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*Chi siamo* Finalità * Petizione * Documentazione * Suggerimenti e commenti * Links
In questi sei anni d'impegno per evidenziare il grave problema della disabilità mentale ci hanno sostenuto e l'Associazione ricorda:
Sua Santità GIOVANNI PAOLO II, per l'apprezzamento espresso a sostegno dell'iniziativa |
Sua Em.za Rev.ma Card. DIONIGI TETTAMANZI, Vice presidente della CEI, Arcivescovo di Genova, sempre pronto ad incoraggiare con amichevole personale disposizione il nostro impegno, considerandolo "una delle opere di misericordia evangeliche tra le più preziose ed urgenti" |
S. E. GIANBATTISTA RE, Mons. PEDRO LOPÉZ QUINTANA, Mons. VIALE, della Segreteria di Stato della Città del Vaticano |
S. E. JAMES M. HARVEY e Mons. LEONARDO SAPIENZA, della Prefettura Apostolica |
Mons. SERGIO PINTOR, Direttore della Pastorale Sanitaria della CEI |
Mons. ELVIO DAMOLI, Direttore della Caritas Italiana |
Padre CARLOS DOS SANTOS, dell'Opera don Orione |
Padre GIANNI GIORGIANNI, della Radio Vaticana |
La Direzione del SIR, il Direttore Dott. PAOLO BUSTAFFA e il dott. LUIGI CRIMELLA |
Il dott. SALVO NIBALI del settimanale cattolico 'Prospettive', di Catania |
La Direzione del 'Settimanale Cattolico' di Genova |
Il settimanale 'Il nostro Tempo' di Torino |
La Direzione del 'Gazzettino di Giarre', Catania |
La Direzione e Redazione di 'Avvenire' ed il dott. PIERO CHINELLATO |
L'Osservatore Romano ed il Teologo giornalista padre GINO CONCETTI |
'Vita Pastorale' di Alba, Cuneo |
Il mensile 'Servire' e don MARIO CARRERA dell'Opera don Guanella |
Il mensile 'Il Massimalismo' del Movimento 'Pro Sanctitate' |
SAT2000 e la dott.ssa LUCIA ASCIONE |
BLU SAT 2000 e la dott.ssa ANTONELLA MASSA |
Madame NICOLE FONTAINE, Presidente del Parlamento Europeo, per la solidarietà e l'incoraggiamento |
Il Dott. NINO GEMELLI, Presidente della Commissione per le Petizioni del Parlamento Europeo, per la sensibilità dimostrata verso il problema |
Il Presidente della Camera dei Deputati On. LUCIANO VIOLANTE |
L'ex Presidente della Repubblica On. OSCAR LUIGI SCALFARO |
Il sen. PINO FIRRARELLO, per le interrogazioni presentate al Senato |
L'on. ILARIO FLORESTA, per le reiterate interrogazioni parlamentari |
L'on. INES BOFFARDI, per l'incoraggiamento morale |
L'avvocato prof. GAETANO GULLOTTA, di Giarre |
Il prof. ARTURO REGGIO, psichiatra e professore universitario di Catania |
Il prof. ANTONIO VIRZI', psichiatra e professore universitario di Catania |
E tanti altri meritevoli collaboratori ... |
Soprattutto le famiglie dei disabili mentali, che con le loro diverse esigenze testimoniano la dura realtà, la loro angoscia ed a volte disperazione, spronandoci sempre per una soluzione di questo disagio sociale |
L'Associazione si propone
di far nascere nell'opinione pubblica, nelle comunità cristiane, nei Legislatori la volontà di provvedere strutture adeguate atte ad accogliere e curare i malati di mente, con un efficace programma di prevenzione e cura | |
di difendere le loro famiglie e non lasciarle "scaraventate" nella disperazione e nell'angoscia, costrette come sono a vivere giorno e notte direttamente il rischio ed il dramma con la presenza in esse di un malato di mente | |
di essere portavoce del cittadino comune e contribuire a dare sicurezza e serenità alla famiglia. |
Commissione per le Petizioni del PARLAMENTO
EUROPEO L - 2929 LUXEMBURGO
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Presidente del PARLAMENTO EUROPEO Madame
NICOLE FONTAINE, Palais d'Europe 67006 - STRASBURGO
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Non si possono nutrire dubbi sulla dinamicità reale dei membri del Parlamento Italiano e di quello Europeo a saper tradurre i valori irrinunciabili dell'etica socio-morale e le attese dell'opinione pubblica in concrete regole giuridiche. Non vi è dubbio, infine, che in un'epoca di democrazia vigente in Italia, rispettosa dei dettami costituzionali, non è eccessivo pretendere quella risposta all'opinione pubblica da parte dei Legislatori. E' pur vero che le Petizioni pervenute al Parlamento sono esaminate dalle Commissioni competenti. Detto esame può concludersi con una risoluzione diretta ad interessare il Governo alle necessità esposte nella Petizione, ma ciascun Legislatore o parte politica (in senso legislativo - amministrativo) può con una decisione di abbinamento presentare un eventuale progetto o proposta di legge.
PETIZIONE
I sottoscritti cittadini italiani:
CONSIDERATO
- che la Costituzione Italiana, ancora vigente, nei suoi principi fondamentali all'art. 2 sancisce e tutela "i diritti inviolabili dell'uomo" e all'art. 3 garantisce "uguaglianza di trattamento" per tutti i cittadini;
- che a seguito delle disposizioni di chiusura degli ex-ospedali psichiatrici in esecuzione della legge 180/1978 e dei successivi provvedimenti legislativi 724/1994 e 662/1996 e di ulteriori proroghe sul definitivo "smantellamento", non sono state realizzate quelle strutture intermedie ed alternative previste per i circa 25 mila "residuali" degli ex-presidi socio-sanitari, per quelli "ospiti" in quelli giudiziari e per quanti da quella "legge Basaglia" sono stati forzatamente relegati nelle famiglie in difformità all'art. 32 della nostra Costituzione che "tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo";
- che l'Ente Pubblico non pone in essere quella pianificazione della salute mentale, mentre nell'attuale situazione urgente e necessaria nella quale sono coinvolte famiglie, Istituzioni caritative religiose e cattoliche, Associazioni della categoria, è difficile conoscere dove possono essere curati schizofrenici, portatori di turbe psichiche o affetti da psicosi e la maggioranza dei cittadini si ritrova disinformata sulle strutture cui accedere per i provvedimenti diagnostici e per le terapie, salvo i servizi psichiatrici degli Ospedali Generali dove il malato resta ricoverato solo per il tempo della crisi e rinviato a casa;
- che le conclusioni della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati su "Indagine conoscitiva sulla chiusura degli Ospedali psichiatrici" del 16 luglio 1997, non sono state una costante attenzione sui problemi del disagio mentale;
- che fra i numerosi risvolti giuridico - sociali di questi sventurati, e modifiche della disciplina dell'istituto dell'interdizione, sono compresi quella incerta gestione e destinazione dei redditi, giacenti nei depositi bancari o postali;
- che uno Stato di diritto quale è l'Italia, facente parte dell'Unione Europea e di piena adesione agli orientamenti generali degli Accordi di Maastricht nel cui Trattato si assicura una adeguata tutela sociale anche per quei cittadini con particolari patologie psichiche, non farebbe bella figura nè sarebbe altamente democratico consentire l'abbandono dei disabili mentali o tollerare situazioni di disagio sociale o costringere le famiglie di questi ammalati a vivere condizioni di emarginazione;
che la famiglia italiana è turbata, indignata, preoccupata e non può che esprimere la sua protesta, il suo dissenso e rammarico per come e con quale disinteresse vengono non risolti tali problemi di enorme rilevanza che investono e coinvolgono la serenità della famiglia stessa;
PROPONGONO
- onde consentire una più consona realizzazione delle strutture intermedie ed alternative previste dai "progetti-obiettivi della salute mentale", la sospensione della chiusura dei residui ospedali psichiatrici fino al 2010, ivi compresi quelli giudiziari, in attesa di una nuova legislazione in materia;
- che i malati estromessi dalla legge n. 180 del 13 maggio 1978 dal ricovero nelle strutture psichiatriche siano ammessi nelle stesse;
- sugli attuali Presidi socio-sanitari - siano essi ospedali psichiatrici che "manicomi" giudiziari - a cura delle Regioni ed entro anni 2 devono essere apportati interventi di ristrutturazione edilizia degli edifici secondo linee moderne confacenti onde neutralizzare i disagi che gli utenti potrebbero subire o provocare. Le opere edilizie devono essere atte ad accogliere non più di 4 degenti per camera;
- le Regioni devono provvedere ad una nuova organizzazione interna del personale medico pari alle altre branche specialistiche ed una profonda formazione professionale del personale medico e paramedico;
- i proventi finanziari dei pazienti "residuali", siano essi depositi bancari, postali od in altre misure a suo tempo disposte dall'Autorità Giudiziaria, siano gestite, previo accertamenti di rendiconti delle passate gestioni, dalle singole Direzioni Amministrative che provvedono alle esigenze giornaliere dei titolari. Le stesse Direzioni devono semestralmente redigere relazioni di gestione alle Autorità Giudiziarie Mandamentali;
- negli Enti Ospedalieri vengano aumentati da 15 a 30 i posti letto dei servizi psichiatrici di diagnosi e cura;
- per i possibili malati mentali che possono essere riabilitati, le strutture terapeutiche di assistenza a Direzione Universitaria preparano anche gli specialisti in psichiatria alle tecniche riabilitative in generale ed alla psicoeducazione in particolare. Per questi ultimi a cura delle Regioni vengano create scuole di tecnici della riabilitazione psichiatrica e psicosociale;
CHIEDONO
- che la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica si attivino per una rapida approvazione di una legge che garantisca sicurezza ai cittadini e la tutela della salute per i disabili mentali, cittadini come gli altri, che necessitano ed abbisognano più degli altri di promozione della loro dignità e dei loro diritti.
Roma, 7 Ottobre 1998
Di quello che avveniva negli ex ospedali psichiatrici, sulle condizioni dei degenti, sulle effettive rispondenze delle strutture e dei servizi alle normative ed alle convenzioni, nel puntuale e corretto utilizzo delle risorse finanziarie destinate alle realizzazione dei servizi, non se ne conosce la verità. Persone legate ai letti con legacci e cinghie di contenzione, volti di degenti distrutti da anni di psicofarmaci ed elettroshock, condizioni igieniche disumane, degenti con camicie di forza, esseri umani rinchiusi come bestie in lunghi stanzoni ed altro, sono state le continue violazioni dei diritti umani e legali all'interno di queste strutture psichiatriche.
Per questo il nostro appello, rivolto a tutti, è:
Con lettera R. R. n. 10459082388-8 del 16/07/1999 abbiamo richiesto al Sig. Presidente della Repubblica la promozione di una Indagine parlamentare sulla situazione in atto della psichiatria, ed in data 05/11/1999 la stessa richiesta è stata inoltrata ai Presidenti di Camera e Senato per conoscere i risultati raggiunti a seguito della chiusura del ex-manicomi e sulle strutture alternative ed intermedie realizzate in Italia. |
Con lettera prot. 130256 del 3 novembre 1999 il Presidente per le Petizioni del Parlamento Europeo su sua proposta, anche a seguito delle considerazioni svolte dalla nostra Associazione alla Presidente del Parlamento Europeo del primo agosto 1999, dichiara ricevibile la Petizione n. 146/99 ed annuncia l'esame discussione in pubblica riunione dell'Assemblea. | |
Con lettera del 10 febbraio 2000 inoltrata al Presidente della Camera dei Deputati ed al Presidente del Senato della Repubblica è stata ufficializzata la richiesta di aggiungere alla Petizione alcune "osservazioni" che reputiamo di utilità per un'eventuale provvedimento legislativo di riordino del problema della disabilità mentale (Vedi 'Suggerimenti e commenti'). Inoltre è stata richiesta un'Indagine Parlamentare sull'uso e sull'impiego illegale della terapia dell'elettroshock (Vedi 'News' del 19/01/2000). | |
29 MAGGIO 2000 PARLAMENTO EUROPEO - Informazioni della COMMISSIONE PER LE PETIZIONI - CM\4125541T.doc PE290.531. |
In aggiunta a quanto richiesto dalla Petizione, si propone inoltre:
Il pieno rispetto della dignità della persona malata, quale cittadino ad ogni effetto, globalmente riconosciuto nella sfera giuridico - personale di uomo dalla Costituzione Italiana; dalla "Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo" delle Nazioni Unite (10/12/1948); dalla "Convenzione Europea per la protezione dei diritti dell'uomo"; dal "Trattato di Amsterdam", i cui valori "non possono essere considerati acquisiti, ma costantemente riconquistati" (punto H delle Risoluzioni di quel Trattato che nell'art. 13 (TCE) prevede un Atto Finale sui portatori di handicap); dalla "Dichiarazione dei diritti dell' handicappato mentale" proclamata dall'ONU il 20/12/1971. dove si afferma che "l'handicappato mentale deve godere in tutta la misura possibile degli stessi diritti degli altri esseri umani".
Un servizio di pronto intervento a domicilio anziché in ospedale in sostituzione del Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) fin'ora previsto per la cura delle situazioni più urgenti (crisi acute previste dalla Legge 833/1978 e dal "Progetto Obiettivo Tutela Salute Mentale" del 1992). Ciò richiederebbe un notevole sforzo organizzativo, ma forse meno oneroso rispetto alla degenza ospedaliera e una diminuzione del costo economico-sociale.
Un nuovo progetto per gli ospedali psichiatrici giudiziari. In atto si fanno "uscire" i malati affidandoli a parenti, sacerdoti ..., ricorrendo all'istituto giuridico della tutela e curatela, prevedendo la nomina di un Amministratore Straordinario non previsto dal comma 6 dell'art. 35 della legge 833/1978 (come invece asserisce il Ministero della Sanità, Atti parlamentari 21/01/1999, Doc. CXXXVI, n. 2). I Provvedimenti di legge validi sono quelli stabiliti dalla legge e specificatamente emessi dal Giudice Tutelare e non dalle USL.
Nuove terapie in psichiatria, evitando il ricorso all'elettroshock, allo shock insulinico,alla lobotomia, agli psicofarmaci, in particolare di quelli "retard" che hanno prodotto tragedie umane inaccettabili e lesive, ai legacci e cinghie di contenzione.
Come è stato utilizzato il finanziamento di trentamila miliardi che l'art. 20 della legge 67/1988 dispone per la realizzazione di RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali sono strutture residenziali extra ospedaliere in grado di offrire un'assistenza continuativa nelle ventiquattro ore deputata ad accogliere anziani e disabili non adeguatamente assistibili a domicilio) che si prevedeva in centoquarantamila posti di strutture per anziani e soggetti non autosufficienti?
Nella alienazione di ex aree Ospedali psichiatrici in base alla legge 724/1994, art. 3, comma V, ribadita dalla legge 662/1996, i ricavati sono stati utilizzati per interventi nel settore psichiatrico?
Si suggerisce l'uso di parte del gettito dell'otto per mille dell'Irpef a sostegno di progetti, di strutture moderne, capaci ad accogliere e curare i malati mentali.
Oltre i normali finanziamenti previsti dal Servizio Sanitario Nazionale, l'utilizzazione di una parte dei proventi derivanti dalla gara per le licenze UMTS (Universal Mobile Telecomunication System), il telefonino di 3ª generazione.
A conclusione ed a coronamento di quanto in sintesi abbiamo detto, riportiamo il parere di un autorevole personaggio internazionale che, in unione con la pubblica opinione, condividiamo pienamente.
Il dott. HIROSCHI NAKAJIMA, Direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, nella sua breve ma concisa introduzione alla undicesima Conferenza Internazionale che il Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari ha promosso sul disagio mentale nel 1996 in Vaticano, dopo aver sottolineato che "le malattie mentali necessitano di essere affrontate tanto dal punto di vista medico, quanto da quello psicologico e sociale", affermò che il mondo civile deve offrire a questi malati "delle strutture e non dei luoghi di custodia" (Dolentium Hominum, A. XII, n. 34, 1997, p. 12.).
Pertanto auspichiamo che le progettualità delle nostre Istituzioni non siano l'affermarsi della ben nota logica gattopardesca a cambiare tutto purché nulla muti.
- Ringraziamo l'agenzia di stampa SIR per avere segnalato questo sito
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