UN
ANGELO
Era un
mattino molto caldo e il
cielo, sembrava più
azzurro degli altri
giorni, quando arrivò Rica la grande
amica di
Pablo, per fare una
scampagnata tra i boschi
e i verdi prati in fiore
di quella fiabesca
e incantata
vallata da lei
conosciuta.
Come al solito
pensò lei a tutto, oltre
ad offrirsi come
autista, portò anche
tante
cose buone da
mangiare, comprese le
bibite dissetanti.
Quando arrivarono sul
posto, disse a Pablo: "Eccoci
arrivati dimmi se
ti piace,
ora non
scaricherei la cesta
perché se sei d'accordo,
vorrei fare una
passeggiata
assieme
a
te in questo sentiero...
vuoi?" Bisogna sapere
che tra i due amiconi a
legarli, vi era un'amicizia
molto, molto
profonda e nulla li
avrebbe mai separati, al
che Pablo rispose: "Come potrei dirti di no? Con
tutto quello che stai
facendo per me, il mio
cuore gioisce al
pensiero che tu esisti, perciò ti
dico di sì e sono
contento per cui
scendiamo pure però,
assicurati che l'auto
sia ben chiusa perché
non vorrei che qualche
losco individuo
rubi il nostro
pranzetto".
Ella dopo
esser scesa si avvicinò
a Pablo poi gli disse: "Stai tranquillo, farò
come tu dici" Si avviarono così,
lungo
quel sentiero impervio
per giungere poi, ad uno
stagno ma privo di zanzare. In quel luogo
c'erano
due rocce e Rica
meravigliata disse:
Sostiamo un momento perché camminando per
questo sentiero in
salita, mi sono stancata
un po'. Pablo
condividendo le
rispose: "Sì angelo mio,
così potrò riposare pure
io".
Stettero per alcuni
minuti senza dirsi nulla
poi, Rica disse: "
Lo
senti quel
dolce gorgoglio in lontananza
prodotto
probabilmente da
un ruscello? Egli le
rispose: "Si se vuoi
alziamoci e andiamo a
vedere".
Si alzarono
quindi e andarono verso
il ruscello. Cammin
facendo, la bella Rica
vide che sul lato della
strada
vi erano molti
cespugli di more e
decise dunque di
coglierne un po', per
donarle con tutto il suo
cuore a
Pablo. Egli
davanti a questo piccolo
ma grande gesto d'amore,
tacque e si commosse,
senza poter
dire una
parola perché il suo
cuore era colmo di
felicità. Quando tutto
tornò alla normalità,
Rica se ne accorse e
gli
disse: "Sai Pablo, mi
sono riposata abbastanza
e, ora sarei in forma per riprendere il
cammino, dammi la
mano
così potremo
raggiungere il
ruscello". Cammin facendo, ebbero il tempo
per dirsi tante belle
cosine
carine poi
giunsero a destinazione.
L'acqua del ruscello
scorreva chiara e
limpida, era anche
molto fresca
l'affascinante e
tenera Rica, si tolse le
scarpette, si sedette
sopra una bella roccia e
immerse i suoi piedini
dentro l'acqua
gorgogliante del
medesimo poi, disse a
Pablo: "Lo sai che non
avverto più la
stanchezza ai
piedi?
Prova anche tu". Egli
l'ascoltò e, dal momento
che la pietra era larga
abbastanza,
potevano stare
comodamente in due.
Stettero così al fresco
un bel po' dialogando su
molte cose e il silenzio
che avvolgeva i due
amici sembrava
surreale.
A volte gli uccelli,
sospendevano il loro
dolce canto per volare
altrove lasciando così
ampio spazio
al
gorgoglio del ruscello. Ben presto arrivò l'ora
di pranzo e Rica
disse:" E' ormai giunta
l'ora di desinare e,
ti dirò che a causa di
questa fresca
brezzolina ho un grande
appetito, vuoi che ci
avviamo verso
l'auto?"
Pablo
prendendola per mano
disse: "Con molto
piacere mia cara;
andiamo". Mentre
scendevano l'impervio
sentiero discutendo del
più e del meno, si
affiancò a loro uno stupendo cane lupo e ogni tanto li
precedeva
di qualche
decina di metri poi, si
fermava e si voltava per
vedere se Rica e Pablo
l'avessero seguito.
Questo magnifico
esemplare si lasciava
accarezzare e coccolare
volentieri da Rica, come
se fosse stato suo
figlio più che da Pablo,
ma l'amico di Rica non
mostrava gelosia anzi,
chiese a Rica che se
era d'accordo,
avrebbero potuto
chiamarlo Bobo. A
consenso ottenuto dalla
bella signorina, dopo
non molto arrivarono
felicemente all'auto.
Si
sollevò in quell'istante
un venticello niente
male facendo arrivare un
clima settembrino. Rica
aperse il
baule
estraendo da esso tutto
ciò che le sue manine
avevano preparato con tanto amore.
Naturalmente,
essendoci
un ospite in più, non lo
fece rimanere a bocca asciutta. Dopo aver
desinato fecero una
breve
pausa coricandosi
sopra ad un morbido
plaid dopodiché
entrambi, decisero di
fare una passeggiata
prima
di rincasare e
così fu. Nel bel mezzo
del cammino (dai
cespugli
circostanti), videro
sbucare un losco figuro
che con un colpo alla
testa tramortì Pablo,
facendolo cadere a terra
privo di sensi poi,
senza indugiare,
aggredì Rica dicendole tante
cose brutte e rozze ma,
come fece per stuprarla,
entrò in azione Bobo (il
suo
magnifico lupo
conosciuto prima di
pranzo), che
ringhiando come una bestia feroce, gli si
avventò contro
che quasi
lo sbranò poi, quando fu
sicuro che il maniaco non poteva più nuocere,
andò di corsa in paese e
facendosi capire, fece
di tutto perché qualcuno
lo seguisse andando in
loro soccorso. Alcuni
andarono poi a
chiamare i
carabinieri, che
accorsero immediatamente
arrestandolo. Fu poi
processato per tentato
stupro e
omicidio. La
bella Rica dopo qualche
mese, si riprese dal
grande choc e decise
assieme a Pablo il quale
uscì
dal coma di tenere
con se Bobo.
Il bel cane
dopo aver ricevuto la
medaglia al valore,
visse per molti anni
felicemente assieme a Rica e a Pablo in un
elegante chalet in
montagna.
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