PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO

 

Il motore a 2 tempi è semplicissimo, meno di una ventina di particolari,bulloneria esclusa.Il pistone scorre in un cilindro, vincolato da una biella all'albero motore.

Il suo moto è caratterizzato da due diverse operazioni. Nella sua corsa verso la testata (fase di compressione) il pistone comprime la miscela e la prepara per l'accensione, contemporaneamente crea una depressione nel carter che così risucchia miscela fresca attraverso il carburatore. Avvenuta l'accensione il pistone si muove verso il basso, trasformando la pressione sulla sua superficie in lavoro utilizzabile attraverso biella e albero motore.

Nella sua discesa scopre la luce di scarico, attraverso la quale i gas combusti escono nell'atmosfera, contemporaneamente comprime la miscela contenuta nel carter che, seguendo i travasi, sfoga nel cilindro dove effettua il lavoro di lavaggio, facendo uscire gli ultimi gas residui e riempiendo così la camera di combustione di miscela fresca.

Il pistone risale, le luci si richiudono la miscela si comprime  ed il ciclo continua.

Questa serie di operazioni utilizza solo un periodo di salita e uno di discesa, da cui il nome di 2 tempi di questo motore.

Esistono complesse ed importanti interdipendenze fra le varie fasi e i fenomeni connessi. Ogni piccolo particolare di queste operazioni ha una diretta correlazione su tutte le altre, perciò nell'elaborazione non è possibile operare solo su una parte lasciando stare il resto, è necessario avere sempre una visione generale e complessiva di tutto il motore e dei suoi effetti, in caso contrario gli unici risultati saranno solo problemi.

Un motore a 2 tempi avendo sole 2 fasi, a parità di numero di giri dovrebbe  dare il doppio della potenza ottenibile da un motore a 4 tempi della medesima cilindrata. In realtà ciò non si verifica, poiché il due tempi ha un rendimento meccanico, termico e volumetrico inferiore a quello del 4 tempi.

Il motore a 2 tempi si comporta per certi aspetti come un motore sovra-alimentato. tale effetto è dato da una serie di fenomeni quali la risonanza, che si verifica nel collettore e nel volume del carter, ma sopratutto dagli effetti prodotti da un efficiente sistema di scarico che oltre a favorire l'estrazione dei gas combusti, facilita il risucchio di miscela nel cilindro e sopratutto impedisce che la stessa finisca incombusta all'esterno.

 

L'ELABORAZIONE

 

Sicuramente avete capito che l'elaborazione di un 2 Tempi non è poi così semplice ed elementare. La pratica e molto intuito possono talvolta supplire alle più elementari conoscenze di fisica e meccanica.

L'elaborazione di un motore ha di norma due scopi: la ricerca dell'affidabilità e quella della potenza con un giusto equilibrio.

L'affidabilità si raggiunge mediante una cura certosina nell'assemblaggio, con il controllo di ogni singolo particolare nel rispetto delle tolleranze e giochi fra le parti, nel giusto dimensionamento dei vari componenti.

Gran parte dei lavori effettuati per migliorare l'affidabilità hanno un benefico risultato anche sull'incremento della potenza , in quanto spesso si riducono sensibilmente certi attriti.

 

L'incremento della potenza viene effettuata:

  1. cercando di introdurre una maggiore quantità di miscela (aria-benzina) nel cilindro per ogni fase di aspirazione.

  2. facendo si che la stessa sia più omogenea possibile(senza turbolenze) all'interno della camera a scoppio.

  3. ottenere che la stessa bruci nel migliore dei modi così da produrre la pressione più elevata ed utilizzabile possibile.

Nell'elaborazione non ci si deve limitare a limare e fresare quà e la, ma è sempre necessario procedere ad un maniacale controllo di tutte le dimensioni e tolleranze dei vari particolari.