AlpiApuane.com è un portale che si
avvale della collaborazione di volontari ed appassionati; non beneficia
di contributi pubblici di nessun genere e viene gestito ed
aggiornato esclusivamente con risorse private.
Dalla descrizione della Armanini sembra
che la salita a stretti tornanti sia subito dopo l’attraversamento del
fosso di campiglia e non così spostata fino alla cava di caprara ? o
Bergame, torno su questo punto perché ci sono ancora dei dubbi, è bene
cercare di chiarirli ora, così dopo lasciamo spazio a Guido, che
gentilmente ci da la precedenza. comunque ti ricordo che stiamo
ancora lavorando sull'ipotesi Fosso Pozzone=Fosso Campiglia: se domani
salta fuori qualcuno che le sa le cose e dice che non è così...ill'è
tutto da rifare...per cui appitoniamoci sì, ma non troppo, non stiamo
ancora tirando conclusioni da dati certi. in effetti anch'io ho
sempre ritenuto che i tornanti della descrizione Armanini fossero
immediatamente dopo il Fosso di Campiglia, ma ora che mi hai messo la
pulce nell'orecchio, mi pare che non sia proprio così, non
necessariamente almeno: sia la Maria Del Giudice (in settimana c'ho da
recuperare il libro e citare le parole testuali) che la Armanini parlano
rispettivamente di prima e dopo il Fosso di Campiglia, senza precisare
un <immediatamente> prima o dopo, e l'opuscolo dell'ANPI Massa
parla genericamente di <zona del Fondone>. un'altra
considerazione: dal momento che quel punto dei tornanti era minato dai
tedeschi, non era troppo in basso e troppo prossimo al costone e alla
selve di Campiglia, saldamente in mano ai partigiani, se
<immediatamente> in prossimità del canale? non era troppo
rischioso, anzi direi quasi suicida per i tedeschi venire a minare
proprio in bocca al lupo e aggiungerei senza possibilità di scampo,
perché sei proprio sul versante lì di fronte? no no, è molto più
plausibile che quel punto fosse sì prossimo al Fosso di Campiglia, ma o
in una zona più a valle e fuori tiro da Campiglia o in zona non
immediatamente prossima al canale, e allora la Caprara fa proprio al
nostro caso, anche col suo immenso <Tecchione>. se invece ti
garba l'idea dei tedeschi-kamikaze che vengono a legare le mine ai lacci
delle scarpe ai partigiani, allora i tornanti gli vanno cercati sotto
il naso e il percorso che ho più volte descritto dalle case dei pastori e
che ti ostini a ignorare può anche andar bene, non mi pare ci siano
molte altre scelte.
sennò tocca riconsiderare l'ipotesi Fosso di
Campiglia=Fosso di Campiglia, stretti tornanti sul fianco del canale
sopra la Casa del Prete e magari non fino all'Angiola, come dicevo a
Marco, ma proprio sul 188, che la rampa pressoché verticale (non solo,
ma immagino estremamente impegnativa con neve e ghiaccio, perciò
memorabile) ce l'ha sotto il Pizzo delle Greppie: in questo caso,
nonostante al convegno fosse chiaro a tutti che si intendesse per
<passo del Pitone>, lei in realtà avrebbe descritto un altro
itinerario? se è così mi tornerebbero meglio anche le parole
dell'opuscolo ANPI <...ma poco prima di giungere a Tecchia di
Campiglia, nella zona del Fondone...>, perché rispetto a Tecchia il
Fosso di Campiglia è decisamente un <poco prima> di quello del
Pozzone. non solo, anche la centralità in quell'opuscolo del pizzo delle
Greppie come <Pitone>, come ha fatto già notare Marco. non solo,
qui gli alpini avevano maggiori possibilità di scendere pressoché
indisturbati dall'Angiola a minare il tratto del 188 in prossimità di
Tecchia. nelle foto dettagli della parte superiore e inferiore dello
stradello del <Fondone?> e una vista d'insieme: da notare
l'imponente guglia che gli sta fronte e che fa di questo...un altro
<passo del Pitone>...per la gioia di Bergame! ciao Luca
Ragazzi, manteniamo la calma e soprattutto non vendiamo la pelle del ... Pitone prima di averlo catturato Forza
Guido è da un po' che si aspettava la tua scesa in campo, ora facci ...
stupire tira fuori le carte , sperando che non siano le famose tre ... e dici bene Bergame, qui pare che qualcuno non stia aspettando un post, ma il messia con la rivelazione...questione di fede un miracolo sta certo per avvenire, un intervento ammodo di Guido, almeno spero ciao Luca
Avremo modo di parlarne magari nel
dettaglio, ma toglimi due curiosità: perché dal colle q. 1065.4 fai
andare il percorso sul Focoraccia anziché aggirarlo a sud-sud-est? Per
esigenze panoramiche o per via della traccia in piano troppo sporca?
L’altra riguarda le lettere: si riferiscono a dorsali e canali o ai
percorsi? hai detto bene: per esigenze di percorribilità e
panoramiche, la risalita del fianco del Focoraccia è faticosa, ma breve e
estremamente gratificante quando arrivi in cresta per il resto magari nei prossimi giorni ti invio per email i testi delle relazioni ciao Luca
Approfitto della quiete prima della tempesta (in senso meta-forumico in attesa delle Guido-Lines ma anche in senso letterale dopo la sciacquata di stanotte e di stamani
) per una precisazione xDok che con foto, ipotesi, documenti e
citazioni continua ad arricchire questo forum e ad alimentare in maniera
fruttuosa (anche se un po’ caotica ) la discussione.
Luca,
quando hai formulato l’ipotesi della cava Caprara-Tecchione
corredandola di foto e tracce mi sono espresso subito e volentieri
(anche a rischio di dire delle fregnacce) perché avevo qualcosa di
definito su cui ragionare ed esprimermi. Per quanto riguarda l’ipotesi
del “percorso dalle case dei pastori” che secondo te “mi ostino ad
ignorare” hai frainteso il mio silenzio: la ritengo un’ipotesi valida e
anzi, da quello che ho capito, mi pare la più plausibile come percorso
verso il pitone di mezzo. Infatti ti avevo esortato a produrre un
disegno sulla mappa proprio per permettere a me, e a tutti gli altri che
conoscono i luoghi solo parzialmente, di poter valutare quell’ipotesi
sulla base di elementi certi e definiti. Perché se conosci bene i luoghi
puoi anche capire tutto dalla tua descrizione verbale, ma se i luoghi
li hai solo visti da lontano allora è un po’ complicato orientarsi sulla
base di riferimenti naturali e descrizioni testuali e quindi farsi un
quadro preciso del percorso che hai in mente. Tutto qua, nessun
snobbamento da parte mia, che anzi ho sempre pubblicamente apprezzato i
tuoi succosi contributi.
dok scritto: Avremo
modo di parlarne magari nel dettaglio, ma toglimi due curiosità: perché
dal colle q. 1065.4 fai andare il percorso sul Focoraccia anziché
aggirarlo a sud-sud-est? Per esigenze panoramiche o per via della
traccia in piano troppo sporca? L’altra riguarda le lettere: si
riferiscono a dorsali e canali o ai percorsi? hai detto bene:
per esigenze di percorribilità e panoramiche, la risalita del fianco del
Focoraccia è faticosa, ma breve e estremamente gratificante quando
arrivi in cresta per il resto magari nei prossimi giorni ti invio per email i testi delle relazioni ciao Luca
Dok
intanto che preparo la relazione...tu che mi dici di questo canale? Lo
hai nominato solo una volta elencandolo semplicemente... Guido
Avremo modo di parlarne magari nel
dettaglio, ma toglimi due curiosità: perché dal colle q. 1065.4 fai
andare il percorso sul Focoraccia anziché aggirarlo a sud-sud-est? Per
esigenze panoramiche o per via della traccia in piano troppo sporca?hai
detto bene: per esigenze di percorribilità e panoramiche, la risalita
del fianco del Focoraccia è faticosa, ma breve e estremamente
gratificante quando arrivi in cresta per il resto magari nei prossimi giorni ti invio per email i testi delle relazioni ciao Luca scusa
Marco, nella furia non avevo inteso esattamente quello che mi avevi
chiesto. sì, da quota 1065.4 ho preferito il percorso di cresta sulla
base di considerazioni di percorribilità e di manutenzione: la via che
dici te (la lorenese Via dell'Aiola), tenderà sempre a vestirsi di
scope, a meno di incendiare con una certa frequenza (la vecchia
consuetudine del debbio) e di ristabilirci bel un traffico di
greggi...la naturalmente pulita traccia di cresta del Focoraccia e
quella discendente che ne solca il fianco in corrispondenza di quei bei
faggi isolati, sono state le prime tracce in assoluto che hanno attirato
la mia attenzione, quando le vie della libertà non sapevo neanche cosa
fossero
Quanto al raccordo
Greppia-tornante, al di là dei Sentieri della Libertà, è utile per
presentare un quadro complessivo della sentieristica tra Colonnoni e
Focoraccia, dato che il progetto interesserebbe tutta questa zona. e
invece ripensandoci mi è venuto in mente che il tornante dei Colonnoni
potrebbe anche diventare un importante punto di raccordo, in un progetto
di viabilità dell'Altissimo-Focoraccia, tra zona di cava e zona di
guerra, utilizzando il sentiero quota mille di raccordo dei passi
(quella che ho chiamato l'<alta via dei cavatori>
portato magari come nelle mie mappe sui fianchi del Focoraccia, come
base di buona accessibilità con rami di accesso ai rispettivi valichi. con calma magari farò qualche scarabocchio in proposito... ciao Luca