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Ecco...e se io ora...dal nulla dicessi: "ma
lo sapevate che esiste un altro sentiero della libertà sul versante
azzano che ho percorso oggi pulendolo completamente che saran stati 40
anni che non ci passava nessuno...."...voi come la prendereste? Suvvia,
quando avete finito le argomentazioni qui sopra postero' la relazione e
la cartina...per il momento vi saluto o Guido, e sei finalmente stato in Palerosa? ciao Luca
MA non ti sembra un po’ “cervellotico” come
itinerario ? Va beh, ci potrebbero esser stati tratti difficili da
evitare in condizioni avverse, ma perché una volta superato il fosso del
pozzone/campiglia continuare a traversare in pari così a lungo fino al
ravaneto ONO della Caprara ? Dalla descrizione della Armanini sembra che
la salita a sretti tornanti sia subito dopo l’attraversamento del fosso
di campiglia e non così spostata fino alla cava di caprara ? PErché poi
andare così lontano per valicare al pitone di mezzo che è il valico
indicato dalla Armanini ? credo di averti risposto nel
precedente, Bergame, sul Tecchione siamo d'accordo, vedo...il percorso
da me indicato in passato è sulla verticale del Pitone, il percorso
della Caprara come ho già detto si prestava meglio all'itinerario basso
Darola e Altagnana, ma poteva andare ancora per quello di Campiglia,
provare per credere... ciao Luca
il merito della scoperta appartiene a tutti noi che abbiamo
dedicato con cuore parte del nostro tempo alla ricerca,affinchè possa
essere condivisa in egual modo da tutti i partecipanti. Vi saluto Pisanino
Complimenti a Guido che è arrivato al bandolo della matassa! eh,eh..mi sà che qualcuno ha accusato il colpo Per quante vittorie possa ottenere in montagna non potrò mai vincere la montagna,è sempre lei che mi lascia vincere.
Ragazzi, manteniamo la calma e soprattutto non vendiamo la pelle del ... Pitone prima di averlo catturato Forza Guido è da un po' che si aspettava la tua scesa in campo, ora facci ... stupire tira fuori le carte , sperando che non siano le famose tre ...
O ragazzi, e’ ’un si pole anda’ via du’ giorni che succedono mezze rivoluzioni o quasi!
Il coraggio ce l’ho, Luca, e a breve ci proverò; ho già una mezza idea... Chissà...
Piuttosto, vediamo se qualcuno ha il coraggio di andarla a verificare,
quella traccia. Se nessuno mi precede, visto il poco tempo che ho a
disposizione, lo farò. Però prima voglio andare a dare un’occhiata
anch’io ai sentieri bassi di Campiglia che tanto campo hanno preso con
gli ultimi post!
Quanto al raccordo Greppia-tornante, al di là dei Sentieri della
Libertà, è utile per presentare un quadro complessivo della
sentieristica tra Colonnoni e Focoraccia, dato che il progetto
interesserebbe tutta questa zona.
Per quanto riguarda le
cartografie ti faccio i complimenti, mi pare siano davvero interessanti e
tracciate con grande competenza. Ma alla Comunità Montana con chi avevi
parlato? Con Vettori? E alle sezioni Cai che t’avevano detto? Quanto al
Parco, ahimé, non fai che confermare carenze ormai croniche.
Avremo
modo di parlarne magari nel dettaglio, ma toglimi due curiosità: perché
dal colle q. 1065.4 fai andare il percorso sul Focoraccia anziché
aggirarlo a sud-sud-est? Per esigenze panoramiche o per via della
traccia in piano troppo sporca? L’altra riguarda le lettere: si
riferiscono a dorsali e canali o ai percorsi?
Pisanino, non ho
capito bene dove partirebbe quel possibile ramo che dici per la Tecchia
“prima di entrare nel bosco di Campiglia”: immagino dopo il Colle della
Bianchina, o no? Quanto all’altra mulattiera che passa sopra il laghetto
delle trote, mi pare una verifica da fare perché è un tracciato
senz’altro interessante.
Sulla questione Rustighi / Armanini,
così a naso, propendo anch’io per due itinerari diversi, e concordo con
Bergame che la grotta del bivio (che non ho visto) non è così enorme, a
giudicare dalla foto. Però se i mille metri di dislivello sono da Massa,
mi sembrerebbe ardua l’ipotesi Greppia / Uncini, no? Quanto ai
ginestroni, inorridisco all’idea di attaccarcisi, ma ragiono da “comodo”
escursionista e non certo da partigiano o sfollato...
Passo
dell’Orso è il nome di quell'uscita in cresta secondo Guido (cui chiedo
conferma); sarei però d’accordo anch’io per chiamarlo “Foce del Tubo”,
se non altro in memoria del basatino Vincenzo Giannarelli che visse qui
da bambino un’avventura molto particolare... magari un giorno la posto;
intanto cercherò di coinvolgere la su’ figliola Elena (docente
all’Università di Firenze, collaboratrice di Toscana Oggi e appassionata
montanara) nel nostro dibattito. Chissà che non abbia ancora qualche
buon punto di riferimento in zona!
Quanto
a Guido, se si tratta di Palerosa come ipotizza Luca mi sembra sia un
bel contributo; un altro mio obiettivo era infatti studiare la
situazione sui due versanti del Colle dei Perletti; per il resto però mi
associo del tutto a Bergame! Se poi sarà dimostrato che il suo è
l'itinerario più plausibile, che taglia davvero la testa al toro, vorrà
dire che oltre alla pizza gli faremo anche un sacrario!
Ma se poi allora finisse questa forumnovela... come passeremmo le serate?