Gennaio 2003: visita in Bangladesh
SOLIDARIETA' e CONDIVISIONE

 

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GIORNALE  


     

 

 COMITATO DI GEMELLAGGIO E COOPERAZIONE FRA I POPOLI
via dei Frati 8 - 47015 Modigliana (Fc) - tel. 0546 941445 - fax 178 225 6514
e-mail: info@comit-gemellaggio.com - sito: www.comit-gemellaggio.com


 

Condividere (Famiglie Missionarie) 

Mi spiace non essere riuscito a comporre ed inviare una circolare prima di ora.
Il materiale per imbastirla ed i progetti o, meglio, le necessità urgenti dalle missioni non sono mancate: l'alluvione con il suo carico di disperazione è arrivata puntuale questa estate mentre noi cercavamo un po' di ristoro al mare o in collina; le richieste di aiuto per sostenere altre scuole di villaggio, di medicinali per curare anche le cose più banali, di reperimento di macchine da scrivere e macchine da cucire manuali per le missioni in Africa (Congo) sono pervenute.
Chi ogni tanto si mette in contatto con noi ne è già al corrente, chi dispone di un indirizzo e-mail ed è nella nostra lista o visita di tanto in tanto il sito del Comitato lo sa già, ma quanti sono rimasti alle notizie dell'ultima circolare di dicembre scorso (la numero 4) apprendono queste cose solo ora.
Io vorrei riuscire a rendervi più partecipi della vita dell'Associazione e, soprattutto, di quella delle missioni. Loro, i nostri missionari, hanno immenso piacere quando noi, scrivendo, telefonando, inviando SMS o e-mail li facciamo sentire presenti nei nostri pensieri. Così, CONDIVIDIAMO le gioie e le sofferenze del vivere di ogni giorno e li incoraggiamo ad andare avanti, certi che noi camminiamo con loro.

In breve:
 ° Vi chiedo di scrivermi più spesso perché così sono stimolato a rispondervi e vi informo di tutto quello che sta succedendo;
 ° Comunicatemi il vostro e-mail se volete ricevere lettere ed informazioni dalle missioni (scrivete a info@comit-gemellaggio.com).
 ° Visitate il sito del Comitato (www.comit-gemellaggio.com): lì cerco di mettere informazioni sulle emergenze, oltre che pubblicare lettere, richieste, iniziative…
 ° Chiedete, chiedete, chiedete: se volete avere una testimonianza a scuola, in parrocchia, in un gruppo, di un padre missionario telefonate o scrivete e ci accorderemo. E' importantissimo l'incontro, la conoscenza personale: solo così possiamo allargare il cerchio di solidarietà, di condivisione che ci permette di aiutare fratelli che non hanno scelto di nascere in condizioni disagiate.
 ° Pregate, se potete, e l'aiuto che cerchiamo di dare a questi nostri fratelli sarà certamente più fruttuoso. Abbiate fede!
 

Per il COMITATO di GEMELLAGGIO



Quote annue proposte
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ma ognuno dà secondo le possibilità

Elementari: da materna a 5ª classe
Medie: da 6ª a 10ª classe + esame SSC
College: 11ª e 12ª classe + esame
Università (Bachelor o Master)
Euro 124,00
Euro 155,00
Euro 186,00
Euro 310,00


 SOMMARIO
 

 ° Circolare n. 5 - Condividere è la parola d'ordine.  ° Pesche di Beneficenza e mercatini: tanta fatica per organizzarli, ma i risultati arrivano copiosi e sono una benedizione.
 ° Lettera di Natale - Bellissima lettera che voglio condividere con tutti voi e spero che facciate altrettanto con amici e conoscenti.  ° Missione a Chalna: felicemente iniziata l'esperienza di adozione a distanza con Rudy e Franca, dell'As-sociazione Papa Giovanni XXIII. 31 bambini sostenuti. Ora compriamo 5-6 Rickshaw e li diamo a noleggio con riscatto finale...
 ° Alluvione 2002 - padre Marino ci rende partecipi della sua inquietudine: lui si sente "all'asciutto" mentre le famiglie dei villaggi sono "sott'acqua"! …e noi?  ° I Maestri del Congo...
in Africa adottiamo i maestri per garantire continuità di insegnamento ai bambini.
 ° Una Famiglia per Costruire il Futuro Oggi! È il tema proposto quest'anno dal Comitato: famiglie missionarie che "condividono" per moltiplicare.  ° Feder School: un'altra scuola aggiunta al programma di sostegno. E poi cominceremo alcune cooperative di lavoro per auto sostentamento in loco.
 ° Gennaio 2003 ...in Bangladesh: verso metà gennaio partiamo per Dhaka e visitiamo, nel corso di venti giorni, le varie missioni sostenute oltre ad avviare nuovi progetti.  ° Quanti i gesti di Solidarietà e Condivisione possibili anche senza adottare.
 ° 23ª Giornata Missionaria - la giornata missionaria a Modigliana, in maggio, con i padri Pio Mattevi, Osvaldo Torresani e l'amico Alessandro.  
 ° Informazioni e chiarimenti sui versamenti al Comitato: alcune note relative alla dichiarazione dei redditi.
 ° La Missione non va in Vacanza... echi dell'incontro di Forlì, presso la parrocchia S. Pio X di Ca'Ossi.
 ° Un Video per condividere: dalla Rishilpi un filmato che ci porta a casa loro senza lasciare l'Italia.

"Alcuni Magi giunsero dall'oriente a Gerusa-
lemme e domandavano: "Dov'è il re dei Giudei che è nato"? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo".
(Mt 2,1-2).
Giunto dall'occidente in Bangladesh mi sono domandato e mi domando: "Dov'è Gesù che è nato? Ho visto la sua stella ancora quando ero bambino e sono venuto per adorarlo".
E ho visto Gesù nascere in tanti umili tuguri che mi hanno fatto vedere al vivo la stalla e la mangiatoia di Betlemme. Non trovo differenza tra il posto dove nascono la maggior parte dei bambini bengalesi e il rifugio degli animali a Betlemme.
Andrea e Filippo domandarono a Gesù: "Rabbi, dove abiti?" Disse loro: "Venite e vedete". Andarono dunque e videro dove abitava e si fermarono presso di lui.
(Gv 1,38-39).
Venite in Bangladesh e io vi farò vedere dove Gesù nasce oggi, dove Gesù nascerà quest'anno a Natale; e fermatevi per vedere dove egli abita.
Dentro la capanna di Ceril, musulmana, sono stato chiamato per ripararmi dall'acqua della stagione delle piogge, che scendeva a catinelle. Ripararmi per modo di dire, che era l'ombrello più che la capanna che mi difendeva dalla pioggia; e Ceril, studentessa, che aiutiamo negli studi, riparava i suoi libri dall'acqua dentro a cartocci di cellofan. Qui puzza persino l'acqua della pioggia che scende dall'alto e i miei piedi, pur sotto la capanna, sono dentro la melma. Suo padre, infermo da qualche anno, è steso a terra, meglio sul fango.
Mi sono messo in silenzio e mi viene in mente che "mentre tutto era in silenzio il Verbo divino si è fatto carne!" Dio mio qui Gesù è nato ed io non lo sapevo!
La mamma cristiana di Sucitra abita in una veranda di una capanna di bambù e foglie, di 4 per 2½ metri, aperta ai quattro venti. E qui c'è tutto: per dormire, per vivere, per mangiare, per cucinare, per muoversi.
"Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo"
(Mt 8,20). Lì nasce Gesù dove i figli di Dio non hanno dove posare il capo.
La vedova indù e i suoi due bambini che, rigettata dai suoi, vaga in cerca di un rifugio, perché "venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolta"
(Gv 1,11). Eppure nel loro cuore nascerà Gesù.
Gesù oggi con la bocca dei poveri grida: "Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c'è un dolore simile al mio dolore, al dolore che ora mi tormenta!"
(Lam. 1,12)
Se parliamo del dolore, del tormento del Figlio dell'uomo, qui in Bangladesh, dove la gente, a seconda delle stagioni, è sferzata dal sole cocente, dalla pioggia, dal freddo, ed in ogni stagione sferzata dai prepotenti, dalla fame e dalla malattia, non è difficile scoprire il dolore ed il tormento della capanna di Betlemme dove Gesù è nato ed oggi nasce.

P. Marino Rigon, s.x.
Shelabunia: 7 ottobre 2002
Festa della Madonna del Rosario.

Alluvione giugno-settembre 2002


 Al nord, diocesi di Mymensingh, dove c'era un villaggio
 di 66 Famiglie, è rimasta solo la chiesa.
Anche quest'anno, dopo un periodo di preoccupante siccità dove le bestie morivano e non solo loro, ecco le piogge abbondanti, TROPPO, di giugno e luglio a portare alluvione in tutto il paese. A sud, padre Marino Rigon ci scrive chiedendo aiuto per la riparazione delle capanne distrutte. La donne, madri di famiglia bussano insistente-mente alla porta della missione, perché sanno che insistendo otterranno! Padre Marino in un passo della sua lettera dice:
"mi domando come possiamo riposare in sonni tranquilli; specie la notte, quando la pioggia scende giù abbondante e rumorosa, non riesco a restare quieto al pensiero di
tante mamme che con i loro bambini devono ripararsi dall'acqua. Tutti i villaggi e la stessa Shelabunia, Porto, sono diventati un lago … A volte mi viene la paura di andare all'inferno; ma non con i miei peccati, ma mettendo a confronto la mia con la situazione di questa povera gente! Risuonano alle orecchie le parole di Abramo: "In vita hai avuto bene! Ed ora…!"". Ecco allora scattare la solidarietà e, da parte nostra, cioè di tutti voi, arrivare offerte "pro capanne".


Le famiglie sono costrette a vivere all'aperto 

Abbiamo inviato €.4.500 per la ricostruzione di 30 capanne…
…ma sarà abbastanza?

Informazioni e chiarimenti sui versamenti al Comitato

Per evitare disguidi nella registrazione dei vostri versamenti tramite bonifico bancario e nel trasferimento delle quote alle missioni di competenza…

con BONIFICO POSTALE

…vi chiediamo di indicare il codice, il nome adottato, l'anno per cui si effettua il versamento in tutti i vostri Bonifici sul C/C Bancario n° 55371 - ABI 8542 - CAB 67870 - BANCA DI CREDITO COOPERATIVO Prov. di RA - Filiale di Modigliana - intestato a

COMITATO di GEMELLAGGIO e COOPE-RAZIONE fra i POPOLI - ONLUS
via dei Frati 8 - 47015 Modigliana (Fc)

Esempio: 123 Rexona 2002 - CONTRIBUTO ATTIVITA' ISTITUZIONALI


Una Famiglia per Costruire il Futuro Oggi !

Ecco il manifesto della campagna "Adozioni a Distanza" per l'anno 2002-2003 del Comitato di Gemellaggio.

Il titolo è anche il programma di quest'anno: presto, forse già assieme a questa circolare interna, rice-verete materiale per passare all'azione.
La famiglia è sorgente della vita, fonda-mento della società. Grazie alle vostre famiglie, altre trovano il corag-gio di continuare a vivere, sperare, gioire.
Come Netai e Polly, due giovani sposi che continuano gli studi e lavorano alla Rishilpi. Lei si è diplomata grazie a tutti noi ed ora continua iscrivendosi all'università. Lui sta frequentando un corso di laurea. Potete vedere il diploma sul sito, as-sieme a qualche passo della lettera che ci hanno scritto.
Il vostro impegno? Non si tratta di fare cose impos-sibili, vi chie-diamo solo di tra-smettere ad amici, conoscenti, pa-renti e colleghi un po' del vostro entusiasmo, i motivi semplici della vostra scelta per l'ado-zione a distanza.
Distribuendo ciò che riceverete, non senza l'incontro personale e la vostra testimonianza diretta, noi speriamo di poter regalare a tantissimi bambini ed alle loro famiglie la speranza di un futuro migliore.


Gennaio 2003 >>> Bangladesh

E' realtà: intorno al 15 gennaio 2003, per 20 giorni, saremo in Bangladesh a visitare le missioni sostenute, e cioè: Rishilpi, Shelabunia, Chalna, S.E.B.A., Mymensingh… e poi a Dhaka dai padri Saveriani.
Il costo è di Euro 750 circa per il volo (tasse escluse), serve il passaporto valido altri sei mesi dopo il viaggio, il VISTO Bengalese, nessuna vaccinazione obbligatoria. Chi desidera "toccare con mano" deve mettersi in contatto al più presto.


23° GIORNATA MISSIONARIA

I CANTI DI KABIR

Questo giorno mi è caro più di ogni altro,
perché oggi l'Amato Signore
è ospite in casa mia.
La mia camera e il mio cortile
risplendono della Sua presenza.
I miei desideri cantano il Suo nome,
e si perdono nella Sua grande bellezza.
Io gli lavo i piedi e osservo il Suo Viso.
Depongo davanti a lui l'offerta
del mio corpo, della mia mente, e
di tutto ciò che posseggo.
Che giorno felice quello in cui
l'Amato, che è il mio tesoro,
giunge a casa mia!
Quando incontro il mio Signore,
tutto il male fugge dal mio cuore.
"Il mio amore Lo ha toccato.
Il mio cuore brama quel Nome che è Verità."
Così canta Kabir, servo dei servi.

"… oggi l'Amato Signore è ospite in casa mia… Che giorno felice…"
I versi di questa antica poesia indiana esprimono il sentimento di quanti sono venuti all'appuntamento con Padre Pio Mattevi, Padre Osvaldo, Alessandro e ogni uomo del mondo: è un giorno felice perché ci incontriamo.
Il clima è giustamente festoso nell'accoglienza, nei saluti, negli abbracci, nel ricordo, nel pasto in comune.

Abbiamo fame anche di parole e, in una sala gremita e attenta, PADRE PIO MATTEVI, dal '76 in Bangladesh, e già nostro ospite a Modigliana molti anni fa, tratteggia la situazione bengalese attraverso la sua personale e ricca esperienza missionaria.
Padre Pio è stato impegnato 7 anni nella scuola di St. Paul a Shelabunia, 5 anni nella parrocchia di S. Giuseppe a Khulna, 5 anni come amministratore della Diocesi, una parentesi di 6 anni negli Stati Uniti, 5 anni nel Centro Catechetico Nazionale Bengalese, 4 anni a Bhabarpara e di nuovo al Centro Catechetico.
Negli ultimi anni sono morti diversi missionari Saveriani, è un grande dolore, ma ci sono ben 15 preti locali e nuove vocazioni, le parrocchie sono aumentate da sei a undici, dunque, la piccola chiesa bengalese dà frutti di speranza.
In 35 anni la popolazione bengalese è passata da 65 a 140 milioni su un territorio che è circa la metà dell'Italia.
Il 60% della popolazione non possiede più la terra da coltivare, fonte prima di sostentamento, perché è stata costretta a venderla per pagare i debiti ed ora non trova lavoro; questo genera una povertà diffusa.
Eppure la terra bengalese è ricca e può produrre riso sufficiente per il fabbisogno interno.
Il fondamentalismo islamico è entrato anche in Bangladesh attraverso il Pakistan, dai precedenti 3 seggi ora hanno conquistato 19 seggi in Parlamento, stanno promuovendo scuole musulmane fondamentaliste, questa politica porta ad un ulteriore peggioramento delle condizioni di vita.
Anche prima il Bangladesh era povero, ora si aggiungono disordini e violenza. Neppure la Chiesa è più un luogo sicuro ma vi vengono fatti attentati.
Il conflitto è anche interno al mondo musulmano, infatti recentemente è scoppiata una bomba in una moschea sciita ad opera di musulmani sunniti.
Questa è la difficile situazione bengalese.
Padre Pio conferma e ribadisce che in Bangladesh bisogna dare assoluta priorità all'educazione. E' urgente e indispensabile assicurare l'educazione primaria a tutti i bambini e sostenere i migliori perché proseguano negli studi. Solo l'istruzione può permettere un cambiamento di mentalità, dare speranza al futuro, attuare capacità lavorative e dunque garantire piena libertà e dignità.

E' con noi oggi anche un giovane amico, ALESSANDRO, proveniente da Parma, lo invitiamo a raccontarci la sua esperienza di sei mesi nel villaggio di Chalna, insieme a Rudy e Franca dell'Associazione Papa Giovanni XXIII. La vitalità e la gioia di Alessandro ci riempiono il cuore, ammirati non perdiamo una sola sua parola.
"La mia è stata una straordinaria esperienza di condivisione. La casa famiglia di Chalna ospita 130 bambini (oramai si dovrebbe chiamare villaggio famiglia) da uno fino a quattordici anni senza discriminazioni fra le diverse religioni.
Tutte le sere ci ritroviamo insieme per un'ora di preghiera, poi ci suddividiamo secondo le religioni di appartenenza per continuare le preghiere secondo i diversi riti. In questo modo incoraggiamo i bambini a sentirsi orgogliosi di appartenere alla propria specifica religione così che la valorizzino nel bene. Le priorità della casa famiglia sono istruzione e salute. Per realizzarle è nato un progetto che prevede la costruzione di un asilo e una scuola.
Vi porto solo una storia, quella di Elisabetta: è figlia di fuoricasta, la madre aveva deciso di abortire, i suoi fratelli si guadagnano da vivere facendo i lucidascarpe per la strada, Elisabetta è una bambina meravigliosa.
Per me essere in terra di missione ha significato condividere la mia vita in modo totale e inimmaginabile. Questa esperienza, seppure breve, mi ha affidato la responsabilità di essere voce di chi non ha voce per difendere i loro diritti e sottrarli alla quotidiana ingiustizia."

Intanto ci pervengono due brevi messaggi (sms) dal Bangladesh:
"Viviamo anche noi questo giorno di comunione." ENZO E LAURA (RISHILPI)
"Vi invidio, un abbraccio forte a tutti." RUDY E SORELLE

PADRE OSVALDO vuole dare un titolo a questa giornata:
"Una missione tutta da ridere" nonostante tutto.

"Quando ero studente andavo a trovare un amico in una stalla di maiali. Egli cantava e fischiettava. Il padrone si era insospettito della felicità del dipendente ma egli era felice perché il letame sporca i piedi non la testa. Quell'uomo era mio padre.
Anche in Bangladesh si può essere felici, essere uomini, nonostante l'ambiente.
Credo in un Dio che è Padre e che ha scelto di essere ignorante in geografia, infatti non distingue nord e sud, non vede distintivi, ma solo uomini. Tutti gli uomini sono figli di Dio. Anche noi dobbiamo guardare con gli occhi di Dio, tutti sono uomini, musulmani, cristiani, ...
I problemi della vita si affrontano a mani vuote, meglio con un po' di Vangelo fra le dita. Il missionario non è un Superman, ma padre e madre e nonno, cioè una persona a cui si può parlare, ci si può fidare, è possibile confidarsi.
Nessuno è superiore, tutti abbiamo bisogno di tutti. Andare in missione arricchisce, c'è tanto da imparare.
Vi racconto una storia: un contadino trova nel suo campo un uovo, lo prende e lo mette a covare. Si schiude e nasce un essere diverso, dunque è cattivo, è musulmano, è del sud... Così anche i fratellini, sull'esempio degli adulti, lo emarginano.
Tutti vivono da polli perché si credono polli. Un giorno vedono un'aquila volare maestosa, ma essi non provano nemmeno a volare perché sono solo polli, mangiano e ingrassano annoiati.
Il Bangladesh è per me una provocazione e una scelta: è meglio faticare, cioè vivere da aquila, che vivere una vita all'ingrasso, annoiato, cioè da polli."
Le riflessioni e le provocazioni di padre Osvaldo colpiscono il cuore e la mente di tutti, interpellano il bene che c'è in ognuno e sono acqua che irrora perché possa crescere. Il bene di ogni uomo è vivere insieme ad altri uomini per sperimentare il Gesù-Uomo cioè sperimentare "ora" Dio.
Questa giornata è stata oltremodo ricca di suggestioni che verranno sviluppate nel nostro quotidiano impegno; possiamo lasciarci dicendo "che giorno felice…"

(Emma, di Modigliana - maggio 2002)


Informazioni e chiarimenti sui versamenti al Comitato

Per evitare disguidi nella registrazione dei vostri versamenti tramite bonifico bancario e nel trasferimento delle quote alle missioni di competenza…

con BOLLETTINO POSTALE

…vi chiediamo di voler compilare lo spazio per la causale del versamento sia che utilizziate bollettini PRESTAMPATI (che potete richiederci) oppure bollettini BIANCHI indicando il codice, il nome adottato, l'anno per cui si effettua il versamento (anno di competenza). Intestate i bollettini a

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via dei Frati 8 - 47015 Modigliana (Fc) - C/C POSTALE N. 12057444

Esempio: 123 Rexona 2002 - CONTRIBUTO ATTIVITA' ISTITUZIONALI


La missione non va in vacanza...

La Parrocchia di San Pio X in Ca'Ossi è stata teatro, in questo ultimo scorcio d'estate, di una bella serata animata da Enzo Falcone e Laura Melano, missionari in Bangladesh da 27 anni, ideatori e realizzatori di quel "miracolo della condivisione" che è la RISHILPI.
Il clima di fraternità è stato arricchito dalla presenza di amici delle parrocchie del vicariato, ma anche da amici di Faenza, Lugo, Modigliana, Rimini... desiderosi di incontrare questi coniugi che, con disarmante semplicità, hanno scelto di mettere la loro vita a disposizione dei più poveri.
Enzo, abilissimo "maneggiatore" dei mezzi audiovisivi ha mostrato un filmato da lui realizzato in collaborazione con Don Renato Rosso, tendente ad evidenziare il positivo cammino fatto da questa comunità che ha sviluppato, attorno ad alcuni cardini fondamentali, la presa di coscienza e il recupero della dignità di coloro che "socialmente" non valgono nulla: i rishi (impuri), i disabili, le donne ripudiate...
A questi fratelli è stata offerta la possibilità di riscatto attraverso la competenza nel lavoro, l'istruzione, l'assistenza sanitaria.
Non c'è orgoglio umano nel mostrare questi successi, ma l'orgoglio di sentirsi strumento dell'amore di Dio anche fra persone che non condividono la stessa religione, l'orgoglio di essere "segno fedele" della scelta di vita fatta.
Questa è la grande forza dei nostri missionari: l'essere presenti nella condivisione quotidiana delle difficoltà, ma anche delle gioie, delle sconfitte, ma anche delle speranze che spesso diventano certezze...
E le certezze sono gli studenti che ricevono sorridenti il loro diploma finale, i piccoli disabili che imparano a convivere con le loro deficienze motorie per affrontare i gesti di quotidiana necessità, le donne che fanno fiorire dalle loro mani capolavori dell'artigianato: ricami, tessiture, quadri in paglia di riso che oltrepassano le frontiere del piccolo paese asiatico per trovare mercato in tutto il mondo.
Il desiderio di Enzo e Laura è proprio questo: far sì che questi poveri trovino autonomia sociale ed economica prendendo coscienza delle proprie potenzialità e della propria dignità e unicità di persone.
Non c'è "business" lavorando con gli ultimi e non è neppure ai Congressi e alle Conferenze dei "Grandi" che si risolvono i problemi della povertà del mondo, così come è puerile ed inutile lasciarsi prendere da emotivo pietismo.
La vera "rivoluzione sociale" sarà possibile solo quando noi ricchi ci sentiremo "in debito" verso chi non può contare su un pasto al giorno, su un tetto sulla testa, su un'adeguata assistenza medica o su un minimo di istruzione.
Non sarà dando "il superfluo" che potremo quietare le nostre coscienze.
CONDIVISIONE è una parola che deve entrare nel nostro cuore e farci sentire a disagio ogni volta che sprechiamo quelle ricchezze che potrebbero essere anche di altri.
I missionari questo lo vivono quotidianamente e non perdono occasione per "condividere" con noi la gioia di quei frutti meravigliosi che il nostro sostegno economico, sincero e gratuito, rende possibili.
Se ci "vantiamo" di essere cristiani non possiamo dimenticarlo...

(Bruna, di Ca'Ossi - settembre 2002)


Un Video per Condividere

Chi vuole ricevere la videocassetta realizzata da Enzo Falcone, per una riflessione personale, per proiettarla tra gli amici, nel gruppo parrocchiale, per spiegare ad altri il perché della propria scelta di "adozione a distanza", può richiederla al Comitato (tel. 0546 941445, fax 178 225 6514, e-mail: info@comit-gemellaggio.com). Il contributo (facoltativo) di €.5,00 serve quale rimborso per la duplicazione e la spedizione della cassetta stessa e il ricavato sarà, poi, inviato alla missione Rishilpi o ad altra missione bisognosa.

Pesca di beneficenza

Una parrocchia di Igea Marina ha organizzato una pesca di beneficenza il cui ricavato va a sostegno di vari progetti tra cui l'acquisto di 5-6 rickshaw per la missione di Chalna. I rickshaw (carretti/bicicletta che servono al trasporto di persone e cose, come dei taxi) saranno dati ad alcune famiglie che li pagheranno senza interessi a piccole rate e alla fine, quando saranno loro, con i soldi restituiti potremo comprare altri rickshaw per altre famiglie.

Sappiate che con un rickshaw una
famiglia può vivere dignitosamente!

 


Missione a Chalna

 31 bambini adottati nella missione di Chalna in un solo mese. Quest'anno abbiamo cominciato un progetto di adozioni a distanza con la "casa famiglia" dell'Associazione Papa Giovanni XXIII presente in Bangladesh. Già a fine anno avevamo mandato vostre offerte (vedi circolare n. 4) per costruire case per famiglie bisognose, specialmente vedove con figli o spose abbandonate, assieme ai figli, ad una vita di elemosina, vergogna e spesso prostituzione (una donna sola, in Bangladesh, è in grave pericolo perché non protetta da nessuno).

Ora compreremo 5 o 6 Rickshaw per darli a noleggio ad altrettanti capi famiglia in cambio di una quota mensile, compatibile con il loro reddito. Alla fine i Rickshaw resteranno di loro proprietà e potremo ripetere l'operazione con altre famiglie. Tasso di interesse finale = 0%.


Una capanna prima... 

...e dopo il nostro aiuto! 


Chi volesse contribuire all'acquisto di un "Rickshaw", bicicletta/ carretto che può dar da vivere ad un intera famiglia può inviare offerte di €.100 (costo del rickshaw) o anche inferiori che, cumulate con altre, trasferiremo in missione per l'acquisto dei mezzi.

 Un Rickshaw, Rudy
 e tanti bimbi

Nelle altre pagine del sito potete conoscere alcuni
progetti 2002-2003 per le varie missioni


I Maestri del Congo...

Due nostre famiglie hanno aderito al programma di Adozioni a Distanza di Padre Pierre (missionario in Congo). Queste adozioni "un po' speciali" sono rivolte ai maestri elementari che lavorano nei campi base (sette centri in tutto) ed insegnano ai bimbi pigmei.
Garantendo degli insegnanti stabili si offre un miglior servizio educativo, una continuità, una crescita sostanziale delle comunità pigmee ed integrazione con le comunità "africane" (c'è infatti rivalità tra i Pigmei - popolo della foresta - e gli africani).

A questo nuovo progetto, che ci rende gioiosi, si aggiunge, quest'anno, anche il completamento dell'internato (Collegio) Romano Maglioni (nelle foto). Finanziato con nostri contributi, è stato dedicato alla memoria di Romano, che i Pigmei conoscono molto bene anche se non l'hanno mai incontrato.

Necessità missione Byakato (Repubblica Democratica del Congo):

 ° Offerte per la costruzione di alcuni Dispensari (ogni stanza costa €.250 ed essendo modulari, si può aggiungere una stanza in un momento successivo).
 ° Offerte per la costruzione di un OSPEDALE.
 ° Cerchiamo anche attrezzature e materiale di consumo, presidi medici..., per la gestione dell'ospedale, l'unico in un raggio di 140 Km.
 ° Offerte per materiale scolastico oppure il materiale stesso (in questo caso è urgente che ce lo spediate poiché padre Pierre sta allestendo un Container che sarà inviato in Congo ad inizio dicembre).



Noi già abbiamo raccolto 11 macchine da scrivere portatili manuali destinate ai suoi sette campi base.

Se ne avete, telefonateci, verremo a prenderle e le invieremo, dopo pulizia, al missionario.

 Léopold (direttore della scuola) e padre Pierre con la foto di Romano

 

 

 

 


FEDER SCHOOL

Il progetto "Feder School" si è arricchito di una nuova scuola elementare: BIROIDAKUNI (di cui vedete, nelle foto, il corpo insegnante e l'edificio), sostenuta dalla scuola media A. Panzini di BELLARIA (Rn). Ringraziamo la Sig.ra Preside e tutti gli insegnanti, i collaboratori, i genitori, i ragazzi.

Come già sapete, il nostro aiuto consiste nello stipendiare gli insegnanti e contribuire all'acquisto di materiale didattico. Il costo per scuola varia per via del numero di insegnanti, ma una media giusta pone circa a 1550 Euro (3 milioni di Lire) la quota che intendiamo offrire ogni anno.

In totale, quindi, dobbiamo raccogliere, ogni anno, la somma di €.18.600 (12 x 1.550).
Ringraziamo tutte le persone che versano, anche più volte all'anno per una scuola "adottata" e sollecitiamo altri a donare, ogni tanto, per il Progetto "FEDER SCHOOL".

In gennaio visiteremo queste scuole ed imposteremo progetti
di auto-sostentamento a mezzo di cooperative di lavoro.

Seguendo l'idea, già di Romano, parleremo con il Vescovo della diocesi di Mymensingh, Mons. Francis Gomes, e discuteremo un piano di sviluppo di cooperative di villaggio, gestite dai genitori, in modo da finanziare le scuole con parte del ricavato e nello stesso tempo migliorare le condizioni di vita e la sicurezza di un lavoro per tante famiglie.

E' un progetto ambizioso e difficile, ma confidiamo nelle vostre preghiere, e perché no, anche nella vostra collaborazione e/o esperienza.


Chi non se la sente di adottare un bambino, poiché lo impegna per tanti anni, può sempre contribuire ad un progetto in uno dei seguenti modi:

 

1. FEDER SCHOOL (vedi ultimo articolo): versamenti di importo libero a sostegno delle scuole della diocesi di Mymensingh (attualmente 12 scuole).
2. MEDICINALI: contributi che passeremo in missione per l'acquisto di antibiotici, vaccini, garze, pomate, etc... oppure mandate medicinali che noi invieremo a loro.
3. PRO ALLUVIONE: per costruire le capanne distrutte dall'alluvione dei mesi scorsi (giugno, luglio, agosto 2002). Abbiamo già inviato 4.500 Euro, pari a 30 capanne..., ma pensiamo davvero che solo trenta capanne siano state distrutte in Bangladesh?
4. MACCHINE DA SCRIVERE manuali che invieremo, entro dicembre, in Congo, nei campi base di padre Pierre (Pietro Lombardo). Servono per istituire delle scuole professionali e anche per i campi stessi. Non essendoci elettricità, sono indispensabili quelle NON elettriche. Ne abbiamo già raccolto, pulito e sistemato 11, per lo più Lettera 35 / 45 Olivetti. GRAZIE - GRAZIE - GRAZIE.
5. Contributi per L'ACQUISTO DI UN RICKSHAW (bicicletta-carretto) del costo di Euro 100 con cui può vivere dignitosamente una famiglia!!!
6. L'acquisto di Cartoline di Natale, Libri dei nostri missionari, libri di poesie in Dialetto Romagnolo, gentilmente offerti dal Signor Flamigni di Forlì, la Video Cassetta della Rishilpi, tutti modi per finanziare i nostri progetti.

      


(c) 2001 - Meridiani - dreggi@libero.it