Il Marchio dello Scorpione
(quindicesima
parte)
239. Dal Diario di Dawn…
Primo giorno
È quasi
il tramonto…… la stanchezza che provavo dopo il “prelievo” è ancora presente,
ma movendomi lentamente posso andare quasi dappertutto……e anche se fossi del
tutto immobilizzata, dovrei comunque trovare la forza di spostarmi…
…sono
stata a portare il pranzo a BL8431…… gli ho detto quella parola che vuol dire
“mangia”… e lei ha obbedito subito……… se potesse comprendermi e le ordinassi di
sbattere la testa contro il muro, sono convinta che obbedirebbe subito…
…che
razza di mostri, possono aver ridotto così una persona ?………… Kroy ha detto che
la devo considerare un’animale domestico !…… che dovrei fare, secondo lui ?……
gettarle una palla e fare cenni che me la riporti ?…
…nella
stanza che contiene la biblioteca, ci sono più scaffali vuoti che libri………… ma
frugando bene, sono riuscita a trovare una sorta di diario… o almeno
credo……………ci sono date che risalgono all’anno scorso e occupano una decina di
giorni…………… ma, per il resto, le parole che ho letto, contenevano troppe vocali
e consonanti che sembrano essere messe del tutto a caso…
…
comunque sia, ci sono ancora un sacco di pagine vuote……………………ho messo la data
di oggi e ho deciso di scrivere questo diario…
…il
motivo ?…… non c’è nessun motivo…… o forse c’è ne sono mille e io non li
conosco……devo farlo e basta………… descrivere quello che succede ……… quello che
costringe tutti noi…… tutte le persone che, praticamente, conosco…… a vivere
tutte sotto lo stesso tetto……… e, tutte, con la paura di essere trovate da un
branco di vampiri, armati fino ai denti…
…per
quanto tempo durerà ???………… sono stata dal Signor Giles, ma dormiva…… e
sembrava in preda ad un sogno più agitato di quelli che ormai, io, faccio
regolarmente…
…in
questo momento sono in camera mia…… o, per meglio dire, quella che mi hanno
assegnato… …… ce ne sono abbastanza per tutti…… inizio a scrivere in questo
momento…
…abbiamo
cenato nel salone, alla luce di un’unica lampadina accesa e con le tende
tirate……… …abbiamo mangiato in silenzio scambiando poche parole………… tanto, che
si poteva dire ?… ……… abbiamo tutti l’aspetto di vampiri appena resuscitati…………
e le provviste che dovevano durare una settimana per Kate e quelli che
avrebbero fatto la guardia, dureranno al massimo due o tre giorni……
…Tara
non ha mangiato con noi………è scesa solo per farsi vedere e poi è risalita in
camera dove riposa Willow…
…le sue
condizioni ???……… facile descriverle……… respira……………ma per il resto è inerte e
inerme…… si sposta a difficoltà e parla a fatica……… è talmente debole che,
praticamente, Tara la deve imboccare…
…l’unico,
vero, assente alla cena è stato Spike………… <Esco a dare un’occhiata……… e a
vedere se rimedio la cena per me…………… niente che cammini a due zampe, se hai
paura di questo……> ha detto, appena si è fatto buio…… lui e il Signor Giles
si sono scambiati una lunga occhiata…… …<Sta tranquillo…> ha rassicurato
Spike, come se rispondesse ad una domanda…… <Ciao, Briciola…> mi ha
salutato……………poi è uscito…
…è
rientrato solo qualche minuto fa………… si è diretto in cucina e ha tirato fuori
una birra dal frigo………si è buttato sulla seggiola e ha iniziato a bere……………mi
fa male vederlo così…
…chi è
Kroy ?……… lui ha detto che gli sembrava di conoscermi………… ed anche a me, sembra
di averlo già visto………… ma non riesco a sforzare i ricordi, senza essere presa
da una paura di cui non conosco i motivi…
…lui è
ancora dentro la vasca……… non si è mosso………… è inerte…… …… la seconda bottiglia
di sangue ha sostituito la prima, ormai, vuota……………di più non si può fare………… a
meno di “tassarci” di nuovo ………… ed il Signor Giles ha messo un secco “NO”…
…chiudo
qui, questa prima pagina……… … entrerò dentro il letto e passerò qualche ora a
fissare il soffitto…………non credo che mi addormenterò facilmente……………… …ho paura di farlo… ……………… nei
miei sogni vedo “cose” ……… sento “parole”……………e al risveglio, non ho la fortuna
di dimenticare tutto………… ma ricordo quello che basta per tremare dalla paura…
240.
L’alba
nascente illumina fa filtrare i raggi dorati nell’intrico di alberi………… i
rumori degli animali che hanno vissuto nella notte appena passata, cedono il
posto al cinguettio degli uccelli ed al frinire degli insetti…
…una ford
rosso bordò sfreccia lungo la striscia di asfalto e si perde più avanti lungo
la strada……… al volante, un padre di famiglia che non vede l’ora di tornare a
casa dopo una notte di lavoro…
…allo
stesso modo di un passerotto che si libra nell’aria e tende le sue zampine
verso un ramo sporgente e un nido con delle teste implumi che sporgono
fuori………e d’improvviso, mentre sta per toccare il duro legno del ramo, il
piccolo volatile svanisce in un turbinio di piume e sangue…
…Zabo,
dalla sua posizione, disteso sotto un pesante telone mimetico che lo copre,
riparandolo dai mortali raggi del sole, soffia il fumo dell’ennesima sigaretta
e stacca l’occhio dal mirino del suo fucile di precisione……toglie la cicca
dalla bocca e la spegne sul terreno, lasciandola accartocciata, insieme ad un
mucchio di sue sorelle…
…<Rapporto…>
chiede la voce che esce dal comunicatore buttato a terra………… è la terza volta
nelle ultime due ore… <…mi sto annoiando……… e ho quasi finito le
sigarette…> risponde svogliatamente il cecchino, senza nemmeno prendersi la
briga di portare il comunicatore alla bocca e parlarci dentro…………incolla di
nuovo l’occhio al mirino e la sposta la canna del fucile verso il nido
traboccante di vita…………e preme il grilletto………facendolo dissolvere il nido in
una confusione di piccoli corpi e rametti di legno…
…che noia !!!…
241. Porto di Sunnydale………… a
bordo dell’Excalibur…
<Allora
?…> chiede Koskoff il Berserker che è appena entrato nella cabina
<Niente, Padrone ………… Kroy sembra scomparso………… comunque, abbiamo messo
posti di blocco a tutte le strade e l’aeroporto e la stazione sono sorvegliati…
> <E gli altri ?……… il “poeta” in special modo ?…> <Nessuno ne sa
niente…………… se permettete, consiglierei di allontanarci adesso……prima che il
gruppo scopra la nostra presenza a Sunnydale …> <Consigli una fuga ?…>
<No Padrone……… solo una saggia ritirata………… siamo ancora in sottonumero per
affrontare le squadre degli Operativi che potrebbero inviare…>
…Koskoff
sogghigna e si accomoda maggiormente sulla poltrona, gettando un’occhiata alla
testa dai capelli corvini, che galleggia nel contenitore posato sul tavolo…
…<A
parte Spike, la mangiaterra e gli altri…… CHE IO COMUNQUE VOGLIO !!!……… Kroy è
Qui ………… e io stesso, sono Qui……………
questo è quanto……… ……… trovatelo………… trovateli tutti…> <Come desiderate
…> replica il Berserker, facendo un breve inchino con il capo e
indietreggiando fuori dalla porta e allontanandosi lungo il corridoio…
…Koskoff
preme un pulsante e sull’uscio aperto, dopo poco, compare il suo segretario…
<Desiderate ?…> <In questa ricerca, metti al lavoro anche il Signor
Harris…………… credo che sarà ben felice di sapere che, soltanto, quando avrà
scoperto dove si trova Kroy, noi tutti partiremo da Sunnydale e lui verrà
pagato…> <Certo Padrone……………> <Ma ?…> <Ma……… ecco …………
ritenete prudente prolungare la vostra presenza in questa città ???……… appena
l’affidabilità del Signor Harris verrà meno, il Gruppo non esiterà, come
minimo, a radere al suo Sunnydale pur di eliminarvi…> <Che strano giorno
è questo !………… tutti sono convinti, che io abbia bisogno dei loro consigli…>
<Perdonatemi Padrone, non era mia intenzione mancarvi di rispetto…………… a me,
preme soltanto la vostra salvezza…> <A me no !………… ormai ho vissuto per l’equivalente
di cento vite umane ………e non c’è un posto sulla terra che io non abbia visto………
o qualcosa che io non abbia già fatto…………… ed al momento, la cosa che più mi
interessa, è terminare un vecchia questione con un caro amico…> <Vado
subito a chiamare il nostro contatto…> esclama Terek facendo un breve
inchino e chiudendo la porta mentre esce…
<Non
essere triste…> eslcama Koskoff rivolgendosi alla testa di
Anna………<…presto sarete di nuovo insieme……………………… due teste, una accanto
all’altra………… cosicché, vi potrete guarderete negli occhi per sempre…>
…Koskoff
sfiora delicatamente il vetro del contenitore, annuendo soddisfatto……<…puoi
anche non crederci……… ma, alle volte, so essere anche romantico…>
241. Due ore dopo…
<COME SAREBBE A DIRE
???…> scatta Harris
già saltando in piedi dalla seggiola …<…IO HO FATTO LA MIA PARTE………… E ORA
VOGLIO ESSERE PAGATO…> <Tutto a suo tempo Signor Harris…………… lei avrà
quanto è stato pattuito…> esclama tranquillamente Terek, senza fare una
piega di fronte allo scatto rabbioso dell’uomo…
<Avevamo
un patto………> la voce di Harris trema dalla rabbia e i pugni si chiudono con
forza……… il volto è sporco di una barba malfatta e gli occhi rossi………… sembra
un demone sbucato dall’inferno……… nella sua mente è sempre presente un grosso
orologio che scandisce i secondi che mancano, da quando una squadra di
Operativi, scoperto il suo doppio gioco, irromperà nel furgone e lo
ucciderà…………………… o gli faranno di peggio che questo…
…<Un
patto, che ora è stato cambiato…> replica Terek, porgendo un biglietto all’uomo…
…quest’ultimo
guarda il segretario di Koskoff e poi il biglietto che gli viene offerto………… lo
prende e legge una serie di numeri stampigliati sopra…
<Questo…>
riprende Terek <…è un conto Svizzero ad accesso numerico………………… può anche
controllare subito………… è già stato
depositato un decimo del suo compenso iniziale …… …e in più, come extra per la
sua pazienza e la sua disponibilità, altri venticinquemila dollari…… controlli
pure, se vuole…> incita il segretario <… telefoni alla banca e chieda l’estratto
conto…… … vedrà che quel denaro è lì per lei e, se vuole, può subito iniziare a
ritirarlo e spenderlo…… ma è ovvio che il resto……… i restanti novecentomila
dollari, del milione pattuito………… le saranno accreditati solo alla fine di
questo nostro accordo……… insieme alla falsa identità e un sicuro passaggio fino
ad una destinazione di suo gradimento……………… ma se ritiene di non sentirsi più
al sicuro, nessuno la biasima se vuole ritirarsi adesso, con il denaro
accumulato…………… ma come lei certo capirà…………………… è ovvio che……………> e Terek
lascia in sospeso il resto della frase…
<…cosa…>
Vincet fa un sospiro per calmare i nervi, mentre le immagini della faccia
stupita di Jhonatan, vengono rimpiazzate da fasci di banconote…<…cosa devo
fare ?…> <Il suo lavoro Signor Harris…> risponde tranquillamente
Terek… <… semplicemente il suo lavoro…>
242.
La porta è
aperta e l’odore dolciastro del sangue che permea l’ambiente, esce sul
corridoio, costringendo Dawn a retrocedere per qualche istante, tappandosi la
bocca con una mano…
…il corpo
di Kroy è ancora dentro la vasca………… nudo fino alla cintola…………… la testa dai
capelli bianchi che poggia sul bordo……le lunghe gambe ripiegate verso il petto
sporco di sangue secco…
…infilate
nel lavandino le due bottiglie di sangue, ormai vuote……… lì accanto,
l’attaccapanni che è servito come asta per sostenerle e che ora regge il
soprabito del vampiro………… su una seggiola, posata alla meglio, una pistola
dalle dimensioni spropositate…
…la ragazza
entra nel bagno e si incammina di qualche passo verso la figura del vampiro,
disteso in quella “bara” di porcellana……c’è un terribile senso di immobilità in
tutta la scena……… persino il suo respiro e il rumore dei passi sembra attutito
e smorzato in qualche maniera………… quasi che vengano assorbiti dalle pareti…
…Dawn si
accosta a Kroy e fissa il corpo dalla pelle chiara, solcata di cicatrici………… i
due grossi fori ricuciti alla meglio con ago e filo da pesca………ma è la spalla
destra ad attirare l’attenzione………… la spalla, che non si prolunga in un
braccio………… ma termina dopo qualche centimetro, in un tondeggiante mozzicone di
carne, solcata da cicatrici che sembrano i canyon di una valle…
…la ragazza
fissa quel braccio mancante, con un moto di repulsione che sale lungo lo
stomaco e la costringe a retrocedere di qualche passo all’indietro, mentre
l’immagine di ago e filo che si insinuano nella carne sanguinante, le torturano
la mente……………………e quando arriva alla porta e una mano le si posa delicatamente
sulla spalla, l’aria le fugge dai polmoni e si gira di scatto con un tuffo al
cuore……………e per poco non cade a terra svenuta…
…si gira di
scatto e si trova faccia a faccia con Giles……………l’uomo sobbalza alla reazione,
e al volto, della ragazza <Che succede ?…> chiede allarmato fissando lei
e poi il vampiro inerte… <Io ……… mi ha messo paura Signor Giles……… mi ha
colto di sorpresa…> …<Che fai qui ?…> chiede l’uomo con un tono,
d’improvviso, duro nella voce <Io……… volevo solo vedere come sta ………… se………
se si è ripreso…> <Dawn…… preferirei che tu non entrassi qui dentro………
non da sola almeno…> ribatte l’uomo fissando severamente la ragazza…<Ma……
non……… non capisco…> <Non voglio che tu rimanga sola con lui……… ecco
tutto……… e ora, per favore, esci…> la voce ha di nuovo un tono del tutto
neutro, ma si tratta chiaramente di un ordine, al quale, seppur stupita, Dawn
obbedisce…
…esce dal
bagno e la porta viene chiusa dietro di lei…
243. Dal Diario di Dawn…
Secondo giorno
…è di
nuovo buio…………il giorno si è trascinato via in maniera lenta…………nel pomeriggio
il Signor Giles e Spike hanno trovato, da qualche parte, una scacchiera e si
sono dati ad una partita a scacchi dopo l’altra………… hanno giocato e hanno
discusso dell’Inghilterra, dei suoi Pub, della Regina, della birra scura
(soprattutto quello è stato l’argomento di Spike) e di altre cose senza alcuna,
vera, importanza…………… hanno parlato solo per occupare il tempo tra una mossa e
l’altra…
…Willow
è di nuovo in piedi………… dà l'impressione di essersi ripresa del tutto…………… ma
quando guardo Tara, non leggo felicità nei suoi occhi…………… sembra, addirittura,
intimorita da questa guarigione improvvisa…………………o forse mi sbaglio io…
…ho
portato il pranzo a BL8431……… e mi ha accolto come al solito………… in piedi,
aspettando che le ordinassi qualcosa………… non ho resistito, al fatto di ordinale
soltanto “mangia”……… …… le ho parlato………… ma lei non ha compreso una parola…………
e appena ho iniziato a parlare, ha smesso subito di mangiare e mi ha fissato
con sguardo confuso………… sono certa che pensava che”Padrona Daan” stava
ordinando qualcosa che lei non riusciva a capire…
…le ho
detto di nuovo “mangia” e mi sono seduta sui gradini a guardarla…
…ho
chiesto a Tara di fare, di nuovo, quella magia in modo che io e BL8431 possiamo
comprenderci … ma ormai il suo effetto
durerà solo una o due ore………… devo pensare bene a cosa dirle……… rimanderò la
cosa a domani…
…sono
stata da Kate……………………non so il motivo………… dovevo vederla…………… Xander, che
doveva montare di guardia, era assente……… credo che lui e Anya siano da qualche
parte…
…Kate mi
ha accolto freddamente………si è fermata davanti alla porta e mi ha
fissato…<Perché odi tanto mia sorella ?…> <Quanti anni hai ?…> mi
ha chiesto lei………… e per qualche secondo non sono riuscita a rispondere……………non
riuscivo a capire la domanda…
…quanti
anni dimostro come “essere umano” ?… da quanto tempo sono “umana” ?…… o da
quanto tempo esisto come la “la chiave” ?…
…<Quattordici…>
ho risposto………… <Io avevo due anni più di te, quando Buffy è entrata nella
mia vita e l’ ha distrutta…… e adesso, io ho quattro anni più di te……… e sto
ancora pagando…>
…stavo
per andarmene, quando mi ha chiamato <Volevo sapere………………è morta urlando
?…> mi ha chiesto…… e io mi sono sentita male, per il tono che ha
usato…<No…> ho risposto, senza riuscire a trovare la forza per dire altro…<Peccato………almeno
questa, sarebbe stata una piccola soddisfazione …> detto questo è
indietreggiata verso la finestra aperta…… e ha preso a fissare il panorama…
…vorrei
chiudere qui questa pagina…………………………la notte scorsa ho sognato…
…Occhi…………
occhi gialli che mi fissano………… mi osservano incuriositi……………… voci che parlano
e ripetono le stesse cose dei sogni degli ultimi giorni…
…sono
terrorizzata, ma nel sogno (???) non riesco a muovermi……… a parlare……… posso
solo osservare…………… corpi che cadono a terra………… urla in sottofondo………… metallo
contro metallo……… voci che gemono…
…IO HO
VISTO………… c’ero !…………… ma non riesco a ricordare…
…ho
paura………… per me………… per tutti noi…
…Buffy…dove
sei ?…
244. Altrove……… stesso
momento…
L’uomo
dalla pelle olivastra si ferma a pochi metri dallo spuntone di roccia dove
Kroy, ancora nella posizione del Loto, si ripara dalla luce e dal calore di
quel fittizio sole che non tramonta mai, nell’illusione della valle…
<Sono
curioso di saperlo…> chiede Koskoff a Kroy <…come hai fatto a scappare
?…… da Mosca intendo……… non ci sono state molte possibilità di parlare tra noi,
dopo di allora…>
…Kroy
rimane immobile fissando il terreno senza dire una parola………… alzarsi ed
attaccare il “Cacciatore di Teste”, sa bene che in questa “fantasia”, non
servirebbe a niente………… anche se gli strappasse il cuore dal petto o gli
mozzasse la testa, come lui fa con le sue vittime, servirebbe solo a sfogare la
propria rabbia contro una proiezione astrale……… senza provocare danni di sorta
al corpo fisico…
…ma, se
solo sapesse di potergli procurare anche solo un leggero mal di testa, gli si
lancerebbe contro all’istante, tanto è l’odio che lo anima…
…Koskoff,
dato che non ottiene alcuna risposta si volge e si avvicina al cerchio di
sangue…<Ti ricordi ?…> chiede infilandosi le mani nei pantaloni……… ed
estraendo di scatto in pugni, mimando velocemente alcune posizioni con cui, in
quel lontano giorno, faceva danzare i suoi coltelli davanti ai stupefatti
avversari……… e poi affondava nei petti…………<Che giorno !!! …………… io ancora
sogno di poter fare una rimpatriata del genere……… confrontarmi con dei veri
avversari…>……ma, di nuovo, nessuna risposta viene da Kroy…
…<Dove
sei ?…> chiede Koskoff con tono casuale… <… vengo a farti visita……… io e
te soltanto……… niente trucchi………… tu con la spada e io con l’ascia………… lotta
all’ultimo sangue…> <Sono vicino…> replica lo Scorpione… <Davvero
???…… così vicino, che posso allungare una mano e toccarti ?…>
<Pressappoco…> <Allora……… a fra poco…>
…e
l’immagine di Koskoff svanisce…
…Kroy
lascia passare qualche tempo, poi alza il braccio destro………… quello che nella
realtà è ridotto ad essere sostituito da un pezzo di legno……… ma che, qui,
ritorna ad essere “l’aculeo dello Scorpione”……………come dicevano ???……… “un solo
colpo di quello e sei finito”…
…ma a
Mosca, quel giorno, non servì a niente………… non servì a salvare né Anna……… e non
servì a salvare se stesso……………ridotto solo a carne sanguinante e ossa
maciullate, da quelle clave che si abbattevano e le punte scheggiate che si insinuavano
nella carne…
…e
avrebbero continuanto……… i servi di Koskoff, con pazienza e metodo, avrebbero
ridotto il resto del corpo allo stesso modo dell’ “aculeo dello Scorpione”…………
una massa di carne senza più forma………… un lago di sangue nel quale galleggiava
uno scheletro fatto a pezzi…
…JACOB…
245. da “Tenebre” di Jacob, 23
Dicembre 1278, Moscova…
La
fiducia è solo un tesoro perduto………… ciò che resta tra di noi è solo un
reciproco, costante, sospetto……non ci fidiamo più nessuno dell’altro…………ci
chiamavamo fratelli……… AMICI !!! ……… ora non più……… troppo tempo è passato……
troppo sangue è scorso………… e non solo il nostro…
…sono
qui, adesso, dopo la tragedia, come un’avvoltoio arrivato a banchettare sui
cadaveri……… sapevo che Koskoff era in città………… avevo detto a Kroy di non
fidarsi di lui…………non mi ha ascoltato…
…<Se
sono cambiato io……… può cambiare anche lui…> <In cosa ?…> gli ho
chiesto con rabbia………… ho fatto emergere i miei canini………… <…GUARDA………ecco
cosa siamo !!!… … … possiamo cambiare aspetto………… fingere di essere degli
uomini…………… ma, appunto, possiamo solo fingere………… noi NON cambiamo !!!………… non
possiamo…>……… spesse volte mi chiedo : “se avessi mantenuto la calma……… se
non me ne fossi andato………… sarebbe cambiato quel giorno ?…” ………… ma è andata così…………
il passato è una pagina scritta da inchiostro indelebile…
… ero in
casa sua… e mi sono permesso di dettare ordini come fossi IO, il padrone………………
ho salutato Kroy e Anna……… poi mi sono allontanato dalla loro casa e mi sono
perso nei meandri della città…
…voci………
sussurri………confidenze……… mi avevano fornito indicazioni…
… avevo
sentito di vampiri che assaltano interi
villaggi………… ed erano troppo organizzati per definirli, semplicemente, “un
branco”………… in quel periodo le tracce di Raven mi avevano portato fino a
Moscova…… …… poi si sono, per così dire, perse nella neve……… ……e tutto quello
che riuscivo a trovare era solo un mucchio di case bruciate………… corpi distesi
nella neve, arrossata dal sangue…………e, alle volte, su un muro rimasto in piedi,
qualcuno, con un pezzo di carbone, aveva tracciano una figura…
…un corvo dalle ali spiegate…
…è
sempre avanti a me di un passo…………è questo a non darmi pace…………… io posso
soltanto arrivare a cose fatte…………… quando anche l’ultimo essere vivente non ha
più un alito di vita in corpo…………e la cosa più orrenda, è che sento il suo
sguardo su di me………………… lui è lì !!! ……… mi osserva da qualche parte………… mi
guarda e sorride……… divertendosi con la mia frustrazione…
…non lo fa per nutrirsi…
…non lo fa per aumentare il suo
branco…
…lo fa solo per tormentarmi…………è solo
un, maledetto, gioco per lui…
…ma quel
giorno andò diversamente……………… e ancora non sono riuscito a capire cosa è
realmente successo………… nell’ennesimo villaggio attaccato, l’unica casa rimasta
in piedi, era piena di gente terrorizzata…
… in
giro non c’erano altri cadavaeri ………… solo tracce………… forme umane che erano
cadute nella neve fresca e avevano impresso la sagoma del proprio corpo…………poi
si erano dissolti in polvere…
…un
gruppo di vampiri aveva attaccato il villaggio………… ma qualcun altro, aveva attaccato loro……… e li aveva
spazzati via del tutto………… ma non era stata una Cacciatrice…
…era stato qualcos’altro…
…ne era
rimasto solo uno………… con due lance, lo avevano inchiodato con le spalle ad una
parete, dove spiccava, ancora freso, il simbolo del corvo…
…<Dov’è
il tuo Padrone ?…> gli ho chiesto afferrando una delle lance e iniziando a
ruotarla nella carne……… <Non… ……… non so dove sia Padron Koskoff…> ha
risposto lui, quando le urla si sono spente…
…KOSKOFF ???……………che c’entrava lui
???…
…Moscova
era il dominio di Kroy………… che c’entravano i vampiri di Koskoff ???… ………… c’era
solo una risposta possibile………………… Koskoff voleva espandersi……… e aveva usato
il nome di Raven, per coprire gli attacchi ai villaggi attorno alla città………
così da procurarsi nuovi servi e sangue per nutrirli, mentre si apprestava a
conquistare il suo nuovo regno…
…TARDI…
…ho
cavalcato fino a far cadere stremato il mio cavallo……… ho continuato a
piedi………… ho corso fin oltre le mie possibilità…
… SONO
ARRIVATO TARDI…
…le
porte della casa erano aperte……… …… al suo interno, stesi a terra, i corpi
della servitù…… … due vampiri, si stavano ancora dando da fare con un
cameriere…… si sono voltati quando hanno sentito dei passi…………non ho perso
tempo………gli ho spaccato la testa e sono salito di corsa sulle scale…………ho
aperto la porta con un calcio……………e ho visto…
…c’era
Anna a terra…………… ma la sua testa dov’era ?……………… altri quattro stavano
massacrando Kroy……………… sono riuscito a salvare lui……… ma ho dovuto amputare
quello che restava del suo braccio……… non c’era modo di salvare quel
mozzicone…………… era niente più di un pezzo di carne con un osso che spuntava
fuori…
…nei
giorni seguenti, Kroy non ha parlato………… non ha detto una sola parola…………… lo
sguardo che fissava davanti a sé……………conosco troppo bene i segni della rabbia
per non vederli in lui…
…vuole
vendetta……… vuole Koskoff sopra ogni altra cosa…
…abbiamo
seppellito Anna………… una buca anonima persa nel nulla, perché Koskoff non la potesse
dissacrare……… sarebbe nel suo stile………… solo io e Kroy sappiamo dove si
trova…………<Adesso capisco…> ha detto semplicemente Kroy, fissando il
rialzo di terra che segnava la tomba con i resti di Anna…
… siamo
fuggiti da Moscova, subito dopo la sepoltura………… mi dispiace ammetterlo, ma non
avrei aiutato Kroy nella sua vendetta, se lui me lo avesse chiesto………avevo già
la mia a cui pensare………e lui, senza un braccio, per ora non era certo in grado
di affrontare Koskoff e tutti i suoi branchi…
…ora
Moscova era il domino del “Cacciatore
di Teste”………… intoccabile e inarrivabile……… … ma è certo come la notte che
segue il giorno, che qualcuno avrebbe tentato, non una, ma mille volte se
necessario, di arrivare al centro della sua roccaforte e strappargli il cuore ……e
avrebbe continuato a provare, finché non ci sarebbe riuscito…… e avrebbe visto
il suo nemico rantolare a terra prima di dissolversi in polvere…
246. Dal Diario di Dawn…
Terzo giorno
…eccomi
qua………… di nuovo………abbiamo fatto una colletta con i soldi che avevamo……… e
Spike si è offerto volontario per andare a comprare altre provviste, dato che
ormai il frigo è del tutto vuoto……………si è vestito con gli abiti di Xander e si
è infilato in testa un berretto………… è uscito al tramonto ………ed è ricomparso
verso mezzanotte…
…è
appena tornato con due buste di carta………… e un paio di bottiglie di Whisky
incartate a parte <I rischi si pagano…> ha spiegato lui con un’alzata di
spalle e si è dissolto con il SUO pacchetto a parte…………………sta soffrendo ……… lo
vedo in quello che fa……… nel modo in cui parla…
… ma non
ho parole per consolare me stessa, figuriamoci qualcun altro…
… “…c’è
aria strana in città………… qualcosa che sa di sospeso…”…questo è quello che ho
capito, quando il Signor Giles ha chiesto informazioni a Spike……… e lui ha
risposto, tra una sorsata e l’altra…
…Koskoff
ci sta cercando…… Spike non lo ha detto……… il Signor Giles non lo ha detto… ……
ma era sottinteso negli sguardi che si sono scambiati…
…gruppi
di vampiri che girano per le strade……………… Spike ha fatto in tempo a calarsi il
cappello sul viso e cambiare strada, quando si è accorto che stava per
incrociare la strada con due di loro……………li sa descrivere solo con una
parola……… “diversi”………… li ha visti da vicino per qualche secondo…… e anche se
non uguali né di aspetto né di vestiti, a quanto ha detto, sembravano due
fotocopie………… camminavano a passo lento……… gettando occhiate senza muovere la
testa……… … jeans sgualciti e giubbotti ……… … due tizi che girano in città, ecco
la prima impressione…
… ma
hanno capelli tagliati corti…… stivali militari ai piedi …… frugano i dintorni
con lo sguardo di occhi azzurri……… le mani infilate nelle tasche……… il cipiglio
da duri……… e i vestiti sformati che non riescono a coprire, del tutto, i
muscoli…
…Spike
ha ripercorso la strada a piedi…………… cambiando direzione più volte e
addentrandosi in tutti i vicoli che gli capitavano sottomano………… e, alla fine,
quando è uscito dalla città, ha camminato solo nel folto del bosco…………è sicuro
di non essere stato seguito…
…il
Signor Giles non ha detto niente…… si è limitato ad aprire le buste di carta e
ammucchiare nel frigo quello che c’era dentro …
…è
preoccupato……… ma vuol fare finta che non stia succedendo niente………… che siamo
al sicuro…
…sono
stata di nuovo da BL8431………………… mi ha accompagnata Tara………… e, di nuovo, ha
messo in atto quella magia…………… per qualche ora, io e BL8431 ci siamo potute
capire…
…le ho
parlato……… le ho detto che non sono una Norgya……… le ho detto che è al
sicuro……… che qui non ci sono guardiani…………… le ho detto tutto quello che
pensavo l’avrebbe aiutata a capire la situazione……………………ma, mano a mano che
parlavo, il suo sguardo era sempre più confuso………………alla fine ho smesso di
parlare…………… lei, invece, non ha detto una parola………… si è allontanata di
qualche passo e si è rintanata in mezzo ai cartoni, coprendosi con essi…………… il
vassoio con la cena non è stato nemmeno toccato…
…ho
sbagliato ???…
…
…
…
…sono
stanca…………… tutti stanno facendo qualcosa…… si danno da fare in qualche
maniera… ………io, invece, sono solo una spettatrice………… mi sento un topo in
trappola……… NO !!!… …… non è esatto… ……… mi sento come uno di quei topolini
bianchi, persi in quei labirinti da esperimento…
…cercherò
di dormire……………… spero solo di non sognere…
247.
…la scena è più chiara adesso……ogni
volta che la sogna, i particolari si mettono a fuoco sempre in maniera
migliore…… non come una fotografia, ovviamente………… molti particolari si perdono
del tutto……… ma il “Tutto” è più definito……… molte ombre e “cose” si possono
ormai chiamare con il loro nome………… le forme a terra, per esempio, sono davvero
persone……… …le facce, però, sono solo una macchia rosa con un’abbozzo di
volto……… i vestiti sono marroni ……… o qualcosa del genere…… ci sono urla e
grida………… corpi in lotta……… ringhi come di animali feroci…
…il luogo nel quale si trova è
davvero una grossa sala……… sembra circolare……… colonne adagiate alle pareti che
salgono verso il soffitto……… o almeno è questa l’impressione…………… lei può
vedere soltanto quello che le si trova di fronte e, per quanti sforzi faccia,
non riesce a muovere lo sguardo da qualche altra parte………… ma tanto, è proprio
di fronte a lei che si svolge tutto il resto del sogno……… che si svolge tutta
l’azione principale…
…c’è un portone all’ingresso
della sala………… o meglio dire, c’era un portone………… un grosso portone di
legno scuro…… una dei due battenti è ancora in piedi, ma pende pericolosamente
inclinata, verso il pavimento…… quasi volesse raggiungere l’altra anta che già
giace a terra……… lì accanto, come volessero imitarla, dei corpi immobili…
…forme scure che sciamano dalla
porta………… entrano dentro la sala e si avventano contro le forme umane………… vive,
moribonde o morte che siano, non ha importanza…
…poi, entrano LORO DUE………… le
due figure che attirano la sua attenzione, più delle grida dei moribondi…… più
del clangore delle armi…… più delle urla di quella battaglia ormai al termine…
… i particolari si perdono del
tutto……… i colori sono talmente sfocati che sembrano vestiti di nebbia scura………
i loro visi, sono due macchie rosa senza particolari che risaltino……… uno dei
due è più alto dell’altro, ecco……… e il compagno sembra reggere qualcosa nella
mano………… una spada !!……… o qualcosa di simile…
… camminano tranquillamente………
quasi si trovassero a passeggiare, anziché in mezzo ad un massacro……… ……… e
parlano………… parlano in quella strana lingua che lei, però, riesce a
comprendere…
…<E adesso che l’abbiamo
vista ?…> domanda una delle voci, ormai al termine del discorso che lei,
ormai, conosce quasi a memoria……<…che facciamo ???…> <Possiamo
anche andarcene…> <Come ???…… è una giornata intera che
combattiamo per entrare…> <In fondo volevamo solo vederla…… e
l’abbiamo vista…… e in più, non ci siamo nemmeno annoiati…> …l’altra
figura annuisce con forza… <Hai
ragione !!!…… non è stata una giornata sprecata…>………… la misteriosa
conversazione, come al solito, si conclude lì …
…le due forme si allontanano
verso il portone distrutto…………… ma prima di uscire, la figura più alta sembra
voltarsi verso di lei…………… e la fissa per un secondo…
…OCCHI GIALLI……………… OCCHI GIALLI
CHE LA FISSANO………… OCCHI GIALLI CHE CAMBIANO COLORE………… OCCHI CHE LA
FISSANO………OCCHI ROSA…
…
248.
Dawn si sveglia di soprassalto
balzando a sedere e stringendo con forza le coperte, tirandole verso di sé …………
tutto è buio e silenzio nella camera che occupa da sola…………… la finestra è
coperta da un pesante tendaggio…
…ci sono pensieri che le sfilano
in testa e la costringono a fissare l’oscurità di fronte a lei, senza riuscire
a trovare la forza di chiudere le palpebre…
…NON È UN SOGNO…………… ormai è
sicura di questo !!!……… NON È UN SOGNO…… quella scena l’ ha vista davvero…………ma
non riesce a ricordare né dove né quando………… tranne……………… tranne quei occhi che
la fissavano…
…quei occhi rosa…
249.
Il cuore
batte all’impazzata mentre esce dalla stanza e percorre il corridoio con passo
leggero…… …forse dovrebbe avvertire il Signor Giles…… o Xander…… o Spike…… o
………… o………
…ma loro
non potrebbero aiutarla………… non riuscirebbero a capire quello che sente e prova
in questo momento………… bollerebbero tutti i suoi dubbie e angosce, come gli
incubi di una ragazzina che ha visto morire la sorella (“sorella ???”) e
ne è rimasta scioccata…
…RUMORE…
…uno
scricchiolio del legno………… Dawn si immobilizza come una statua fissando con gli
occhi sbarrati il corridoio buio…………… ma nessuna porta si apre, né una figura
le si precipita contro…
…un
semplice rumore che, ancor più semplicemente, è del tutto familiare in quelle
vecchie case…
…un sospiro
a metà fa capolino sulle labbra…… prima che queste si chiudano per impedire al
resto del fiato di uscire……… come se la ragazza temesse che quel lieve respiro
possa produrre rumore tanto forte da svegliare qualcuno…
…poi, visto
che niente turba il silenzio, riprende a muoversi, camminando sulla punta di quei
piedi nudi, sul freddo pavimento di legno scuro…
…la sua
meta……… una porta alla fine del corridoio…
250.
La mano
stringe ancor più saldamente il pomello dorato……… e rimane lì per un minuto
intero …… strani, e sconosciuti, sentimenti le si agitano dentro e le
impediscono il semplice movimento di abbassare il braccio e aprire l’uscio…
…poi, alla
fine, riesce a trovare la forza necessaria e apre lentamente la porta, ben
attenta a non produrre il minimo rumore…
…una lama
di luce, che cresce mano a mano che la porta si apre sempre di più, filtra
fuori dal bagno e rischiara una parte del corridoio buio…
…e quando,
alla fine, Dawn riesce a gettare uno sguardo all’interno e getta uno sguardo
all’interno ……… il suo cuore ha un sussulto tale da ripercuotersi su tutto il
corpo………la mano che stringe il pomello si serra come una morsa, pur di far
aggrappare la ragazza a qualcosa di tangibile……… qualcosa di concreto e reale…
…la stanza
da bagno non è dissimile da come l’ ha vista poche ore prima………… lì, il cappotto
di Kroy…… sopra la seggiola c’è la sua pistola………… appoggiato a terra il suo
braccio di legno ………… contro il muro si trova l’attaccapanni con, ancora
attaccata, una bottiglia vuota a testa in giù……………………… l’unica reale differenza
è la vasca…
…perché è vuota…
…Dawn
deglutisce pesantemente……… i suoi sensi si tendono al massimo per percepire
qualunque rumore………… un sussurro……… lo strisciare leggero di piedi……… una mano
che l’afferra alla gola……… denti che le affondano nel collo, mentre lei si
dibatte senza speranza…… se ci fosse sua sorella (“sorella ???”) al suo posto,
questo non accadrebbe………… se ci fosse………… ma non c’è !!!………… si è sacrificata
per lei………… PER LEI……………Dawn serra i denti scacciando dalla mente questi
pensieri, mentre una rabbia sorda si fa strada in lei…
…sul
pavimento, ben visibili tracce di sangue, a forma di orme di piedi……………si
dirigono verso di lei……… verso la porta……………… il pomello interno è sporco di
sangue ancora umido…
…gli occhi
della ragazza seguono le impronte che escono dalla porta e aiutandosi con la
luce del bagno, le vede prendere la direzione delle scale…
251.
Con gli
occhi ormai abituati a quella penombra, la ragazza scende lentamente le
scale………… l’idea di chiamare gli altri, le si è affacciata in mente per qualche
istante……… poi è stata cacciata via a forza……………per qualche motivo, sente che
questa faccenda, la deve risolvere da sola…
…scende
velocemente tutti i gradini, fino ad arrivare al piano terra………………… dal fondo
del corridoio, viene la luce della cucina………… parole che risuonano
nell’aria………… come una discussione in atto……… ma la voce è soltanto una…………
Spike che, ormai, è arrivato alla fine della seconda bottiglia e si arrabbia
con se stesso, visto che non ha bersagli migliori su cui sfogarsi…
…RUMORE…………
sembra lo stesso di prima……… un cigolio del legno……… ma stavolta non proviene
da qualche, irrintracciabile, parte della casa………… si è sentito a poca distanza
da lei………………qualcosa si muove lentamente, provocando quel rumore…………… l’anta di
una porta di fronte a lei……………………la porta che conduce al seminterrato…
…BL8431…
252.
Se i suoi
passi, mentre scende le scale, fanno qualche rumore, Dawn non è in grado di
dirlo……… le sue orecchie sono piene del battito incessante del cuore…
… a tentoni
riesce a trovare l’interruttore della lampadina e la accende, gettando una
sporca luce giallastra a illuminare l’ambiente pieno di cianfrusaglie……………un
corpo, dalla testa rasata a zero, spunta da sotto un cartone…………è immobile…
…Dawn
scende gli ultimi gradini quasi saltandoli…… cade in ginocchio accanto al corpo
di BL8431 e rimane lì, congelata, per qualche secondo, non sapendo cosa
fare……………se chiamare aiuto ………… se scuoterla…… … se gridare con tutto il fiato
che ha in gola…
…poi, tra i
tremendi pensieri che le passano in testa in quei pochi secondi, sente il
respiro tranquillo dell’altra……… il petto che si alza e si abbassa regolarmente
…… il corpo che si muove un poco, per cercare maggior calore tra la coperta
fatta di cartoni… (… la vera coperta di lana, è stata gettata di lato……… forse
perché BL8431 non né capiva il funzionamento…)…
…BL8431 sta
semplicemente dormendo…………e un sospiro, stavolta per intero, e non di paura ma
di sollievo, sfugge dalle labbra di Dawn…
…<È mia
figlia………… lo sapevi ?…> chiede una voce alle sue spalle………… la ragazza si
volta di scatto, fissando una figura addossata accanto alle scale e con il
corpo quasi del tutto divorato dall’ombra…………è visibile solo da metà del petto
fino ai piedi scalzi e sporchi di sangue secco………<…non nel vero senso del termine,
sia chiaro…> aggiunge Kroy con voce triste… <… però mi piace definirli
così……… “i miei figli”………… e non so nemmeno quanti ce ne sono…>………Kroy
tace……… Dawn si limita a fissarlo, senza riuscire a pensare ad altro che, se
gridasse “aiuto”………i suoi amici, di certo, arriverebbero solo per trovare lei e
BL8431, già morte…
…ma
l’albino non accenna a muoversi………… rimane in ombra e, anche se la ragazza non
riesce a vedergli la faccia, sente il suo sguardo su di lei………… uno sguardo di
occhi rosa…
<Tuoi………
figli ?…> chiede lei non sapendo cos’altro fare……… mentre, con gli occhi,
cerca qualcosa da usare come arma, nel caso ce ne fosse bisogno……… e si chiede
se abbia anche il tempo di afferrarla…
<Io ho
iniziato la loro discendenza……… non te lo ha detto l’Osservatore ???……… IO ho avuto l’idea iniziale…… IO ho riunito
i primi branchi di umani………………………… IO ho creato le Malebolgie…>
253.
Ogni volta
che ha visto BL8431………che ha visto una ragazza come lei (“come te ???”) ridotta
al rango di cucciolo obbediente, una rabbia cieca si impossessava di lei………… si
chiedeva che razza di creatura potesse aver ridotto così un essere umano…………e
ora se lo trova davanti…… e lo sente confessare candidamente…
…la
tranquilla Dawn se ne va……… e il suo posto viene preso da qualcun’altra……… da
qualcuno che non riesce a pensare affatto a chiedere aiuto……… ma il suo unico
scopo è afferrare qualcosa e spaccarlo in testa al vampiro…
<CHE…………
che…… che razza di mostro sei ?…>…………… nessun risposta…………… il respiro di
Dawn accelera, mentre cerca, inconsciamente, di mandare aria fresca nei polmoni
per spegnere le fiamme della rabbia che continuano ad ardere……ma invece che
diminuire, queste ultime aumentano ancora diventando un incendio…<Puoi anche
odiarmi, se vuoi…> replica all’improvviso il vampiro …<… ma il compito di
giudicarmi, lo lascio alle voci che mi urlano nella testa…> la voce è del
tutto pacata…… senza inflessioni di sorta…… … ma, allo stesso tempo, sembra
quasi che le parole fatichino ad uscire dalla bocca del vampiro…
…<Sei
triste per lei ?…> chiede l’albino <… perché ?…… non devi esserlo……… in
fin dei conti, non è nemmeno realmente viva…… quelli come lei, i “mangiaterra”…
così vengono definiti… vivono soltanto per obbedire a qualunque ordine dei
Norgya……… ed è incredibile pensare, che sono bastate solo le prime otto
generazioni per annientare qualunque individualità personale…> ……Dawn
barcolla in piedi, presa da un capogiro improvviso…………… i suoi occhi cadono di
nuovo sulla figura di BL8431… e arriva
anche un senso di soffocamento …… in compenso, quando ritrova la sua stabilità,
le fiamme della rabbia si sono congelate……… sono diventate qualcosa di duro che
le scherma la voce da ogni inflessione, quando riprende a parlare…
…<Perché
me lo racconti ?…> chiede lei con voce fredda……<Non tutti sanno questa
storia…… nemmeno gli Osservatori………… avevo voglia di dirlo a qualcuno…… e tu
sei la prima che incontro……… se fosse capitato un’altro sarebbe stata la stessa
cosa…> ……Dawn sta per replicare, quando il vampiro riprende a parlare…<Vuoi
ascoltare un’altra storia ?…> chiede lui <… non è molto lunga…… però è
interessante…… ed ha un finale aperto a molte interpretazioni…> le gambe del
vampiro si distendono del tutto……… nessun’altro movimento……… solo il rumore di
quello che ricorda un sospiro pensoso……… un rumore del tutto impossibile, pensa
distrattamente Dawn, dato che i vampiri non respirano affatto…
…ma,
quell’immaginario, sospiro sembra esserci stato davvero………… sembra quasi il
rumore di una porta che si apre, affacciandosi su tristi ricordi passati…
<Hai mai
visto le pecore con i loro cuccioli ?…> chiede Kroy all’improvviso……… e non
aspetta risposta, prima di riprendere a parlare… <…quando un ’agnellino
nasce, la madre lo allatta e lo cresce…… è una scena tenera e commovente……… ma
devi pensare che SOLO LA MADRE, si prende il dovere di allattare il PROPRIO
figlio………… se sposti l’agnellino accanto ad un’altra pecora, quest’ultima, non
riconoscendolo come suo, arriverà anche a prenderlo a calci, pur di
allontanarlo ………… questi sono i rapporti umani all’interno di una Malabolgia
……… le madri allevano solo i loro figli …… …… i bambini che… in qualche
maniera… l’ hanno persa…… e non sanno ancora badare a se stessi, sono tutti
accomunati da un unico destino……………… … e se non c’è un Norgya a dare l’ordine
ad una donna di occuparsi del bambino……… queste ultime, tendono a ignorarlo………
a lasciarlo a se stesso…… ma non pensare che sia una cosa terribilmente
crudele, passare accanto ad un neonato che piange di fame e fingere di
ignorarlo… ………… è solo che………… che in una Malabolgia ci sono troppe persone a
dividersi solo quello che basta per farli arrivare a fine giornata…>…
…
silenzio……………… e Dawn, dopo qualche minuto che questi si protrae, arriva a
pensare che il racconto finisca lì…………ma Kroy riprende a parlare…
<Un
giorno……………ero nelle mie stanze…………… e ………… e mi portarono……………… ……… era……………
era un ………> il discorso si interrompe di nuovo…… e nonostante il freddo
risentimento che la ragazza prova per il vampiro, avverta la sensazione di
disagio di quest’ultimo, mentre sceglie accuratamente le parole per continuare
il discorso…
…il braccio
sinistro di Kroy emerge dall’ombra……… le dita delle mano, piegate a coppa, come
per sorreggere qualcosa……… <Stava in una mano…> …e il tono con cui dice
quelle poche parole, fa vacillare Dawn, tanto è il dolore con cui sono state
dette…<…la madre era morta già da qualche giorno, quando si accorsero di
lui………ma non certo per il suo pianto…… solo per il fetore di morte che usciva
da quella galleria……… Callum, uno dei miei capo-guardiano, anziché gettare
madre e neonato nelle fosse per i cadaveri, decise invece di portarmelo in
omaggio……… …… un regalo da parte sua… forse per entrare nelle mie grazie………………
quando, ancora, davo un peso a queste cose…> silenzio, di nuovo…
…<… mi ricordo…>
riprende il vampiro……… poi si interrompe per qualche secondo, cercando di
riafferrare quei ricordi, seppelliti da millenni…
<… avrà
avuto un mese al massimo……… affamato e infreddolito, non aveva nemmeno più la
forza di piangere……… così gracile che non ci sarebbe venuto nemmeno uno
spuntino…> una risata viene dall’ombra……… qualcosa di raschiante che sa di
falso e forzato……… e che termina pochi secondi dopo…
… < …lo
tenni in questo palmo……… e non fu nemmeno un grande sforzo……… come sollevare
una mela da mordere…………e lui………lui, con una delle sue manine, si aggrappò al
mio pollice ………… ricordo che mi stupì di quanta forza aveva in corpo, quel
neonato……… strinse con tutta la forza che aveva in quelle piccole dita…… non
era un oggetto !!! ……… non era una “cosa” !!! ……… ma un essere vivente ……… e
voleva dimostrarmi che, nonostante fosse pelle e ossa, aveva ancora una
scintilla dentro di lui………… reclamava il diritto di vivere…………… lo voleva sopra
ogni cosa………… e io……chi ero per impedirglielo ? ……… e sai una cosa ?……… era
strano, ma all’improvviso, per quanto mi sforzassi, non riuscivo più a
ricordarmi chi fossi……… così ! …… non riuscivo neppure a rammentare neppure il
mio nome……… solo un ricordo avevo chiaro in testa…… un’immagine … …… quella di
un ragazzo di dodici anni………… un ragazzo che, da adulto, avrebbe voluto
assomigliare in tutto e per tutto al capo del proprio Clan………… essere un grande
guerriero forte e coraggioso…… ma anche un capo giusto e saggio…………… quel
ragazzo aveva l’unico desiderio di voler essere identico a suo padre……… e
d’improvviso, mi chiesi se ci era riuscito………… se era diventato quello che
aveva desiderato………… era potente, è vero…… era temuto persino tra i suoi
compagni……aveva il dominio su vaste terre……… era circondato da servi e schiavi……
ma nonostante questo, la risposta, tornava sempre ad essere un secco “NO”……
………non era diventato quello che aveva desiderato……… era…… qualcos’altro…………tra
il ragazzo che ero stato e ciò che ero adesso, vedevo due individui del tutto
diversi, come il giorno lo è dalla notte…………… Triarra lo aveva anche detto… “sta
attento a tuo figlio…… ha i capelli bianchi come la neve ma il suo destino è
nero come la notte…”…… forse mio padre, anziché scacciare la Sciamana del
villaggio, avrebbe dovuto dargli ascolto, e scacciare me……………… e di nuovo mi
chiesi che cosa ero ?………. che cos’è qualcuno che fa morire di fatica le madri e
divora i loro figli ?…… CHE COSA ERO ???………… CHE COSA ERO DIVENTATO ?…>
… il
braccio ricade a terra di peso e resta lì <…il bambino, all’improvviso,
smise di piangere…… e di muoversi…> aggiunge Kroy………… e non c’è bisogno che
Dawn chieda spiegazioni <…non so dirti per quanto tempo ho vagato da quel
giorno in poi…… vent’anni anni ?………… trenta ??… …… chi può dirlo ???………… per
quanto ci riguarda, “tempo” è solo una parola senza più alcun significato……… e
fa sentire la sua presenza solo facendoci perdere qualche ricordo ogni tanto…
………ma nonostante i secoli……… i millenni……………il peso di quel bambino…… io lo
sento…… lo sento ancora sulla mia mano ……… e, ancora oggi, sento le sue dita
strette al mio pollice…>…
…silenzio…
…<Era la
metà del dodicesimo secolo quando, un giorno, la trovai…… abbandonata nella
neve, ai margini di una strada……… di
sicuro, quello, era un inverno troppo freddo…… TROPPO…… per tenere una bocca in
più da sfamare, nella propria casa …………… ma forse, con un ultimo moto di
compassione, la lasciarono dove qualcuno avrebbe potuta trovarla e accoglierla
nella propria casa… ………………… non………… non ricordo neppure perché ero a Mosca in quel
periodo……… tutto è così confuso, fino al giorno in cui la trovai …… trovai Anna
……… fino ad allora i miei ricordi, sono tutti un miscuglio di facce e posti che
non riescono più a dirmi niente…… ……… avevo una villa e mi facevo chiamare
Conte ……… non ricordo con che nome…> l’ennesimo silenzio, è interrotto da
una risata triste… <… a pensarci, è tutto da ridere……… NOI possiamo esistere
in eterno………… ma ci dobbiamo inventare di continuo delle mortali vite da
vivere, per riempire il tempo infinito della nostra morte…>
…silenzio………
l’unico, improvviso rumore, è il movimento di BL8431 che si agita sotto i
cartoni, in preda a qualche sogno………… ma Dawn, non riesce a girarsi a
guardarla……… può solo fissare la figura in ombra che riprende a parlare…
<L’ ho
cresciuta io……… avrei potuta affidarla a qualcuno dei contadini che lavoravano
per me………… ma…… ma ho sentito che questo compito era mio…… una sorta…… non so
!……… una sorta di debito da pagare con il mondo…………… ma se, all’inizio sono
stato solo un padre… ……… di seguito, sono diventato, un fratello maggiore …………
poi, un caro amico……… e infine…………………> <Un’amante…> conclude Dawn con
un tono di voce così duro che persino lei stenta a riconoscerlo…<Questa è
stata la ciliegina sulla torta…> replica Kroy con voce stanca… <… fino ad
allora……non ho mai creduto davvero di poter amare qualcuno, più di me stesso……
e quando Koskoff la uccise……… sai quale fu l’ultima parola di Anna ? …………… fu
il mio nome………… usò il suo ultimo respiro solo per chiamarmi……… … e da allora,
io ho un solo e unico pensiero……… ed è qualcosa di costante … …… che non mi
abbandona mai……… che mi fa compagnia nelle notti solitarie, insieme alle urla
di quelli che ho ucciso……… un pensiero che segue e controlla tutte le mie
azioni………… e che da allora ha determinato tutto il resto della mia
esistenza…>
…Dawn non
dice niente……… ma capisce bene a cosa si riferisca Kroy…
…<Ecco
cosa sono adesso……………… ecco cosa è diventato il ragazzo che voleva essere come
suo padre………… un prete monco, che ha l’unico, ossessionante, pensiero di
vendicarsi di quello che fu il suo migliore amico…>
…detto
questo, le gambe si piegano per qualche secondo, sparendo nel buio del
sottoscala……… c’è un tramestio……… e la figura di Kroy riemerge……………gli occhi
rosa che fissano Dawn, con sguardo stanco…… triste……… ma c’è di più……… anzi………
qualcosa che manca del tutto……… una sorta di vuoto in quello sguardo…
…sono gli
occhi di chi non ha più voglia di vivere…
…il vampiro
barcolla verso la ragazza che lo fissa impietrita…… ma Kroy, si volge di lato e
aiutandosi con l’unico braccio che usa per puntellarsi alla parete, sale lungo
le scale…
<IO………>
esclama d’improvviso Dawn, senza riuscire a frenare quelle parole, che, per
qualche motivo, le fanno paura sentirle uscire dalle labbra…<…io……… io ti ho
sognato ?……… tu…… chi sei ?…>
…Kroy si volge a
fissarla……<Chi sei tu……è la vera domanda… > replica lui …… ma non attende
una risposta che sa bene che, per ora, non arriverà…… riprende a salire la
scala e dopo poco scompare…
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