| Home page | Preghiera  | Rendiconto 2000 | Faq | Forum | Comunità | Nel guado tra salute e speranza |

 

Rendiconto annuale 2000

 
Malattie mentali: pochi risultati,
ma molte speranze

Sarebbe un grave errore ritenere che la disabilità psico-fisica sia risolta. Lo ha fatto chiaramente capire il S. Padre, nel Giubileo dei disabili con un forte giusto ed atteso richiamo alle responsabilità di quanti, nell'attività pubblica, non devono emarginare i portatori di handicap. Fra questi anche "gli ultimi fra gli ultimi", i malati mentali che "restano isolati" per carenza di strutture adeguate ed idonee. Le loro famiglie, inoltre, restano prive di un "supporto esterno", anche sul dopo di loro, con gli interrogativi, le contraddizioni e le problematiche che tale malattia evidenzia, restando nelle condizioni di silenzio, solitudine, sofferenza.

Sarebbe un gravissimo errore ritenere che il Programma d'Azione per le politiche dell'handicap 2000/2003, varato dal Governo il 28 Luglio scorso, così come ipotizzato sia la conclusione del grave problema della disabilità in genere ed in particolare per quelle persone con disagio mentale, che il Governo valuta in circa 700.000 (ISTAT 1999 Indagine di multiscopo al domicilio delle famiglie), una rilevazione che ci pare molto approssimativa. I dati statistici ed i quotidiani episodi di follie, fanno emergere una situazione che necessita di intraprendere nel campo legislativo chiare concrete scelte operative delle Istituzioni per un più elevato livello d'integrazione, riabilitazione e cure per queste "persone".

Nel capitolo "Le Istituzioni della violenza" (L'Istituzione Negata) Franco Basaglia, il "padre" della legge 180, scriveva nel 1985: "Negli ospedali psichiatrici è d'uso ammassare pazienti in grandi sale da dove nessuno può uscire, nemmeno per andare al gabinetto". E' quanto abbiamo personalmente constatato al NORD recentemente in una struttura dove sono stati "convogliati" i residui manicomiali insieme a quelli nuovi.

Una rinnovata conferma della Risoluzione n. 7-00555 dell'8 marzo c. a. della 12a Commissione Affari Sociali della Camera dove si prende atto che "la logica dell'isolamento manicomiale esiste" ed "è una vergogna". Diventa pertanto urgente "esaminare la necessità di elaborare una proposta di raccomandazione del Consiglio Europeo sulla promozione della salute mentale" (PE 240.531) in risposta alla nostra Petizione.

Ancora non è chiara la sorte degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari retti dall'Amministrazione Penitenziaria. La disciplina ad hoc "studiata" (si vocifera che nelle carceri normali potrebbero "sorgere" dei padiglioni per "matti") è ipotizzata per consentire una definizione specifica. I principi enunciati dal Governo, anche per dare piena attuazione alla legge-1uadro 104/1992 (un continuo ripetere di normative) le iniziative delle Istituzioni non tengono conto di quello che necessita urgentemente e quotidianamente, ora per ora, minuto per minuto da coloro che con questa malattia debbono "combattere".

La Commissione Europea con lettera EMPL/EKL/ASB/scd 54467 del 14/11/2000 in risposta alla nostra Petizione fra l'altro ci informa che "ogni Stato membro può chiedere il sostengo finanziario comunitario per l'organizzazione di una Giornata nazionale di informazione sulla disabilità. Il tema delle malattie mentali potrebbe eventualmente essere al centro di una tale iniziativa".

E' compito del Governo Italiano proporre ed indire la Giornata Nazionale d'Informazione sulla tematica psichica, che fra l'altro, permettendo di accedere ad un sostegno finanziario comunitario, potrebbe essere un efficace mezzo informativo per raggiungere tutti coloro che necessitano d'un aiuto.

E sono molti: malati, familiari, società civile.

Questa possibile iniziativa avrebbe il solo merito, a nostro avviso, di tenere vivo il problema, il quale, però, rimane ben lungi dall'essere risolto in quanto resta, come di consueto, nell'ambito della teoria, mentre quello che urge è un riscontro pratico.

E vogliamo terminare questo breve rendiconto, con le parole della preghiera del Card. DIONIGI TETTAMANZI Arcivescovo di Genova sui disabili mentali:
"... Quando non siamo compresi, consolaci, nell'inquietudine donaci la pace, se siamo considerati ultimi, tu rendici primi ..."

Franco Previte

 

| Home page | Preghiera  | Rendiconto 2000 | Faq | Forum | Comunità | Nel guado tra salute e speranza |