Sommario.
Popolazioni nomadi di razza tartara, resesi indipendenti dalla Cina nel
1911, avevano creato un loro stato nella zona montuosa a nord della
Mongolia che racchiude il bacino delle sorgenti dello Yenisey. Tale
stato, si chiamava allora Urianchai e su
di esso la Cina aveva mantenuto una sorta di protettorato. Verso il
1921,
con l’appoggio dei bolscevichi, si costituì in repubblica sul
modello sovietico e da allora restò, col nome di Tuva o
Tannu-Tuva, sempre più legato all’URSS. Nel 1944 è ormai
ufficialmente una provincia sovietica e nel 1961 è elevata a
repubblica autonoma. Nel 1992,
dopo la disgregazione dell’URSS, la repubblica di Tuva è restata
nella federazione russa.
Protettorato dell'Urianchai, 1918-c. 1921
Bandiera nota solo
attraverso ricostruzioni, alzata nel 1918 e durata forse fino al 1921,
allorché il territorio diventò una repubblica
indipendente. Il drappo era celeste, colore dei mongoli e dei turchi.
L'emblema centrale, ornato di un nastro bianco è il khorlo,
la ruota buddista del divenire.
Repubblica Popolare di Tuva,
Tuvinskaija Narodnaija Respublika, Tannu Tuva, c. 1921-c. 1926
Bandiera (ricostruita)
della repubblica popolare proclamatasi indipendente il 14 agosto 1921.
Costituì forse un'alternativa alle bandiere rosse, frequenti in
quel periodo, che si richiamava, nell'emblema centrale, alla precedente
bandiera dell'Urianchai. Durata forse fino
al 1926.
Repubblica Popolare di Tuva,
Tuvinskaija Aratskaija Respublika, T'va Arat Respublik, 1926-1933
Bandiera di stato - la
prima sicuramente ufficiale - introdotta con la costituzione del 24
novembre 1926 e modificata nel 1933. Il khorlo, la ruota del
divenire, il simbolo lamaistico della perfezione infinita, è qui
ridotto a cornice di un emblema ricco di simboli socialisti (il sole
nascente, la falce e il rastrello sul globo terrestre, la stella
rossa). Ai lati, iscrizioni in uigur, l'antico alfabeto mongolo.
Repubblica Popolare di Tuva,
Tuvinskaija Aratskaija Respublika, T'va Arat Respublik, 1933-1941
Bandiera di stato
introdotta nel 1933 e durata fino al 25 giugno 1941, quando fu
sostituita da un nuovo atto costitutivo. La figura pentagonale dai lati
arrotondati mostrava, su fondo azzurro, il profilo del paese in
grigio-bruno, sul quale spiccava un cavaliere
in rosso impugnante il laccio per il bestiame (uruk) al galoppo
su un cavallo bianco. Completavano la scena un sole radiante, una falce
verde, la sigla TAR (T'va Arat Respublik) e l'iscrizione
"Lavoratori
e proletari di tutto il mondo unitevi!".
Repubblica Popolare di Tuva,
Tuvinskaija Aratskaija Respublika, T'va Arat Respublik, 1941-1944
1941-1943
1943-1944
Bandiera di stato
introdotta dalla nuova costituzione repubblicana del 25 giugno 1941,
modificata l’8 settembre 1943 in seguito all’adozione dell’alfabeto
cirillico e abolita l’11 ottobre 1944 con
l’annessione alla RSFS Russa. Proporzioni 1/2. Il disegno della
bandiera,
tipico delle repubbliche sovietiche, il passaggio della sigla
dall’alfabeto
latino (TAR) a quello cirillico (TAP) indicavano la progressiva
integrazione
nel sistema sovietico, completatasi nel 1944.
Repubblica Autonoma Socialista Sovietica di Tuva,
Tuvinskaija ASSR, T'va ASSR, 1962-1992
1962-1978
1978-1992
Dal 1944 al 10 ottobre
1961 Tuva costituì una regione autonoma, soggetto per il quale
non era prevista la bandiera. Il 10 ottobre 1961 la regione fu elevata
al rango di repubblica autonoma e il 10 gennaio 1962 fu approvata la
nuova bandiera, che era quella della federazione russa con la scritta Tuvinskaija
ASSR in caratteri cirillici. Il 10 novembre 1978
fu
aggiunto sotto il nome in russo anche quello in lingua tuvina T'va
ASSR. Abolita nel 1992.
Repubblica di Tuva, Tyva, Tyva Respublika, dal 1992
1992-2003
dal 2003
Bandiera nazionale
adottata il 17 settembre 1992 approvata dal Consiglio supremo della
repubblica il 17 settembre 1992. L'azzurro e il giallo erano presenti
sulle prime bandiere tuvine e sono colori della tradizione mongola e
turca (l'azzurro). La configurazione
a Y rappresenta forse le sorgenti e il primo tratto del fiume Yenisey.
Nel 2003 le proporzioni del drappo sono state cambiate da 1/2 a 2/3.
Bibliografia
Flag
Bull., XI:1, 1972 e 100, 1963 - Flagmaster, 71, 1992 - Embl. et
Pavillons, 37, 1993
e 39, 1994 - Vexilologie, 89, 1993 - Le Cabinet des Drapeaux, 1993 e 8,
1996 - V.A. Sokolov,
Vexillologiceskij
Spravochnik po Flagam Rossiiskoi Imperii i SSSR, 2002