Paolino - il "Baranza"
Per parlare di lui devo tornare indietro di parecchi anni, almeno a quando, 15 anni fa, trascorrevo le vacanze estive a Nebbiuno. Mia nonna, nel vano tentativo di buttarmi fuori casa, mi diceva "Perché non vai a giocare col Paolino?" Innanzi tutto perché era figlio di un amico di mio padre, e le amicizie forzate non mi sono mai piaciute. E poi cosa poteva promettere di buono uno che si faceva chiamare Paolino? Paolino come Paolino Paperino...? Non sapevo neppure che faccia avesse.
Passano gli anni, mi ritrovo a Rothwald nel febbraio 2002 al tanto famoso corso di fuori pista. Al pomeriggio della prima lezione Teo mi ordina di seguire tale Paolino. Non sapendo chi fosse seguo alla cieca nei boschi la prima persona che mi vedo passare di fronte e non lo mollo più. A fine giornata io, lui, Teo e la cugina Mafalda ci lanciamo in un appassionato gioco: il nascondino muntagnino (qualcuno ha nascosto un ARVA e noi dobbiamo ritrovarlo). Senza saperlo stavo realizzando il vecchio desiderio di mia nonna...
Al ritorno in macchina sento l'altra cugina che commenta "Tu e Mafalda siete state davvero fortunate, caspita, il Baranza come istruttore..." Inizio a fare 2+2 (per Saretta: senza calcolatrice!) e commento: "Ma allora vuoi dire che è quello di Nebbiuno? Ma non è uno sfigatto!"
In un attimo fondo il Paolino fan club, durante il corso di sci alpinismo raggiungo vette estreme solo perché so che di fronte a me c'è lui, mi accusano di aver causato una valanga a furia di urlare PAOLINO BELLO al Flassin. Ma l'episodio più assurdo si verifica durante una lezione di spinning. L'istruttrice ci dice di chiudere gli occhi per concentrarci meglio. Io sto facendo una fatica bestia, e decido di tornare coi pensieri al Breithorn, la mia meta più ambita. Di fronte a me c'è lui, il Baranza. Col passare dei minuti la fatica sembra scomparire, le gambe sembrano pedalare senza alcuno sforzo. Apro gli occhi e continuo ad andare alla grande. Capisco che qui l'avvenenza del Paolino non c'entra più. Saretta si ferma sbalordita, controlla i miei freni e si rende conto che erano completamente smollati...
Il pubblico maschile lo ricorda (e lo invidia) soprattutto per la morosa, tale Raffaella di Milano, che alla recente cena della scuola di sci ha dato il meglio di se barattando un marsupio formato cm 4x4 (Saretta, quanto farà mai???) per una pentola. Ma dal momento che stanno timidamente cercando di mettere su casa abbiamo fatto finta di niente. E' risaputo, la Decatlon sottopaga gli ingegneri...
Dimenticavo! Non sono l'unica a stravedere per lui... pensate che c'è gente che sostiene che assomigli a Tom Cruise! E, ancora peggio, chi dice che il Baranza sia ancora più bello!
Il suo ingresso nella Cocco Band ha dei retroscena vergognosi. Correva l'anno 2002 e la sfiga ci stava perseguitando (Saretta con dolori alla caviglia, SarONA al braccio, Fabietto che assiste alla distruzione del suo istruttore, Mikimiki col ginocchio andato, Bigio col petto sempre più villoso, Cisco perde momentaneamente l'uso della caviglia, Teo con 12 punti alla gamba, Silvia in crisi depressiva perché non riesce a curarci tutti, Bisca sotto shock dopo essere sfuggito ad un tentato omicidio, Stefano che non diventa I.N.A., Davidino col colpo della strega, Cecco in corto circuito, Miki con una sola donna... ma si salva solo Manno???).
Inizia a circolare la voce che sia tutto dovuto al fatto che la Cocco Band sia costituita da 13 membri... in realtà eravamo già in 14, ma è come quando si cerca di dire il nome dei 7 nani... uno ne sfugge sempre!
Da qui l'esigenza di iscrivere qualcun altro. Le mie insistenza faranno sì che il prescelto sia proprio il Paolino Bello... troppo bello per essere tralasciato!
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