IL  COSTUME  (ottocentesco)

  della SEZZESE

( fine secolo XIX )

 

 

 

Nel corso del 1800 , sulla scia di una riscoperta neo-classica di tutto il territorio italiano, molti artisti e studiosi intrapresero lunghi viaggi da tutte le parti d'Europa ( soprattutto dalla Francia, dall'Inghilterra e dalla Germania...) alla ricerca di luoghi da scoprire e da studiare sotto ogni punto di vista.

Con il passar del tempo, sul finire dello scorso secolo, molti editori, oltre a pubblicare diversi libri o racconti sulle cosiddette "passeggiate in Italia...",  pensarono bene di raccogliere in poderosi volumi, le esperienze grafiche dei pittori e dei paesaggisti vari che avevano accumulato un gran numero di bozze, acquarelli ed incisioni...lungo il loro peregrinare artistico in Italia.

La città di Sezze, vicinissima a Roma per dislocazione geografica, fu meta di un interrotto viavai di artisti che, volendo visitare i dintorni romani e laziali,  ritrassero gli angoli paesaggistici ed i costumi locali di tutto il Lazio e del nostro territorio pontino, inerpicandosi, tra l'altro, sopra tutti i paesi dei monti lepini.

 Di queste passeggiate artistiche poco è rimasto circa il paesaggio ed il costume setino.

Alla ricerca di qualche raro pezzo artistico ho avuto la fortuna di trovare ed acquistare un foglio a stampa , presumibilmente appartenente ad un volume grafico-pittorico sul Lazio o sull'Italia di fine ottocento, in cui è abbozzato un quadretto di vita familiare immortalato proprio a Sezze;in questa stampa è riportata la seguente citazione:

" Costume  of  Sezza "

"Sezze, l'antica Setia dei Volsci, si erge su un angolo della catena dei monti prospicienti le Paludi Pontine, in cui si gode un esteso colpo di vista dalla sua elevata postazione geografica. La moderna Sezze è una prosperosa città che ospita circa 2.500 abitanti.

Dalla città muraria dell'antica Setia ( famosa per il suo vino) ci restano notevoli ed interessanti vestigia. Il costume  di Sezze è veramente grazioso: il bozzetto riportato nel bozzetto superiore è stato composto da mister Penry Williams." 

( Cramer incisit 107)

 

( oltre che dalla citazione sopra riportata il riferimento a Sezze è dedotto anche dallo scorcio paesaggistico inserito nella scenetta  della figura di donna sezzese :in essa si può scorgere il promontorio del monte Circeo ).

Chiedendo scusa per l' imprecisione della citazione faccio notare che i trafficanti d'arte , per un mero motivo molto venale e commerciale, per vendere con più facilità e per moltiplicare i guadagni, hanno disgraziatamente pensato di smembrare interi cataloghi d'arte italiana o laziale vendendo singolarmente ( ed a prezzi da capogiro!) i fogli riportanti le stampe e le brevi citazioni letterarie in essi inserite.Tale opera vandalica rende a volte disagevole il lavoro di scoprire il titolo esatto dell'opera e la sua precisa datazione.

Del quadretto sopra descritto sappiamo che è stato composto dall'artista Penry Williams ( inglese, nato in Ynysfach agli inizi del XIX sec. ). Tale artista a soli 23 anni entrò a far parte dell' "Academy School of Art in London" . Venne ad esercitare la sua arte in Roma sul finire dell'ottocento ed ivi prese fissa dimora. Il suo capolavoro pittorico è il dipinto di una processione religiosa di Napoli relativa alla "Festa della Madonna dell'Arco" ( che si festeggia nel santuario omonimo di Pomigliano d'Arco il giorno del lunedì in albis ).

 

    GALLERIA DI STAMPE SEZZESI