Biografia

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Nata nel 1974 a Misurata in Libia dove ha vissuto per numerosi anni ed ha sviluppato il suo orientamento artistico.

Laureata in Lettere Moderne presso l'Università degli studi di Salerno, città nella quale vive tutt'ora, con una tesi in Storia delle Religioni dal titolo "Music, Sex and Religion", da ciò si evince la sua forte passione per la musica che è parte rilevante durante la realizzazione dei suoi lavori.

La sua tecnica è collocabile sicuramente nell'ambito dell'espressionismo astratto per simbologia ed ispirazione, rifiutando quasi categoricamente le forme figurative tradizionali e la rappresentazione di oggetti e di immagini che non appartengono alla realtà visibile.

Nonostante la sua attività si svolga da molti anni è solo negli ultimi che sta potenziando la sua creatività realizzando numerose opere con tecniche sempre differenti.

Fa della superficie un piano di gioco, luogo nel quale, sul quale e attraverso il quale esercitare, consumare e soddisfare le proprie forze emotive.

Doda è dunque un'artista che lavora d'istinto.

Nel suo giovane fare il vissuto simbolico muta in vissuto concreto attraverso continue spontanee aggressioni; flutti di colore abbandonati sul piano di lavoro tanto da apparire come vere e proprie colate laviche solcate dalla pressione delle dita, lasciate lì, ad interagire, a mescolarsi tra loro tramite carnalissime venature.

In questo è un'artista che ha un bel muoversi, rincorrersi, agitarsi sulla tela con la propria corporalità fino a sentire le proprie dita farsi erotico arnese, pennello di tortura.

Ogni sua opera è sempre più apertamente una rappresentazione della psiche; rappresentazione che esprime un nevrotico groviglio pulsante dove l'aspetto comunicativo del gioco è visto come momento di alleggerimento adrenalinico, poiché in ogni rappresentazione è possibile rintracciare un violento assalto.

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