DAL PROFONDO

(decima parte)

 

124. Villaggio di Thien-Su, Vietnam, 30 Ottobre 1965, Ore 21:50

Il silenzio ristagnava nella cabina dell’elicottero……stavano guardando lui, anche senza rivolgergli lo sguardo……conosceva a memoria le battutine sul suo conto…

 

… “Con la faccia che si ritrova, ammazza i nemici di spavento…” “Potrebbe anche mangiarli…” “È brutto del suo……o hai preso dai genitori-mostri…” BLA, BLA, BLA… …ma di quello che gli dicono alle spalle, a lui non importa……

 

NO !!!………è una menzogna……una patetica menzogna……come la volpe che non riesce arrivare all’uva e si consola dicendo che forse non è matura……A LUI IMPORTA……rischia la vita insieme ai suoi compagni e lo considerano………lo considerano per quello che è…

 

UN MOSTRO

 

…una faccia grigia e occhi giallastri, che deve sempre restare nascosto alla base……e uscire solo quando c’è una missione………rischia la vita con loro……gli protegge le spalle………ma di sicuro, i suoi “compagni”, in caso di pericolo, lo abbandoneranno…

 

…lui fissa la paratia di metallo, cercando di non fissare nessuno di loro……tanto, loro distrarrebbero gli sguardi……  …se il mostro ti fissa……muori in missione…” ……è la nuova battutina nei suoi confronti ???……appoggia la testa contro il rivestimento della cabina e stringe ancora più saldamente la sua arma…

 

…l’importante, è che non la tradisca almeno lei……non quando si trova davanti ad un Viet inferocito e armato…

 

……e poi, alle 00:01……inizia l’attacco……

 

125. Villaggio di Thien-Su, Vietnam, 31 Ottobre 1965, Ore 00:50

L’attacco era riuscito come perfettamente pianificato…

 

…rapido e brutale…

 

…gli elicotteri avevano fatto sbarcare lui e tutti i membri della sua unità……avevano aspettato una mezz’ora……poi erano ripartiti……e  avevano sorvolato il villaggio sparando con le mitragliatrici di bordo e con i missili……

 

…bersagliando qualunque cosa……ovunque brillasse una lucina……sparando all’impazzata in ogni posto, dove “sembrava” che qualcosa si muovesse……il villaggio doveva essere raso al suolo……e tutti gli abitanti presi prigionieri……quelli che sarebbero rimasti vivi, si intende…

 

… “Ragazzi…” disse qualche ora prima il Maggiore “ …abbiamo ricevuto alcuni rapporti sulle nostre unità investigative…” qui fa un pausa infilandosi in bocca uno dei suoi sigari, accendendolo con uno zippo, su cui è impresso il numero della sua unità “ …ci risulta, che nel villaggio di Thien-Su……qui nel delta del fiume Mekong…” esclama puntando una lunga bacchetta di legno su una mappa appesa al muro… “ …si stato scelto dallo Stato Maggiore nemico, come luogo per una riunione di loro Alti Ufficiale… ……i soldati a scorta, circa duecento, hanno preso possesso del villaggio e si sono sostituiti ai civili, per dare una parvenza di normalità al posto……infatti il consiglio di guerra, dovrebbe durare, secondo i nostri rapporti, almeno tre giorni, per stabilire in quale modo possono prenderci a calci fuori dal paese…” alcuni dei soldati ridono divertiti……ma lui continua a fissare il punto indicato dalla bacchetta…

 

…Zefon si acciglia, osservando la mappa……il villaggio è troppo vicino al fronte……e in più anche sul fiume……un posto davvero sbagliato per riunire uno Stato Maggiore……qualcosa non quadra…

 

“………ma non sarà così…… ……la missione avrà inizio alle ventidue e zerozero……sarete aviotrasportati a cinque miglia di distanza dal villaggio……e alla undici e cinquantaquattro, gli stessi elicotteri, attaccheranno il villaggio, per creare confusione e/o eliminare quanti più nemici è possibile………il vostro compito è di catturare… vivi…il più alto numero di ufficiali nemici… ……anche una decina ci bastano……dalla fine del Blitz aereo avrete un’ora e mezzo di tempo per compiere la missione e tornare al punto di raccolta………dopodiché, la zona verrà ripulita con il napalm, da una squadriglia…

 

…Zefon si volge di scatto, vedendo qualcosa che sbuca da una capanna……il dito sul grilletto si contrae……ma si blocca, senza premere…

 

…si tratta di Fuentes……uno dei suoi……questi sta facendo gesti verso di lui…… i rumori degli spari e il crepitio del fuoco che si leva dalle capanne in fiamme impediscono di capire gran parte delle sue parole………e per di più, sembra aver rinunciato all’inglese e si esprime solo in Spagnolo stretto…

 

…scuote la testa……le labbra si contraggono mentre getta un’occhiata intorno……troppo facile……eliminare i soldati che presidiavano le strade, è stato fin troppo semplice… …… …non erano nemmeno veterani con le facce dure……solo un gruppo di ragazzini che stringevano i fucili allo stesso modo di manici di zappe…

 

…ben poca resistenza hanno offerto duecento Viet armati e a difesa di un gruppo di loro alti ufficiali………e di questi ultimi, non è ha ancora incontrato nessuno……forse si erano travestiti da contadini anche loro ???………e i rinforzi ???…dove sono i rinforzi dei Viet ???……avranno visto le esplosioni……PER FORZA !!!……………a quest’ora sarebbero dovuti già calare su di loro come un intero formicaio inferocito…

 

…parecchie figure si muovono attorno a lui……tutti suoi compagni……qua e là, a terra , i corpi contorti di alcuni civili (SOLDATI !!!……il Maggiore ha detto che sono tutti soldati !!!), crivellati di pallottole, dilaniati dalle esplosioni o con i corpi carbonizzati…

 

…scuote la testa come per cacciare di mente quei corpi senza vita……getta un’occhiata intorno, poi a passo svelto si avvicina a Fuentes…

 

…e quando è abbastanza vicino, vede la sua faccia…

 

…<…che……che……che abbiamo……fatto ???…> domanda con la faccia stravolta, mentre si accosta alla parete di una capanna……talmente sconvolto da buttarcisi contro e rimanere lì senza poter fare altro che fissare la porta aperta di una capanna…

 

…passa la mano sulla fibbia del suo M-16 e la arrotola afferrando meglio il calcio……mette un piede dentro alla capanna, gettando una rapida occhiata……

 

…<…mio dio…> esclama con un filo di voce…

 

124. Villaggio di Thien-Su, Vietnam, 31 Ottobre 1965, Ore 00:54

Il colore che domina la scena è il rosso…

 

…è tutto rosso…

 

…le pareti……il soffitto……il pavimento……anche il pavimento è rosso……lo si vede bene, nei punti in cui non c’è un cadavere…

 

…donne, bambini e vecchi……nessun’altro…

 

…sono almeno una ventina……i corpi a terra……le pareti mostrano i grossi fori delle pallottole 7,62 sparate dagli elicotteri…………

 

…li hanno uccisi loro……senza dubbio…

 

…il respiro gli fugge dalle labbra…………e capisce…………capisce che quando questa storia farà il giro dei villaggi vicini, l’esercito nemico si ingrosserà di colpo………tutti gli uomini e le donne prenderanno in mano un’arma e vorranno vendicare la distruzione e il massacro dei loro compagni, fratelli e amici  a opera dell’esercito invasore…

 

…niente si muove dentro alla capanna……ma l’odore dolciastro del sangue è qualcosa che sembra aggredirgli le narici…… “perché non ti sei buttato a terra a leccare il sangue ?…”……giura che chiunque, in futuro, gli farà una battutina del genere, lo ucciderà a mani nude…

 

…c’è una presenza dietro di lui……si volge solo per osservare Baxter e Adams……loro lo guardano con occhi duri……forse pensano di averlo interrotto, mentre stava per buttarsi a terra a leccare il sangue ???…

 

…<Bisogna avvertire la base……sospendere l’attacco…> esclama lui con foga……ma loro lo guardano come se stesse parlando una lingua straniera……<…abbiamo già avvertito…> esclama Baxter <…abbiamo ordine di ritirarci immediatamente…> <Ma……> i due non aggiungono altro ed escono dalla capanna…

 

…getta un’ultima occhiata……qualcosa si è mosso ???……no…………solo una sua impressione ……solo la speranza che ci fosse ancora qualcosa di vivo…

 

125. Villaggio di Thien-Su, Vietnam, 31 Ottobre 1965, Ore 01:02

Corrono veloci attraversando le viuzze che si formano tra le capanne………corrono veloci, mentre ombre si muovono furtive, quasi timorose……ombre che allargano gli usci delle porte, sperando che gli invasori se ne vadano senza vederli…

 

…ombre che singhiozzano nel buio, troppo terrorizzate per reagire…… “Restate qui…” gli hanno ordinato i loro soldati, confinando tutti gli abitanti dentro alcune case………proprio quelle più grosse e esposte alle armi nemiche…

 

…alcuni, il giorno prima, hanno tentato di sgattaiolare fuori……ma subito si sono sentiti degli spari………e solo verso notte inoltrata, i soldati se ne sono andati……per qualche tempo, gli abitanti del villaggio, non hanno fatto altro che aspettare dentro le capanne……prigionieri nelle proprie case…

 

…e quando hanno trovato il coraggio di uscire……hanno sentito esplosioni e spari……alcuni di loro sono caduti a terra……grossi fori si erano aperti nelle pareti……e i loro amici e parenti a terra, non si alzavano più…

 

126. Villaggio di Thien-Su, Vietnam, 31 Ottobre 1965, Ore 01:13

<…ompere l’attacco……immediatamente…> esclama lui stringendo con forza il microfono…… c’è una scarica statica come unica risposta……e poi silenzio <…mi avete capito ???……le informazioni erano sbagliate……il villaggio è pieno di civili……è……una trappola……un finta………interrompete l’attacco………non ci sono forze nemiche…interrompere l’attacco…>

 

…<…negativo…> risponde una voce non identificabile……<…l’attacco avverrà come previsto…>

 

…la sua mano serra con una tale rabbia il ricevitore, che questi, emette un sinistro scrocchio metallico, ma non si rompe…<…ripeto……presenza civili nella zona……interrompere attacco…> <Negativo……rientrare alla base…>

 

…dopodiché la comunicazione si interrompe, lasciando il posto a continue scariche statiche…… <…dobbiamo andare…> esclama Wlliams, gettando occhiate nervose alle spalle…<…ci sono……> la rabbia che prova gli impedisce anche di parlare…<…ci sono dei feriti…> esclama lui cercando……COSA ???……solidarietà ???…amicizia ???…qualcuno……qualche “umano” che si faccia avanti e approvi la sua idea ???…

 

……ma non trova nessuno disponibile……alcuni infatti si sono già allontanati lungo la via e le loro figure si confondono con il fuoco di una capanna……Whitman, quello con la radio sulle spalle, da uno strattone così forte da fargli sfuggire il ricevitore dalle mani, che penzola a terra come la coda di qualche bizzarro animale…

 

……si gira un’ultima volta………non si muove niente…………nemmeno qualcuno che esca fuori…………qualcuno ………… chiunque………sospira abbassando lo sguardo e a rapidi passi segue il resto dell’unità…

 

127. Villaggio di Thien-Su, Vietnam, 31 Ottobre 1965, Ore 01:19

…in pochi minuti sono fuori dal villaggio e prendono a correre sulla strada di terra, passando vicino a profondi buchi neri e fumanti, causati da qualche missile che ha mancato il bersaglio………a terra alcuni corpi carbonizzati……volute di fumo nero si alzano da alcuni di loro……i toraci squarciati ……lì una gamba……ma il resto del corpo sembra svanito………a quell’altro, parte della testa sembra svanita, e attorno al foro nel cranio, si allarga una chiazza di sangue e materia celebrale…

 

…chi erano ???……forse soldati ???……o forse contadini ???……ma di SICURO, dei disgraziati che erano in giro a quell’ora a fare chissà…

 

……MOVIMENTO……

 

………uno di loro, si è mosso……uno dei corpi ha avuto uno spasmo……è impossibile !!!…… nessuno potrebbe essere ancora vivo…………NESSUNO !!!……

 

…MOVIMENTO…di nuovo………è solo suggestione…o un braccio sembra essersi spostato ???…

 

…la paura, per una di quelle rarissime volte, lo prende alla bocca dello stomaco……uno dei corpi carbonizzati e fumanti……SI È MOSSO………lui getta un’occhiata da tutte le parti……potrebbe anche essere una trappola……davanti a lui, il resto del gruppo corre veloce e nessuno dei suoi “compagni” si è neppure voltato indietro per vedere se lui li seguiva…

 

……si avvicina cautamente al corpo a terra……il fucile spianato…le orecchie tese……

 

…ma poi lo sente………avrebbe preferito sentire il silenzio della morte……ma non QUELLO… quello che sente…

 

…è un gemito talmente orribile, che se avesse dei capelli, gli si rizzerebbero sulla testa all’istante ……sembra appartenere ad un’anima straziata……si avvicina ancora di più e si inginocchia vicino al corpo……il busto è piegato di lato in maniera impossibile……un pezzo di osso buca un fianco, e sporge fuori dalla pelle…

 

…un braccio, all’improvviso, si muove di alcuni centimetri……l’odore di carne bruciata è insopportabile…………i vestiti sembrano scomparsi, bruciati sopra la pelle, che ora ha una colorazione rosso pulsante, quando i primi strati di pelle sono svaniti per il calore…

 

…il resto del corpo è striato da strisce di sangue scuro, che scivola sopra la pelle carbonizzata…… la faccia è riversa a terra……i capelli sono completamente inceneriti, mettendo a nudo un cranio spellato…

 

…delicatamente gli afferra le spalle per girare il corpo……ma quando riesce a vedere il volto……per qualche secondo la sua mente vacilla…………la faccia non esiste più…… il colore dominate è nero carbone……… le labbra sembrano essere strappate vie, mettendo a nudo i denti di un bianco avorio……sulla fronte, un pezzo di pelle sembra sparita e si può anche vedere l’osso del cranio……strisce di sangue e fumo imbrattano il resto del volto…

 

…solo l’occhio sinistro lo sta fissando, mentre l’altro è sparito e al suo posto solo un sanguinante buco vuoto…

 

…solo quell’occhio lo fissa………e……e c’è una richiesta in quello sguardo……nonostante il dolore che può provare quel disgraziato, è ancora cosciente……è ancora vivo e cosciente

 

…sospirando, impiega solo qualche istante per decidere cosa fare………si alza e passa di lato al corpo……infila le braccia sotto di esso e lo solleva, con relativa facilità, appoggiandolo al petto……c’è una contrazione del corpo……sa bene che quel poveraccio sta provando un dolore inimmaginabile…………forse avrebbe fatto bene a sparargli un colpo in testa……gli avrebbe potuto risparmiare anni di sofferenze…… …ma…………… MA VOLEVA SALVARE UNA VITA… ……avevano distrutto un villaggio e ucciso chissà quanti innocenti……vuole almeno provare a salvare una vita…

 

…stringe ancora di più il corpo a sé…………e solo quando può vederlo meglio, capisce di non aver salvato un Vietnamita……la pelle, in alcuni punti puliti, è di color rosa pallido…

 

…e capisce anche di non aver salvato un lui…………ma una LEI

 

…poi è troppo tardi per pensare……quando sente il rombo di motori in avvicinamento, prende a correre con quanto fiato a in gola…

 

128.

Zefon sposta lo sguardo, come per cacciare dalla mente quei ricordi……chissà che fine ha fatto Jane ???……l’avevano soprannominata così…… “Jane Doe”…………come Jhon Doe……lo stesso nome che si dà agli sconosciuti…

 

……ma il vero nome……chi può dire quale fosse ?……chi può dire per quale motivo si trovasse in quel villaggio ?………si sono fatte delle ricerche in seguito……e un paio di volte, si era quasi certo che “Jane”, fosse quella taluna infermiera scomparsa, o quella tal’altra “intrattenitrice” di Night svanita … ……poi, tutto, si è sempre risolto in un nulla di fatto…

 

…per qualche giorno (di notte, beninteso, quando nessuno degli altri poteva vederlo) è andato anche a trovarla……ma le sue condizioni non sono mai migliorate……sembrava una mummia di quattromila anni, tanto erano le bende che avvolgevano il suo corpo………solo l’occhio sano, poteva vedere il mondo esterno……sempre aperto……lo fissava……continuava semplicemente a fissarlo…

 

…E QUEL GEMITO……costante, ininterrotto……quel gemito che doveva essere un urlo che la sua faccia distrutta non riusciva a formulare…

 

…poi un giorno, è semplicemente sparita………letto occupato da un soldato che aveva perso una gamba su una mina…

 

trasferita mortaguarita

 

…le tre versioni assolutamente vere e autenticate, che era riuscito a trovare……BUROCRAZIA !!! che casino !!!………ha fatto delle ricerche personali……ma il più delle volte, aveva sbattuto il muso contro porte chiuse…

 

…l’errore “Thien-Su” (così lo chiamavano) doveva restare segreto e sotto il massimo riserbo…… …i Viet, in un’intervista che aveva fatto il giro SOLO del Sud-Est Asiatico, li avevano accusati di aver attaccato e trucidato un intero villaggio di contadini……loro si erano difesi con la classica forma…… “No Comment”……il caso, con tutte le prove, era passato di ufficio in ufficio “per le verifiche del caso……e la punizione dei colpevoli, se convalidate responsabilità oggettive… …ECCETERA ……ECCETERA…”……

 

…Zefon si scopre a sorridere……per quanto ne sa, quel grosso mazzo di fogli, sta ancora vagando da un paio di mani all’altro……finché, alla fine……svanirà…

 

…poi si rabbuia di colpo…………perché ha ripensato a Jane ???……non gli capitava di farlo da almeno………quanto ???…… dieci anni ???………di più ???……quindici ???…… …spesse volte, immagina quella ragazza……( NO……non è più una ragazza……ora è una donna……forse sui sessant’anni…)…ancora stesa in qualche letto d’ospedale……a maledirlo per averla salvata… anziché ucciderla e risparmiargli atroci sofferenze…

 

…getta un’ultima occhiata al desolante panorama poi si volge di scatto…osserva qualche secondo i profili dei compagni che stanno riposando……e scuote la testa deluso……

 

…LA BRIGATA DELL’OMBRA……la MORTALE BRIGATA DELL’OMBRA…su cui si sono scritti almeno cento libri e che ha avuto tra le sue file i più famosi demoni………già !!!……e ora ?…chi sono i suoi membri ?…

 

…Styx il Cavaliere…Gog il Gigante…Tien il Clown…Samandra la Strega e Zefon il Soldato ……… questa è la facciata………

 

…ma si può scendere in profondità……si può scavare nella vita di ognuno di loro……si può vedere oltre le maschere che loro tutti portano……e cosa rimane ?…

 

…uno psicopatico omicida, armato con affilate spade, che passa gran parte della sua vita, chiuso in un’armatura…………un bisonte di quattrocento chili di muscoli e il cervello di un bambino di tre anni…… un Clown che farebbe solo piangere, ascoltando la sua storia da sopravvissuto da campo di concentramento……una donna cieca che odia tutto il mondo……e infine lui……un relitto di una guerra sbagliata………un vecchio soldato che non sa fare altro che combattere……da quando non si prende una vacanza ???………e poi per dove ???……dov’è che non urlerebbero di paura al solo vederlo ???…

 

…questo è uno dei suoi classici momenti di depressione……quando si scatena l’azione, si scatena anche lui……ma nei momenti in cui si ritrova a pensare, non può fare a meno di sentirsi vecchio…

 

…vecchio e inutile…

 

…non è lui che ha chiesto di nascere……ma porca miseria……perché non gli hanno almeno dato una vita da vivere ???…

 

…scuote la testa per scacciare i pensieri……e fucile in spalla inizia la sua ronda…

 

129. ……tempo dopo……altrove nella Landa…

La barriera è sottile come un capello……la luminescenza che risplende su di lei, è simile a quella di una bolla di sapone quando i colori l’attraversano……una sorta di colore liquido, che si mischia in continuazione per ottenere nuove sfumature………la gamba la oltrepassa come se fosse fatta d’aria, senza incontrare la minima resistenza……

 

…e il piede si posa sul pavimento della stanza…

 

…il resto del corpo segue l’esempio……la testa si immerge nella bolla……e quando gli occhi superano la patina, la Cacciatrice capisce di essere finita in una trappola…

 

…e prima che possa fermarsi anche il resto del corpo la segue all’interno del limbo…

 

130.

<SVEGLIA…> la voce è rude e qualcosa le preme ad un fianco……un braccio sale verso il volto per lottare con le palpebre che si vogliono aprire…<…SVEGLIA…> la stessa voce…lo stesso tono…

 

…gli occhi si aprono ma deve essere per forza notte, perché il cielo è ancora scuro……anzi…rosso scuro…

 

…ma poi Buffy ricorda……in piedi davanti a lei, Zefon si limita a fissarla, con il piede che preme ancora sul fianco……il volto della ragazza si deforma in una smorfia…<…mi spiace…> esclama lui con aria di colpo afflitta……<…ma non serviamo colazione a letto………solo caffè per terra…> conclude voltandosi di scatto e avanzando a grandi passi verso il resto del gruppo, riunito poco lontano…

 

…<…in piedi…> esclama la voce della strega……Buffy si volta verso di lei, ma la vede che sta già ripiegando il suo sacco a pelo, con le mani ancora grossolanamente fasciate……la donna alza il cappuccio verso di lei, ma senza mettere in mostra il viso…

 

…poi fa un cenno con la testa, verso una grossa roccia rossa, poco lontana…<…la toilette è da quella parte……ma sta tranquilla……questa non tenterà di mangiarti…>

 

…brontolando Buffy, apre la zip ed esce fuori……una sensazione di vertigini la assale subito……ma lentamente passa……resta ferma in piedi per qualche minuto, intanto che con lo sguardo cerca “l’Anticamera” (qualunque cosa possa essere)……ma non vede altro che montagne e deserto piatto…

 

131. Stralci di articolo tratti dal “Washington Post” di sei mesi prima…

[…]…alla veneranda età di 96 anni, è morto l’Ex-Miliardario Conrad Heston […] quest’uomo era salito alla ribalta finanziaria, durante i primi anni ‘30, con azzardate speculazioni finanziarie, che in breve tempo lo avevano arricchito e gli avevano fatto guadagnare il soprannome, alle volte usato anche come dispregiativo, di “Diavolo della Borsa” […] dalla fine degli anni ’70 in poi però, la fortuna di Henston per gli affari sembrava svanita […] la maggior parte delle sue attività erano fallite e il suo capitale, calcolato oggi intorno ai tre miliardi di dollari, si era ridotto drasticamente, portandolo addirittura sul baratro del completo collasso finanziario […] costretto a vendere, tra le sue proprietà Europee, anche il suo lussuoso castello […]  quello che lui non era avaro definire: “il mio piccolo paradiso” […] scapolo impenitente (ma chi non ricorda, i suoi clamorosi flirt con le note attrici dell’epoca d’oro di Hollywood ?) solitario e introverso, Henston si era ritirato in una casa nel Sussex per passare lì i suoi ultimi mesi […] due giorni fa, il suo corpo senza vita, in avanzato stato di decomposizione, è stato trovato disteso a letto […] tutt’intorno, sul pavimento, dozzine di giornale d’epoca che ricordavano le sue imprese finanziarie e i suoi successi […] da una sua vecchia intervista, riportiamo quel suo famoso detto, che riassume senza dubbio tutta la sua filosofia di vita……”minimizzare le spese e massimizzare i guadagni”.

 

132.

Il terreno sabbioso ha lasciato il posto ad una dura lastra di roccia che sembra estendersi tutt’intorno, fin dove lo sguardo può arrivare……

 

…niente spezza questa monotonia, neppure una roccia o una montagna……ANZI……queste ultime, svettano alte nel cielo, dietro di lei, ma poggiandosi su basi di sabbia……davanti a lei, solo puntini, persi all’orizzonte ne rivelano la presenza di altre…

 

…la fila questa volta non esiste……tutti procedono in un gruppo sparpagliato, a diversi metri di distanza l’uno dall’altro, ognuno immerso nei suoi pensieri…

 

…il passo metallico di Styx……il rimbombare dei piedi di Gog……i passi felpati di lei e degli altri……nulla più…

 

…Zefon, come sempre in testa, volge lo sguardo da ogni parte, come alla ricerca di qualcosa… …Buffy serra le labbra……con tutta probabilità, il demone si aspetta l’arrivo di qualcuno di quei vermoni……e lei è ancora disarmata……non che abbia servito a granché un paletto……ma almeno stringerlo in mano, gli avrebbe dato un senso si sicurezza…

 

…poi arriva l’odore…

 

…per qualche istante, la mente di Buffy la porta a pensare che quei “vermoni” siano sbucati da qualche parte, portandosi dietro, oltre che il loro puzzo, anche le loro fauci spropositate…

 

…ma tutt’intorno, non è altro che distesa uniforme di roccia rossa…

 

…ma più va avanti, più l’odore diventa più pesante……peggiora in maniera tale da farla vacillare…

 

…è peggio di qualcosa in decomposizione……sembra quasi che abbiano fatto una spremuta con tutta la roba più ripugnante e puzzolente……e il risultato, lo abbiano buttato in terra…

 

…<…deve essere qui…> esclama Zefon ad alta voce, quasi il forte tono delle sue possa sovrastare il fetore crescente…<……aprite gli occhi…> <Mica facile…> ribatte la strega con una voce strana……quasi nasale……e quando Buffy si volge a guardarla, vede le mani senza più la loro fasciatura……questa, infatti, è stata tolta……e parte di questa, scompare nel buio del cappuccio……probabilmente usata come tampone per il naso…

 

…<Se era solida ci ammazzava…> esclama il Clown con un rinnovato spirito di buffone…<…se era solida la vedevamo subito…> esclama il Cavaliere volgendosi verso la strega……ma questa troppo impegnata a camminare avanti, senza respirare con il naso, nemmeno fa caso alla battuta…

 

…<Se respirate dalla bocca lo sentite di meno…> esclama Zefon con voce stranamente dura…… nemmeno adesso vuole partecipare allo spirito della squadra………ma nessuno di loro, può immaginare le immagini di corpi carbonizzati che il puzzo gli ha fatto tornare in mente…<Campa di leggende…> esclama Tien in tono canzonatorio…

 

…<Gog…> esclama Gog, annunciando qualcosa che nessuno capisce………e del resto lo ignorano ……forse si lamenta della puzza ???……chi lo sa ?……chi lo capisce ???…

 

…<ECCO…> esclama d’improvviso Samandra puntando la mano libera verso una direzione……e poco più avanti……Buffy scorge……

 

…è difficile dirlo…

 

…sembra un rialzo del terreno……solo pochi centimetri di differenza dal livello del suolo niente di più……ma l’odore è ancora più terribile…<…altro che bagno…> si lamenta Styx……<…se questa roba si appiccica alla pelle, bisogna darsi fuoco per toglierla…>…

 

…e poi arrivano alla pozza…

 

133.

Non è niente di più che una pozza d’acqua che ristagna in un buco sul terreno…

 

…niente di più…

 

…MA L’ODORE……è qualcosa che aggredisce Buffy allo stesso modo, di un demone di duecento chili che gli salta addosso a piè pari………è un odore talmente terribile che dopo qualche istante, barcolla indietro, con le lacrime agli occhi, mentre cerca di respirare con la bocca, ma allo stesso modo, il fetore riesce comunque a raggiungerla, come se aver impedito di inalarlo tappandosi il naso, questi avesse deciso comunque di entrare, filtrando attraverso la pelle, e raggiungendo comunque, il naso…

 

…<…sparpagliamoci…> esclama la voce, sempre straordinariamente, calma di Zefon…

 

…il gruppo si divide all’istante, Gog, con la solita cassa legata alle spalle, e la strega vanno verso nord…il Cavaliere a est e il Clown dalla parte opposta……Zefon si incammina verso sud, gettando appena un’occhiata a Buffy che si ripara la faccia con un braccio…<…aspetti qui ?…> domanda lui con tono neutro…

 

…Buffy si sente di nuovo montare la rabbia……ha evitato tutto il “giorno” (o quello che a qui corrisponde) di avere un qualche tipo di scontro, anche  verbale, con il demone……ma ora si sente montare la furia……il ginocchio, che gli ha spezzato, ora ha iniziato a prudergli……o è solo una sensazioni ? ……un fantasma nella mente ???……

 

…<La permanenza a Puzzoville, non mi interessa granché…> risponde lei infine……stringendo con rabbia i pugni……il gesto viene notato da Zefon…ma che vi getta appena un’occhiata e poi si incammina tranquillamente…

 

…Buffy da un’ultima occhiata alla “pozza”……poi prende a seguire il demone……

 

…MA…

 

…ha dato appena un’occhiata all’acqua……ma………è stato solo un riflesso nell’acqua……o c’era davvero una piccola croce di legno sul fondo della buca ???…

 

134. …prima (opzione tempo non disponibile)…

<DANNAZIONE A VOI………MUOVETEVI……> urla l’uomo con la barba nera……la faccia stravolta dalla rabbia e gli occhi che mandano lampi di odio…

 

…<…io…….……io …… io non posso…> balbetta l’altro uomo dai capelli ingrigiti prima del tempo…<…non posso……non posso…non posso…> continua a ripetere con tono lamentoso, mentre stringe in mano la piccola croce di legno…

 

…l’altro uomo torna indietro e lo afferra con forza alle spalle e lo tira in piedi………e rimane lì a fissarlo con una rabbia tale che non riesce neppure ad esprimere…<…MUOVETEVI…> urla con rabbia, strattonando il povero e spaventato Padre Armante…

 

…le mani del Comandante Ieturbe, afferrano con forza i polsi del Sacerdote e tirandolo con una forza tale, da strappare la cordicella della piccola croce…

 

…<Co……comandante……vi prego…> geme il Sacerdote…<…è follia……è pura follia…… venite………inginocchiamoci e preghiamo per la nostra anima perduta…>

 

…il volto di Ieturbe, assume di colpo una colorazione impossibile……un rosso tale che sembra sprizzare odio da ogni poro della pelle……<…BASTA…>……esclama afferrando la mano di Padre Armante e stringendo fino a d aprirgli il pugno…

 

…e la piccola croce di legno cade a terra, rimbalzando leggermente sullo strato di roccia rossa…

 

…<…dobbiamo…… dobbiamo pregare……mondare la nostra anima dai tremendi…> ma la frase del Sacerdote, non viene conclusa……un ceffone rabbioso gli storce il volto…e pochi secondi dopo, le mani di Ieturbe lo tirano con forza……

 

…ma a terra, qualcosa accade attorno alla piccola croce di legno………qualcosa che i due uomini che si allontanano, non notano…

 

…il terreno pare incresparsi lentamente, attorno ai bordi della croce……piccole onde di roccia si formano vicino ad essa, come se il terreno stesso volesse arretrare e ritrarsi dal contatto……un liquido incolore e dall’odore fetido, inizia a scaturire, trasudando dalla roccia, mentre la piccola croce di legno, inizia ad affondare in una depressione nel terreno che si forma sotto di essa…

 

135.

E infine lo trovano……o così Buffy crede……in effetti oltre al grosso buco nel terreno, attorno non c’è nient’altro……un “nulla di nulla” che si estende fin dove l’occhio può arrivare…

 

…Zefon si ferma all’istante osservando il grosso foro nel terreno……niente di più di un foro di quattro metri di diametro……e gli orli di questi seghettati e sbriciolati, come se il terreno al di sotto avesse ceduto……niente di particolare…

 

…ma Zefon si volge di scatto indietro, fissando con occhi duri il vuoto alle sue spalle…<…l’ ho trovato…> esclama con voce tranquilla… per qualche secondo, la Cacciatrice, pensa che il demone sia di colpo impazzito e parli da solo ……ma poi, quando la testa di Zefon si volge, lei può vedere una piccola cosa bianca in uno dei suoi orecchi…e un filo di color grigio che scende sugli zigomi e termina con un cerotto, applicato sotto la gola…

 

…l’aveva anche notato prima…ma credeva che servisse a coprire un qualche taglio…

 

…Zefon sospira e lentamente, si mette seduto rivolto al buco nero……<…e ora ?…> domanda la ragazza……il demone non risponde ma continua a fissare il foro……<…aspettiamo gli altri………mettiti seduta se vuoi stare comoda…………siamo quasi alla fine…>

 

<DOVE ?…DOVE SIAMO ARRIVATI ?……COSA CERCHIAMO ???…> chiede la ragazza, ormai spazientita……Zefon si volta a guardarla, e per qualche breve istante, nel volto del demone, a Buffy sembra di scorgere lo stesso sguardo dell’Osservatore…

 

…< Da dove veniamo, dove andiamo, che ci facciamo su questo mondo…e il risultato dell’ultima partita di Football……non me lo chiedi ?…> domanda lui con un sorriso triste……ma Buffy continua a fissarlo con rabbia……non sopporta più di essere considerata l’ultima ruota del carro…

 

<1530…> esclama Zefon dopo qualche secondo <… Don Juan Ponce De Leon, l’esploratore, è morto già da………circa nove anni……precisamente nel 1521, durante la sua terza, fallita, spedizione per trovare la fonte dell’Eterna Giovinezza………venne colpito da una freccia scagliata da indiani ostili e morì per infezione qualche sett…><…è……è questo che stiamo cercando ?…> domanda Buffy, interrompendo il demone……e stupita di sentirlo parlare liberamente, dopo tanto riserbo <Precisamente…> risponde lui con tono lievemente offeso, per essere stato interrotto…

 

…e per qualche istante, Buffy è assolutamente convinta, che Zefon tirerà fuori un paio di occhiali e dopo averli puliti se li metterà sul volto……ma invece, si volge verso di lei, fissandola con uno sguardo mai visto…<Un giorno TU, nonostante quanto abbia fatto o quanto possieda…… morirai ……e il tuo corpo sarà cibo per vermi……la tua anima verrà giudicata….ECCETERA ……ma quello che voglio farti, non è un discorso filosofico……volevi delle risposte, giusto ???…… d’accordo……ormai è ora che te le faccia……adesso che abbiamo qualche tempo, prima che arrivino gli altri………allora……stavo dicendo ???……AH……GIUSTO………Ponce de Leon era ossessionato dalla ricerca di quella che viene considerata la fonte dell’eterna giovinezza…… pensa a questo ragazza !!!………una sola sorsata ogni tanto……e puoi arrivare a vedere l’uomo colonizzare l’universo e le astronavi sfrecciare da pianeta a pianeta………e in più eternamente giovane… forte…e in pieno vigore…>

 

<Ma……hai detto che non la trovò……> ribatte Buffy……<Esattamente……e in più, dopo morto, molti cronisti dell'epoca, dipinsero la sua figura come quella di un ingenuo……ma dimenticandosi però, di quale grande esploratore fosse, avendo scoperto………> Zefon si interrompe con un sorriso…

 

…<…ma adesso, non stiamo parlando di lui…> esclama poco dopo <…allora……nel 1530, al largo di Cuba, la “Trinidad”, una nave Spagnola, raccolse un naufrago……un ragazzo di circa quindici anni, emaciato e febbricitante……che nonostante le cure, morì pochi giorni dopo………fin qui niente di particolarmente incredibile……a parte il suo nome…>

 

…pausa ad effetto in cui Zefon si accomoda meglio a terra, mentre Buffy continua a fissarlo, aspettando il resto della storia…

 

…<Disse……ma vennero considerati deliri di un moribondo……di essere il Comandante Ignazio Ieturbe………un uomo, al seguito di  Ponce de Leon………un uomo, che era stato dato per scomparso da almeno dieci anni…> <MA……hai detto che era un ragazzo……di quind…………> ma Buffy non prosegue oltre……mentre la comprensione si fa strada nella sua mente…

 

<L’aveva……l’aveva trovata !!!…> esclama lei gettando uno sguardo al buco sul terreno prima di riportare lo sguardo si Zefon……questi sorride sornione e annuisce lievemente…<Certo……ma come ti ho detto, la sua morte, gli valse al massimo una noticina sul libro di bordo…… “raccolto naufrago……morto dopo confusi deliri……”…fine della vita del comandante Ieturbe………ma non della sua storia………quella era iniziata molto prima, e prosegue anche adesso………anche adesso che stiamo parlando…> Zefon si interrompe per qualche nuovo istante per cercare uno dei suoi sigari e dopo averne trovato un mozzicone se lo caccia in bocca, cercando subito dopo il suo zippo…e Buffy ne approfitta per mettersi seduta vicino a lui……la curiosità sulla vicenda, per qualche momento, gli fa accantonare la rabbia che prova per lui…

 

 

 

Vai alla storia (undicesima parte)

 

 Indietro