Polystation
Forte dello slogan “It’s just not a game anymore!!”, Polystation è
stata precursore delle più blasonate e famose console. Le linee vi
ricorderanno forse la versione slim della prima console più famosa
del mondo, ma sotto il coperchio di questo gioiellino marchiato
Pony, c’è veramente tanto, ma tanto... spazio. Sì, perché quello che
all’apparenza è un vano disco, è in realtà un comodo porta
controller. Controller che meritano una menzione a sé. La Pony,
famosa per essere avanti con i tempi, ed essere quindi già affondata
nella crisi 10 anni fa, aveva già in mente l’idea di joypad
wireless. La tecnologia ancora non era così all’avanguardia, ma loro
intanto hanno tolto i fili ai loro controller. E voi direte, come
facevano allora a funzionare? Semplice, non lo facevano. D’altra
parte la tecnologia non può certo bloccarsi davanti a queste inezie.
iReadyGo RGbr />
IImpazienti di acquistare la PS Vita, la nuova console portatile di
Sony? Non vi preoccupate, è già disponibile la iReadyGo RG. In Cina,
grazie ad un calendario diverso dal nostro, la nuova generazione
arriva prima. I giocatori del Sol Levante possono quindi già provare
con mano questo dispositivo rivoluzionario. La scelta cromatica dei
tasti è un po’ infelice e fa volare la mente verso fazioni opposte,
ma ciò che davvero farà fare il salto di qualità al gaming, sono i
due comodi poggia pollici. Sì, quelli che a prima vista possono
sembrare due stick analogici, sono in realtà dei comodi incavi in
cui far riposare ciò che vi contraddistingue dai fan di Justin
Bieber. In questo modo niente più stress durante le lunghe sessioni
video del nuovo Letal Rear Bolid di Jokima.
Polystation 2br />
LLa vostra avidità ha fatto incetta dell’aspartame videoludico
prodotto dalla Polystation 1? Pony ha pensato proprio a voi! Forte
dei numeri di vendita della prima console (ben 7 dispositivi
piazzati in tutto il Giappone la prima settimana), Pony ha voluto
esagerare. La Polystation 2 al momento della sua uscita, era un vero
e proprio gioiellino di tecnologia. Dotata di un processore Half
Core™ che operava alla frequenza di 4.8 Hertz e di una scheda video
nVecchia con a bordo 129 Kb di VRAM, questa console segnò un nuovo
standard per l’epoca. Uno standard molto negativo. Presi dalla foga
di doppiare il successo della prima Polystation, Pony si dimenticò
di inserire il comparto di alimentazione...
POP Station
La console che vi stiamo per presentare è uscita pochi anni fa, ma
in sordina, messa in ombra dal matrimonio di Carla Bruni e Nicolas
Sarkozy. Parliamo della POP Station e la facile ironia che si può
fare sulla palese somiglianza con la PSP di Sony è sfortunatamente
fondata e difficile da evitare. Noi però non ci fermiamo alle
apparenze e abbiamo ordinato addirittura il Value Pack, che offriva
in omaggio un comodo braccialetto da collo, nel caso la disperazione
invadesse il vostro spirito di videogiocatore. Sono infatti davvero
poche le gioie che la POP station offre, anche a causa del bizzarro
schermo con tecnologia Sky™ in grado di mostrare solamente le
gradazioni di celeste. Altra scelta infelice, è stata quella di
lesinare sulla geometria, come potete vedere dalle figure che
identificano i 4 tasti principali della console. Sì, avete visto
bene.
Mini Polystation 3
Siamo finalmente arrivati sul primo gradino del podio e Pony sfoggia
con orgoglio una doppietta. Non contenta della medaglia d’argento
ottenuta grazie a POP Station, Pony nel 2005 presenta alla stampa
locale di Hamamatsu (浜松市), Polystation 3. Per i giornalisti fu
subito evidente che Pony fosse cresciuta (rumor riportavano
addirittura un cambio di nome in Horse) e che non avesse intenzione
di commettere i gravi errori di sviluppo della precedente console,
ma nessuno si aspettava un tale salto di qualità. Polystation 3
mostra subito una differenza con le altre console casalinghe: la
mancanza di un’uscita HDMI. I giornalisti sulle prime pensarono
addirittura alla bassa definizione, ma erano lontani dalla
soluzione. Il presidente di Pony, Knight Little, girando una
manovella posta sul retro della console, fece uscire un piccolo
schermo. Sì, difficile da credere. Pony chiuse i battenti la
settimana successiva.