Presentiamo una breve sintesi (senza, naturalmente, entrare
nei dettagli) di un interessante studio di PIERGIORGIO CESCO
FRARE, membro del Comitato di redazione dell'Archivio Storico
di Belluno Feltre e Cadore e autore di numerosi studi di storia
locale.
Il titolo completo del lavoro (estratto dal fascicolo n. 346,
maggio-agosto 2011, anno LXXXII, dell' "Archivio Storico
di Belluno Feltre e Cadore") é "Le strade
delle peccore" note etnografiche e toponomastiche in margine
agli antichi laudi del centenaro di Comèlico Inferiore.
Si tratta di una ricerca storica riguardante la situazione economico-sociale
del Comelico Inferiore nei secoli XV e XVI, apprezzata non solo
dagli studiosi, dagli addetti ai lavori, ma anche dagli appassionati
di storia locale che vogliono conoscere meglio il passato della
zona.
Attraverso l'analisi di due laudi (statuti) cadorini (Santo Stefano-Casada,
anno 1444, e Oltrerino, anno 1575) riguardanti il Comelico Inferiore
(comuni attuali di Santo Stefano e San Pietro), l'autore focalizza
la sua analisi sulle norme riguardanti l'alpeggio delle greggi
a settentrione della Val Visdende.
La pubblicazione è divisa in due parti:
- la prima riguarda le "Antiche pratiche di alpeggio di
ovini e caprini in Comèlico"
- la seconda la "Toponomastica diacronica".
La prima pagina della pubblicazione...
Sono analizzate, nella prima parte,
a) LE MONTI (cioè l'alpeggio, le risorse pascolative di
alta montagna)
b) LE GREGGI (cioè gli animali interessati dalle disposizioni)
c) LE VILLE (cioè gli insediamenti permanenti).
a) LE MONTI
I percorsi di andata avvenivano in due fasi:
- concentrazione degli animali nei luoghi di raccolta (in rapporto
al tipo di bestia e all'itinerario cui erano destinati)
- tragitto verso le monti (ossia verso gli alpeggi assegnati
a ciascuno), dopo che le greggi erano state affidate ai relativi
custodi. Ogni animale veniva "marchiato" sulle orecchie
con la "nòda"ottenuta praticando su entrambe
le orecchie una combinazione di incisioni. Veniva anche riportato
su una tavoletta di legno (consegnata al custode) il "segno
di casa" accompagnato dal numero di bestie consegnate.
La smonticazione (verso fine settembre) era un'operazione delicata,
che prevedeva, alla fine, la riconsegna degli animali ai relativi
proprietari e il rendiconto sulla gestione della malga con la
divisione dei prodotti.
Le mete dell'alpeggio erano stabilite con precisione nel laudo
e riguardavano: Londo, Dignas, Apleto (oggi corrispondente probabilmente
a Manzon-Col Ciastellin e forse Cecido), Antola, Chivion, Sesis,
le sei "monti" in cui la Val Visdende era suddivisa:
b) LE GREGGI
Per quanto concerne il numero complessivo degli ovini e caprini,
un dato "curioso": verso la fine del 1500, ammontavano
a oltre 4000 (circa due pro capite).
C'erano le pecore da latte, le pecore da lana e le capre (le
vacche non salivano alle alte quote).
c) LE VILLE
Nei laudi analizzati si fa riferimento a insediamenti abitativi
molti dei quali scomparsi, perché inglobati negli odierni
paesi dei due Comuni di S. Stefano e di S. Pietro. Anche precise
indicazioni sono presenti nei documenti ad indicare che le greggi,
negli spostamenti (soprattutto durante la smonticazione), non
attraversino i paesi, ma li lambiscano o passino per i territori
limitrofi, al fine di migliorare le condizioni del suolo col
calpestio degli steli e con le loro deiezioni.
A seguire... un'interessante descrizione delle "strade
delle peccore" in Comelico, a corredo della quale sono
pubblicate due cartine (monticazione e smonticazione, disegni
di Fausto Tormen), in cui sono riportate le varie località
interessate.
Vengono date delle indicazioni particolareggiate sugli itinerari
di estivazione delle greggi: ben 19 di monticazione e 15 di smonticazione
sono descritti nei "laudi del centenaro di Comèlico
Inferiore".
Disegno di Fausto Tormen
Disegno di Fausto Tormen.
La seconda parte della pubblicazione è dedicata
alla TOPONOMASTICA DIACRONICA.
Lo studioso, insieme a Nicoletta Cesco Frare, ha condotto ricerche
sul campo, avvalendosi dell'aiuto di vari "consulenti"
locali.
Di ogni termine viene data l'etimologia ritenuta più probabile.
A titolo esemplificativo, ecco di seguito, l'etimologia proposta
del nome COMELICO
Nella parte terminale del lavoro vengono pubblicati:
- un'APPENDICE DOCUMENTARIA con il TESTO DEL LAUDO DEL COMUN
DI OLTRERINO DEL 1575 (e relativa versione in volgare)
- un estratto del LAUDO DI S. STEFANO-CASADA del 1444 (testo
latino e italiano)
- un GLOSSARIETTO (elenco di termini attinenti alle istituzioni
regoliere e alla pastorizia, usati dall'estensore del laudo di
Oltrerino).
Per INFO sull'Archivio Storico
di Belluno Feltre e Cadore (periodico quadrimestrale)
E-MAIL: info@asbfc.it
- SITO WEB: www.asbfc.it |
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