Analisi plastica. Trave Incastro-Appoggio. Carico concentrato.

Problema. Dopo aver determinato il carico limite Ql per la trave in figura, utilizzando rispettivamente il metodo statico e quello cinematico, individuare la distanza x che lo rende minimo.

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Reazioni e diagramma dei momenti

La reazione elastica offerta dall’incastro vale

Essa ha un valore negativo nel diagramma dei momenti.

Formazione delle cerniere plastiche

Al crescere del carico Q il momento M aumenta fino a raggiungere il valore del momento plastico Mp con Q = Qp. L’incastro in A si trasforma in una cerniera plastica in corrispondenza della quale è applicato il momento Mp.

 

Aumentando il carico Q fino al valore del carico limite Ql, il momento MC cresce fino a raggiungere anch’esso un valore pari a Mp. L’incastro interno in C si trasforma in una cerniera plastica in corrispondenza della quale è applicato ancora il momento Mp. La struttura assume la forma di un cinematismo ed un qualsiasi ulteriore aumento del carico Q ne procura il movimento.

Soluzione statica (metodo lower bound: metodo del limite inferiore)

Il carico limite calcolato con il metodo statico conduce ad un carico limite Ql minore o al limite uguale all’effettivo carico limite. L’impiego del metodo è preferibile per strutture composte da pochi elementi come quella in esame.

Considerando l’equilibrio alla rotazione in C del tratto CB si ha

dalla quale si ricava

Analogamente l’equilibrio alla rotazione per il punto A dell’intera trave AB fornisce

 

Soluzione cinematica (metodo upper bound: metodo del limite superiore).

Il carico limite calcolato con il metodo cinematico conduce ad un carico limite Ql maggiore o al limite uguale all’effettivo carico limite.

Esso è basato sul teorema dei lavori virtuali secondo il quale, al momento della formazione della cerniera in C, il lavoro prodotto dalle forze reali esterne (il carico Ql) dovrà uguagliare quello delle forze interne (i momenti Mp in A e i due momenti Mp in C).

Nell’esempio si seguirà la seconda modalità di applicazione del teorema, assegnando al sistema delle forze equilibrate (Ql e i tre momenti Mp) un sistema di spostamenti arbitrari ma congruente (l’abbassamento w e gli angoli a e b).

 

Il teorema dei lavori virtuali può essere applicato con quattro differenti modalità:

  1. Sistema di forze reali (equilibrate) e sistema di spostamenti reali (congruente).
  2. Sistema di forze reali (equilibrate) e sistema di spostamenti fittizi (congruente).
  3. Sistema di forze fittizie (equilibrate) e sistema di spostamenti reali (congruente).
  4. Sistema di forze fittizie (equilibrate) e sistema di spostamenti fittizi (congruente).
    (Difatti si tratta di una metodologia non utilizzabile in quanto non contiene incognite).

Le forze producono spostamenti: il lavoro è dato dal prodotto della loro intensità per lo spostamento.

I momenti producono rotazioni: il lavoro è dato dal prodotto della coppia per la rotazione (espressa in radianti).

 

All’abbassamento del punto C della quantità w corrispondono le rotazioni congruenti a e b.

Per angoli molto piccoli la tangente può confondersi con il valore dell’angolo espresso in radianti.

Si ha

Il lavoro esterno è dato da

Il lavoro interno è dato da

Nella quale il secondo addendo esprime la somma dei lavori prodotti nel tratto AC (Mpa) e nel tratto CB (Mpb). 

 

Calcolo del valore minimo del carico limite.

Il valore minimo del carico limite può essere ottenuto uguagliando a zero il valore della sua derivata.

Ricordando che la derivata del rapporto di funzioni

è data da

si ottiene

scartata perché negativa

In questa posizione il carico limite vale

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