1. Cosenza - Ravenna
(Stagione 1998/1999)
 
2. Treviso - Lucchese
(Stagione 2001/2002)
 
3. Cosenza - Napoli
(Stagione 1998/1999)
 
 
 
 
 
 
 
 
     
 
Francesco De Francesco nasce a Tortora, un paesino in provincia di Cosenza a confine con la Basilicata, il 21 settembre 1977 da mamma Rosa Maria e papà
 
 
Giulio. Dimostra sin da piccolo confidenza con il pallone, comincia a dare così i primi calci nell'Armando Picchi, una piccolissima società del suo paese natale. Ma Francesco era troppo innamorato del calcio, ci sapeva fare con il suo sinistro e questo posto, giustamente, gli stava troppo stretto. Voleva diventare un calciatore affermato, un sogno comune a tanti ragazzi ma molto difficile da realizzare. Il padre Giulio, giocatore di buon livello in serie minori, cerca di assecondare il desiderio del figlio e, grazie all'intervento di un amico milanese, lo porta alla fine del 1989, appena dodicenne, per un provino a Milanello. Francesco lo supera brillantemente e terminati
 
 
gli studi medi, l'anno seguente entra a far parte dei "giovanissimi" del Milan. Lo seguono in questa avventura, con tutti i prevedibili disagi e con tutte le incognite del caso, la madre Rosa Maria e la sorella Ilaria di appena sette anni mentre il padre, impiegato del Comune di Tortora, fa il pendolare. Nel frattempo Francesco sta già dando buona prova di sè, diventando Campione d'Italia nelle categorie "Giovannissimi", "Allievi", e "Primavera" e mettendosi in luce con le varie nazionali Under 16, 17 e 18 allenate da Sergio Vatta, divenendo un punto fermo della squadra.
 
     
 
L'avventura di Francesco nel calcio professionista inizia nella stagione 1994/'95 dove viene utilizzato in prima squadra da Capello, (che lo definisce
 
 
"Romario" per le sue doti) nelle varie amichevoli estive, ma l'esordio ufficiale avviene nel derby di Coppa Italia contro l'Inter. La buona prova effettuata nel derby porta il tecnico rossonero a dare nuovamente fiducia a Francesco nella partita contro il Palermo, subentrando all'infortunato Savicevic.
L'anno successivo (Stagione 1995/1996 ), non ancora diciottenne viene mandato in prestito al Prato (C1) per farsi le ossa. 22 gare e 7 gol, niente male per un ragazzo di 17 anni e per di più alla sua prima esperienza in un campionato professionista. Viene costretto a chiudere la stagione in anticipo a causa di un grave infor-
 
 
tunio al legamento crociato del ginocchio sinistro, che gli nega il passaggio nella stagione successiva al al Venezia in serie B.
Nella stagione 1996/1997 riprende a giocare nel Prato, dopo una breve parentesi in coppa Italia con il Milan nella gestione Tabarez. in questa stagione viene premiato come secondo migliore giocatore under 20 nel girone A della C1.
 
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