a mix of classical and jazz music
Keep your eyes up
Like Cab
Sonata Islands featuring Tino Tracanna
A+B
Tino Tracanna sax tenore e soprano
Emilio Galante flauto, ottavino, flauto basso
Giudo Bombardieri sax alto, clarinetto
Beppe Caruso trombone, conchiglia
Tito Mangialajo Rantzer contrabbasso
Stefano Bertoli batteria
1) Emilio Galante Keep your eyes up 09.24
2) Tino Tracanna Like Cab 06.08
3) Beppe Caruso To Ezio 05.08
4) Tino Tracanna New Mind Lines 06.21
5) Emilio Galante Fibonacci 08.53
6) Guido Bombardieri Etno song 05.51
7) Tino Tracanna Triad 04.54
8) Emilio Galante Nodo alla Gola 03.53
Registrato il 2 marzo 2010 da Paolo Filippi al Cavò Studio, Bergamo
Mixato il 30 aprile 2010 a Milano da Stefano Spina
Sonata Islands naviga in due mari, della musica colta e del jazz e li fa comunicare allargando lo stretto istmo che li separa. Musica scritta e improvvisata insieme, musicisti che si trovino a proprio agio con entrambe. Solisti che incontrandosi con l’ensemble arrangiano le proprie composizioni e si immergono nell’ideale poetico del progetto.
http://www.sonataislands.com/
Music by Emilio Galante - Markus Stockhausen and Sonata islands conducted by Andrea Dindo
Torre Aquila è una composizione in quattro movimenti, le quattro stagioni illustrate dai magistrali affreschi del Castello del Buonconsiglio. Per restituire il fascino dell’invenzione medievale ho chiesto un libretto in italiano a Giuseppe Calliari, ispirato a quelle immagini, ho usato alcune poesie in ladino dalle Usanzes e Lurgeres da Zacan di Simon de Giulio, ritenendo il ladino lingua ideale per rievocare quei riti stagionali, ed ho citato alcune precisissime descrizioni tecniche da Il lavoro dell’uomo nel ciclo dei Mesi di Torre Aquila di Giuseppe Sebesta. I video intrecciati da Fabrizio Varesco sulle immagini della torre, sono da me controllati via midi dal palcoscenico, per ottenere un background iconico sincronizzato con i tempi della performance.
Live recording - Teatro Dal Verme, Milano 2008
Emilio Galante
Larjines
Poem ladin de Stefen Dell’Antonio Monech
Cor Quadrivium diretor Luigi Azzolini
Emilio Galante flaut, flaut bas, live electronics e campionator
1) Prologo 9’20”
Larjines
Invern
2) Pomoncins 3’45”
3) Festuch 3’39”
Aisciuda
4) Rue Petion 2’16”
5) Ciufagna
3’13”
6) Fior da la sita 3’11”
Istà
7) Nègherles e reses 3’16”
8) Àzola / Sangon 4’30”
9) Nègherla da mont 3’31”
Uton
10) Ardon 4’54”
11) Steila da mont 2’17”
12) Formedela
5’22”
13) Steila de neif 5’06”
Temp total 54’51”
Soli
Anna Pellizzari sopran
Marco Petrolli contratenor
Paolo Deanesi bas
Andrea Dulbecco vibrafon e percusions
Stefano Menato sax aut
Tout sù da Marco Lincetto ai 8 de aost 2002 te la sala de la musega de Palaz de’ Pizzini, de la fondazion W. A. Mozart de' Pizzini von Hochenbrunn, a Ala.
Tai e missaje de Matteo Costa, Pèdua, otober 2002 – jené 2003.
"Larjines" è il titolo di una vasta composizione con musiche di Emilio
Galante e testo di Stefano Dellantonio, in ladino. Il testo è stato scritto
appositamente, quasi libretto di un'opera nuova: musica e parole si sono seguite e hanno modificato l'un l'altra durante l'atto creativo.
La lingua ladina vive in quest'opera come lingua viva, capace di ricrearsi
continuamente. L'ispirazione viene dai fiori e dalle stagioni della valle di
Fassa: la scrittura musicale non risente dell'influenza del popolare ma è piuttosto compiuta espressione della poetica dell’autore, che trova in quest’opera la sua creazione fino ad ora più significativa.
La forma è quella di un ciclo liederistico per coro, con rari momenti narrativi e prevalente tono lirico. La musica si è lasciata influenzare, per cercare la massima articolazione espressiva, da numerose forme della tradizione, dall’hoquetus e il motetus medievali, all’aria barocca.
La produzione tutta è consapevolmente intrapresa con forze trentine, quasi a voler provare una potenzialità creativa autoctona ed insieme la forza espressiva di una lingua regionale, profondamente legata alla cultura alpina.
works for soprano, flute, electric and acoustic guitar
La tousa sul ciar dal fegn
Amò amò
1 La tousa sul ciar dal fegn 6.57
for flute, electric guitar, sampled voice and live electronics
Amer volesse
for soprano, flute and acoustic guitar
2 Amò amò 3.11
3 Tel scur 3.47
4 Mai più l recort 2.06
5 Resta Chiò 3.51
6 Amer volesse 2.32
7 Nia m’é restà 1.29
for narrator and live electronics
8 Nia m’é restà 6.32
for violin and harp
9 Le Strie del Latemar 7.08
for flute, sampled voice and live electronics
10 Aagar 19.40
for narrator, flute and samples
Patrizia Polia soprano
Emilio Galante flute
Walter Zanetti electric and acoustic guitar
Fulvio Liviabella violin
Federica Sainaghi harp
Fabio Chiocchetti narrator (10)
Claus Soraperra narrator (7)
All compositions by Emilio Galante
Lyrics by Claus Soraperra (2-7) and Mauro Neri (10)
Cover and paintings by Claus Soraperra
Recorded and produced by Tiziano Popoli, Vignola, 2005-2006
Booklet encosed in the CDROM
Progressive rock for windquintet
Yes, Genesis King Crimson, Gentle Giant, Frank Zappa, ELP
Peaches in Regalia
Cogs in cogs
Kamera in Rock (1998)
Velut Luna
Kamera in Rock, prodotto da Velut Luna nel 1998, grazie al passaparola nelle fanzines internazionali, è stato venduto da un capo all’altro del mondo, dalla Nuova Zelanda, alla Norvegia, agli USA.
Ciò grazie all’originale progetto del Kamera Quintet, di trascrizione di appassionanti brani del rock progressivo per un classico quintetto di fiati.
Nel repertorio del Kamera Quintet gli interpreti non sono puri esecutori, ma creativi reinventori di covers, in maniera anomala per la musica 'colta' ma consueta invece per il jazz e il rock.
L’idea è evidentemente simmetrica rispetto a quella che ha portato molti musicisti di progressive a trasportare elementi della musica classica all’interno del rock. Si realizza così una suggestiva andata e ritorno di idee musicali ed arrangiamenti tra rock e musica classica.
With the ensemble Kamera Quintet we have tried to transcribe some of the progressive rock masterpieces of the Seventies for a very academic ensemble, such as the wind quintet.
It was the music we heared when we grow up, together with Bach and Mozart. Nowadays we don't fear anymore to mix academic with non-academic music: what remains important is only the quality of the compositions. We think we have found some pieces that deserve the work of transcribing and hearing.
Kamera in Rock
Yes Roundabout (tr. di E. Galante) da Fragile
Genesis Musical Box (tr. by E. Galante) da Nursery Crime
Emilio Galante The warriors
King Crimson 21 Century Schizoid Man-Song of the Gulls
(tr. by M. Pedron e di E. Galante )
Gentle Giant Acquiring the taste- Cogs in cogs (tr. by E. Galante)
Mauro Pedron The Snow Cat lower Suite
Velodrome 30.20 - Rasberries Song
Frank Zappa Peaches in Regalia-Uncle Meat (tr. byE. Galante)
Lloyd Webber Pilate's Dream (tr. by L. Armellini)
Emerson, Lake e Palmer Tarkus (tr. by E. Galante)
Kamera Quintet
Emilio Galante flute
Fabio Righetti oboe e english horn
Mauro Pedron clarinet
Leopoldo Armellini bassoon
Stefano Rossi french horn
Sciare di fuoco (1999)
Uscito per l'etichetta "Ai Confini ed oltre" della BMG-Ricordi, è uno dei primi tentativi di una multinazionale di produrre in Italia musica nuova italiana, voluto dal suo ideatore, Luciano Rebeggiani. L'ispirazione esotica è costituita dalle isole del Mediterraneo, sopratutto dalla Sicilia e da Stromboli. Iddu, lui, è proprio il vulcano, che inquietante governa la vita degli umani. Dalla Sciara scende la lava, il fuoco.
Questi i titoli dei pezzi, che da soli parlano del mio viaggio, più interiore che reale:
Ciaccona dell'Ogliastra, Sciara di Fuoco, Fiumefreddo, La Cuba, Iddu, Al Cassaro, Scirocco, Alcantàra, Variazioni d'acqua II, Settembre, Babbìo di Piscità.
Ho scritto queste musiche per un ottetto, Sonata Islands: oltre a me al flauto c'è Fabio Righetti, oboe e corno inglese, Enrico Gabrielli, clarinetto e clarinetto basso, Cesare Picco, pianoforte, Andrea Pecolo, violino, Ilona Balint, viola, Bianca Fervidi, violoncello e Tito Mangialajo Rantzer, contrabbasso.
In january 1999 the label BMG-Ricordi published my CD "Sciara di Fuoco", with the ensemble "Sonata Islands".
The pieces are inspired by southern islands (Sicily and Sardinia), mostly by the island of Stromboli, where a volcano is still active and people call him Iddu that means "him". The title of the cd, "Sciara di Fuoco", has to do with the volcano life, and means "the way of the fire", the way of the lava coming from the mountain to the sea.
Anyway my music is written with an emotional rather than a particular ethnic inflexion.
The musicians are myself on the flute, Fabio Righetti on the english horn, Enrico Ganrielli on the clarinet, Andrea Pecolo on the violin, Ilona Balint on the viola, Bianca Fervidi on the cello, Cesare Picco on the piano and Tito Mangia
Campioni (2001)
Velut Luna
Musiche di Emilio Galante, Carlo Galante, Marco Tutino, Armando Franceschini
Emilio Galante flauto e live electronics
Bianca Fervidi violoncello
Andrea Dulbecco vibrafono e percussioni
La leggenda dell'Airone, Fausto Coppi
Musica di Armando Franceschini
cortometraggio di Fabrizio Varesco
Primo Carnera
Musica di Emilio Galante
cortometraggio di Fabrizio Varesco
Cesare Maestri
Musica di Marco Tutino
cortometraggio di Ugo Slomp, prodotto dalla Sede RAI di Trento
Tazio Nuvolari, il mantovano volante
Musica di Carlo Galante
cortometraggio di Giorgio Longo
La musica ha spesso cercato, nel rapporto con altre arti, argomenti dalle qualità intrinsecamente mitiche piuttosto che logico-narrative. Amplificare emotivamente un mito, potenziandone la forza comunicativa, è impresa che appare naturale per il linguaggio musicale: così è stato spesso nell'opera lirica.
Nell'immaginario novecentesco i condottieri, gli uomini d'arme, hanno perso quelle qualità mitiche che avevano sempre avuto nella storia, carichi come sono delle connotazioni negative che la guerra ha assunto nel pensiero contemporaneo.
Il loro ruolo è stato assunto dagli sportivi, veri eroi di un tempo che distilla e nobilita nell'agonismo gli istinti di aggressività e predominio della guerra.
Sportivi e musicisti condividono molte qualità: talento e virtuosismo, abilità tecnica che diventa arte, autocontrollo mosso dal ritmo come cadenza interiore e governo della mente sul corpo. A queste qualità il campione unisce quella dell'unicità, dell'originalità che sorprende e affascina. Campioni è uno spettacolo dedicato agli eroi dell'agonismo italiano: nato da un progetto messo in scena nella rassegna milanese "Suoni e Visioni " nel maggio del 2000, che comprendeva "Tazio Nuvolari, il mantovano volante" e "Primo Carnera", si arricchisce ora di due nuove opere, dedicate a Cesare Maestri e Fausto Coppi. L'impianto scenico è essenziale e scarno: tre musicisti suonano dal vivo le musiche originali per cortometraggi muti, appositamente ideati. Il carattere di questi corti non è documentaristico, ma artistico: spezzoni storici si mescolano con riprese contemporanee cercando di evocare i campioni più che di narrarne le gesta, così come fa la musica.
La produzione di ogni opera è in maniera diversa legata a Trento, vuoi per i compositori o i registi e nel caso di "Cesare Maestri", approfitta della gentile collaborazione della sede RAI di Trento.
Post-modern chamber music for flute, cello and piano
Festival di Musica Contemporanea di Bolzano 2007 (2008)
Stile Libero.
Musiche di Lorenzo Ferrero, Carlo Boccadoro, Hubert Stuppner, Andrea Chenna, Emilio Galante.
Emilio Galante flauto, Stefano Guarino violoncello, Andrea Dindo pianoforte.