Grillo Parlante 70/2002

horizontal rule

Grillo Parlante 70/2002
Inviato a 1687 indirizzi email.

horizontal rule

L'Africa
«È l'Africa, l'Africa che di nuovo germoglia, con pazienza, ostinatamente e i cui frutti a poco a poco acquistano il sapore amaro della libertà» 
(David Diop, poeta senegalese)

--------------------------------------------------------------------------------

APPUNTAMENTI DA NON PERDERE
Inviaci gli appuntamenti organizzati dalle associazioni del tuo paese! grilloparlante@mbservice.it

--------------------------------------------------------------------------------

bullet29/05/02 - Verona - Organizziamo il Giubileo degli Oppressi / 2 
Si sta organizzando la seconda edizione del giubileo degli oppressi: "La pace nelle nostre mani". Come nell'edizione scorsa, ci sarà una carovana che percorrerà l'Italia toccando alcune città. Si chiuderà con un momento importante, a livello nazionale, a Bologna (come due anni fa a Verona). La carovana partirà proprio da Verona il 5 settembre (un giovedì) e tra i testimoni avremo modo d'incontrare p. Alex, don Ciotti, mons. Bregantini, un testimone del Sudafrica e uno brasiliano. Non mi dilungo troppo sul senso e sull'importanza di tale iniziativa, nemmeno su alcuni particolari che troverete negli allegati. Quello che mi preme comunicare è che, in vista di tale evento, vorremmo che tante realtà (associazioni, gruppi missionari, ONG) si incontrassero per condividere insieme alcune idee e per collaborare nell'organizzazione (tra l'altro, mi sembra che in quel periodo ci sia anche la festa della rete lilliput: potremo inserirla nell'iniziativa). Per confrontarci su questo proponiamo di trovarci una prima volta:Mercoledì 29 maggio presso i Missionari Comboniani (vicolo pozzo, 1). L'obiettivo è quello di tentare di costituire un coordinamento con chi vuole collaborare (un po' sullo stile di "Chiama l'Africa" per chi l'ha vissuta). Il tempo non è molto e di mezzo c'é l'estate, per cui urge cominciare. Sarebbe importante che chi ha intenzione di partecipare all'incontro lo segnalasse al seguente indirizzo e-mail (valido anche per ulteriori informazioni): stefanogaiga@tiscalinet.it (Stefano Gaiga)
bullet30/05/02 - Sona (VR) - Incontro con il giornalista Luigi Sandri 
Giovedì 30 maggio, alle 20,45, nella Sala consiliare di SONA (Verona), il giornalista Luigi Sandri parlerà di "Città Santa - città lacerata. Gerusalemme per ebrei, cristiani e musulmani". Organizzano: Comune di Sona, Commissione comunale per la pace, Acli, gruppi missionari, edicola Castioni Lugagnano.
bullet31 maggio - 1 giugno 2002 - Vago di Lavagno (VR) - 1° Meeting "Regnum Dei" 
31 maggio – 1 giugno 2002 - 1° MEETING “REGNUM DEI” arte e preghiera all’Oasi San Giacomo (Vago di Lavagno – Verona) 1° Meeting all’Oasi San Giacomo di Vago di Lavagno (Verona), casa di incontri dell’Opera Don Calabria. Il 31 maggio e 1 giugno vedremo coinvolti, nel particolare momento di arte e preghiera, artisti, sportivi, laici, religiosi e quant’altro possa servire a testimoniare pace, amore e fratellanza come Gesù insegna. La manifestazione avrà inizio il 31 maggio alle ore 9.30 con un incontro-dibattito sostenuto da Don Antonio Mazzi che tratterà il “Disagio Giovanile”, compagno di viaggio di Don Mazzi, in questo contesto, sarà il popolare cantautore cristiano Roberto Bignoli (autorevolmente riconosciuto anche all’estero dove ha ricevuto numerosi premi). Interverrà il gruppo “Jazz & Fuoco” in uno spettacolo unico al mondo fatto di musica, favole e momenti pirotecnici. La sera del 31 maggio, alle ore 21.00, si esibirà il gruppo gospel “ Venice Gospel Ensemble & Vg’s Out” diretto dal M° Luca Pitteri (Saranno Famosi – Italia 1). Giorno 1 giugno il Prof. Emilio Gandini (Presidente Nazionale delle scuole professionali cattoliche), relazionerà sulle problematiche giovanili. Artisti e sportivi daranno la loro testimonianza. Giusto una pausa pranzo e si riprenderà con un bel momento di incontro tra giovani provenienti da varie parrocchie. Si esibiranno Giovani artisti e Gruppi canori. Parteciperà il “Circolo della Danza” con un gruppo di giovani ballerine dirette da Milena Spera. La Santa Messa delle ore 18.00 avrà la singolarità di essere animata da tutti i cantautori di Dio che aderiscono al Meeting. Alle ore 21.00, dopo una performance del gruppo “Jazz & Fuoco”, Concerto dei “Cantautori di Dio”. Avremo di scena Giuseppe Cionfoli, Michele Paulicelli (ForzaVeniteGente), Paolo Migani, Claudio Venturi, P. Sergio Tommasi, Jordan Sax, Rino Davoli, Gigi Giordano, Mario Migliarese, Don Giuseppe Moscati, Don Paolo Auricchio e altri. I due incontri mattutini saranno preceduti da un breve percorso Storico-Culturale sull’Oasi San Giacomo e sul Colle del Grigliano. Aspettiamo numerose adesioni da gruppi parrocchiali,oratori,scuole e da chiunque abbia voglia di esibirsi e incontrarsi con giovani e non di altre parrocchie, altre realtà, ma dello stesso ideale: Gesù. Contatti: Oasi San Giacomo Vago di Lavagno – Verona - Tel. 045.99.18.66 - Fax 045.99.15.48 Spaziofioritomariano@libero.it Organizzazione e Direzione Artistica : Rino Davoli: 338/5882169 rinodavoli@libero.it
bullet31/05/2002 - Cologna Veneta (VR) - Essere Cittadini Oggi / 4 - Cittadinanza consapevole e diritti
VENERDI' 31 MAGGIO ore 21 presso il Teatro Comunale di Cologna Veneta (VR)- "Cittadinanza consapevole e diritti" - Relatore: Prof. Lucio Strumendo - Docente di diritto all'Università di Padova. La conferenza è organizzata dal gruppo di opinione "Cologna per tutti" e dall'Assessorato alla Cultura dell'Amministrazione Comunale comunale di Cologna Veneta. Incontro che rientra all'interno del ciclo dal titolo "Essere cittadini oggi", finalizzato a suscitare riflessione e dibattito, particolarmente, ma non solo, tra i giovani, su come ciascuno di noi può esercitare consapevolmente i propri diritti e le proprie responsabilità di cittadino, contribuendo alla costruzione di una società in cui ci sia sempre meno spazio per la corruzione, il clientelismo, il privilegio e sempre più per la partecipazione, la trasparenza, il rispetto della legalità.
bullet31 maggio e 01/06/2002 - In provincia di Verona - Musica: Tributi ai Nomadi
Venerdì 31 maggio, ore 21,30 a Cazzano di Tramigna e Sabato 1 giugno presso il Pub Segreta di Cà di David (Verona), i Vagabond's streets (Nomadi Cover Band) presentano: «Tributi ai Nomadi».
bullet01/06/2002 - Cassola (VI) - Incontro con Alex Zanotelli
SABATO 1 GIUGNO 2002 ORE 20.45 nella chiesa parrochiale di San Giuseppe di Cassola (VI - vicino a Bassano del Grappa) incontro-dibattito con P. ALEX ZANOTELLI missionario comboniano sul tema: " SOLIDARIETA' E VOLONTARIATO: la sua esperienza missionaria"
bullet01/06/2002 - Verona - ARCI... in festa
L’Arci Comitato di Verona e il Circolo Arci Passepartout organizzano la Festa annuale presso il Circolo Primo Maggio a Montorio (Vr). Dal primo pomeriggio si apriranno gli spazi nei quali si alterneranno intrattenimenti per piccini, incontri culturali, assaggi gratuiti di cucina etnica, musica e balli. Particolare importanza rivestono due appuntamenti: dall’apertura l’allestimento della mostra fotografica “Chiapas” di Roberto Brancolini, a cura dell’Arci Comitato di Modena ed alle 18 la presentazione del libro “Palestina, una pace prigioniera” di Aa.Vv., a cura dell’Arci Comitato di Brescia e del Circolo Arcilettore, con la presenza di rappresentanti della comunità palestinese.Saranno allestiti tavoli per la raccolta di firme per la Tobin Tax.L’ingresso è libero, le consumazioni ovviamente no. Per maggiori informazioni si può consultare il sito www.arci.verona.it 
01/06/2002 - Verona - Federalismo sanitario
bulletIl 1 giugno a Verona, presso il Centro Marani, dalle 9,30 alle 17,30 si terrà un incontro nazionale del Movimento dei Cittadini sul tema del "Federalismo sanitario". Credo che tutti ci rendiamo conto dell'importanza in questa fase di un approfondimento dei problemi sul tappeto in ambito sanitario: dai LEA al Piano sanitario nazionale alle politiche sanitarie delle diverse regioni. Abbiamo voluuto dare al convegno un carattere informativo, invitando relatori di grande competenza, perché qualsiasi azione di controllo e di presa di posizione su questi temi esige una precisa conoscenza delle misure messe in atto. Per informazioni: Movimento dei Cittadini, Via M. D’Azeglio, 27, VERONA, tel/fax 045 8000220 - e-mail: movcitt@tin.it 
bullet01/06/2002 - Grumolo delle Abbadesse (VI) - Spirit in Dance
La Pastorale Giovanile di Vicenza organizza «Spirit in dance», festa all'aperto ideata dal team di Fra Michael Daniels. Inizio alle ore 21presso Villa Godi (Sarmego di Grumolo delle Abbadesse - VI). Ingresso unico, con tre consumazioni: 10 euro. Nel corso della serata sarà attivo il servizio "open Bar" per le bibite analcoliche e poi.... pastasciutta per tutti! Info: www.spiritindance.com
bullet01/06/2002 - Monteforte d'Alpone (VR) - Apertura del chiosco
La Cooperativa «Il Fiore» di Monteforte d'Alpone inaugura oggi il chiosco presso il Parco comunale (leggi la notizia nella sezione "Associazioni").
bullet01/06/2002 - Bassano del Grappa (VI) - Enti locali e Banca Etica: come dare credito ai cittadini? 
La Circoscrizione dei soci di Banca Popolare Etica di Bassano del Grappa (VI) organizza una tavola rotonda sul tema: «Enti locali e Banca Etica: come dare credito ai cittadini?». L'incontro si terrà presso la Sala Martinovich (Piazzale Cadorna) a partire dalle 9,30. Info: bancaeticabassano@hotmail.com 
bullet02/06/2002 - Legnago (VR) - Michele Serra presenta il suo ultimo libro
Prosegue il palinsesto "Autori in piazza" organizzata da Azimut in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e la Biblioteca "Giovanni Bellinato" di Legnago (VR) .2 giugno, domenica ore 18,00 Michele Serra presenta "Cerimonie" Feltrinelli Editore. Michele Serra è nato a Roma, è cresciuto a Milano e vive a Bologna. Ha diretto il giornale satirico "Cuore" e collabora con "La Repubblica". Ha già pubblicata "Il nuovo che avanza" (1989), "Tutti al mare" (1990), "44 falsi" (1991), "Poetastro, poesie per incartare l'insalata" (1993), "Il ragazzo mucca" (1997), "Che tempo fa" (1999), "Canzoni politiche" (2000).
bullet03/06/2002 - Bovolone - Incontro con il giornalista Luigi Sandri 
Lunedi 3 giugno alle ore 21.00 presso l’Oratorio S. Biagio di Bovolone il giornalista Luigi Sandri parlerà di «Città santa e lacerata: Gerusalemme per Ebrei, Cristiani, Musulmani». (Da qualche giorno è in libreria il libro di Luigi Sandri "Città Santa e Lacerata: Gerusalemme per Ebrei, Cristiani, Musulmani" edizioni Monti, pp. 420, lire 40.000. Ordinazione: editrice@padremonti.it). Luigi Sandri, trentino, nato a Tuenno (Val di Non) nel 1939, giornalista, ha lavorato all’ufficio Ansa di Mosca e quindi è stato corrispondente della stessa agenzia a Tel Aviv. Attualmente è vaticanista dell’Ecumenical News International di Ginevra, de L'Adige di Trento e de Il Mattino di Bolzano; e della rivista Confronti a Roma. Tra le sue pubblicazioni: Dio in Piazza Rossa (1991) e L'ultimo papa re. Wojtyla, breve storia di un pontificato controverso (1996).
bullet03/06/2002 - Verona - Presentazione del nuovo libro di Emilio Franzina 
Il «Coordinamento laico antirazzista Cesar K.» di Verona organizza, mercoledì 5 giugno - ore 21.30 in sala Lodi, via San Giovanni in Valle, a Verona, la presentazione del libro di Emilio Franzina «Il Veneto ribelle - Proteste sociali, localismo popolare e sindacalizzazione» (GASPARI EDITORE). Introdurrà: Marco Fincardi, storico del Dipartimento di studi storici di Cà Foscari – Venezia. Interverrà l'autore, Emilio Franzina, storico, docente di storia moderna e contemporanea nella facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Verona.
bullet06/06/2002 - Legnago (VR) - Tobin Tax 
Giovedì 6 giugno, ore 20.30, presso la Sala civica Bezzeca (Palazzo di Vetro) a Legnago, serata sul tema: "IL GRANELLO DI SABBIA". Si tratta di un incontro sulla TOBIN TAX con: Riccardo Bellofiore - Ordinario di Economia Monetaria all’Università di Bergamo; Beppe Lazzaro – dell’Ufficio Internazionale della FIM-CISL; Roberto Romano – dell’Ufficio Studi CGIL Lombardia. Nel corso della serata sarà costituito il "Comitato promotore per la Tobin Tax". Al momento hanno dato la loro adesione: Legnago Social Forum, Libera Associazione di Base, Il Germoglio, Charta 97, Legambiente, FIM-CISL di Legnago e Verona., Arci, Rifondazione Comunista, Verdi, FP-CGIL di Verona, FIOM-CGIL, VRonLine.it. Tutta la cittadinanza, le associazioni e le istituzioni sono invitati.
bullet7 - 8/06/2002 - Bovolone (VR) - Commercio equo e solidale 
La Rondine 2 di Bovolone, in occasione dell’apertura della nuova “BOTTEGA DEL MONDO” che si trasferisce in via Crosare 67 organizza: VENERDI 7 GIUGNO, ORE 21.00 presso C.s. CALTRANE CANTON di BOVOLONE «TUTTAUNALTRAMUSICA» Massimo Rubolotta a Marco Moiola (in arte Marchiño) ci guideranno tra i vari strumenti del mondo ci racconteranno le particolarità, ci “insegneranno” a suonarli (strumenti che resteranno per la serata a disposizione di chi vorrà provarli) e ci intratterranno con delle performances con le loro percussioni. Infine balleremo la musica di tutto il mondo con Dj Leo. SABATO 8 GIUGNO, ORE 16.30 in via CROSARE 67 BOVOLONE «INAUGURAZIONE “BOTTEGA DEL MONDO”» con taglio del nastro, rinfresco con prodotti del Commercio Equo e Solidale,. Per ulteriori informazioni: 045-6900028 
bullet07/06/2002 - Legnago (VR) - Tim Parks presenta "Questa pazza fede" 
Prosegue il palinsesto "Autori in piazza" organizzata da Azimut in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura e la Biblioteca "Giovanni Bellinato" di Legnago (VR). 7 Giugno, Venerdì ore 21,00 Tim Parks presenta "Questa pazza fede" Einaudi Editore. Tim Parks è nato a Manchester nel 1954. Vive a Verona. Il libro: stufo di vergognarsi del suo tifo sfrenato sugli spalti del Bentegodi, Tim Parks si butta nella mischia e segue l'Hellas andata e ritorno, in casa e in trasferta, nel bene e nel male, per tutte le gioie e le angoscie di una lunghissima stagione. Eccoci in viaggio con le famigerate Brigate gialloblù, che viste da vicino, appaiono così simpatiche e armate solo d'ironie.
bullet08/06/2002 - Verona - Poesia, danza e musica
L’8 giugno alle 21, presso la Comunità dei Giovani di Corte Molòn (Verona), si svolgerà un incontro di poesia - danza - musica, con brindisi di benvenuto, il cui ricavato andrà a sostegno di studenti poveri in Argentina, seguiti da padre Victor Zecchetto. Per informazioni: polisad@libero.it
bullet15/06/2002 - Legnago (VR) - Genitori e figli, crescere insieme 
15 Giugno, sabato ore 18,00 Alba Marcoli. Seminario "Genitori e figli - Crescere insieme". Alba Marcoli, psicologa clinica di formazione analitica. Dopo una trentennale attività nel campo dell'insegnamento e della psicoterapia, ha raccolto parte del materiale di un'esperienza di formazione psicologica per genitori ed educatori condotta attraverso l'uso di favole costruite su reali fatti clinici in tre volumi pubblicati per i tipi Mondadori "Il bambino arrabbiato", "Il bambino nascosto" e "Il bambino perduto e ritrovato". 
bullet15-16/06/2002 - Montebello Vicentino(VI) - Rockelo
Voglio segnalare una manifestazione musicale a Montebello Vicentino. Due serate, 15-16 giugno, di musica di giovani gruppi emergenti provenienti da tutto il Veneto e anche dal resto dell'Italia. Un appuntamento da non perdere anche perchè l'ingresso è libero. Per ulteriori informazioni www.rockelo.it Informazioni generali su Rockelo: Le date per l'edizione 2002 sono 15-16 giugno. Si tratta di una manifestazione che e' nata per dare la possibilita' ai gruppi locali di esibirsi con attrezzatura decente davanti ad un buon pubblico (circa 2000 persone a serata). Inizialmente la clausula per partecipare era quella di avere almeno un componente del gruppo appartenente al paese della manifestazione, ma questa restrizione e' venuta pian piano meno fino a che nell'ultima edizione hanno partecipato anche gruppi provenienti fin da Torino e Biella. Il tutto ad ingresso libero. Una nota importante da considerare e' la presenza di osservatori di manifestazioni molto piu' grosse della nostra che ne approfittano per scegliere ed "invitare" i gruppi di loro gradimento. (Carpe Diem via G.Marconi, 25 36054 Montebello vic.Vicenza).
bullet16/06/2002 - Illasi (VR) - Arci... e l'autorealizzazione del sé 
Il Circolo Arci n.a. CIELOTERRAVENTO terrà, domenica 5 giugno 2002, dalle 9.30 alle 18.00 ad Illasi (Vr), Loc. San Felice, un seminario esperienziale di trasformazione consapevole per l’autorealizzazione del sé. Il fluire della vita è conoscenza, Mai, come ora, è necessario conoscere e sperimentare per partecipare consapevolmente alla nostra trasformazione. In questo momento di passaggio dimensionale, in sintonia con l’evoluzione di madre terra, impareremo a riconoscerci per non perderci. Sperimenteremo l’attivazione del corpo di luce attraverso il respiro, il suono, la visualizzazione guidata, lo yoga, i cinque tibetani ed altre pratiche fisiche esercizi di psicologia quantistica.Condurranno il seminario Rosanna Stanghellini e Jo Alberti. Per informazioni ed adesioni tel. 045 892002 – 328 5454393 (Rosanna). 02 33105377 – 349 3106265 (Jo). Altre date sono previste a partire da settembre
bullet16/06/2002 - Rosate - Terzo incontro di «Noi siamo Chiesa» 
Siamo giunti al terzo incontro di NOI SIAMO CHIESA del Piemonte, della Lombardia e di altre regioni del Nord. L’appuntamento è per DOMENICA 16 GIUGNO 2002 ALLA "CASCINA CONTINA" NEL COMUNE DI ROSATE, TRA MILANO E PAVIA (per arrivare alla cascina uscita al casello di Binasco dell'autostrada Milano- Genova, prendere la direzione di Abbiategrasso, dopo 9 chilometri c'è il paese di Rosate, chiedere della scuola media davanti alla quale c'è un incrocio con semaforo dove è segnalata con indicatore stradale la direzione per la cascina che dista circa un chilometro) comoda per i milanesi ma anche abbastanza per i piemontesi. Un incontro annuale voluto per ascoltarci tra fratelli e sorelle in Cristo che si confrontano in un momento difficile e doloroso per la nostra società, per il mondo e per la Chiesa. Una comunità "imperfetta", laica, quel popolo di Dio chiamato a realizzare quell’ "altro mondo possibile" fatto di giustizia, di pace e di solidarietà. Per l'ordine dei lavori, oltre alla liturgia, lo svolgimento della giornata non dovrebbe scostarsi molto da quelle già realizzate negli anni precedenti. Si darà uno spazio particolare alla nostra presenza nella nuova situazione che ci coinvolge (Genova, Porto Alegre ecc....prossimo Forum Sociale Europeo) ed alle iniziative concrete (esempio: la nuova Costituzione europea con la linea del Vaticano che vuole spazi e ruoli per la Chiesa e per le cosiddette matrici cristiane dell'Europa). Cambia solo il luogo di ritrovo che, come avete visto, non è più Albugnano in Piemonte dove siamo stati ospiti per ben due anni. L’orario di ritrovo sarà presso la "Cascina Contina" alle ore 9.30 ed inizio dei lavori verso le ore 10.00 del mattino. Il pranzo comunitario sarà attorno alle ore 12.30 e sarà fornito dalla comunità che ci ospita. Nel pomeriggio i lavori riprenderanno attorno alle ore 14.00 e si concluderanno alle ore 17.00 circa con l’Eucarestia.PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI (entro e non oltre il 13 Giugno 2002) : VITTORIO BELLAVITE – tel. 02/2664753 – e-mail: vi.bel@iol.it

IN PRIMO PIANO 
--------------------------------------------------------------------------------

Perché i bambini, di qualsiasi razza e cultura, possano vivere senza subire abusi ( www.aquiloneblu.org )

Un "Aquilone Blu" per l'infanzia
Aquilone Blu è un’associazione o.n.l.u.s. che esiste e lavora a favore dell’infanzia grazie all’impegno, alla volontà e alla costanza di volontari, navigatori del web pronti, in base alle proprie attitudini e preferenze, ad impiegare il proprio tempo e la propria vita perché i bambini, di qualsiasi razza e cultura, possano vivere senza subire abusi, maltrattamenti ed ingiustizie da adulti che, al contrario, li dovrebbero amare. Il lavoro comune, gran parte svolto grazie al contatto quotidiano che la rete permette, sta sempre di più concretizzandosi anche nei vari progetti, iniziative, incontri, collaborazioni che Aquilone sta portando avanti in varie città e con professionisti differenti. E’ proprio di Internet che Aquilone si avvale per mantenere alta l’attenzione sul criminoso fenomeno della pedofilia, nonché per il conseguimento dei suoi obiettivi che sono informazione, sensibilizzazione, sostegno, offrendo così un servizio gratuito agli operatori del settore: scuole, A.S.L., professionisti e diverse associazioni che già operano sul territorio a salvaguardia dell’infanzia. Aquilone Blu organizza e partecipa a convegni, propone attività ed argomenti per affrontare la tematica degli abusi ai minori, cerca di creare sinergia in quanto crede fermamente nella collaborazione, nell'unione delle sensibilità ed intelligenze, crede che la forza del lavoro di tutti, ognuno con il proprio specifico, sia il modo migliore per creare la “cultura dell'attenzione” da opporre al problema terribile della pedofilia. Il sito Internet www.aquiloneblu.org vuole essere la dimostrazione tangibile nonché portavoce dell’ impegno e degli obiettivi che l’associazione intende fermamente conseguire. L’utilizzo del web è una costante quotidiana indispensabile per i volontari facenti parte del gruppo: infatti le informazioni raccolte, gli aggiornamenti e tutti i contatti avvengono principalmente attraverso la rete e allo stesso modo vengono divulgate, pubblicizzate e promosse con rapidità ed attenzione. I servizi offerti sono gratuiti. Oltre a ciò, Aquilone Blu è promotore di diversi ed importanti progetti destinati ai bambini, ai loro genitori e a tutti quelli che vogliono fare qualcosa di concreto per l’infanzia: il Progetto Scuole ed il Progetto di Navigazione Sicura su Internet. Aquilone Blu ha collaborato e collabora con numerose Istituzioni fra le quali la Provincia di Milano, la Provincia di Rimini, i Comuni di Torino, Rimini, Bellaria Igea Marina (RN), Mazzè (TO), Vittoria (RG), il Provveditorato agli Studi di Bologna. E’ indispensabile l’aiuto di tutti per dare voce a questa nostra battaglia, perché indispensabile è INFORMARE e SENSIBILIZZARE sul tema degli abusi all'infanzia.
La pedofilia è un fenomeno di incredibili dimensioni, molto complesso e, si ritiene, non affrontato con le dovute misure. Il tentativo di Aquilone Blu o.n.l.u.s. è e sarà, quindi, quello di utilizzare i mezzi d’informazione per combatterla e per provocare reazioni atte a sconfiggere omertà e silenzio che, spesso, sono motivo di disturbo per la lotta alla pedofilia. AQUILONE BLU ONLUS - (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) www.aquiloneblu.org info@aquiloneblu.org Tutti i servizi offerti dai volontari di Aquilone Blu sono gratuiti. Se vuoi sostenere i progetti dell’associazione con donazioni o contributi puoi utilizzare la forma del bonifico bancario: INTESA BCI AGENZIA DI IVREA - ABI: 2002 CAB: 30543 C/C: 7219552/01/76; CONTO CORRENTE POSTALE N. 46626285 

IL SITO WWW.AQUILONEBLU.ORG  

Tutti i servizi offerti e presenti nel sito sono gratuiti e mirano a contribuire il diffondersi di una cultura opposta a quella occulta della pedofilia, ossia quella dell’attenzione. In www.aquiloneblu.org si trovano importanti sezioni, in continuo aggiornamento, quali:

- I NUMERI della pedofilia e dell’infanzia a rischio, i rapporti sulle misure adottate nell’ambito U.E. e nel resto del mondo a tutela dell’infanzia, con annessa legislazione

- LE REGOLE di Aquilone Blu per l’infanzia ed i consigli ai genitori. In questa sezione si trova il gioco ideato per aiutare i bambini ed i ragazzi a navigare con tranquillità e sicurezza in Internet: “NAVIGARE? UN GIOCO DA RAGAZZI.. GIOCA CON GRETA BLU” 

- LA CARTINA INTERATTIVA, uno degli importanti strumenti del sito e più frequentemente utilizzato: raccoglie le associazioni no-profit, i servizi comunali, i servizi ASL e i tribunali dei minori presenti sul territorio italiano, regione per regione E’ continuamente aggiornata ed implementata.

- GLI EVENTI E LE NEWS, ovvero la sezione dedicata alle attività, incontri, convegni ed iniziative a favore dell’infanzia, ad opera di associazioni ed enti presenti sul territorio nazionale ed estero.

- LEGGI, DECRETI E DOCUMENTI, ovvero la raccolta di leggi e normative a tutela dell’infanzia vigenti in Italia, nell’U.E. e nel mondo. 

- LE CONSULENZE: sezione molto importante del sito di Aquilone Blu. Permette di contattare gratuitamente ed in forma privata, tramite e-mail, i consulenti che prestano la loro opera quali il Pedagogista Clinico, il Pediatra, la Psicologa ad indirizzo clinico, l’avvocato civilista e penalista.

- I LIBRI, ricchissima sezione dedicata alla bibliografia in materia di infanzia. E’ suddivisa in: bibliografia per adulti, adolescenti e bambini, e riviste. Consultabile on-line, è corredata di illustrazioni e recensioni di alcuni tra i libri più importanti in tema di abusi sui minori e pedofilia.

- SCRITTI: comprendono le “testimonianze”, ovvero le lettere aperte con tema gli abusi ai minori, le relazioni circa le nostre partecipazioni ai convegni e importanti documenti –redatti in collaborazione con esperti- che affrontano i temi dell’abuso. In questa sezione si possono consultare documenti redatti da Aquilone Blu quali “il business della pedofilia”, “chi sono questi amanti dei bambini”, “la pedofilia femminile”, “l’identikit del pedofilo”, “Pedofilia, internet e la realtà spaventosa della famiglia” e tanti altri. 

- PENSIERI: lo spazio “dite la vostra”, a disposizione di tutti.

- LA SOLIDARIETA’ è un progetto importante di Aquilone Blu: in questo spazio si da’ voce al disagio minorile, cercando di attuarne la divulgazione in maniera capillare e precisa.

- I PROGETTI: Progetto PENSIERI, Progetto SOLIDARIETA’, Progetto ADOZIONE DI AQUILONE BLU DA PARTE DELLE SCUOLE, Progetto INTERNET-NAVIGAZIONE SICURA, Progetto LIBRO FAVOLE “UN ANNO CON GRETA BLU” ed il Progetto GIUSTIZIA. Inoltre Aquilone Blu si è attivato per sostenere l’iniziativa dell’associazione Prometeo o.n.l.u.s. di Bergamo, ossia il “Progetto Romania 2002 – adottiamo i bambini di strada di Timisoara”, divulgandone il contenuto attraverso la rete e la distribuzione di materiale informativo. 

- La sezione SCUOLE è un importante strumento di interazione tra le scuole aderenti al Progetto Adozione di Aquilone Blu, nonché lo spazio nel quale vengono pubblicati lavori realizzati nel corso di attività scolastiche, per promuovere nuovi progetti, segnalare appuntamenti e news. Importanti lavori sono la favola interattiva di Cappuccetto Rosso, la favola scritta da Greta Blu per i bambini “Dappertutto”, con la quale affrontare dolcemente il tema con gli abusi ed il racconto “Voglio una vita a colori”, destinato ai ragazzi. Tutte le attività vengono svolte con la supervisione del Dott. Sergio De Martino, pedagogista clinico. 

- LE FAVOLE: IL SITO FAVOLE DI GRETA BLU www.gretablu.it , dedicato ai bambini e a tutti coloro che li amano e li rispettano. In un’atmosfera colorata di blu, dai toni caldi e rilassanti, i bambini e le loro famiglie navigano liberamente sulle ali della fantasia in questa oasi serena ed accogliente: il sito favole di Greta Blu, parte integrante di Aquilone Blu . Invitati dalle celebri parole del Piccolo Principe, al quale è dedicata una apposita sezione, i piccoli navigatori si divertono nel leggere le tante favole scritte da Greta Blu e dai suoi amici, possono ideare il finale della “favola a metà”, o inventare un racconto con i “personaggi in cerca d’autore”. Fantasia, cura ed attenzione sono protagonisti anche nella sezione dedicata ai più piccoli: tenere filastrocche, brevi storie, disegni da stampare e colorare, il tutto costruito con dedizione ed amore. Per la realizzazione di determinate attività si è dimostrata indispensabile la consulenza di esperti psicologi con i quali si è instaurato un ottimo rapporto di fiducia e collaborazione continuativa. Un progetto importante presentato da Greta Blu è senza dubbio il percorso didattico-educativo di “La favola interattiva di Cappuccetto Rosso”, ideata dallo staff di Aquilone Blu in collaborazione con la Scuola Elementare “Don Bosco” e “Devesi” di Ciriè (To): una iniziativa che ha permesso a ciascun bambino di esprimere pensieri ed emozioni a volte difficili da raccontare. 

Greta Blu dedica particolare attenzione alle scuole, ritenendo infatti che proprio attraverso la costruzione di un racconto i bambini permettono ai grandi di entrare nel loro mondo, di cogliere pensieri e segnali, traducendo in realtà quelli che sono i loro sogni, le loro paure, i loro dubbi. E, più semplicemente, dall’ideazione di un racconto si sviluppa un ottimo lavoro di gruppo, offrendo maggiore possibilità di aggregazione e di confronto. A tale fine e’ stato creato SPAZIO SCUOLA a disposizione dei bambini e dei loro insegnanti che lavoreranno attivamente tramite mailing list, interagendo e scambiandosi idee e progetti. “Una storia, tanti finali” e’ il primo lavoro on-line presentato dagli alunni della Scuola Elementare di Ginestra Fiorentina (Fi). Greta Blu collabora con il portale per bambini “La Girandola” www.lagirandola.it per il quale scrive periodicamente favole, on-line nella apposita pagina “Le fiabe” e con www.ufottoleprotto.com . Il pensiero quotidiano di Greta Blu è, quindi, la serenità dei bambini e il desiderio di saperli felici, amati, rispettati e protetti. Il segreto è la semplicità con la quale si arriva direttamente al cuore, anche con una semplice favola. Grande successo per il concorso INVENTIAMOCI LA PACE, indetto da Aquilone Blu, che ha visto la partecipazione di più di 600 alunni di tante scuole italiane che hanno presentato circa 410 opere suddivise in testi e disegni. I risultati e le prime immagini sono online sulla home page di www.gretablu.it . Le opere sono state esposte nel corso della manifestazione NOI SIAMO FAVOLE, tenutasi il 18 e 19 maggio presso l’associazione Culturale “Costellazione di Orione”, a Barengo di Mazzè (To). L’iniziativa verrà riproposta per l’anno scolastico 2002/2003. 

Su www.aquiloneblu.org , è possibile segnalare un sito internet sospetto di pedofilia: segnalare gli abusi di cui si è a conoscenza non solo è un dovere civico ma un imperativo morale. Troverete poi i link a tanti siti dedicati all’infanzia e la pagina “AIUTATECI” : come sostenere le nostre iniziative ed i nostri progetti. Nella sezione COLLABORATORI sono presenti le associazioni e gli enti che hanno gratuitamente sostenuto i progetti e le attività di Aquilone Blu o.n.l.u.s. . 

INFORMAZIONE E FORMAZIONE 

La battaglia contro la pedofilia non è una battaglia disperata o persa in partenza. E' possibile porre un argine a questo fenomeno, mettendo in atto una vera rivoluzione culturale. Non è cosa semplice, è un lavoro duro e certosino, richiede volontà, pazienza e coraggio. E' essenziale impegnarsi nella prevenzione, nell'informazione e formazione. Un ruolo importante in questa campagna informativa lo hanno i genitori, e gli educatori, maestri, professori, dirigenti scolastici, animatori socio-culturali. 

OCCORRE pensare a mettere in piedi corsi formativi per pediatri, dare loro gli strumenti per poter riconoscere eventuali situazioni di abuso. 

OCCORRONO registi cinematografici coraggiosi, come Paolo Modugno che con il suo film "Territori D'Ombra (Film denuncia contro la pedofilia) ha contribuito a far crescere la cultura dell'attenzione al fenomeno abusi ai minori. 

OCCORRONO canovacci teatrali sul problema. 

OCCORRONO conduttori televisivi sensibili. 

OCCORRONO neuropsichiatri infantili che dedichino un po' del loro tempo ad andare nelle scuole a parlare con i ragazzi. 

OCCORRE che i tour operator facciano campagna informativa contro il turismo sessuale. 

OCCORRONO direttori di telegiornali che si soffermino sul problema non solo quando accadono le tragedie. 

OCCORRONO giornalisti che abbiano voglia di ascoltare e scrivere di più su ciò che accade di terribile ogni giorno ai bambini in tutto il mondo. 

OCCORRE INFINE che tutti insieme iniziamo una lotta serrata contro la cultura del silenzio, ci vuole da parte di tutti coraggio, volontà e attenzione. 

Per vincere questa battaglia ci vogliono tantissimi soldati e piccoli principi che abbiano ancora memoria del loro essere stati bambini.(Mariangela Berretti - Presidente di Aquilone Blu o.n.l.u.s.). www.aquiloneblu.org info@aquiloneblu.org 

INFORMAZIONI E RIFLESSIONI (NAZIONALE) 
--------------------------------------------------------------------------------

Roma, 29 maggio: sit-in contro le modifiche alla legge sul commercio delle armi
Un sit-in per protestare contro le modifiche alla legge sul commercio delle armi si terrà domani, mercoledì 29 maggio, a Roma, davanti alla sede del Parlamento. La manifestazione intende attirare l’attenzione sul disegno di legge 1927, presentato alla Camera il 25 marzo e tornato in discussione a partire da ieri. Si tratta della ratifica dell’accordo quadro a livello europeo su questa delicata materia e, se venisse recepito senza alcuna modifica, svuoterebbe di significato la legge 185 che attualmente disciplina la vendita di materiale bellico all’estero e la vieta nei confronti di Paesi che violano i diritti umani o sono impegnati in guerra. La pacifica dimostrazione di domani prenderà il via alle 17:30 in piazza Montecitorio e si snoderà attraverso momenti di sensibilizzazione e informazione ma anche di spettacolo. E’ previsto un intervento del missionario comboniano padre Alex Zanotelli. La chiusura è fissata alle 21:30 con una fiaccolata. 

2 giugno 2002: la Messa cede il passo alla parata militare
Per la prima volta in 45 anni la Rete 1 della RAI non trasmetterà la Messa domenicale. Ammalati, anziani e quanti altri accenderanno il televisore al mattino del 2 giugno, potranno seguire la parata militare celebrativa della Festa della Repubblica. Infatti, i responsabili del palinsesto hanno chiesto ed ottenuto che la Santa Messa cedesse il posto alla sfilata di armi e soldati. Permane la nostra riserva sulla scelta di celebrare la Repubblica ostentando gli strumenti di morte piuttosto che le storie, le azioni, gli ideali, le persone… che nell’attualità e nella storia danno lustro all’Italia. Questa volta però si passa il segno e si chiede addirittura alla Messa di trasmigrare in un’altra rete per far posto alla retorica delle armi in un Paese che nella propria Costituzione “ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali” (art. 11). Ricordiamo che soltanto tre anni fa si ritenne di ripristinare questa modalità celebrativa dopo che era stata accantonata per ben 12 anni. La cosa non ci amareggerebbe se non si trattasse dell’ennesimo segnale del ritorno di una cultura della guerra che non rende ragione della vocazione del nostro Paese al dialogo, all’accoglienza, al riconoscimento dei valori tra i quali la libertà di espressione religiosa. (Tonio dell'Olio - Segreteria Nazionale Pax Christi Italia)

PAPA esprime preoccupazione per il Medio Oriente nell'udienza al Presidente USA
Le drammatiche e pressanti emergenze del panorama internazionale sono state al centro del colloqui che nel primo pomeriggio di oggi si è svolto in Vaticano fra il Papa e il presidente statunitense George W. Bush. Lo ha riferito il direttore della sala stampa della Santa Sede, Joaquin Navarro Valls. Il Pontefice, in particolare, si è soffermato sulla crisi mediorientale. “Oltre agli aspetti politici – ha spiegato il portavoce vaticano - si è presa in considerazione la dimensione umanitaria della drammatica situazione vissuta dai due popoli israeliano e palestinese. Si è accennato altresì alla difficile situazione dei cristiani in Medio Oriente”. Il capo della Casa Bianca ha illustrato al Santo Padre i risultati dell’importante vertice fra i Paesi della Nato e la Russia, svoltosi oggi a Pratica di Mare, vicino a Roma. Giovanni Paolo II ha colto l’occasione per esprimere ancora una volta la propria vicinanza al popolo statunitense, in seguito ai tragici eventi dell’11 settembre scorso, ribadendo la propria fiducia nelle risorse spirituali dei cattolici americani impegnati a testimoniare i valori evangelici nella società. Nel corso dell’udienza del Papa a Bush, il segretario di Stato, cardinale Angelo Sodano, e il segretario per i rapporti con gli Stati, monsignor Jean-Louis Tauran, hanno avuto un colloquio con il capo della diplomazia Usa, Colin Powell. 

Giubileo degli oppressi/2 - La pace nelle nostre mani: non solo utopia. Giustizia e riconciliazione: storie senza confini.
In cammino per la pace con p. Alex Zanotelli, Don Ciotti (*), Mons. Bregantini (**), testimoni dal Sudafrica e dal Brasile… per continuare il Giubileo degli oppressi.

La vita e le provocazioni di p.Alex, Don Ciotti, Mons. Bregantini e la voce di testimoni dal Sudafrica e dal Brasile, saranno i passi che guideranno la carovana di pace promossa dai Missionari Comboniani dal 5 al 13 settembre 2002 che partirà da Verona e passerà da Trento, Mestre, Milano, Genova, Firenze, Terracina (LT), Molfetta (BA), Pesaro e si concluderà a Bologna il 15 settembre. Già la carovana del “Giubileo degli oppressi” conclusosi a Verona nel 2000 ha impegnato i 5000 partecipanti a farsi portatori di nuovi stili di vita, a saper lavorare in rete e a operare per la giustizia e la pace nel mondo. Abbiamo la consapevolezza che oppressioni ed esclusioni su scala planetaria sono il frutto avvelenato di un ordine economico-politico profondamente ingiusto e violento. Per questo siamo determinati ad impegnarci – come singoli, come società civile, come chiesa - per modificare una situazione che ci ripugna e per inaugurare un millennio senza esclusi. Vogliamo rilanciare con più forza l'impegno per la pace e come missionari sentiamo la necessità e l'urgenza di annunciare un Vangelo di pace, giustizia e riconciliazione. L’evento di Assisi, le molte iniziative per la pace, le proposte emerse a Verona con il Giubileo degli oppressi, confermano il desiderio di costruire un mondo diverso. La carovana troverà ad attenderla in ogni città gruppi, associazioni e comunità capaci di proporre a loro volta percorsi ed esperienze di pace. I testimoni dalle periferie del mondo ci aiuteranno a capire in che modo riconciliazione e perdono, difesa dei diritti umani e nonviolenza possono rivitalizzare – dal basso - società dilaniate dall'odio e dalle divisioni. Dal Sud del mondo, dunque, ci arriveranno proposte costruttive. Dei vescovi italiani ci parleranno del nesso legalità-giustizia-pace. L’appuntamento finale a Bologna metterà a confronto le attese delle persone incontrate con il magistrato Gian Carlo Caselli, il giornalista Enzo Biagi e un esponente del mondo ecclesiale. Nel pomeriggio sarà previsto un dibattito con p.Alex e una celebrazione eucaristica conclusiva. Tappe della carovana:Verona (5 sett); Trento (6 sett); Mestre (7 sett); Milano (8 sett); Genova (9 sett); Firenze (10 sett) ; Terracina (LT) (11 sett); Molfetta (BA) (12 sett); Pesaro (13 sett). (*) : don Ciotti sarà presente a Trento, Mestre e Milano (**) : mons. Bregantini sarà presente a Molfetta e Pesaro. Appuntamento conclusivo: Bologna – Casalecchio di Reno (15 sett). La pace è veramente nelle mani di noi tutti. Per informazioni : nel sito www.giovaniemissione.it i programmi completi. Per richieste particolari: pacenellemani@comboniani.org ; 0498751506

È CROLLATA LA STELE DI AXUM, MA NON È MAI TROPPO TARDI PER RESTITUIRLA 
“E dire che tutto era pronto ad Axum, città sacra nell’estremo Nord dell’Etiopia”. È il commento a caldo di Andrea Semplici, africanista e profondo conoscitore del Corno d’Africa dopo aver appreso la notizia del crollo parziale della stele per colpa di un fulmine la notte scorsa. “Tutto era pronto – commenta - per la grande ‘Giornata del Ritorno’, per il giorno in cui la stele, portata via dall’Italia di Mussolini negli anni dell’invasione e della colonia, sarebbe stata rialzata nel cuore del Parco archeologico, proprio di fronte alla chiesa di Maryam Sion, la basilica più importante del cristianesimo etiopico, a fianco di quella riserva di acqua conosciuta come il Bacino della Regina di Saba”. Facciamo però ora un balzo lontano dal Tigray, lontano da quella terra di frontiera fra Etiopia ed Eritrea. Risaliamo verso il Mediterraneo, torniamo in Italia. Da qui, angolo di Roma, si intravede la cupola di San Pietro e l’avvallamento del Circo Massimo. A fianco, fra i pini, spunta l’austero palazzo della Fao, che, quasi settanta anni fa, ospitava il ministero delle Colonie. La stele rapita è ancora qui, ma a pezzi. A dire il vero era già invisibile quando era in piedi, nonostante i suoi 24 metri di altezza. “Il traffico avvolgeva fino a ieri senza pietà questo simbolo di una civiltà africana antichissima”, dice Semplici definendo la stele, “immenso monumento funebre, testimonianza della potenza di un grande regno dell’antichità”. Ma al di là di tutto, secondo lui, la stele “va restaurata e restituita”, in ottemperanza agli impegni presi con il governo di Addis Abeba. “L’obelisco – dice - non è solo un monumento, è l’icona di una civiltà”. Ma Paolo Mazzalai, ingegnere, docente di Strutture a Padova, è altrettanto chiaro: “I rischi per il trasporto vi erano prima e vi sono tuttora. Non è possibile negarlo. Chi rimontò la stele fece un ottimo lavoro e la struttura era fino a ieri solidissima: il pericolo di provocare lesioni e fratture non poteva essere ignorato ieri, figuriamoci oggi. Il monumento aveva infatti già subito innumerevoli microtraumi: il trasporto in Italia non era stato indolore e per sessanta anni la stele ha sofferto le aggressioni del traffico e dell’inquinamento atmosferico”. Mazzalai, è bene ricordarlo, è stato il consulente dell’Iccrom, l’autorevole Centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali, l’organizzazione internazionale che ha coordinato un folto gruppo di esperti italiani e etiopici nello studio diagnostico messo a punto per valutare la trasportabilità della Stele di Axum dalla sua attuale collocazione in Piazza di Porta Capena al sito originario etiopico. Mazzalai, raggiunto telefonicamente dall'agenzia di stampa MISNA, ha visto solo le foto della stele e quindi esprime un giudizio a distanza. “Ritengo che sia possibile restaurarla anche perché oggi le tecniche sono molto avanzate. Il fulmine non mi pare abbia avuto un’azione distruttiva sul monumento”. Gli oblelischi di Axum sono molti, eretti fra il I° e il IV° secolo, costruzioni audaci, rappresentano una formidabile sfida fisica ed architettonica: osavano stare in piedi quasi senza fondamenta. “Se ne contano oltre trecento nelle due grandi necropoli della città-villaggio del Tigray”, conclude Semplici. “Ma la stele portata a Roma, decorata sui quattro lati, è considerata la più bella, la più raffinata, il vero capolavoro dell’arte axumita. E bisogna fare di tutto per salvarla e soprattutto restituirla”. 

Alfa e Beta: colpevoli o innocenti? 
Disponibile sul sito societacivile.it il decreto del gip del 3 maggio 2002 su Berlusconi (Alfa) e Dell'Utri (Beta), indagati come mandanti della strage Falcone . Il decennale della morte di Giovanni Falcone si sta trasformando nella fiera dell'ipocrisia e in una commedia degli equivoci. I nemici di Falcone vivo, oggi celebrano Falcone morto e lo usano per fini politici. I suoi avversari mortali mettono sotto accusa chi si era tuttalpiù permesso di avanzare qualche legittima critica al giudice. È il paradossale è che nessuno risponde, nessuno si alza a gridare la verità. E cioè che indagati per dieci anni, a Palermo, Caltanissetta e Firenze, come mandanti delle stragi del 1992-93, sono stati due personaggi di nome Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri. L¹indagine di Caltanissetta è terminata il 3 maggio 2002 con un decreto di archiviazione del gip. Che lascia aperte molte domande. Inquietanti. Leggere per credere. Per questo il sito societacivile.it ha deciso di mettere on line quel documento, mettendolo a disposizione di tutti i cittadini. All'indirizzo http://www.societacivile.it 

Alex Zanotelli: «L’ORO, IL TEMPO E IL VANGELO» 
“Leggiamo il Vangelo come se non utilizzassimo denaro, usiamo i soldi come se il Vangelo non esistesse”. Padre Alex Zanotelli ama citare questa frase di un teologo americano per chiedere ai cristiani del Nord del mondo di cambiare radicalmente stile di vita. Non che non abbia ragioni per farlo. A me, tuttavia, pare che la questione decisiva sia un’altra. E ha a che fare con il tempo, il più gelosamente custodito dei nostri tesori. Già la cultura popolare aveva identificato il tempo con l’oro, in senso nobile: la deriva economicista in atto lo ha associato banalmente al denaro (time is money). Non c’è bisogno di scomodare filosofi e teologi per ricordare che, più che il conto in banca, è il tempo, e più precisamente il modo e lo stile con il quale inanelliamo i giorni, a esprimere chi siamo e cosa per noi conta nella vita. La riprova? Dopo tanta retorica sul volontariato, basta pensare alla carenza preoccupante, anche nelle nostre parrocchie, di gente che regali tempo ed energie per svolgere ruoli decisivi quali catechisti o educatori. E se non mancano benefattori pronti a staccare un assegno per finanziare progetti, non stanno forse diventando una razza in via d’estinzione i giovani che dedicano parte del proprio tempo libero o delle vacanze a esperienze nel segno della gratuità e della condivisione? Niente prediche, per carità. Resta il fatto che i criteri secondo i quali parliamo, di volta in volta di tempo perso o guadagnato, per un cristiano non possono non avere a che fare con la fede. Per quanto suoni paradossale, richiami a un uso più saggio e consapevole del tempo vengono dalla cronaca. “Ritrovare il tempo” era il titolo della Fiera del libro di Torino: un imperativo laicissimo, dietro il quale traspare una nostalgia per le cose fondamentali della vita, che la frenesia quotidiana rischia di offuscare. È paradossale che sia la cultura laica ad avere un soprassalto del genere. A lungo hanno provato a farci credere che il tempo non fosse importante nei rapporti. È la qualità che conta, pontificavano gli esperti sui settimanali à la page, forse per non far sentire in colpa i troppi genitori in carriera che ai figli riservano ormai le briciole del week-end. Ora la clamorosa marcia indietro. Dunque, vivere il tempo in modo alternativo è oggi una via privilegiata per testimoniare la differenza cristiana. Una comunità capace di “sprecare tempo” nella preghiera (per il solo gusto di “stare con Gesù”), capace di educare giovani e adulti a regalare qualche ora la settimana per condurre i piccoli alla fede o per condividere le sofferenze dei più poveri, è un segno di contraddizione formidabile nella nostra società votata al profitto, che non sopporta i “tempi vuoti”. E non sa - impotente com’è davanti alle trasgressioni del sabato sera - educare a un tempo che sia davvero libero. Si dirà: perché di tutto questo si parla su una rivista missionaria? Perché quella del missionario è un’esistenza interamente votata al dono di sé. Non di una frazione, ma di tutta la vita, e di tutto il tempo che essa contiene. Pochi, come i missionari, sono (o dovrebbero essere) liberi dalla schiavitù dell’orologio: hanno scelto di “sprecare” la vita a servizio di coloro cui sono inviati. Non di rado senza conseguire quei benedetti-maledetti risultati che l’ansia da prestazione, insita nel Dna della cultura odierna, esige come necessari. Ebbene. Forse gli interessati non se ne rendono conto. Ma proprio dai missionari, la cui vita è ritmata più dagli imprevisti che dall’agenda, potrebbe venire qualche indicazione utile a un ripensamento dei ritmi quotidiani. Proprio loro, che conducono l’esistenza in posti privi dei comfort che andiamo cercando in vacanza, potrebbero parlare con cognizione di causa di ciò fonda l’autentica “qualità della vita”. Sapranno– è il caso di dirlo – cogliere l’attimo propizio? Sapranno, i missionari, contribuire a evangelizzare lo stile di vita dei cristiani, in un’Italia nella quale – come ha scritto don Mazzi all’indomani dello scandalo-doping al Giro - occorre riscoprire che “non siamo macchine fatte solo per lavorare o per vincere una gara sportiva”? (Gerolamo Fazzini ) 

80 mila firme per la Tobin tax 
Raccolte da Attac in pochi mesi, saranno consegnate al Parlamento

La buona notizia è che le firme ci sono. I ragazzi di Attac ne hanno raccolte 80 mila (quasi il doppio del necessario, per evitare brutte sorprese), e il 19 luglio prossimo le consegneranno alla commissione finanze della Camera. Così la petizione popolare per la Tobin tax potrà diventare una proposta di legge in piena regola. Quanto al resto però, la strada per una maggiore giustizia sociale è più in salita del Mortirolo. «Perché il problema vero - osserva Emiliano Brancaccio - è quello di invertire la direzione generale. E se resta da sola, la Tobin tax diventa una proposta debole, anche se va nella direzione giusta». Comunque sia, almeno per due giorni Attac fa festa. Alla sua maniera, con un convegno che richiama a Siena docenti e studiosi, politici, sindacalisti e i mille volti del movimento. Appuntamento nell'aula magna di Economia. Per ricordare prima di tutto che da Monterrey sono arrivate al solito brutte nuove: «Lì i dominanti del mondo hanno detto che i poteri pubblici non sono più in grado di assicurare il diritto alla vita per tutti - ammonisce Riccardo Petrella - e solo il capitale privato è motore del futuro». E allora al lavoro, con una prima sessione tecnica che venerdì pomeriggio vede riuniti accademici di tutta Europa. C'è il finlandese Heikki Patomaki che rilancia il progetto di una campagna continentale, in vista di un vero e proprio trattato globale basato sull'applicazione della Tobin tax alla speculazione finanziaria. Il tedesco Peter Waldow affronta la «proposta Spahn», quella che prevede un'aliquota più bassa nei momenti di quiete sui mercati finanziari, e una più robusta in caso di turbolenze speculative. Da Bruno Jetin di Attac Francia una domanda non peregrina: come utilizzare il gettito della tassa? «Sarebbe necessaria un'agenzia con indiscusse caratteristiche di democraticità. Non possono certo essere Banca mondiale, Fondo monetario e Wto a farlo». Sabato è invece il giorno dei politici, dei sindacalisti e dei movimenti. Al mattino si trovano fianco a fianco Fiorino Iantorno, Gianni Rinaldini della Fiom e Vittorio Agnoletto, Fausto Bertinotti, Cesare Salvi e il presidente regionale toscano Claudio Martini. Tema: dopo Porto Alegre e Monterey, come lottare contro la finanza neoliberista? E qui Iantorno e Brancaccio fanno giustizia delle ipocrisie, con alcuni flash illuminanti: «Se il Sole 24ore scrive che lo stesso Tobin riteneva impraticabile la sua proposta, bisogna gridare che non è vero niente, che non l'ha mai detto». E ancora: «Inutile pensare all'Ue come a un interlocutore critico del modello Usa, quando la Bce dice tranquillamente che in caso di turbolenze sociali la ricetta da usare è quella del rialzo dei tassi di interesse». La regione Toscana ha aderito al comitato italiano per la Tobin tax. Il suo presidente Claudio Martini è esplicito: «Non è una generosa utopia, ma una proposta realistica e concreta». Al tempo stesso Martini vede nell'Ue un bicchiere mezzo vuoto, che pure è possibile riempire. Mentre Fausto Bertinotti è molto meno ottimista: «Quello dell'Ue non è un modello sociale autonomo, ma soltanto un'articolazione della globalizzazione, nel solco del modello americano». Andare d'accordo non è facile, anche se sulla Tobin tax il plauso è generale. «Siamo espressioni di idee diverse - osserva Riccardo Petrella - e lo vediamo anche quando affrontiamo il tema del lavoro: per il sindacato, può essere il `cantiere' dove ricostruire una società diversa. Alcuni di noi invece dicono che ormai anche il lavoro è diventato proprietà del capitale, e allora l'obiettivo deve essere la finanza». (RICCARDO CHIARI)

Tutti per (Gino) Strada 
Milano, in 5 mila al Palavobis per la serata pro-Emergency. Racconti dal fronte Tutto esaurito per ascoltare padre Alex Zanotelli, il premio Nobel per la pace Rigoberta Menchu e il fondatore di Emergency Gino Strada.
Sold out. Un'altra straordinaria serata con l'ex Palavobis tutto esaurito. Non per un concerto. Nemmeno per una manifestazione di partito. Mercoledì sera più di cinquemila persone, con commozione, si sono ritrovate, rispondendo all'appello di Emergency, semplicemente per ascoltare Padre Alex Zanotelli, Rigoberta Menchù e Gino Strada, Il racconto delle loro speranze, il loro lavoro nell'altro mondo. Gianni Minà fa gli onori di casa. Legge una lettera del premio Nobel per la pace Rigoberta Menchu: «La dichiarazione dei diritti dell'uomo è già stata sancita nel 1948, ora va applicata». C'è poco altro da dire per introdurre tre personaggi che "rappresentano tre continenti sofferenti e dimenticati: Africa, Latinoamerica e Asia». E' il primo grande applauso. Il parterre è composto come a teatro, i più giovani si devono accovacciare per terra. Non è serata di slogan, nessuno striscione, nemmeno una bandiera. In migliaia sono venuti per sentire, «proprio da loro», informazioni di prima mano. Domina la sensazione di profonda ingiustizia cui nessuno sembra volersi rassegnare.
«Djambo», saluta in swahili il padre comboniano Alex Zanotelli, dodici anni di sofferto lavoro nell'inferno della baraccopoli di Korogocho (Nairobi). Parla della povertà dell'Africa, pacatamente: «Non conta niente, vale solo l'1% del pil mondiale». Racconta la vita in una bidonville dove centinaia di migliaia di persone sono costrette in due chilometri quadrati di terra, terra che non è loro come non sono loro nemmeno le baracche. Senza diritti, senza salute, senza istruzione, senza un soldo per seppellire i morti. «Certe sere nella mia baracca mi dicevo che non ce la potevamo fare», confessa padre Zanotelli. La disperazione è anche senso di solitudine: in Congo, negli ultimi cinque anni, 2 milioni e mezzo di persone uccise in guerra e nessuno sa nulla. «Dimenticate: perché non piangiamo per questi morti? Sono persone che ho visto in faccia, non numeri, le statistiche non le sopporto». Non si arrende. «L'unica strada non è quella della carità ma quella della giustizia, non c'è più speranza né nei governi né nelle opposizioni: solo nel potenziale della società civile». Rigoberta Menchù parla in spagnolo, ma l'ovazione parte ancora prima della traduzione: «Sono nata in un paese senza luce, acqua e strade. Ora sono premio Nobel da dieci anni, soy una mujer famosa: pochi giorni fa ho stretto la mano a Bill Gates ma al mio paese continua a mancare luce, acqua e strade». La sua è anche la storia del Guatemala. «Sono vittima di un genocidio riconosciuto dall'Onu - dice - ma ancora cerco i miei fratelli nelle fosse comuni per poter dare loro una degna sepoltura. Basta parole e diritti solo sulla carta, basta discorsi: ci vogliono azioni». Gino Strada, il chirurgo di Emergency che ha vissuto il dramma dell'Afghanistan (domani è a Roma con il manifesto per un incontro con lettori e azionisti), racconta ciò che ha visto, lui, dopo l'11 settembre. Cinquemila morti, più di duemila feriti, l'85% civili, il 30% bambini. «La guerra è stata una scelta terrorista - afferma - e ci hanno accusato di essere di parte. Di quale parte, se il parlamento italiano quasi all'unanimità ha votato per la guerra contro la nostra costituzione? Noi siamo stati sempre contro la guerra, anche quando è stata decisa dal governo di centrosinistra». Il suo è un invito a darsi da fare, anche adesso, in tutti i modi possibili, anche con un semplice gesto: «Esponete uno straccio bianco, fotocopiate la dichiarazione dei diritti umani, distribuitela a tutti». In cinquemila, l'altra sera, hanno già risposto all'appello. (GIORGIO SALVETTI)

INFORMAZIONI E RIFLESSIONI (INTERNAZIONALE) 
--------------------------------------------------------------------------------

Bocciato un primo piano per la riapertura della caccia alle balene
Si e' conclusa con una vittoria dei paesi che si oppongono alla caccia alle balene la 54° riunione della Commissione Baleniera Internazionale, a Shimonoseki (Giappone). La moratoria alla caccia alle balene rimane e l'atteggiamento arrogante dei cacciatori di balene non e' stato premiato.Greenpeace, che aveva denunciato la politica di acquisto dei voti dei paesi in via di sviluppo da parte del Giappone, si rallegra perché il paese del Sol Levante ha perso su tutta la linea, non riuscendo a far rientrare l'Islanda nella Commissione, non ottenendo il voto segreto, non ottenendo l'aumento della quota di balene cacciabili.
"La delegazione giapponese non ha trovato di meglio, infuriata per questo risultato, che votare contro la concessione di quote di caccia ai popoli Inuit e i russi Chukotka. E' la prima volta che viene negato loro questo diritto ed e' scandaloso perché per gli aborigeni e' una questione di sopravvivenza e non un'attivita' commerciale come per i giapponesi" ha commentato, da Shimonoseki, Domitilla Senni, direttore di Greenpeace.
Con ben due votazioni e' stato negato agli aborigeni il diritto di cacciare. Oltre al Giappone, gli Stati che hanno votato contro la concessione delle quote sono: Antigua e Barbuda, Grenada, St Lucia, Dominica, St Kitts e Nevis, Guinea, Isole Solomone, Panama, Gabon, Benin, Palau e Mongolia. Cosa succedera' ora agli Inuit, ai quali non e' piu' consentita la caccia per la sopravvivenza?
"Poiché non possono morire di fame e gli Stati Uniti hanno l'obbligo, stabilito da un Trattato, di garantire loro delle quote di caccia, saranno costretti a non rispettare le decisioni della Commissione e le popolazioni costiere del Giappone si potrebbero far forti di questa violazione per cacciare anch'esse per puro business " spiega Domitilla Senni. Da segnalare la posizione dello stato caraibico di St Vincent che si e' rifiutato di votare insieme al Giappone in due importanti votazioni, quella per l'istituzione dei Santuari dei Cetacei e quella per un piano che avrebbe riaperto la caccia alle balene ed ha anche appoggiato la richiesta di quote.Il Marocco ha quasi sempre votato in linea con il Gaippone. Greenpeace Italia aveva incontrato, nelle settimane scorse, rappresentanti diplomatici del paese nordafricano, sottolineando come un voto a favore della caccia alle balene sarebbe stato incongruente con la linea politica di un paese che affaccia sul Mediterraneo ed ha sottoscritto accordi internazionali per difendere le balene dei nostri mari.
Un ruolo molto importante quest'anno lo ha avuto l'Italia ed anche la Repubblica di San Marino, entrata per la prima volta nella Commissione, il cui voto e' stato essenziale per la protezione dei cetacei."Ci rallegriamo per la posizione espressa dal governo italiano in questa sede, sempre al fianco dei conservazionisti- commenta Senni l'Italia si e' anche offerta di ospitare nel 2004 la riunione della Commissione Baleniera".Purtroppo le proposte di istituire due Santuari dei Cetacei nel Pacifico meridionale e nell'Atlantico meridionale sono state bocciate, ma alcuni stati come Samoa stanno provvedendo autonomamente a istituire aree di rispetto per i cetacei.

Gran Bretagna, tolleranza zero per i bambini 
In aumento le espulsioni di piccoli «violenti» dalle scuole, soprattutto elementari. I più colpiti sono i neri. Il via libera di Blair Gli insegnanti avevano chiesto più rigore, e il governo ha reso più semplici le esclusioni per i piccoli più indisciplinati. Che sono aumentate del 19% in un anno.

Aumentano i bambini espulsi, temporaneamente o in maniera permanente, dalle scuole del Regno unito. E soprattutto aumentano gli espulsi nelle scuole elementari. In totale nell'anno scolastico 2000/2001 sono rimasti a casa 9.210 bambini, espulsi in maniera permanente. L'anno precedente erano stati espulsi in 8.323. Il dato è allarmante, anche se è la conferma di una tendenza piuttosto diffusa nelle scuole britanniche, quella a risolvere i problemi attraverso metodi repressivi. Non a caso, infatti, erano stati proprio gli insegnanti a chiedere di poter fare un uso più diffuso delle espulsioni anche nelle scuole elementari. Puntualmente la cosa si è verificata e nello scorso anno scolastico è stato espulso il 19% in più degli studenti tra i cinque e gli undici anni: 1.460 bambini costretti a casa soprattutto per problemi comportamentali. Le statistiche rivelano che i bambini neri hanno sette probabilità in più dei loro compagni bianchi di essere espulsi, mentre i bambini di origine indiana sono stati i meno colpiti dal provvedimento repressivo. L'aumento delle espulsioni è in parte da attribuire alla decisione del governo di rendere più semplice ricorrere al provvedimento di esclusione per quei bambini che non rispettano la disciplina o hanno comportamenti poco idonei all'ambiente scolastico o hanno atteggiamenti violenti nei confronti dei coetanei e degli insegnanti. Poiché dunque le espulsioni erano arrivate a un «livello accettabile», il governo ha di fatto dato il via libera agli insegnanti, che ora ricorrono in maniera sistematica a uno strumento che teoricamente avrebbero dovuto progressivamente eliminare. Quello delle espulsioni è soltanto un tassello nel complesso mosaico del rapporto scuola-bambini e più in generale adulti-minori in Gran Bretagna. E' di pochi mesi fa la sentenza dell'Alta corte che sancisce l'illegalità del ceffone (o della cintura) al bambino disobbediente. Una sentenza che ha scatenato un dibattito ben poco edificante sulla necessità di metodi violenti per impartire la disciplina ai figli. Le pagine dei giornali inglesi poi hanno dato ampio risalto, l'anno scorso, al caso finito in tribunale dell'insegnante che aveva «stretto un po' troppo» il collo dell'alunno «violento». I genitori degli alunni espulsi hanno cominciato a reagire alla punizione, impugnandola e portandola all'attenzione dei tribunali: il 90% dei ricorsi arriva all'udienza anche se c'è stato un calo nelle sentenze favorevoli agli alunni, passate dal 36.7% al 31.9%. La ministra all'istruzione, Estelle Morris, cerca di smorzare i termini della questione ricordando che «l'espulsione è e deve rimanere l'ultima risorsa per gli insegnanti e i presidi». Sottolineando che «l'introduzione nelle scuole statali di insegnanti di sostegno sta cominciando a dare i suoi frutti», Morris ricorda anche che «il nostro compito è sostenere gli insegnanti vittime di abusi e violenze da parte degli studenti ma anche garantire che questi studenti continuino il loro percorso scolastico e non finiscano in strada». Ed è proprio su questo che i critici di quello che è ormai un facile ricorso alle espulsioni contestano: non è vero, dicono, che i ragazzi espulsi hanno l'opportunità di continuare la scuola. Molto spesso abbandonano e basta. Ma gli insegnanti e le associazioni che li rappresentano concordano nel dire che «l'aumento delle espulsioni riflette l'aumento di comportamenti violenti degli alunni». Affermazioni che contrastano con quelle di molti insegnanti di sostegno, per i quali non si pone abbastanza l'accento sui problemi legati a comportamenti violenti da parte di alcuni studenti. Quanto poi alla delicata questione di bambini di tre anni accusati di «comportamenti violenti» e nei confronti dei quali l'anno scorso l'associazione degli insegnanti e dei lettori ha chiesto di poter usare l'allontanamento, le critiche che vengono da chi ha il compito di aiutare l'insegnante di ruolo sono molte. Di fronte alle denunce degli insegnanti delle materne che dicono di essere stati vittime di «attacchi fisici, sputi, attacchi verbali» da parte di bambini di tre o quattro anni viene il sospetto che il problema sia più di capacità di gestione di alcune situazioni da parte degli insegnanti. Quando poi a suffragio di questa idea per cui bambini anche molto piccoli sono molto più violenti che in passato si porta la loro esposizione ai media che trasmettono violenza, oltre che a un sistema educativo familiare inadeguato, i dubbi sul sistema scolastico non possono che aumentare. Alle richieste di tolleranza zero anche nelle scuole fa eco la disponibilità di numerosi medici di prescrivere ai bambini «iperattivi» la controversa droga Ritalin. Che secondo molti medici riduce i bambini a piccoli robot dal carattere ritirato, depresso, letargico. (ORSOLA CASAGRANDE)

In marcia per la libertà 
Sono migliaia gli attivisti in cella per aver difeso i diritti dei contadini. L'8 giugno a Roma Una manifestazione per chiedere la scarcerazione di sindacalisti e contadini protagonisti delle lotte agrarie.

«Terra e dignità» si chiama l'appello firmato da un gruppo di attivisti contadini e senzaterra, sindacalisti rurali, dirigenti indigeni, accomunati da un dato di fatto: tutti sono in carcere o sotto processo per le loro lotte agrarie, pur senza aver compiuto atti di violenza a persone. Dall'Indonesia, dal Brasile, dal Bangladesh, dalla Bolivia, dagli Stati Uniti, dall'Europa, chiedono a chi è libero di marciare a Roma l'8 giugno prossimo, poco prima dell'apertura del Vertice mondiale sull'alimentazione convocato dalla Fao. Dice l'appello: «Siamo in galera perché difendiamo il nostro diritto a vivere degnamente e a produrre alimenti adeguati e sufficienti per tutti, fuori dal controllo e dallo sfruttamento di multinazionali e governi che pretendono di imporre le loro regole a tutti. Lottiamo per: la sovranità alimentare, una produzione sostenibile e diversificata, una moratoria sugli organismi geneticamente modificati, cibi sani, prezzi che ricompensino il lavoro degli agricoltori, veri programmi di riforma agraria, alimentazione e agricoltura senza Omc». A loro volta, i movimenti contadini, sindacati rurali, gruppi e associazioni dei cinque continenti che in quei giorni a Roma parteciperanno al Forum delle organizzazioni non governative e della società civile (Ong/Osc) e all'assemblea dei movimenti antiliberisti chiederanno la liberazione di questi attivisti. Contadini scacciati dalle terre, arrestati se occupano latifondi incolti o di proprietà multinazionale: la doppia violazione dei diritti umani - quello alla terra e quello alla libertà - solca non vista le campagne del pianeta. Nel lavoro rurale si annidano le forme peggiori di schiavismo contemporaneo. Il mercato delle terre è spesso spacciato per riforma agraria. Ma quando dirigenti contadini, sindacalisti rurali, attivisti di popoli nativi cercano di difendere il diritto alla terra e al lavoro, li aspetta la galera o peggio. Dalle prigioni del Bangladesh indicono la manifestazione dell'8 giugno Khalilur Rahman e Dactar Kabir della Bangladesh Krishok Federation, organizzazione che ha occupato terre nel distretto di Patuakhali per distribuirle a famiglie senza terra; e Rahima Begum e Sipra Rani, donne leader del Kishani Sabha, quotidianamente molestate dalla polizia. In molti firmano dal carcere di Cibaliung, Indonesia: Rais bin Amsar, Yusup bin Marsa, Asgari bin Arwa, Sarhadi bin Wari, Samsyuri bin Usma, Usri bin Karsi, Jamali, Warta bin Alias, Ahmad Nurjali, tutti dell'Unione contadina di Banten, contraria a un piano di riforestazione a scopo commerciale che estromette famiglie povere da terre faticosamente occupate. Dal Brasile firmano 3 membri del Movimento Sem Terra, stato di Sao Paulo: Daniel da Costa Albuquerque, José Carlos Pio, Miguel Serpa da Luz, pretestuosamente accusati di una serie di crimini. Firmano, dalle Filippine, Monolito Matricio e altri membri del Kmp, movimento rivoluzionario contadino da sempre bersaglio della repressione governativa. Dagli Stati Uniti scrive Leonard Peltier, attivista di First Nation per i diritti dei nativi. E' in carcere da 26 anni, condannato per l'omicidio di due agenti Fbi, «eppure gli stessi tribunali ammettono di non sapere chi li ha uccisi!», sottolinea un nuovo appello del Comitato Peltier. Firma, dalla Francia, forse in attesa di un altro arresto, José Bové della Confédération Paysanne, aderente al movimento contadino internazionale Via Campesina. Nei campi la lotta è dura, il lavoro faticoso e la vita rischiosa. Nel 1995, il colombiano Cesar Herrera, sindacalista dei braccianti bananeros, poté godersi un corto soggiorno in Italia. Passeggiava nelle strade di Roma nel suo pomeriggio libero, con «il piacere di non sentirsi sotto tiro a ogni angolo di strada...». Difendere i braccianti nelle piantagioni di banane multinazionali non è un mestiere salutare. Qualche anno dopo la sua vacanza romana, Cesar è stato ucciso dalle forze paramilitari al soldo dei proprietari delle piantagioni. In Colombia le comunità contadine, indigene e afro-colombiane sopportano da tempo violazioni dei loro diritti e sanguinose repressioni, fino a massacri collettivi, omicidi di dirigenti, spostamenti forzati di popolazioni. Impunità assoluta per gli autori, in genere forze paramilitari al soldo di latifondisti. Durante il 2001 sono stati espulsi dalle loro terre 375mila contadini colombiani. I massacri di senza terra sono una specialità da decenni in Centramerica, El Salvador e Guatemala, e nel ricco Brasile. Secondo la Commissione pastorale della terra (Cpt), fra il 1988 e il 2000 sono stati assassinati 1.517 fra lavoratori rurali, avvocati, tecnici, dirigenti sindacali e religiosi legati alla lotta per la terra. Ogni 17 aprile è commemorato il massacro di Eldorado de Carajas (Brasile), 1996. I militari, eseguendo l'ordine del governatore dello stato di Para', uccisero 19 lavoratori rurali e ne ferirono altri 69, solo per liberare una strada bloccata dai manifestanti. Volando in India, dove pure la riforma agraria è cosa antica, nello stato casteista del Bihar le lotte per la giustizia «terrena» sono tuttora macchiate di sangue. I movimenti gandhiani dei braccianti ricordano ogni anno, dal 1969, gli oltre 60 uomini, donne e bambini bruciati vivi nel Tamil Nadu per aver osato protestare contro uno zamindar, un latifondista. (MARINELLA CORREGGIA)

E-MAIL 
--------------------------------------------------------------------------------

S.O.S. MADAGASCAR
Spero siate al corrente di quanto sta avvenendo in Madagascar. La situazione è drammatica. Noi suore Orsoline di Verona ci stiamo da tempo dando da fare ma abbiamo bisogno di aiuto soprattutto dei gruppi come il vostro per dar voce a chi non ha voce. Siamo davvero molto preoccupate, Ratsiraka ha ordinato una sorta di pulizia etnica degli imerina e dei betsileo e quindi anche le suore appartenenti a queste etnie sono minacciate. E' assurdo: Milosevic è stato portato davanti al Tribunale Internazionale... degli efferati delitti di Rastiraka non solo nessuno parla ma nessuno sembra ascoltare l'appello di tanti uomi e donne che difendono i diritti umani... non i giacimenti di petrolio e di zaffiri! La scena del mondo politico è occupata tutta dai potenti che si mostrano indaffarati a salvare gli equilibri del potere... e tutti pensano che stiano salvando il mondo...
Vi invito a visitare questi siti e se potete fare qualcosa a contattarci. Grazie. 
sr. Maria giovanna Caprini: e-mail: mariagiovanna@orsolinevrcasamadre.it http://www.sos-madagascar.cjb.net www.dts.mg 

ASSOCIAZIONI & APPELLI 
--------------------------------------------------------------------------------

LA COOPERATIVA "IL FIORE" DI MONTEFORTE D'ALPONE (VR) APRE IL CHIOSCO AL PARCO
Con questo nome, prende il via anche quest’anno l’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale di Monteforte e gestita dalla cooperativa sociale Monteforte Il Fiore, in collaborazione con la Pro Loco, finalizzata all’apertura, durante il periodo estivo, del chiosco al parco comunale di Monteforte d’Alpone. Si tratta di una concreta opportunità per meglio valorizzare e salvaguardare l’area verde presso il locale parco e, allo stesso tempo offrire un’occasione, a quanti lo desiderano, per una sosta di ristoro, in un ambiente all’aperto, accogliente e tranquillo, durante il periodo più caldo dell’anno. Per la cooperativa Monteforte Il Fiore, si tratta di un’iniziativa finalizzata ad instaurare una diretta relazione con la gente, un canale di comunicazione per fare in modo che, quanto svolto dalla cooperativa diventi un patrimonio di tutti, una ricchezza alla quale guardare con orgoglio e gratitudine. Per questo auspichiamo che il chiosco venga frequentato da un gran numero di persone: bambini, ragazzi, giovani e meno giovani, mamme e famiglie intere. Il chiosco sarà aperto tutti i giorni, ad esclusione del Lunedì sera, con orario dalle 10 alle 12,30 e dalle 17 alle 22,30, dal lunedì al venerdì, mentre nei fine settimana l’orario di apertura sarà unicamente nel pomeriggio dalle 16 alle 24. Il chiosco sarà gestito durante il giorno dal personale della cooperativa e dalle persone che frequentano il Ceod, mentre alla sera e nei fini settimana, contiamo sulla presenza di volontari. Se qualcuno pensa di poterci dare una mano in tal senso, ce lo faccia sapere, chiamandoci al n. 0456104755. Il ricavato di tutta l’iniziativa, aiuterà la cooperativa, finanziando le attività finalizzate alla promozione umana ed all’inserimento sociale di persone differentemente abili. “Un Fiore al parco” vi permetterà di degustare saporiti snack, unitamente a fresche bevande, gelati e granite, in compagnia, con, in alcune serate, della buona musica dal vivo. Altre sorprese ancora vi attendono durante tutta l’estate e noi attendiamo voi tutti, nella speranza di trascorrere assieme una lunga estate in allegria.

POESIAFESTIVAL
Prosegue il PoesiaFestival di Verona e della Valpolicella. Questi gli appuntamenti ancora in programma:

30 Maggio - Giovedì - ore 21.15, Villa Girardi - S. Pietro in Cariano, Cattura del soffio, Con Mariangela Gualtieri, Gabriella Rusticani, Danio Manfredini. Regia e luci Cesare Ronconi - Testi Mariangela Gualtieri. Musiche composte ed eseguite in scena da Bevano Est: Vanni Bendi, chitarra acustica - Davide Castiglia, violino - Giampiero Cignani, clarinetto - Stefano Del Vecchio, organetto diatonico. Serata organizzata da Teatro Valdoca in collaborazione con Teatro A. Bonci di Cesena.
1 Giugno - Sabato - dalle ore 16.00 alle ore 20.00, via Fama – Verona “Poesia in strada” in Via Fama. Giovani artisti veronesi interpretano la poesia parlata, visiva e dell’ascolto attraverso la lettura, l’esposizione di opere pittoriche e l’esecuzione di brani musicali. Serata organizzata dall’Associazione Via Fama come Via Margutta

3 Giugno - Lunedì - ore 21.15, Canoa Club - Corte Dogana 6 – Verona «Il verbale della mente», Incontro con Michele Ranchetti. Presenta Alberto Battaglia.

6 Giugno - Giovedì - ore 21.15, Villa Bertoldi - Settimo (Pescantina) «Dentro il giardino, nel retro del mondo», incontro con Paolo Ruffilli. Presenta Arnaldo Ederle. Ore 20.30 PreFestival: visita guidata alla villa.

7 Giugno - Venerdì - ore 21.15, Ca’ Verde - S. Ambrogio di Valpolicella «Buongiorno - Mezzanotte!», due assoli di danza e un duetto di danza e teatro accompagnati da versi di Anna Achmatova, Marina Cvetaeva e Emily Dickinson. Primo assolo Di ombre cerchiati gli occhi di Alessandra Vigna. Coreografia Simona Bucci - produzione Biennale Danza di Venezia. Secondo assolo Quduò di Antonio Montanile . Coreografia Antonio Montanile - produzione Biennale Danza di Venezia, Teatro Massimo di Palermo, Antonio Montanile, Duetto Belladonna di Giuliana Urcioli e Daria Anelli. Collaborazione alla regia Lech Raczak - produzione Uqbar Teatro.

10 Giugno - Lunedì - ore 21.15, Sala Maffeiana - via Roma – Verona, Fiamma rossa e nero d’ebano. Serata dedicata a Paul Verlaine, con Bruna Rossi, attrice - Cristina Miatello, soprano - Albertina Dalla Chiara, pianista. Musiche di R. Hahn, C. Debussy e G. Fauré. Presenta Quirino Principe

11 Giugno - Martedì - ore 21.00, Loggia di Corte Sgarzerie – Verona «Lionello Fiumi e i suoi amici poeti». «Poesia e musica sul tema: Le città». Voci di Agostino Contò, Mauro Dal Fior, Luca Dorizzi. A cura del Comune di Verona - I Circoscrizione Centro Storico in collaborazione con l’Associazione ARS.

GET OUT OF MY FOREST !
Mostra Fotografica - Campagna Foreste di Greenpeace - A cura del Gruppo d'Appoggio di Vicenza di Greenpeace
Il Gruppo d'Appoggio di Vicenza di Greenpeace Italia ti invita Venerdì 31 Maggio 2002 alla serata di presentazione della nuova mostra fotografica sulla Campagna Foreste. La presentazione si svolgerà presso il Victoria Station (Contrà Mure Porta Santa Lucia 0444302240) alle ore 21.00. Verrà presentata ciò che è stata la Campagna Foreste di Greenpeace in Italia e nel Mondo in questo ultimo anno; illustreremo la strategia seguita, le richieste ai governi e all'industria del legno; racconteremo delle azioni dirette e non violente organizzate in Italia (es: blocco di una nave per 3 giorni nel porto di Salerno) e nel resto del Mondo; vi porteremo le nostre testimonianze. Verranno proiettati alcuni filmati e sarà possibile contribuire alla raccolta di firme della Campagna Foreste. La mostra resterà esposta al Victoria Station da Venerdì 31 Maggio fino a domenica 9 giugno. Per maggiori informazioni: Pietro 3395048750 - Sabrina 3393495657- Greenpeace Italia - Gruppo d'Appoggio di Vicenza

CORSO DI FORMAZIONE DEL CENTRO NUOVO MODELLO DI SVILUPPO
Nell'ambito delle iniziative promosse dal GLT "Lente sulle imprese" il Centro Nuovo Modello di Sviluppo, diretto da Francuccio gesualdi, organizza a Pisa 1-7 Agosto 2002 (in collaborazione con il CESVOT) il seminario "RISVOLTI SOCIO AMBIENTALI DEL MERCATO GLOBALE"
Data e durata: 5 giorni di seminario residenziale con arrivo il 1° agosto e partenza il 7 agosto
Luogo: presso il Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Vecchiano (Pisa)
Contenuto: il corso verterà su il ruolo delle imprese e degli stati nel commercio internazionale, nascita e struttura dell'OMC, gli accordi sulle barriere tecniche e sugli standard sanitari; l'accordo sull'agricoltura;
l'accordo sui brevetti; l'accordo sui servizi; l'accordo sugli investimenti; gli accordi di libero scambio; l'accordo di libero scambio Europa/Messico;prospettive per il futuro
Obiettivi: il corso si pone la finalità di formare volontari ed esponenti di associazioni provenienti da vari parti di Italia affinché possano fare formazione nei rispettivi territori e possano diventare un punto di riferimento per iniziative di resistenza sui temi della globalizzazione con particolare riferimento al commercio.
Iscrizioni: Centro Nuovo Modello di Sviluppo, via della Barra 32, 56019 Vecchiano (Pisa), e-mail coord@cnms.it, fax 050-82.63.54.Le iscrizioni sono aperte fino al 30 giugno. E' ammesso il numero massimo di 25 persone. Gli organizzatori si riservano di fare delle selezioni sulle candidature in modo da garantire una partecipazione quanto più estesa a livello territoriale. Si prega di specificare oltre ai dati personali, le attività già svolte sui temi della globalizzazione a livello personale e dall'associazione di appartenenza. Si prega anche di indicare l'uso che si pensa di poter fare a livello individuale e di gruppo dell'arricchimento orto dal corso. Il corso è diretto a volontari del mondo sindacale, delle organizzazioni del commercio equo e della cooperazione internazionale e più in generale delle associazioni di volontariato.

Master a distanza in “Economia non profit e cooperazione allo sviluppo”
L'Università degli Studi di Ferrara presso il C.A.R.I.D. (Centro di Ateneo per la Ricerca e l'Innovazione a Didattica) sta organizzando il primo Master biennale a distanza in "Economia non profit e cooperazione allo sviluppo". Il Master, svolto con metodologia didattica integrata e a distanza, prevede la specializzazione in due indirizzi: “Impresa sociale” e “Cooperazione allo sviluppo”. Il corso affronta i temi di uno sviluppo sostenibile con l'ambiente naturale e sociale e vuole offrire competenze progettuali che permettano di implementare percorsi di crescita "partecipativi" per realizzare una democrazia economica maggiormente congrua ai bisogni delle popolazioni. Tra i partners del Master vi sono: il “Forum permanente del Terzo Settore”, “l'Associazione Lunaria” di Roma, la “Banca popolare Etica” di Padova, il “Consorzio Etimos” di Padova, il “CNCA” (Coordinamento Nazionale delle Comunitè di Accoglienza), il “CICa” (Comunità internazionale di Capodarco), il “SID” (Society for Internationale Development) di Roma e la rivista sull'Economia sociale e la Finanza etica “Valori”. 
Per informazioni: scrivere a: nonprofit@carid.unife.it ; telefonare allo 0532/293460 - 293439 tutti i giorni dal lunedì al venerdì nelle dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Consultare il sito del CARID: http://carid.unife.it

APPELLO/1 - IO NON TAGLIO LA CORDA
Sostieni la Campagna: «Io non taglio la corda» promossa dall'Associazione «Un ponte per...». Si tratta di uno strumento di inform/AZIONE preventiva contro la Terza Guerra del Golfo. http://www.unponteper.it/nontagliolacorda/

APPELLO/2 - PER DOMINIQUE GREEN
Per la difesa giudiziaria di Dominique, la Comunità Sant'Egidio chiede aiuto con un piccolo contributo, anche solo di 1 Euro. Attraverso le lettere di Dominique la Comunità di Sant'Egidio è entrata più in profondità nell'universo del braccio della morte e da questo primo, intenso rapporto è nata la Campagna mondiale per una Moratoria universale delle esecuzioni capitali. Perché nessuno sia più giustiziato, negli USA e nel mondo. La difesa per salvare una vita è molto difficile, ma è una battaglia decisiva: perché ogni vita è un valore e per ridare fiducia a chi si trova sotto la minaccia dell'esecuzione capitale. È una premessa decisiva per diminuire la violenza spezzando la spirale della disperazione e della sfiducia. Conto Bancario 200034 - Banca di Roma Ag. 204 Cod. ABI 3002.3 - CAB 05008.8 specificare nella causale del versamento "per Dominique Green". (fonte: Giovanni Zampini, Associazionene “la Fraternità").

APPELLO/3 - Contro i mercanti di armi difendiamo la 185
Noi rappresentanti di diverse realtà della società civile organizzata, esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo, delle religioni e dello sport, degli istituti missionari e degli organi di informazione, del volontariato e organizzazioni non governative, cittadine e cittadini... ricordiamo che, così come esplicitato nell’art. 1 della Legge 185/90 che regola il commercio delle armi, la Costituzione Repubblicana all’articolo 11 “ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Coerentemente riteniamo che nessun atto legislativo del Parlamento possa contraddire quel dettato favorendo in qualche modo il ricorso allo strumento della guerra. Per questo motivo affermiamo la nostra contrarietà alle misure introdotte dall’Accordo quadro tra Francia, Germania, Italia, Spagna, Svezia, Gran Bretagna e Irlanda del Nord “relativo alle misure per facilitare la ristrutturazione e le attività dell’industria europea per la difesa” siglato a Fanborough il 27 luglio 2000 e sottoposto ora alla ratifica del Parlamento italiano con il Disegno di Legge n. 1927. Si tratta di un accordo firmato tra stati che figurano tra i maggiori produttori mondiali di sistemi d’arma (90% della produzione bellica europea) e, data la genericità delle misure di controllo contenute in quell’accordo, crediamo che la sua attuazione possa contribuire solo a far circolare nel mondo una quantità maggiore di armi ancora più “efficienti”. Chiediamo che le istituzioni comunitarie si dotino di adeguati strumenti di garanzia di trasparenza e di controllo in tema di produzione e commercio di armi. Il nostro “NO” si fa ancora più deciso verso la proposta contenuta nella ratifica dell’Accordo, di modificare la Legge 185 del 1990. Quella legge fu ottenuta grazie all’impegno di alcune realtà di base per vincolare a criteri etici e di trasparenza il commercio di armi. In particolare vanno salvaguardati i principi di fondo che diedero vita a quella legge e le stringenti normative che vietano l’esportazione di armi italiane “a Paesi in stato di conflitto armato; Paesi la cui politica contrasti con i principi dell’art. 11 della Costituzione; Paesi nei cui confronti sia stato dichiarato l’embargo totale o parziale delle forniture belliche da parte delle Nazioni Unite; Paesi i cui governi sono responsabili di accertate violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti dell’uomo; Paesi che, ricevendo dall’Italia aiuti ai sensi della legge 26 febbraio 1987, n. 49, destinino al proprio bilancio militare risorse eccedenti le esigenze di difesa del paese”. Chiediamo perciò un’applicazione ancora più rigorosa di quella legge che peraltro è posta a garanzia della trasparenza di tutte le operazioni relative al commercio di materiale bellico. Una riforma di quella legge permetterebbe l’immissione sul mercato di una quantità rilevante di armi e, in particolare, renderebbe ancor più difficile accertare i canali di vendita e i destinatari finali. In un momento storico in cui bande armate, formazioni terroristiche, criminalità organizzata e mercenari si riforniscono di armi attraverso canali che sfuggono al controllo degli stati, una tale normativa finirebbe anche col favorire un incremento del commercio clandestino di armi da parte di mercanti senza scrupoli. Per queste le ragioni ci appelliamo alla coscienza di ciascun parlamentare affinché voti contro ogni ipotesi di riforma della legge 185/90. Preannunciamo una vigilanza attenta e una mobilitazione che, anche a livello europeo, impedisca alla lobby dell’industria bellica di lucrare alti profitti pagati a prezzo della vita dalle vittime delle guerre e della violenza diffusa. 

Testo dell'appello da inviare ai parlamentari 
(copia e incolla)

presidenza.repubblica@quirinale.it; BERLUSCONI_S@camera.it; BOSSI_U@camera.it; MARONI_R@camera.it; TREMONTI_G@camera.it; CASINI_P@camera.it; PERA_S@senato.it; FINI_G@camera.it; RAMPONI_L@camera.it; VITO_E@camera.it; LARUSSA_I@camera.it; VIOLANTE_L@camera.it; CRAXI_V@camera.it; CASTAGNETTI_P@camera.it; GIORDANO_F@camera.it; DILIBERTO_O@camera.it; BOSELLI_E@camera.it; MINNITI_M@camera.it; RUTELLI_F@camera.it; FASSINO_P@camera.it; FOLENA_P@camera.it; DALEMA_M@camera.it; TURCO_L@camera.it; FINOCCHIARO_A@camera.it; MUSSI_F@camera.it; SALVI_C@camera.it; MARINI_F@camera.it; ASCIERTO_F@CAMERA.IT; BELLOTTI_L@CAMERA.IT; BRANCHER_A@CAMERA.IT; BRICOLO_F@CAMERA.IT; COLASIO_A@CAMERA.IT; CONTE_G@CAMERA.IT; FERRO_G@CAMERA.IT; FRATTA_P@CAMERA.IT; FRIGATO_G@CAMERA.IT; GHEDINI_N@CAMERA.IT; GIORGETTI_A@CAMERA.IT; GROTTO_F@CAMERA.IT; LEONE_A@CAMERA.IT; MARTINI_F@CAMERA.IT; MILANATO_L@CAMERA.IT; ORSINI_A@CAMERA.IT; PERETTI_E@CAMERA.IT; RODEGHIERO_F@CAMERA.IT; RUZZANTE_P@CAMERA.IT; SAIA_M@CAMERA.IT; SGARBI_V@CAMERA.IT; STEFANI_S@CAMERA.IT; TRUPIA_O@CAMERA.IT; URSO_A@CAMERA.IT; VALPIANA_T@CAMERA.IT; VASCON_L@CAMERA.IT; ZANETTIN_P@CAMERA.IT; ZORZATO_M@CAMERA.IT

Oggetto: Appello contro i mercanti di morte, perchè vinca la vita!
Onorevoli Presidente della Repubblica, Presidente dei Consiglio, Presidenti delle Camere e Parlamentari tutti,
Il 29 maggio il Parlamento italiano deciderà in merito alla modifica della LEGGE 185/90. Io vi chiedo, anzi vi prego di ascoltare l'appello della Società Civile e della migliaia di persone che vi hanno scritto per chiedervi di lasciare inalterata questa legge che, se modificata, andrebbe solamente a favorire i mercanti di morte. Quel giorno saremo presenti in Piazza Montecitorio a chiedervi questo, perchè VINCA LA VITA!
Cordiali saluti, 
mettere la propria firma

MassMedi@ 
--------------------------------------------------------------------------------

ASSOLUTAMENTE DA LEGGERE!
Il Vincere 
Romanzo di Ettore Masina
Ed. San Paolo - 12 euro - pag 191
La Cassina di Pomm, la "Cascina delle mele", è il microcosmo di miseri alloggi oltre l'estrema periferia di Milano, dove città e campagna si confondono. Qui, alla fine degli anni Trenta, un nucleo di famiglie a maggioranza operaia conduce una vita aspra ma dignitosa, scandita dai ritmi del lavoro, del riposo, degli affetti e della reciproca solidarietà. Poi la tempesta del secondo conflitto mondiale lambisce anche la Cascina, turbandone la quiete: qualche uomo viene richiamato alle armi, parte e non farà ritorno; apocalittici bombardamenti dilaniano la vicina città; serpeggiano freddo, fame angoscia, lutto, disperazione. Dopo lo strappo dell'8 settembre 1943 l'infiammarsi di opposte pressioni politiche lacera la popolazione milanese, seminando sospetto, terrore, morte. Nasce la Resistenza. Non c'è più soltanto un fronte militare; partigiani, tedeschi, repubblichini combattono anche nelle strade. Dilagano i rastrellamenti, le fucilazioni, le rappresaglie. Imperversa la caccia agli ebrei. In mezzo a queste sanguinose convulsioni, che inesorabilmente si ripercuotono sulla comunità della Cascina, prende corpo la vicenda di Umberto Radaelli, detto "il Vincere", orfano di guerra: un ragazzo che, divorato da una filiale ammirazione per il Duce, si arruola nella Squadra «Ettore Muti», la prima forza armata della Repubblica di Salò. Il Vincere diventa così, sempre più, il dramma di Umberto, la storia della sua discesa agl'inferi, scandagliata con vertiginosa profondità psicologica. Al tempo stesso, questo palpitante romanzo, ricco di fermenti morali e civili, mantiene ovunque un respiro corale. Ad alimentarlo concorrono numerosi personaggi, alcuni memorabili: uomini e donne, giovani e anziani, che spesso non rinunciano -nemmeno nelle ore più tenebrose prima della Liberazione - a combattere il male con il bene, l'ingiustizia con l'abnegazione, l'odio con l'amore. 

RICHIEDILO
Diario PM 2002/2003 
a cura della Redazione PM - Missionari Comboniani
Dalla Terra – come una madre – riceviamo ogni giorno cure, alimenti, calore, vestiti, aria, ossigeno, vento, acqua… Ma se è vero che la Terra è un po’ nostra madre, allora merita anche il nostro rispetto. Se la trattiamo male mettiamo in pericolo la nostra stessa vita. Vuoi sapere come rispettarla? Il Diario PM 2002/2003, tutto dedicato alla salvaguardia della natura e della vita sul nostro pianeta… insomma, all’ecologia. Richiedi una o più copie del Diario PM a: Redazione PM - Missionari Comboniani, Vicolo Pozzo, 1 - 37129 Verona. N.B. Una copia singola del Diario PM costa € 7,50 . Per i versamenti utilizza il c.c.p. 202374, specificando la causale. Con soli € 19,11 invece potrai fare o rinnovare l’abbonamento al PM per un anno intero; ricevere il diario PM 2002/2003; appoggiare un progetto in favore delle comunità indigene dell’Amazzonia ecuadoriana. Tel. 045/8003534 - fax 045/8031455; e-mail: pm@comboniani.org . CONTENUTI: A piè pagina trovi proverbi, notizie, azioni eco-intelligenti, consigli, date, curiosità sulla natura e …15 schede tematiche.

RICHIEDI UNA COPIA SAGGIO
Guerre&Pace
Una copia € 3,70; abbonamento 10 numeri € 32,00 - ccp n.24648206 intestato a: Guerre&Pace, Milano. Per avere una copia saggio: guerrepace@mclink.it

Nell’ultimo numero troverete:Presentazione; Sandro Mezzadra Diritto di fuga; Salvatore Palidda Vecchie e nuove migrazioni; Ilaria Possenti Quali culture senza diritti? 
GLI IMMIGRATI SI ORGANIZZANO - Annamaria Rivera Eterofobia e soggettività migranti; Immigrazione e organizzazione ; Sergio Bontempelli Costruire percorsi di cittadinanza; Alban Tuna L'esperienza di Brescia; Donatella Francesconi Una città di vecchia immigrazione; Pablo Salazar, Abi Ahmed Laila Pape Mbaye Diaw Organizzarsi per i diritti; Mercedes Lourdes Frías Contesto sociale e istituzioni; Fulvio Vassallo Paleologo L'associazionismo in Sicilia; Piero Colacicchi Le organizzazioni rom; Salvatore Palidda Verso una dimensione europea; Dino Frisullo Modelli alieni e alibi nostrani; Ibrahime Niane Per far crescere il movimento 

LA COSTRUZIONE SOCIALE DELLO STRANIERO - Giuseppe Faso Le risposte prima delle domande; Informazione e immigrazione; La carta di Empoli; Dario Melossi Il processo di "criminalizzazione"; Marcello Maneri L'immagine dello straniero sui media; Adel Jabbar I musulmani: la complessità negata

MIGRANTI. SOS DIRITTI! INSERTO SPECIALE SULL'IMMIGRAZIONE realizzato da "G&P", Porto Franco, Anci Toscana

PALESTINA/ISRAELE In poche pagine, una sintesi chiara che ripercorre la storia del conflitto tra israeliani e palestinesi, integrata da alcuni approfondimenti su questioni cruciali. Uno strumento anche per l'attività didattica e per gli studenti. "Guere&Pace" dossier - 72 pagine formato A5, Euro 2,00 (più 1,50 Euro per sped. post., anche di più copie). Versamento sul ccp n. 24648206 int. a Guerre e Pace - Milano. Richiedere a 02 89422081, e-mail: guerrepace@mclink.it

Carta, penna & salvadanaio
--------------------------------------------------------------------------------

BOICOTTAGGIO DEI PRODOTTI ISRAELIANI
Continua il boicottaggio dichiarato contro le esportazioni israeliane per costringere Israele a trattare coi palestinesi. Ecco un elenco di prodotti da boicottare, cortesemente fornito da Valerio Magnani. AGRUMI JAFFA (i pompelmi sono uno dei prodotti israeliani più diffusi in Italia). Tra i prodotti provenienti dagli insediamenti israeliani vi segnaliamo: AHAVA - Dead Sea Laboratories (prodotti cosmetici e dermatologici) Distributore italiano: P.M. Chemicals S.R.L./Milano I prodotti AHAVA sono talvolta venduti nelle erboristerie e nelle farmacie. Barkan Wine Cellars Ltd. (vini venduti con l'etichetta Reserved, Barkan e Village) I Pretzels della Beigel & Beigel bakery (le ciambelline salate, biscotti saporiti e crackers) Golan Heights Winery (vini venduti con l'etichetta Yarden, Gamla e Golan) GAJA DISTRIBUZIONE, Via Torino 36/B - 12050 Barbaresco (CN) HALVA (Dolci di sesamo in barra da 100 grammi) Kosher Produced by Achva http://www.halva.co.il/ Jordan Plains dates (le principali varietà di datteri che crescono nella Valle del Giordano degli insediamenti israeliani sono Medjoul e Deglet Nour). Esportato da Israele da Agrexco. Solitamente si trova nei negozi di frutta o sulle bancarelle di frutta e verdura dei mercati. Esportato da Israele da Hadiklaim Date Growers' Cooperative Ltd. (commercializzato da Almog Trades Ltd.) http://www.hadiklaim.com Soda-Club Ltd. (sistemi per carbonare e sciroppi per la preparazione di soda e soft drinks) http://www.sodaclubenterprises.com/content/english/about1.html 
Inoltre è in atto una campagna internazionale di boicottaggio contro la Caterpillar Company, azienda USA con sede a Peoria, Illinois. Le azioni contro la CATERPILLAR vogliono condannare l'uso illegale dei bulldozers forniti a basso costo allo Stato d'Israele per la devastazione dei Territori Palestinesi. Ricordiamo che CATERPILLAR in Italia commercializza oltre ai suoi bulldozers, con il suo logo CAT anche scarpe ed abbigliamento. (Rete Lilliput Verona)

Berluscao meravigliao
Questo è un breve elenco, certamente incompleto, di tante nostre piccole azioni quotidiane con le quali, anche inconsapevolmente, versiamo soldi in cassa di Silvio Berlusconi: 1. Noleggiando una videocassetta da Blockbuster, di sua proprietà; 2. Guardando i canali Mediaset alla TV: Publitalia, concessionaria di pubblicità, fattura centinaia di miliardi l'anno; 3. Telefonando con Blu, di cui detiene una quota; 4. Facendo la spesa da Panorama, alla Standa,alla Rinascente, di sua proprietà; 5. Comprando qualunque prodotto di cui viene fatta la pubblicità sui canali Mediaset; (vedi punto 2) 6. Comprando una pubblicazione di Mondadori, Elemond, Einaudi, Sperling&Kupfer, Grijalbo, Le Monnier, (ebbene si, anche quella), Pianeta scuola, Edizioni Frassinelli, Electa Napoli, Riccardo Ricciardi editore, editrice Poseidona, tutte di sua proprietà; Sarà un caso che, con un decreto dei primi di settembre, il Berlusca ha limitato gli sconti sui libri nuovi? Giusto in tempo per l'inizio delle scuole... 7. Andando al cinema a vedere film distribuiti da Medusa e Cinema 5, di sua proprietà; 8. Navigando in internet con Jumpy, di sua proprietà; 9. Avendo un conto alla banca Mediolanum, di sua proprietà; 10. Comprando i seguenti giornali e periodici: Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, Il Foglio di Giuliano Ferrara, Panorama, Cucina Moderna, Donna moderna, Donna in forma, EBT, Education, interni, Sale&pepe, Superclassifica, Starbene, Focus, Marieclaire, Men's health, Grazia, Sorrisi e canzoni TV, Chi, Ciack, Cosmopolitan, Autooggi, Casa viva, Cose di casa, Confidenze, PCPROFESSIONALE, Panorama travel, Tutto, Week.it, Zerouno e chissa quali altri; 11. Andando allo stadio a vedere le partite di calcio del Milan S.p.a (sulla quale pende un processo per fondi neri che sarà presto cancellato grazie alla prossima "legge finanziaria" che abbrevia i termini di prescrizione per il reato di falso in bilancio).; 12. Facendo la spesa all'Esselunga. Questa va spiegata: Esselunga è di proprietà della famiglia mi lanese Capriotti, da sempre molto vicina al cavaliere e principale finanziatrice della sua recente campagna elettorale con una cifra che da sola è vicina a quanto speso dall'Ulivo in tutta Italia. Si puo quindi dire che la campagna elettorale di Silvio l'abbiamo già pagata andando a fare la spesa. Ma non basta: come contropartita a Capriotti il Berlusca ha inserito nel recente documento di programmazione economica un articolo che stanga le cooperative in generale ed in particolare la COOP, in quanto la stessa gli fa, specialmente in Toscana, una forte concorrenza. Questo si tradurrà inevitabilmente, a lungo termine in: 1) un aumento dei prezzi della COOP, 2) nella necessità di tutto il mondo della cooperazione di adeguarsi ai criteri delle imprese private, 3) in maggiori entrate fiscali per il governo del menzionato Berlusconi. Come dire, una mano lava l'altra, anche perchè lo stesso Berlusconi possiede magazzini per la grande distribuzione e la concorrenza non gli fa certo piacere. 13. Facendo pensioni integrative ed investimenti vita con Mediolanum S.p.a. e Mediolanum Vita S.p.a., di sua proprietà. Fra l'altro questa voce è destinata ad aumentare, man mano che la sanità sarà sempre più (da lui) privatizzata e gestita con criteri aziendali. 14. Investendo in borsa in titoli di societ à di sua proprietà. Occorre a questo proposito precisare che, in questo caso, la fregatura è doppia: infatti, sempre grazie alla prossima legge finanziaria, il reato di falso in bilancio sarà perseguibile solo su querela. Ebbene, dimostrare che un singolo socio ha subito un danno è impossibile. Nelle aziende familiari l'azionista non subisce danni per definizione. Nelle società quotate in borsa, invece, salvo che l'amministratore fugga con la cassa, il danno ai soci esiste ma è indimostrabile, spesso gli stessi interessati non se ne accorgono. Come faranno mai ad accorgersi dei trucchi degli amministratori per sporgere querela? In questo modo i giudici non potranno più intervenire. Prendiamo ad esempio i fondi neri (tanto per dire..) per pagare tangenti (sempre per dire...): il grande a zionista sarà felicissimo di lucrare i dividendi illecitamente ottenuti, perchè mai dovrebbe denunciare? Quindi, mentre lui ingrassa, gli altri azionisti, il fisco, le banche, gli investitori ci rimettono. Chiaro il giochino? Comprate le azioni del Berlusca... 15. Semplicemente esistendo, in quanto con una parte delle tasse gli paghiamo: a) lo stipendio, (e che stipendio), da presidente del consiglio, b) il finanziamento pubblico a Forza Italia; c) la costruzione dello s cudo spaziale, (a cui Berlusconi, e quindi l'Italia intera, ha aderito in luglio, anche se nessuno lo ha detto) visto che Silvio è proprietario anche di aziende di elettronica industriale, - vedi la famigerata rivista elettorale al capitolo "Costruire un impero" (sic) -, e non mi meraviglierei che una parte degli apparati fossero casualmente costruiti da tali aziende. Si tratta, fra l'altro, di cifre inimmaginabili. Queste voci sono inevitabili, anche volendo esercitare una volontà contraria. Inevitabile à anche pagare lo stipendio ai suoi diretti dipendenti quali La Loggia, Pisanu, Bonaiuti, Frattini, Vito (arisic!), Giovanardi, Tremonti, etc ed a 146 parlamentari leghisti che, alla faccia di Roma ladrona, si beccano i quattrini pur lavorando per un altro stato. In futuro glieli daremo inoltre: 1. Nella costruzione di opere pubbliche realizzate da Edilnord, di sua proprietà, magari progettate dalla società dell'attuale ministro delle infrastrutture Lunardi, a cui si deve per esempio il progetto Treno Alta Velocità attualmente in fase di realizzazione. Forse non a caso lo stesso Lunardi ha recentemente proposto il limite in autostrada a 160 Kmh: magari qualcuna andrà adeguata...; Forse sempre non a caso lo scorso 8 settembre, con apposito decreto, Berlusconi ha ABOLITO l'Agenzia Nazionale di Protezione Civile, rimuovendo il commissario Barberi , al fine di accentrare le competenze direttamente alla Presidenza del Consiglio. Magari anche le opere di protezione civile (cosiddette) sono un bocconcino interessante per il Nostro? Mi pare probabile inoltre che il nome Edilnord sarà spesso "invisibile" grazie al gioco degli appalti, sub-appalti e sub-sub-appalti. 2. Quando anche la scuola sarà in buona parte privatizzata e lui, dopo aver modificato ad hoc le leggi italiane, avrà fondato le sue, superiori ed università: fra i suoi "progetti pronti" -ma quanti ne ha?- c'e anche quello della sua università per i futuri dipendenti di Mediaset. 3. Quando telefoneremo da casa con Telecom, della quale ha recentemente iniziato la scalata mediante il suo omino telecomandato Tronchetti-Provera. Concludo dicendo che è impresa ardua chiarire tutti gli interessi di Silvio Berlusconi, a causa delle incredibili ramificazioni societarie del suo "impero", (provate solo a visitare il sito della Mondadori) , delle società con sede all'estero, (di cui non paga le tasse in Italia..), di quelle intestate ad amici, ad amici di amici etc, oltre agli interessi non direttamente comprensibili. Quindi sono bene accetti i contributi di chi riesce a reperire informazioni o a trovare errori in quanto scritto sopra. 

PAROLE IN LIBERTA'
di Vincenzo Andraous ( vincenzo.andraous@cdg.it - Tel. 0382 3814417) --------------------------------------------------------------------------------

Vincenzo Andraous è nato a Catania il 28-10-1954, una figlia Yelenia che definisce la sua rivincita più grande, detenuto nel carcere di Pavia, ristretto da ventinove anni e condannato all’ergastolo “FINE PENA MAI”. Da otto anni usufruisce di permessi premio e lavoro esterno in art.21, da due anni e mezzo è in regime di semilibertà svolgendo attività di tutor-educatore presso la Comunità “Casa del Giovane “di Pavia. Per dieci anni è stato uno degli animatori del Collettivo Verde del carcere di Voghera, impegnato in attività sociali e culturali con le televisioni pubbliche e private, con Enti, Scuole, Parrocchie, Università, Associazioni e Movimenti culturali di tutta la penisola, Circa venti le collaborazioni a tesi di laurea in psicologia e sociologia; E’titolare di alcune rubriche mensili su riviste e giornali, laici e cattolici; altresì su alcuni periodici on line di informazione e letteratura laica, e su periodici cattolici di vescovadi italiani; ha conseguito circa 80 premi letterari; ha pubblicato sette libri di poesia, di saggistica sul carcere e la devianza, nonché la propria autobiografia; “Non mi inganno” edito da Ibiskos di Empoli; “Per una Principessa in jeans” edito da Ibiskos di Empoli; “Samarcanda” edito da Cultura 2000 di Siracusa; “Avrei voluto sedurre la luna“ edito da Vicolo del Pavone di Piacenza; “Carcere è società” edito da Vicolo del Pavone di Piacenza; “Autobiografia di un assassino-dal buio alla rinascita” edito da Liberal di Firenze; “Oltre il carcere” edito dal Centro Stampa della “Casa del Giovane” di Pavia. 
--------------------------------------------------------------------------------

Giustizia e Perdono 
Il Papa nel messaggio per la Giornata Mondiale della Pace ci ha detto: “Non c’è Pace senza Giustizia, non c’è Giustizia senza Perdono”. Leggendo quelle righe, pesanti come la storia che ci portiamo addosso, nasce la spinta a ripensare ciò che siamo stati, ciò che siamo e ciò che vorremo finalmente essere. Il Papa ha parlato alle genti, agli Stati, affinché le guerre abbiano a scomparire, e alle persone sia dato tempo e possibilità di vivere e confrontarsi, senza per questo dover scavare a forza la propria fossa. In quelle note c’è il non senso di governi e politiche fondate sul rancore, sull’odio, sulla vendetta, su quei sentimenti che non consentono giustizie sociali né pace per alcuno, perché è vero: la violenza regna dove l’ingiustizia ingrassa. Il Papa ha parlato per coloro che hanno voltato le spalle alla propria umanità, per chi ha dipinto la propria assenza-sconfitta nelle ferite inferte. Ha parlato anche per chi pensa che al male si risponde con altro male, nell’illusoria convinzione di risolvere i drammi individuali e le tragedie collettive. Non è facile capire questo mondo continuamente in rotta di collisione, non è facile conoscere fino in fondo la sofferenza dell’anima, non è facile ascoltare le parole del Papa se non con il cuore aperto. Giustizia e Perdono. Personalmente, ho molto di cui non essere fiero, sono sicuro di dovere assai a chi mi è vicino, come a chi in assenza eterna è divenuto una presenza costante. Senza queste consapevolezze, ho creduto di sopravvivere a me stesso, in un carcere, in una cella scambiata per un tempio, dove gli occhi non vedevano, le orecchie non sentivano né ascoltavano, mentre il corpo restava inerte. Nelle stagioni chiuse è scomparsa la ragione, tramortita la fede, persino l’ultima volontà di un perdono. Il Papa ha detto: “Non c’è Giustizia senza Perdono”. Per quanto mi riguarda, conosco il sentire comune del “chi sbaglia paga”, è in questa affermazione, più dura di ogni sentenza, che si spiega la difficoltà a coniugare una giusta e doverosa esigenza di giustizia da parte della vittima di un reato, a una possibilità concreta di riscatto e riparazione in chi ha offeso l’altro. Spesso mi sono chiesto se è possibile perdonare. Se è consentito all’uomo elevare la propria umanità. La risposta è stata sì. Ho ricordato alcuni uomini che con la morte nel cuore, accanto ai corpi senza vita dei loro cari sono stati capaci di alzare gli occhi al cielo, sussurrando lacrime di perdono per l’altro che ha causato tanto dolore. E’ davvero difficile affrontare una lettura evangelica del sentimento del perdono, per chi ha sbagliato, come per chi ha ricevuto l’offesa, infatti la risposta attuale ad ogni perdita sta nel solo carcere, nella sola pena inflitta, e sono passaggi che appartengono al potere giudiziario, legislativo, esecutivo, mentre forse occorrerebbe ritornare a quel riferimento che più conosciamo, a quel riferimento che si chiama persona. Alla luce dei miei inciampi, della mia irresponsabilità di ieri, mi accorgo che la richiesta intima del perdono è atto che riguarda la persona. Nessuno si salva, se non sa perdonarsi, se non trova nell’altro gesti e parole d’amore. Pagare il proprio debito alla società non può significare la creazione di una nuova dimensione di violenza, in una pena distruttiva e immutabile. Un contesto disumanizzato e disumanizzante, come quello del carcere, toglie all’uomo la speranza, non solo privandolo della libertà, ma estraniandolo dalla propria dignità. Privare la persona della possibilità di rendersi conto dei propri errori, significa non consentirle di fare i conti con il peso delle proprie colpe, con le lacerazioni che hanno prodotto la rottura del vivere civile. Quanto è difficile chiedere perdono in queste condizioni? E quanto essere perdonati? Ciascuno vive il suo presente in funzione delle scelte fatte nel passato, non per un sottile gioco delle maschere, ma perché le azioni del cuore se non condivise non consentono di essere scelte. Allora ricostruirsi sottende capacità e forza per riparare al male fatto, richiama l’altro-gli altri ad accorciare le distanze, affinché conoscere comporti la scelta più giusta, ove l’uomo della condanna, l’uomo del reato, non è l’uomo della pena, l’uomo che chiede perdono non con le parole, non con i megafoni, nè con la pietistica abbinata alle più alte celebrazioni religiose, bensì nei silenzi che divengono assordanti, nei gesti ripetuti, nei comportamenti quotidiani. Rimangono le responsabilità e gli abissi dell’anima, nulla è cancellato, niente è dimenticato, ma sentire dentro il bisogno di perdonarsi, di avere pietà di se stessi, indica la via maestra per l’altro bisogno: essere perdonati per ciò che si è nel presente, nella consapevolezza degli errori disegnati a ogni passo in avanti, condividendo quel bene comune che è intorno a noi. Perdonarsi e chiedere perdono è voce che parla al cuore con note forti, per tentare di tramutare l’ansia e il dolore delle vittime in una riconciliazione che sia cambiamento fruibile per la collettività tutta. Penso che una vendetta che ripara teatralmente non produca nulla di positivo, e neppure un carcere che mantenga inalterata la follia lucida di chi ha commesso un reato. La richiesta di perdono che cammina lentamente ma fortemente oltre il muro di un carcere, è una preghiera che non ha necessità di parole, ma di atti vissuti giorno dopo giorno, per andare incontro all’altro, e a se stessi rinnovati. L’umanità, quando è ferita, richiede maggiore severità nelle pene da espiare, mentre la persona detenuta sconta la propria pena convincendosi di aver pareggiato il conto, di aver pagato quanto dovuto. Invece, riconoscere il bisogno di perdonarsi e perdonare, sottolinea l’urgenza di un percorso umano ( non solo cristiano ) nella condivisione e reciprocità, nell’accettazione di una possibile trasformazione e di un fattivo cambiamento di mentalità. La difficoltà di una lettura evangelica in un carcere è tutta nella contraddizione che scaturisce dalla persistente stigmatizzazione e disattenzione, che circondano l’uomo in colpa e chi il male l’ha subito. In questa condizione, quel sentimento di gratuità-amore-perdono, che può essere solo donato e perciò privo di parentele con qualsiasi aspettativa speculativa, cozza con l’indurimento prodotto da una stasi subculturale, che pone le persone davanti al rischio di una infantilizzazione neanche troppo velata. Il Papa ha parlato di Perdono e di Giustizia, ciò può e deve essere, se ognuno di noi diviene un entronauta, un viaggiatore contempl-attivo, persino in un carcere, in una pena finalmente accettata e vivibile. A ben pensarci, perdonare è un dono che ha origini divine, per questo non viene colto dalla nostra memoria corta: c’è un carico di domande legittime e di risposte distanti, tant’è che chiedere perdono, a volte, non è più facile che concederlo, e ancor più appare incomprensibile quel comando di amore “settanta volte sette”. E’ così distante quel verbo nella nostra umanità lacerata……..Eppure non può esistere umana vita senza la speranza di una vita migliore, e la speranza è, sì, scienza del non ancora, ma essa avverrà con l’impegno di tutti: colpevoli e innocenti. Ecco cosa il Papa ha detto a me. (Natale 2001)

PAROLE ALTRE
--------------------------------------------------------------------------------

POICHE' TENTAR NON NUOCE

Non aspettar che ci sia sereno
o cada una tiepida pioggia
o l'orchestra dei fiori
incominci a suonare
o i già muti pesci
tacciano ancor di più.
Fa che ti basti che cominci il giorno
e che sia fatto chiaro
come pagina bianca
volta dopo
la nera.
Allora tieni la faccia
più alta che si può
e tenta
poiché tentar non nuoce.

(Poesia di Roberto Piumini segnalata da Federica)

SITI AMICI 
--------------------------------------------------------------------------------

1) Agenzia di Stampa Missionaria www.misna.org 
2) www.altravicenza.it è il sito di Altravicenza, che ha sede presso la Casa per la Pace di Vicenza.
3) Da Monteforte d'Alpone... www.stilelibero.org  
4) ARCI di Verona www.arci.verona.it  
5) Biblioteca di Nogara (VR): http://digilander.iol.it/biblionogara 
6) Terre Libere, altre forme di comunicazione www.terrelibere.it 
7) Notiziario femminile www.femmis.org 
8) Agenzia di stampa: www.consumietici.it 
9) Giovani e missione... www.giovaniemissione.it 
10) L'importante network italiano dell'informazione ecologica: WWW.PROMISELAND.IT 
11) Pedagogisti on line: www.educare.it 
12) Rete Lilliput: www.retelilliput.org 
13) Il sito dell'Associazione no profit «Progetti Alternativi per L'energia e l'ambiente» www.paea.it 
14) Antimafia2000 www.antimafiaduemila.com 
15) Il mondo dei bambini nelle proposte di www.aquiloneblu.org 

@ @ @ FINE @ @ @

horizontal rule

Precedente Home Su Successiva

Organizzazione ] Patrimonio Librario ] Attività Culturali ] Informagiovani ] Spazio Utenti ] Periodico Informativo ] Link ]