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  saggi  

 La contessa sanguinaria
 Alejandra Pizarnik

1965 

Alejandra Pizarnik - la contessa sanguinaria

La Condesa Sangrienta

Playground, 2005
EURO: 7,00
Traduzione: Francesca Lazzarato



"Come Sade nei suoi scritti, come Gilles de Rais nei suoi delitti, la contessa Bathory, varcato ogni limite, toccò il fondo ultimo della sfrenatezza. E rappresenta una prova in più del fatto che la libertà assoluta della creatura umana è orribile." Così la scrittrice e poetessa argentina, Alejandra Pizarnik, conclude la sua ricognizione sulla figura della contessa Báthory, che la leggenda ci restituisce come la crudele assassina di seicentocinquanta vergini. Tra il XVI e il XVII secolo, nel lugubre castello di Csejthe, in Transilvania, "la contessa  sanguinaria" tortura le proprie vittime assecondando ossessioni e desideri descritti in pagine dove si fondono una lingua sorvegliata e una materia oscura. Scritto nel 1965, La contessa sanguinaria è una sgradevole, ma proprio per questo necessaria, indagine sulla radice del male universale, ma è anche, come ci ricorda Tomás Eloy Martínez, "un presagio delle desapariciones, delle torture nei campi di concentramento e dei massacri impuniti che l'Argentina avrebbe vissuto pochi anni dopo".

II
Un'ipotesi, quest'ultima, suggestiva e inquietante che sembra confermare la natura eccezionale di Alejandra Pizarnik, morta suicida nel 1972, e a tutt'oggi considerata una fra le personalità più interessanti e ricche della letteratura sudamericana del Novecento.

Alejandra Pizarnik (Buenos Aires, 1936 - 1972)
Autrice di testi in prosa e per il teatro, è nota soprattutto per la sua opera poetica, nella quale si segnala la raccolta Los Trabajos y las noches, vincitrice nel 1965 del prestigioso Premio Fondo Nacional de las Artes. Talento versatile , personalità complessa, ha saputo conquistarsi, soprattutto nei suoi fecondi anni parigini, la stima di Octavio Paz, Italo Calvino, Henry Michaux e Julio Cortázar.

 
IV
"La realtà è un vasto labirinto dove tutto si assomiglia. Alcuni sentieri si ripetono, altri no. Il futuro è lì, sotto gli occhi di tutti. a solo pochissimi, come Alejandra Pizarnik, riescono a scorgerlo."
Tomàs Eloy Martínez
 

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