Sono un Genio Spaventoso:
nelle Arti e nella Scienza
mi distinguo e pure senza
fare troppo lo spocchioso.
Non inganni l’apparenza,
la mia mente è superiore:
con la sola intelligenza
campo e campo da signore. Sono un Genio Spaventoso:
posso correre i duecento
anche fuori
allenamento
e ripeterli a ritroso.
So fischiare mentre canto,
so parlare
in Esperanto,
cucinare i
cannelloni
senza legger le istruzioni.
Son persino
spiritoso.
Ah, che genio
spaventoso. Non è vero che
son triste,
sempre
solo, senza amore
Potrei entrare nel tuo cuore,
s’io
volessi, solamente
con la forza della mente.
Ma non me ne frega niente:
sono troppo intelligente.
Sono un Genio Spaventoso
ed è un dono di natura
che mi rende un po’ nervoso,
che mi fa quasi paura.
che lo dico all’infermiere,
ma lui sempre ci ripete:
S.d.P. ’85 ritorna