Grillo Parlante 71/2002

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Grillo Parlante 71/2002
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VIZI E VIRTU'
«Saper nuotare e andar a cavallo è bene, ma conoscere se stessi è meglio» 
(Proverbio: etnia Bambara - Nazione: Costa d'Avorio )
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APPUNTAMENTI DA NON PERDERE
Inviaci gli appuntamenti organizzati dalle associazioni del tuo paese! grilloparlante@mbservice.it

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bullet05/06/2002 - Verona - Elezioni amministrative: faccia a faccia Zanotto-Bolla 
Il nodo Veronese della Rete Lilliput ha organizzato per mercoledì 5 giugno alle ore 20.45, presso la sala dei missionari Comboniani in Vicolo Pozzo (Verona), un incontro pubblico al quale sono stati invitati i candidati al ballottaggio. Ai candidati sindaci Bolla e Zanotto abbiamo fatto pervenire una serie di domande e questioni di ampio respiro. Evidentemente non sono tutte le domande che potremmo porre, ma solo quelle legate alle attività ed al sentire dei gruppi di lavoro in cui si è strutturato il nodo veronese della rete Lilliput. Il filo conduttore di tutte le domande, però, è quello della partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative, secondo il progetto della "Carta della nuova municipalità" lanciato dalla rete: quale disponibilità il candidato mostra nel coinvolgere i cittadini, non solo quelli che fanno parte di associazioni ma tutti coloro che, vivendo sul territorio, hanno a cuore lo sviluppo della città? Il punto centrale sul quale vorremmo indicazioni chiare è quindi quello di definire che tipo di confronto e legame il Comune tenterà di mettere in piedi con le persone, in modo da far crescere il processo partecipativo popolare. È evidente che questa dimensione di partecipazione della cittadinanza alle scelte amministrative va esercitata o almeno ricercata non solo sui problemi legati alla piccola comunità ma anche sulle grandi questioni di sviluppo della città, dalla tramvia al traforo delle Torricelle, dal destino dell'Ospedale di B.go Trento ai progetti per i "contenitori" (Arsenale, Castel San Pietro, magazzini generali...). Fatta questa premessa di metodo poniamo alcune domande precise, che spaziano da aspetti che possono sembrare marginali a questioni di fondo: l'ordine evidentemente non è di importanza ma riferito alle aree di sensibilità dei gruppi di lavoro tematici della rete. Quali progetti di sviluppo delle mense biologiche, dalla scuola materna alle scuole medie: questa scelta ha un significato ambientale e di salute personale, ma anche un rilevante peso politico/economico, in quanto permette di favorire lo sviluppo dell'agricoltura biologica allargandone il mercato. Valorizzazione dei cicli produttivi locali, con creazione di un circuito e di un marchio di garanzia (vedi esperienza Unser Land in Baviera): il Comune di Verona potrebbe diventare capofila di una iniziativa politica che coinvolgesse amministrazioni, produttori e consumatori a livello della nostra provincia? Piste ciclabili: quali interventi sul tessuto viabilistico? È necessaria una rete di piste, che permettano spostamenti in sicurezza: in alternativa si potrebbero realizzare percorsi protetti con strade residenziali. Differenziazione dell'aliquota ICI per i fabbricati residenziali: aumentarla per le case sfitte e ridurla per la prima casa e le case affittate, in modo da incentivare la locazione degli appartamenti. Quali risorse per i minori a rischio o disagio e per gli anziani? Quale posizione di fronte alla proposta di istituire un assessorato alla pace per sostenere i progetti di educazione e di solidarietà? Come dare un forte senso politico al gemellaggio con Betlemme, in una fase storica in cui la Palestina è scossa da una tensione crescente? Privatizzazione dell'AGSM: quali criteri, quali obiettivi, quali proprietari? È pensabile un coinvolgimento dei cittadini, cui si chieda di diventare azionisti dell'azienda? Quali politiche per i quartieri periferici: c'è un progetto per riqualificarli attraverso strutture urbanistiche e aggregative? Quali relazioni con l'associazionismo ed il volontariato che si impegna nell'integrazione degli immigrati? Da sfondo a tutte queste questioni troviamo sempre Agenda 21: quale significato intendete dare all'adesione, per ora solo formale, del Comune di Verona? Quali passi concreti ed in quali tempi? Invitiamo tutti a partecipare, anche per porre altre domande 
bullet05/06/2002 - Vicenza - Incontro pomeridiano con Alex Zanotelli 
CGIL di Vicenza organizza un incontro sul tema: "Dalla globalizzazione dei profitti alla globalizzazione dei diritti: una sfida per il futuro del sindacato". Interverrà p. Alex Zanotelli, missionario comboniano. L'incontro si terrà dalle 12,30 alle 15,30 presso l'Alfa Hotel di Vicenza.
bullet06/06/2002 - Legnago (VR) - Tobin Tax 
Giovedì 6 giugno, ore 20.30, presso la Sala civica Bezzeca (Palazzo di Vetro) a Legnago, serata sul tema: "IL GRANELLO DI SABBIA". Si tratta di un incontro sulla TOBIN TAX con: Riccardo Bellofiore - Ordinario di Economia Monetaria all’Università di Bergamo; Beppe Lazzaro – dell’Ufficio Internazionale della FIM-CISL; Roberto Romano – dell’Ufficio Studi CGIL Lombardia. Nel corso della serata sarà costituito il "Comitato promotore per la Tobin Tax". Al momento hanno dato la loro adesione: Legnago Social Forum, Libera Associazione di Base, Il Germoglio, Charta 97, Legambiente, FIM-CISL di Legnago e Verona., Arci, Rifondazione Comunista, Verdi, FP-CGIL di Verona, FIOM-CGIL, VRonLine.it. Tutta la cittadinanza, le associazioni e le istituzioni sono invitati.
bullet7 - 8/06/2002 - Bovolone (VR) - Commercio equo e solidale 
La Rondine 2 di Bovolone, in occasione dell’apertura della nuova “BOTTEGA DEL MONDO” che si trasferisce in via Crosare 67 organizza: VENERDI 7 GIUGNO, ORE 21.00 presso C.s. CALTRANE CANTON di BOVOLONE «TUTTAUNALTRAMUSICA» Massimo Rubolotta a Marco Moiola (in arte Marchiño) ci guideranno tra i vari strumenti del mondo ci racconteranno le particolarità, ci “insegneranno” a suonarli (strumenti che resteranno per la serata a disposizione di chi vorrà provarli) e ci intratterranno con delle performances con le loro percussioni. Infine balleremo la musica di tutto il mondo con Dj Leo. SABATO 8 GIUGNO, ORE 16.30 in via CROSARE 67 BOVOLONE «INAUGURAZIONE “BOTTEGA DEL MONDO”» con taglio del nastro, rinfresco con prodotti del Commercio Equo e Solidale,. Per ulteriori informazioni: 045-6900028 
bullet07/06/2002 - Legnago (VR) - Tim Parks presenta "Questa pazza fede" 
Prosegue il palinsesto "Autori in piazza" organizzata da Azimut in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e la Biblioteca "Giovanni Bellinato" di Legnago (VR). 7 Giugno, Venerdì ore 21,00 Tim Parks presenta "Questa pazza fede" Einaudi Editore. Tim Parks è nato a Manchester nel 1954. Vive a Verona. Il libro: stufo di vergognarsi del suo tifo sfrenato sugli spalti del Bentegodi, Tim Parks si butta nella mischia e segue l'Hellas andata e ritorno, in casa e in trasferta, nel bene e nel male, per tutte le gioie e le angoscie di una lunghissima stagione. Eccoci in viaggio con le famigerate Brigate gialloblù, che viste da vicino, appaiono così simpatiche e armate solo d'ironie.
bullet07/06/2002 - Trento - Ricordo di don Lorenzo Milani
VENERDÌ 7 GIUGNO 2002 AD ORE 17.30 per ricordare la figura di don Lorenzo Milani La sua testimonianza di vita, il suo impegno come educatore civico e politico e la sua figura di sacerdote e di maestro costituiscono un esempio da ricordare per tutti quanti hanno a cuore il bene della comunità. Tema dell'incontro:“DIVENTARE CITTADINI SOVRANI”. LA LEZIONE DI DON LORENZO MILANI A 35 ANNI DALLA MORTE". Interverranno: don Marcello Farina, Alberto Rudari e porterà la sua testimonianza Edoardo Martinelli,che è stato uno degli alunni della scuola di Barbiana e che ha conosciuto don Lorenzo proprio come maestro di vita. L’incontro si terrà a Trento presso l’aula magna della Scuola C.F.P.- Artigianelli Piazza Fiera, 4.
bullet07/06/2002 - Verona - Zoom sul Ciad, don don Giorgio Gallina
Rete Radiè Resh di Verona comunica che Venerdì 7 giugno ci sarà la possibilità di conoscere don Giorgio Gallina, missionario nel Ciad meridionale, alle 21 presso la Casa della Nonviolenza, in via Spagna 8. Don Giorgio è stato parroco a San Domenico Savio, in Borgo Milano, ed ora come salesiano presta il suo servizio nella missione di Sarh, dove si prende cura della parrocchia, del centro giovanile, di una piccola Biblioteca, cercando di fare quanto possibile in un ambiente difficilissimo, in una realtà di grande povertà, come del resto nella grandissima parte del continente africano. Don Giorgio desidera parlare del suo lavoro e dell’ambiente in cui vive, e mostrerà anche un interessante documentario
bullet08/06/2002 - Verona - Poesia, danza e musica
L’8 giugno alle 21, presso la Comunità dei Giovani di Corte Molòn (Verona), si svolgerà un incontro di poesia - danza - musica, con brindisi di benvenuto, il cui ricavato andrà a sostegno di studenti poveri in Argentina, seguiti da padre Victor Zecchetto. Per informazioni: polisad@libero.it 
bullet10/06/2002 - Vicenza - Felice Casson e Gianfranco Bettin su Porto Marghera 
LUNEDÌ 10 GIUGNO ore 20.30, presso il Teatro dei Carmini (Corso Fogazzaro 254 – Vicenza) si terrà un incontro sul tema: Petrolchimico di Porto Marghera: una strage impunita. È previsto l’intervento di Felice Casson e Gianfranco Bettin. Coordina l'associazione Libera di Vicenza.
bullet11/06/2002 - Trento - Ettore Masina presenta il suo romanzo 
La Libreria Áncora, Costruire Comunità, Rete Radie' Resch e l'Associazione Oscar Romero con ETTORE MASINA per la presentazione del romanzo IL VINCERE (Edizioni San Paolo, 2002). Martedì 11 giugno 2002 alle ore 17.00 presso la Libreria Ancora - Trento, via Santa Croce. Introducono: Emanuele Curzel e Paolo Ghezzi.
bullet12/06/2002 - Vicenza - Il Veneto ribelle di Emilio Franzina 
Mercoledì 12 giugno 2002. Sala Lampertico (Vicenza) ore 18.00. Presentazione del volume: Il Veneto ribelle. Proteste sociali, localismo popolare e sindacalizzazione tra l'unità e il fascismo di Emilio Franzina (Gaspari Editore, Udine, 2001). Interverrà: Giovanni Gozzini (Università di Siena) - Introdurrà: Renato Camurri. Sarà presente l'autore 
bullet12/06/2002 - Verona - DOPO AGOSTO, SCUOLA MIA TI RICONOSCO? 
“DOPO AGOSTO…SCUOLA MIA TI RICONOSCO ?” IL COORDINAMENTO DEI DOCENTI DI VERONA Per la scuola pubblica Per discutere……per capire…..per scegliere, propone un INCONTRO PUBBLICO SUL TEMA: RIFORMA DELLA SCUOLA Per quale scuola? Per quale società? La scuola è un tema centrale per una società: essa rivela l’immagine che quella società ha di se stessa; riflette l’idea stessa di cittadino, della sua formazione, dei rapporti di ciascuno con gli altri… MERCOLEDI’ 12 GIUGNO ORE 20.45, presso la SALA dello STADIO, via Brunelleschi, Verona (zona stadio Bentegodi) Interverranno: DOMENICO CHIESA, presidente nazionale del CIDI (centro iniziative insegnanti democratici); GENITORI, del Coordinamento nazionale genitori democratici; STUDENTI del Coordinamento degli studenti di Verona; DOCENTI DEL COORDINAMENTO, sugli argomenti: La scuola di base: quali prospettive? Istruzione e formazione: una vera opportunità? Il “nuovo” esame di stato: un esame più giusto? Scuola e migranti: quale cittadinanza? La partecipazione e gli interventi sono aperti a tutti. Se hai a cuore il mondo della scuola, non mancare! (Info: liceo.medi@tin.it)
bullet13/06/2002 - Valdagno (VI) - Incontro con don Albino Bizzotto 
L' Associazione Canalete Ctm - Bottega del Mondo ti invita all' incontro con Don Albino Bizzotto di "Beati i Costruttori di Pace" su ANCHE I PRODOTTI HANNO UNA STORIA - scelte di consumo critico. GIOVEDÌ 13 GIUGNO ORE 20.30 presso la Sala Marzottini (a fianco del Liceo Artistico) in via G.Marzotto a VALDAGNO, Vicenza. 
bullet14/06/2002 - San Bonifacio (VR) - «per loro... e per noi»: una Festa con gli Africa Chiossan 
Una festa «per loro… e per noi». Dietro a questo slogan si cela la prima iniziativa pubblica promossa dal «Gruppo Giovani per il mondo» dell’Associazione Missionaria di San Bonifacio che si terrà venerdì 14 giugno, dalle ore 20,30, presso l’ampio piazzale della sede dell’associazione stessa, in Viale delle Fontanelle. Si tratta di un palinsesto molto interessante, in grado di coniugare musica e divertimento alla sensibilizzazione nei confronti delle attività svolte sia dall’Associazione –che nel grosso comune dell’Est veronese gestisce varie attività sociali quali la raccolta differenziata e un mercatino dell’usato- sia dal Gruppo Giovani, impegnato a tenere i contatti con i referenti dei progetti di cooperazione e solidarietà finanziati dall’Associazione Missionaria in Brasile, Ecuador e Burundi. «Crediamo che il canale musicale e la presenza di stands informativi in occasione della festa all’aperto possano essere efficaci strumenti di coinvolgimento e promozione interculturale» spiegano i componenti del Gruppo. Sul palco si esibiranno infatti due gruppi: uno sambonifacese, gli «Animali Sociali», con il loro mix di musica, poesia, rap ed effetti scenografici; l’altro, gli «Africa Chiossan», proveniente da Oderzo (Treviso). «AFRICA CHIOSSAN è il nome di un’associazione culturale fondata dal percussionista senegalese Moris Sene, che ha lo scopo di diffondere la tradizione musicale senegalese in Italia attraverso corsi di percussioni e danza, laboratori didattici nelle scuole e spettacoli musicali. Parte integrante dell’Associazione culturale “Africa Chiossan” è il gruppo musicale di percussionisti che porta lo stesso nome dell’Associazione. Africa Chiossan è formata da cinque musicisti che suonano le tipiche percussioni (djembè, sabar, balafon, doun doun ecc.) appartenenti alla tradizione musicale dell’Africa occidentale» sottolineano gli organizzatori. All’iniziativa, patrocinata dall’Assessorato all Cultura, hanno aderito diverse realtà associative locali: il «Forum delle Comunità in Dialogo», l’Associazione Gamargioba – Bottega del Mondo, il Gruppo Missionario “Valentini” di Prova, l’Anolf-Cisl di Verona, l’Associazione dei Cittadini Extracomunitari residenti a San Bonifacio, l’Associazione S.A.S. Africa e la newsletter «il GRILLO parlante». Associazioni che allestiranno degli stands nel piazzale al fine di rendere note le proprie iniziative. L’ingresso è gratuito.
bullet14/06/2002 - Verona - «Stili di vita per una sobrietà felice» 
Il Gruppo di Lavoro Tematico STILI DI VITA PER UNA SOBRIETÀ FELICE della Rete di Lilliput – nodo di Verona organizza un incontro per riflettere sul turismo responsabile: «VIVA le vacanze !!! …ma come viviamo le vacanze?». 14 Giugno 2002 ore 20.45, presso la sede di Legambiente, Via Gaspare Bertoni, 4 (Verona). Confronteremo esperienze su turismo responsabile ed ecocompatibile, campi di lavoro, incontro con esperienze di paesi lontani, scambi di casa o di ospitalità… Ci aiuteranno in questa riflessione due responsabili del settore "turismo responsabile" di M.L.A.L. e Legambiente.
bullet14/06/2002 - Sommacampagna (VR) - Cibo per la mente / 1 
ASSOCIAZIONE «LUCIGNOLO» di Sommacampagna vi invita al palinsesto «CIBO PER LA MENTE» nel parco di Villa Venier a Sommacampagna. INGRESSO LIBERO E GRATUITO A TUTTE LA ATTIVITA'. Oggi in programma: ore 20,30 apertura parco, Stands enogastronomici, punti di ristoro e degustazione; Installazioni ed esposizioni artistiche; ore 22,00 concerto di apertura della manifestazione l’associazione culturale lucignolo in collaborazione con il Teatro mannini dall’orto (FI) presenta: da LE AVVENTURE DI PINOCCHIO - I PINOCCHIOSI - Ovvero Bugie Musicali. La Fondazione Nazionale Carlo Collodi, in occasione de L’anno di Pinocchio, con l’intento di mettere in musica le avventure del celebre burattino ha patrocinato la realizzazione di questo spettacolo. Lo spettacolo viene eseguito nel parco della villa. In tale occasione verrà presentata l’uscita del CD. Per informazioni: Associazione LUCIGNOLO L.A.B. Via Bassa, 10 - 37066 Sommacampagna – Verona Tel. 3470448200 + 3483165113 + 3281842015; E-mail: info@lucignolo-lab.it Sito internet: www.lucignolo-lab.it
bullet15/06/2002 - Legnago (VR) - Genitori e figli, crescere insieme 
15 Giugno, sabato ore 18,00 Alba Marcoli. Seminario "Genitori e figli - Crescere insieme". Alba Marcoli, psicologa clinica di formazione analitica. Dopo una trentennale attività nel campo dell'insegnamento e della psicoterapia, ha raccolto parte del materiale di un'esperienza di formazione psicologica per genitori ed educatori condotta attraverso l'uso di favole costruite su reali fatti clinici in tre volumi pubblicati per i tipi Mondadori "Il bambino arrabbiato", "Il bambino nascosto" e "Il bambino perduto e ritrovato". 
bullet15-16/06/2002 - Montebello Vicentino(VI) - Rockelo
Voglio segnalare una manifestazione musicale a Montebello Vicentino. Due serate, 15-16 giugno, di musica di giovani gruppi emergenti provenienti da tutto il Veneto e anche dal resto dell'Italia. Un appuntamento da non perdere anche perchè l'ingresso è libero. Per ulteriori informazioni www.rockelo.it Informazioni generali su Rockelo: Le date per l'edizione 2002 sono 15-16 giugno. Si tratta di una manifestazione che e' nata per dare la possibilita' ai gruppi locali di esibirsi con attrezzatura decente davanti ad un buon pubblico (circa 2000 persone a serata). Inizialmente la clausula per partecipare era quella di avere almeno un componente del gruppo appartenente al paese della manifestazione, ma questa restrizione e' venuta pian piano meno fino a che nell'ultima edizione hanno partecipato anche gruppi provenienti fin da Torino e Biella. Il tutto ad ingresso libero. Una nota importante da considerare e' la presenza di osservatori di manifestazioni molto piu' grosse della nostra che ne approfittano per scegliere ed "invitare" i gruppi di loro gradimento. (Carpe Diem via G.Marconi, 25 36054 Montebello vic.Vicenza).
bullet15/06/2002 - Sommacampagna (VR) - Cibo per la mente / 2 
ASSOCIAZIONE «LUCIGNOLO» di Sommacampagna vi invita al palinsesto «CIBO PER LA MENTE» nel parco di Villa Venier a Sommacampagna. INGRESSO LIBERO E GRATUITO A TUTTE LA ATTIVITA'. Oggi in programma: ore 09,30 apertura parco, Mostra mercato di prodotti dell'agricoltura e dell'artigianato biologici, Stands enogastronomici, punti di ristoro e degustazione, Installazioni ed esposizioni artistiche; ore 10,00 Stage di djambé e ritmi africani; Aperto a tutti coloro che hanno senso del ritmo ma soprattutto a quelli che hanno senso dell'umorismo. Insegnante: Massimo Rubolotta, docente presso il Centro Studi Musicali di VR. Ore 10,30 conferenza: BancaEtica e Consumo Critico: "Dal carrello della spesa al conto in banca, ogni nostra piccola scelta rafforza l'idea che un altro mondo sia possibile in una economia di giustizia". Interverranno: Stefano Zenari, coordinatore dei soci di BancaEtica per Verona; professor Luigi Piccioni, ricercatore del dipartimento di Economia e Statistica dell'Università degli studi della Calabria. Ore 11,30 coffee break equo; ore 13.00 pranzo Bio preparato con prodotti ottenuti da coltivazione biologica e/o provenienti dal commercio equo e solidale. Ore 15,00-18,00 pomeriggio nel parco: Laboratorio di aquiloni e burattini di carta per bambini: carta, colla, forbici, colori e facciamo lavorare le manine! Offerta di massaggi e mobilizzazioni articolari, a tutti quelli che ne abbiano voglia. Massaggiatori: Marco Valessi direttore del Collegio Italiano di Aromaterapie e Massaggio; Gianluca Fiorio docente del Collegio Italiano di Aromaterapie e Massaggio; ore 16,00 presentazione progetto «Nunca más un niño en la calle» Questo progetto nasce nel 1992 per iniziativa di Zelinda Roccia, ed ora, grazie anche alla solidarietà di Comitati, Associazioni, volontari italiani e stranieri, 'Los Quinchos' è un progetto articolato che costituisce una concreta speranza di riscatto sociale per molti bambini e bambine abbandonati alla legge della strada. Il primo obiettivo che si cerca di realizzare è la ricostruzione della sfera emotiva di bambini e bambine, cercando di ricreare i punti di riferimento che hanno perduto: il calore di una casa, un contesto affettivo forte e un gruppo di coetanei molto uniti. Grazie a finanziamenti pubblici e privati il progetto dispone oggi di varie strutture di accoglienza: a Managua, a Granada, e nel comune di San Marcos. Lucignolo si propone di aiutare 'Los Quinchos' contribuendo al finanziamento di un progetto specifico presso la finca (fattoria) di San Marcos (60 km da Managua). Quest'anno partirà una nuova iniziativa: la coltivazione e la trasformazione delle piante medicinali. Durante la giornata di Sabato 15 ci saranno alcuni piccoli eventi a scopo informativo ma anche come concreto sostegno al Progetto. Troverete una mostra fotografica sul Nicaragua, proiezioni di diapositive e filmati sul progetto Los Quinchos, letture di brani scelti, vendita di calendari e (forse) artigianato prodotto dai Quinchos. Interverrà: Natale Maffioletti, presidente del Comitato dell’Adda. La presentazione sarà integrata con una mostra fotografica e la proiezione di alcuni documentari. Ore 18,00 Stage di danza contemporanea Rivolta a tutti, anche a persone che non hanno alcuna esperienza di danza. Si raccomanda un abbigliamento comodo e la voglia di mettersi un po’ in gioco. Insegnante: Francesca Mosele. Ore 19.00 Cena Nicaraguese. Preparata con prodotti ottenuti da coltivazione biologica e/o provenienti dal commercio equo e solidale. Se non avete mai mangiato carne de cerdo o arroz y frijoles... Ore 22,30 concerto Conferenza Spettacolo di Storia Cantata VENETO TRANSFORMER ovvero riflessioni in parole e musica sulle migrazioni e sulle metamorfosi del Nordest presenta: professor Emilio Franzina (Valdagno, 1948), docente di Storia Contemporanea all'Università degli studi di Verona. Storico dei movimenti migratori di massa nel mondo, ha dedicato molta attenzione all'emigrazione friuliana e veneta ma anche a numerosi altri temi spaziando dalle ideologie economiche allo sviluppo industriale, dalla storia del movimento cattolico a quella del movimento operaio e socialista, dalla diaristica alle scritture popolari. E’ membro della direzione di alcune riviste storiche ("Venetica", "Italia contemporanea", "Altreitalie"). Ha pubblicato numerosissimi testi, citiamo tra gli altri "La grande emigrazione" (Marsilio 1976), "Merica! Merica!" (Feltrinelli 1979), "Casini di guerra - I postriboli militari nella I Guerra Mondiale" (Gaspari, 2000), "Il Veneto ribelle" (Gaspari, 2001). Per informazioni: Associazione LUCIGNOLO L.A.B. Via Bassa, 10 - 37066 Sommacampagna – Verona Tel. 3470448200 + 3483165113 + 3281842015; E-mail: info@lucignolo-lab.it Sito internet: www.lucignolo-lab.it
bullet16/06/2002 - Illasi (VR) - Arci... e l'autorealizzazione del sé 
Il Circolo Arci n.a. CIELOTERRAVENTO terrà, domenica 5 giugno 2002, dalle 9.30 alle 18.00 ad Illasi (Vr), Loc. San Felice, un seminario esperienziale di trasformazione consapevole per l’autorealizzazione del sé. Il fluire della vita è conoscenza, Mai, come ora, è necessario conoscere e sperimentare per partecipare consapevolmente alla nostra trasformazione. In questo momento di passaggio dimensionale, in sintonia con l’evoluzione di madre terra, impareremo a riconoscerci per non perderci. Sperimenteremo l’attivazione del corpo di luce attraverso il respiro, il suono, la visualizzazione guidata, lo yoga, i cinque tibetani ed altre pratiche fisiche esercizi di psicologia quantistica.Condurranno il seminario Rosanna Stanghellini e Jo Alberti. Per informazioni ed adesioni tel. 045 892002 – 328 5454393 (Rosanna). 02 33105377 – 349 3106265 (Jo). Altre date sono previste a partire da settembre
bullet16/06/2002 - Rosate - Terzo incontro di «Noi siamo Chiesa» 
Siamo giunti al terzo incontro di NOI SIAMO CHIESA del Piemonte, della Lombardia e di altre regioni del Nord. L’appuntamento è per DOMENICA 16 GIUGNO 2002 ALLA "CASCINA CONTINA" NEL COMUNE DI ROSATE, TRA MILANO E PAVIA (per arrivare alla cascina uscita al casello di Binasco dell'autostrada Milano- Genova, prendere la direzione di Abbiategrasso, dopo 9 chilometri c'è il paese di Rosate, chiedere della scuola media davanti alla quale c'è un incrocio con semaforo dove è segnalata con indicatore stradale la direzione per la cascina che dista circa un chilometro) comoda per i milanesi ma anche abbastanza per i piemontesi. Un incontro annuale voluto per ascoltarci tra fratelli e sorelle in Cristo che si confrontano in un momento difficile e doloroso per la nostra società, per il mondo e per la Chiesa. Una comunità "imperfetta", laica, quel popolo di Dio chiamato a realizzare quell’ "altro mondo possibile" fatto di giustizia, di pace e di solidarietà. Per l'ordine dei lavori, oltre alla liturgia, lo svolgimento della giornata non dovrebbe scostarsi molto da quelle già realizzate negli anni precedenti. Si darà uno spazio particolare alla nostra presenza nella nuova situazione che ci coinvolge (Genova, Porto Alegre ecc....prossimo Forum Sociale Europeo) ed alle iniziative concrete (esempio: la nuova Costituzione europea con la linea del Vaticano che vuole spazi e ruoli per la Chiesa e per le cosiddette matrici cristiane dell'Europa). Cambia solo il luogo di ritrovo che, come avete visto, non è più Albugnano in Piemonte dove siamo stati ospiti per ben due anni. L’orario di ritrovo sarà presso la "Cascina Contina" alle ore 9.30 ed inizio dei lavori verso le ore 10.00 del mattino. Il pranzo comunitario sarà attorno alle ore 12.30 e sarà fornito dalla comunità che ci ospita. Nel pomeriggio i lavori riprenderanno attorno alle ore 14.00 e si concluderanno alle ore 17.00 circa con l’Eucarestia.PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI (entro e non oltre il 13 Giugno 2002) : VITTORIO BELLAVITE – tel. 02/2664753 – e-mail: vi.bel@iol.it 
bullet16/06/2002 - Sommacampagna (VR) - Cibo per la mente / 3 
ASSOCIAZIONE «LUCIGNOLO» di Sommacampagna vi invita al palinsesto «CIBO PER LA MENTE» nel parco di Villa Venier a Sommacampagna. INGRESSO LIBERO E GRATUITO A TUTTE LA ATTIVITA'. Oggi in programma: ore 9,30 apertura parco, Mostra mercato di prodotti dell'agricoltura e dell'artigianato biologici, Stands enogastronomici, punti di ristoro e degustazione, Installazioni ed esposizioni artistiche; 10,30 conferenza: Globalizzazione: le due facce dell’America Latina “Dalle proposte di Porto Alegre (Brasile) alle recenti crisi di Venezuela ed Argentina”. Interverranno: Sergio Ferrari, giornalista scrittore argentino. Collabora oltre che con numerose riviste sudamericane anche con la rivista italiana Maiz. Attualmente vive in Svizzera e lavora per l'agenzia latinoamericana Pulsar ed altre testate; Monica Qilodran rappresentante dell'associazione per i diritti umani in Cile; Padre Alex Zanotelli sacerdote comboniano dal 1964. Missionario in Sudan, dopo otto anni viene allontanato dal governo a causa della sua solidarietà con il popolo Nuba e della coraggiosa testimonianza cristiana. Direttore Nigrizia dal 1978 al 1987. E' uno dei fondatori dei Beati i costruttori di pace. Negli ultimi otto anni è stato missionario a Korogocho, una delle baraccopoli che attorniano Nairobi. Ore 11,30 coffee break equo; ore 13.00 Pranzo Bio preparato con prodotti ottenuti da coltivazione biologica e/o provenienti dal commercio equo e solidale. 15,00-18,00 pomeriggio nel parco: Laboratorio di aquiloni e burattini di carta per bambini: carta, colla, forbici, colori e facciamo lavorare le manine! Offerta di massaggi e mobilizzazioni articolari, a tutti quelli che ne abbiano voglia. Ore 17,00 presentazione progetto Habana Ecopolis I Fagiani Nel Mondo presentano un progetto di riqualificazione urbana e sviluppo comunitario nella provincia Ciudad del La Habana, Cuba. La Habana è una città di città immerse in ampi spazi di verde, è una rete di quartieri e municipi che conservano tuttora, pur se in continuo rischio di degrado, una loro identità di ambiente e cultura. L’intento dei Fagiani nel Mondo è quello di focalizzare l’attenzione su varie aree di questa città I distretti de La Hanaba del Este, Guanabacoa ed il Parco naturale del Rincòn del Guanabo sona al centro del progetto di cooperazione decentrata. Tale progetto mira appunto allo sviluppo ed alla gestione del Parco Naturale creando strumenti di educazione e monitoraggio ambientale con la creazione di un laboratorio attrezzato, di una rete sentieristica e la produzione di materiale documantaristico audivisivo. Interverranno: Fabio Laurenzi coordinatore generale del Consorzio Habana Ecopolis; Chiara Signorini coordinatrice di Legambiente - Cooperazione Internazionale. La presentazione sarà integrata con una mostra fotografica e la proiezione di alcuni documentari. Ore 19.00 cena. Per pubblicizzare i loro progetti attuali, i Fagiani nel Mondo, proporranno una Cena Cubana preparata con prodotti ottenuti da coltivazione biologica e/o provenienti dal commercio equo e solidale. Conoscere una realtà attraverso i suoi piatti più tradizionali. 22,00 concerto guardando il Buena Vista Social Club Le recenti produzioni cinematografiche e musicali hanno riacceso l'attenzione sulla musica cubana ed in particolare hanno evidenziato gli artisti del Buena Vista Social Club, uno dei teatri storici de La Habana. L’Avana e Cuba in genere sono da sempre un fertile terreno per musicisti ed artisti di vario genere. La cultura sudamericana racchiude in sé elementi di folklore e calore, la passione che questa terra comunica al mondo si traduce per questa occasione in uno spettacolo a sorpresa di: MUSICA CUBANA. Buena Vista Social Club è il titolo che abbiamo dato a questa serata perchè anche se con meno clamore di altri loro compagni è proprio da li che arrivano i musicisti che si alterneranno sul palcoscenico. Il nostro particolare ringraziamento va inoltre all’Ambasciata Cubana in Italia per averci aiutato ad organizzare questo spettacolo. Per informazioni: Associazione LUCIGNOLO L.A.B. Via Bassa, 10 - 37066 Sommacampagna – Verona Tel. 3470448200 + 3483165113 + 3281842015; E-mail: info@lucignolo-lab.it Sito internet: www.lucignolo-lab.it
bullet17/06/2002 - Vicenza - Turismo Responsabile
LUNEDÌ 17 GIUGNO ore 20.30, presso il Teatro dei Carmini (Corso Fogazzaro 254 – Vicenza) si terrà un incontro sul tema: Impatto sociale ed ambientale del turismo; una risposta possibile: il Turismo Responsabile Intervento di Roberto Brusadin, Presidente della cooperativa Viaggi&Miraggi. Coordina Cooperativa Unicomondo
bullet21/06/2002 - Bassano del Grappa (VI) - Progetti e pratiche di democrazia partecipata
Venerdì 21 giugno 2002: presentazione degli Atti del convegno: "Da Porto Alegre nuove idee per una globalizzazione dal basso – Progetti e pratiche di democrazia partecipata" - A cura del Centro "R. Carotti". Incontro presso la Sala Angarano, via Angarano, Bassano del Grappa (VI) - ore 21.
bullet24/06/2002 - Vicenza - Incontro con Giovanna Dalla Pozza Peruffo (Italia Nostra) 
LUNEDÌ 24 GIUGNO ore 20.30, presso il Teatro dei Carmini (Corso Fogazzaro 254 – Vicenza) si terrà un incontro sul tema: Un impegno per la difesa di Vicenza. Intervento Giovanna Dalla Pozza Peruffo, Presidente di Italia Nostra. Coordina Italia Nostra Vicenza
bullet11-15/07/2002 - Gazzolo d'Arcole (VR) - Festa di mezza estate
Il Comitato Giovani di Gazzolo d'Arcole (VR) presenta: «Festa Giovani - Festa di mezza estate - IIIa edizione» Zona Artigianale sulla strada da Gazzolo d’Arcole per Volpino di Zimella 11-12-13-14-15 Luglio 2002. Programma: Giovedì 11 Luglio Il meglio dell’afro, On stage YANO; Venerdì 12 Luglio In pre-serata la passione per VASCO ROSSI dal vivo STANDING OVATIONS in concerto A seguire COMPANY CONTATTO; Sabato 13 Luglio Serata Dance con OUT MUSIC POWER-Dj SILVANO; Domenica 14 luglio(giornata per l’AVIS) Nel pomeriggio GARDALAND PARTY Direttamente dal parco divertimenti n. 1 in Italia spettacolo per grandi e piccini nella casa delle meraviglie di PREZZEMOLO con l’animazione di Paolo Somaggio A seguire serata Dance con BUM BUM; Lunedì 15 luglio Musica commerciale & house con OUT MUSIC POWER dj Mr. SILVANO Ospite della serata Umberto do Brasil

IN PRIMO PIANO 
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L'Italia della vergogna
«Obiezione di coscienza contro le impronte digitali»
di Farid Adly (direttore “ANBAMED, notizie dal Mediterraneo”)
«Signor Presidente del Consiglio, leggo che il Suo governo vuole prendermi le impronte digitali. Non ho compiuto nel vostro paese nessun crimine. Sono ben 36 anni che vivo e lavoro in Italia. Sono sposato con una cittadina italiana e sono padre di figli italiani. Io però ho mantenuto la mia cittadinanza libica. Sono giornalista e tutti i giorni scrivo di mondo arabo, immigrazione e multiculturalità, in italiano, e della bell’Italia in arabo. Questo emendamento approvato dalla Sua maggioranza mi offende e offende centinaia di migliaia di onesti lavoratori, che sono venuti in Italia per guadagnarsi il pane quotidiano. A Lei ed ai Suoi alleati di governo, questa legge serve per dare l’immagine di sicurezza all’opinione pubblica. E’ giusto garantire sicurezza ai cittadini; ma non una parvenza di sicurezza di carta e per di più immaginaria. Questa legge, Signor Presidente, creerà più clandestini. Probabilmente è quello che serve politicamente. Molti dei suoi alleati hanno fatto la loro fortuna politica sparando slogan razzisti e xenofobi ed hanno bisogno dei clandestini per continuare ad avere una legittimità politica. I clandestini non potranno mai scioperare, non chiederanno aumenti salariali, non alzeranno mai la testa e serviranno per ricattare i lavoratori italiani che lavorano in nero. Prendere le impronte digitali agli stranieri rafforza nell’opinione pubblica l’idea “immigrati uguale criminalità”. Anche Lei sa che è un’uguaglianza falsa e pretestuosa. All’Italia non serve una legge simile. L’immagine dell’Italia ne sarà offuscata, paragonabile ad un regime militarista sudamericano. Una tale discriminazione tra cittadini italiani e soggiornanti stranieri sarà sottoposta all’attenzione degli organismi internazionali, dell’ONU e della stessa UE, che operano contro il razzismo e la xenofobia. Le impronte digitali si prendono già, in applicazione delle leggi vigenti, per i clandestini, per chi compie reati e per chi è senza documenti di identità. Non c’è nessuna giustificazione di sicurezza che impone la presa delle impronte digitali a tutti gli stranieri richiedenti il permesso di soggiorno. Se la mia identità è certa da documenti comprovati da dichiarazioni delle autorità consolari del mio governo a che cosa serve prendere le mie impronte digitali, visto che non ho compiuto nessun crimine? E’ una punizione gratuita contro chi proviene da un paese povero del Sud del Mondo. I suoi ministri, che hanno redatto il testo di legge, hanno capito che non sarebbe possibile chiedere le impronte ad un militare statunitense soggiornante in Italia oppure ad un ricco cittadino svizzero o giapponese; nella versione originale, infatti, non hanno utilizzato il termine “stranieri dei paesi extra UE”, ma “non appartenenti ai paesi OCSE”. Ecco una doppia discriminazione che rasenta il razzismo. “Tu straniero bianco e ricco, non ti prendo le impronte; voi neri, gialli, olivastri e poveri, avanti, le dieci dita nell’inchiostro!”. No, una discriminazione così non è ammissibile. Ma non conviene all’Italia anche per altre ragioni, economiche soprattutto. Pensi, per esempio, alle complicazioni che incontrerà il lavoro italiano all’estero. Se la vostra polizia prendesse le impronte digitali ai diplomatici sauditi o agli uomini d’affari sudafricani, anche quegli Stati, in rispetto del principio di reciprocità, farebbero altrettanto con i lavoratori e gli uomini d’affari italiani che operano da loro. Per tutte queste ragioni, signor Presidente, io non ci sto. Sono 36 anni che vivo in Italia e non ho mai vissuto un giorno senza permesso di soggiorno. Ma se questa legge verrà approvata così com’è, io farò l’obiezione di coscienza. Non darò spontaneamente le mie impronte digitali quando presenterò la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno. Sarò catalogato, allora, come clandestino ed i Suoi poliziotti dovranno venire ad arrestarmi con la forza per prendere le mie impronte digitali. Spero che molti altri stranieri faranno altrettanto. In questo modo avrete tolto molti agenti al loro lavoro, di lotta contro il crimine, per perseguitare onesti cittadini e non avrete fatto, sicuramente, un bene per il vostro paese e per la sicurezza dei cittadini». Cordialmente. 

Farid Adly (direttore “ANBAMED, notizie dal Mediterraneo”)
P.S. Quando verrà emanata la legge che impone le impronte digitali sulla carta di identità, quindi uguale per tutti, sarò il primo a recarmi negli uffici comunali. 

INFORMAZIONI E RIFLESSIONI (NAZIONALE) 
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Democrazia nella Comunicazione
di Giulietto Chiesa

Lo stato dell'informazione-comunicazione, in Italia e nel mondo, è altamente preoccupante. Il pluralismo dell'informazione è più apparente che sostanziale. E la tendenza è al peggioramento. Ciò che milioni e milioni di persone ascoltano, leggono -e soprattutto vedono- ogni giorno è definito da gruppi ristretti, che decidono ciò che il grande pubblico deve sapere e ciò che non deve sapere. Il cosiddetto "quarto potere" è in gran parte ormai così strettamente intrecciato al potere politico, e dipendente da forti interessi privati, detentori e controllori dei media, da aver rinunciato quasi del tutto a funzioni di controllo e di critica. Mai il nostro paese era stato così dominato da testate che agiscono come giornali "di partito" (anche se dichiaratamente e pomposamente autoqualificatisi come "indipendenti"). La situazione italiana -di totale monopolio televisivo e di quasi totale monopolio mediatico, ulteriormente entrambi inquinati da un gigantesco conflitto d'interessi- è un caso limite. Altrove le cose sono solo leggermente meno gravi. La soverchiante maggioranza dei flussi di comunicazione (l'informazione in senso stretto è un sottoinsieme della comunicazione, e non è il principale) è ormai rodotta da un pugno di colossi mondiali, tra cui spiccano conglomerati impressionanti per dimensione e potenza come America on line - Time Warner, Vivendi International [Vivendi Universal, NdE], Sky News, Bertellsman [Bertelsmann, NdE] ecc.
La società globale, la cosiddetta "società della conoscenza", è letteralmente nelle mani dei produttori di una gigantesca "fabbrica dei sogni", che lavora all'istupidimento collettivo e serve -essendone al tempo stesso figlia e sorella- gl'interessi della globalizzazione americana. Se c'è un luogo dove questa globalizzazione ha già espresso tutta la sua forza e virulenza, questo è il campo della comunicazione. È proprio in questo campo che si istituzionalizzano e si riproducono false conoscenze, pregiudizi, luoghi comuni e si rafforza la costruzione sociale della realtà dominante. Costruzione cui non sfuggono gli stessi operatori della comunicazione che funzionano da ripetitori. Il criterio dominante, anzi esclusivo, di questi conglomerati è quello del mercato, in cui tutto (informazione, intrattenimento, ovviamente pubblicità) è parte integrante, sinergica, del processo di creazione dei bisogni, per una produzione forzosa, artificiale, di merci. Anche l'informazione, i processi culturali di massa, l'intratenimento, sono essenzialmente merci.
Come tali sono usati dai loro proprietari e creatori in funzione delle esigenze del mercato, e soprattutto dell'organizzazione del dominio. Il sistema mediatico finisce con l'imporre una definizione della realtà selezionando ciò che è rilevante o di pubblico interesse, producendo automatismi, indebolendo ogni forma di riflessività. Attraverso questo processo di definizione e di selezione della realtà si produce un modo di pensare e di conoscere acritico che si cristallizza come un vero e proprio sfondo cognitivo. Ma proprio questo modo di conoscere, "ciò che tutti pensano", è usato poi dai media come fonte di legittimazione per la produzione e la selezione delle notizie.
L'informazione diviene così tautologica, riproducendo la realtà sociale che ha contribuito a creare. Basti pensare all'informazione sulle guerre in atto che, attraverso la costruzione delle notizie, l'assunzione - sacralizzazione di stereotipi, riproduce il senso comune sulla inevitabilità e "naturalità" della guerra. Ne consegue che, per essi, è del tutto indifferente, comunque secondario, che vi sia un rapporto tra ciò che producono e la realtà. Se serve -e serve sempre ai proprietari della "fabbrica di sogni"- la realtà può essere sostanzialmente modificata nel passaggio verso la sua raffigurazione virtuale, abbellita o incupita non importa, comunque manipolata, in funzione delle esigenze del mercato e, soprattutto, dell'organizzazione del dominio.
Estreme e miserabili propaggini italiane di queste logiche sono le applicazioni operative dell'Infotainment (informazione più intrattenimento) e delle soft news (notizie leggere): cavalli di Troia introdotti negli spazi informativi residui con lo scopo di ridurre ulteriormente il loro contenuto, fino ad annullarlo del tutto. Giornali e televisioni diventano sempre più auto-referenziali, parlano di sé, tra di loro e con il potere, si riempiono di pettegolezzi, amplificano le inezie e le pongono al centro dello schermo (o delle prime pagine), "dimenticando" i problemi della gente, le contraddizioni della società e del mondo, la cultura, i valori civili. La disgregazione e la svalutazione della sfera pubblica, ad esempio, viene rafforzata dai media che tendono a spettacolarizzare sempre più il privato a scapito del discorso pubblico. Le apparentemente innocue e leggere rubriche d'intrattenimento rendono sempre più confusi a livello esperenziale e cognitivo i confini tra pubblico e privato.
Responsabilità collettive e individuali, diritti e doveri vengono annegati in un mare di lacrime e di false emozioni. Si sostiene che questo è ciò che il pubblico desidera, ed è in parte vero. Ma si dimentica di dire perché lo vuole e come e da cosa venga nutrito questo desiderio; si dimentica di dire che il pubblico desidera e pensa ciò che è socialmente disponibile; si dimentica di dire che quello stesso pubblico viene deprivato quotidianamente dai media e dall'organizzazione sociale di risorse che possano indurlo ad una qualche riflessività, ad andare oltre il proprio impoverito piccolo io.
Ma consegue da tutto ciò che milioni di persone sono sottoposte incessantemente a un "rumore di fondo" che viene deciso e creato in luoghi senza alcuna legittimazione democratica e che influenzano tuttavia la loro vita in modo radicale . Il grande pubblico non sembra accorgersi che la comunicazione è sempre più decisiva per determinare non solo il livello d'informazione di una società, la sua cultura collettiva, ma soprattutto il suo livello emozionale e perfino il suo livello etico. Pochi capiscono che la scuola e la famiglia (ma anche l'oratorio e la parrocchia) sono già state travolte dalla pervasività e dalla potenza dei messaggi comunicativi cui sono sottoposte le giovani generazioni. La discesa del tasso d'intelligenza e dei valori morali e civili è scandita dagli editti quotidiani dei vari "Auditel", divenuti inappellabili giudici del nostro vivere comune, del nostro modo di consumare, perfino di divertirci. Inappellabili, insindacabili, perché determinanti nel definire le correnti di milioni di euro'investimenti pubblicitari.
Nuoce alla democrazia? Peggio per la democrazia, perché non rientra nei calcoli aziendali. Nuoce all'educazione civica? Peggio per l'educazione civica. Nuoce all'equilibrio psichico dei telespettatori? Peggio per loro. Quasi nessuno si prende cura del fatto che l'homo videns è una variante antropologica che modifica i termini di tutte le più importanti componenti della vita sociale, e che non occuparsene è cosa di gran lunga più irresponsabile di quanto sarebbe il decidere l'abolizione di qualunque sistema d'istruzione pubblica. La contro-informazione è sempre stata -ed è- uno strumento importante per aiutare il formarsi e l'estendersi dello spirito critico, per fornire contenuti diversi da quelli ammanniti dal sistema mediatico, per incoraggiare la partecipazione democratica alla formazione dell'opinione pubblica. La contro-informazione è troppo spesso anche un ghetto, nel quale ci si rinchiude dimenticando che la stragrande maggioranza dei fruitori di informazione resta tagliata fuori. Una sola serata di Bruno Vespa annichilisce lo sforzo compiuto da migliaia di attivisti per emancipare un pubblico necessariamente succube di meccanismi che non può conoscere (perché nessuno glieli ha mai spiegati). Et pour cause.
Ed è perfettamente inutile spegnere il televisore, perché questa scelta individuale contro la stupidità non risolve il problema dell'istupidimento collettivo, della lobotomizzazione di massa. E' una constatazione: milioni di persone questa sera, e domani, e sempre, non spegneranno i loro televisori. Se dunque, come diceva Marshall Mc Luhan, non possiamo difenderci come un "polipo che lotta contro l'Empire State Building", diviene indispensabile passare alla carica e -sempre citando Mc Luhan- "prenderli a calci negli elettrodi". Affrontando il problema in termini politici, promuovendo un progetto capace di investire il sistema mediatico nel suo complesso, coinvolgendo l'intero processo della comunicazione -addetti, strumenti, linguaggi- avviando una "critica pratica" sistematica, multilaterale, distribuita sul territorio, continua. Una intenzione diffusa, che nei fatti già esiste, ma, allo stato attuale disgiunta in 100, mille gocce, ciascuna isolata dalle altre. Gruppi, circoli, associazioni, soggetti individuali, istituti, sono variamente impegnati in un prezioso lavoro d'informazione e contro-informazione, ma che non può -così com'è- sfidare con risultati apprezzabili, l'intero sistema mediatico. Lo stesso risveglio della sensibilità collettiva, ravvisabile in quel potente e complesso arco d'esperienze che prende le mosse da Seattle 1999 per dispiegarsi fino ai più recenti fermenti movimentisti della società civile, è certamente una condizione necessaria ma non sufficiente ad aprire un varco adeguato nella blindatura dell'informazione. Ci si trova dunque di fronte ad una singolare congiuntura, nella quale al rinnovato desiderio di partecipazione ed alla straordinaria convergenza sui contenuti, si contrappone una decisa restrizione degli spazi democratici dell'informazione. Su questo terreno, diviene essenziale ampliare la capacità propositiva, tesaurizzare le molteplici esperienze, garantirne la visibilità, fino a raggiungere, sensibilizzare, coinvolgere attivamente coloro i quali del sistema mediatico sono sempre stati considerati semplici, e passivi fruitori. A fronte di questo complesso d'esigenze e con l'obiettivo di garantire risposte efficaci nasce oggi MegaChip. Una proposta aperta all'intero circuito della comunicazione e dell'informazione. Realizzata, attraverso l'apporto essenziale di molteplici esperienze operative e progettuali, ciascuna con propri referenti e competenze, ma con la finalità di rivolgersi congiuntamente all'essenziale battaglia per la democrazia nel sistema mediatico. Le competenze e gli obiettivi di MegaChip sono dunque: Avviare un osservatorio democratico sul sistema mediatico. Attraverso la collaborazione con i più rigorosi e competenti esperti del settore, effettueremo una verifica analitica dell'intero sistema; strumenti e segni, contenuti e mistificazioni, prodotti ed effetti. Un'indagine condotta a partire dall'immenso patrimonio già presente su Internet -coll'obiettivo di realizzare una banca dati dedicata-, fino a giungere ad una ricerca scientifica sull'"homo videns", evidenziando la complessa varietà d'effetti indotti dai messaggi televisivi sul pubblico. La stessa verifica, puntuale e sistematica, sarà estesa al mondo della produzione giornalistica, pubblicitaria, cinematografica, radiofonica. Garantendo al contempo strumenti operativi e visibilità alle realtà coinvolte nell'iniziativa. In estrema sintesi dunque una lettura critica complessiva e permanente sullo "stato dell'arte", componente essenziale ai fini della battaglia per la democrazia nella comunicazione e per l'elaborazione di un'efficace piattaforma progettuale. Offrire una competente organizzazione di servizio agli operatori della comunicazione. MegaChip si prefigge di divenire un punto di riferimento essenziale per l'intero movimento della comunicazione democratica. Un libero spazio informativo, puntualmente mirato e qualitativamente garantito, a disposizione degli operatori del settore. Dall'aggiornamento su tutto quanto prodotto in rete riferibile all'ambito mediatico, fino alla ricerca delle intelligenze più vigili e sensibili. Essenziale sarà dunque l'ambito operativo per la formazione delle competenze sull'informazione-comunicazione. Laddove vi è un vuoto completo d'attenzione, nel quale attualmente passano le più scandalose, e moralmente degradanti, forme di stravolgimento della professione giornalistica. Saranno inoltre coinvolte in maniera decisiva le organizzazioni dei consumatori; considerando la comunicazione alla stregua di un consumo primario, reputiamo essenziale garantire una tutela di primo piano. Garantire un univoco riferimento politico-sociale. E' crescente, ed oramai diffusa, la consapevolezza di essere minacciati non da un fantomatico nemico esterno all'Occidente, ma da forze potenti che nascono dall'interno dell'Occidente. Tuttavia, sul terreno dell'etica, della correttezza, della qualità della comunicazione, costruttori di notizie e disinformatori sono più deboli di quanto sembrano, perché sono servi di tutti i padroni. La loro apparente invulnerabilità deriva dal fatto che non sono mai stati realmente sfidati. MegaChip vuole dunque dare battaglia, con obiettivi mirati e dichiarati. Un'azione politica e culturale contro il sistema mediatico così come funziona e opera, per incalzarlo dovunque sia possibile e imporgli correttezza informativa e comunicativa. Una prassi di sensibilizzazione e pressione nei confronti della rappresentanza politica. Una capacità propositiva costante per assicurare qualità, attendibilità e visibilità all'intero progetto, fino a divenire, laddove non sia garantita sufficiente permeabilità ai contenuti, riferimento democratico esso stesso. MegaChip è dunque un progetto articolato, che fa della sua complessità un punto di forza. Vogliamo unire le mille gocce in un'esperienza comune, capace in prospettiva, di agire in forme coordinate e simultanee, divenendo in questo modo, "notizia". Valorizzeremo le molteplici specificità in una proposta comune, salvaguardando l'identità di ciascuno. Questo ci proponiamo di fare. Su questo apriamo una discussione con tutti coloro che avvertono l'esigenza strategica di affrontare questo inedito versante di lotta. Lo riteniamo un passo decisivo per l'irrinunciabile tutela della democrazia, dei diritti sociali e civili, e della pace. (Di Giulietto Chiesa e tanti altri, Roma, 25aprile 2002)

Allora, che FAO?
Dal 9 al 13 giugno si svolgerà a Roma il vertice mondiale dell'agenzia Onu per l'alimentazione e la fame nel mondo, con la partecipazione dei governi di tutti paesi facenti parte delle Nazioni Unite. Negli stessi giorni del vertice FAO s'incontreranno, sempre a Roma e su scala globale, le organizzazioni non governative e della società civile che lavorano sui temi della cooperazione allo sviluppo dei paesi del Terzo Mondo, dell'agricoltura, dell'alimentazione, dell'ambiente. Il movimento dei movimenti, riunitosi a Porto Alegre nel Secondo Forum Sociale Mondiale ha deciso di far parte integrante di questo vertice alternativo e inoltre di far pesare la propria presenza e i propri contenuti con una mobilitazione nei due giorni precedenti all'inizio delle riunioni. Il 7 giugno si terranno a Roma delle assemblee dei forum sociali italiani e non solo, mentre l'8 di giugno, secondo l'indicazione data a Porto Alegre dal maggiore dei sindacati internazionali dei lavoratori della terra, cioè Via Campesina, si terrà una manifestazione internazionale, lanciata con un appello di contadini ed esponenti dei popoli indigeni incarcerati ingiustamente in mezzo mondo. La parola d'ordine comune al Forum ONG/OSC e al movimento è quella della sovranità alimentare, articolata in diverse proposte e rivendicazioni; il contributo che viene direttamente da Porto Alegre è inoltre la denuncia chiara di un insostenibile connubio fra guerra e fame, fra politiche neoliberiste e povertà. Per far pesare questi contenuti è indispensabile attivare una mobilitazione che coinvolga più gente possibile a partire dai social forum, che, pur avendo indicato lo scorso autunno, quando si sarebbe dovuto svolgere il vertice FAO, questo come uno degli appuntamenti più importanti, ora si trovano in un pesantissimo ritardo politico prima che organizzativo. Come realtà che da tempo hanno intrapreso nel territorio bolognese un percorso sui temi dell'agricoltura e dell'alimentazione, invitiamo tutti a rivolgersi con attenzione a quest'appuntamento e a contattarci per l'organizzazione di iniziative cittadine sui temi al centro della discussione.
In particolare per sollevare alcune delle contraddizioni più inquietanti dell'attuale fase dello sviluppo capitalistico:
- La questione degli Organismi Geneticamente Modificati, che secondo il vertice ufficiale dovrebbero risolvere il problema della fame nel mondo ma che in realtà riproducono disuguaglianze sociali ed economiche fra i paesi ricchi e quelli poveri, nonché minacciano la salute umana e l'equilibro ambientale; 
- La questione della mercificazione e privatizzazione del vivente, che le multinazionali dell'agro-industria e del biotech stanno portando avanti attraverso azioni di biopirateria e di brevettazione di tutto ciò che si muova sulla faccia della Terra. 
- La riforma della Politica Agricola Comunitaria (PAC), che sostiene finanziariamente un tipo d'agricoltura industrialista e iperproduttivista, che sta mostrando, attraverso le varie emergenze "Mucca Pazza" e "Pollo alla Diossina", tutta la precarietà e insicurezza alimentari che è riuscita a creare in pochi decenni di dominio incontrastato. 
- La questione delle relazioni sempre più forti fra guerre militari e guerre economiche e sociali, individuando nella vicenda mediorientale dell'occupazione della Palestina uno degli episodi più drammatici e attuali. (Bologna Social Forum)

BUONA NOTIZIA! Buon Caffè!
Se non lo sapete, il caffè CTM miscela di qualità arabica e robusta si è classificato al 1° posto dell'indagine tra i migliori caffè in mercato fatto dalla nota rivista "ALTROCONSUMO". La rivista valuta le caratteristiche del caffè, della confezione, di igiene, la bontà (prova di degustazione), e il costo del pacchetto. E il caffè CTM è il migliore, prima del Lavazza, Splendid e altri caffè superpublicizzati. É proprio il caso di smentire chi ancora afferma che i prodotti del Commercio equo sono più cari, a parità di qualità. http://www.altroconsumo.it

Petrolio, banche e le pianticelle lillipuziane
Oggi mentre camminavo per il centro sono stato fermato da della gente con dei cappelloni verdi che distribuivano dei volantini davanti ad una banca. Erano gente della rete di Lilliput che protestavano contro un oleodotto in Ecuador che minaccia l'ambiente ed è finanziato dalla BNL. Alle persone che si fermavano veniva data una pianticella e poi, chi voleva, poteva entrare dentro la banca ha deporre la piantina come forma di protesta. Io ovviamente l'ho fatto, ho messo la mia piantina in banca e sono uscito. Trovo che questa iniziativa sia ganza, dovremmo farla conoscere a giro. (fonte: Rete Lilliput Vicenza)

INFORMAZIONI E RIFLESSIONI (INTERNAZIONALE) 
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RINVIATA L'AZIONE DI PACE A KISANGANI
Avrebbe dovuto svolgersi dal 22 al 27 maggio, in concomitanza con il Simposio internazionale per la pace in Africa (Sipa). Gli esponenti della società civile congolese, però, sono stati costretti a sospendere il Simposio, poiché che erano venuti a mancare i criteri minimi di sicurezza, non solo per i partecipanti stranieri, ma soprattutto per i delegati provenienti dalle altre regioni del Congo e per la stessa popolazione locale. In effetti, gli ultimi dieci giorni hanno visto, nell'indifferenza della gran parte dei media, un'improvvisa recrudescenza della guerra che ormai da tre anni sconvolge la regione: fonti attendibili parlano di almeno 200 morti, in gran parte civili. I pacifisti italiani, riuniti in assemblea, hanno comunque deciso di proseguire l'azione spostandosi a Roma, ospiti della locale comunità congolese, con l'obiettivo di rompere il silenzio sul dramma del Congo e dell'Africa in generale. Vogliono far giungere alle istituzioni italiane, europee ed internazionali il grido di un popolo che esige l'applicazione delle risoluzioni dell'Onu sulla smilitarizzazione di Kisangani e un vero processo di pace per consentire il ritiro di tutte le forze armate, la riunificazione del Paese e la sua democratizzazione. La lacerata città congolese è l'emblema delle guerra che nella zona dei Grandi Laghi africani coinvolge sei Stati e ha causato dall'agosto del 1998 almeno tre milioni di morti. Un olocausto che si consuma in uno dei Paesi più poveri del mondo ma con giacimenti di materie prime fra i più ingenti del pianeta. Al fine di dare visibilità, presso l'opinione pubblica italiana, al dramma congolese e alla situazione attuale di Kisangani, nei giorni scorsi i manifestanti hanno realizzato azioni e performances nonviolente di sensibilizzazione in diverse strade e piazze di Roma. Inoltre, dopo aver costatato che la conferenza stampa convocata per il 24 maggio, è stata quasi del tutto disattesa dagli organi di informazione, gli stessi hanno deciso di stazionare pacificamente in via Mazzini, davanti alla sede Rai, dove il capo dell'Ufficio Stampa, dott. Nava, ha ricevuto una delegazione degli stessi. Si è preso inoltre contatto direttamente con diversi organi istituzionali, quali le Presidenze della Repubblica, del Consiglio, del Senato, della Camera, il Gabinetto del Sindaco di Roma e la Segreteria dello Stato Vaticano. Tra i vari contatti ricordiamo quello con la senatrice Tana de Zulueta, che è scesa ad incontrare i partecipanti nei pressi di Montecitorio, e con l'europarlamentare Luisa Morgantini. Sono state inviate lettere per sollecitare concrete risposte sul piano politico e diplomatico al Presidente della Commissione Europea Romano Prodi, all'Onorevole Silvio Berlusconi in quanto Ministro degli Esteri, ai Presidenti delle Commissioni Esteri di Camera e Senato on. Selva e sen. Provera, al Presidente del Senato Marcello Pera, al Presidente della Repubblica Ciampi, al Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan e all'arcivescovo di Kisangani, mons. Laurent Monsengwo (sintesi degli ultimi comunicati curati da Mariagrazia Bonollo, Ufficio stampa 348/2202662) Info: tel. 049/8070522 tel/Fax. 049/8070699 - beati.africa@libero.it - www.beati.org/sipa2

Madagascar - Le orsoline di Verona lanciano un S.O.S. a Prodi
Un’isola. Uno Stato. Ma due presidenti rivali. Storia di un’elezione tramutatasi in guerra civile. Nell’indifferenza del mondo. La lettera sotto riportata per intero, indirizzata al presidente della Commissione europea Romano Prodi, è partita pochi giorni fa da Verona. Da un convento di suore orsoline. Le quali non solo sono informatissime sulla crisi che da mesi sta dilaniando il Madagascar nel quasi totale silenzio dei media occidentali. Ma da essa sono direttamente toccate. «Perché noi orsoline di Verona nell’Isola Rossa ci siamo da 42 anni, da quando questo popolo è stato dichiarato “indipendente” dalla Francia», ci dice suor Maria Giovanna Caprini. «Con il popolo malgascio abbiamo vissuto la lunga dittatura del “socialista” Ratsiraka, sostenuto dalla Francia. E ora che tutto potrebbe migliorare...» Che cosa sta accadendo in Madagascar? Il resoconto essenziale dei fatti è descritto nella lettera a Prodi. Dove è anche detto il perché di questo Sos lanciato all’Europa per le sorti di quel remoto paese. Ecco dunque la lettera:

”Gentile presidente Prodi...”
Verona, 20 maggio 2002
Gentile presidente Prodi,
associazioni, gruppi di volontariato, gruppi missionari, cittadini che hanno a cuore le sorti del Madagascar si sono incontrati sabato 18 maggio 2002 a Verona, presso la congregazione delle suore orsoline Fmi, per discutere in merito alle iniziative da realizzare a sostegno di quanto sta accadendo in Madagascar. Purtroppo dal mese di dicembre questo paese è dilaniato da un conflitto interno, determinatosi a seguito delle elezioni presidenziali del 16 dicembre 2001, che ha visto contrapporsi il presidente uscente Didier Ratsiraka e lo sfidante Marc Ravalomanana [nella foto sopra, ndr]. Lo spoglio elettorale dei voti appare subito discutibile: lo sfidante Marc Ravalomanana sostiene di aver vinto già al primo turno con il 53 per cento, mentre i dati ufficiali riconoscono allo stesso solo il 46,2 per cento, con la conseguenza di dover ricorrere al ballottaggio. La situazione da allora si è evoluta sempre più negativamente senza trovare soluzioni di sorta: prima lo sciopero generale e poi i primi incidenti, con morti e feriti, che hanno sconvolto quello che rimane uno dei paesi più poveri del mondo. Le manifestazioni popolari, che hanno riconosciuto di fatto Marc Ravalomanana vincitore delle elezioni di dicembre, suggeriscono a Didier Ratsiraka di rifugiarsi a Tamatave, sua città natale e maggior porto del Paese, dove arrivano la maggior parte delle merci e degli aiuti destinati al Madagascar. Così, nel tentativo di isolare la capitale Antananarivo dal resto del Paese, da parte di uomini fedeli a Ratsiraka, vengono fatti saltare i ponti e bloccate le principali strade che conducono alla capitale. Il risultato è drammatico perché i prezzi dei generi alimentari e dei medicinali salgono alla stelle, con conseguenze disastrose per la popolazione. Una catastrofe consumata in silenzio: fonti della Misna (Missionary Service News Agency) purtroppo parlano di almeno 7.500 bambini di età inferiore ai 5 anni e 400 donne, morti “dimenticati dal mondo”. Alla base di questa tragedia, la carenza – e in alcuni casi l’assoluta mancanza – di rifornimenti di medicine e cibo in varie zone dell’isola, a causa dei blocchi stradali e degli incidenti che si sono susseguiti. Organizzazioni non governative presenti sull’isola segnalano che la crisi politica attuale è all’origine dell’aggravarsi della situazione sanitaria, che sta diventando critica.
I dati registrati sono inquietanti: una diminuzione della frequenza degli ospedali del 25 per cento; un’attività chirurgica che si limita alle urgenze nonostante l’aggravarsi della situazione sanitaria; un aumento del 10 per cento della mortalità nei reparti pediatrici; un problema sempre più grave nei trasporti causato dall’impennata dei prezzi del carburante (10 volte di più e cioè 5 euro al litro. Un operaio guadagna 30 euro al mese!) che causa un “assenteismo forzato” del 20/30 per cento del personale sanitario; un bisogno urgente di materiali chirurgici e di medicinali; un aumento del 20/30 per cento dei prezzi dei medicinali; un aumento dei prezzi dei prodotti di prima necessità (riso, zucchero, sale, olio e carbone) dal 100 al 200 per cento. Finalmente, nel mese di aprile del 2002, i due contendenti Marc Ravalomanana e Didier Ratsiraka, a Dakar in Senegal raggiungono un accordo che sembra possa porre fine ai disagi del popolo malgascio. In base alle intese raggiunte, sotto l’egida dell’Organizzazione degli Stati africani, i due avversari si impegnano ad accettare il risultato di un nuovo conteggio dei voti e a favorire la libera circolazione delle cose e delle persone, rimovendo i blocchi stradali. A conclusione delle verifiche è risultato vincitore Marc Ravalomanana con il 51,46 per cento, proclamato ufficialmente dall’Alta Corte Costituzionale presidente della Repubblica del Madagascar. Ma purtroppo l’altro sfidante Didier Ratsiraka non ha ritenuto valido il riscontro elettorale, peraltro concordato, e, vanificando gli accordi raggiunti a Dakar, ha continuato imperterrito nel tentativo di isolare la capitale Antananarivo, attraverso atti terroristici di inaudita gravità. La situazione è stata ulteriormente aggravata dalle dichiarazioni dei governatori di alcune province, fedeli a Ratsiraka, che hanno proclamato la secessione dal resto del Madagascar. Il Paese è ormai allo stremo, violentato da un ex-dittatore che non ha dimenticato metodi inaccettabili in ogni parte del mondo, come quelli della tortura. Tutto questo avviene mentre l’opinione pubblica mondiale è all’oscuro di quanto sta accadendo. Il Madagascar non fa notizia. I poveri non fanno notizia. In Italia solo pochissimi quotidiani hanno dedicato articoli di un certo peso per descrivere la situazione. Sentiamo il dovere di denunciare questo silenzio macchiato di sangue, nella speranza che l’attenzione internazionale possa impedire una guerra civile che sembra ormai inevitabile. Per questi motivi a nome di tutte le Associazioni, i gruppi missionari, i gruppi di volontariato, i cittadini, a diverso titolo interessati alle sorti del Madagascar, riunitisi il 18 maggio 2002 a Verona, CHIEDIAMO che l’Unione Europea riconosca ufficialmente il pronunciamento dell’Alta Corte Costituzionale del Madagascar che ha nominato Marc Ravalomanana presidente della Repubblica del Madagascar, come hanno già fatto la Svizzera, gli Stati Uniti d’America e la Germania. Tutto questo per restituire la speranza al popolo malgascio. (Per info: mariagiovannac@orsolinevrcasamadre.it )

CHIAPAS: COMUNITÀ INDIGENE MONTES AZULES SPROVVISTE DI TITOLO DI PROPRIETÀ SARANNO SGOMBERATE 
“Non ci saranno sgomberi”. Era stata questa la promessa rivolta dal governo messicano alle comunità indigene della Riserva della biosfera dei Montes Azules (Selva Lacandona, Chiapas), occupata trent’anni orsono da decine di comunità indigene. Una promessa, evidentemente, solo sulla carta dal momento che proprio in questi giorni è arrivato il contrordine: chiunque non sia in possesso di un regolare titolo di proprietà dovrà sloggiare. Il responsabile dell’Ufficio della presidenza per i popoli autoctoni, Xóchitl Gálvez, ha riferito che le autorità hanno l’unico obiettivo di “riportare la situazione sotto controllo” in questa zona del sudest messicano e agiranno “contro i trafficanti di legname” e non “contro le comunità indigene”. Un proposito che si scontra con la complessa realtà della regione, dove abitano almeno 7.500 sostenitori dell’Ezln (Esercito zapatista di liberazione nazionale). Sono proprio questi a temere maggiormente che il nuovo provvedimento si trasformerà in un’espulsione violenta di tutti i filo-zapatisti da parte dell’esercito messicano. Le comunità soggette allo sgombero, ha aggiunto Galvez, saranno trasferite in altri territori non ancora precisati. L’operazione costerà alle casse dello Stato una somma pari a 31 milioni di dollari. Va rilevato infine che un’eventuale azione contro i simpatizzanti della guerriglia non farà altro che aumentare la frattura tra il governo centrale e la fazione armata che fa capo al ‘Subcomandante’ Marcos. Va ricordato infatti che lo scorso anno, Marcos ha ufficializzato la rottura dei contatti con l’esecutivo del presidente Vicente Fox a seguito dell’approvazione della contestata ‘Ley indigena’ considerata lesiva dei diritti degli autoctoni per le sue connotazioni “razziste, classiste e discriminatorie.

Kenya: bambini di strada manifestano contro lo spaccio di stupefacenti 
Oltre 300 bambini di strada sono scesi per le vie di Nairobi per protestare contro lo spaccio di droga tra le famiglie senza fissa dimora. L'improvvisata marcia di protesta giovanile ha attraversato Kenyatta Avenue, in pieno centro città, creando notevole scompiglio alla normale circolazione viaria di quella che è considerata la zona d'affari della capitale. Lo riferisce il quotidiano kenyano 'People Daily', il quale ha anche precisato che la situazione si è fatta tesa quando per riportare l'ordine sono intervenute alcune squadre antisommossa della polizia. Gli agenti in cinque minuti sono riusciti a disperdere il piccolo gruppo di giovani. I bambini hanno poi raccontato alla stampa come da alcuni mesi nuovi spacciatori abbiano riempito le strade di colla da sniffare, hascisc e altri stupefacenti. A fare le spese di questo nuova ondata di droghe proprio i bambini delle famiglie di strada. I 300 bambini hanno anche lanciato un accorato appello al governo chiedendo alle autorità di Nairobi di bloccare lo smercio di droga che ha già causato tra gli stessi ragazzi numerosi casi di dipendenza. Secondo l'Unicef, i minori che sbarcano il lunario sulla strada sono circa 135mila in tutto il Kenya, di cui l'1,5 per cento (oltre 2mila) vivono "permanentemente" senza fissa dimora. Tra questi bambini sono molti quelli sieropositivi e una moltitudine i consumatori di droghe cosiddette "dei poveri". Una delle più micidiali per gli effetti sulla salute è la colla, 'thina' come viene detta in swahili, la lingua locale. L'immissione di queste sostanze gassose nell'organismo provoca la distruzione di numerose cellule cerebrali.

PADRE SORGE: IL LUNGO PONTE DELLA PACE 
In questi giorni si compie una tappa importante nella costruzione del lungo ponte della pace tra i popoli: il 1° luglio 2002 entra in vigore lo Statuto che istituisce la Corte penale internazionale. L’11 aprile scorso, infatti, è stato raggiunto e superato il quorum di 60 ratifiche, previsto dal Trattato di Roma del 1998. Saltano agli occhi, però, sia la mancata ratifica degli Stati Uniti, della Russia e di Israele (che pure avevano firmato lo Statuto), sia il rifiuto aperto della Cina. Nonostante queste assenze clamorose (e preoccupanti), l’istituzione della Corte penale internazionale è un evento di portata storica, paragonabile all’istituzione delle Nazioni Unite dopo la seconda guerra mondiale. La ragione è che non vi può essere pace senza giustizia. Perciò la nuova Corte penale, nata a giudicare in forma permanente le violazioni dei diritti umani, costituisce un vero e proprio pilastro a sostegno della pace nel mondo. Ovviamente, essa avrà giurisdizione solo sui cittadini degli Stati che hanno aderito (e aderiranno) al Trattato di Roma, e su quanti commetteranno crimini contro l’umanità nel territorio di questi stessi Stati. Tuttavia, è molto importante che sia stato compiuto un primo passo coraggioso - per quanto parziale - verso la globalizzazione della giustizia; non fosse altro perché esso è destinato a far maturare nella coscienza e nel costume dell’umanità quella cultura della legalità, che è alla base di una pace vera e duratura. Tuttavia, la soddisfazione per il traguardo raggiunto non deve far dimenticare ciò che la storia stessa insegna: la giustizia cioè è necessaria, ma da sola non basta. Finora hanno funzionato alcuni tribunali internazionali, istituiti ad hoc, per singoli casi: Pinochet si è potuto arrestare a Londra per i crimini compiuti in Cile; Milosevic è stato arrestato a casa sua per gli stermini in Bosnia e il colonnello Bagosora in Belgio per il genocidio commesso in Rwanda. Ora, dopo il 1° luglio 2002, è possibile raggiungere un traguardo ulteriore: da un lato, le violazioni della dignità della persona e dei diritti umani saranno considerate imprescrittibili, dall’altro, i crimini di guerra (indicati dalla Convenzione di Ginevra) e i crimini contro l’umanità (omicidi, genocidi, riduzione in schiavitù, deportazione, tortura, apartheid, sparizione forzata di persone…) non potranno più essere considerati da nessuno come "affari interni" di una nazione: chiunque si macchierà di uno di questi delitti - non importa se l’ultimo cittadino o un capo di Stato - sarà chiamato a renderne conto di fronte all’umanità intera. Questo la giustizia oggi lo impone. La pace, però, non s’impone. Si costruisce. Occorre perciò che la legalità sia sostenuta dalla solidarietà. Giovanni Paolo II non si stanca di ricordarlo: senza riconciliazione e perdono, che vanno al di là della stretta giustizia, non vi sarà pace vera. Perciò, mentre è auspicabile che il più gran numero di Stati ratifichi quanto prima il Trattato di Roma sulla giustizia internazionale, occorre che tutti ci impegniamo a stabilire nei rapporti tra i popoli un clima di dialogo, di mutua stima e di collaborazione. Solo dall’incontro tra giustizia e solidarietà nasceranno insieme la pace e la civiltà dell’amore. (di padre Bartolomeo Sorge) 

COOPERAZIONE: ITALIA ULTIMA DELLA CLASSE
La cooperazione europea con i paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (Acp) rischia a fine d'anno di arenarsi. Lo ha rivelato Poul Nielson, il commissario allo sviluppo, in occasione dell'ultimo consiglio dei ministri tenutosi a Bruxelles il 30 maggio scorso. Affinché l'accordo firmato a Cotonou nel giugno del 2000 possa entrare in vigore a gennaio del 2003, ha spiegato Nielson nel corso di una conferenza stampa, bisogna che sia ratificato entro la fine dell'anno. In caso contrario, l'aiuto a numerosi paesi s'interromperà. La questione riguarda 13,5 miliardi e mezzo di euro assegnati al nono Fondo europeo dello sviluppo (Fed) per il periodo 2002-07, ai quali si aggiungono 9 miliardi di fondi non utilizzati durante le Convenzioni precedenti, di cui la più grossa parte è stata riversata nel nono Fed. Paradossalmente saranno penalizzati proprio gli stati che hanno utilizzato meglio i fondi messi a disposizione (Botswana, Namibia e Camerun). La questione riguarda non tanto i paesi Acp, che in 55 su 77 hanno ratificato l'accordo, quanto quelli europei, visto che la procedura richiede che la totalità degli Stati membri ratifichi l'accordo... Ora, alla fine di maggio, si è ancora lontani dall'obiettivo. Solo sette Stati lo hanno ratificato, sei ne avevano annunciato l'intenzione, ma due, il Belgio e l'Italia, a Bruxelles si sono ritrovati incapaci di fornire la garanzia che i rispettivi parlamenti possano assolvere il compito. Eddy Boutmans, segretario belga alla cooperazione, ha fatto capire che il ritardo è dovuto alla straordinaria complessità del sistema federale di questo paese, che richiede che ogni accordo internazionale riceva l'avallo del senato, della camera dei rappresentanti e delle cinque assemblee regionali e comunitarie. Ha spiegato comunque che il governo federale spera di far adottare il progetto prossimamente. L'atteggiamento dell'Italia, che non ha questo tipo di problemi, è invece considerato dai suoi partner più disinvolto. La delegazione italiana guidata del direttore generale alla cooperazione allo sviluppo del ministero degli affari esteri, Giandomenico Magliano, ha semplicemente indicato che la questione è di competenza del parlamento, senza fornire altre spiegazioni. “La situazione comincia a diventare problematica. C'è veramente il pericolo che la cooperazione si areni. Sarebbe un vero disastro, sia sul piano diplomatico che per l'immagine dell'Europa e per il drammatico rallentamento degli aiuti”, ha affermato il commissario Nielson, che ha esortato i due Stati ritardatari a risolvere le loro difficoltà. Peraltro, Nielson insiste sul fatto che l'incertezza potrebbe avere degli effetti negativi sulle previsioni del budget dei paesi in via di sviluppo che contano sull'aiuto europeo per programmare le loro spese nei vari campi: salute, strade, educazione, sviluppo rurale, eccetera... Anche le procedure di gare d'appalto per l'esecuzione dei progetti potrebbero essere paralizzate. Infine, gli interventi della Banca europea per gli investimenti - amministratrice per conto dell'Ue di circa 2,2 miliardi di euro che possono essere assegnati a progetti d'infrastrutture (acqua, elettricità, telecomunicazioni, eccetera) o al finanziamento di crediti alle piccole e medie industrie - saranno anch'essi bloccati se l'accordo di Cotonou non sarà ratificato. Da buon diplomatico, costretto a un dovere di riserva verso gli stati membri dell'Unione, Nielson ha affermato di non voler credere che la lentezza italiana ad adempiere i suoi doveri sia dovuta a un atteggiamento deliberato. Alla crisi aperta dall'Italia e dal Belgio, si aggiungono per i paesi dell'Acp altre ombre che offuscano il futuro della cooperazione europea allo sviluppo. Su iniziativa della Spagna, c'è la proposta di sopprimere il Consiglio dei ministri allo sviluppo e di lasciare deliberare su questi temi il Consiglio dei ministri degli affari esteri, già sovraccarico e con preoccupazioni ben diverse. “Una tale riforma nuocerà alla cooperazione allo sviluppo poiché la sottometterà agli imperativi della politica estera. Gli obiettivi specifici della cooperazione europea allo sviluppo (la lotta per sradicare la povertà nel mondo) rischiano di essere indeboliti. Una tale decisione, presa senza un dibattito democratico preliminare, rischia di costituire un cattivo segnale per i partner Acp e del terzo mondo in generale”, protesta da parte sua Eddy Boutmans. Sarà ascoltato? Niente è meno sicuro. Gli Stati europei hanno messo la cooperazione sempre più nelle mani dei ministri degli affari esteri. Inoltre, due Stati, la Spagna e il Regno Unito, vogliono legare la concessione dell'aiuto all'impegno da parte dei beneficiari, di riprendersi gli immigrati clandestini e i richiedenti asilo le cui richieste sono state rigettate. Non è tutto: in settembre iniziano le negoziazioni per gli accordi di partenariato e di libero scambio tra l'Ue e i paesi Acp. L'Europa fa attualmente una forte pressione affinché gli Stati Acp negozino come entità regionali omogenee. Vorrebbe dire che un paese come l'isola Maurizio, che riceve attualmente aiuti in quanto Commissione dell'Oceano Indiano - ma che appartiene ad altre entità regionali come il Comesa (Mercato comune dell'Africa orientale e dell'Africa australe) o la Sadc (Comunità dello sviluppo dell'Africa australe) - dovrà negoziare gli accordi di cooperazione e di commercio in seno alla stessa organizzazione. Ciò può sembrare razionale. Ma dal punto di vista europeo, presenta anche un vantaggio: poter brandire la carota dell'aiuto per ottenere dei vantaggi commerciali, un libero accesso per la flotta di pesca, ecc… Tali trattative sono avvenute con il Marocco e il Sudafrica: hanno negoziato degli accordi d'associazione e di libero scambio con l'Unione europea che, come contropartita, ha tentato di ottenere dei diritti di pesca per le sue navi. Trattative molto più difficili se l'entità con la quale si discute dell'aiuto non ha esattamente la stessa composizione di quella presso la quale si cercano delle aperture commerciali. Non è escluso che questo genere di situazione provochi delle tensioni di tipo diplomatico. Il Congo-Kinshasa o l'Angola, sono sia membri della Sadc che della Comunità economica degli stati dell'Africa centrale. Il fatto di essere obbligati a una scelta può creare delle tensioni tra gli Stati Acp. Qualcuno potrà interpretare le scelte del vicino come un gesto di sfiducia. (di François Misser - Nigrizia) 

A PROPOSITO DI PRATICA DI MARE 
Stando alle dichiarazioni dei Grandi della terra, la ‘Guerra fredda’ è stata definitivamente archiviata ieri a Pratica di Mare, in una giornata di sole in cui la Nato e il suo nuovo alleato, la Russia di Vladimir Putin, hanno scritto una pagina che passerà alla storia. In effetti, l’alleanza tra i due ex nemici, Nato e Russia, rappresenta un rivoluzione copernicana nel panorama geopolitico del nostro tempo. La solenne firma della ‘Dichiarazione di Roma’, ha formalmente sancito l'istituzione del Consiglio a Venti, in cui Mosca parteciperà alle decisioni dell'Alleanza Atlantica in nove settori, dalla lotta al terrorismo, alla non proliferazione delle armi di distruzione di massa, alla gestione congiunta delle situazioni di emergenza. Si delineano dunque, stando alle buone parole, nuove sfide all’inizio del terzo millennio. Ma i progetti vanno ben al di là della cooperazione militare. Dopo Pratica di Mare, bisognerà fare "passi in più" e Mosca "dovrà entrare nell'Unione Europea". È questa la convinzione del Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi, il leader che ha fortemente voluto il vertice di Pratica di Mare e che adesso spinge affinché la Russia possa avanzare anche nella strada di avvicinamento all'Europa. Se da una parte la giornata di ieri verrà ricordata come una tappa decisiva nel processo di distensione tra Occidente e Oriente, si profila uno nuovo scenario al quale la stampa internazionale non sembra dare molto credito: il crescente divario tra il Nord e il Sud del mondo. Per carità, non vogliamo gettare veleno, ma è difficile credere che ieri sia davvero scoppiata la pace, non foss’altro perché i focolai di guerra nelle periferie del mondo, dove peraltro vive più di tre quarti della popolazione del nostro pianeta, non cessano affatto. Non solo. Le politiche sul commercio di armi, anziché essere sottoposte a rigide restrizioni, vengono rese flessibili – caso italiano docet - nel rispetto di demenziali logiche imprenditoriali che affermano il primato del denaro sul valore sacrosanto della vita. “La pace è unica: non va lottizzata”, scriveva monsignor Tonino Bello, il compianto presidente di Pax Christi. “Nessuno può godere la pace quando si sa, come sappiamo, che in un posto della terra c’è un conflitto. Così non godiamo la pace, anche se stiamo attorno al focolare, anche se non ci manca niente”. Viene il dubbio che i Paesi ricchi, dopo Pratica di Mare, intendano difendersi dai poveri. Raul Follerau, apostolo dei lebbrosi, scriveva vent’anni fa che se tutti gli affamati della terra si dessero la mano attorno all’Equatore, stringerebbero trenta volte il pianeta tra le braccia. So bene che portare le cifre della fame intenerisce i cuori, ma i poveri non chiedono le squallide beneficenze dei signori della Terra, quanto piuttosto implorano giustizia. Non possiamo non sentirci provocati dal fatto che negli Stati Uniti le industrie di cibi per cani e gatti producano per ogni animale più di quanto si produca in India per ogni essere umano. Per non parlare della Svezia dove otto milioni e mezzo di persone consumano tanta energia quanta 600 milioni di africani. Non cerchiamo scuse, il terrorismo si sconfigge lottando contro la povertà e non col fuoco delle armi. (FONTE: www.misna.org )

E-MAIL 
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2 GIUGNO: CHIEDETE PACE
Oggi 2 GIUGNO 2002 a Stazzema dove mi sono recato in segno di protesta e penitenza (mentre a Roma si faceva mostra della nostra potenza militare ), ho trovato questa bella riflessione di Antonio Cecconi, è uno stimolo alla riflessione e alla speranza...nonostante tutto!! Al Presidente della Repubblica trovo che è inutile inviarla. (p.Agostino)

CHIEDETE PACE
Chiedete pace per Gerusalemme, fratelli ebrei, cristiani e musulmani, comune discendenza del Patriarca Abramo:spunti per voi il sole di giustizia!
Chiedete pace per i Grandi Laghi, fratelli e sorelle hutu e tutsi, popolo delle mille colline, prigionieri dietro le sbarre o prigionieri dell'odio: si dirigano i vostri passi sulla via della riconciliazione!
Chiedete pace per i Balcani, per il Kosovo e per la Serbia, per la Bosnia e la Croazia, per il Montenegro e l'Albania: che le diversità etniche e di religione scoprano la feconda fatica del dialogo!
Chiedete pace per tutte le guerre dimenticate, per tutti i combattenti drogati con la violenza, per tutte le donne e bambini indifesi, per tutti i campi non seminati e devastati, per l'aria ammorbata e le acque avvelenate: cessate di depredare la terra tornate a coltivarla come un giardino, cessate di fabbricare strumenti di morte e aprite i cantieri della solidarietà!
Chiedete pace in Italia e in Europa, tra antichi abitanti e nuovi cittadini arrivati dal Sud del mondo, dalle terre povere di mercati e banche, ricche di colori, suoni e sentimenti: che le antiche civiltà sappiano accogliere l'inedita sfida di una comune speranza. Chiedete pace nelle chiese e nelle moschee, nelle sinagoghe e nelle pagode, nei luoghi sacri di ogni fede e religione: che il corpo di ogni essere vivente diventi tempio di pace, tabernacolo d'amore, canto di vita piena per l'intera umanità. (Antonio Cecconi)

Preghiera esposta sulla piazzetta di Stazzema, luogo dell'eccidio dove furono uccisi dall'esercito nazista 560 civili, era il 12 Agosto 1944.

ASSOCIAZIONI & APPELLI 
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VACANZE ALTERNATIVE a Lavarone: CERCANSI VOLONTARI 
Il gruppo "amici di Mandacarù di Lavarone" nel periodo estivo apre, anche quest’anno, una bottega del Commercio equo e solidale. Perché non passare alcuni giorni di “ferie” in maniera alternativa? Il gruppo di Lavarone offre: accoglienza (vitto e alloggio) ambiente (natura e persone). Cosa si chiede ai volontari: fare il turno in bottega (orario 10.30 – 12.30 e 16.00 – 19.30) adattarsi (l’ospitalità è presso le famiglie del gruppo, non in albergo). Per permetterci di organizzare al meglio sia l’ospitalità che i turni in bottega è necessario prenotarsi per tempo al seguente numero telefonico 0464/784217 (Monica) oppure scrivere a giorgio.cor@tin.it

POESIAFESTIVAL
Prosegue il PoesiaFestival di Verona e della Valpolicella. Questi gli appuntamenti ancora in programma:
6 Giugno - Giovedì - ore 21.15, Villa Bertoldi - Settimo (Pescantina) «Dentro il giardino, nel retro del mondo», incontro con Paolo Ruffilli. Presenta Arnaldo Ederle. Ore 20.30 PreFestival: visita guidata alla villa.
7 Giugno - Venerdì - ore 21.15, Ca’ Verde - S. Ambrogio di Valpolicella «Buongiorno - Mezzanotte!», due assoli di danza e un duetto di danza e teatro accompagnati da versi di Anna Achmatova, Marina Cvetaeva e Emily Dickinson. Primo assolo Di ombre cerchiati gli occhi di Alessandra Vigna. Coreografia Simona Bucci - produzione Biennale Danza di Venezia. Secondo assolo Quduò di Antonio Montanile . Coreografia Antonio Montanile - produzione Biennale Danza di Venezia, Teatro Massimo di Palermo, Antonio Montanile, Duetto Belladonna di Giuliana Urcioli e Daria Anelli. Collaborazione alla regia Lech Raczak - produzione Uqbar Teatro.
10 Giugno - Lunedì - ore 21.15, Sala Maffeiana - via Roma – Verona, Fiamma rossa e nero d’ebano. Serata dedicata a Paul Verlaine, con Bruna Rossi, attrice - Cristina Miatello, soprano - Albertina Dalla Chiara, pianista. Musiche di R. Hahn, C. Debussy e G. Fauré. Presenta Quirino Principe
11 Giugno - Martedì - ore 21.00, Loggia di Corte Sgarzerie – Verona «Lionello Fiumi e i suoi amici poeti». «Poesia e musica sul tema: Le città». Voci di Agostino Contò, Mauro Dal Fior, Luca Dorizzi. A cura del Comune di Verona - I Circoscrizione Centro Storico in collaborazione con l’Associazione ARS.

CORSO DI FORMAZIONE DEL CENTRO NUOVO MODELLO DI SVILUPPO
Nell'ambito delle iniziative promosse dal GLT "Lente sulle imprese" il Centro Nuovo Modello di Sviluppo, diretto da Francuccio gesualdi, organizza a Pisa 1-7 Agosto 2002 (in collaborazione con il CESVOT) il seminario "RISVOLTI SOCIO AMBIENTALI DEL MERCATO GLOBALE"
Data e durata: 5 giorni di seminario residenziale con arrivo il 1° agosto e partenza il 7 agosto
Luogo: presso il Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Vecchiano (Pisa)
Contenuto: il corso verterà su il ruolo delle imprese e degli stati nel commercio internazionale, nascita e struttura dell'OMC, gli accordi sulle barriere tecniche e sugli standard sanitari; l'accordo sull'agricoltura;
l'accordo sui brevetti; l'accordo sui servizi; l'accordo sugli investimenti; gli accordi di libero scambio; l'accordo di libero scambio Europa/Messico;prospettive per il futuro
Obiettivi: il corso si pone la finalità di formare volontari ed esponenti di associazioni provenienti da vari parti di Italia affinché possano fare formazione nei rispettivi territori e possano diventare un punto di riferimento per iniziative di resistenza sui temi della globalizzazione con particolare riferimento al commercio.
Iscrizioni: Centro Nuovo Modello di Sviluppo, via della Barra 32, 56019 Vecchiano (Pisa), e-mail coord@cnms.it, fax 050-82.63.54.Le iscrizioni sono aperte fino al 30 giugno. E' ammesso il numero massimo di 25 persone. Gli organizzatori si riservano di fare delle selezioni sulle candidature in modo da garantire una partecipazione quanto più estesa a livello territoriale. Si prega di specificare oltre ai dati personali, le attività già svolte sui temi della globalizzazione a livello personale e dall'associazione di appartenenza. Si prega anche di indicare l'uso che si pensa di poter fare a livello individuale e di gruppo dell'arricchimento orto dal corso. Il corso è diretto a volontari del mondo sindacale, delle organizzazioni del commercio equo e della cooperazione internazionale e più in generale delle associazioni di volontariato.

CORSO DI FORMAZIONE F.S.E promosso da CGIL di Vicenza
Il sindacato CGIL di Vicenza organizza un CORSO DI FORMAZIONE F.S.E. sul tema: LA GLOBALIAZZAZIONE DELL'ECONOMIA E DEI DIRITTI. L'obiettivo del corso è fornire a funzionari sindacali e delegati di aziende internazionalizzate un quadro di riferimento, strumenti, ipotesi di pratiche politiche collettive (contrattazione) e personali (consumi) in riferimento agli scenari sociali, politici, culturali ed economici apertisi in questi anni e contraddistinti da processi profondi di globalizzazione. Tali processi hanno caratterizzato finanza ed economia; a rilento si va affermando la necessità di globalizzare in primo luogo i diritti di uomini e donne che rischiano di perdere, in assenza di essi, identità, dignità, valore. Il corso è articolato in tre momenti.1) Lo scenario internazionale, l'internazionalizzazione dei mercati, le delocalizzazioni. Le imprese multinazionali e le dinamiche delle piccole medie imprese. Gli organismi internazionali. (1 giornata). Relatori: Francesca Lazzari (economista), Miro Soli (ricercatore).20 giugno 2002 Casa S.Bastian, Vicenza; 2) Il ruolo del Sindacato in questi processi: la CES (Confederazione Europea dei Sindacati), i CAE (Consigli Aziendali Europei), la contrattazione nazionale e aziendale per le gestione degli effetti che un'economia globalizzata produce qui e nel pianeta. (1 giornata) Relatori: Walter Cerfeda (Responsabile Segretariato europeo CGIL), Valeria Fedeli (Presidente Sindacato tessile europeo) 4 luglio 2002 Casa S.Bastian, Vicenza; 3) Altri modelli di sviluppo, equi e solidali. Altri modelli di consumo e di partecipazione. Una sfida per il futuro del Sindacato, una sfida per ciascun abitante del pianeta. (1 giornata) Interventi da definire. 16 luglio 2002 Casa S.Bastian, Vicenza.

Festa della musica europea a Legnago (VR): concorso
ARCI N. A. Comitato Provinciale di Legnago, in occasione della “FESTA DELLA MUSICA europea” con il patrocinio e il contributo del Comune di Legnago, in collaborazione e con il supporto di Radio S.Bonifacio promuove: “ESTATE ROCK 2002”, VII° edizione, rassegna-concorso di gruppi musicali di base. La manifestazione, giunta quest’anno alla settima edizione, negli anni scorsi ha registrato una nutrita partecipazione sia di gruppi che di pubblico. La rassegna si articola in tre fasi: 1.fase: selezione dei gruppi con esibizioni live che si terranno a Vallese di Oppeano presso: “EYE VISION disco bar” via A.Salieri, vicino a superstrada (Transpolesana) nelle sere dal 07 al 12 luglio con inizio alle ore 21. 2.fase: esibizione finale delle quattro bands finaliste con designazione del gruppo vincitore presso: “CORTE SAMUELE” a San Pietro di Legnago il 19-20 e il 28 luglio sempre con inizio alle ore 21. 3.fase: IL PREMIO PER IL GRUPPO VINCITORE CONSISTE NELLA REGISTRAZIONE DI UN DEMO-TAPE PRESSO UNO STUDIO PROFESSIONALE. Le iscrizioni sono già iniziate e termineranno il I° LUGLIO 2002. I gruppi che vogliono iscriversi possono trovare il regolamento e scheda iscrizione presso il Comitato ARCI di Legnago, sito in Viale dei tigli n.42, tel.0442/26053, Per maggiori informazioni o per avere regolamento e scheda via mail: legnago@arci.it 

Terzo incontro di NOI SIAMO CHIESA del Nord-Italia del 16 giugno 2002 alla Cascina Contina (Rosate, Milano)
L'incontro ha lo scopo di discutere della situazione generale della presenza dei credenti nel nostro paese e dei programmi realizzati o da realizzare da parte di "Noi Siamo Chiesa". Servirà anche e soprattutto per stabilire rapporti reciproci di conoscenza e di amicizia tra chi condivide una comune sensibilità su come cercare di vivere l'Evangelo anche nel suo aspetto comunitario nella nostra Chiesa. Programma: Ore 9,30 Arrivo alla cascina Contina; Ore 10 Preghiera comunitaria; Ore 10,15 Saluto da parte dei fratelli e delle sorelle della cascina Contina e presentazione di tutti i partecipanti/e all'incontro; Ore 10,30 Informazione sulle iniziative realizzate in Italia con riferimento alla situazione ecclesiale postgiubileo. Discussione e proposte; Ore 12 Informazione a cura del portavoce nazionale Luigi De Paoli sul movimento internazionale IMWAC, sullo scenario in cui si colloca e sulle iniziative in cantiere. Discussione e proposte; Ore 13 Preghiera comunitaria e pranzo a cura della cascina Contina (contributo libero per le spese); Ore 14,30 I cristiani e "Noi Siamo Chiesa" a Genova, alla Perugia-Assisi e a Porto Alegre. Il nuovo movimento, la discussione sulla Convenzione europea e le "radici cristiane", il Forum Sociale Europeo di novembre. Discussione e proposte; Ore 17 Eucaristia comunitaria; Ore 18 Saluti. I bambini potranno trovare un ambiente molto piacevole dove giocare. Tutti portino materiali ( pubblicazioni, libri ecc.. da fare conoscere , da vendere o da regalare …). Durante l'incontro cercheremo il più possibile di parlare dei soggetti ecclesiali e laici da coinvolgere nelle iniziative che facciamo, dando indicazioni, portando testimonianze ecc… L'incontro è aperto anche a chi vuole conoscere Noi Siamo Chiesa e non ha ancora frequentato i nostri incontri . Il clima sarà tra di noi e con chi partecipa per la prima volta di fraternità e di amicizia . Info: chiarotta@libero.it 

IL SEGNO DELL'ACQUA 
Ecomuseo Provincia di Torino, Comunità Montana Bassa Valle di Susa e Val Cenischia, Associazione Comitato della Resistenza del Colle del Lys, Il Dialogo Soc. Cooperativa r.l., Pro Natura Valsusa, Comunità Europea, presentano la mostra: IL SEGNO DELL'ACQUA - ALLUVIONI IN VAL SUSA, presso Ecomuseo della Resistenza - Colle del Lys. Inaugurazione sabato 8 giugno 2002 - ore 16. La mostra proseguirà fino al 30 giugno 2002 - Il Centro museale del Colle del Lys è aperto tutti i sabati e le domeniche - Orario: 10 - 12,30 / 15 - 18. Per informazioni : Associazione Comitato della Resistenza del Colle del Lys, Palazzo Civico via Capra 27 10098 Rivoli (TO) tel 011.9532286 

MONDIALI ANTIRAZZISTI
Dopo i Mondiali dei grandi calciatori, degli interessi commerciali e delle televisioni, ripartono i Mondiali fatti da ragazze e ragazzi per una testimonianza contro il razzismo. al via i "Mondiali Antirazzisti 2002" festa multiculturale e torneo di calcetto contro il razzismo! Montecchio Emilia (RE) 4 - 7 luglio 2002 - Organizzati dal Progetto Ultrà-Uisp Emilia Romagna e dall’Istoreco Reggio Emilia. Dal 4 al 7 luglio 2002 verrà organizzato a Montecchio la sesta edizione dei "Mondiali Antirazzisti", che anche quest’anno ospiterà gruppi ultras d’Italia (Milan, Bologna, Perugia, Venezia, ...) e d’Europa (Manchester United, Schalke 04, Rapid Vienna, Standard Liegi), comunità di immigrati provenienti da ogni parte del Mondo: senegalesi, cileni, kossovari, pakistani, kurdi… L'iniziativa offre ai partecipanti – che appartengono a culture, religioni, colori e sessi diversi – occasioni di socializzazione mirate, al dialogo al confronto e alla conoscenza reciproca. Da più parti viene detto che la diversità è una ricchezza, ma spesso gli episodi che avvengono nelle nostre società o durante le manifestazioni sportive sembrano negarlo e la differenza viene considerata come una barriera e la diversità fa paura. I Mondiali Antirazzisti puntano proprio a rompere queste barriere e a mostrare come la conoscenza, la frequentazione e il confronto con “l’altro” siano armi vincenti per sconfiggere i pregiudizi e costruire pratiche e modelli di convivenza tra culture diverse. Per quattro giorni più di 1.500 persone, in rappresentanza di 120 squadre (maschili, femminili e miste) formate da gruppi di ultras italiani e tifosi europei, organizzazioni antirazziste, centri giovanili, associazioni di immigrati e comunità locale, si incontreranno in un torneo non competitivo e potranno, oltre ad affrontarsi sui campi da gioco, tifare e divertirsi sugli spalti e godere di un nutrito programma ludico e culturale. Verrà creata una "Piazza Antirazzista", in cui tutti i gruppi partecipanti potranno portare ed esporre su pannelli appositamente predisposti il loro materiale autoprodotto (articoli, foto, magliette, adesivi, striscioni…) a testimonianza della lotta contro il razzismo. La Piazza, inoltre, sarà il luogo dove si svolgeranno dibatti sul tema. Ad inaugurare l'edizione di quest'anno ci saranno l' "Accademia dei Remoti" ed i "Tamburi di Offagna", che proporranno una allegoria del mondo calcio tramite uno spettacolo pirotecnico itinerante per le vie del paese. Venerdì 5 e sabato 6 luglio si terranno un concerto della "Banda Bassotti" e una ska-reggae-night con il gruppo tutto femminile delle "Tremende" ed il sound system "step on it" che presenterà la nuova compilation dei Mondiali Antirazzisti. Info: istoreco_relazioni@yahoo.it 

Diritto d'asilo: una questione di civiltà 
Il 20 giugno ricorre la Giornata internazionale del rifugiato e quest'anno per ICS si colloca all'inizio della campagna nazionale Diritto di Asilo: UNA QUESTIONE DI CIVILTA', promossa insieme a Medici Senza Frontiere e Amnesty International. Vorremmo che la giornata del 20 giugno potesse essere l'occasione per parlare di diritto di asilo inteso come diritto umano fondamentale e di rifugiati, i quali hanno alle spalle una fuga e di fronte un avvenire incerto in un paese come l'Italia che non riesce a garantire l'adeguata protezione e accoglienza. Vi proponiamo di promuovere per il 20 giugno delle iniziative a livello locale, in modo tale da costruire una "rete di eventi" concomitanti in tutta Italia. Il carattere delle singole iniziative deve necessariamente tenere conto del contesto territoriale in cui si collocano e delle peculiarità di chi le promuove. Possono essere incontri pubblici, assemblee, concerti, gare sportive, mostre, ecc. Vi comunichiamo, inoltre, che il 20 giugno sara' anche il giorno delle citta' dell'asilo. Abbiamo infatti proposto a molti enti locali impegnati nell'accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati, di mobilitarsi per promuovere e sostenere il diritto di asilo e il sistema nazionale di accoglienza, nato con il PNA (Programma Nazionale Asilo). ICS coordinera' su piano nazionale le singole iniziative attraverso l'ufficio stampa e il settore Asilo e Immigrazione. Vi preghiamo pertanto, di farci pervenire la vostra adesione alla gionata del rifugiato (indicandoci anche l'iniziativa che intendete promuovere) non oltre il 10 giugno. Per ricevere materiali, per comunicare l'adesione e per richiedere informazioni potete contattare l'ufficio ICS di Roma: Tel 06 85355081 Fax 06 85355083 E-mail: networkasilo.ics@tin.it

Corso biennale per operatori di prevenzione
Nel novembre del 2002 inizierà un Corso biennale di specializzazione per Operatori di Prevenzione aperto a laureati e diplomati di Scuola Superiore. L'iniziativa è promossa dalla Scuola Superiore Internazionale di Scienze della Formazione di Venezia (SISF www.sisf-isre.org ), con il riconoscimento della Università Salesiana di Roma, con la collaborazione del Centro Pedagogico per l’Orientamento e la Formazione (CePOF) di Verona, dell'Iripes di Pordenone e dell’A.I.PRE di Roma. I seminari di base si svolgeranno con cadenza mensile o quindicinale, il sabato e la domenica, a Venezia, nella sede della SISF, mentre per le previste 150 ore di laboratorio e formazione integrata le sedi potranno essere quelle dell'Iripes di Pordenone o del CePOF di Verona. Il corso si rivolge a quanti intendono qualificare la propria professionalità per abilitare a realizzare, coordinare, gestire e valutare progetti integrati di prevenzione sul territorio. In particolare sono destinatari del corso le persone che già operano o si preparano ad operare negli ambiti socio-psico-pedagogico e socio-sanitario, con compiti di elaborazione e coordinamento di progetti di prevenzione, così come coloro che intendono esercitare forme di autoimprenditorialità nel sociale, in qualità di consulenti esperti con enti pubblici e privati, nella ideazione, realizzazione e supervisione di progetti in ambito preventivo. Superati gli esami e discussa la tesi sarà rilasciato il diploma di Operatore Specializzato di Prevenzione per i laureati e di Operatore di Prevenzione per i diplomati. Le iscrizioni, precedute da un colloquio individuale obbligatorio, si chiuderanno a fine settembre 2002. Per informazioni: dott.ssa Paola Ottolini - CePOF, via Regaste S. Zeno, 17 - 37123 Verona - Tel.045 8031301.

Soggiorni in autogestione alla scoperta dell'Altopiano di Asiago 
"La Pineta" di Traverso Mario Via Pineta, 13 36010 Cesuna (VI) Tel. Fax.: 0424 – 67243 Cell: 347.4584899 www.altopiano-asiago.com/lapineta lapineta@keycomm.it Dal 1990, offro ad Associazioni di qualsiasi tipo, la possibilità di poter svolgere le loro attività di ritiri o di centri estivi, in una struttura , ex albergo, con adiacente: parcheggio privato, spogliatoio con campo da calcio e da tennis. Vi scrivo per mettervi a conoscenza delle opportunità che offriamo al ”La Pineta”, siamo a Cesuna frazione del Comune di Roana ad 8 km. da Asiago, nell’Altopiano dei 7 Comuni. Nato come albergo nel 1960, avvolto da boschi d’abete rosso si presta benissimo come punto d’appoggio per visite culturali o come base di partenza per numerose escursioni in tutto l’Altopiano. … il centro del paese è a 5 minuti a piedi. Abbiamo lavorato con: il W.W.F. per campi estivi provinciali e nazionali; con parrocchie ed A.N.S.P.I. organizzando soggiorni per anziani e centri estivi per giovani; con portatori di handicap; con gruppi di escursionismo equestre e club di M.T.B., con associazioni sportive per ritiri in preparazione del campionato; con sezioni del C.A.I.; con la C.I.S.L. per incontri di formazione, con gruppi A.G.E.S.C.I. per campi scout. Proponiamo soggiorni di meublè oppure la formula dell’Autogestione, inoltre, durante tutto l’anno visite ed escursioni guidate con operatore turistico alla scoperta dell’Altopiano di Asiago dei 7 Comuni, sia in estate che d’inverno con sci da fondoescursionismo o ciaspe, giornate di didattica ambientale per scuole elementari e medie. Possibilità di soggiorni anche in appartamento!!!

MassMedi@ 
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Ma che bello spettacolo!
Da: “la Regione Ticino”, Edizione Chiasso e Mendrisio (Svizzera), anno 11, numero 119, sabato 25 maggio 2002, Franchi 1,80

Per una volta tanto, niente commenti velenosi della stampa "comunista": leggiamo come commentano, a 60 km da Milano, lo show elettorale del Presidente operaio.

Parte la musica - trionfale - e la telecamera inquadra l'ospite. un signore bonario e simpatico. Sorriso ammaliante, doppiopetto impeccabile, capelli curati. L'intrattenitore lo presenta e promette una serata tutta da gustare. S'inizia, con una scritta che campeggia sulla sfondo: «Un laurà de la Madona». Che sia una delle tante trasmissioni sul recupero del dialetto lombardo, magari sponsorizzata dalla Lega Nord? Attendiamo fiduciosi. «Quello» che dovrebbe - il condizionale è d'obbligo perché parla sempre l'ospite ma forse lì si usa così - condurre il gioco, sorride compiaciuto ed è tutta un'armonia. Finalmente uno spettacolo dai toni bassi, senza polemiche, insulti in diretta e stai zitto tu che io alzo la voce. Davvero un bel clima, con tanto glamour. L'ospite ci racconta come ha ridato la vita ad una bambina condannata a vivere due mesi dentro quattro mura. L'ha presa per mano e l'ha riportata in Italia. Certo, l'ha mostrata alle telecamere ma perché spinto da un motivo d'orgoglio. E se l'è portata anche in ufficio per far vedere dove lavora lo «zio». L'intrattenitore approva, sempre col sorriso stampato sul viso. Però! Un tocco di sentimentalismo davvero non guasta. Basta con la televisione stracolma di violenza, di guerre, di attentanti terroristici, di sangue, di noiose discussioni, dei politici tignosi. Evviva l'approccio soft. Rassicurante.
Passa il tempo e la cosa va avanti un po' stiracchiata. Niente paura. Il bravo intrattenitore mangia la foglia e voilà: spunta fuori una cattedra. L'ospite lascia la sua sedia e prende posto, come un vero maestrino. Un po' pedante, per la verità. Poi il colpo di genio: tira fuori un papiro e lo srotola davanti alla scrivania. E sorride, felice. È contento. Sta parlando un signore che s'intravede su un video: è collegato da un altro studio. Questo parla, parla -tutto serioso - e l'ospite sorride, sorride. In studio, per la verità ci sono anche altri due personaggi che devono essere capitati lì per caso: lo si capisce dall'imbarazzo. Stanno buoni, buonini per non offuscare - giustamente! - la scena all'ospite. E quest’ultimo, che nel frattempo si muove bene come un vero esperto dello spettacolo in TV inizia un po' a montarsi la testa: racconta di visite ufficiali, di accordi internazionali, di interessi del mercato e dell'economia. Cose serie, troppo serie. E non si ferma più. È una vera escalation: “Cambieremo tutto, stiamo già ottenendo grandi successi, ma ci vogliono anni, tanti anni. Una vera rivoluzione”. Ma chi si crede di essere? Ha perso la trebisonda? No dico, ridateci il glamour. L'intrattenitore, a metà fra l'imbarazzato e l'annoiato, capisce al volo la situazione (è un vero esperto di talk-show) e trova la via d'uscita. Entra in scena un classico, il colpo sicuro che non tradisce mai: la canzone napoletana. E così si scopre che l'ospite è un uomo pieno di risorse. Ho passato alcune notti in bianco per comporre i testi di dieci canzoni, racconta compiaciuto. E allora ascoltiamone almeno due, che diamine! E vai...
L'ospite è fiero, ma poi si alza e sposta il microfono della chitarra perché così proprio non va bene. Mi rovina tutto! Belle, proprio belle. Romantiche. Una è sulla gelosia. “L'ho dedicata a mia moglie”, commenta con commozione l'ospite. Proprio un finale carino. Tutti battono le mani. Fine della trasmissione.
Perché ve l'ho raccontata? Beh, è semplice. Quanto appena descritto era stato «venduto» come un incontro con il presidente del Governo italiano a due giorni dalle elezioni amministrative. Si tratta, infatti, di «Porta a porta» trasmessa giovedì sera e condotta come sempre dal giornalista Bruno Vespa. L'ospite era Silvio Berlusconi. Quanto riportato - credetemi sulla parola - è una sintesi fedele dell'emissione. Ogni politico fa... politica come meglio crede. Non è questo il punto. Ma può un giornalista fare altrettanto? Nel vedere quanto descritto ci sono tornate alla mente le tribune politiche di Jacobelli, quando alla Rai i giornalisti facevano ancora i... giornalisti. Essenziali, cadenzate, persino noiose. Ma almeno si capiva cosa voleva il partito di turno. Poi si è passati alla rissa - tutti contro tutti - ed infine, l'ultima versione, siamo allo spettacolo glamour. Lunga vita alla Tsi (Televisione della Svizzera Italiana) che non è la Rai e speriamo che non lo diventi... mai.

RICHIEDILO
Diario PM 2002/2003 

a cura della Redazione PM - Missionari Comboniani
Dalla Terra – come una madre – riceviamo ogni giorno cure, alimenti, calore, vestiti, aria, ossigeno, vento, acqua… Ma se è vero che la Terra è un po’ nostra madre, allora merita anche il nostro rispetto. Se la trattiamo male mettiamo in pericolo la nostra stessa vita. Vuoi sapere come rispettarla? Il Diario PM 2002/2003, tutto dedicato alla salvaguardia della natura e della vita sul nostro pianeta… insomma, all’ecologia. Richiedi una o più copie del Diario PM a: Redazione PM - Missionari Comboniani, Vicolo Pozzo, 1 - 37129 Verona. N.B. Una copia singola del Diario PM costa € 7,50 . Per i versamenti utilizza il c.c.p. 202374, specificando la causale. Con soli € 19,11 invece potrai fare o rinnovare l’abbonamento al PM per un anno intero; ricevere il diario PM 2002/2003; appoggiare un progetto in favore delle comunità indigene dell’Amazzonia ecuadoriana. Tel. 045/8003534 - fax 045/8031455; e-mail: pm@comboniani.org . CONTENUTI: A piè pagina trovi proverbi, notizie, azioni eco-intelligenti, consigli, date, curiosità sulla natura e …15 schede tematiche.

UNA VOCE PER LA SPERANZA 
Un Cantautore si racconta!
Roberto Bignoli Milanese in video http://www.informusic.it/23hobisognodite.htm
E' uscito in questi giorni in tutte le librerie cattoliche il primo video della voce più conosciuta nel mondo della canzone di ispirazione cristiana contemporanea. Una lunga intervista e molti brani tra i più celebri del suo ricco repertorio fanno scoprire la ricchezza umana e spirituale di una artista giunto alla fede attraverso un percorso del tutto particolare. "Una luce risplende nel mondo…": a chi non è capitato di sentire alla radio, almeno una volta, queste parole? E' un passaggio della nota "Ballata per Maria" (tradotta anche in spagnolo), che da oltre dieci anni contraddistingue e identifica le frequenze di Radio Maria. Roberto Bignoli è l'autore di questo brano, come di moltissimi altri come la famosissima canzone che ha girato il Mondo "Concerto a Sarajevo" dedicata ai bambini della Bosnia, che ormai hanno incrementato un repertorio vasto e apprezzato. E dopo oltre 8 CD, e circa 20 compilations tra cui alcune internazionali ed un libro sulla sua vita, ora Roberto Bignoli si presenta al suo pubblico con un video che rappresenta, come scrive Carlo Climati, giornalista e scrittore, nella quarta di copertina, un vero e proprio "viaggio alla scoperta di un'artista cristiano tra i più amati e stimati, divenuto il simbolo della costanza e dell'impegno quotidiano per superare difficoltà e sofferenze. L'arte di Roberto Bignoli è un invito a guardare in alto e a riscoprire ogni giorno la gioia del dono della vita in un mondo che ha sempre più bisogno di tornare a volare". Vincitore di due "Unity Awards" 2001, (l'Oscar della musica cristiana contemporanea internazionale)come miglior artista cristiano dell'anno e per la canzone "Ho Bisohno di Te" tratta dal suo Ultimo Cd Multimediale, Bignoli nel video racconta così la sua 'conversione': "Mi trovavo in una situazione molto difficile della mia vita, un periodo veramente buio, e avevo bisogno di un miracolo. Ma non il miracolo di una guarigione fisica, ma interiore. Quindi sono andato a vedere che cosa succedeva a Medjugorie e ho vissuto questa esperienza nella semplicità. Devo dire che questo miracolo è entrato felicemente a far parte della mia vita, e mi rendo perfettamente conto che quando la racconto non tutti riescono a digerirla e a capirla, ma questo non importa. Ciò che importa, che conta, è che la mia vita è cambiata e che io sia più sereno..." Info: christianmusic@fastwebnet.it

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AltrEconomia
Una copia € 2,10; abbonamento € 20,66 - ccp n.14008247 intestato a: Altra Economia Edizioni - Piazza Napoli - Milano. Per avere una copia saggio: lettori@altreconomia.it

In tempo per la dichiarazione dei redditi, vi segnaliamo l'articolo di Marinella Correggia sull'obiezione alle spese militari ( http://www.altreconomia.it/numero29/spese.html ). 

Numero 29 - giugno 2002 - Sommario: 
Editoriale: La missioni di Banca Etica sta cambiando? (di Francesco Terreri)
Fa' la cosa giusta: Incontri, iniziative, campagne, aggiornamenti
Campagne: Kenya: gli schiavi dei fiori chiedono aiuto. L'europa, ogni anno, importa 38 mila tonnellate di fiori dal Kenya. ma i braccianti che li coltivano non hanno diritti, i salari sono bassi e le condizioni di sicurezza scarse. Una ong locale chiede aiuto per un possibile boicottaggio. (di Francesco Gesualdi)
Strategie globali: Libero mercato, neanche Bush ci crede più. In marzo gli Stati Uniti hanno aumentato le tariffe sull'importazione di acciaio fino al 30%, con la più incente manovra protezionistica degli Stati Uniti degli ultimi 20 anni. Ma in 6 mesi è cambiata tutta la politica commerciale degli Usa. I Paesi ricchi da un lato combattono il protezionismo dei Paesi in via di sviluppo in nome del liberismo, dall'altro sovvenzionano pesantemente i settori in crisi. (di Massimo Cavalli)
Finanza etica: Risparmiatori: ecco come scegliere la banca Credete che i vostri risparmi siano al sicuro? Bisogna vedere cosa significa per voi la parola "etica". Perché le banche possono investire in aziende che inquinano l'ambiente o che producono armi. Oppure collaborare con regimi oppressivi, e questo è più difficile da sapere dai bilanci. Per la prima volta una guida indaga sui comportamenti degli istituti di credito. (di Francesco Gesualdi)
Campagne: Spese militari. Redditi da obiezione. I nostri soldi finiscono in armi. O, almeno, una parte. Perché le tasse che paghiamo ogni anno allo Stato vengono usate anche dal ministero della Difesa. E le spese militari italiane ammontano a 17 mila milioni di euro. Ma i pacifisti non stanno a guardare: da vent'annichi vuole opporsi aderisce alla campagna di Obiezione fiscale. Ecco come compilare una dichiarazione dei redditi nonviolenta. http://www.altreconomia.it/numero29/spese.html (di Marinella Correggia)
Politiche pubbliche: Nuovi manager pubblici. Il valzer delle poltrone. Chi vince piglia tutto, responsabilità e poltrone. Il sistema dello spoil system è ormai una regola e adesso è l'ora delle grandi aziende pubbliche: da Enel a Finmeccanica. Uomini di prestigio che condividono ovviamente l'attenzione al mercato del governo e che controllano alcuni dei più grandi gruppi industriali italiani. Ma dietro i nomi c'è anche il solito vizio della lottizzazione.(di Valentino Necco)
Strategie globali: I commi che ci cambiano la vita. Non c'è soltanto l'articolo 18. A cambiare la storia di questo nostro Paese c'è anche l'articolo 35 della legge Finanziaria 2002. Non è così noto ma è attraverso questa norma che si apre la strada alla vendita di interi pezzi di economia pubblica. Acqua, elettricità, gas, rifiuti e trasporti diventereanno Spa: dovranno non solo offrire un servizio ma generare utili. Ma chi paga? (di Davide Musso)
Verso il Forum: Porto Alegre-Firenze. Chi decide il Forum. Appuntamento a novembre per l'incontro continentale europeo dei movimenti e della società civile. Due idee su come organizzare l'evento, una più autoreferenziale l'altra più inclusiva. Ma per capire chi conta davvero, occhio a chi sta nel "gruppo cassa". Intanto già deciso anche il forum panamericano e si lavora per quello asiatico. Più indietro l'Africa. (di Miriam Giovanzana)
Movimenti: I no global sono di sinistra? No, anche di destra. "Il libero mercato provoca squilibri tra Paesi ricchi e Paesi poveri che il capitalismo sfrutta pagando stipendi da fame": movimenti xenofobi e nazionalisti sostengono tesi e usano parole d'ordine care a chi contesta la globalizzazione, di solito da sinistra. ma la differenza c'è, e si gioca tra l'altro sul campo dell'immigrazione e della tolleranza.(di Maurizio Meloni)
Guerre: Il dramma quotidiano di una pace negata di Pietro Raitano 

DA LEGGERE
LA CULTURA TUMACO-TOLITA, LA COSTA ECUADORIANA PRIMA DEGLI INCAS 
di Giuseppe Ricchieri
Questo libro presenta, forse per la prima volta in lingua italiana, i reperti archeologici della cultura preincaica Tumaco-Tolita della costa pacifica della provincia di Esmeraldas in Ecuador, limitatamente al periodo 500 a.C. - 500 d.C. Quest’area geografica è ancora coperta dalla foresta equatoriale umida, ed è solcata da fiumi che sfociano nell'oceano formando maestosi estuari. In un’isola che si trova alla foce del fiume Santiago, chiamata Tolita, si conserva la maggiore e più preziosa quantità di resti archeologici della cultura Tumaco-Tolita. Per chi vive nelle fattorie della provincia di Esmeraldas è facile imbattersi occasionalmente in reperti di notevole valore, testimoni di un’importante cultura india precedente agli Incas. L'autore, Giuseppe Ricchieri, ha raccolto nel Museo dell’Università cattolica di Esmeraldas tutti i reperti in cui si è imbattuto nell’arco di quarant’anni, per evitare che andassero perduti o dispersi in collezioni private dentro e fuori l'Ecuador. (Isbn 88-307- 1147-0 – pp. 160 – Editrice missionaria italiana – Anno 2002 –10,00 euro). Per informazioni: http://www.emi.it/ 

Sorrisi e ceffoni
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PADRI E FIGLI
"Repubblica" di mercoledì 29 maggio 2002, di SEBASTIANO MESSINA
Era così commosso per aver fatto voltare pagina alla storia, il nostro presidente del Consiglio, che ieri mattina ha cominciato a riscrivere anche la storia antica. Davanti a Bush, a Putin, a Chirac, a Blair, ad Aznar e a Schroeder, Berlusconi s'è messo alla ricerca di una citazione mitologica che desse maggior fascino alla cerimonia. E l'ha trovata: proprio questo terreno, ha detto con l'aria di un costruttore che racconta una favola ai figlioletti, è "il terreno dove sbarcò, fuggitivo da Troia, Enea con il padre Anchise e il figlio Giulio". Si tratta di una rivelazione che merita di essere approfondita. Finora, infatti, si credeva che il vecchio Anchise fosse morto a Drepano, in Sicilia, molto prima che Enea sbarcasse sulle coste del Lazio. In effetti Anchise era sulle spalle del figlio: ma alla partenza da Troia, non all'arrivo nel Lazio. Almeno così credevamo fino a ieri mattina. Però, a dire la verità, il finale berlusconiano ci piace di più: quel padre che moriva per strada metteva tristezza. Anzi, dev'essere andata proprio così: Anchise era ancora sulle spalle del figlio (stremato ma felice) quando Enea arrivò in Italia. E magari visse così a lungo da assistere alla nascita dei due gemelli che Berlusconi ha opportunamente ribattezzato sul campo "Romolo e Remolo".

Una sola domanda: ci sono novità, sul figlio di Ulisse?

PAROLE ALTRE
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L'importante è seminare
Semina semina
l'importante è seminare
-poco,molto,tutto-
il grano della speranza.
Semina il tuo sorriso
perchè splenda intorno a te.
Semina le tue energie
per affrontare 
le battaglie della vita.
Semina il tuo coraggio
per risolevare quello altrui.
Semina il tuo entusiasmo,
la tua fede 
il tuo amore.
Semina le più piccole cose,
i nonnulla.
Semina e abbi fiducia:
ogni chicco arricchirà
un piccolo angolo della terra.

SITI AMICI 
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1) Agenzia di Stampa Missionaria www.misna.org
2) www.altravicenza.it  è il sito di Altravicenza, che ha sede presso la Casa per la Pace di Vicenza.
3) Da Monteforte d'Alpone... www.stilelibero.org 
4) ARCI di Verona www.arci.verona.it 
5) Biblioteca di Nogara (VR): http://digilander.iol.it/biblionogara
6) Terre Libere, altre forme di comunicazione www.terrelibere.it
7) Notiziario femminile www.femmis.org
8) Agenzia di stampa: www.consumietici.it
9) Giovani e missione... www.giovaniemissione.it
10) L'importante network italiano dell'informazione ecologica: WWW.PROMISELAND.IT
11) Pedagogisti on line: www.educare.it
12) Rete Lilliput: www.retelilliput.org
13) Il sito dell'Associazione no profit «Progetti Alternativi per L'energia e l'ambiente» www.paea.it
14) Antimafia2000 www.antimafiaduemila.com
15) Il mondo dei bambini nelle proposte di www.aquiloneblu.org e Greta Blu :-) http://digilander.iol.it/Gretablu 
16) Dall'omonima associazione no profit www.fagianinelmondo.it 
17) Nuovo sito web per l'omonima associazione nazionale www.chiamafrica.it

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