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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/06/22 00:46 By: bergame Status: Utente  
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complimenti a Guido che ha raggiunto un importante traguardo per il suo futuro … ma ora c'ha da lavorà con ben altre "echippe specializzate" una domanda importuna: ma come dovremo chiamarti d'ora in poi : dott ? dottor ? o doc mhhh forse è meglio non approfondire

Pisanino vedo che hai assimilato bene dal maestro: hai fatto una relazione sulla marmifera che fa concorrenza a quelle del neo dottore.

A proposito di pitoncino: mi sa che c'è stata una fuga di notizie sulle dimensioni della mia proboscide. Non è che Pisanino avrebbe molto da fatigà per fare il ritratto, gli basta aggiungere un paio di orecchie sventolanti e ci siamo !
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/06/22 11:45 By: guido Status: Utente  
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ciao a tutti. grazie dei complimenti ma dott. abilitato lo sono già dal 2009....ora inizia la formazione specialistica....

mi chiamate come prima, e non dottore....grazie
Guido
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/06/22 19:17 By: dok Status: Utente  
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o Bergame, proseguo nella risposta alle tue domande, intanto la questione della Grotta di Celè/Grotte di Celè: la mia spiegazione è che sono valide entrambe le formule, e che d'altra parte sono indicazioni non vanno prese con la precisione topografica di un GPS, tantopiù che la loro rilevanza consiste nell'indicare...semplici tracce di di capre, come dice il Federigi.
vanno bene entrambe perché si parla più propriamente di <grotte> di Celè, e chi ha risalito con attenzione il Canal dal Prado ha visto che ce ne saranno una decina più o meno, di varia fattura e dimensioni, fino agli Aguti. forse la grotta di Celè per antonomasia è la prima, quella poco sopra l'intersezione con la via Fanfani e col rudere di un piccolo fabbricato, forse no. molto probabilmente invece quella più rilevante per il passaggio del fronte fu una più alta, nella zona degli Aguti e non distante da un paio di trincee -qualche foto l'avevo pubblicata nel mio <servizio> sui Gaglini-, come sede di una postazione fissa subito dopo lo scavalcamento della cresta.
il fatto è che dopo la costruzione della Via Fanfani, e la conseguente obsolescenza del percorso nel Canal dal Prado, la grotta di Celè per antonomasia è diventata quella che si vede appunto dalla via, le altre semplicemente non si vedono più.

e non mi sono ancora stancato di tornare sul fatto che, detto e ridetto in tutti i modi forse viene inteso una volta o l'altra, praticamente il percorso del Pitone e quello delle Greppie vengono a coincidere, nel canalone delle Greppie o Canal dal Prado, se dal Pitone, invece che scendere lungo il crinale di faggi-conifere -e che Guido erroneamente crede che sia l'unico percorso dal Pitone, oltretutto ce n'è almeno un altro importante, l'avevo già detto-, si viene verso le Greppie su quella che ho chiamato giusto per darle un nome <alta via dei cavatori>, che tenendosi intorno a quota mille passa per quello che ho definito a suo tempo il <monumentale gruppo scultoreo del Gaggini o dei Gaglini> e le postazioni.

torno pure, dicendolo e ridicendolo in tutti i modi finché qualcosa non viene recepito, sulla questione che ho posto anche nell'ultimo intervento, e pure in modo dimolto <acculturato> per non scontentare nessuno...e cioè che, secondo me e sulla base di una ricerca <basata su qualche fatto e su qualche dato quantomeno>, non si può continuare a parlare a casaccio di sentieri della libertà, perché il termine è improprio, sbagliato, kaputt.
l'espressione <Via o Sentiero della Libertà> va riferita solo ed esclusivamente al percorso, che può anche contemplare una <variante o alternativa di sicurezza>, inaugurato dai primi del febbraio 1944 dal <nuovo corso> militare sotto la responsabilità di Vinci Nicodemi: ogni altro uso di questa espressione è improprio e scorretto, perciò, in mancanza di una tesi migliore della mia, che comunque mi sembra già discretamente ben fondata, propongo che si applichi il principio del <silenzio assenso> e che venga bandito con effetto immediato e salata ammenda pecuniaria trasferita sul mio conto corrente tale improprio utilizzo.

sarà anche per la calura abbestia che mette a dura prova la risposta fisica e mentale -tranne che per il megafotonico Pisanino che non aspettava altro che l'allerta climatica per andare a fare un po' di attività forestale diperinsù...ma che vuole, il suo nome scolpito su di una lapide accanto a quella del suo amato passo, stavolta però con la dedica ai <Caduti Invano per la Calura Abbestia>?- ma mi sorprende sinceramente che il mio intervento non abbia avuto la reazione che meritava: infatti mi pare proprio che, in mancanza di valide contestazioni e di tesi migliori -e la mia mi pare già dimolto bellina-, e sempre invocando il <silenzio assenso>, la questione della <Via della Libertà> si può dire praticamente chiusa con buona pace di tutti, e ogni altra ricerca ha un valore puramente accessorio. dico bene?

in attesa di un qualche segno di vita, torno a ribadire il concetto di <Via della Libertà> con l'appoggio di altri documenti, tratti dallo scritto di Maria Del Giudice e dall'Archivio Privato Del Giudice, APDG:

Rimase prerogativa dei Patrioti apuani nell'inverno '44-'45 la regolamentazione del passaggio del fronte, che , se fosse stato lasciato all'iniziativa spontanea, avrebbe avuto conseguenze disastrose. I profughi apuani e non, sempre più numerosi, che ne tentavano l'attraversamento, erano stati spesso abbandonati da guide improvvisate o vittime di briganti.
Venne così creata un'organizzazione efficace per la sicurezza dì coloro che dovevano passare nell'Italia Liberata, il cui comando militare fu assegnato a Vinci Nicodemi. Tale percorso prese il nome di "Via della Libertà".

Le conseguenze disastrose, non erano solo di natura militare, per lo scompiglio che potevano creare improvvisati e caotici passaggi delle linee, ma anche e soprattutto di carattere logistico e umanitario, come ben evidenzia la "Lettera del Contegiò a Pietro del Giudice", 26/11/1944, APDG

Campo,lì 26 novembre 1944
Caro Pietro,
da domani sono costretto a negare il mangiare a coloro che si fermano per poi passare il fronte.
Qui è un continuo traffico di donne e bambini, che spesso piangono e fanno strappare il cuore.
I più di questi sono costretti, per la fame o per la stanchezza, a fermarsi e spessissimo a pernottare per lasciarsi ancora un po' di forza per fare un'ultima tappa oltre le linee. Perciò non posso negargli vitto ed alloggio e d'altra parte non posso ogni giorno fare mancare il mangiare ai miei patrioti.
Tanto per dirti, questa sera, malgrado la razione fosse scarsissima, sono restati fuori del rancio dei patrioti e dei civili.
Ogni giorno non posso assistere a queste scene, per principio umanitario ed anche a scanso di discussioni, perciò da domani o mandami razioni in più ed abbondanti, o sarò costretto ad essere duro con queste donne, e alle buone o alle cattive le respingo al Comando Gruppo.
Ti faccio anche presente che non solo passano per varcare le linee ma spesso, causa il tempo od altre ragioni, ritornano indietro.
Aspetto una tua decisione in merito.
Saluti
Contegiò

e quella, relativa agli abusi, di Vinci Nicodemi, "Mine sul Passo del Pitone-Passaggio del Fronte". 5/9/1999, APDG

[...]La Resistenza apuana aveva tenuto aperto il passaggio del fronte che, in un primo momento, fu spontaneo e reso possibile dalla solidarietà umana di una popolazione locale che aveva sempre dimostrato ferma volontà di far parte della Resistenza, pur sapendo bene che ciò avrebbe aumentato le sofferenze ed il rischio della vita. Tuttavia, oltre ai pericoli del percorso, correva voce che donne e bambini venivano, a volte, abbandonati, spogliati ed aggrediti. Ciò purtroppo corrispondeva alla realtà, infatti qualche filibustiere, uomini senza scrupoli, si erano infiltrati nel gruppo delle guide. Diventò dunque necessario imporre una seria organizzazione militare che assicurasse la tranquillità e la sicurezza di quella povera gente che, con marce estenuanti, arrivava ad Antona da ogni parte dell'Italia del centro nord. Il primo febbraio 1945, le dicerie trovarono conferma allorché mi fu riferito che ad un facoltoso commerciante di Carrara, Pilade De Michelis, erano state chieste 50.000 lire, per poter passare il fronte con la famiglia. Riuscii ad individuare le due guide e a farmi consegnare il denaro, somma enorme per l'epoca. Con tale cifra quella notte feci passare oltre cento persone che attendevano da vari giorni.
Alle guide e ai portatori fu corrisposta una giusta retribuzione e la famiglia De Michelis passò per prima, con tutta la riconoscenza che meritava. Il servizio venne organizzato ad Antona, con un vero ufficio-tappa che raccoglieva ed elencava i viandanti, situato in un asilo, messo a disposizione dalle suore. Il servizio era diretto amministrativamente dal Pretore di Carrara, Roberto Mariani, aiutato dall'ufficiale Orlando Bertolini, dalla maestra Altea Battistini e Silvio Stefanini, che si alternavano, cosicché il servizio rimanesse ininterrotto, giorno e notte[...]

ciao
Luca
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/06/22 19:21 By: dok Status: Utente  
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ciao a tutti. grazie dei complimenti ma dott. abilitato lo sono già dal 2009....ora inizia la formazione specialistica....

mi chiamate come prima, e non dottore....grazie

...e invece il titolo di dok sarebbe proprio...a dok...dico bene Plinio?
comunque congratulazioni
ciao
Luca
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/06/22 21:00 By: plinio Status: Utente  
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dok scritto:
ciao a tutti. grazie dei complimenti ma dott. abilitato lo sono già dal 2009....ora inizia la formazione specialistica....

mi chiamate come prima, e non dottore....grazie

...e invece il titolo di dok sarebbe proprio...a dok...dico bene Plinio?
comunque congratulazioni
ciao
Luca
figurati se ti era passata inosservata...la mia Ironia
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/06/23 20:00 By: pisanino Status: Utente  
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Rocciatore

Posts: 142
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Non toccate il maestro della Alpi Apuane....lui è come un fiore raro delle Apuane da preservare,sono d'accordo pero' sul nome Dok di passarlo a Guido,ha tutti i requisiti per esserlo
1=è Dottore
2=ha gli occhialetti da intelletuale
3=è pacato e riflessivo e molto umile
4=anche se lo chiami cosi non si da arie....come qualcuno..del topic .senza fare nomi
ritornando al ripristino del 188/bis, dovreste anche ringraziare il mio socio e me...perchè quando voi esploratori scriba burocratici vi inoltrate in quella giungla (con tanto di felci,ginestroni.sottobosco fitto)x scoprire quello che vi interessa a voi...vi troverete in difficolta'per l'orientamento,e allora che c'è di meglio di riferimento...???il mitico sentiero della libert....ha!scusate il mitico sentiero 188/bis che vi portera'tranquilli e rilassati fino al passo del piton.....ha!scusate fino al passo Focoraccia/Pitone.Per cui non disprezzate un lavoro che puo' fare comodo a tutti....caso mai stavo pensando...una bella cosa..visto che il sentiero 188/bis è stato ripristinato da me e il mio socio facciamo come nel film "non ci resta che piangere"di Troisi e Benigni vi aspetiamo al colle della Bianchina....o se preferite al Piton Massese e vi diremo
"hei...!!!chi siete...cosa fate...cosa portate...si.ma quanti siete...!!!...un fiorino (un'euro attuale).
Comunque...mi sembra che "giustamente" l'aria delle ferie sia entrato anche nel nostro topic....visto gli ultimi risultati....esposti...
UBUNTU..."nella cultura Africana sub Sahariana significa "Io sono perchè noi siamo"cosi il gruppo dovrebbe percepirlo...
Vi saluto...Pisanino
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