Flora      


La flora si presenta molto varia e comprende sia specie d'acqua dolce (glicofile) che di ambiente salino (alofile).
Occorre distinguere tre ambienti diversi:

  • Bellarosa Minore, interessato da acque dolci, in genere di origine fognaria e ricche di nutrienti;
  • Vasche evaporanti e salanti, in cui la variazione della salinità ha fatto si che attraverso i millenni sia stata selezionata una flora di alofite cioè di piante che si sono adattate all'ambiente salino;
  •  Is Arenas, vecchia spiaggia fossile, che separa lo stagno di Molentargius dalle caselle salanti , è stata antropizzata e utilizzata per la coltura di cereali e foraggi.


La vegetazione è costituita quindi da piante che si sono adattate all'ambiente salmastro con diversi gradi di salinità. Da questo punto di vista possiamo distinguere:
  • vere alofite (amanti del sale) costituite da piante che si sono adattate all'ambiente salino;
  • alofite facoltative, che vivono in ambienti salmastri e non;
  • alofite escludenti sale: hanno ghiandole che eliminano il sale assorbito dall'ambiente (per esempio le tamerici).

Bellarosa minore

Situato nella parte nord orientale dello stagno, vasto circa 70ha riceveva le acque dolci dagli affluenti Riu Mortu, Rio di Selargius e Rio Is Cungiaus. Un argine alto teneva separato questo bacino dal restante stagno, utilizzato come vasca di prima evaporazione nella salina, in modo che le acque non si mescolassero. Il regime idrico era temporaneo, con acque abbondanti d'inverno e siccità d'estate.
Con la costruzione delle fogne dei paesi limitrofi (Monserrato, Selargius, Quartucciu e Quartu), il bacino che riceva queste acque fu interessato da un rapido cambiamento diventando a regime idrico permanente e con l'acqua ricca di nutrienti. L'ambiente diventava eutrofico e poi distrofico con formazione di sostanze, come l'ammoniaca che non consentivano la vita aerobica. La cannuccia d'acqua si sviluppò a tal punto che l'acqua era venuta a mancare compromettendo l'ambiente. Lo stagno di Molentargius è stato chiuso alla produzione delle saline nel 1985. Con il progetto Ramsar, che ha riunito diversi studiosi dell'ambiente, è stato stilato un piano per salvaguardare lo stagno. Nel Bellarosa minore, invasa dalle canne, l'acqua doveva essere regolamentata.

Canneto a Bellarosa minore

In questa foto possiamo osservare il Bellarosa minore invaso dalle canne.

Vennero costruite vasche che potevano essere pulite indipendentemente l'una dall'altra e l'acqua doveva provenire dal depuratore presente a Is Arenas.
Per questioni economiche è sorto un contenzioso tra i comuni interessati allo stagno e, mancando l'accordo, il risanamento del bacino è stato bloccato.
Nella parte centrale del Bellarosa minore, dove l'acqua è permanente, troviamo il millefoglio d'acqua, la lenticchia d'acqua con le due specie Lemna minor, più diffusa, Lemna gibba, più rara.

La parte periferica, a contatto con l'acqua, è colonizzata da specie vegetali dotate di rizomi (fusti sotterranei) che permettono una moltiplicazione vegetativa rapidissima come la cannuccia di palude (Phragmites australis).

e la mazza sorda (Typha angustifolia).

Tifa
Tifa

Troviamo anche il coltellaccio maggiore (Sparganium sp), il sedano d'acqua, mangereccio, la cicuta, velenosa, il giunco pungente e foglioso e la piantaggine a foglie grasse.
Sono presenti anche piante con fiori, come il giaggiolo dei poveri, il lampagione bianco ed il cipollaccio. Si possono incontrare anche orchidee e il giacinto romano.

Vasche evaporanti

Le specie che vivono in questo habitat sono alofile o in genere adattate agli ambienti ricchi di sale, come la loglierella ricurva e sottile, la spergularia comune, la coda di lepre comune e la sueda marittima.
Le specie più alofile sono la salicornia aplessicaule e l'erba cristallina stretta. Sono presenti anche specie parassite come il rarissimo fungo di Malta, l'atriplice portulacoide e la pericolosissima cuscuta epitimo.

Is Arenas

E' una zona al confine tra lo stagno e le saline.
Malgrado l'intervento dell'uomo, conserva ancora delle aree con vegetazione naturale caratterizzate da un adattamento alle alte concentrazioni di sale.
Troviamo salicorneti e salsoleti con formazioni a giunco, a scirpo e a canna.

Piantaggine
Piantaggine
Malva
Malva
Salicornia
Salicornia