Parrocchia"DIVINO CUORE DI GESU'"
Mirto-Crosia (CS)
Archidiocesi Rossano-Cariati
Santa Maria Eugenia di Gesù (Anna Milleret de
Brou) La pioggia incessante non ha spaventato i 30.000 pellegrini giunti a Roma, in Piazza San Pietro, domenica 3 giugno, per festeggiare, insieme al nostro Papa Benedetto XVI, i quattro nuovi Santi entrati all’onore degli altari. Tra queste canonizzazioni ricordiamo con più devozione, perché ci riguarda più da vicino, Madre Maria Eugenia Milleret, fondatrice delle Suore dell’Assunzione, che hanno avuto, fino a 16 anni fa, la loro casa nella nostra Diocesi di Rossano-Cariati, a Piragineti di Rossano e a Mirto-Crosia, nella Parrocchia del “Divino Cuore di Gesù”, che ha Mons. Pietro De Simone come suo pastore. Dunque grande gioia per tutta la comunità diocesana, specialmente perché due nostri fiori, due ragazze sono oggi Suore dell’Assunzione: suor Carmela Pacenza e suor Mimma Dardano, la quale ha espresso i voti perpetui nell’ottobre scorso alla presenza del Padre Arcivescovo Mons. Santo Marcianò. L’importante celebrazione della Canonizzazione è iniziata con la presentazione dei Beati: Giorgio Preca (presbitero, fondatore della Societas Doctrinae Christianae, 18880-1962, primo santo maltese), Szymon Z Lipnicy (presbitero dell’Ordine dei Minori, 1435c.a-1482, di nazionalità polacca), Karel Van Sint Andries Houben (presbitero della Congregazione della Passione di nostro Signore Gesù Cristo, 1821-1893, di nazionalità olandese), Marie Eugénie de Jésus Milleret (Fondatrice dell’Istituto delle Suore dell’Assunzione, 1817-1898, di nazionalità francese). Da Mirto e da Rossano siamo andati una piccola delegazione di fedeli, amici laici dell’Assunzione, ma tanti altri, per vari motivi organizzativi non sono potuti intervenire. Molti volevano essere presenti alla festa delle “nostre” suore, che hanno lasciato il “profumo” della loro testimonianza nella nostra parrocchia del “Divino Cuore di Gesù” a Mirto, seguita attualmente dalle Suore ASC che tanti benefici portano alla nostra comunità. Nonostante le avversità climatiche, per noi che eravamo in Piazza San Pietro, domenica 3 giugno, accorsi da ogni parte del mondo, è stata un’esperienza indimenticabile per vari motivi: per festeggiare, noi peccatori, con speranza, la Chiesa dei Santi; per incontrare il Papa e tramite lui il Cristo Signore, per onorare le nostre suore dell’Assunzione e riabbracciarle con letizia, per ringraziare Dio del meraviglioso dono della santità, per essergli grato per averci fatto “assaporare” la presenza delle suore tra la nostra gente, per condividere la spiritualità di Madre Maria Eugenia di Gesù. Santa Maria Eugenia è stata una donna che ha precorso i tempi, profeta della società moderna, dove le donne possono far sentire la loro voce, ed ha sperato e agito affinché le donne potessero essere istruite e formate per avere un ruolo in prima linea all’estensione del Regno di Dio nel mondo. Vissuta nell’era dell’industrializzazione e della scienza, connotata da grave crisi economica, dall’anticlericalismo e dalla persecuzione sanguinosa dei cristiani, desiderava una società migliore, fondata sui valori evangelici e sulla fraternità. Questa sua tenacia è oggi nel cuore di chi, consacrata o laico, vuole seguire il suo esempio e manifestare il suo amore per il Signore con un impegno attivo. Le Suore dell’Assunzione sono oggi presenti in diverse parti del mondo: nell’Africa (del Nord, centrale e dell’Est), in America (Brasile, Argentina, Cile, Ecuador, Salvador, Nicaragua, Guatemala, Cuba, Messico USA), in Asia (Giappone, Tailandia, Filippine, India), in Europa (Belgio, Lituania, Danimarca, Scandinavia, Francia, Inghilterra, Spagna). E sono state proprio le Suore ad essere testimoni dell’evento miracoloso che ha offerto la possibilità di invocare Maria Eugenia Milleret come Santa. Maria Carmela Teresa Eugenia, chiamata “Risa”, una neonata filippina, fu adottata dai coniugi francesi Bondoc nel 1993, ma dopo poco tempo, un controllo medico accurato diagnosticò gravi patologie dovute a malformazioni congenite cerebrali (la parte sinistra del cervello era poco sviluppata), che l’avevano condannata alla cecità, al mutismo e all’impossibilità di deambulare. I genitori l’affidarono al Signore attraverso l’intercessione della Beata Maria Eugenia di Gesù. Le Suore, nella casa generalizia a Parigi, posarono la bimba sulla tomba della Santa Fondatrice per chiederne la guarigione. Oggi Risa è una bambina che cresce normalmente come le altre bimbe della sua età. Durante la celebrazione della Canonizzazione, nel momento dell’offertorio, Risa, presente in San Pietro, ha portato al Papa un plastico raffigurante una scuola che le Suore dell’Assunzione intendono costruire nel Terzo Mondo, in un Paese che sarà suggerito dal Santo Padre. Grande commozione, dunque, durante questo momento della Liturgia eucaristica. Commozione anche per le parole di Benedetto XVI durante l’Omelia, intercalata nelle varie lingue dei pellegrini presenti per la devozione ai Santi Canonizzati: in italiano, in polacco, in inglese e in francese. Ricordando la grande figura femminile della Milleret, ha esortato gli uomini e le donne di oggi a trasmettere ai giovani i valori morali e spirituali per costruire un edificante futuro. Il Santo Padre Benedetto XVI, infine, durante l’Angelus, ha ringraziato tutti i presenti per la pazienza dimostrata durante la Celebrazione Eucaristica, caratterizzata dal maltempo e ci ha ricordato che l’acqua è un bene prezioso. Anche noi pellegrini, consacrate e amici laici dell’Assunzione, ripensando alla immagine di Santa Maria Eugenia di Gesù, trasfigurata per farcene cogliere la bellezza interiore, che si elevava maestosa dalla Basilica di San Pietro, vogliamo ringraziare il Signore di questa opportunità, che ci ha dato in dono, di vivere la gioia del suo Regno nella Chiesa del mondo, insieme ai suoi Santi del Cielo. Angela Teresa Marino |
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