I Darkwish nascono a Genova nel 1980 per volontà del giovane chitarrista Stefano Bracco.
Nel progetto viene coinvolto il giovane virtuoso tastierista Fabio Vernizzi studente del conservatorio di Genova che apporta al gruppo la sua preparazione classica.

La matrice rock blues di Bracco e il classicismo di Vernizzi, supportati dalla sezione ritmica di Cazzulini e Polizzi, fanno prendere al gruppo un’impronta progressive che lo differenzia dal panorama musicale dell’epoca incentrato su punk e new wave.

Nel 1981 con l’abbandono di Vernizzi e Polizzi e l’ingresso in formazione di Eugenio Brughitta e Danny Scopaz, il gruppo si orienta verso un blues rock più tradizionale,abbandonando i classicismi virtuosistici.
Il basso di un giovanissimo Danny Scopaz dà vigore alla sezione ritmica e la voce e la chitarra di Brughitta rendono il sound molto bluesy.

Nel 1983 c’è la svolta decisiva nei Darkwish, Stefano Bracco chiude l’era blues rock e con una formazione completamente nuova, vira verso un più accentuato hard rock.
L’ingresso in formazione di Luca Arnaù al basso, di Andrea Ovcinnicoff alla batteria, di Pietro Marchini alla voce, di Fabio Moretti alla chitarra e di Stefano Scala alla tastiere, portano nuovi suoni e nuove idee nel gruppo.
Soprattutto c’è il ritorno delle tastiere a rendere il sound più ricco e armonico. Nel gruppo entra per una breve parentesi l’ottimo chitarrista Fabio Moretti, in seguito session man per i più importanti artisti nazionali (Vecchioni, Anna Oxa, Sabrina Salerno ecc.).
Moretti viene poi sostituito dall’altrettanto valido Gianni Rinaldi.
Con l’aiuto di Lorenzo Parodi il gruppo riesce a registrare due brani agli studios Scacco Matto di Lavagna di proprietà di Alberto Parodi. Sotto l’esperta regia di Paul Geoffrey (tecnico del suono dei Pink Floyd) il gruppo realizza due brani dall’ottima qualità compositiva e sonora.
Darkness in my mind e Falling in love, entrambe scritte da Stefano Bracco, rispecchiano le due anime del gruppo.
In Darkness in my mind, struggente ballata, con un importante intro di piano, viene fuori la parte dark e blues dei Darkwish.
Falling in love, più rock e potente evidenzia l’impatto sonoro e scenico della band.

I Darkwish cercano un contratto discografico e ci arrivano molto vicino ma i tempi e i gusti dell’epoca non li aiutano (imperversa la dance), così rimangono solo le lusinghiere recensioni delle riviste di settore (ciao 2001, mucchio selvaggio, rockerilla) al demo tape.
Il gruppo continua un’intensa attività concertistica, partecipando anche a numerosi festival rock con le più importanti band italiane.

Nel 1984 Pietro Marchini viene sostituito con il potente vocalist Fabio Carmotti e il gruppo vira verso un più accentuato Heavy rock.
Viene realizzato un nuovo demo tape contenente i brani Duality e You and I, realizzato presso gli studi Synthesis di Genova.

A fine ‘84 c’è lo scioglimento definitivo dei Darkwish, Luca Arnaù continua con un suo progetto.
Stefano Scala suona come session man in dischi e concerti e svolge attività di piano bar.

Stefano Bracco e Stefano Scala fondano lo studio di registrazione Home Studio e realizzano registrazioni professionali e compongono colonne sonore per documentari video e pubblicità.
Nel 1994 Stefano Bracco coinvolge Stefano Scala nel suo nuovo progetto chiamato The Chaltrons, gruppo milanese di cover anni 70.

Oggi Stefano Bracco è attivo con un nuovo progetto chiamato Black Swans e ci sono voci di una clamorosa reunion dei Darkwish.




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