Bellarosa minore
Situato nella parte nord
orientale dello stagno, vasto circa 70ha riceveva le acque dolci dagli
affluenti Riu Mortu, Rio di Selargius e Rio Is Cungiaus. Un argine
alto teneva separato questo bacino dal restante stagno, utilizzato
come vasca di prima evaporazione nella salina, in modo che le acque
non si mescolassero. Il regime idrico era temporaneo, con acque abbondanti
d'inverno e siccità d'estate.
Con la costruzione delle fogne dei paesi limitrofi (Monserrato, Selargius,
Quartucciu e Quartu), il bacino che riceva queste acque fu interessato
da un rapido cambiamento diventando a regime idrico permanente e con
l'acqua ricca di nutrienti. L'ambiente diventava eutrofico e poi distrofico
con formazione di sostanze, come l'ammoniaca che non consentivano
la vita aerobica. La cannuccia d'acqua si sviluppò a tal punto che
l'acqua era venuta a mancare compromettendo l'ambiente. Lo stagno
di Molentargius è stato chiuso alla produzione delle saline nel 1985.
Con il progetto Ramsar, che ha riunito diversi studiosi dell'ambiente,
è stato stilato un piano per salvaguardare lo stagno. Nel Bellarosa
minore, invasa dalle canne, l'acqua doveva essere regolamentata.
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In questa foto possiamo
osservare il Bellarosa minore invaso dalle canne.
Vennero costruite vasche
che potevano essere pulite indipendentemente l'una dall'altra e l'acqua
doveva provenire dal depuratore presente a Is Arenas.
Per questioni economiche è sorto un contenzioso tra i comuni interessati
allo stagno e, mancando l'accordo, il risanamento del bacino è stato
bloccato.
Nella parte centrale del Bellarosa minore, dove l'acqua è permanente,
troviamo il millefoglio d'acqua, la lenticchia d'acqua
con le due specie Lemna minor, più diffusa, Lemna gibba, più rara.
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La parte periferica,
a contatto con l'acqua, è colonizzata da specie vegetali dotate
di rizomi (fusti sotterranei) che permettono una moltiplicazione
vegetativa rapidissima come la cannuccia di palude (Phragmites
australis).
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e la mazza sorda (Typha
angustifolia).
Troviamo anche il coltellaccio
maggiore (Sparganium sp), il
sedano d'acqua, mangereccio, la cicuta,
velenosa, il giunco
pungente e foglioso e la piantaggine
a foglie grasse.
Sono presenti anche piante con fiori, come il giaggiolo dei
poveri, il lampagione bianco ed il cipollaccio.
Si possono incontrare anche orchidee e il giacinto
romano.
Vasche evaporanti
Le specie che vivono in questo
habitat sono alofile o in genere adattate agli ambienti ricchi di
sale, come la loglierella ricurva e sottile,
la spergularia comune, la coda di lepre comune
e la sueda marittima.
Le specie più alofile sono la salicornia aplessicaule
e l'erba cristallina stretta. Sono presenti anche
specie parassite come il rarissimo fungo di Malta,
l'atriplice portulacoide e la pericolosissima cuscuta
epitimo.
Is Arenas
E' una zona al confine tra
lo stagno e le saline.
Malgrado l'intervento dell'uomo, conserva ancora delle aree con vegetazione
naturale caratterizzate da un adattamento alle alte concentrazioni
di sale.
Troviamo salicorneti e salsoleti
con formazioni a giunco, a scirpo e a canna.
Piantaggine
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Malva
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Salicornia
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