ENRICO

INGRANDISCE IL QUADRO

LE "ATTRAZIONI" PARMALAND

Egregio direttore,
quanta strada è stata fatta in tema di viabilità. La nostra città, ormai, è un grande parco di divertimenti, al posto di dar multe basterebbe far pagare un biglietto d'ingresso. Le attrazioni non mancano: la tangenziale ottovolante, i parcheggi per motorini, i giovedì senza auto, le righe blu, i parcheggi scambiatori, l'Happy bus e il Pronto bus, "Parma città cantiere", le rotonde. E' tutto uno sfavillare di luci, di festa. Le rotonde fanno proprio girare le macchine, e non solo, specialmente al mattino. La mia giostra preferita, tuttavia, è la strada a doppio senso che, ad un tratto, diventa a senso unico. Un vero volo pindarico della fantasia, un bel senso unico fino a metà strada che per magia si capovolge. Così avventurosa da rappresentare un elogio allo schianto frontale: con la nebbia è il massimo. Pensare che i sensi unici sono stati messi per aumentare la nostra sicurezza: un bel lavorino davvero. Al secondo posto, come attrazione favorita, metto: le piste ciclabili ammazzapedone: quelle sui marciapiedi, quelle che salvano i ciclisti dalle automobili, e sterminano i pedoni in attesa dell'autobus. Non è affatto facile centrarli: si spostano. Al terzo: il dedalo. Prima, un po' di traffico si smaltiva all'interno dei quartieri, ma ora, è stato creato il dedalo delle vie secondarie: un intrico di sensi unici in cui sai dove entri, e non sai dove esci (normativa europea). Tutti in fila, tutti sullo stesso percorso come bimbi sul trenino, percorsi studiati al computer per migliorare la viabilità. Il traffico in festa si concentra, in questo modo, tutto sulle vie principali. Le politiche messe in atto non sono contraddittorie. L'inquinamento diminuisce: perché il giovedì non si usa la macchina, ed aumenta: perché prima di raggiungere casa si deve fare il giro panoramico del quartiere. La viabilità migliora per l'eliminazione dei semafori, e peggiora per il labirinto di sensi unici, da cui si può uscire a fatica solo con un buon sistema di navigazione satellitare. Potremmo chiamare il parco divertimenti "PARMALAND" e fare concorrenza a Mirabilandia. Confesso di aver pensato, di fianco all'attrazione parcheggi, vedendo il posto libero per portatori di handicap, se con i bimbi piccoli si può rientrare nella categoria: una vera politica per la famiglia almeno in qualcosa. Il parco c'è, per attirare turisti basta cambiare lo slogan "Parma città d'arte" in "Parma città d'arte e di festa".



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