Padola - Casamazzagno - Casere Rinfreddo e Coltrondo
- Passo di Monte Croce Comelico - Padola

 
dislivello: 900 m lunghezza: 30 km
quota max: 2053 m ciclabilità: alcuni tratti non ciclabili
tempo di percorrenza: ore 3.00 difficoltà: impegnativo
punto di partenza:  
come arrivare:
da Trieste: autostrada fino a Carnia, si va a Tolmezzo e si prosegue in direzione di Sappada, poi per S.Stefano di Cadore. Qui si gira a destra in direzione del Passo Monte Croce Comelico fino a Padola.
dal Veneto: raggiunta Belluno, si prosegue in direzione di Cortina fino a Pieve di Cadore, dove si svolta in direzione di Calalzo. Poco dopo Cima Gogna si va a destra per S.Stefano, da dove si prosegue in direzione del Passo M. C. Comelico fino a Padola.
dall'Alto Adige: dalla Val Pusteria si raggiunge Dobbiaco, da dove si sale al passo e si ridiscende per il versante veneto fino al punto di partenza.

 

L'ambiente: 

Itinerario molto interessante dal punto di vista paesaggistico, già dopo le prime ostiche rampe sopra Casamazzagno offre una splendida vista sulle cime dolomitiche della Croda Rossa di Sesto, Cima Undici e Popera. Facendo una deviazione a piedi e raggiungendo il panoramico Col Quaternà si possono ammirare anche i resti delle fortificazioni (trincee, gallerie e residui di reticolato) che ricordano gli orrori della Prima Guerra Mondiale.
E non va dimenticato che attraverso il Passo di Monte Croce Comelico, che segna il confine tra Veneto e Alto Adige, passa un importante spartiacque internazionale, i cui opposti versanti conducono le acque, che qui si originano a poche centinaia di metri, le une al Mar Nero attraverso il Danubio, le altre all'Adriatico attraverso il Piave.
Peccato soltanto che alcuni tratti prima delle casere non siano ciclabili, sia a causa della pendenza che del fondo.

 
 

L'itinerario: 

Si parte dai campi di tennis, in prossimità dell'azienda agrituristica Comelcavallo (maneggio e noleggio-assistenza mtb) e si percorre la strada che porta verso Padola. Giunti al bivio, nei pressi della caserma dei Carabinieri, si gira a sinistra, in leggera salita. Poco dopo, ad un altro bivio, si prende a destra (indicazioni stradali Belluno, S.Stefano, Sappada), si attraversa Dosoledo e si arriva ad un altro bivio da cui si va a sinistra in direzione di Casamazzagno. Passata la piazza del paese, poco prima della chiesa, si gira a sinistra e s'imbocca una stradina in salita, dapprima lastricata poi asfaltata. Si sale fino ad arrivare ad un bivio (km 5,9) a quota 1600 metri. Si prosegue a destra ancora su asfalto (s.v. 147, 148 e 149), dopo 200 metri, ad un ennesimo bivio, si prende a sinistra (s.v. 148 e 149) verso Coltrondo, abbandonando l'asfalto. Dopo circa 7,4 km s'incontra un ulteriore deviazione, si continua a sinistra (s.v. 149) per la mulattiera sulle pendici meridionali del Monte Spina, che con numerosi saliscendi, incontrando a volte dure rampe per brevi tratti non ciclabili. S'ignorano le deviazioni secondarie che entrano nel bosco e dopo 14,5 km si arriva alla quota massima dell'itinerario. Si prosegue a sinistra in discesa, sempre seguendo le indicazioni per Rinfreddo (sulla destra mulattiera per il Col Quaternà) e si raggiunge il rifugio Rinfreddo (agruturismo con alloggio).  Si riprende a salire verso Malga Coltrondo. Qui inizia un breve tratto asfaltato in discesa, che si abbandona al km 17,5 imboccando sulla destra una mulattiera in salita che s'inoltra nel bosco (sbarra). Poco dopo si lascia sulla destra la strada che sale e si continua a sinistra. Dopo 19,2 km, al bivio per il Passo Monte Croce Comelico, si svolta a sinistra e si prosegue in discesa, attraversando poco dopo un ponticello in legno. Dopo 700 metri si trova un altro bivio, si prosegue a destra, in salita, percorrendo un ampio tornante. Alla deviazione successiva (km 20,9) si va a sinistra in discesa, lasciando sulla destra la mulattiera che porta a Malga Nemes. Qui terminano i saliscendi e comincia una lunga e piacevole discesa che riporterà al punto di partenza. Raggiunto il passo, si svolta a sinistra proseguendo in direzione di Padola su strada asfaltata, che si abbandona in corrispondenza di una curva verso sinistra al km 23,1; si prende per la mulattiera sulla destra che entra nel bosco. Subito dopo, ad una biforcazione, si va a sinistra, in discesa, superando una sbarra. Si scende per un lungo tratto lungo la piacevole mulattiera (attenzione agli escursionisti, moderare la velocità). Dal km 26,8 il percorso torna asfaltato per qualche tratto, poi, dal km 28, lo sarà definitivamente. Si attraversa un ponte e si torna al punto di partenza.

Cartografia:

Tabacco 1:25.000 n. 017 Dolomiti di Auronzo e del Comelico
 

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