Coro Comelico, applausi in Emilia
COMELICO SUPERIORE - Il Coro
Comelico, diretto da Luciano Casanova Fuga, è stato
protagonista di una riuscita trasferta a Carpi e Novellara nel fine
settimana del 20 e 21 aprile.
Il Coro ha visitato una zona che lo scorso anno era stata colpita dal
sisma di maggio, con i segni di questo evento ancora evidenti risultando
inagibili gran parte degli edifici storici, chiese e palazzi, dei paesi
modenesi e reggiani. Il gemellaggio tra il Comelico e l'Emilia è
stato reso possibile prima di tutto da Alberto
Rustichelli, artista carpigiano che da anni passa a Costalta
le vacanze estive – amico e collaboratore del Coro cui ha donato
molte illustrazioni per i libri e i CD – e da Mario Guaitoli,
presidente del Coro Cai di Carpi. Nella serata di sabato il Coro Comelico
ha cantato nel Centro culturale “Gorizia” di Carpi davanti
ad un pubblico folto e molto caloroso che ha particolarmente apprezzato
sia i brani della tradizione popolare – come “Merica, Merica”
o “Sui monti Scarpazi” – e sia quelli originali creati
o armonizzati da Luciano Casanova (come “Torna piccina mia”
o “Li columbis” delicata poesia di Pier Paolo Pasolini per
la quale Casanova ha anche creato la musica). A Carpi il Coro, con un
nutrito seguito, ha visitato il centro storico con la fantastica piazza
lunga circa 240 metri, una delle più grandi d’Italia, e
il “Museo dell’internato” un tempio del ricordo con
le tragiche testimonianze scritte dei condannati a morte nei lager nazisti.
Nella giornata di domenica il Coro Comelico è stato ospite della
comunità di Novellara, paese in cui (in frazione Bonolda) è
stato realizzato da Avio
De Lorenzo, corista di Costalta, un maestoso Cristo scolpito
in legno, alto quattro metri. Davanti alla statua si è svolta
una breve cerimonia alla presenza del sindaco di Novellara, Raul Daoli,
del parroco di Bonolda e di Silvano Di Pietri, l’artigiano locale
che, assieme a De Lorenzo, ha voluto donare la statua alla comunità.
Dopo il saluto delle autorità, Avio De Lorenzo, ringraziando
per l’invito ricevuto dagli amici emiliani, ha illustrato brevemente
l’opera scolpita in legno tek che sovverte i canoni classici dell’iconografia
sacra. Infatti il Cristo rappresentato ha solo un braccio sulla croce;
l’altro è disteso al lato del corpo, quasi a rappresentare
un dolore ulteriore dato dal distacco. Scelta artistica che qualcuno
ha anche criticato, ma che nel complesso è stata accettata dalla
comunità di Bonolda, ora orgogliosa della scultura. Quindi il
Coro Comelico ha accompagnato la messa, celebrata in canonica vista
l’inagibilità della chiesa. La trasferta si è chiusa
con un magnifico pranzo organizzato da Silvano Di Pietri, che ha ringraziato
gli ospiti con il presidente del Coro Luciano Da Rin, tra canti, risate
e qualche lacrima di commozione. (Livio Olivotto)
Concerto del Coro Comelico con il Coro C.A.I. Città di Carpi,
a Carpi
Il Coro Comelico davanti al "Crocifisso ligneo",
scultura di Avio De Lorenzo, a Novellara