TITLE: Iolokus #2 - Agnates (Parenti per parte paterna)
AUTHOR: MustangSally and Rivka T
TRANSLATED BY: Ainos - Ainos@SoftHome.net
CLASSIFICATION: M&S Relationship/Mitologia/X-File
CONTENT WARNING: NC-17 per il sesso, la violenza ed il linguaggio (brevi scene di slash)
SPOILER WARNING: Quinta stagione a partire da "Emily"
DISTRIBUTION STATEMENT: L’intero universo.
THE DISCLAIMER: Le autrici dichiarano di non essere in possesso dei personaggi utilizzati in questa storia e questo è il motivo per cui li hanno fatti comportare così. Inoltre sperano di non offendere nessuno.


* Capitolo 1 *

E questi tendono dentro verso di me,
e io tendo verso l’esterno verso di loro
E tale è la cosa che questi sembrano essere più o meno come me
E per ognuno di loro e per tutti io intreccio la mia canzone.
Walt Whitman


Immaginate la mia gioia nello scoprire che Zippy ci sta aspettando al nostro ritorno a Washinghton.

Entro nel mio ufficio e lui è seduto sulla mia sedia, piedi sulla scrivania, con lo sguardo rivolto a Scully. Lei è in piedi a pochi passi da lui, non proprio così vicina come fa con me, ma tutta la scenetta in generale è sufficiente da farmi desiderare di squarciargli la gola.

Non capisce che quello è tutto territorio mio?

Urinerei negli angoli per segnarne il confine se solo la cosa non rischierebbe di infastidire Scully più di alcune altre mie cattive abitudini.

"Cosa ci fai qui?"

"Ciao anche a te, Spooky. Mi è dispiaciuto sapere della tua ulcera... È a causa sua che sei stato un tale idiota in Texas?"

Piega la testa di lato e mi rivolge uno dei suoi mezzi sorrisi che vogliono indicare che è tutto uno scherzo... ma comunque io vorrei rompergli i denti lo stesso.

Teoricamente la cauterizzazione ha risolto i miei problemi più immediati, ma evidentemente andrò in contro ad altri inferni gastrointestinali nel prossimo futuro. E la ragione mi sta sorridendo da dietro la mia scrivania ed ha adagiato le le sue orribili scarpe Tom McCann sul mio poggia-carte.

"Te lo ripeto: cosa ci fai qui?"

"L’agente Zipparelli voleva consultarci su un caso." risponde Scully per lui. "È un’indagine sulla scomparsa di un buon numero di donne giù in Texas."

La parte di me che sempre urla si dimena sulla superficie della mia coscienza. No, no, no, non di nuovo!

"È proprio il tuo caso, Spook. Calde pollastrelle scomparse senza lasciare una fottuta traccia. È di questo che ti occupi tu, giusto? Chi lo sa, potresti anche essere fortunato e trovare il Klingon dei tuoi sogni."

"Vai al diavolo!" Impreco facendogli segno di levarsi dal mio posto, così da lasciarmi sedere alla mia dannata scrivania. Lui, naturalmente, non si muove di un centimetro.

"Le sparizioni sono concentrate intorno ad Austin." spiega Scully, dando una leggera enfasi all'ultima parola che sicuramente Zippy non è in grado di cogliere. Io lo faccio, e mi rendo conto che non le ho mai chiesto quali altre informazioni Marita le abbia fornito. La Roush ha una grande quantità di proprietà ad Austin.

Entrambi mi fissano in attesa. Scully sembra pensare che io accetterò di cederle la leadership degli X-Files senza andare incontro ai soliti noiosi intoppi burocratici per renderla AIC, e nonostante io le abbia detto che avrei potuto farlo quando saremmo arrivati in Arizona, le cose ora sembrano essere un po’ diverse... soprattutto se la sua prima decisione esecutiva è quella di seguire nuovamente Zippy fino al suo campo. Probabilmente la mia presenza sarebbe in ogni modo superflua.

"Vuoi farlo veramente?" chiedo a Scully.

Lei inarca semplicemente un sopracciglio, che questa mattina apparentemente significa: Mulder, vai al diavolo e segui il programma.

Zippi ci fissa, divertito dalla nostra silenziosa comunicazione. Quando pensa che io abbia finalmente ceduto, interviene: "Comunque qual è il tuo problema, Spooky?"

"Potrei anche dirtelo, ma poi sarei costretto ad ucciderti."

Scully mi rivolge il suo sguardo il-cane-ha-fatto-i-suoi-bisogni-sulla-mia-scarpa, ed io esclamo: "Oh, dai, Scully. Non hai idea da quanti anni aspettassi l’occasione per dirglielo."

Scully incrocia le braccia sul petto e Zippy sorride in modo compiaciuto. Un'altra fantasia a lungo conservata è volata all’inferno una volta realizzata. Avrei dovuto imparare la lezione quando Samantha mi era stata restituita, ma io non sono così facile da ammaestrare.

Sospiro. "Levati dalla mia sedia, prendi uno sgabello e dicci quello che hai..."

Zippy non si muove.

"Questo è il punto." incomincia aprendo un fascicolo, "Dopo che quel casino a Roosvelt si è calmato ho incominciato a riesaminare i file dei vecchi casi per vedere se qualcosa che ci era capitato fra le mani recentemente potesse ricollegarsi ad Abrams. È saltato fuori che uno dei suoi collaboratori della compagnia dei telefoni si è dato alla macchia nove mesi fa. Lui è il killer, era uscito con la donna, io credo che sia stato questo l’elemento esterno che ha innescato la sua gita oltre la linea della pazzia."

Com’è facile dimenticare che Zippy è stato nell’ISU nel momento in cui smette di parlare come un poliziotto di provincia ed inizia a parlare come un vero profiler. Detesto ammetterlo, ma attualmente ha un futuro terribilmente promettente all’ISU, da un punto strettamente analitico... anche se vive i casi come farebbe un profiler inspirato... i casi lo lasciano senza una macchia, proprio come i suoi denti. Fortunato bastardo.

"Allora ho cominciato a pensare a quelle persone che creano bambini fatti in casa. Nove mesi. Ho parlato con un amico giù ad Austin PD e ad un altro in San Antonio. È saltato fuori che tra le due città, non meno di 24 giovani donne di un età compresa tra i 18 e i 30 anni sono scomparse in 9 mesi. Considerando il fatto che sia Austin che San Antonio hanno una buona parte della loro popolazione impiegata in lavori saltuari nel campo del turismo, cameriere e simili, al tempo non è stato fatto molto dato che le persone lì vanno e vengono. Ma quattro donne scomparse nello stesso breve arco di tempo senza che ne sia stato ritrovato il corpo è piuttosto sospetto... Pensi che siano state caricate sulla nave madre, Spooky?"

"Adesso stai incominciando a esagerare, Zip."

"Ti ho visto buttarti a caccia selvaggia di E.T. per molto meno."

"Vuoi controfirmare la richiesta di un’indagine prima che io la sottoponga a Skinner?" mi chiede Scully, la sua faccia e la sua voce simili a carta bagnata.

Scarabocchio il mio nome sulla linea tratteggiata e la lascio andare.

"Che cosa diavolo non va in te?" domando non appena il suono dei passi di lei è inghiottito dall’ascensore. "Sei diventato un appassionato di X-Files tutto di colpo?"

"Fottiti, Spook, sto facendo il mio lavoro. Qualcosa che tu non hai mai preso seriamente."

"Questo dall’uomo che non riesce a fare distinzione tra gli istinti della sua piccola testa da quelli della sua grande testa?"

"Hey tu," lui salta fuori dalla mia sedia e mi balza addosso: i suoi occhi lampeggianti come un neon, la sua saliva calda sulla mia faccia, "Puoi startene seduto nella tua fottuta fossa e prendere e scegliere tutti i più assurdi casi che vuoi mentre il resto di noi è là fuori sulla linea di fuoco ogni giorno. Stiamo lavorando su casi per i quali tu ti ritieni troppo bravo. Noi mettiamo i cattivi in gabbia mentre tu sei impegnato a caccia di luci nel cielo."

Zippy prende la sua valigetta dalla mia scrivania e così facendo getta un turbine di fogli a terra.

"Ho prenotato tre posti sul volo delle nove di domani per Austin. Fatti trovare su quell’aereo con tutta la tua completa attenzione o io vedrò di non far presente alla stampa che gli X-Files sono un progetto inutile e uno spreco dei soldi dei contribuenti."

Io lo afferro per un braccio prima che raggiunga la porta e lo faccio girare sbattendolo contro lo stipite. Forte come un bulldog lui mi da una spinta e mi fa indietreggiare leggermente.

"Tu non vieni nel mio ufficio a mettermi contro la mia partner e a minacciarmi, stronzo."

"Fai il tuo fottuto lavoro, Fox. Non ragionare con il culo e datti da fare."

La porta sbatte dietro di lui.

Io do un calcio al cestino della spazzatura e lo faccio volare attraverso la stanza, ma la cosa mi provoca soltanto un gran dolore al piede.

***

Zippy mi raggiunge sulla rampa del secondo piano. Quando sento i suoi passi metto mano alla pistola - giusto in caso - ma poi lo riconosco e mi rilasso. Anche se lui fosse un nemico, di certo i suoi piani non comprenderebbero un assalto armato nell’Hoover Building.

Scuote la testa, sorridendomi: "Sai come si può avere una storia con una persona eppure chiunque ti veda per la prima volta si domanda quale sia il problema e perché tu reagisca esageratamente ad ogni parola che l’altro dice? E tu sai di star reagendo esageratamente, ma non è solo quella frase, è tutta l’intera storia, ogni interazione tu abbia mai avuto."

Lui china la testa di lato sbattendo le palpebre ed i suoi occhi scuri flirtano con me nell’oscurità della scala.

"Penso tu ne sappia qualcosa in proposito." gli rispondo, e il suo sorriso si amplia.

"So che non è tutta colpa di Spooky, ma lui... Beh, ha la capacità di premere alcuni tasti, sai?"

Annuisco e ricomincio a salire per le scale.

"Dovrei venire con te ad incontrare il vicedirettore o è meglio che io torni più tardi?"

"Me la caverò da sola, lui può essere... brusco... con le persone che non conosce e non voglio la presenza di nessun altro uomo a rendere la cosa più difficile."

Zippy annuisce in modo contrito, il suo viso simile ad un pancake. La sua espressione non è neanche lontanamente vicina a quella esagerata di Mulder. Il suo viso si contrae e i suoi occhi si spalancano, ma in compenso le sue labbra rimangono al loro posto.

"Andrò a comprare una di quelle sfere innevate con i monumenti di Washington per i miei bambini, allora." mi dice stringendosi nelle spalle.

"Hai dei bambini?"

"No. Ma l’artista precedentemente conosciuta come signora Zipparelli e il suo nuovo marito sì." si stringe di nuovo nelle spalle. "Non ha funzionato."

Oh, al diavolo. "Dovresti provare con qualche bella roccia del Museo di Storia naturale, io le ho spedite ai figli di mio fratello Charlie l’anno scorso e lui mi ha detto che hanno avuto un buon successo."

Zipparelli annuisce ancora. "Ti rivedo all’ufficio di Mulder? O il tuo è più facile da trovare?"

Ho un sussulto. È davvero dotato di un’innata sensibilità per colpire i punti deboli delle persone e sono certa che lui se ne serva anche molto bene.

"Vieni giù nel seminterrato intorno alle 17, così parleremo. Sono sicura che avrai un sacco di amici da salutare nell’edificio per ammazzare il tempo fino ad allora."

***

Durante l’ora di pranzo compro un pacchetto di Trojans per accompagnare i Rolaids. Non ci ripenso fino a quando non faccio ritorno in Casa Hoover.

Vorrei che Scully rimanesse incinta? O preferirei che non accadesse?

Non abbiamo usato dei profilattici. Le possibilità di morire per HIV sono minime. Allora, sapendo che Scully era sterile, non avevo badato molto alla "protezione", come viene chiamata ora. Come se qualcosa possa proteggermi dal fare sesso con Scully.

Se rimanesse incinta dovrebbe lasciarmi. Lasciarmi la metterebbe al sicuro, ma lasciarmi a questo modo la renderebbe vulnerabile più che mai. Siamo onesti, Scully potrebbe fare dei figli con Zippy, diavolo potrebbe avere figli dallo stesso "uomo che fuma" (e allora io sarei loro fratello? Un cugino di secondo grado?) e una simile minaccia mi farebbe cadere in ginocchio.

E quindi no, non voglio che lei rimanga incinta. E forse non mi fido di lei tanto di farle prendere di nuovo la pillola, ora che la gravidanza è una possibilità. Ne ha già fatto uso in precedenza. Non se n'è mai vergognata prendendola a pranzo ogni giorno ed è per questo che so che quello è il metodo che aveva scelto. Ma non ricomincerebbe senza prima un controllo completo, non il mio tesoro metodico e calcolatore, e per quel che ne so potrebbe anche non ricominciare a prenderla affatto.

Ora che è stata una madre, per pochi brevi giorni, potrebbe volerlo essere di nuovo... non subito ma eventualmente... e quando accadrà dovrò trovare il modo per dissuaderla. Non potrei impedirle di uscire e trovare qualche idiota in un bar per eleggerlo papà, oppure di recarsi ad una banca del seme. Ma potrei provare a passare ogni minuto da sveglio con lei... e così lei ucciderebbe uno di noi due prima che i nove mesi siano passati.

Forse, se fossi fortunato, potrei usare i suoi impulsi sessuali contro i suoi impulsi riproduttivi. So che la cosa non è vera per quanto riguarda le mie altre partner, ma io sono, senza nessun dubbio, il migliore amante che Scully abbia mai avuto. Nessuno degli altri vive o basa la sua stabilità mentale sul farle provare piacere in ogni singola cellula, e nessuno di loro, ne sono sicuro, studiava tutti i suoi movimenti a letto o fuori per assicurare totale attenzione a tutti i suoi bisogni. Lei pensa di non avere bisogno di me e in un certo modo è vero. La volontà di Scully è abbastanza forte da permetterle di andarsene senza mai voltarsi indietro. Ma io non penso si renda conto di quanto le costerebbe. Potrebbe farlo, ma anche così non le sarei mai indifferente, perché sono riuscito a bypassare quel suo cervello contorto e ho addomesticato il suo corpo e la sua mente rettile ai loro stessi bisogni.

Come strategia avrà di sicuro i suoi benefici.

Ma comunque c’è una domanda che aleggia inevitabilmente nell’aria come un cattivo odore... e se lei non fosse più interessata a fare sesso con me?

Cosa potrei fare per farla restare?


continua...