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ROTORI

 

MULINO CRETESE

Il mulino cretese è il tipo più semplice, economico e sicuro. Il rotore è costituito da 8 o più braccia, tra le quali vengono tesi, per mezzo di cavi dei triangoli di stoffa. La superficie di questi ultimi può essere aumentata o ridotta a seconda dell'intensità del vento. I cavi hanno anche la funzione di irrigidire la struttura. Poiché tutta la struttura è elastica e flessibile, possiede una parziale autoregolazione, in quanto la pressione del vento sulle vele le deforma, modificando la loro superficie esposta, e ciò viene ottenuto arrotolando la tela sui sostegni. La torre di sostegno può essere in muratura o con traliccio di legno o metallico. I mulini di questo tipo vengono usati nella maggioranza dei casi per pompare acqua, ma alcuni esemplari autocostruiti sono stati utilizzati per produrre elettricità con un alternatore accoppiato a ingranaggi e rinvii opportuni (difficilmente superano i 50 giri/min). Ciò è dovuto ad una alta solidity (0.6-0.7) e ad un rapporto ottimale u/v tra i più bassi (0.75). Non richiede dunque alte velocità del vento; infatti già con u=3 m/s fornisce una coppia elevata.

 
Grafico tipico di cp per un mulino cretese

TABELLA RIASSUNTIVA

Tipo asse orizzontale
Solidity elevata: 0.6-0.7 al massimo di velatura
u/v basso: 0.75-2.00
cp basso con valore max di 0.2 a u/v pari a 1
Giri max 50 rpm, in condizioni ottimali
Coppia elevata
Orientabilità possibile, ma non necessaria
Rendimento medio in genere basso: 25% max
Utilizzi principali diretto di energia meccanica, principalmente per pompaggio acqua
Note semplicità costruttiva e progettuale elevata, tecnologia minima