica con tono vago <…… devo sempre stare attento che…… i miei……… quelli sotto di me, non combinino troppi casini…… però…… mi hai incuriosito……… che vuole da me, questo tuo Padrone ???……… Koffo……… Chorko …… o come lo hai chiamato…> l’altro non risponde…… ma si guarda  in giro per assicurarsi che neppure quelle versioni sbagliate del nome di Koskoff siano state intercettate da qualche orecchia…

 

…ma i bizzarri avventori del bar pensano, beatamente, ai fatti loro…

 

…<Mio Padrone…> riprende Ivan  …<… vuole conoscere te…… tu viene……… e parla con lui……… se non interessa a te……tu va via……… ecco tutto…… ma tu, Grande Spiche, viene……… e vede……… tu molto da guadagnare con mio Padrone…>

 

…detto questo, dal taschino, tira fuori un cartoncino su cui è scarabocchiato un indirizzo e lo consegna a Spike….…poi si alza e si allontana senza aggiungere altro…

 

…il biondo vampiro fissa le bislacche lettere del biglietto, mentre queste sembrano trasformarsi in tante piccole formichine nere, che iniziano a camminare avanti e indietro…………è tutto così ………… sfocato ……… più le fissa, più sembrano confondersi…

 

……ALL’INFERNO……

 

…quella visita, lo ha messo di malumore……… tutte quelle parole che cercavano di distrarlo da cose realmente importanti……… come, sul momento, cercare di finire la bottiglia……… si caccia in tasca il biglietto e versa il quarto bicchiere…

 

…e giù nella gola…

 

…adesso va un po’ meglio…… e anche se non ne capisce il motivo, sente l’irrefrenabile desiderio di mettersi a ridere……… si sente, all’improvviso, felice………e continua a chiedersene il motivo, anche quando trangugia d’un fiato, l’ennesimo bicchiere di Tequila…

 

65. Sedici giorni prima, Parigi……Rue de “Voyageur”, n°54 …

L’ascia insanguinata si abbatte sulla faccia della creatura…… questa ruggisce rabbiosamente, ma non cede il passo…… i suoi artigli scattano avanti cercando di dilaniare le carni dell’avversario…

 

…ma l’ascia si alza e si abbassa di continuo……… e ogni volta uno schizzo di sangue rosso cupo investe lo schermo…

 

…alla fine, “l’innominabile essere del terzo livello”, crolla al terreno…… dietro di lui, la porta dimensionale aperta per il livello successivo…

 

…Jacques “Chip” Moldelle , sedici anni, si permette un sorriso di soddisfazione…… dopo tre giorni passati a iniziare da capo ogni volta, ora ha sconfitto il demone - guardiano e può accedere al livello successivo…

 

…in gesto scaramantico lancia un bacio alla bella ragazza che occhieggia dal poster appeso ad una parete, accanto a quello del suo gruppo rock preferito…

 

…una luce irrompe nella stanza all’improvviso, quando la porta si apre……… <E CHIUDI…> esclama lui senza neppure voltarsi……… mai che sua madre lo lasci in pace davanti alla tastiera…

 

… “Anziché rimbambirti davanti al computer, dovresti uscire con gli amici…” “O.K. , mamma…… quali ?… ” “Bhe…… i tuoi amici……” “Appunto……… quali amici ???…”

 

…il discorso è trito e ritrito……… fatto almeno cento volte…… e ogni volta che lui sente aprire la porta sa bene che è ora di chiudere baracca e burattini, e prepararsi alla battaglia verbale…

 

<Senti mamma…… per l’ultima volta…> e si gira……… poi si interrompe……davanti a lui, non c’è la familiare figura della madre…… ma di un albino alto due metri e vestito di un impermeabile nero che gli arriva fino ai piedi…<Ma…… ma come……> balbetta Chip ………<Volevo dire a tua madre che sono un tuo amico di Chat… ma quando ha sentito la parola “amico” gli si è illuminato lo sguardo e mi ha fatto entrare, senza nemmeno farmi concludere la frase…> risponde Kroy… … detto questo, infila una mano in tasca e ne trae un Hard – disk sporco di polvere e scheggiato…… tendendolo poi verso il ragazzo che lo accoglie allo stesso modo, che se fosse un passerotto ferito…

 

<MA…… ti sembra questo il modo di trattare questa roba ?……ma che gli hai fatto ???…… > <L’ ho salvato da uno scontro a fuoco……… ma dato che era ferito, ho pensato subito a te, per curarlo …> ……il ragazzo, come sempre quando è nervoso, si gratta nervosamente i folti capelli biondi …<Non lo so…… è ridotto un po’ male…> <Ma i pezzi ci sono ancora tutti…> replica Kroy…… <… quindi cerca di guadagnarti la, sostanziosa, “paghetta” che ti do ogni mese……… riparalo e tiragli fuori tutto il possibile…> <Qualcosa di specifico ?…> chiede Chip posando l’ Hard – disk sul tavolo di fronte a lui e sgombrandolo dalle riviste scientifiche e i fumetti…<Pezzi di ricambio per macchine industriali ……… provenienza, Italia…………… destinazione……… quella la devi scoprire tu…>

 

…la lampada da tavolo viene accesa e puntata verso il “paziente ferito” con la stessa cura che un primario riserva ad un paziente da operare…

 

…poi Chip si immobilizza e si stringe le braccia al petto fissando l’ Hard – disk ……… <Non lo so…… prova a passare…… …domattina ???……… che ne dici ?…> ma quando si gira verso Kroy questi si limita a fissarlo senza dire niente…<E VA BENE…> esclama il ragazzo arrendendosi, e alzando le mani al cielo per enfatizzare il gesto…<…chiamami stasera……… se è sopravvissuto quello che ti serve…… di sicuro lo scopro…>

 

…e subito si mette al lavoro……… Kroy rimane in silenzio ad osservarlo per qualche minuto…… poi decide di andarsene……ma arrivato alla porta si ferma…

 

<Chip…> esclama lui <… ma uno della tua età, anziché stare delle ore davanti al computer, non dovrebbe essere in giro a fare lo scemo con le ragazze ?…> …il ragazzo si gira e lo fissa, con gli occhi che si illuminano dalla rabbia…<E se io  tirassi fuori un crocifisso e te lo mettessi davanti alla faccia…… tu, come tutti vampiri, non dovresti cadere a terra in preda alle convulsioni ?…> <Io ne sono immune…> replica Kroy <E io sono un patito dei computer …………… e allora ?…>

 

…inutile continuare il discorso……la porta viene chiusa lasciando Chip a occuparsi dell’ Hard – disk…

 

66. Il giorno dopo…

Persa nei boschi che circondano Sunnydale, la villa a due piani che si erge di fronte a loro, è esattamente come la ricordava…… nei suoi incubi peggiori……

 

…Willow fissa la costruzione con un misto di paura e rabbia…

 

… È LÌ …

 

…lì, in quella casa, in cui fu rinchiusa dentro quella gabbia metallica da Jacob……… non ha mai avuto tanta paura come nel momento in cui il vampiro apri la porta di quella cella……… e le si avvicinò… lei indietreggio fino a sbattere contro le sbarre……… non era possibile fuggire……

 

…pensava…… ERA CERTA… che sarebbe morta !!!……… lì !!!…… in quel momento……… senza possibilità che qualcuno …… che Buffy……… potesse venire a salvarla……… sarebbe morta e tutto sarebbe finito………… MA VOLEVA……… voleva fare tante altre cose………non era pronta a morire……… ma… invece, sarebbe stata uccisa……e non ci sarebbe stato altro che una bara ad accoglierla……… o forse neppure quella…

 

…OH !!!…… ha superato quel momento……… CERTO !!!…… già alcuni giorni dopo, era tornata la simpatica e sorridente Willow che tutti conoscevano …

 

…ma di notte era diverso………i suoi amici, non dormivano nel suo letto, come Tara…

 

…gli altri non hanno mai immaginato neppure lontanamente quante volte, nei mesi successivi, si è svegliata in un bagno di sudore freddo…… …… o fissava il buio di fronte a lei e non era in grado neppure di chiudere gli occhi…

 

…alle volte scoppiava a piangere e si stringeva a Tara tremando …… <Non dirlo a nessuno…> le faceva promettere ogni volta………… non voleva che i suoi amici lo sapessero……… che la vedessero in quello stato…

 

…Jacob che le afferra un braccio e glielo buca con un siringa……… si sente scivolare via e tutto si oscura………… VUOLE VIVERE !!!……… ma non riesce neppure a tenere gli occhi aperti… ………e sprofonda nel buio e nel terrore…

 

…sono mesi che, ormai, non fa più quel sogno……… sono mesi che neppure sfiora con il pensiero quel giorno……… sono mesi che evita ogni pensiero che la colleghi a quei avvenimenti……

 

…MA ORA……… ora è di nuovo lì !!!…

 

…di nuovo nel suo incubo…

 

…e qualcosa, al livello più profondo della sua anima inizia ad incrinarsi…

 

67.

<Andiamo…> esclama Willow stringendo i pugni con forza…… la voce è gelida…… quasi nessuno la riconosce per quella della “sempre sorridente” Willow…

 

…ma l’attenzione degli altri è calamitata sul continuo rimbombo che viene dal portatagli……… è Xander ad aprirlo…… e scattare indietro appena questi si solleva…

 

…dentro di esso, una figura legata mani e piedi e con un cappuccio che le copre il volto mascherato, si contorce di continuo, facendo forza per spezzare le robuste corde…

 

…<Sbrighiamoci…> esclama il ragazzo afferrando Kate per i piedi e iniziando a tirare…… e quando il corpo della Cacciatrice è quasi uscito del tutto, subito Tara, Willow e Anya si precipitano a sostenerla, cercando di reggerla nonostante tutti gli strattoni che da la ragazza…

 

…da sotto il cappuccio un fiume di invettive e grida di rabbia………le gambe si contraggono verso il petto…… e scattano avanti come una molla…… …Xander si lascia cadere a terra, pur di non essere colpito dal doppio calcio………… i piedi di Kate toccano terra e iniziano a scalciare con forza e le tre ragazze devono faticare non poco per continuare a sorreggerla………… il legaccio che stringe le caviglie inizia ad allentarsi sempre di più…… ma prima che i piedi sguscino fuori, Xander si rià……e li afferra saldamente………<FORZA…> incita lui con la faccia che si arrossa per lo sforzo immane di trattenere quelle gambe scalcianti…

 

68.

…il corpo viene lasciato cadere senza tanti complimenti……… le gambe iniziano ad agitarsi sempre di più…… finché un piede scivola fuori dalla corda…… e poco dopo Kate è di nuovo in piedi…………avanza di qualche passo…… ma sbatte con forza contro il muro e cade a terra…

 

…da sotto il cappuccio esce un folle grido di rabbia……… si rimette in piedi e mette tutta la sua forza nello sforzo di strappare via che gli serrano le mani……… la sua forza da Cacciatrice, alimentata anche dalla sua collera, alla fine hanno la meglio sulla corda, che si strappa in due, mentre le braccia scattano verso l’alto, come molle appena liberate da una lunga e pesante compressione…

 

…una mano afferra il cappuccio e lo tira via…

 

…dalla porta aperta, della stanza nella quale si trova, il gruppetto di ragazzi, la fissa con occhi strani……… quasi curiosi…

 

…e lei si getta contro di loro…

 

69.

La vedono arrivare verso di loro…… veloce e furiosa………Anya si stringe a Xander che ha gli occhi calamitati sulla maschera che copre il volto di Kate…

 

…<…è…… adesso !!!…> sussurra Willow…………e Kate, di fronte all’uscio, a pochi centimetri da loro, si ferma all’improvviso…………indietreggia incerta, scotendo la testa, come se non credesse ai suoi occhi…

 

… passa qualche secondo di stallo…

 

…poi gli si lancia di nuovo contro………… ma anche stavolta si ferma…………indietreggia ancora di più…… e si lancia in corsa……… e si ritrova a saltellare davanti all’uscio aperto, senza poterlo oltrepassare di un centimetro………………… le sue mani tese avanti per afferrarli, non riescono neppure ad uscire fuori dalla porta per sfiorare il loro volto…

 

…sembra uno spettacolo assurdo…………una Cacciatrice che non riesce ad attraversare una porta aperta……… ma nessuno di loro, lo vede con l’ottica di Kate…

 

70.

SONO LÌ !!!…… DAVANTI A LEI !!!…… LÌ !!!…… a circa cento miglia di distanza…

 

…e corre…… e corre…… e corre…… e corre…… e corre…… e corre…… e corre…… e corre…… e corre…… e corre……  e corre……  e corre…… e corre…… e corre…… e corre…… e corre…… e corre…… e corre…… e corre…… e corre…… e corre…… e corre…… e corre…… e corre…… e corre……  e corre……  e corre…… e corre…… e corre…… e corre……

 

…ma rimane sempre allo stesso punto……… al contrario, sono i ragazzi che la fissano davanti alla porta aperta, che si allontanano sempre di più, stando perfettamente fermi…

 

…la loro figura sembra svanire in lontananza, tanto sono lontani………l’uscio della porta aperta ha iniziato ad estendersi all’infinito…… formando un tunnel che si allunga sempre di più, ogni volta che lei avanza per cercare di uscire dalla stanza…

 

…e all’improvviso, dopo parecchi minuti di quella “corsa” che la fa restare ferma, cade a terra vinta dallo sforzo…………ma appena alza lo sguardo, si trova a fissare il gruppetto di fronte a lei…… non più distanti di trenta centimetri……… sono appena fuori dalla porta…

 

…tende una mano verso di loro…ed ecco l’infinito tunnel che si allunga sempre di più, sottraendoli alla sua mano e portando via anche l’uscita dalla stanza…

 

…Kate si rialza su gambe malferme e si guarda in giro……… fissando il suo sguardo verso l’unica finestra……… ci si dirige barcollando……… ma appena la apre, per scappare da lì……ecco lo stesso fenomeno che si verifica puntuale…

 

…sopra di lei, il tetto della casa, è ad almeno dieci miglia di distanza……il blu del cielo si perde in lontananza……… e la finestra dove si trova, da l’impressione di essere sulla cima di un grattacielo, tanto dista dal terreno…… una macchia verde molto più in basso…

 

…e l’assoluta realtà dei fatti, per quanto possa essere bizzarra, la vede prigioniera in una in una stanza con porta e finestra aperte…

 

71.

<Che le prende ???…>…chiede Dawn che ha seguito la scena dividendo il suo sguardo, tra lo strano spettacolo offerto da Kate e l’espressione, fredda, di Willow……<… è sigillata…> replica quest’ultima rialzandosi in piedi…<… la stanza sta oscillando tra il nostra realtà e altre dimensioni……… è una cosa come per i vampiri…… loro non possono entrare se non invitati…… e Kate non può uscire se non la invitiamo a farlo………… si può anche lasciare la porta aperta……… è impossibile che scappi…>

 

<ATTENTI !!!…> urla Anya…… e il comodino, scagliato con forza, viaggia verso di loro……… FACCE SPAVENTATE……… MANI CHE SI ALZANO NELL’ISTINTIVO GESTO DI DIFESA…………solo Willow, sorride divertita…

 

…e ne ha ben ragione…… come per Kate, anche il comodino subisce la stessa condanna…… arrivato di fronte a loro, a pochi centimetri dall’uscio, rallenta la sua folle corsa fino a fermarsi…… galleggia qualche istante in aria……poi scende verso il terreno e si sfascia sul pavimento……… ma nemmeno le schegge di legno arrivano a sfiorarli…

 

…ma quello che sembra qualcosa che sfida le leggi della gravita, viene visto diversamente dal punto di vista di Kate……… per quanto la riguarda, lei lo ha lanciato con forza, per quasi quindici metri di distanza……… solo per farlo sfasciare contro l’uscio aperto…

 

…<Bene…> commenta Willow con un sorriso che, ben poco, ricorda quelli suoi……<…adesso Kate è sistemata……… possiamo anche andarcene……… domani dovrebbe essere qui il Signor Giles…… e una volta per tutte risolveremo questa faccenda…>…

 

…Willow si incammina passando accanto ai suoi amici……… gli occhi di Xander, Anya e Dawn sono calamitati da Kate che prende a pugni il muro…… sembra una bestia feroce, reclusa in una gabbia troppo piccola…

 

…solo Tara fissa Willow che passa accanto a lei……… e stringe le labbra tormentandosi le mani…………c’è qualcosa di sbagliato nella sua ragazza……… ormai è certa di questo !!!…

 

…c’è qualcosa che prima non c’era……… forse……… forse potrebbe essere questa villa……… lei ricorda bene tutte le notti insonni in cui Willow si stringeva a lei, piangendo……… gli incubi…

 

…potrebbe essere questo……… ritornare qui, di nuovo, ha riaperto quelle ferite mai del tutto chiuse…………CERTO !!!……… OVVIO !!!……… può essere solo questo !!!…

 

72. Stesso momento, Schedari Inglesi del Gruppo, Ricezione Rapporti Settimanali.

 

DA : Harris Vincent, Matricola VE4532/S, Controllore di Zona, Assegnazione Sunnydale.

 

A : Base Centro Raccolta Dati.

 

Oggetto : Rapporto Settimanale sulla Situazione Rilevata.

 

In Fatto : Nulla di insolito da segnalare, oltre l’ovvia norma di avvenimenti demoniaci presso la Bocca dell’Inferno.

 

Fine Comunicato.

 

73. La sera prima…

<E adesso, ci credi o no ?…> chiede Jhonatan Redon facendo un cenno della testa verso la mole della nave di fronte a loro……… Vincent, il suo collega come Controllore di zona, guarda lo scafo di metallo grigio solcato dalla ruggine nei punti in cui più nessuno a avuto né tempo né voglia di passare una mano di vernice…

 

…<Questa nave…> riprende Johnatan <…dovrebbe essere nella base Pljarnij, quella della flotta Settentrionale…> <Si…… forse hai ragione…… “Excalibur”…> esclama l’altro puntando il dito verso il nome che spicca sulla prora della nave <… è di certo un tipico nome russo……… e anche la bandiera Inglese che sventola lassù, , è di certo Russa…> <QUESTA……… è la “Baba Yaga” …… e insieme ad altre sette navi, risulta sparita pochi giorni dopo la scomparsa di Koskoff……… FIDATI……è questa !!! ……gli hanno solo cambiato il nome…> <Fantastico !!!……… pensa a tutti i nostri compagni impegnati nella ricerca di Koskoff…… usando dagli informatori di strada ai satelliti spia……… pensa a tutti gli sforzi e l’investimento di denaro………e invece bastavi soltanto tu, che arrivasse qui al porto…… puntassi il dito……… e dicessi  “qui è dove si nasconde Koskoff…”…… eccezionale……… quando sarai a capo del Gruppo, metterai per me una buona parola ???…> chiede l’altro sarcasticamente…

 

…il compagno non replica e si limita a puntare il dito verso una sorta di grossa antenna satellitare, stranamente nuova, situata sopra la buia cabina di comando…

 

…<Quella è la “Baba Yaga”…… e sai come faccio ad esserne sicuro ???…… perché quello lassù è il suo Distorsore…> si limita a dire…

 

…l’altro sembra ragionare su questa affermazione…<Certo !!!…> esclama infine……<… è ovvio che non si tratta, nel modo più assoluto, di un’antenna da telecomunicazioni……… o di magari di un’antenna satellitare per una migliore ricezione di immagini televisive…… ma è, certamente, la realizzazione di quel progetto che, né noi né i Russi non sono mai riusciti a concretizzare… AH !!! … … come faremmo senza di te ???…… senza le tue intuizioni ???…… DAI…> esclama afferrandogli un braccio e facendo finta di tirare <… andiamo subito ad avvertire, che mandino qui … che so ??? …… una trentina di squadre…… così, quando alla fine, si scoprirà che la “Excalibur” che batte bandiera Inglese…… è in realtà…… una nave Inglese che si chiama “Excalibur”……… sai le risate che ci facciamo…>

 

…la faccia dell’altro è una maschera di rabbia…<TI DICO……> poi si interrompe abbassando la voce, per paura che qualcuno possa sentirlo……… ma sul ponte della nave, niente sembra muoversi… <…ti dico che questa è la “Baba Yaga”…… e qui dentro, c’è di sicuro Koskoff… …… io vado ad avvertire……… e se occorre, mi prendo tutta la responsabilità…>

 

…Vincent sospira scotendo la testa…… getta un’occhiata alla mole della nave e poi al suo amico <Ti rendi conto, che stai per fare la più grossa idiozia della tua vita ?……… se ti sbagli……… finiamo a fare i Controllori di Zona, in qualche buco sperduto di un paese che neppure compare sulla mappa…> <Sono assolutamente convinto di quanto dico…> ………e detto questo si volta…… poi si ferma quando Vincent lo chiama di nuovo…

 

… Jhonatan ha solo il tempo di vedere il braccio dell’amico che si alza di scatto, facendo una specie di saluto…… <…sono solo affari…> esclama Vincent ……… poi sente due forti colpi al petto…… ma anziché urlare per il dolore, all’improvviso, sente solo una strana sonnolenza…

 

…poi il corpo cade a terra e giace immobile………Vincent lo fissa per qualche secondo…… il compagno ha dipinto sul volto una faccia strana……… STUPITA !!!…(…AL DIAVOLO !!!… si può dire di no a un milione di dollari in contanti e una nuova identità ???…… lui, proprio, non se la sente di fare la fine dei suoi due fratelli, dispersi in missione qualche anno prima…… EH, NO….. proprio no !!! …)……e rialza lo sguardo solo quando sente una presenza vicino a lui………Terek Yeranko…

 

…<Ora è iniziato il conto alla rovescia…> esclama seccamente Vincent……<…da solo, posso reggere il gioco per una settimana……… forse meno……… poi, mi scopriranno…> e un brivido saetta lungo la spina dorsale…… niente al mondo è peggio che tradire il Gruppo…… ed essere scoperti……<Signor Harris…> esclama Terek <…comprendo il suo disagio interiore……… ma ……… si faccia forza, con l’idea di tutto quel denaro che le verrà consegnato quando, ovviamente, saremo lontani da qui…> ……Vincent annuisce…… poi getta un’occhiata al corpo del suo amico…… ma Terek, intuendo i suoi pensieri, riprende a parlare <Non occorre che se ne sbarazzi lei……… in questa nostra……spero occulta…… visita a questa deliziosa cittadina, meglio sfruttare ogni fonte possibile, anziché creare troppo rumore…>

 

…Vincent, intuendo cosa voglia significare “sfruttare ogni fonte possibile”…… bofonchia un saluto e si allontana…

 

74. Due settimane prima…Barcellona…camera con vista dell’albergo “Mariposa”…

Fino a poche ore prima, dalle finestre aperte, misto ai clacson e i motori delle auto,  saliva il chiacchiericcio della gente che passeggia lungo la Rambla che conduce dal centro della città al porto…

 

…ora il giorno è passato e si è portato via la maggior parte del rumore e il caldo della mattino…… buio e aria fredda entrano a braccetto nella stanza e si impossessano di tutto l’ambiente…

 

…la porta del bagno è aperta……… la vasca colma fino all’orlo…… due gambe nude penzolano fuori e sfiorano il pavimento di piastrelle screpolate……dall’altro lato una testa dai capelli bianchi, sporge fuori ed è piegata oltre il bordo e gli occhi rosa fissano il soffitto, di calce screpolata, della stanza…

 

…l’acqua, all’inizio, era bollente…… poi, con il passare del tempo, è diventata gelida……… ma alla figura immersa là da ore, tutto questo non interessa………si limita a fissare il soffitto del bagno senza trovare nessun vero motivo per alzarsi dalla vasca piena di acqua fredda……… c’è qualcosa che lo infastidisce…… che non gli da pace…… e allo stesso tempo addormenta tutti i suoi sensi, non riuscendo neppure a spronarlo per reagire…

 

…ma non è l’acqua gelida o l’aria fredda……… a quello c’è abituato…

 

…è che si sente vecchio…………VECCHIO E STANCO…

 

…se il suo amico Cervantes, fosse ancor vivo, scriverebbe il Don Chiscotte, immaginando quel personaggio come un albino armato di pistola……ancora una volta, come il protagonista del romanzo, lui si è trovato a combattere contro i mulini a vento…… contro una pura illusione …… quella di essere arrivato, alla fine, a potersi vendicare di Koskoff…

 

…anche l’ultima speranza di trovare l’odiato avversario è svanita nel nulla……… così, come Koskoff stesso aveva fatto in modo che accadesse…………che avesse organizzato tutto quanto, prima o dopo la fuga da Mosca, non ha una grande importanza…

 

aveva previsto tutto

 

…questo pensiero è un tarlo costante……… …aveva previsto tutto……… il traffico di croci d’argento rubate dalle chiese, lo aveva allestito solo per dargli un’esca da mordere…………i Killer alla ditta di spedizioni tedesche, gli avevano dato la falsa illusione di essere sulla buona pista……… e tutto si è concluso il giorno prima a Praga…

 

…e lui……. LO SCORPIONE…… si è infilato dritto nella trappola che aveva allestito per lui ……… e ne è uscito, come sempre, per un puro istinto di predatore nato…

 

75. Il giorno prima…… centro di Praga…

…i “pezzi di ricambio per macchine industriali” avevano finalmente un destinatario…… e lui ci si era precipitato…

 

…era entrato in quella negozio di armi antiche, con la convinzione di poter trovare un indirizzo…… un nome…… qualunque cosa che lo conducesse da Koskoff………invece, aveva trovato troppe armi concentrate in un solo posto, per non essere una trappola…

 

…aveva oltrepassato il giovane commesso che lo aveva guardato sorpreso e aveva abbozzato una reazione…………… aveva raggiunto gli uffici, oltre la divisoria tenda rossa………… in fondo al corto corridoi, da dietro la porta a vetri dell’ufficio, veniva il martellante rumore del ticchettio di una macchina da scrivere…… un’ombra che si muoveva avanti e indietro dettando parole che venivano fedelmente ricopiate…

 

…e appena la sua sagoma si era profilata dietro il vetro, il fucila a canne mozze tenuto in grembo dalla “segretaria” si era fatto sentire……… schegge di vetro gli si erano conficcate nel volto, mentre i pallettoni premevano sul petto………era caduto a terra di peso……… nonostante la protezione di Kevlar offerta dal suo impermeabile, sentiva che almeno una costola si era rotta e premeva con forza all’interno del corpo…

 

…due figure si affacciarono dalla porta a vetri sfasciata dall’esplosione…… la prima era una donna bionda di una trentina d’anni, che aveva in mano un fucile dalle canne ancora fumanti…… l’altro era un tizio che nascondeva il volto, dietro due antiquati baffi a manubrio…… e stringeva in mano una mitraglietta Uzi…

 

…puntarono le loro armi verso di lui………ma non fece in tempo a fare altro…

 

…le loro facce svanirono all’improvviso in una nuvola di sangue e materia celebrale, quando le pallottole esplosive li colpirono in piena faccia……… i corpi ripiombarono all’interno dell’ufficio…

 

…nella mano destra di Kroy, quando lui aveva ruotato il braccio con forza, la potente molla nascosta nella manica, gli aveva fatto saltare in mano una piccola Derringer a due colpi, modificata da Samira……… due rapide contrazioni della spalla per attivare il grilletto………due colpi precisi e due Killer erano morti…… ora, quanti ne rimanevano ???…… perché era certo che questi non fossero gli unici…… come era certo che questa era una trappola…

 

…e infatti, dietro di lui, la tende ebbe un tremito…… si aprì giusto il tempo per far passare qualcosa, di sferico e di color nero opaco, che rimbalzando a raso terra, rotolò verso di lui come un cucciolo in cerca di affetto…

 

…restavano cinque secondi, prima che lui venisse sparpagliato in giro…

 

…(quattro secondi)……la sfera gli passò accanto……(tre)…… riuscì a bloccarla con la mano destra, sollevandola……(due)…… la mano sinistra afferrò con forza la testa della granata ……(uno)……e la strappò via………(zero)……… la spoletta, fuori dalla granata, si infiammò e fece un filo di fumo…………… e, poi, si spense innocua…

 

…ma non c’era tempo da perdere…

 

…si rialzò in piedi sfoderando, dalla fondina ascellare, una Beretta 9mm…

 

76.

…la tende esplose verso l’esterno quando Kroy gli si gettò attraverso lanciandosi verso il pavimento………… il “commesso” accucciato dietro il bancone iniziò subito a sparare con il suo kalashnikov…… ma quando si sporse per beccarlo mentre era steso a terra………due colpi sparati in rapida successione dalla pistola…………il corpo del giovane ebbe uno spasmo e cadde riverso sopra il bancone……l’arma gli sfuggì di mano e finì sul pavimento…

 

…TROPPO FACILE FINORA…

 

…DUE FIGURE COMPARSE DAVANTI ALLA VETRATA……… una di loro aveva in mano l’inconfondibile sagoma di un M-16……… alzò la pistola e iniziò a sparare……… vuotò tutto il caricatore in pochi secondi…

 

…la vetrina andò in pezzi e collasso su se stessa, dopo il primo colpo……… e già alla quinta pallottola, una delle due figure si era accasciata sull’asfalto……… e arrivata all’ultimo colpo, il compagno crollava di peso all’interno del negozio…

 

…l’altro era ancora vivo, ma respirava come se avesse un mantice al posto dei polmoni…… lo fissava negli occhi………e sorrideva con i denti insanguinati …… saldamente stretto in mano, aveva una sorta di scatoletta di plastica nera con un grosso bottone rosso, che stava per premere…

 

…non c’era tempo da perdere……… si rialzò di scatto coprendosi la faccia con un braccio, mentre saltava oltre la vetrina e…………

 

…e giusto in tempo…

 

…la bomba a chiodi, nascosta nel bancone, esplose in quel momento spargendo a 360° dozzine di lunghi chiodi d’argento, le loro schegge e pezzi di legno di frassino…………l’interno del negozio fu devastato…… le armi, le vetrine che le contenevano, il corpo del “commesso” e del complice ancora vivo, vennero colpiti e dilaniati, tutti nel medesimo momento……… inghiottiti poi dalla fiammata successiva…

 

…lui, steso sull’asfalto accanto all’altro cadavere, digrignava i denti come una bestia ferita……… non era stato abbastanza veloce, stavolta…………il Kevlar può anche fermare i proiettili…… ma non le lame o gli oggetti a punta……… la schiena e il fianco destro dell’impermeabile erano costellati di una trentina di lunghi chiodi ……… alcuni dei quali graffiavano la carne dandogli un dolore, che fra poco, non sarebbe stato più tollerabile…

 

…e uno di questi gli si era infilzato nel collo, in profondità……… si sentiva ardere dall’interno, mentre l’argento consacrato, faceva ribollire il sangue e sfrigolare la carne, attorno alla ferita…… … lo afferrò e lo strappò via in uno zampillo di sangue………ma la ferita continuò a bruciare all’inverosimile e buttare fuori sangue………… avrebbe dovuto cauterizzarla alla svelta, prima di finire dissanguato…

 

… ma, in ogni caso, poteva dirsi fortunato……dieci centimetri più in alto, e si gli sarebbe conficcato in testa………… e di lui sarebbe rimasto solo una macchia di bruciato sull’asfalto…

 

…si alzò in piedi barcollando……… luci che si accendevano dietro le finestre……… ombre che si muovevano………rumore di sirene lontane ………… zoppicò via, camminando chino, premendosi il punto dove le costole si erano rotte… ……  lasciando dietro di sé una scia di gocce di sangue, schegge di vetro, un negozio distrutto e cinque cadaveri…

 

…l’unica magra consolazione è che, stavolta, non c’era nessun scritta che diceva “scherzetto”…

 

…poi, all’improvviso, un grosso furgone 4X4 sbucò dall’angolo in fondo alla strada, con le ruote che stridevano per mantenere la strada, data la curva presa quasi a gomito………e viaggiava diretto verso di lui, mentre o fari alogeni lo accecavano, e il piede destro dell’autista, premeva con forza sull’acceleratore…

 

…DANNAZIONE !!!…si era ripromesso di non farlo…

 

…si era ripromesso di NON usare Angie, nei centri abitati……MA QUANTO MANCAVA ??? …… dieci secondi prima che lo mettessero sotto, riducendolo ad una massa di carne senza più forma ???…

 

…si infilò la mano sinistra dentro il soprabito, afferrando il calcio di Angie…<Perforanti…> esclamò con forza, mentre sfilava la pistola che usciva dal nero abito, riflettendo sulla canna lucida la luce dei fari sempre più vicini……… i microprocessori all’interno dell’arma, calibrarono il tamburo facendolo ruotare automaticamente, per mettere la pallottola richiesta, pronta ad essere sparata…

 

…un solo colpo, che risuonò in tutta la strada, sovrastando il rombo impazzito del motore……… come il colpo di campana…

 

…la pallottola viaggiò diretta verso il parabrezza corazzato……… lo oltrepassò producendo un foro circolare con il suo contorno di ragnatele di vetro…………… colpì in pieno petto l’autista, comprimendolo verso il sedile…… le mani lasciarono di scatto il volante…… il potente automezzo, non più tenuto a bada nella sua folle corsa, sbandò e salì di peso sul marciapiede, diretto verso di lui, che retrocesse istintivamente premendosi con le spalle contro il muro………… il metallo della fiancata raschiò il muro, in una nuvola di scintille dorate……… e il furgoncino, per un puro caso o per un movimento del volante dato dalle continue sollecitazioni, si rituffò sulla strada, passandogli così vicino da sfiorare l’orlo dell’impermeabile…

 

…poi, qualche decina di metri più avanti, si schiantò contro il muro di un palazzo, quasi entrando dentro la costruzione, tanto fu forte l’impatto…

 

… l’esplosione che illuminò a giorno quella strada notturna…… facendo tintinnare i vetri delle case  e in alcuni casi mandandole in pezzi……il calore delle fiamme che divoravano il metallo e la carne, portando alle narici un odore di carne bruciata, ricordandogli un passato mai, realmente, cancellato…

 

…forse, adesso, era finita…

 

…era una trappola…… e lui ci era caduto in pieno……doveva sparire alla svelta da Praga…

 

… si era fatto notare troppo, per una sola sera in città…

 

 

 

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