Indice di questa pagina

Prefazione - Al lettore (Dali)

cerchio firenze 77

LE GRANDI  

VERITA'

ricercate dall'uomo 

 

Indice                                     

Prefazione, di Pietro Cimatti                              

Al lettore                                                

                        Parte Prima

                    TEMATICA DELLA VITA UMANA

1.  La taumaturgia e la forza del pensiero                  

2.  L'occulto e i fantasmi della mente                      

3.  Determinismo - Libero arbitrio - Libertà - Karma - Mantra del karma

4.  L'ideologia della conquista amorosa                     

5.  La gelosia                                              

6.  Sessualità naturale                                     

7.  La famiglia del futuro                                  

8.  L'intelletto e le sue creazioni                         

9.  L'equilibrio interiore                                  

10. La ricchezza interiore                                  

11. La divinità interiore                                   

12. L'insostituibile insegnamento della vita               

13. Gli errori delle religioni: il mondo non è una valle di lacrime                                             

14. Rapporto tra cervello e psiche - Indipendenza tra senso dell'io e autocoscienza                                    

15. La «resurrezione della carne»                          

16. L'ideologia della sopravvivenza                        

17. Lo spiritismo di punta                                 

 

                     Parte Seconda

                  RISPOSTE A DOMANDE                 

Nota - L'ordine sovrano del Cosmo e le illusioni del mondo, - Erronee interpretazioni della legge di causa e di effetto, – Il karma dopo il trapasso, - il « karma restrittivo »  - L'evoluzione e la « conversione »  - L'evoluzione e il risveglio dei chakra, - L'evoluzione e i poteri sull'invisibile, - L'uomo e i suoi specchi: le religioni della paura, - Gli errori delle religioni: 1. Il «ritorno» del Cristo, - 2. Lo Spirito non nasce, - La Terra, scuola di « razze « in evoluzione, - L'anima della Terra e l'espansione del sentire, - Il compimento dei tempi e i doveri dell'uomo, - La meta dell'evoluzione per l'umanità liberata - Dalle illusioni del mondo alla conoscenza della Realtà, - La paura della morte, - L'evoluzione e le morti, - Il richiamo della vita, - Il ruolo del corpo, L'evoluzione dopo il trapasso: 1. La liberazione dall'irreale, - 2. La purificazione nel piano astrale, - 3. I  paradisi del piano mentale, - 4. I plastici del desiderio, - 5. Il mondo degli ideali sognati, - Evoluzione e medianità, - Le droghe: rinvio evolutivo, - L'evoluzione e la donna, - La falsa dottrina della reincarnazione « programmata » - I veri e i falsi guru, - Karma animale e karma umano, - Discordanze tra entità comunicanti di evoluzione diversa.

 

                          Parte Terza   

            L'INSEGNAMENTO ESOTERICO FILOSOFICO

1. Significato filosofico delle teorie della relatività  

2. Gli ideogrammi                                       

3. Istinto, intuito, sentirsi d'esistere              

4. Sentire in senso lato e sentire di  coscienza          

5. Eternità della coscienza di esistere                  

6. La realtà è divenire o essere?                        

7. Realtà parziale e Realtà totale                         

8. La realtà di ognuno                                   

9. Realtà come somma di sentire                        

10. Dalla caduta delle limitazioni alla comunione degli esseri                                                  

11. Il perché dell'esistenza e la Voce del Padre          

  

Prefazione

A Roberto

Con questo Le grandi verità ricercate dall'uomo diventano quattro i titoli editoriali del Cerchio Firenze 77 in  appena un lustro e con sempre crescente consenso di lettori. I titoli precedenti sono, nell'ordine, Dai mondi invisibili, Oltre l'illusione e Per un mondo migliore.       

Davvero - si può chiedere - la notizia moltiplicata dalla stampa e dalla radio sui « fenomeni miracolosi « che Maestri occulti produrrebbero, e producono, a Firenze, in presenza di sempre meno rari e più convinti testimoni, avrebbe tanto esaltato il pubblico da indurlo a fare dei Loro libri altrettanti successi editoriali?     

Anche questa, forse, è una spiegazione, e del resto è noto che i miracoli fanno gola e propaganda - come del resto le religioni hanno sempre dimostrato, col volgere a beneficio dell'«organizzazione» i cosiddetti poteri soprannaturali di alcuni loro rappresentanti e l'eccezionalità di certi loro luoghi, dove vigerebbe una sorta di esenzione dalle leggi di natura e accadrebbero per i crescenti, tra privilegio e contagio, dei miracoli di efficace propaganda.

C'e però un'altra spiegazione al diffondersi crescente dei testi, dell'Insegnamento dei Maestri fiorentini; e questa, al contrario dell'ipotesi su detta, esclude ogni casualità, sottrae l'evento alle presunzioni di potere delle voghe sostenute ad arte, soprattutto fa onore ai lettori e non ne toglie ai Maestri, sovranamente estranei e anzi recisamente contrari ad ogni e qualsiasi tipo di « organizzazione» questo modo ideologico della separatività e del privilegio, dello sfruttamento e della falsa coscienza.

La giusta spiegazione sarebbe, dunque, che la parola dei Maestri, o si dica Istruttori, sta giungendo via via a tutti coloro che la aspettavano e che la debbono udire in quanto « pronti « all'impegno e al salto di qualità, alla felicità e alla responsabilità di tradurla, questa parola, ciascuno a suo modo, in pensiero convinto, in profondo sentire, e, quindi, in adeguato agire nel mondo: per un mondo migliore.  

Che la parola giunga a molti, che ancor più saranno, significa soltanto che molti oggi sono i « pronti «: e direi che questo, veramente, è il miracolo.

Ma non è davvero il solo!    

L'intero modo con cui i libri del Cerchio sono approntati per la stampa, fino a questo Le grandi verità, ha a dir poco dell'inconsueto. E come dire altrimenti, quando i dattiloscritti ricavati dalle comunicazioni dei Maestri, e deposti su un ampio  tavolo di lavoro, si ordinano e si suddividono in capitoli, con tagli e giunte, e sono intitolati e corretti da una mano invisibile ma non certo per questo meno volitiva ed attenta?; o quando su fogli bianchi, lì accanto lasciati a disposizione, appaiono vergati dalla stessa mano immateriale suggerimenti e ringraziamenti agli operatori materiali, e disposizioni e sollecitazioni che inequivocabilmente rinviano ad una Mente che tutto il libro prevede e contiene, secondo un ordine esatto fino al dettaglio; o quando una introduzione, assente al momento della spedizione dei dattiloscritti da Firenze, si è trovata poi manualmente scritta e firmata Dali,la Guida, all'apertura del pacco postale presso l'editore a Roma; e quando del voluminoso materiale in attesa di diventare libro la Mente direttrice ne scarta in abbondanza, e senza appello, anche con rammarico dei collaboratori i quali ne avrebbero invece preferito l'inserimento, vista la qualità, il pathos sublime che quelle pagine escluse hanno non meno delle incluse; ma come per imporre un dosaggio, nella progressione editoriale, che prevede e contiene tutti i (futuri) lettori, nessuno dei quali debba restare deluso, ma neppure sconvolto; ma come per garantire una armoniosa gradualità dell'Insegnamento che tutti coinvolga, rispettoso anche di certe resistenze ad accoglierlo, e che nessuno privilegi od escluda: non è, tutto questo, perlomeno inconsueto.

E non è certamente tutto, e c'è sempre dell'altro!     

Il titolo del presente volume è stato tenuto a battesimo, come « nome « che gli rimarrà per sempre, in occasione di una cerimonia veramente benché sommessamente pubblica, nel senso che non so quanti ma non sono pochi ascoltatori della radio nazionale, la sera del 10 aprile 1982, l'hanno sentito annunciare da François Broussais, medico e occultista, una celebrità europea prima e dopo Napoleone, da qualche tempo fascinoso Istruttore del Cerchio, nonché « voce amica « di alcune telefonate in diretta, « dal vivo» in un mio programma radiofonico di incontri a voce con l'Inconsueto.       

Quanto davvero inconsueto fosse l'Ospite di forte accento francese, ironico e avvincente, non so da quanti radioabbonati sia stato compreso e scoperto, non essendo -    allora - ancora caduto il velo sul mezzo medianico usato per la sua manifestazione, ma ciò ben poco importa rispetto alle Verità proclamate da François direttamente negli orecchi, e nelle coscienze.      

« Se tu dovessi, François, dare un titolo al prossimo quarto volume del Cerchio Firenze 77, un titolo bello, significativo, quale titolo gli daresti?» era stata la mia domanda improvvisa. E la risposta immediata di François, ben scandita: « Le grandi verità ricercate dall'uomo «. «Perché vi si trovano» ha poi soggiunto con diversa tonalità e persuasività. E il titolo era nato!   

Non è un altro « fenomeno miracoloso « questo uscire degli Istruttori dal Cerchio e rendersi sensibili, immediatamente amici ai « molti « in attesa, più, di quanti ne possa ancora raggiungere l'editoria, come a dimostrare che davvero i tempi sono maturi e, secondo il detto evangelico, che « la Verità sarà gridata sui tetti «!

Questi libri di una Dottrina Totale sono invisibili agli occhi di chi ancora non deve conoscerli, chi sta percorrendo l'ostinato, doloroso ma insostituibile sentiero dell'esperienza, chi è nei labirinti e nelle trincee della vita.   

Essi diventano visibili appena siano necessari per chi è « pronto» venuto ansante e deluso da una delle infinite strade dell'insoddisfazione e della ricerca: le strade della terra, dell'acqua, del fuoco e dell'aria. Indicano il porto, la via del ritorno, che « ai naviganti intenerisce il core «. Non sono né un'effimera occasione né un dono gratuito, in se stessi, bensì i « luoghi « di un appuntamento chissà quando fissato e tuttavia immancabile.    

Mi viene in mente, chissà perché, la parabola del figliol prodigo che siamo tutti e del giubilo paterno.

Ad un certo punto dell'esistenza, nell'invisibile di un Disegno perfetto fino nei dettagli, ognuno che debba accostarvisi li incontra, o meglio ne è incontrato, e sono suoi.

Starà poi a lui, fatto improvvisamente responsabile e messo di fronte allo specchio della sua coscienza, farne gli strumenti per una meditazione senza fine e senza fine di gratitudine, oppure trattenervisi con la minore curiosità, chiedendo ad essi la minore dottrina: e tuttavia, una squilla è risuonata in lui e, a suo nome, nell'invisibile musicale dell'Essere.    

Sono suoi, si diceva: e questo significa che sono stati scritti per lui, che in modo unico e solitario li sentirà. Ma non solo: significa anche che in qualche modo, enigmatico fino alla vertigine, sono stati scritti da lui, almeno nel senso così difficile a dirsi che, senza di lui, non esisterebbero. La dedica del maestro Kempis al primo volume del Cerchio Dai  mondi invisibili adombra l'arcano di tale intuizione sconvolgente col dichiarare: « A chi dirà "Io sono colui che ha detto queste parole" non credete: esse non sono di alcuno: erano prima che l'uomo fosse «; erano prima che l'uomo, che il suo spazio e il suo tempo, che la sua mente e le sue creazioni fossero, queste parole di Verità e di Vita. Chi, dunque, le ha dette?

In letteratura, questo modo paradossale ed estatico si direbbe "autocancellazione ". Esso è il modo celestiale della Sapienza di mostrare, per analogia, il cammino dell'uomo tra gli uomini; e non soltanto questo.    

Dice il maestro Dali: « Siamo  solo una voce senza corpo, un'identità senza nome, una dottrina senza autorità, un messaggio scritto sulla sabbia di un deserto ventoso «. Ciò si direbbe " scomparire per apparire", sempre in letteratura, con formula certamente ostica, troppo sottile!

Ma quanto siano "sottili" i Maestri impersonali e invero anonimi del Cerchio è problema, in questa sede, non importante.

Le grandi verità ricercate dall'uomo è, chiaramente, una sorta di titolo globale dell'Insegnamento dei Maestri.         

Apporlo a questo quarto volume della serie significa, mi sembra, suggerire una rilettura e una riconsiderazione altrettanto globale, affinché ogni tessera di questo inusitato mosaico trovi la sua esatta collocazione, in esatta luce, e il molteplice si componga in Unità, così che la mente possa impadronirsi dell'intero disegno sapienziale (ogni quesito e dubbio risolto, ad ogni domanda la sua risposta) e sia poi la convinzione, l'assimilazione, la definitiva certezza del compito.         

Si, perché c'è un compito, assegnato alla buona volontà dei lettori-discepoli come ulteriorizzazione e come risposta adeguata a tanto  dono: e questo compito è scritto, con stenogrammi emblematici, in altri due titoli consecutivi dell'Insegnamento: Oltre l'illusione e Per un mondo migliore; definire cioè il superamento della soglia che, abbacinando, si apre oltre l'illusione, e, ricchi di questo, essere strumenti esemplari, "invisibili ", per un mondo migliore. Che è già qui, volendo.    

Questa, sento, e la sollecitazione amorosa e pressante per cui vennero Dai mondi invisibili al colloquio con l'uomo: col discepolo inconciliato.

La lettura, si dice, mette in azione la mente. E la meravigliosa alchimia del capire, del dover capire per poter comprendere, e poi oltre!  

Ebbene, non si troverà in questi libri una sola formulazione, una sola unità del ragionamento che escluda o, peggio, che eluda e deluda la mente del buon lettore.

« Si tratta di capire, in primo luogo: capire il Grande Piano, questo insieme di grandi Verità, con la mente. Sarà, poi, l'intima comprensione, l'assimilazione. Sarà, quindi, un trasfondere queste " notizie " nell'intimo vostro fino ad esserne intimamente convinti, fino ad essere sicuri, certi di queste Verità» dice il maestro Kempis a chi voglia seguirlo nell'ascensione.    

Ebbene: il dogma non importa come sottratto al vaglio e alla verifica della mente; il giudizio a priori che, non giudicato, giudica; l'assioma o il postulato che, mentre fonda una conoscenza, si dichiara estraneo ad essa, intoccabile, tabù; la "verità" o il "sacro " che traggono autorità e dunque potere sull'uomo da istituzioni o tradizioni o libri polverosamente vetusti, dichiarati per questo solo indubitabili, obbliganti, senza scampo per la mente legittimamente dubbiosa dell'uomo; i consueti " talloni d'Achille " sia delle filosofie che delle religioni e delle ideologie, per cui l'impeccabile logicità di interi costrutti deve confessare, sia pure celata ai giulivi gregari, una falla, un inspiegato e inspiegabile per la buona mente: ebbene, tutto ciò, che costituisce la miseria del mondo, tra volgarità e dolore, qui è assente!

La mente del lettore può vacillare - e non poco! - ma il ragionamento e tutto esposto alla luce della ragione, il Ragionatore e generosamente inesorabile, non salta un nesso e non lascia sopravvivere un dubbio: è dunque la mente, semmai, inabituata al miracolo dell'Insegnamento Totale, che affaticata si appanna, devia o disarma momentaneamente, va " in corto " per eccesso  di Logica. Mai per difetto.    

Non e più, tempo, si direbbe, di " religioni", di enigmi e superstizioni e idoli dementalizzanti .

Il transito di ogni unità del ragionamento attraverso la lucida mente del lettore e non soltanto richiesto dai Maestri ma sollecitato e stimolato, come una ginnastica rivitalizzante, sì che la mente diviene, se vuole, completamente se stessa, prende placato possesso dei suoi diritti e poteri, e consapevolezza dei suoi limiti da superare, se vuole. « E' la volontà che rende liberi «.

Additando il superuomo come meta dell'evoluzione umana, i Maestri stimolano e, in effetti, provocano la supermente del lettore, lo iniziano alle trasfiguranti avventure del "sottile ", e oltre ancora! Così la " prigione " si apre e l'uomo può accedere, morendo al se stesso prigioniero, al suo reale destino.    

La Sapienza del " conosci te stesso " non può che provocare, per sua coerenza, la caduta di ogni velo crepuscolare, l'uso completo di ogni strumento del conoscere, l'abitudine all'indagine inesorabile e lucidamente consequenziale, lo svelamento dell'essere, della coscienza, infine, dell'autocoscienza.

Questa è la dura scuola iniziatica dei Maestri fiorentini, che nessuno costringe e nessuno agevola, che mantiene senza promettere e dona inesauribilmente chiedendo al singolo discepolo, in cambio, nient'altro che la promessa di esigere altri doni, altra dottrina, altro impegno, altro amore. Sì, perché tutto questo è amore: è l'essenza del vero Amore.    

Dichiarandosi « una voce senza corpo, un'identità senza nome, una dottrina senza autorità, un messaggio scritto sulla sabbia di un deserto ventoso « - ed è il « senza» noterete, che ostentatamente è fatto rimarcare - dicevamo sopra che i Maestri si autocancellano: ma proprio per realizzare il nostro apparire, e  prefigurare il nostro ruolo.

Sta al lettore-auditore, cioè, dare corpo a questa voce, identità a questo nome, autorità a questa dottrina, e durata e fermezza al messaggio. E come può avvenire questo, se non facendo diventare intimamente nostro l'Insegnamento, che abbia il nostro corpo, il nostro nome, la nostra autorità e la nostra fermezza? E come questo può essere, se non diventando ciascuno di noi l'Insegnamento, sicché esso non testimoni più solo dell'intima adesione, sia pure entusiastica, ma della comunione, anzi, dell'identificazione con esso?

Forse più, che nei precedenti, vi sono in questo libro degli insegnamenti che il lettore poteva, se non conoscere in questa formulazione, sospettare e aspettarsi, dai quali è subito preso: il discorso è semplice, anche pungente, coinvolgente per l'incalzante susseguirsi delle proposte di temi e di soluzioni. La tematica dei sentimenti e risentimenti, ad esempio, e le ideologie della famiglia e della sessualità naturale, gli antichi errori delle religioni e i nuovi pericoli dello spiritismo di punta, o dello spiritualismo organizzato: ecco altrettante inaspettate quanto avvincenti lezioni di metodo per mettere ordine - e ce n'è bisogno davvero - nelle convinzioni e nelle cose del nostro mondo.  

E vi sono infine i capitoli esoterico-filosofici che, impossibili a contenersi negli schemi per quanto già  dilatati della mente, chiedono la messa in funzione di qualcosa

- l'abbiamo già definita supermente - per essere adeguatamente elaborati, e che segnano come un ulteriore strappo di addio al vecchio uomo e un sereno benvenuto al nuovo uomo, immediatamente più, acuto e più sottile. Ma anche, e contemporaneamente, più solo.

E' come se, d'incanto, si mutasse la compagnia, la patria, la razza, il linguaggio con le sue mai verificate promesse e le sue mai mantenute conclusioni. E' come se, risvegliandosi svegliandosi da un millenario dormire, ci si trovasse stranieri in luoghi consueti solo alla memoria, ma irriconoscibilmente mutati, trasparenti; e come se tutto il mondo di ieri, così problematico e impaurente, riapparisse magicamente rasserenato ed esorcizzato, quale non fu mai veramente veduto e goduto: un meraviglioso scenario di parvenze arcobalenanti, un divino dono da vivere con interminata riconoscenza e commozione.     

Ma che e accaduto?       

Il contatto, l'offerta di tanta Verità - quanto di Verità è ormai all'uomo possibile, e quindi necessario - ha operato il miracolo vanamente promesso da secoli di ideologie, religioni, culture e magie: la " restituzione della Terra ": non più furibonda geografia ma fertile dono, non carcere e tomba sotto un annichilente iddio ma culla e giardino per una beatitudine imperitura. Mi viene in mente, chissà perché, la perorazione evangelica "Beati gli uomini di buona volontà, perché di essi e il Regno ".         

Rimane sospeso l'interrogativo, forse più per intellettuali che per mistici: "Perché, come è stato possibile che, sul deserto della conoscenza umana, potesse piovere tanta manna e pioggia primaverile di Verità? ".

Ma ognuno troverà, nella sua ora, la sua risposta.

 

Dali

La pace sia con voi e con tutti gli uomini, figli cari.

Cari Pietro, Luciana e Roberto, nnanzi tutto vi ringrazio per l'amoroso impegno con cui vi siete prestati e vi presterete a lavorare per il nuovo libro. Proprio per la vostra preziosa collaborazione sentiamo di dovervi dire, spiegare che pensiamo sia meglio strutturare il libro in tre parti analogamente agli altri, e precisamente: Tematica della vita umana, Risposte a domande, Insegnamento esoterico filosofico.

Abbiamo già diviso e scelto il materiale.

Preghiamo di fare l'introduzione, le note e i riferimenti necessari, apporre i titoli e formulare le domande di cui esistono le risposte.  

Indicare l'autore delle comunicazioni nel modo consueto, omettendolo invece nelle domande e risposte.  

Siamo sempre a vostra disposizione.

La pace sia con voi e con tutti gli uomini.

 

                                                                                                                                                                                                       DALI

 

Questa è la lettera che la mano immateriale del maestro e guida del Cerchio ha vergato e lasciato in evidenza, sul solito tavolo di lavoro, che farà partecipe il lettore curioso del modo in cui si svolge il lavoro per un libro: per questo libro, in particolare, che è costato non poca fatica per l'approntamento  e la rifinitura.

Benché sia, al limite, una "scrittura di servizio " e per uso interno all'operare del Cerchio, la pubblico senza ubbie quale ulteriore seppur minima testimonianza di uno " stile " nel contatto, di una confidente serenità che trasgredisce ogni " idea ricevuta " sui rapporti diciamo interdimensionali, senza spazio per tutto ciò che seppe, e ancora sappia, di oscuro sortilegio e di fumosa diversità.

Stile, dunque.

Gli strumenti della critica strutturale e testuale, che per anni ho adoperato, possono essere applicati e possono esserlo utilmente, anche per minori rilevazioni e rivelazioni, in rapporto a questi Testi sapienziali?    

Essi sono, intanto, pronunciati e non scritti, generalmente; cosicché non partecipano né vogliono partecipare della Letteratura, neppure esoterica, bensì del Discorso, tra dissertazione e conversazione, tra lezione e conferenza. Perciò sono disseminati di tutti quegli incisi e pause oratorie che servono, insostituibilmente, a stringere e trattenere l'attenzione, a rendere il Discorso vario, sinuoso, avvincente, convincente, partecipabile suasivamente a chiunque ascolti, il quale soltanto dopo, "al risveglio ", si accorgerà delle le difficoltà e della complessità a cui è stato sottilmente  ammesso, della " rivoluzione " indotta nel suo intimo sentire da un Insegnamento che, per missione immancabile, annuncia l'Utopia e il Regno, cioè consuma la fine di un mondo: spartisce i tempi.      

Come un prisma colpito da una luce libera, per diffrazione, un radiante arcobaleno, così l'unico Insegnamento si scompone, così apparendo, in un arcobaleno di Voci che si prestano timbri, pronuncie, personalità e caratteri riconoscibilmente diversi, nel sensibile, quanto riconfluenti e univoci in quel sostrato che, nel non sensibile, li accomuna e conforma.       

Per coerenza a  ciò, le Voci si prestano nomi, appellativi adeguati al "servizio " che svolgono secondo il Disegno, discendendo dal trascendente per comunicare a ciascun uditore il suo, a ciascuna fascia tematica il suo martellante svolgimento, ad ogni figlio del  sogno il sogno di una intramontabile paternità.      

Si chiamano Dali, Kempis, Claudio, e Fratello Orientale, Teresa, Il Veneziano, e Michel, Alan, François, e altri ancora, oppure non si chiamano e accorrono, non chiamati, ad una necessità che non sapeva, l'attimo prima, quanto gli necessitasse, e a quale profondità; e che saprà, l'attimo dopo, una volta di più, la vertiginosa profondità dell'Uomo.   

Dall'oratoria alla confidenza, dall'inquisizione all'estasi, dal blandire allo sferzare, dal sussurro alla veemenza: nulla manca alla totalità polifonica, all'armonioso concerto di Voci materializzate da una sola ugola umana che le transita, "umile in tanta gloria ", e le sostiene nel buio.

Sono comunicazioni personalizzate in un codice  linguistico accessibile a chiunque - abbia orecchi, s'intende, - e in più sono, anzi contengono, riferiti ad un codice tanto più, "sottile " e avvolgente, veri e propri " mantra fonici ". Che significa?

Come spiegare? Sono irradiamenti, penetranti al di là del linguaggio e delle "corazze "; sono carezze e unzioni sonore avvertibili dall'orecchio dell'anima; sono benedizioni e consacrazioni armoniosamente effuse, dal luogo magico dell'emissione, a onde e per risonanza, verso tutti i luoghi e tutte le anime orecchianti, di questa e di altre "dimensioni", dovunque occorrano e sia attesa di conforto, pace, armonia, amore.

Sì, perché tutto questo e amore: e l'essenza del vero Amore.

Che da un'ugola sola, donata a tanto miracolo, tutto questo sgorghi in fluente e serena docilità, non è perlomeno inconsueto? Ed è un simbolo: che Tutto è Uno.    

Sia ringraziato l'Uno, e la totalità dei Suoi doni.

 

                                               PIETRO CIMATTI   

 

Al lettore

Figlio mio, che cosa cerchi qui?

Una giustificazione alla tua condotta che pacifichi la tua coscienza?

Se la troverai non ci avrai compresi.  

Un'evasione dalla realtà che devi affrontare e correggere?

Se la troverai sarà una tua invenzione.

Un conforto che faccia del tuo dolore un merito e ti autorizzi ad affliggere gli altri?  

Se lo troverai ci farai menzogneri.

Un nume tutelare che volga gli avvenimenti secondo i tuoi desideri e ti renda privilegiato nei confronti dei tuoi simili? Sappi che noi non siamo fautori d'ingiustizia.  

Una sorta di nuova religione più verosimile per farti credere dagli altri uomini un amministratore di Dio e farti essere ubbidito?

Noi non vogliamo essere tuoi complici.  

Oppure vuoi fare di noi una nuova etichetta, una roccaforte per sentirti nel vero e combattere chi non è con te, sfogando così la tua aggressività e la tua faziosità?

Se così è, cerca altrove la tua bandiera.

Noi non vogliamo scusarti, ma richiamarti alle tue responsabilità.

Non vogliamo importi dei doveri che riguardano un'altra dimensione a discapito di quella nella quale vivi, ma spiegarti la tua realtà, cosicché tu possa affrontarla in pienezza di coscienza.

Non vogliamo fare di te un cultore dei morti, ma un ammiratore della vita, un uomo che  in essa crede e che si adopera per rendere le cose migliori.  

Vogliamo che tu creda in Dio, se ciò ti fa amare i tuoi simili,

se ti fa agire più che pregare,

reagire più che rassegnare,

costruire più che conservare,

se ciò ti rende sereno più che timoroso,

affrontare il mondo più che fuggirlo.  

Un Dio che non ti ispira tutto questo è un Dio che ti è nemico e non è quello del quale ti parliamo.

                                                                                                                                                                                                         DALI

 Continua