Radiazione Cherenkov

La radiazione Cherenkov si ottiene quando una particella carica passa in un mezzo con una velocità superiore alla velocità della luce in quel mezzo, cioè quando:

 

v [> (OR =)] c/n

dove c è la velocità della luce nel vuoto e n l'indice di rifrazione del mezzo. Infatti il passaggio di una particella carica origina nelle sue immediate vicinanze un impulso elettromagnetico di breve durata; solitamente la totale simmetria del campo polarizzante, che circonda la particella, rende nullo l'effetto risultante della polarizzazione, che invece nelle condizioni sopradette non può considerarsi più simmetrico rispetto alla direzione del moto. Si avrà quindi un impulso elettromagnetico risultante non nullo e quindi il mezzo irraggerà in una banda di frequenze verso l'ultravioletto ma comprendente anche il visibile. L'intensità del campo risultante, in un qualunque punto distante dalla traiettoria della particella, può esser determinata tenendo presente che le onde elementari prodotte dai vari elementi irradianti si sommano o si distruggono secondo le loro differenze di fase. In particolare si avrà emissione di luce soltanto ad un angolo qc, tale che:

cos(qc) = 1/( β n) dove β = v/c

Condizione necessaria sull'angolo.

Tale processo viene sfruttato per l'identificazione delle particelle; infatti, alcuni rivelatori funzionano sfruttando la radiazione Cherenkov e vengono per tale motivo definiti rivelatori Cherenkov.

 

 

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