7 Marzo. Inizio del corso

Antonino Saggio. Il Compasso e Sant'Ivo

Prolusione al Corso 2005 "The Tool"

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Ciclo di conferenze 2005 "The tool" rapporti di non neutralitàtra conoscenza, creazione artistica e strumento

 

Conferenze

Antonino Saggio "ilmotivo di sant'ivo"

Costantino Morosin

Antonio Michetti

Giuseppe Bono

Giovanni Vaccarini

Gianfranco sordi

Giovanni D'ambrosio

Lift Gallery

Franco Purini

Graziano Baccolini

Antonino Saggio

 

 

Riporto di seguito oltre all'introduzione degli ospiti, scritta dal Prof. A.Saggio, alcune note prese durante lo svolgimento delle conferenze.

 

 

 

 

Antonino Saggio, docente, presenta la parte monografica del corso 2005 che verterà sul ruolo dello Strumento nell'ideazione e concezione dello spazio architettonico. Il corso inizia con un film appositamente redatto su Sant'Ivo alla Sapeinza e poi su una lezione che illusta i rapporti tra il compasso e l'ideazione di Sant'Ivo di Borromini.


Appunti

Due forme di base che si contrappongono e si ricongiungono formando la figura che origina la pinta base della chiesa.

Composizione astratta e dinamica è difficile trovare citazioni sul simbolismo negli scritti di Argan e di Zevi che si soffermano sulle caratteristiche volumetriche della costruzione, il simbolismo è trascurato ma è molto importante, da non confondere con simbolismo esoterico.

Il simbolismo anche oggi è uno degli aspetti fondamentali dell’architettura, come nella fase comunicativa di tipo commerciale narrativa storica e pubblicitaria ecc.

Gli opposti ( triangoli ) che si attraggono in una figura, non in tono iconologico o esoterico, ma architettonico tema architettonico di compenetrazione di forme geometriche che rendono lo spazio borrominiano fortemente dinamico.

Immagine triangolo iscritto nella circonferenza

Benevolo parla del pavimento di Sant’Ivo pianta forme che si attenuano, non è un tema bidimensionale ma volumetrico, la sfera e la contrapposizione degli opposti è l’esito di tutta una composizione spaziale la sfera è la conclusione spaziale dell’avvitamento dinamico della spirale della lanterna.

Spirale mai vista come simbolo, completamente eretico, simbolo di un nuovo inizio che ha origine etrusca, per capire Roma scordiamoci i romani.

Natura e architettura è la base dell’architettura romana derivante dagli etruschi. ( link Tomba di Montovolo, Prof. Baccolini )

La sfera ha un sangue etrusco, chiave simbolica, Borromini che mette insieme le ragioni iconografiche e simboliche con quelle spaziali.

Movimento binario duale alla base dell’architettura e del simbolismo iconografico, le corone presenti sia nella lanterna che nell’interno della chiesa e nella facciata del vicino palazzo di S. Eustacchio.

La dualità nella chiesa è rappresentata dalla presenza di due elementi dello stesso tema nell’apparato decorativo, fiori a stelo fiori a quadrello, angeli cherubini e serafini, concavo e convesso nella forma della pianta.

Altro simbolo presente la presenza del numero 12, nelle nicchie, nelle statue, nelle stelle.

DIARIO DI BORDO

 

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