CAMPIONATO DI CALCIO
SERIE A
CAMPIONATO 1943 -1944
VV.FF. SPEZIA
Questo campionato si disputò durante la seconda guerra
mondiale sotto l'egida della Federazione Italiana Giuoco Calcio. La
manifestazione, la quale, in principio, avrebbe dovuto assegnare il titolo di
Campione d'Italia, fu successivamente disconosciuta con un comunicato federale
dell'8 agosto 1944. Il 22 gennaio 2002, tuttavia, essa è stata riufficializzata
dalla FIGC, sebbene venga attualmente considerata come un titolo onorifico e non
come un vero e proprio scudetto
La Federcalcio riconosce come vincitore del torneo lo Spezia, anche se è
inesatto definire quest'ultimo la squadra prima classificata, dato che, in
verità, la compagine spezzina sospese l'attività sportiva durante la stagione
1943-1944 e quindi non ha mai effettivamente disputato la competizione. A
rappresentare la città di La Spezia nel campionato fu il G.S. 42º Corpo dei
Vigili del Fuoco[2] (VV.FF. Spezia), un club che era solamente affiliato all'A.C.
Spezia, e non in continuità giuridica con esso. L'accordo fra Giacomo Semorile,
che prese le redini della società aquilotta dopo la deportazione in Germania del
presidente Perioli, e l'ing. Gandino, il comandante dei Vigili del Fuoco
spezzini, per allestire una squadra in grado di affrontare il Campionato Alta
Italia, prevedeva per l'appunto che i VV.FF. avrebbero semplicemente rilevato i
calciatori dello Spezia, restituendoli alla casa madre al termine del conflitto.
Il Campionato Alta Italia fu l'unico campionato organizzato su base regionale,
oltre a quello di Centro e Sud Italia. L'idea era di organizzare una finale
nazionale, ma gli eventi sulla Linea Gotica la impedirono. Con l'Italia divisa
in due parti dal fronte di guerra, la parte settentrionale controllata dalla
Repubblica Sociale Italiana e la parte meridionale controllata dalle truppe
alleate, venne meno anche l’unità della Federazione calcistica.
A Milano, l’avvocato Mauro ed il dott. Baldo ressero una reggenza provvisoria
fino all'8 settembre, con sede in Viale Tunisia, riuscendo a malapena ad
abbozzare il programma della nuova stagione sportiva cancellando quanto
preparato dal Marchese Ridolfi che aveva previsto un campionato misto A-B-C a
carattere interregionale impostato su 3 gironi di 12 squadre.
Il nuovo Commissario del CONI Ettore Rossi, nominato dalla RSI, si autonominò
Reggente della F.I.G.C. e organizzò il Campionato Alta Italia del 1943-1944,
reggendolo fino al marzo del 1944, quando il CONI nominò Ferdinando Pozzani
quale nuovo Presidente. Nel Sud la situazione fu invece diversa: la Reggenza fu
attribuita da Ottorino Barassi a Fulvio Bernardini che si avvalse di Savarese,
Zauli, Ventura e Malvicini, rimasti legati agli ambienti del CONI, e vennero
disputati dei tornei a carattere regionale: la parte riguardante il settore
pugliese venne vinta dal Conversano, mentre la Lazio si impose nella zona di
Roma.
Per quanto concerne il Campionato dell’Alta Italia, il torneo non poteva essere
organizzato con le regole del campionato nazionale precedente – quello del
1942-1943 vinto dal Torino – perché l'altra gestione (quella dell'avvocato
Mauro) aveva diviso tutto in gironi regionali gestiti dai Direttori di Zona
inquadrati complessivamente in tre fasi regionali le cui vincitrici avrebbero
disputato le finali per l'assegnazione del titolo di Campione del Nord Italia.
Il clima caotico dell'epoca si riflesse poi anche sui tesseramenti dei giocatori
che, in ottemperanza di una risoluzione emessa dalla Federcalcio ad inizio
settembre del 1943, erano stati sospesi fino a data da destinarsi: i calciatori
furono sì liberi di andare a giocare dove avessero voluto, soprattutto se
giustificati dall'arruolamento in corpi militari più o meno operativi fermo
restando l'obbligo di ritornare alla propria società d'origine alla fine della
guerra. Ma così non fu per tutti perché, in mancanza dell'autorizzazione da
parte della società a cui erano vincolati nella stagione 1942-1943, non
avrebbero potuto mai giocare in nessuna squadra.
Finali
Squadre finaliste
In finale giunsero Venezia, Torino FIAT ed i VV.FF. Spezia. I veneti non erano
più l’ottima squadra capace di conquistare il terzo posto nel campionato di due
anni prima; il Torino, invece, era il “Grande Torino”, campione d’Italia in
carica, destinato a conquistare altri quattro scudetti al termine della guerra,
prima della tragedia di Superga. La vera sorpresa era comunque costituita dalla
squadra dei Vigili del Fuoco della Spezia. Questa compagine era nata dai resti
dello Spezia Calcio, in grave crisi a livello dirigenziale: il presidente
Perioli era stato catturato ed inviato nei campi di concentramento in Germania;
Semorile, l’unico rimasto, decise di contattare il comandante dei Vigili del
Fuoco cittadini, l’ing. Gandino, per allestire una squadra in grado di
affrontare il Campionato Alta Italia. L’accordo venne presto raggiunto (in quel
drammatico periodo anche la Juventus si era trasformata in Juventus Cisitalia,
ed il Torino in Torino FIAT), sotto l’impegno scritto di restituire tutti i
giocatori allo Spezia al termine del conflitto, e costituì un ottimo stratagemma
per sottrarre i calciatori agli obblighi del servizio militare.
Il triangolare
Le partite finali vennero disputate all’Arena di Milano, quasi sempre
semideserta per il timore di possibili rastrellamenti da parte dei tedeschi. Il
9 luglio 1944 si disputò la prima partita che si concluse con il pareggio tra
VV.FF. Spezia e Venezia per 1-1, risultato che sembrava spianare la strada al
Torino per la riconquista del titolo. Solo una settimana dopo, il 16 luglio, i
VV.FF. Spezia battevano invece per 2-1 i favoritissimi Granata sovvertendo
qualsiasi pronostico. Il 20 luglio, infine, il Torino travolgeva il Venezia per
5-2 decretando il sorprendente primo posto dei Vigili del Fuoco spezzini.
I fatti dell'epoca
Il giorno 17 luglio, proprio dopo la vittoria dei VV. FF. Spezia che escludeva
di fatto il Torino dalla corsa per il titolo, la FIGC emetteva un comunicato in
cui dichiarava, in contraddizione con quanto predisposto all'inizio di quel
torneo, che alla squadra prima classificata sarebbe stato assegnata la Coppa
Federale del campionato di guerra e non il regolare scudetto. Infine l'8 agosto,
a campionato finito, un ulteriore comunicato dichiarava che il titolo di
campione d'Italia sarebbe rimasto al Torino (vincitore del campionato
1942-1943), mentre invece ai Vigili del Fuoco della Spezia era assegnata la
Coppa Federale.
Il dibattito
Fino alle battute conclusive del torneo, in cui i VV.FF. risultarono
inaspettatamente primi, sia i diretti interessati sia i principali quotidiani
dell’epoca (primi fra tutti la Gazzetta dello Sport ed il Guerin Sportivo)
definirono la manifestazione "campionato italiano" ed il titolo in palio
"scudetto". Solo dopo il comunicato della Federcalcio del 17 luglio e
soprattutto quello dell'8 agosto, sorsero i primi dubbi riguardo la validità
della competizione che si era appena svolta.
In particolare, dopo la conclusione delle ostilità belliche, i difensori della
decisione federale di declassare il torneo sostennero che il campionato fosse
irregolare, voluto ed organizzato al solo scopo di propaganda per il governo di
allora; per giunta essi affermarono che l'impossibilità sia per i club
dell’Italia Meridionale di disputare la competizione, sia per le società
dell'Italia Centrale di partecipare al girone finale, ne pregiudicasse la
pretesa di essere una manifestazione a carattere nazionale.
I filospezzini, d'altro canto, replicarono che il disconoscimento del campionato
fu causato dai malumori e dalle proteste provenienti dagli influenti ambienti
dirigenziali del Torino dell'epoca (ipotesi, questa, non suffragata da alcuna
prova); inoltre essi contestarono l'opinione che la mancanza di sodalizi del
Centro-Sud fosse un elemento negativo rilevante, dato che già i campionati
italiani più antichi erano riservati alle sole squadre del Nord Italia.
La protesta dello Spezia
Alla ripresa dei campionati regolari, nel 1945, quando furono creati i gironi di
Serie A e B l'Associazione Calcio Spezia chiese alla Federcalcio di essere
ammessa di diritto nella massima divisione in virtù del sesto posto in
classifica in Serie B nel 1942-1943 e, soprattutto, in virtù della richiesta di
unirsi alla compagine G.S. 42º Corpo Vigili del Fuoco, la quale reclamava ancora
il titolo tricolore.
La FIGC non recedette dalle sue posizioni e, per di più, respinse per motivi
burocratici la domanda di fusione tra il VV.FF. Spezia e l'A.C. Spezia (a causa
del mancato pagamento da parte dei Vigili del Fuoco della tassa di affiliazione
alla Federazione). Il club, duramente provato dalle difficoltà dell'epoca, pur
mantenendo il titolo per partecipare alla serie cadetta si iscrisse in segno di
protesta al campionato di Prima Divisione ligure: al suo posto venne quindi
inserita nel campionato cadetto la seconda squadra cittadina, l'Ausonia
Spezia.[11] Infine, a partire dal campionato ancora successivo (1946-1947), lo
Spezia venne riammesso a partecipare alla Serie B.
Epilogo
Dopo anni di ricerche e petizioni, grazie all'impegno dei giornalisti e delle
autorità spezzine, il 22 gennaio 2002 la Federazione Italiana Giuoco Calcio ha
parzialmente accolto le istanze dello Spezia Calcio ed ha assegnato a
quest'ultimo un titolo sportivo onorifico (ufficiale, ma non equiparabile allo
"scudetto") per la vittoria del campionato 1943-1944 , con una menzione
particolare allo spirito di sportività con cui gli atleti bianconeri dell’epoca
affrontarono le difficoltà di un periodo storico in cui l’Italia era lacerata
dai bombardamenti e dalla guerra civile.
Oltre all'attribuzione di questo titolo onorifico, è stata poi conferita allo
Spezia la possibilità di apporre permanentemente sulle divise sociali un
distintivo speciale in ricordo di quell'impresa. Questa concessione costituisce
un fatto molto raro: sono infatti poche le squadre che possono vantare
l'esposizione permanente di un titolo sulla propria maglia (e si tratta per lo
più di simboli internazionali come la stella o, in campo europeo, il
multiple-winner badge).
Appaiono, comunque, evidenti le anomalie formali legate all'assegnazione di tale
riconoscimento: la decisione della Federcalcio può risultare discutibile se
consideriamo che, oltre ad aver ufficializzato una manifestazione che non si
svolse nel territorio controllato all'epoca dal Regno d'Italia (che era a
quell'epoca uno stato fantoccio voluto dagli americani), bensì dalla
Repubblica Sociale Italiana la FIGC ha
attribuito alla squadra spezzina un titolo in realtà vinto dal G.S. 42º Corpo
dei Vigili del Fuoco, cioè una società de iure differente dallo Spezia. Lo
Spezia, insomma, può fregiarsi della vittoria di un campionato a cui,
tecnicamente, non ha mai partecipato.
A parziale giustificazione del primo punto, va tuttavia fatta presente una
considerazione: sebbene gli organi settentrionali e meridionali della
Federazione fossero separati dal conflitto mondiale, la sede di questa si era
trasferita da Roma a Venezia, e poi a Milano, da dove vari reggenti si
susseguirono legittimamente alla guida della FIGC. L'organizzazione del torneo
fu quindi giuridicamente valida. Per quanto riguarda la distinzione fra VV.FF.
Spezia ed A.C. Spezia, bisogna altresì constatare che il 42º Corpo dei Vigili
del Fuoco rilevò e schierò gli stessi giocatori del club ligure (oltre a
calciatori provenienti da altre compagini), e quindi de facto i due sodalizi
tendevano a coincidere.
SUPER CLASSIFICA CAMPIONATO 1929 - 1944
La classifica rimane invariata
CAMPIONATI 1929 -1943 | PARTITE | PUNTI | RETI | ||||||||||||||||||
IN CASA | IN TRASFERTA | TOTALE | IN CASA | IN TRASFERTA | TOTALE | ||||||||||||||||
ANNO | POSIZIONE | SQUADRA | INCONTRI | V | N | P | V | N | P | V | N | P | 2P | 3P | 2P | 3P | 2P | 3P | A | P | DIFF. |
1 | JUVENTUS | 440 | 158 | 46 | 15 | 78 | 62 | 79 | 236 | 108 | 94 | 362 | 520 | 218 | 296 | 580 | 816 | 827 | 485 | 342 | |
2 | BOLOGNA | 440 | 147 | 51 | 22 | 67 | 68 | 85 | 214 | 119 | 107 | 345 | 492 | 202 | 269 | 547 | 761 | 780 | 460 | 320 | |
3 | AMBROSIANA INTER | 440 | 151 | 41 | 28 | 64 | 76 | 80 | 215 | 117 | 108 | 343 | 494 | 204 | 268 | 547 | 762 | 824 | 520 | 304 | |
4 | ROMA | 440 | 142 | 43 | 35 | 57 | 61 | 102 | 199 | 104 | 137 | 327 | 469 | 175 | 232 | 502 | 701 | 708 | 509 | 199 | |
5 | TORINO | 440 | 138 | 52 | 30 | 52 | 62 | 106 | 190 | 114 | 136 | 328 | 466 | 166 | 218 | 494 | 684 | 729 | 573 | 156 | |
6 | GENOVA | 410 | 122 | 48 | 35 | 50 | 57 | 98 | 172 | 105 | 133 | 292 | 414 | 157 | 207 | 449 | 621 | 666 | 581 | 85 | |
7 | LAZIO | 440 | 125 | 62 | 33 | 39 | 52 | 129 | 164 | 114 | 162 | 312 | 437 | 130 | 169 | 442 | 606 | 662 | 631 | 31 | |
8 | MILAN | 440 | 110 | 60 | 50 | 47 | 68 | 105 | 157 | 128 | 155 | 280 | 390 | 162 | 209 | 442 | 599 | 651 | 590 | 61 | |
9 | NAPOLI | 410 | 118 | 52 | 35 | 39 | 48 | 118 | 157 | 100 | 153 | 288 | 406 | 126 | 165 | 414 | 571 | 551 | 550 | 1 | |
10 | TRIESTINA | 440 | 101 | 76 | 43 | 28 | 61 | 131 | 129 | 137 | 174 | 278 | 379 | 117 | 145 | 395 | 524 | 503 | 594 | -91 | |
11 | FIORENTINA | 342 | 102 | 36 | 33 | 25 | 49 | 97 | 127 | 85 | 130 | 240 | 342 | 99 | 124 | 339 | 466 | 484 | 491 | -7 | |
12 | ALESSANDRIA | 260 | 74 | 25 | 31 | 16 | 27 | 87 | 90 | 52 | 118 | 173 | 247 | 59 | 75 | 232 | 322 | 359 | 435 | -76 | |
13 | LIVORNO | 282 | 69 | 39 | 33 | 21 | 31 | 88 | 90 | 70 | 121 | 177 | 246 | 73 | 94 | 250 | 340 | 356 | 485 | -129 | |
14 | BARI | 278 | 63 | 45 | 31 | 8 | 30 | 102 | 71 | 75 | 133 | 171 | 234 | 46 | 54 | 217 | 288 | 293 | 489 | -196 | |
15 | PRO VERCELLI | 200 | 56 | 22 | 22 | 9 | 18 | 72 | 65 | 40 | 94 | 134 | 190 | 36 | 45 | 170 | 235 | 251 | 323 | -72 | |
16 | BRESCIA | 196 | 54 | 24 | 20 | 6 | 20 | 72 | 60 | 44 | 92 | 132 | 186 | 32 | 38 | 164 | 224 | 216 | 305 | -89 | |
17 | LIGURIA | 240 | 54 | 35 | 31 | 14 | 31 | 75 | 68 | 66 | 106 | 143 | 197 | 59 | 73 | 202 | 270 | 261 | 379 | -118 | |
18 | MODENA | 192 | 45 | 27 | 24 | 8 | 18 | 70 | 53 | 45 | 94 | 117 | 162 | 34 | 42 | 151 | 204 | 244 | 350 | -106 | |
19 | VENEZIA | 120 | 32 | 18 | 10 | 9 | 18 | 33 | 41 | 36 | 43 | 82 | 114 | 36 | 45 | 118 | 159 | 147 | 161 | -14 | |
20 | PALERMO | 128 | 35 | 18 | 11 | 5 | 12 | 47 | 40 | 30 | 58 | 88 | 123 | 22 | 27 | 110 | 150 | 118 | 193 | -75 | |
21 | PRO PATRIA | 136 | 33 | 17 | 18 | 4 | 14 | 50 | 37 | 31 | 68 | 83 | 116 | 22 | 26 | 105 | 142 | 166 | 251 | -85 | |
22 | NOVARA | 120 | 30 | 17 | 13 | 7 | 10 | 43 | 37 | 27 | 56 | 77 | 107 | 24 | 31 | 101 | 138 | 128 | 167 | -39 | |
23 | ATALANTA | 120 | 28 | 16 | 16 | 6 | 15 | 39 | 34 | 31 | 55 | 72 | 100 | 27 | 33 | 99 | 133 | 135 | 179 | -44 | |
24 | CASALE | 136 | 28 | 19 | 21 | 5 | 5 | 58 | 33 | 24 | 79 | 75 | 103 | 15 | 20 | 90 | 123 | 149 | 297 | -148 | |
25 | PADOVA | 102 | 26 | 15 | 10 | 2 | 10 | 39 | 28 | 25 | 49 | 67 | 93 | 14 | 16 | 81 | 109 | 127 | 182 | -55 | |
26 | LUCCHESE | 90 | 19 | 21 | 5 | 2 | 14 | 30 | 21 | 35 | 35 | 59 | 78 | 18 | 20 | 77 | 98 | 98 | 152 | -54 | |
27 | VICENZA | 30 | 4 | 5 | 6 | 4 | 4 | 7 | 8 | 9 | 13 | 13 | 17 | 12 | 16 | 25 | 33 | 36 | 44 | -8 | |
28 | LEGNANO | 34 | 6 | 6 | 5 | 0 | 1 | 16 | 6 | 7 | 21 | 18 | 24 | 1 | 1 | 19 | 25 | 30 | 71 | -41 | |
29 | CREMONESE | 34 | 2 | 7 | 8 | 2 | 1 | 14 | 4 | 8 | 22 | 11 | 13 | 5 | 7 | 16 | 20 | 31 | 83 | -52 | |
TOTALE | 2072 | 943 | 674 | 674 | 943 | 2072 | 2746 | 1886 | 2746 | 5087 | 7159 | 2291 | 2965 | 7378 | 10124 | 10530 | 10530 | 0 |
CLASSIFICA CAMPIONATI DAL 1898 AL 1944
CAMPIONATI | ||||||||||||
POSIZIONE | SQUADRA | ASSEGNATI | VINTI | ANNI | ||||||||
1 | GENOA | 9 | 9 | 1898 | 1899 | 1900 | 1902 | 1903 | 1904 | 1915 | 1923 | 1924 |
2 | PRO VERCELLI | 7 | 7 | 1908 | 1909 | 1911 | 1912 | 1913 | 1921 | 1922 | ||
3 | JUVENTUS | 7 | 7 | 1905 | 1926 | 1931 | 1932 | 1933 | 1934 | 1935 | ||
4 | BOLOGNA | 6 | 6 | 1925 | 1929 | 1936 | 1937 | 1939 | 1941 | |||
5 | INTERNAZIONALE | 5 | 5 | 1910 | 1920 | 1930 | 1938 | 1940 | ||||
6 | MILAN | 3 | 3 | 1901 | 1906 | 1907 | ||||||
7 | TORINO | 2 | 3 | 1927* | 1928 | 1943 | ||||||
8 | SPEZIA | 1 | 1 | 1943 | ||||||||
9 | CASALE | 1 | 1 | 1914 | ||||||||
10 | ROMA | 1 | 1 | 1942 | ||||||||
10 | NOVESE | 1 | 1 | 1922 |
* Il campionato 1927 è stato revocato al Torino
CLASSIFICA COPPE ITALIA DAL 1922 AL 1944
COPPE ITALIA | |||||||||||
POSIZIONE | SQUADRA | VINTE | ANNI | ||||||||
1 | JUVENTUS | 2 | 1938 | 1942 | |||||||
1 | TORINO | 2 | 1936 | 1943 | |||||||
2 | VENEZIA | 1 | 1941 | ||||||||
2 | FIORENTINA | 1 | 1940 | ||||||||
2 | AMBROSIANA - INTER | 1 | 1939 | ||||||||
2 | GENOA | 1 | 1937 | ||||||||
2 | VADO | 1 | 1922 |
Coppa Italia non disputata