LA STORIA DELLA CORNACHE

La preistoria

Estate 1961 – Quattro ragazzi dell’oratorio di Taccona (Muggiò) vivono la prima esperienza di campeggio, piantando una tenda canadese a Marola sull’Appennino Reggiano. I quattro amici sono: Enrico Beretti, Carlo Fossati, Pietro Salvioni e Gianfranco Viganò.

Estate 1962 – Gli stessi quattro ragazzi partono per la Val d’Aosta e arrivano – dopo un viaggio avventuroso in treno e autobus – a Courmayeur e collocano la loro tenda in Val Veny, località Purtud. In questa prima esperienza valdostana possono contare sull’appoggio logistico (automobile per gli spostamenti) del sindaco di Muggiò, dott. Ferruccio Ortolina, e di sua moglie, in vacanza a Courmayeur, ed incontrati fortuitamente il primo giorno.

Estate 1963 – In Val Veny, località Purtud, torna solo Carlo, con un suo amico del liceo “Zucchi” di Monza, Roberto Longoni, di Calò Brianza. Il primo giorno avviene, casualmente, l’incontro con un gruppo di giovani di Casale Monferrato e con il loroprete, don Gino Piccio: l’incontro è suggellato da una cena a base di “bagna cauda”. Da quella sera Carlo e Roberto si fondono e fanno vita comune con il gruppo di Casale. Durante la vacanza le tende vengono spostate dalla Val Veny alla Val Ferret – sempre nel territorio di Courmayeur – in località “Il Ponte”, a metà strada tra Planpincieux e Tronchey. La decisione venne presa perché la Val Ferret si presentava bellissima, chiusa a Nord dalla catena del Monte Bianco e delle Grandes Jorasses e a sud dai Monti della Saxe, percorsa dal fiume Dora. In quegli anni era ancora possibile effettuare il campeggio “libero”, senza richiedere alcuna autorizzazione.

Estate 1964 – Carlo e Roberto ritornano in Val Ferret e fanno vacanza insieme a don Gino e agli amici di Casale Monferrato.

Estate 1965 – In Val Ferret torna soltanto Carlo per una vacanza con poche persone di Casale (don Italo, un sacerdote missionario, Giusto De Vecchi e Luciano).

Estate 1966 – Carlo ritorna in Val Ferret e trascorre la vacanza con gli amici di Casale Monferrato. Questa volta le tende vengono collocate in località Prà Sèc, sotto le Grandes Jorasse. Il terreno è di proprietà dei signori Pellissier di Verrand e Uva. L’affitto del terreno consiste nell’invitare a cena i proprietari (ménu: bagna cauda) e nel “regalare” loro una damigiana di Grignolino.

N.B. Notizie più dettagliate sono riportate nell’articolo di Carlo Fossati “Preistoria e storia dei primi 25 anni di vita del gruppo La Cornache”, nella sezione dedicata al giornalino “Cornache News”. b>

La storia

Estate 1967 – E’ considerato l’anno di nascita del gruppo “La Cornache” – anche se l’atto notarile che sancirà la nascita formale del gruppo vedrà la luce solo il 25 marzo 1982 – perché nell’agosto di quest’anno arrivano in Val Ferret sei amici dell’Oratorio di Taccona: Carlo Fossati e suo fratello Walter, Stefano Buzzi, Luigi Ghidinelli (detto Gigi), Rino Pessina e Gianni Vendramin. Essi installano le loro tende accanto a quelle del gruppo di Casale in località Prà Sèc.

N.B. Notizie più dettagliate riguardanti questa vacanza sono riportate nell’articolo di Rino Pessina “20 anni fa in Val Ferret da pionieri”, nella sezione del giornalino “Cornache News”.

Estate 1968 – Le tende sono poste sempre in Val Ferret, località Prà Sèc: ai sei amici dell’anno precedente si aggiungono Arduino e Ottaviano Bertin (detto Ottavino), Rosario De Gregorio e Felice Vigano.

Dal 1968 al 1983 le vacanze si svolgono sempre nella stessa località di Prà Sèc in Val Ferret; qui di seguito vengono ricordati solo alcuni fatti salienti.

Estate 1970 – Per la prima volta compaiono in campeggio tre ragazze: Elvira e Anna Ghidinelli e Paola Lavezzari. L’anno successivo arriveranno anche Teresina Benasciutti, Elda Riva e Mariuccia Teruzzi.

Estate 1972 – L’unico incidente di una certa gravità verificatosi durante le vacanze della Cornache. Pessina Rino, al termine di una discesa in corda doppia, viene colpito da una scarica di sassi staccatisi dal fronte del ghiacciaio di Prà Sèc e riporta una frattura multipla ed esposta della tibia e del perone: guarirà dopo un intervento effettuato presso l’ospedale di Aosta e un lungo soggiorno presso l’Istituto Ortopedico Gaetano Pini di Milano.

Estate 1975 – E’ la prima volta di un bimbo al campeggio: si tratta di Matteo Fossati, nato il 5 dicembre 1973.

Estate 1980 e 1981– La Guardia Forestale in un rapporto al Comune di Courmayeur sostiene che campeggiare in località Prà Sèc è pericoloso perché il luogo è esposto alle scariche del ghiacciaio di Prà Sèc e ad eventuale esondazione del torrente omonimo. Per appurare la verità la Cornache dà incarico al dott. Fabrizio Gregori, geologo di Aosta, di effettuare dei sopraluoghi e redigere una relazione. I sopralluoghi vengono effettuati nell’agosto ’80 e agosto ’81 e la relazione conclusiva, che confuta la tesi della Guardia Forestale, viene consegnata alcuni mesi dopo al sindaco di Courmayeur, Truchet.

25 marzo 1982 – Presso il notaio dott. Aldo Bellomo di Monza viene redatto e depositato l’atto costitutivo e lo statuto della “libera associazione La Cornache, con sede in Muggiò, frazione Taccona”. L’atto notarile reca in calce le firme dei componenti il primo Consiglio Direttivo, e precisamente: Ottaviano Bertin, presidente, Ornello Barollo, vice-presidenete, Carlo Fossati, Pierangelo Ghidinelli, Rino Pessina, Elda Riva e Gianni Vendramin, consiglieri. Il nome dell’associazione fa riferimento al fatto che sulle antiche mappe del Comune di Courmayeur, la località in cui da anni si campeggiava era indicata come “Cornache”, pare per indicare che in quel luogo nidificavano le cornacchie (in patois: cornaches).

Estate 1984 – Il campeggio viene installato in Val Veny - sempre nel territorio di Courmayeur - località Plan Veny, su un terreno di proprietà del sig. Sarteur. Ciò in virtù del fatto che il 27 febbraio dello stesso anno il Consiglio Comunale di Courmayeur aveva approvato una delibera che vietava l’apertura del nostro campeggio in Val Ferret “per il pericolo derivante dalla presenza a monte del ghiacciaio di Prà Sèc e del torrente omonimo”. Era stata accolta la tesi della Guardia Forestale. Ormai da qualche anno gli amici di Casale Monferrato avevano scelto di campeggiare in un’altra località – la Valgrisanche – non sopportando più la politica “ostile” del Comune di Courmayeur nei confronti dei campeggi “sociali”. Il nostro è stato l’ultimo campeggio “sociale” ad abbandonare la Val Ferret: avevamo lottato fino all’ultimo per poter rimanere in quell’angolo di paradiso.

Dal 1984 al 1986 le vacanze estive della Cornache si svolgono in Val Veny.

Agosto – Settembre 1986: nasce il giornalino “Cornache News”, con l’intento di essere fedele testimone delle vacanze della Cornache.

Estate 1987 – Sfrattati anche dalla Val Veny approdiamo a La Thuile, località Promise, verso le cascate del Ruitor, su un terreno di proprietà del sig. Vitale Quinson di Morgex.

Dal 1987 al 1990 rimaniamo a La Thuile.

Estate 1991 – Il Comune di La Thuile non ci rinnova l’autorizzazione a campeggiare sul suo territorio, per cui siamo costretti a migrare altrove: la scelta cade su Piamprato in Valsoana, sul versante piemontese del Parco Nazionale del Gran Paradiso, su un terreno di proprietà del sig. Chiolerio.

Dal 1991 al 1992 campeggiamo a Piamprato.

Estate 1993 – Per nostra libera scelta decidiamo di lasciare Valsoana e ritorniamo in Val d’Aosta, precisamente in Val di Rhèmes, poco oltre l’abitato di Rhèmes Notre-Dame.

Estate 1994 – L’oratorio di Legnanello che l’anno precedente ci aveva concesso di campeggiare in Val di Rhèmes vuol ritornare a Rhèmes Notre-Dame e noi dobbiamo nuovamente spostarci: la scelta cade questa volta sulla Valpelline. Campeggiamo in località Glassier, nel Comune di Ollomont.

Dal 1994 al 1995 campeggiamo a Glassier di Ollomont.

Estate 1996 – rimaniamo in Valpelline, ma cambiamo comune, da Ollomont a Bionaz: campeggiamo presso il lago di Lexert, tra le frazioni di Chentre e Dzovenno, su un terreno di proprietà della sig.ra Petitjacques.

Dal 1996 al 2002 campeggiamo a Bionaz.

13 dicembre 1997 (Santa Lucia) – All’Associzione La Cornache, nel 30° anniversario della sua esistenza, viene conferita dal sindaco di Muggiò, Stefano Rijoff, una benemerenza civica, con la seguente motivazione: “L’associazione è una meravigliosa realtà di alto valore ricreativo e sociale, poiché accomuna, in un’amicizia profonda, generazione e generazione. Alla sua base si trovano valori importanti come il rispetto di sé e degli altri, lo spirito di collaborazione, di aggregazione e di servizio”.

1–10 settembre 2000 – In occasione dell’anno giubilare 21 membri della Cornache effettuano un pellegrinaggio a piedi da Assisi a Roma. Queste le tappe del pellegrinaggio: Assisi (Campeggio Fonte Maggio), Foligno (Istituto Missionario Dehoniano), Spoleto (Convento Suore Agostiniane di San Ponziano), Terni (Casa di Accoglienza della Diocesi), Civita Castellana (Convento delle Clarisse), Morlupo (Casa dei Padri Teatini), La Storta (Convento Suore Francescane di Dillingen), Roma (Istituto Francescano Seraphicum). Questi i nomi dei pellegrini: Alessandro Aceto, Teresina Benasciutti, Ornello Barollo, Alchise Boaretto, Antonio Cagnan, Renata Deosti, Carlo Fossati, Elvira Ghidinelli, Giovanni Ghidinelli, Giuseppe Ghidinelli, Andrea Perego, Mariangela Pioltelli, Giovanni Polini, Anna Recalcati, Elda Riva, Angelo Rivolta, Rosy Salerno, Gianni Vendramin, Dimarosa Zanchetti, Marta Zanchetti, Annamaria Zanetti. I pellegrini sono stati assistiti da Assisi a Roma, su due pulmini, da Guido Paganotto, Sante Sartor, Manuel e Walter Riva.

13 agosto 2002 – Per celebrare “l’anno internazionale della montagna”, proclamato dall’UNESCO, viene portata – e issata - sulla vetta della Becca di Chardonney (3354 metri) in Valpelline una croce in legno alta circa 3 metri. All’impresa hanno partecipato coralmente le persone presenti in campeggio. Un resoconto più dettagliato dell’impresa può essere letto sul giornalino “Cornache News 2002”.

Fondazione Cornache – Nel settembre 1997 il Consiglio Direttivo della Cornache decide di istituire un fondo – che chiama “Fondazione Cornache” – in cui far confluire contributi e oblazioni liberali, nonché i soldi raccolti nel corso di iniziative che sono ormai diventate tradizionali (la tombolata di Santo Stefano, la lotteria di ferragosto, la vendita di capi d’abbigliamento con il logo della Cornache, ecc.), al fine di devolverli in beneficenza, dal momento che la nostra associazione, per statuto, non persegue fini di lucro. Con questo fondo si sostiene, innanzitutto, l’adozione a distanza di una bimba – Wilma - del Bangladesh (questa adozione è stata decisa nel settembre 1995 per ricordare una nostra amica, Wilma Besana, deceduta improvvisamente il 26 marzo 1995), inoltre si sono aiutati numerosi amici missionari, il Centro di Accoglienza di Cinisello del Movimento Fraternità di Don Corrado Fioravanti (presso cui hanno prestato la loro opera di volontariato numerosi soci della Cornache), le associazioni dei Medici Senza Frontiere e di Emergency, il Centro Mamma Rita di Monza, e molti altri. Va anche ricordato che dal 1998, cioè dall’anno in cui si è concretizzata questa iniziativa, La Cornache accoglie in campeggio i bimbi bielorussi della zona di Cernobyl e le famiglie muggioresi ospitanti, per una giornata di festa e di condivisione.