DAL
PROFONDO
(nona parte)
117.
…Samandra
sbuffa annoiata, poi volge la testa incappucciata verso la ragazza……apre la
bocca un paio di volte, ma senza riuscire a trovare il fiato per parlare………ma
in fondo…… a chi importa, se racconta qualcosa ???………da quando è qui, ha la
brutta sensazione che non né uscirà viva…
<Quando hai un padre che un
giorno unisce i suoi due più grandi interessi…> esclama la donna <…la
demonologia, e le donne…capita che allora nasca qualcuno come Zefon……e lui, è
uno di quelli, che la vita ha sempre preso a schiaffi……e allo stesso, per un
qualche ironia, la vita lo ha anche baciato in fronte…>…il cappuccio si
piega di lato…………e anche se a Buffy sembra impossibile, sente qualcosa, simile
ad uno sguardo, su di lei…
…uno sguardo senz’occhi che la
osserva, come valutandola…
…<Immagina…> esclama lei
d’improvviso…<…che anziché essere una perfetta e bionda
Cheerleader……nascessi con la pelle grigio metallico……e occhi gialli……e a dodici
anni, se già alto quasi un metro e ottanta………che razza di vita avresti ???…>
la domanda viene lasciata in sospeso qualche secondo, ma poi la donna riprende
a parlare …
…<Tu sei la migliore……la più
forte di tutti……e forse anche la più intelligente……ma a che ti serve tutto questo
???…non puoi nemmeno uscire di casa, solo perché la maggior parte della gente,
si farebbe prendere da un attacco isterico, nel momento in cui ti vedesse
camminare accanto a loro …………e allora ti inventi una vita……è impossibile farne
a meno………ti scegli una scuola… …osservi i tuoi “compagni di classe”……studi le
loro vite, giorno per giorno……li segui senza farti vedere…………e alla fine, è
come se li conoscessi da sempre……sai tutto sui loro amori e i loro
interessi……sulla loro vita e la loro famiglia……sei triste quando vengono
mollati dal loro patner…e gioisci quando vengono promossi……e alle volte ti
ritrovi anche a parlare da solo, immaginando che loro siano attorno a te ad
ascoltarti……mandi regali di compleanno, senza dedica……fiori nelle stanze di
ospedale, quando hanno un incidente……poesie senza firma alle… cheerleader più
carine……e alla fine arrivi al punto di entrare di soppiatto nella scuola e fai
una copia dei testi di esami……ma solo per tornare a casa e svolgerli……per
illuderti che in un certo senso, quello che fanno loro, lo fai anche tu……FAI
PARTE DI UNA CLASSE……ed è ovvio, che ci debbano essere dei compiti da
svolgere……> si sente una risata triste, venire da sotto il cappuccio <…il
risultato finale, il tuo, meriterebbe un bel A+……peccato che il compito non lo
puoi consegnare… ………ma, alla fine, non ti importa……tu sei superiore……LO SAI……LO
CAPISCI……e ora hai un nuovo obbiettivo…non puoi diventare come i tuoi
“compagni” umani ???…BENE !!!…diventerai superiore a loro……li osservi mentre si
allenano a saltare con l’asta……poi, quando le luci del campo si spengono,
arrivi tu……ti alleni per mesi, e alla fine, potresti benissimo partecipare alle
Olimpiadi……stessa cosa per il nuoto o per le gare di corsa…………ma nonostante
tutto……ti manca sempre qualcosa……qualcosa che va oltre tutto questo……è una vita
vera……ad un certo punto, ti rendi conto, che non puoi più andare avanti con una
finzione…>
…dal sacco a pelo, Samandra tira
fuori di scatto un braccio, e punta la mano fasciata, verso Buffy…
…lo stomaco di questa si contrae
all’istante, mentre si prepara all’impatto di qualcosa che sta per
colpirla………ma non succede niente…
<ZIO SAM HA BISOGNO DI TE…>
esclama la strega con enfasi, citando semplicemente lo slogan di qualche
cartellone……il braccio cade a terra e lentamente viene riportato al caldo,
dentro il sacco a pelo…<Nell’Inferno del sud-est asiatico…> riprende la
donna, facendo una grossolana imitazione dei cinegiornali dell’epoca <… i
crudeli Vietcong, si oppongono ai fieri eroi del mondo libero… ……l’America ha bisogno
di te, per liberare gli oppressi dagli oppressori……BLA, BLA, BLA…> conclude
Samandra con voce di nuovo stanca…
<…e allora decidi di
arruolarti……dare uno scopo alla tua vita……servire il tuo paese……perché anche
tu, nel bene o nel male, sei Americano………e anche se vorresti negarlo……dentro di
te, si agita ancora il desiderio, di diventare un essere umano……di essere
considerato tale……… …pensala…come una specie di integrazione……perché tu,
nonostante il tuo aspetto, ti chiami Jhonatan Malias………Zefon non è il tuo vero
nome……è solo il tuo…… “nome di battaglia” in questo nostro gruppo…………e allora
ti arruoli………e anche se all’inizio, il marine incaricato del reclutamento,
vorrebbe spararti in testa appena ti vede oltrepassare la porta a vetri………UN
DEMONE……accidenti……ai piani alti, vanno in brodo di giuggiole……non un comune
essere umano…NON UN ESSERE UMANO……> e in queste ultime parole, Buffy coglie
senza ombra di dubbio, la nota di disprezzo…<…ma un demone……cosa potrebbe
fare ???……COSA ???…allora ti mettono alla prova……dimostri subito la tua
superiorità……sei più forte……più veloce……più abile degli altri……sei una perfetta
macchina omicida……ti danno una pacca sulla spalla……a dire la verità, fanno una
specie di scaricabarile, e partendo dai Generali, è solo l’ultimo tenentino a
dartela davvero………e poi via……vai a difendere il tuo paese… ……solo che ti trovi
in un inferno peggiore di questo…> esclama lei, indicando con un cenno della
testa, il cielo rosso…<…in un inferno molto peggiore della solitudine che
hai vissuto da ragazzo……devi avere gli occhi aperti ogni istante……e non solo
guardarti dai Viet nascosti nella boscaglia……ma anche dai tuoi compagni che non
si fidano affatto di un mostro come te…e ogni volta che giri lo sguardo, senti
lo scatto delle sicure, sulle loro armi……> e qui Samandra si interrompe…
…si volge faticosamente di lato
e si tira le coperte sopra la testa, mentre Buffy, continua a fissarla
<E…allora ???…che succede poi ???…> domanda la ragazza ormai presa dal
discorso………ma la strega non aggiunge altro…<Ti ho già detto abbastanza da
farmi ammazzare da lui, se lo sapesse …> aggiunge la donna qualche secondo
dopo <…i suoi tentativi di… “diventare”…un essere umano, sono una specie di
ricordi spiacevoli…diciamo che se ne vergogna…e preferisce che nessuno ne sappia
niente…> <Ma tu li conosci…> <Lui è un mostro……e anch’io……ci siamo
fatti compagnia a vicenda, raccontandoci
le nostre sventure…><…e la tua vita ?…com’è ???… > domanda
Buffy……la donna non risponde, ma si sente una risatina provenire da sotto il
cappuccio…<Sei un’impicciona, ragazzina………hai visto la mia faccia ?…>
chiede lei con voce triste……Buffy non risponde e si limita ad annuire……poi,
ricordandosi del volto della donna, <SI…> esclama ad alta voce…
…Samandra non parla per qualche
istante……solo una risatina…ma senza allegria…<…è inutile che tu parli,
anziché fare gesti……anche se mi mancano gli occhi, posso comunque…… “vedere”
………in un certo senso…posso vedere il movimento……di…………io li chiamo
“flussi”……non so se hanno un loro nome……sono……sono fili luminosi……e
accontentati di questa descrizione, perché di meglio non posso fare……io posso
vedere questi fili……attorno a noi, ogni tanto ne saetta qualcuno di
piccolino……poi sparisce……sono così……appaiono e spariscono…> <Simili a
linee di esistenza ?…> domanda Buffy…
…Samandra sogghigna ma non
risponde <…ehy !!!…> esclama qualche secondo dopo <…non pensavo che
sapessi qualcosa di colto, oltre a paletti di legno e Kung-Fu………comunque hai
ragione……sono simili a linee di esistenza……forse lo sono davvero……ma solo molto
più piccole e instabili…………le linee di esistenza si spostano di continuo,
simili a mastodontici serpenti…si contorcono, si piegano, si allungano……ma bene
o male, li posso sempre avere sott’occhio………ma non li uso……troppo potenti……ho
paura di fondermi le mani……ma questi flussi, quelli che vedo io, sono
instabili……appaiono e dopo qualche istante o qualche ora, svaniscono nel nulla
dal quale sono spuntati…> <Come……come fai……a………usarli ???……> <Mi
concentro finché………ma qui entrerebbero in campo considerazioni sulla vibrazione
del ritmo atomico, che se devo essere sincera neppure io capisco……facendola
semplice……diciamo che riesco a rendere le mie mani, “solide” per poter toccare
flussi……faccio in modo, cioè, che le mie mani passino in una realtà vicina a
questi flussi, così da poterli toccare……dopodiché, li afferro……li tengo stretti
come la testa di un serpente………li blocco e concentro il loro potere ……come una
diga……dato che posso vederli, posso anche dirigerli……mi basta piazzarci davanti
una mano e indirizzarli……oppure stringerli fino a gonfiarli……e poi lasciare di
scatto, ottenendo una scarica di energia………ma i flussi, si dividono in
instabili e stabili……quelli che “vedo” saettare, sono gli instabili………gli
stabili, invece sono quei flussi che si trovano nei corpi……ce ne sono centinaia
in ognuno di noi……centinaia di piccoli fili luminosi che si muovono nel nostro
corpo……è come…… come …………immagina un disegno su un foglio……che rappresenti una
persona………e dentro di questa, ci fai altri cento linee… …questo è l’esempio……quando
il corpo subisce un incidente, alcuni di questi fili si spezzano………ma dopo poco
si risaldano con altri vicini……lasciando, però, un buco vuoto nel punto della
ferita… …facendo in fretta, come per te e Zefon, sono riuscita a riagganciare i
fili giusti……spero…> <Speri ???…> <Può darsi……che quando vorrai
salutare un tuo amico……anziché alzare il braccio destro……storcerai la testa di
lato……o qualcosa del genere…>
…Buffy si limita a fissarla
senza parlare……ma dal buio del cappuccio spunta una risatina divertita…<…sto
scherzando…> esclama la strega…
<Riagganciare i fili
giusti…> riprende la strega con tono di nuovo serio <…deve essere una
cosa maledettamente veloce da fare………posso rimettere insieme le ossa e
richiudere i buchi, senza lasciare cicatrice……in fondo è solo di rimettere le
cose al posto giusto……ma se non faccio molto in fretta…………> <Puoi……puoi
solo………tu………vedi solo questi flussi……o……vedi anche……???…> chiede Buffy,
titubante per la domanda… …la donna non risponde subito…… passa qualche secondo
di silenzio, mentre il cappuccio si muove di poco…<Hai………i capelli biondi……e
sei……di pelle bianca…> esclama la donna………Buffy non replica, ma la sua
mente, continua a proporgli sempre la stessa scena……una faccia senza occhi…
…<Ma la mia descrizione……come
avrai capito è un po’ grossolana……e purtroppo è il meglio che posso fare……più
un oggetto si allontana, più diventa un’ombra scura nella testa……alle volte, mi
sembra di vivere in una chiazza di luce sporca……più qualcuno si allontana da
me, più lo perdo di vista, finché non si confonde con il buio oltre il cerchio
luminoso………continuo a vedere il mondo attraverso questi flussi……ma
nient’altro………………vivo in un pozzo al centro del mondo…>
<Capisco…> esclama
Buffy…<NO RAGAZZINA…>…urla d’improvviso la donna con la voce che
vibra d’odio… <……NON CAPISCI UN’ACCIDENTI DI NIENTE…VIVI LA MIA VITA PER
CAPIRE QUALCOSA……> …per qualche secondo, il suo corpo è scosso da un
tremito di rabbia… …poi la crisi passa, e svanisce allo stesso modo di come era
venuta…
<…scusami…> esclama infine
in un sussurro………Buffy non risponde e si limita a fissarla…<… io ……io ti
odio………non odio “Buffy”……ma odio quello che mi sembri……la bionda e perfetta
Cheerleader………la personificazione di quello che i miei genitori, volevano
diventassi… …e invece………ECCOMI QUA………………una strega con poteri occulti…>
118. “Toglimi da davanti quel
microfono……o te le faccio ingoiare”, Samandra (vero nome Sabrina Dover)
<Sai cosa sono le certezze
della vita ?…> chiede la donna all’improvviso <…le certezze della
vita…> riprende lei <…sono mattoni……mattoni posati uno sopra
l’altro……così da farne una pila altissima, e alla fine, sopra l’ultimo mattone,
ti ci metti in piedi tu………papà ti vuole bene…questa è una certezza…mamma ti
vuole bene……questa è un’altra certezza……la tua casa è il posto più sicuro del
mondo…… ennesima certezza….> Samandra si interrompe, girandosi su un fianco,
come se non trovasse pace…<…la pila di mattoni è solidissima e
altissima……forse anche troppo alta…ma in questa vita, hai bisogno di molte certezze
per andare avanti…………quindi non ti importa dell’altezza …………ma……ma quando hai
troppe certezze, che poggiano una sopra l’altra, basta solo una piccola
insignificante crepa……e il peso del resto della pila fa il resto……la crepa si
allarga…… …uno dei mattoni si sgretola……che sia uno dei primi o degli ultimi,
non ha importanza……ti sbilanci e cadi di sotto, insieme a tutta la pila di
mattoni…………e alla fine del volo, sai su cosa sbatti ???……sai su cosa ti
schianti dolorosamente ???……la dura realtà……… la realtà è che non diventerai
mai, quello che loro vogliono, la bionda reginetta di qualche concorso di
bellezza……la realtà che tua madre, inizia a considerarti la figlia del
demonio……la realtà che un giorno, la tua camera, diventa lo scantinato, in cui
devi vivere segregata per ben cinque, maledetti e lunghissimi anni………e
piangi……e implori……e supplichi che ti facciano uscire………batti i pugni contro la
porta, fino a farti sanguinare le mani………giuri mille volte, che non vedrai più
le cose-che-solo-tu-vedi ……giuri qualunque cosa purché ti facciano uscire………e a
forza di piangere……penso……che ti si possano anche sciogliere gli occhi……ti alzi
una mattina …oppure era sera ???……la cantina era sempre al buio e non ho mai
capito che ora fosse…… dicevo ???……AH, GIA……ti alzi una mattina……e scopri che
non hai più gli occhi………per qualche secondo ti chiedi dove possono essere
caduti……poi la realtà di quello che è successo, ti entra nel cervello come un
treno da cento tonnellate………e urli così forte da far male……>
…un sospiro proviene da sotto il
cappuccio, e il discorso si interrompe…
…<Ci
vuole forza…> riprende Samandra all’improvviso <…ci vuole forza per
andare avanti…… …se la caduta e il peso delle certezze infrante non ti hanno
ucciso……se non ti hanno schiacciato sotto di te……hai solo una scelta………o
raccogli i cocci sparsi di quei mattoni, e costruisci una nuova pila……una nuova
vita……forse, come Samandra la strega………una dura e gelida bastarda senza
cuore………oppure ti lasci morire di fame in quel buio scantinato…>
…c’è una
pausa carica di tensione palpabile…
<…riposati…>
esclama la strega con voce di nuovo gelida……la parentesi umana si è chiusa,
capisce Buffy, e ora la donna cerca di ritornare alla sua maschera
gelida…<…domani faremo il nostro ingresso nell’anticamera…>
<Anticamera ???…> domanda Buffy stupita <…vedrai…> risponde la
donna………poi, si gira dalla parte opposta e smette di parlare…
…dopo
qualche minuto, che Buffy continua a fissarla, come in attesa che riprenda a
parlare……ma tutto ciò che sente è solo un leggero respiro, di una persona
addormentata… alla fine la ragazza scuote la testa……non sa sinceramente cosa
pensare……poi emette un breve sospiro e si volta per osservare il cielo rosso,
sperando………non sa sinceramente cosa aspettarsi……come in attesa che volta di
buio si apra……e ne esca fuori una luna piena……ma tutto ciò che ottiene,
all’improvviso, è uno di quei lampi silenziosi
che saettano nel cielo rossastro ………annoiata dal monotono spettacolo, si
rigira su un fianco e cerca di dormire …non sa neppure lei cosa……ma mentre
osserva, un nuovo lampo luminoso esplode tra le nubi……dura qualche istante e
svanisce subito dopo……
……una
ventina di metri di distanza, qualcosa si alza all’improvviso dal
terreno……Buffy si contrae di colpo, pensando ad un nuovo verme della sabbia……ma
subito una voce attutita gli arriva alle orecchie, esclamando una sola parola…
…GOG…
…poi ci
sono altre voci che dicono qualcosa che lei non comprende……una di queste sembra
di Zefon……il tono……il tono è…
…la fatica
accumulata si fa sentire di colpo e senza che riesca ad impedirlo, Buffy chiude
gli occhi e scivola nel sonno………non sa per quale motivo ma d’improvviso si
rende conto di non dover temere alcunché durante il suo riposo…
119. DA QUALCHE PARTE NEL
NULLA…
<…riposati
Buffy……………veglio io su di te…………su tutti voi…> conclude la bocca
atteggiandosi a sorriso…
120. “Io ammazzo
indifferentemente, gente di qualunque età, sesso, razza, religione, credo
politico e ceto sociale……in definitiva, sono sicuro di essere l’unico vero e
autentico NON razzista che esista al mondo………e se mi pagano, in più ci godo
anche a farlo…”, Styx (vero nome)
…LA BOCCA CHE URLA……LA BOCCA
CHE URLA……è sempre così che comincia
quel maledetto sogno……prima è buio……poi le ombre si dissipano…
…LA BOCCA CHE URLA…
…non è proprio una bocca……non è
affatto una bocca……anche se quel grosso buco nella montagna, da tutta
l’impressione di una bocca spalancata……una bocca che urla, appunto…
…che giorno era ?……martedì
???…mercoledì ???……quanto tempo è passato da allora ?…cento anni ?……centoventi
???……BHO !!!……ma nonostante tutto……QUASI TUTTE LE VOLTE CHE SI ADDORMENTA…è
sempre lo stesso dannato incubo……già…… INCUBO… …e la cosa peggiore, è che lo ha
vissuto veramente……non è frutto di una fantasia malata……ogni notte, rivive gli
avvenimenti di quel giorno………la sua mente, scioccata, è stata come un
telecamera, che ha registrato tutti i fatti dal momento in cui entra in quella
caverna………e il suo cervello, da allora, è stato come un videoregistratore
rotto, che continua a proporgli, senza mai fermarsi, sempre lo stesso
film…sempre lo stesso maledetto film……com’è cominciato tutto ???……com’era
iniziata, prima di allora ???….questo lo ricorda più vagamente…
…erano in sei……lui e un gruppo
di suoi compagni……erano piombati di notte in quel villaggio di pescatori
greci……a forza di calci e pugni, hanno fatto uscire tutti gli abitanti, e li
hanno radunati in piazza…… chiedono al capo villaggio, dove si trova la
caverna…lui non risponde… …balbetta ……e parla di un demone feroce……di un mostro
terribile dagli occhi gialli…
…il gruppo ride di gusto………LORO
SONO DEMONI !!!……e di certo, un “collega”, non potrà spaventarli……ma il
vecchio, continua a dire che non vuole rispondere, o attirerà l’ira del demone,
sul villaggio…
…allora Manus, uno del gruppo,
prende una giovane ragazza che si stringeva alle spalle del
vecchio…probabilmente la figlia……la prende da parte e la porta a pochi metri di
distanza dal gruppo………e per cinque interi minuti, usa su di lei, il suo
pugnale……e da quel punto in poi………è da ridere……TUTTO DA RIDERE !!!……a quel
punto diventa un problema far star zitto il vecchio……dopo aver sentito le urla
della ragazza, il vecchio barbagianni sarebbe anche pronto a danzare ritto
sulle mani…
…loro se ne vanno dal
villaggio……ma promettono che torneranno, se il vecchio idiota ha mentito……lui
cerca di sorreggere la figlia che piange di dolore…e, sgarbatamente, nemmeno li
saluta, mentre si allontano…
…i due gemelli Lhota e Mhota, si
propongono come volontari per sorvegliare gli abitanti del villaggio………non che
si fidi un granché di loro……per caso Lhota (quello con la pinna dorsale,
dipinta di azzurro) non passa un pollice sulla sua ascia, come per sincerarsi
del taglio ???……e suo fratello (quello con gli orecchini, che sono due crani
rimpiccioliti…) non osserva la gente, allo stesso modo di un tizio che dal
macellaio, sta decidendo se comprare un filetto o una bistecca ???…
…poco o male……tanto la gente la
devono ammazzare lo stesso……gli dispiace solo che saranno i due gemelli a
prendersi tutto il divertimento…
…camminano su un vecchio
sentiero, pieno di sassi ed erbacce……ridono di qualcosa, che adesso non
ricorda………forse una delle barzellette oscene di Xur ???…quel bestione sembrava
averne una riserva inesauribile………DIECIMILA DOLLARI……un bel po’ di soldi……e
tutto per procurare un cadavere rinsecchito……valli a capire i ricchi !!!……e per
di più i ricchi strambi, che nemmeno si fanno vedere…… (il segretario personale
di un tizio mai sentito, li ha fatti accomodare nello studio…del suo
“padrone”…e gli ha offerto questo lavoro…)……ma in fondo, chi se ne frega……non
sono affari che lo riguardano…
…arrivano alla caverna dopo una
decina di minuti……c’è un piccolo albero di pesche che cresce davanti
all’ingresso……è strano……sembra proprio che sia stato piantato lì
apposta………messo lì per chiudere la caverna…
…Xur lo afferra con le sue
quattro braccia e lo sradica dopo qualche sforzo……accendono le torce ed entrano
nella caverna……e da qui in poi……i ricordi sono ancora vivi…… come………come se
fosse tutto accaduto poche ore prima……perché è qui che l’orribile sogno inizia
……
…LA BOCCA CHE URLA…
…<…posticino accogliente…>
esclama Manus con una delle sue bocche……<…mi ricorda casa mia…> esclama
Zaron con l’unico grande occhio, che occupa metà della faccia, mentre volge la
torcia da sinistra a destra, come se si attendesse qualcosa……sono solo voci, o
è vero che quelli della sua razza, sanno in qualche modo, vedere anche il
futuro prossimo ???…
…il percorso è breve……arrivano
dopo poco, in una specie di grossa sala vagamente quadrata …(…si dice, che nei
tempi antichi, sia stato un tempio di qualche divinità…)…ai lati della stanza,
alcune colonne di pietra, scolpite nella roccia stessa……in fondo, scavata
anch’essa nella roccia, , una nicchia vuota, che doveva contenere una qualche
statua……ma ciò che li interessa, è quello che c’è al centro della stanza……un
grosso blocco rettangolare di pietra……lungo due metri e largo poco più di
uno…sopra di esso, solo un lungo pezzo di legno, come……come se……………come se
fosse………UN PALETTO ???…
…d’improvviso, un brivido gli
corre giù per la schiena………guarda intorno, per vedere almeno un disegno di
qualche figura……una scritta……o qualcosa del genere…per capire di chi sia il
corpo nella bara di pietra………è pazzesco pensarlo……ma………un paletto
??????…………………e se……e se fossa la tomba di una…………NO !!!……NO ASSOLUTAMENTE
!!!……è pazzesco solo pensarlo……pura leggenda…nient’altro…
…<Eccoci qua…> esclama lui
fissando la sarcofago di roccia…<…che facciamo ???……gli diamo una pulita per
togliere la polvere…e poi ci facciamo un giro di poker sopra ???…> battuta
non tanto divertente, ma vuole scherzarci sopra, per esorcizzare la sua
paura…………nessuno sorride……ma non gli importa……la sua testa è altrove, mentre
focalizza i pensieri sulla grandezza un mazzetto di banconote, che gli sta
stretto nella tasca dei pantaloni……UNA GROSSA MAZZETTA……che gli deforma le
tasche…….la paura viene accantonata, di colpo………i soldi sono così tanti che
nelle tasche non c’entrano ???……poco male……può ben comprare un altro paio di
pantaloni, con tasche più capienti !!!…
…<Avanti…sbrighiamoci…>
esclama Zaron, con tono nervoso, fissando come ipnotizzato il coperchio di
pietra <Hai dimenticato gli occhiali ???…> domanda Manus, mentre scuote la
testa, cercando di non scoppiare a ridere…<…sbrighiamoci…> ripete di
nuovo Zaron, afferrando la pietra e cercando di sollevarla da solo……ma senza
successo……<…non sei tagliato per questi lavori…> commenta Xur, piegando
il corpo sopra la pietra e afferrandone i quattro……i suoi muscoli si gonfiano
di colpo, tendendo la pelle bluastra……grosse gocce di sudore grigio gli solcano
la fronte, mentre il suo volto si contrae per lo sforzo……e dopo un tempo che
pare interminabile, la lastra si solleva……dall’interno esce uno sbuffo d’aria
che puzza di morte e tempo…
…la pietra continua a spostarsi,
finché non viene messa di traverso sul resto della bara……<…ecco fatto…>
esclama Xur con un sorriso, mentre il suo petto si gonfia di orgoglio…ha di
nuovo dimostrato di essere il più forte……la traballante luce di una torcia,
illumina qualcosa dentro alla tomba……un drappo ???…… sembra proprio un drappo
rosso……almeno una volta lo era……ora, il colore tende al nero in alcuni punti……
…ma……la prima impressione……gli
ricorda……NAAAA !!!!………può essere il mantello di un generale Romano ???………c’è
qualcosa, sotto la stoffa lurida……qualcosa… …qualcosa che sembra proprio……
…ma la luce traballa di nuovo…
<ACCIDENTI ZARON…>
esclamano entrambe bocche di Manus, mentre fissa il monocolo che, con la mano
tremante, regge la torcia…<…CHE HAI ???……PAURA DI UN MANTELLO ???…>
chiede con un doppio sorriso…
…PRESENZA…
…qualcosa di nuovo nella
stanza……all’improvviso…
…lui e gli altri si girano di
scatto……le torcie spostate verso l’intruso………e alla fine lo vede……il tremendo
“MOSTRO”……all’imbocco della galleria……il corpo quasi scomparso nell’ombra del
tunnel………si vede bene solo la faccia…
…occhi gialli e canini lucenti……
…è forse questo il “TERRIBILE”
demone di cui parlava il vecchio rimbambito ??? ……dopo un istante di sorpresa,
si ritrova a sogghignare alla vista del vampiro…<Che vuoi ?…> chiede Xur,
incrociando sul petto nudo le quattro braccia……il vampiro non risponde e si
limita a fissarlo…… <Ho capito…HO CAPITO…> esclama Manus <…i
gemellini, giù al villaggio, si sono scatenati …… …e gli hanno tolto il
pranzo……> <ACCIDENTI…> replica Xur, scotendo la testa, come se fosse,
realmente, dispiaciuto…<…adesso, forse, tu e tuoi compagni, vi siete venuti
a lamentare da noi…… BHE ……mi dispiace per te……ma stasera vi tocca rimanere a
bocca asciutta……oppure, potete tornare indietro……e leccare il sangue per
terra…>
…il vampiro non replica…
…le sue braccia fanno
un’oscillazione improvvisa, mentre escono dall’ombra……qualcosa cade a terra e
rotola in maniera distorta, producendo una sorta di rimbombo sordo…
…sono due teste…
…due teste, con facce quasi
identiche……gli occhi grigi sbarrati……parti della mascella, sopra al taglio,
sono ancora aperte……i denti sporchi di sangue verdastro……una delle due teste,
ha ancora attaccato (sopra un altro grosso taglio laterale) un orecchino fatto
con una testa rimpicciolita…
…<…andatevene…> è tutto
quello che dice il vampiro……nient’altro……il tono non è minaccioso ……è calmo……tranquillo……
“CHE TEMPO FA ?”……lo stesso tono !!!……ma c’è qualcosa…… qualcosa di terribile
in quel volto, dai capelli neri chiazzati di grigio……lui ha già incontrato
vampiri……li detesta……luride sanguisughe…… niente di più……per farti rispettare
da loro, bastano un paio di calci ben assestati……e sarebbero pronti anche a
leccarti le scarpe……
…ma QUEL vampiro……ha
qualcosa……qualcosa di indefinibile……QUEL VAMPIRO……gli sembra………gli sembra………era
una storia……una storia di……che gli veniva……gli veniva raccontata……
…IMPOSSIBILE……INCONCEPIBILE……
LORO NON ESISTONO……o anche se una volta fossero esistiti……ora sono morti……morti
da secoli………da millenni…
…le quattro mani di Xur
scrocchiano di colpo, mentre si stringe i pugni…<…per curiosità…> esclama
con voce calma il bestione…<…i tuoi compagni, dove sono ?…> chiede,
mentre da un calcio ad una delle teste (quella di Mhota ???…) <Sono
solo…> esclama il non-morto, mentre entra nella sala……è più alto di quanto
sembrava……è vestito con pelli di capra……sembra solo un contadino male in
arnese………ma l’aspetto……è quello che incute timore……spalle erette…… sguardo
duro…
…il suo corpo, di colpo, si
rilassa……le sue braccia si distendono lungo i fianchi………la sua testa si china
in avanti, e gli occhi si chiudono……sembra quasi che si arrenda al suo destino…
…essere fatto a pezzi da quattro
pugni massicci…
…la torcia traballa ancora,
mentre Zaron trema da capo a piedi…
…Xur avanza con calma……le sue
braccia si allargano di colpo, mentre sta per eseguire la sua mossa preferita……
“la presa con stritolamento”…
…<Preferisci che ti ammazzi
al primo colpo ???…> domanda Xur…il vampiro rialza lo sguardo verso di
lui……il volto è tornato ad essere quello di un comune essere umano……e c’è una
luce diversa nei suoi occhi… ……e NON è paura……<Ho ancora una cosa in sospeso
da fare, prima di da morire…> esclama lui……ma non sta scherzando……la sua
voce è calma……NON STA SCHERZANDO…
…le braccia di Xur si allargano
ancora di più……i pugni si serrano mentre i muscoli si gonfiano a dismisura,
pronti a scattare……pronti a colpire……pronti a schiacciare……pronti…
…ma è in quel momento, che
inizia il vero incubo…
…una mano del vampiro (mai vista
prima, una tale velocità), scatta avanti verso il petto di Xur……le dita dritte
come lance……c’è un tonfo……qualcosa che sembra un frutto schiacciato…
…le quattro braccia, iniziano a
tremare sempre più visibilmente…
…le dita sporche di sangue,
vengono ritratte dal petto, all’altezza del cuore……c’è uno spruzzo di sangue
nerastro che macchia il soprabito del vampiro………e poi parte il suo pugno……una
sola mano stretta a pugno, che si alza dal basso verso l’alto……la mascella di
Xur viene centrata in pieno…
…ma stavolta il rumore è
diverso……qualcosa, come un carro che si fracella in un burrone…
…la sua faccia si deforma di colpo……gli
occhi sembrano per schizzargli fuori dalle orbite, tanto il cranio è stato
compresso……la testa si piega all’indietro con una velocità tale, che lo
schiocco del collo che si rompe, avviene pochi istanti dopo il pugno…
…e pochi altri secondi dopo, il
corpo di Xur, cade a terra, con un tonfo……e non si muove più…
…LA SUA FACCIA…LA SUA
FACCIA……ora……ora………il mento non esiste più…… incassato dentro il volto……un
pezzo d’osso biancastro, esce da una guancia, trafiggendola……la bocca è ridotta
ad una lunga fessura, di cui non si vedono neppure le labbra……dal naso esce un
rivolo di sangue nerastro……uno degli occhi, sembra in procinto di
staccarsi……Manus scatta avanti, sfoderando il suo pugnale……il vampiro lo
aspetta, fermo in piedi……sembra quasi che non lo consideri neppure una
minaccia……perché NON è una minaccia……non per lui……non per LORO…
…perché è sicuro come la
morte……non è leggenda o fantasia………LUI è uno di LORO……è uno dell’Artiglio di
Sangue…
…Manus mena un fendente, ma il
vampiro lo scansa, torcendo il busto……il pugnale taglia l’aria……ma una mano del
non-morto afferra il polso del compagno……una mano che storce il braccio, con la
stessa facilità con cui si gira un maniglia…
…il terrore è tale, che lui
rimane bloccato……desiderando solo che questo sia un incubo……e presto si
sveglierà……perché è ovvio che sia così…
…LORONONESISTONOLORONONESISTONO
LORONONESISTONOLORONONESISTONO LORONONESISTONOLORONONESISTONO
LORONONESISTONOLORONONESISTONO LORONONESISTONOLORONONESISTONO…
…non può essere vero……LORO SONO
LEGGENDA… …sono……sono come le Cacciatrici……pura leggenda…………come quando lui era
solo un cucciolo e la madre gli diceva… “se non finisci tutta la minestra di
topo, chiamo la Cacciatrice che viene a portarti via con il suo sacco nero”………
…è strano, però……perché,
nonostante la situazione tanto tragica, non riesce a resistere all’impulso di
ridere ???…
…il vampiro dice qualcosa a
Manus……lui non sente bene… …qualcosa del tipo <…io non sono una ragazzina
indifesa…>…il braccio di Manus viene piegato di colpo e il pugnale, ancora
stretto in mano, gli si infila nel petto……le sue doppie bocche, mandano un
grido strozzato……IN COPPIA……DIVERTENTE…………DA RIDERE………lui sente qualcosa di
duro sulle gambe……ma gli ci vuole un secondo, per capire che è caduto in
ginocchio……E LA FACCIA DI XUR……un volto stravolto da far rivoltare……che
divertente gioco di parole !!!……TUTTO DA RIDERE……
…c’è un suono strano……un suono
che nasce all’improvviso e si propaga nella caverna…… sembra una risata……Zaron
cade a terra morto………lui non ha visto come è successo……era troppo impegnato a
tenere le mani sulle orecchie……per non sentire……non sentire quell’orribile
risata…… ma non è il vampiro a ridere……quell’orribile suono……quello spaventoso
rumore di risate, viene dalla SUA bocca…
…lui ha un coltello attaccato
alla cintura……si è allenato per mesi, per essere abile quanto Manus … ma il
pensiero di afferrarlo e usarlo, all’improvviso gli sembra la cosa più inutile
e stupida del mondo…
…la situazione è tragica……ormai
è ad un passo dalla morte……ma allora, perché non riesce a smettere di ridere
???……ha talmente le lacrime agli occhi, che attorno a lui, tutto diventa
un’ombra sfocata…………qualcosa lo afferra per il collo e lo sbatte con forza
contro il muro……i suoi piedi si muovono, ma non riescono a toccare il
pavimento……e la risata……che continua peggio di prima…………qualcosa gli si infila
in bocca a forza……le dita della mano, gli riempiono tutta la bocca,
impedendogli di respirare… …<Ascolta …> la voce del vampiro è calma…
…tranquilla…… “buongiorno……buonanotte… …salve a lei…” il tono potrebbe essere
questo…<…tu vivrai…>
…le ultime parole……quello che ha
detto……gli ci vogliono diversi secondi per capirlo……e nonostante questo, non
può evitare di farsela addosso……<Riferisci questo……> dice il
vampiro……questa è solo la prefazione……prima di dirgli LE PAROLE……quelle
semplici ventinove parole……una sola frase……e la dice una volta soltanto…………ma
da quel giorno, quelle parole, gli si scolpiscono in mente come un marchio
arroventato sul cuoio………non le dimenticherà mai più, finché vivrà…
…e lo sguardo……lo sguardo di
lui, dopo che dice la prima di quelle ventinove parole……un nome……gli occhi gli
si illuminano……c’è rabbia……ODIO……così profondo e terribile, che gli congelano l’anima
e gli fanno contrarre lo stomaco……e senza nemmeno rendersene conto se la fa
addosso dalla paura…
<Raven…> esclama Jacob,
tenendo con una mano, il demone attaccato al muro……e il nome del suo nemico,
viene detto con tutto l’odio che ha in corpo… …<…abbiamo entrambi la stessa
dannazione……la mia, è che io non vedrò mai più un’altra Lissa……la tua, è che
non arriverai mai a vederne un’altra…>
…le mani del vampiro vengono
ritratte di colpo e lui cade a terra……gli ci vuole qualche secondo per capire
di essere ancora vivo <…vattene…>…esclama il vampiro……è una parola
strana……il suo cervello è talmente scioccato che gli serve almeno un minuto per
capire, cosa significhi… …<VATTENE…> questa volta, è un tuono che
spacca il cielo……
…lui incomincia a correre……cerca
di rialzarsi, ma scivola all’improvviso su qualcosa di umido (il sangue di Xur
???…)……arranca con le mani e i piedi, e arrivato all’imbocco della caverna,
cade di nuovo……si afferra con le unghie alle pareti di roccia e si rimette in
piedi……
…ORA MORIRÀ……il vampiro lo ha
ingannato……è come un gioco……gli ha dato solo l’illusione di poter
fuggire……adesso gli arriverà alle spalle……e lo colpirà……lo colpirà, finché…
…all’improvviso è di nuovo fuori
alla caverna……le mani scorticate……i ginocchi insanguinati… …ma fa poco caso a
questo……CORRERE……è l’unico pensiero dominante nel suo cervello… …e
allora corre…………corre per ore……corre finché il sole non sorge……e continua……
continua, finché non cade a terra, troppo esausto per continuare……troppo
stanco……mentre respira malamente…i due cuori che battono all’impazzata, e un
sapore aspro in bocca……è ancora vivo ???……una domanda stupida e superflua, ma
che gli appare di colpo in mente……ma non può fare a meno di farsela……è davvero,
ancora vivo ???…
…SI…
…
121.
Styx si sveglia di colpo……gli ci
vogliono una manciata di secondi per ricordare dove si trova……la grossa figura
di Gog, distesa a terra mentre russa sonoramente……Tien e Zefon, seduti vicino a
terra intenti a parlare di qualcosa……ma con le loro armi a portata di mano e
pronti a scattare in caso di pericolo…
…due figure un po’ più lontane,
gia addormentate nei loro sacchi a pelo…
…DANNAZIONE…
…ancora quel maledetto
incubo……Styx prende a respirare grosse boccate d’aria, filtrate dal metallo
della sua armatura…
…PUZZA…
…dopo averci sudato dentro per
tutta la mattina, la sua armatura puzza come qualcosa di morto…… ma di certo
non la toglierà……ancora non è a casa……a casa sua…
…casa sua è sicura……non il è
mondo esterno…
…CASA SUA…
…dopo essere entrato e aver chiuso
la porta d’acciaio, e averla sbarrata……dopo essersi assicurato che non ci siano
buchi nel muro di cemento armato……allora la toglierà la sua seconda pelle di
acciaio………allora smetterà di preoccuparsi……ma adesso, nonostante il peso e il
puzzo, di certo non toglierà la sua armatura……LUI è ancora in giro……da qualche
parte nel mondo……un giorno o l’altro, LUI, potrebbe decidere di venirsi a
prendere la sua vita, come ha fatto con Xur e gli altri……e Styx vuole essere
pronto per quel momento…
…la testa si distende di nuovo a
terra e gli occhi si chiudono cercando un sonno che non porti nessun tipo di
sogni…
122.
<…sparite…>
conclude Tien, fissando Zefon……ma lo sguardo di questi, sta guardando le due
figure nei sacchi a pelo…<…sei sicuro ?…> chiede infine <Posso anche
fare il buffone e scherzare…> esclama il Clown…<…ma non su questo…>
<Sparite tutte ?…> domanda Zefon con voce preoccupata <Certo…>
annuisce Tien <…prima che tornassi con quelle due, c’è ne erano una
decina……almeno……e subito dopo……sono svanite……le sentinelle si sono
inabissate……e stop…>
…il demone
storce la bocca, deformando le cicatrici……ma non commenta <Sanno che siamo
qui ?…> domanda Tien, infine……<Se fosse così……ci sarebbero già arrivati
addosso…>…
…il Clown
non replica e alza lo sguardo al cielo……<…è sempre meglio della mia
cella…> commenta con voce vaga……Zefon non dice niente e si limita a
fissarlo……i ricordi di quello che gli hanno fatto i “dottori” o come li chiama
lui, non sono cosa di cui Tien parla
volentieri……e si stupisce di sentirglieli raccontare senza un reale motivo…
…Zefon si
alza di scatto, afferrando il fucile a pompa……<…faccio io il primo
turno…> esclama incamminandosi subito…
…Tien
annuisce e si butta a terra……dopo anni passati a dormire sul cemento, la sabbia
la può considerare alla stregua di un letto di piume…
123.
Dalle
tasche Zefon recupera un mozzicone di sigaro e se lo infila in bocca, senza
neppure perdere tempo a cercare lo zippo……non lo accenderà……non è una buona
idea, accendere una luce, quando si cerca di rimanere nascosti………non che abbia
paura delle sentinelle……ma forse, ben altri lo stanno osservando…
…è pazzesco
!!!……questo posto dovrebbe essere disabitato……o no ???……le sentinelle, anche se
quasi estinte del tutto, dovrebbero essere disperse in tutta l’infinita distesa
della Landa ??……se di sicuro ci sono altri diavoli, perché non li hanno già
attaccati ???……
…troppe
domande senza risposta……mastica con rabbia il sigaro, assaporandone il sapore…
…si porta
il fucile in spalla e lo tiene lì, sentendo il peso rassicurante dell’arma……un
lampo silenzioso esplode all’orizzonte e Zefon, non può impedirsi di sentire un
brivido che gli saetta giù per le spalle…
………tutto
come allora……o quasi……
…allora non
aveva un fucile a pompa ma un M-16……e i lampi non provenivano da fulmini ma da
esplosioni……e il fragore di queste, spazzava via sia il buio che il silenzio di
quel villaggio…
……JANE……
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