Sommario. Il
principato montano di Swat, nell'Hindukush, mantenne anche dopo
l'indipendenza pakistana la sua autonomia, fortemente ridimensionata
nel 1955. Nel 1969 il principato fu abolito.
Principato di Swat e Bunner, fino al 1969
Bandiera di stato
adottata in epoca non conosciuta, probabilmente intorno al 1946 e
abolita in teoria con la cancellazione
dello stato, nel 1969. Drappo quadrato, ma se usato come stendardo del valì
(principe) era in proporzioni 1/2.
Sommario.
Principato del Pakistan settentrionale a ovest dello Swat e a sud del
Chitral. Dopo l'indipendenza pakistana
la sua autonomia diventò sempre più teorica e nel 1969 il
principato scomparve.
Principato di Dir, fino al 1969
Bandiera di stato e/o
stendardo del nababbo adottata in epoca imprecisata e abolita in teoria
con la soppressione dello
stato il 28 luglio 1969. È possibile che nel 1976, durante
alcuni
disordini, sia stata ripresa per un breve periodo. Drappo triangolare.
Esisteva in due varianti, rossa e verde, non si sa se adibite a usi
diversi.
Sulla bandiera figuravano molti simboli e iscrizioni: un uccello in
volo,
la mano di Fatima, il crescente e la stella; l'iscrizione in alto
significava
"in nome di Dio benevolo e misericordioso", al centro la shahada
in urdu ("Allah è il solo Dio e Maometto è il suo
profeta"), e
in
basso, in arabo, "con l'aiuto di Dio la vittoria è vicina".
Sommario. Il
principato di Chitral, all'estremo nord del Pakistan ai confini con
l'Afghanistan, si resse in maniera più o meno indipendente fino
al 1969, allorché ogni residua forma di autonomia locale fu
cancellata dal governo pakistano. Insieme allo Swat
e al Dir fa oggi parte della provincia della Frontiera
Nord-occidentale.
Principato del Chitral, fino al 1969
Bandiera di stato e
stendardo del mehtar (principe) adottata in epoca imprecisata,
e abolita in teoria nel 1969. Proporzioni circa 4/5. Bandiera-cartolina
con veduta sul massiccio dell'Hindukush al naturale tra un cedro e un
pioppo. Scritte islamiche in urdu sulla cornice: in alto la kalima,
"in nome di Dio benevolente e misericordioso"
e in basso "con l'aiuto di Dio la vittoria è vicina". Nel cielo
azzurro la parola Tirichmir, che indicava il punto più
elevato
del paese.
Esisteva anche una versione triangolare della bandiera che mostrava
essenzialmente lo stesso paesaggio ma con disegno più semplice e
naïf. I colori, qui ricostruiti, non sono sicuri,
così come
incerto è il tipo d'impiego.
Sommario. Il
Pashtunistan è una
regione al confine tra Afghanistan e Pakistan, tra i contrafforti
dell’Hindukush
e la pianura dell’Indo, abitata dai pashti un popolo affine agli
afghani,
che non tiene in gran conto i confini politici tra gli stati. Nel 1947
fu
anche proclamata l’indipendenza; il gesto, ispirato dall’Afghanistan,
non
portò mai alla piena realizzazione di un libero stato pashto, ma
determinò una serie di aspri contrasti territoriali col Pakistan
che raggiunsero
l’apice nel 1953 e nel 1961. La questione è stata parzialmente
risolta
nel 1963.
Pakhtunistan, Pathanistan, 1947-1963/68
Bandiera nazionale pashtun
adottata con la dichiarazione dell'indipendenza (2 settembre 1947) e
restata in uso
per diversi anni, almeno fino al 1963, anno degli accordi tra
Afghanistan
e Pakistan; in seguito continuò ad apparire in emissioni
filateliche afghane fino al 1968. Proporzioni 1/2. Il rosso era preso
da bandiere politiche anteriori al 1947, il nero era colore afghano. Il
paesaggio montano col
sole radioso sull'Hindukush era il simbolo della nascita di un libero
Pashtunistan. Le scritte significavano "Dio è onnipotente" (in
alto) e "Pashtunistan" (in basso).