Molte persone non condivideranno il contenuto di queste pagine, spero però di non subire per questo ritorsioni o spiacevoli inconvenienti....................grazie.

Per molti anni il cartone animato "Il villaggio dei Puffi" è stato trasmesso dalle televisioni di tutto il mondo con un enorme successo, creato nel 1958 da un autore di cartoni animati di origine belga, Pierre Cuillford (detto Peyo, nato nel 1928, morto nel 1992) ha per molto tempo monopolizzato i palinsesti, diventando negli anni ottanta un vero fenomeno cult per i giovani telespettatori.
Il target a cui erano diretti i puffi comprendeva quella fascia di età 5-12 che nell'età successiva al boom demografico ed industriale costituiva una larga fetta della platea televisiva, soprattutto nei paesi occidentali.

Il cartone animato narrava la storia e le vicende degli abitanti di un villaggio, i puffi, delle strane creature blu comandate da un grande vecchio chiamato Grandepuffo.

I modelli di comportamento trasmessi dal cartone animato erano pregni di messaggi che richiamavano esplicitamente al marxismo-leninismo, inoltre numerosi messaggi subliminali inseriti nelle varie puntate trasmettevano un'idea di mondo governato dalle regole del socialismo reale.

Probabilmente,
i Puffi sono stati un tentativo mediatico di indottrinamento politico a favore del modello di vita comunista e sovietico in particolare.

 

E' difficile definire chi sia stato l'artefice di ciò, sicuramente la tattica comunicativa ricorda lo stile dell'intelligence sovietica che dai tempi dello Zar con i "Protocolli dei Savi anziani di Sion" aveva dimostrato di sapere utilizzare molto bene i mezzi di comunicazione per i propri scopi.

Lo scenario geopolitico e geostrategico degli anni ottanta aveva fatto emergere tutte le pecche del modello socialista, i ragazzi del sessantotto adesso erano genitori e le nuove generazioni di bambini erano molto più facili da raggiungere con la TV che non con altri mezzi.
Il crollo del regime sovietico non era previsto dagli analisti di entrambe le parti non prima di venti o trenta anni e ancora non era iniziata l'era Gorbaceviana di disgelo.
Con quale scopo sono stati creati i Puffi è davvero un mistero, molto azzardato sostenere che il cartone animato fosse un lento attacco alle basi del sistema capitalista per penetrare nelle menti delle future classi dirigenti occidentali instillando idee socialiste.
D'altro canto è vero anche il fatto che le teorie sulla comunicazione (Teoria dell'ago ipodermico-proiettile magico e Teoria della coltivazione) erano ancora fortemente legate alla Scuola di Francoforte; da ciò sicuramente non può che nascere un sospetto........................

Nelle pagine che seguiranno sono raccolti alcuni elementi che avvalorano questa ipotesi, il lavoro e la raccolta dei dati è stato realizzato grazie al lavoro di Cristian Fineschi e di Christian George Guiggiani.

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