Prefazione - Al lettore (Dali)
cerchio
firenze 77 LE GRANDI VERITA' ricercate
dall'uomo Indice Prefazione,
di Pietro Cimatti Al
lettore Parte Prima TEMATICA DELLA VITA UMANA 1. La taumaturgia e la forza del pensiero 2. L'occulto e i fantasmi della mente 3. Determinismo - Libero arbitrio - Libertà - 4. L'ideologia della conquista amorosa 5. La gelosia 6. Sessualità naturale
7. La famiglia del futuro
8. L'intelletto e le sue creazioni 9. L'equilibrio interiore 10.
La ricchezza interiore 11.
La divinità interiore 12.
L'insostituibile insegnamento della vita 13.
Gli errori delle religioni: il mondo non è una valle 14.
Rapporto tra cervello e psiche - Indipendenza tra senso 15.
La «resurrezione della carne» 16.
L'ideologia della sopravvivenza 17.
Lo spiritismo di punta
Parte Seconda RISPOSTE A DOMANDE
Nota
- L'ordine
sovrano del Cosmo e le illusioni del mondo, - Erronee interpretazioni della
legge di causa e di effetto, – Il karma dopo il trapasso, - il « karma
restrittivo » - L'evoluzione e la « conversione » -
L'evoluzione e il risveglio dei chakra, - L'evoluzione e i poteri
sull'invisibile, - L'uomo e i suoi specchi: le religioni della paura, -
Gli errori delle religioni: 1. Il «ritorno» del Cristo, - 2. Lo Spirito non
nasce, - La Terra, scuola di « razze « in evoluzione, - L'anima della
Terra e l'espansione del sentire, - Il compimento dei tempi e i doveri
dell'uomo, - La meta dell'evoluzione per l'umanità liberata - Dalle
illusioni del mondo alla conoscenza della Realtà, - La paura della morte, - L'evoluzione e le morti, - Il richiamo della vita, - Il ruolo del
corpo, L'evoluzione dopo il trapasso: 1. La liberazione dall'irreale,
- 2. La purificazione nel piano astrale, - 3. I paradisi del piano mentale, - 4. I plastici del desiderio, - 5. Il mondo degli ideali
sognati, - Evoluzione e medianità, - Le
droghe: rinvio evolutivo, - L'evoluzione e la donna, - La falsa
dottrina della reincarnazione « programmata » - I veri e i falsi guru,
- Karma animale e karma umano, - Discordanze tra entità comunicanti di
evoluzione diversa.
Parte Terza L'INSEGNAMENTO ESOTERICO
FILOSOFICO 1.
Significato filosofico delle teorie della relatività 2. Gli ideogrammi 3. Istinto, intuito, sentirsi d'esistere 4. Sentire in senso lato e
sentire di coscienza
5.
Eternità della coscienza di esistere 6.
La realtà è divenire o essere? 7.
Realtà parziale e Realtà totale 8.
La realtà di ognuno
9.
Realtà come somma di sentire 10.
Dalla caduta delle limitazioni alla comunione degli 11. Il perché
dell'esistenza e la Voce del Padre Prefazione
A Roberto Con
questo Le grandi verità ricercate dall'uomo diventano Davvero
- si può chiedere - la notizia moltiplicata dalla stampa e dalla radio sui «
fenomeni miracolosi « che Maestri occulti produrrebbero, e producono, a
Firenze, in presenza di sempre meno rari e più convinti testimoni, avrebbe
tanto esaltato il pubblico da indurlo a fare dei Loro libri altrettanti
successi editoriali? Anche
questa, forse, è una spiegazione, e del resto è noto che i miracoli fanno gola
e propaganda - come del resto le religioni hanno sempre dimostrato, col volgere
a beneficio dell'«organizzazione» i cosiddetti poteri soprannaturali di alcuni
loro rappresentanti e l'eccezionalità di certi C'e
però un'altra spiegazione al diffondersi crescente dei testi, dell'Insegnamento
dei Maestri fiorentini; e questa, al La
giusta spiegazione sarebbe, dunque, che la parola dei Maestri, o si dica
Istruttori, sta giungendo via via a tutti coloro che la aspettavano e che la
debbono udire in quanto Che
la parola giunga a molti, che ancor più saranno, significa soltanto che molti
oggi sono i « pronti «: e direi che questo, veramente, è il miracolo. Ma
non è davvero il solo! L'intero
modo con cui i libri del Cerchio sono approntati per la stampa, fino a questo
Le grandi verità, ha a dir poco dell'inconsueto. E come dire altrimenti, quando
i dattiloscritti ricavati dalle comunicazioni dei Maestri, e deposti su un
ampio tavolo di lavoro, si ordinano e
si suddividono in capitoli, con tagli e giunte, e sono intitolati e corretti da
una mano invisibile ma non certo per questo meno volitiva ed attenta?; o quando
su fogli bianchi, lì accanto lasciati a disposizione, appaiono vergati dalla
stessa mano immateriale suggerimenti e ringraziamenti agli operatori materiali,
e disposizioni e sollecitazioni che inequivocabilmente rinviano ad una Mente
che tutto il libro prevede e contiene, secondo un ordine esatto fino al
dettaglio; o quando una introduzione, assente al momento della spedizione E
non è certamente tutto, e c'è sempre dell'altro! Il
titolo del presente volume è stato tenuto a battesimo, come « nome « che gli
rimarrà per sempre, in occasione di una cerimonia veramente benché
sommessamente pubblica, nel senso che non so quanti ma non sono pochi
ascoltatori della radio nazionale, la sera del 10 aprile 1982, l'hanno sentito
annunciare da François Broussais, medico e occultista, una celebrità europea
prima e dopo Napoleone, da qualche tempo fascinoso Istruttore del Cerchio,
nonché « voce amica « di alcune telefonate in diretta, « dal vivo» in un mio
programma radiofonico di incontri a voce con l'Inconsueto. Quanto
davvero inconsueto fosse l'Ospite di forte accento francese, ironico e
avvincente, non so da quanti radioabbonati sia stato compreso e scoperto, non
essendo - allora - ancora caduto il
velo sul mezzo medianico usato per la sua manifestazione, ma ciò ben poco
importa rispetto alle Verità proclamate da François direttamente negli orecchi,
e nelle coscienze. «
Se tu dovessi, François, dare un titolo al prossimo quarto volume del Cerchio
Firenze 77, un titolo bello, significativo, quale titolo gli daresti?» era
stata la mia domanda Non
è un altro « fenomeno miracoloso « questo uscire degli Istruttori dal Cerchio e
rendersi sensibili, immediatamente amici ai « molti « in attesa, più, di quanti
ne possa ancora raggiungere l'editoria, come a dimostrare che davvero i tempi
sono maturi e, secondo il detto evangelico, che « la Verità sarà gridata sui
tetti «! Questi
libri di una Dottrina Totale sono invisibili agli occhi di chi ancora non deve
conoscerli, chi sta percorrendo l'ostinato, doloroso ma insostituibile sentiero
dell'esperienza, chi è nei labirinti e nelle trincee della vita. Essi
diventano visibili appena siano necessari per chi è Mi
viene in mente, chissà perché, la parabola del figliol prodigo che siamo tutti
e del giubilo paterno. Ad
un certo punto dell'esistenza, nell'invisibile di un Disegno perfetto fino nei
dettagli, ognuno che debba accostarvisi li incontra, o meglio ne è incontrato,
e sono suoi. Starà
poi a lui, fatto improvvisamente responsabile e messo Sono
suoi, si diceva: e questo significa che sono stati scritti per lui, che in modo
unico e solitario li sentirà. Ma non solo: significa anche che in qualche modo,
enigmatico In
letteratura, questo modo paradossale ed estatico si direbbe "autocancellazione
". Esso è il modo celestiale della Sapienza di mostrare, per analogia, il
cammino dell'uomo tra gli uomini; e non soltanto questo. Dice
il maestro Dali: « Siamo solo una voce
senza corpo, un'identità senza nome, una dottrina senza autorità, un messaggio
scritto sulla sabbia di un deserto ventoso «. Ciò si direbbe " scomparire
per apparire", sempre in letteratura, con formula certamente ostica,
troppo sottile! Ma
quanto siano "sottili" i Maestri impersonali e invero anonimi del
Cerchio è problema, in questa sede, non importante. Le
grandi verità ricercate dall'uomo è, chiaramente, una sorta di titolo globale
dell'Insegnamento dei Maestri. Apporlo
a questo quarto volume della serie significa, mi sembra, suggerire una
rilettura e una riconsiderazione altrettanto globale, affinché ogni tessera di
questo inusitato mosaico trovi la sua esatta collocazione, in esatta luce, e il
molteplice si componga in Unità, così che la mente possa impadronirsi
dell'intero disegno sapienziale (ogni quesito e dubbio risolto, ad ogni domanda
la sua risposta) e sia poi la convinzione, l'assimilazione, la definitiva
certezza del compito. Si,
perché c'è un compito, assegnato alla buona volontà dei lettori-discepoli come
ulteriorizzazione e come risposta adeguata a tanto dono: e questo compito è scritto, con stenogrammi emblematici, in
altri due titoli consecutivi dell'Insegnamento: Questa,
sento, e la sollecitazione amorosa e pressante per cui vennero Dai mondi
invisibili al colloquio con l'uomo: col discepolo inconciliato. La
lettura, si dice, mette in azione la mente. E la meravigliosa alchimia del
capire, del dover capire per poter comprendere, e poi oltre! Ebbene,
non si troverà in questi libri una sola formulazione, una sola unità del
ragionamento che escluda o, peggio, che eluda e deluda la mente del buon
lettore. «
Si tratta di capire, in primo luogo: capire il Grande Piano, questo insieme di
grandi Verità, con la mente. Sarà, poi, l'intima comprensione, l'assimilazione.
Sarà, quindi, un trasfondere queste " notizie " nell'intimo vostro
fino ad esserne intimamente convinti, fino ad essere sicuri, certi di queste
Verità» dice il maestro Kempis a chi voglia seguirlo nell'ascensione. Ebbene:
il dogma non importa come sottratto al vaglio e alla verifica della mente; il
giudizio a priori che, non giudicato, giudica; l'assioma o il postulato che,
mentre fonda una conoscenza, si dichiara estraneo ad essa, intoccabile, tabù;
la "verità" o il "sacro " che traggono autorità e dunque
potere sull'uomo da istituzioni o tradizioni o libri polverosamente vetusti,
dichiarati per questo solo indubitabili, obbliganti, senza scampo per la mente
legittimamente dubbiosa dell'uomo; i consueti " talloni d'Achille "
sia delle filosofie che delle religioni e delle ideologie, per cui
l'impeccabile logicità di interi costrutti deve confessare, sia pure celata ai
giulivi gregari, una falla, un inspiegato e inspiegabile per la buona mente:
ebbene, tutto ciò, che costituisce la miseria del mondo, tra volgarità e
dolore, qui è assente! La
mente del lettore può vacillare - e non poco! - ma il ragionamento e tutto
esposto alla luce della ragione, il Ragionatore e generosamente inesorabile,
non salta un nesso e non lascia sopravvivere un dubbio: è dunque la mente,
semmai, inabituata al miracolo dell'Insegnamento Totale, che affaticata si
appanna, devia o disarma momentaneamente, va " in corto " per
eccesso di Logica. Mai per difetto. Non
e più, tempo, si direbbe, di " religioni", di enigmi e superstizioni
e idoli dementalizzanti . Il transito di ogni unità del ragionamento attraverso la lucida mente del lettore e non soltanto richiesto dai Maestri ma sollecitato e stimolato, come una ginnastica rivitalizzante, sì che la mente diviene, se vuole, completamente se stessa, prende placato possesso dei suoi diritti e poteri, e consapevolezza dei suoi limiti da superare, se vuole. « E' la volontà che rende liberi «. Additando
il superuomo come meta dell'evoluzione umana, i Maestri stimolano e, in
effetti, provocano la supermente del lettore, lo iniziano alle trasfiguranti
avventure del La
Sapienza del " conosci te stesso " non può che provocare, per sua
coerenza, la caduta di ogni velo crepuscolare, l'uso completo di ogni strumento
del conoscere, l'abitudine all'indagine inesorabile e lucidamente
consequenziale, lo svelamento dell'essere, della coscienza, infine, Questa
è la dura scuola iniziatica dei Maestri fiorentini, che nessuno costringe e
nessuno agevola, che mantiene senza promettere e dona inesauribilmente
chiedendo al singolo discepolo, in cambio, nient'altro che la promessa di
esigere altri doni, altra dottrina, altro impegno, altro amore. Sì, perché
tutto questo è amore: è l'essenza del vero Amore. Dichiarandosi
« una voce senza corpo, un'identità senza nome, una dottrina senza autorità, un
messaggio scritto sulla
sabbia di un deserto ventoso « - ed è il « senza» noterete, che ostentatamente
è fatto rimarcare - dicevamo sopra che i Maestri si autocancellano: ma proprio
per realizzare il nostro apparire, e
prefigurare il nostro ruolo. Sta
al lettore-auditore, cioè, dare corpo a questa voce, identità a questo nome,
autorità a questa dottrina, e durata e fermezza al messaggio. E come può
avvenire questo, se non facendo diventare intimamente nostro l'Insegnamento,
che abbia il nostro corpo, il nostro nome, la nostra autorità e la nostra
fermezza? E come questo può essere, se non diventando ciascuno di noi
l'Insegnamento, sicché esso non testimoni più solo dell'intima adesione, sia
pure entusiastica, ma della comunione, anzi, dell'identificazione con esso? Forse
più, che nei precedenti, vi sono in questo libro degli insegnamenti che il
lettore poteva, se non conoscere in questa formulazione, sospettare e
aspettarsi, dai quali è subito preso: il discorso è semplice, anche pungente,
coinvolgente per l'incalzante susseguirsi delle proposte di temi e di
soluzioni. La tematica dei sentimenti e risentimenti, ad esempio, e le
ideologie della famiglia e della sessualità naturale, gli antichi errori delle
religioni e i nuovi pericoli dello spiritismo di punta, o dello spiritualismo
organizzato: E
vi sono infine i capitoli esoterico-filosofici che, impossibili a contenersi
negli schemi per quanto già dilatati
della mente, chiedono la messa in funzione di qualcosa -
l'abbiamo già definita supermente - per essere adeguatamente elaborati, e che
segnano come un ulteriore strappo di addio al vecchio uomo e un sereno
benvenuto al nuovo uomo, immediatamente più, acuto e più sottile. Ma anche, e
contemporaneamente, più solo. E'
come se, d'incanto, si mutasse la compagnia, la patria, la razza, il linguaggio
con le sue mai verificate promesse e le sue mai mantenute conclusioni. E' come
se, risvegliandosi svegliandosi
da un millenario dormire, ci si trovasse stranieri in luoghi consueti solo alla
memoria, ma irriconoscibilmente mutati, trasparenti; e come se tutto il mondo
di ieri, così problematico e impaurente, riapparisse magicamente rasserenato ed
esorcizzato, quale non fu mai veramente veduto e goduto: un meraviglioso
scenario di parvenze arcobalenanti, un divino dono da vivere con interminata
riconoscenza e commozione. Ma
che e accaduto? Il
contatto, l'offerta di tanta Verità - quanto di Verità è ormai all'uomo
possibile, e quindi necessario - ha operato il miracolo vanamente promesso da
secoli di ideologie, religioni, culture e magie: la " restituzione della
Terra ": non più furibonda geografia ma fertile dono, non carcere e tomba
sotto un annichilente iddio ma culla e giardino per una beatitudine imperitura.
Mi viene in mente, chissà perché, la perorazione evangelica "Beati gli
uomini di buona volontà, perché di essi e il Regno ". Rimane
sospeso l'interrogativo, forse più per intellettuali che per mistici:
"Perché, come è stato possibile che, sul deserto della conoscenza umana,
potesse piovere tanta manna e pioggia primaverile di Verità? ". Ma
ognuno troverà, nella sua ora, la sua risposta. Dali La
pace sia con voi e con tutti gli uomini, figli cari. Cari
Pietro, Luciana e Roberto, Abbiamo
già diviso e scelto il materiale. Preghiamo
di fare l'introduzione, le note e i riferimenti necessari,
apporre i titoli e formulare le domande di cui esistono le risposte. Indicare
l'autore delle comunicazioni nel modo consueto, omettendolo invece nelle
domande e risposte. Siamo
sempre a vostra disposizione. La
pace sia con voi e con tutti gli uomini. DALI Questa
è la lettera che la mano immateriale del maestro e guida del Cerchio ha vergato
e lasciato in evidenza, sul solito tavolo di lavoro, che farà partecipe il
lettore curioso del modo in cui si svolge il lavoro per un libro: per questo
libro, in particolare, che è costato non poca fatica per l'approntamento e la rifinitura. Benché
sia, al limite, una "scrittura di servizio " e per uso interno
all'operare del Cerchio, la pubblico senza ubbie quale ulteriore seppur minima
testimonianza di uno " stile " nel contatto, di una confidente
serenità che trasgredisce ogni Stile,
dunque. Gli
strumenti della critica strutturale e testuale, che per anni ho adoperato,
possono essere applicati e possono esserlo utilmente, anche per minori
rilevazioni e rivelazioni, in rapporto a questi Testi sapienziali? Essi
sono, intanto, pronunciati e non scritti, generalmente; cosicché non partecipano
né vogliono partecipare della Letteratura, neppure esoterica, bensì del
Discorso, tra dissertazione e conversazione, tra lezione e conferenza. Perciò
sono disseminati di tutti quegli incisi e pause oratorie che servono,
insostituibilmente, a stringere e trattenere l'attenzione, a rendere il
Discorso vario, sinuoso, avvincente, convincente, partecipabile suasivamente a
chiunque ascolti, il quale soltanto dopo, "al risveglio ", si
accorgerà delle Come
un prisma colpito da una luce libera, per diffrazione, un radiante arcobaleno,
così l'unico Insegnamento si scompone, così apparendo, in un arcobaleno di Voci
che si Per
coerenza a ciò, le Voci si prestano
nomi, appellativi adeguati al "servizio " che svolgono secondo il
Disegno, discendendo dal trascendente per comunicare a ciascun uditore il suo,
a ciascuna fascia tematica il suo martellante svolgimento, ad ogni figlio
del sogno il sogno di una
intramontabile paternità. Si chiamano Dali, Kempis, Claudio, e Fratello Orientale, Teresa, Il Veneziano, e Michel, Alan, François, e altri ancora, oppure non si chiamano e accorrono, non chiamati, ad una necessità che non sapeva, l'attimo prima, quanto gli necessitasse, e a quale profondità; e che saprà, l'attimo dopo, una volta di più, la vertiginosa profondità dell'Uomo. Dall'oratoria alla confidenza, dall'inquisizione
all'estasi, dal blandire allo sferzare, dal sussurro alla veemenza: nulla manca
alla totalità polifonica, all'armonioso concerto di Voci materializzate da una
sola ugola umana che le transita, "umile in tanta gloria ", e le sostiene
nel buio. Sono
comunicazioni personalizzate in un codice
linguistico accessibile a chiunque - abbia orecchi, s'intende, - e in
più sono, anzi contengono, riferiti ad un codice tanto più, "sottile
" e avvolgente, veri e propri " mantra fonici ". Che significa? Come
spiegare? Sono irradiamenti, penetranti al di là del linguaggio e delle
"corazze "; sono carezze e unzioni Sì,
perché tutto questo e amore: e l'essenza del vero Amore. Che
da un'ugola sola, donata a tanto miracolo, tutto questo sgorghi in fluente e
serena docilità, non è perlomeno inconsueto? Ed è un simbolo: che Tutto è Uno. Sia
ringraziato l'Uno, e la totalità dei Suoi doni. PIETRO CIMATTI
Al
lettore Figlio
mio, che cosa cerchi qui? Una
giustificazione alla tua condotta che pacifichi la tua coscienza? Se
la troverai non ci avrai compresi. Un'evasione
dalla realtà che devi affrontare e correggere? Se
la troverai sarà una tua invenzione. Un
conforto che faccia del tuo dolore un merito e ti Se
lo troverai ci farai menzogneri. Un
nume tutelare che volga gli avvenimenti secondo i tuoi desideri e ti renda
privilegiato nei confronti dei tuoi simili? Sappi che noi non siamo fautori
d'ingiustizia. Una
sorta di nuova religione più verosimile per farti credere dagli altri uomini un
amministratore di Dio e farti essere ubbidito? Noi
non vogliamo essere tuoi complici. Oppure
vuoi fare di noi una nuova etichetta, una roccaforte per sentirti nel vero e
combattere chi non è con te, sfogando così la tua aggressività e la tua
faziosità? Se
così è, cerca altrove la tua bandiera. Noi
non vogliamo scusarti, ma richiamarti alle tue responsabilità. Non
vogliamo importi dei doveri che riguardano un'altra dimensione a discapito di
quella nella quale vivi, ma spiegarti la tua realtà, cosicché tu possa
affrontarla in pienezza di coscienza. Non
vogliamo fare di te un cultore dei morti, ma un ammiratore della vita, un uomo
che in essa crede e che si adopera per
rendere le cose migliori. Vogliamo
che tu creda in Dio, se ciò ti fa amare i tuoi simili, se
ti fa agire più che pregare, reagire
più che rassegnare, costruire
più che conservare, se
ciò ti rende sereno più che timoroso, affrontare
il mondo più che fuggirlo. Un
Dio che non ti ispira tutto questo è un Dio che ti è nemico e non è quello del
quale ti parliamo.
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