COORDINAMENTO CONTRO LA CENTRALE TERMOELETTRICA

 

LEGAMBIENTE, MEDICINA DEMOCRATICA, i COMITATI per la tutela e la valorizzazione del territorio e dell'Agricoltura di S.SEVERO, SERRACAPRIOLA, SAN PAOLO CIVITATE, SANNICANDRO GARGANICO, TORRE-MAGGIORE, MANFREDONIA, CITTADINANZATTIVA / TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO

 

S.Severo,22-10-2001 URGENTE

 

Per :

- Presidente dell'inchiesta pubblica per il progetto " Impianto a ciclo combinato di San Severo"
Piazza Capo di Ferro n.13 ROMA Fax 06 6629536
- Ministro Ambiente
- Ministro Industria
- Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Via Liguria, 26 - 00187 ROMA

p.c. A

- Segretario Generale Comune di S.Severo Piazza Municipio 1 71016 S.Severo ( Fg )
- Sindaco e Assessore all'Ambiente Comune di S.Severo
- Coordinamento Comuni aderenti all'Agenda 21
- Commissione Europea per Agenda 21
- Commissione Europea per l'Ambiente Segretariato Generale L-2929 Luxembourg Telex 28.94/ 34.94/36.97/36.98

 

Oggetto:

1) - Nullità per irritualità delle procedure di effettuazione dell'Inchiesta pubblica inerente il progetto "Nuovo Impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune di San Severo" della Mirant Italia S.r.l.,attivata con comunicato pubblicato su Gazzetta del Mezzogiorno del 15-6-2001;

2) - non utilizzabilità delle controdeduzioni della Ditta Mirant Italia s.rl. alle memorie presentate entro il termine del 30-7-2001 ai sensi dell'art.7 c.3 dell'Allegato IV del DPCM 27-12-1988,in quanto depositate(le controdeduzioni della Mirant) in data 2 ottobre 2001, giusta nota nr. 3/R/01 del 12-10-2001 del Segretario Generale del Comune di S.Severo,ovvero oltre i tre mesi dall'avvenuta pubblicazione del 15-6-2001,come previsti dall'art. 7 c.6 Allegato IV al DPCM 27-12-1988 in ordine alla chiusura della inchiesta pubblica ;

3) - grave parzialità di fatto e favoreggiamento della Ditta Mirant da parte del Presidente della Inchiesta pubblica,che ha ritenuto ammissibili, acquisendole, come da manifesto pubblico del 2-10-2001, invero affisso l'8-10-2001, le controdeduzioni della Ditta Mirant, depositate il 2-10-2001, dopo la scadenza di norma, dando pertanto alla Ditta Mirant ben due mesi di tempo dal deposito delle memorie scritte, per formulare le controdeduzioni,mentre si danno neanche cinque giorni ai presentatori di memorie scritte e ad altri interessati,per prendere visione e rispondere nel merito,peraltro con le modalità illegittime e illegali di cui alla nota dell'11-10-2001 del Coordinamento,inviata al Presidente della Inchiesta pubblica,al Sindaco e Assessore all'Ambiente,al Ministro dell'Ambiente,al Coordinamento Agenda 21 locale e ad altri destinatari;

4) - dichiarazioni false del Segretario generale contenute nella nota dello stesso del 12- 10-2001 nr. 3/R/01;

5) - esposto in ordine all'assurdità di un manifesto del 2-0ttobre 2001 del Presidente della Inchiesta Pubblica, che informa della "disponibilità delle controdeduzioni della Ditta Mirant in visione dal 2 ottobre medesimo", guarda caso -e che rapidità- il giorno stesso del suo deposito (prot.24824 Comune di S.Severo), come da nota del Segretario Generale citata: richiesta di ispezione per verificare effettivi tempi di deposito, di commissionamento e stampa del manifesto datato 2 ottobre, circa altresì la mancata informazione dello stesso al Segretario generale (vedi nostra dell'11-10-2001), stante il sospetto di "intese atte a favorire la Ditta Mirant" tra diverso soggetti da identificare;

6) - segnalazione di irritualità e illegalità-illegittimità, ovvero indizione di audizione pubblica di presentatori di memorie scritte, che non ne avevano fatto richiesta, ammettendo le controdeduzioni della Mirant, depositate fuori scadenza, ex art..7 c.5-6 dell'Allegato IV del DPCM citato, pubblicizzando la stessa audizione solo con un manifesto affisso in S.Severo e con ritardo rispetto a quanto lo stesso recita, ciò non in coerenza con la natura della inchiesta pubblica che deve necessariamente utilizzare gli stessi canali previsti per norma per aprire la inchiesta pubblica, ovvero quotidiani di diffusione nazionale, cioè le stesse modalità usate per aprirle e non meramente un manifesto solo in S.Severo, in tal modo non assicurando la informazione e l'espletamento di funzioni di cui sono titolari cittadini e associazioni, in ordine alle tappe successive della inchiesta pubblica; non risulta peraltro che siano invitati alla audizione la Provincia (a quanto ci ha riferito lo stesso Assessore provinciale in data 17-10-2001), né altri Enti locali, peraltro coinvolti (vedi gasdotto..) ovvero i Comuni di Torremaggiore, Lucera, Pietra Montecorvino e altri, omettendo di interessare soggetti titolari di diritti e doveri verso le popolazioni e i territori coinvolti, stante il quadro normativo (dec.leg.vo 267/2000, l.340/2000 e altra normativa connessa), come riportato nel nostro documento di 437 pagine depositato il 28-7-2001;

7) - reiterazione di richiesta di sospensione della procedura relativa alla fase successiva della inchiesta pubblica e di tutti i procedimenti autorizzatori inerenti l'impianto di cui trattasi, stante altresì la nota nr. 41673 del 15-10-2001 a firma dell'Assessore al territorio e all'ambiente della Provincia di Foggia, con cui lo stesso nel riferire che "questa Provincia è.interessata dalla richiesta di nr. 7 centrali termoelettriche... -i quali- si sommeranno a quelli per la produzione di energia eolica già esistenti sul territorio" chiede al Ministero dell'Ambiente - servizio di valutazione impatto ambientale "...una conferenza, con gli enti interessati, al fine di verificare la sostenibilità di questi impianti, anche in relazione alla pianificazione energetica del territorio provinciale...";

8) - Segnalazione di pubblicità ingannevole-ingannevolezza di messaggi pubblicitari da parte della Ditta Mirant, ai sensi del D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 627: richiesta di intervento sanzionatorio, con riguardo allo specifico progetto presentato;


PREMESSA

La presente fa riferimento e integra-aggiorna-riscontra:


- il documento del Coordinamento in 437 pagine già trasmesso in data 28-7-2001,ai sensi dell'art.7 c.3 allegato IV del DPCM 27-12-1988 in ordine all'Inchiesta Pubblica sul progetto della Ditta Mirant

- la nota del Coordinamento dell'11-10-2001(si allega) ad oggetto "- Irritualità delle procedure di effettuazione dell'Inchiesta pubblica inerente il progetto "Nuovo Impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune di San Severo" della Mirant Italia S.r.l., come da comunicato pubblicato su Gazzetta del Mezzogiorno del 15-6-2001: Richiesta di copia delle controdeduzioni e della lettera di trasmissione da parte della Ditta Mirant Italia s.rl. e di rideterminazione dell'iter procedurale";

- alla normativa in materia di pubblicità ingannevole, ai sensi del DPR 627/'96,della Legge 249/'97, del dec.leg.vo 74/'92 e altra normativa;

- alla l.241/'90 ,alla l.340 del 24-11/2000, in materia vuoi di Conferenza di servizi (art.9 e seguenti l.340 citata) che di utilizzo di siti industriali per ... approvvigionamento strategico dell'energia... ;

- al DPCM 27-12-1988 in ordine alle procedure in materia di Inchiesta pubblica;

- alla nota di "riscontro" del Segretario Generale del Comune di S.Severo con propria del 12-10-2001 prot.3/R/01 (si allega) in risposta alla nostra dell'11-10-2001;

- ad altre note comunque riportate nella presente.

 

Nel merito dell'oggetto, con la sequenza riportata nello stesso, si riporta quanto segue:

 

1) - Nullità per irritualità delle procedure di effettuazione dell'Inchiesta pubblica inerente il progetto "Nuovo Impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune di San Severo" della Mirant Italia S.r.l., attivata con comunicato pubblicato su Gazzetta del Mezzogiorno del 15-6-2001;

2) - non utilizzabilità delle controdeduzioni della Ditta Mirant Italia s.rl. alle memorie presentate entro il termine del 30-7-2001 ai sensi dell'art.7 c.3 dell'Allegato IV del DPCM 27-12-1988, in quanto depositate (le controdeduzioni della Mirant) in data 2 ottobre 2001, giusta nota nr. 3/R/01 del 12-10-2001 del Segretario Generale del Comune di S.Severo, ovvero oltre i tre mesi dall'avvenuta pubblicazione del 15-6-2001, come previsti dall'art. 7 c.6 Allegato IV al DPCM 27-12-1988 in ordine alla chiusura della inchiesta pubblica ;

3) - grave parzialità di fatto e favoreggiamento della Ditta Mirant da parte del Presidente della Inchiesta pubblica.

In ordine ai punti 1-2-3 sopra riportati, oltre che riferirsi, rinviandosi allo stesso, al documento del 28-7-2001, già trasmesso e alla parte concernente gli aspetti della "irritualità", si fa in questa sede ulteriore riferimento al fatto che il Presidente della Inchiesta pubblica ha ritenuto ammissibili, acquisendole, come da manifesto pubblico del 2-10-2001, invero affisso l'8-10-2001, le controdeduzioni della Ditta Mirant, depositate il 2-10-2001, dopo la scadenza di norma, dando pertanto alla Ditta Mirant ben due mesi di tempo dal deposito delle memorie scritte, per formulare le controdeduzioni, mentre si danno neanche cinque giorni ai presentatori di memorie scritte e ad altri interessati, per prendere visione e rispondere nel merito, peraltro con le modalità illegittime e illegali di cui alla nota dell'11-10-2001 del Coordinamento, inviata al Presidente della Inchiesta pubblica, al Sindaco e Assessore all'Ambiente, al Ministro dell'Ambiente, al Coordinamento Agenda 21 locale e ad altri destinatari; si rinvia altresì a quanto di seguito riportato ai punti successivi.

4) - dichiarazioni false del Segretario generale contenute in nota dello stesso 12-10-2001 nr. 3/R/01 (si allega la nota citata)


In riferimento alla nota del Segretario generale, si precisa che:

 

-

le pagine avute in copia in "camera caritatis" sono invero in nr. di venti e non di trenta come dice falsamente il Segretario generale; nella nota dell'11-10-2001 non si è fatto riferimento a queste copie per due ragioni:
   a) - le copie sono state date in modo informale e in numero di venti, perché il Segretario consentiva solo un estratto parziale, avendo il riferimento a quanto scritto nel Manifesto del 2-10-2001 a cura del Presidente dell'Inchiesta pubblica in ordine alla presa visione delle controdeduzioni e non alla possibilità di estrarne copia, per cui, vista la "difficoltà" posta dal segretario a dare formalmente il testo integrale, si riteneva di non coinvolgerlo per le venti pagine consegnate "irritualmente";
   b) - le pagine estratte erano in nr. di venti su complessive 70 pagine delle controdeduzioni, essendo pertanto carenti di tabelle e dati tecnici, che impedivano di fare alcuna osservazione cogente e qualificata sul documento medesimo, donde la richiesta formale con nota dell'11-10-2001 di invio di copia delle controdeduzioni e della lettera di trasmissione (giammai pervenuta) delle stesse da parte della Ditta Mirant, pertanto recita ancora il falso il Segretario generale quando afferma che in data 12-10-2001 il documento veniva consegnato al sottoscritto a seguito di richiesta telefonica. Invero il sottoscritto aveva telefonato reiteratamente all'Assessore all'Ambiente per sollecitare la consegna, indi con riguardo alla richiesta formalizzata con nota dell'11-10-2001;

-

la nota dell'11-10-2001 non ha avuto alcun riscontro in ordine alla richiesta di fissare altri tempi e modalità per assicurare la partecipazione informata e qualificata da parte del Coordinamento alle fasi successive della Inchiesta pubblica, intendosi anche quella programmata per il 15 ottobre, data, per irritualità e per le questioni su riportate, che si riteneva non praticabile, pertanto da rinviare;

-

da quanto lo stesso Segretario generale afferma, la Ditta Mirant ha depositato solo in data 2 ottobre 2001 presso il Comune di S.Severo (nr.di protocollo 24824) le controdeduzioni al nostro documento di 437 pagine del 28-7-2001 e ad un altro di altra fonte, ovvero ben oltre i tre mesi previsti dall'art.7 c.6 allegato IV del DPCM 27-12-1988 (G.U. nr.4 del 5-1-1989 pag.17 e segg.), tre mesi che scadevano il 15 settembre.
Si riporta comunque (oltre che in allegato) il testo integrale della nota dell'11-10-2001:

Oggetto: "-Irritualità delle procedure di effettuazione dell'Inchiesta pubblica inerente il progetto" Nuovo Impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune di San Severo"della Mirant Italia S.r.l., come da comunicato pubblicato su Gazzetta del Mezzogiorno del 15-6-200: Richiesta di copia delle controdeduzioni e della lettera di trasmissione da parte della Ditta Mirant Italia s.rl. e di rideterminazione dell'iter procedurale"
         Premesso che:
a) - il Coordinamento contro la Centrale termoelettrica(di seguito riportato come C.cc) con documento in nr.437 pagine in data 28-7-2001 ha presentato al Presidente della Inchiesta Pubblica ai sensi del DPCM 27-12-1988(G.U. nr.4 del 5-1-1989),la "Valutazione inerente il progetto " Nuovo Impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune di San Severo" della Mirant Italia S.r.l.,come da comunicato pubblicato su Gazzetta del Mezzogiorno del 15-6-2001";
b) - nel documento citato del 28-7-2001 si affermava :
"SI TRASMETTE la presente con gli allegati citati, restando in attesa di riscontro da parte dei destinatari, per quanto previsto dalla legge 241/'90, dalle norme su citate in materia di partecipazione, consultazione e con modalità adeguate alla natura degli interessi legittimamente rappresentati dai firmatari della presente, alcuni dei quali peraltro riconosciuti ai sensi della L.281/'98 e del dec.leg.vo 229/99 e altra normativa connessa. Si fa esplicita riserva di produrre documenti, memorie e note integrative della presente relazione tecnica. La presente è costituita dall'Indice e da complessive nr.pagine=437, compresi gli allegati citati ";
c) - pertanto il C.cc è,ai sensi del DPCM citato allegato IV art.7 soggetto inserito a tutti gli effetti nelle procedure relative alla Inchiesta Pubblica;
d) - l'art.7 dell'allegato IV del DPCM citato al c.6 sancisce che "Il presidente chiude l'inchiesta pubblica e trasmette al Ministero dell'ambiente le memorie presentate e le osservazioni dell'ENEL(nella fattispecie leggasi Ditta Mirant),con una relazione di sintesi delle attività svolte",scadenza pertanto da individuare nel giorno15 settembre c.a.,stante la pubblicazione sui quotidiani avvenuta in data 15-6-2001;
e) - l'art.4 c.6 dell'allegato IV del DPCM citato sancisce che "regione.provincia e comune mettono a disposizione del pubblico la documentazione presentata dall'ENEL"

              Si evidenzia la gravità dei seguenti eventi:

1)

- in data 10-10-2001 in modo indiretto apprendevamo da amici che in S.Severo risultava affisso un Manifesto dal titolo "AVVISO" (si allega copia) in cui il Presidente della Inchiesta pubblica relativa all'impianto di cui trattasi,"informa che le controdeduzioni prodotte dalla Mirant Italia S.r.l. in merito alle proposte presentate ... sono disponibili in visione al pubblico,a partire dal giorno 2 ottobre 2001 presso ... Comune di San Severo - Segreteria Generale Piazza municipio 1 San Severo,inoltre informa che il giorno 15 ottobre 2001 alle ore 12.00 presso la sala comunale San Benedetto ... procederà ... all'audizione dei presentatori di memorie scritte e della Mirant Italia s.r.l.,cui potrà assistere il pubblico";il manifesto riporta la data del 2 ottobre 2001;

2)

- invero il manifesto risulta essere stato affisso ovvero disponibile al pubblico solo in data 8-10-2001;

3)

- non è pervenuto al nostro recapito alcun invito formale scritto per l'audizione del 15 ottobre su riportata,non potendosi in alcun modo affidare ad un manifesto pubblico l'invito al C.cc,presentatore delle memorie scritte di cui sopra,mentre si comprende che il manifesto possa essere strumento utile per la popolazione cui si vuole assicurare la possibilità di "assistere" come si legge nel manifesto,non potendosi inviare l'invito-informativa a tutti i cittadini; si precisa ancora che i presentatori di memorie scritte risultano essere solo due soggetti,pertanto non vi era e non vi è alcuna giustificazione a questa grave palese omissione;

4)

- in data 15 settembre è scaduto il termine per la chiusura della inchiesta pubblica,come sopra riportato;
ancora nel merito della gravità dei comportamenti "istituzionali" nei confronti del C.cc.:

5)

- sempre in data 10-10-2001, appena conosciuta la notizia del manifesto di cui sopra, mi recavo presso la segreteria generale del Comune di S.Severo, chiedendo del Segretario generale, che mi diceva l'usciere essere impegnato in riunione, indi recandomi presso la segreteria per chiedere di poter visionare le controdeduzioni della Mirant Italia, come si affermava nel manifesto del Presidente dalla Inchiesta pubblica; l'addetta alla segreteria affermava di non esserne a conoscenza, né del manifesto in questione e dopo aver chiesto ad una altra collega mi diceva che dovevo rivolgermi alla Prefettura a Foggia, al che ribadivo che il manifesto era chiaro e che il riferimento era la segreteria generale del comune. Andavo via, provvedendo strada facendo a telefonare al numero di telefono del Segretario generale, mi rispondeva l'assessore all'ambiente Caposiena, dicendomi di tornare più tardi, a fine della riunione in cui era impegnato il segretario Generale. Tornato verso le ore 13.00 incontravo il Segretario Generale e l'Assessore all'ambiente, risultandone che il Segretario generale non era a conoscenza del manifesto e quindi di essere referente per la visione delle controdeduzioni al pubblico, rinviando poi al pomeriggio la messa a disposizione delle stesse per la visione. Nel pomeriggio verso le ore 16.30 venivano messe a disposizione per la visione le controdeduzioni, con il divieto a poterne fare copia, ciò in palese contrasto con la condizione del C.cc di soggetto presentatore di memorie scritte all'interno della Inchiesta pubblica e con l'art.4 c.6 dell'allegato IV del DPCM 27-12-1988 che sancisce che "... il Comune mette a disposizione del pubblico la documentazione ...", cosa che non può esaurirsi nella mera "visione", stante le caratteristiche stesse della documentazione in questione, ovvero circa 100 pagine, con allegati e dati di carattere tecnico, che non possono essere "digeriti" ovvero memorizzati nella mera visione, a meno di voler impedire la partecipazione del C.cc, come di altri soggetti, al procedimento in questione, sorvolando, si fa per dire, il fatto che il Comune di S.Severo aderisce all'agenda 21 locale con tutti gli obblighi conseguenti alla informazione, consultazione, partecipazione ... ;


-

              Tutto quanto sopra risulta:
irrituale,nonché illegittimo e di impedimento al C.cc nella fattispecie
,anche con riguardo alla nostra esplicita e formale richiesta fatta con documento del 28-7-2001, riportata alla lett.b della presente, per l'espletamento corretto delle proprie funzioni, inficiando tutto l'iter della stessa inchiesta pubblica, non a caso "pubblica",ovvero dovendo assicurare nella forma e nella sostanza il diritto di partecipazione e nel merito da parte dei cittadini e delle organizzazioni ai diversi livelli,


-

              e si RICHIEDE:
invio al recapito riportato a piè di pagina di copia delle controdeduzioni e della lettera di trasmissione delle stesse da parte della Ditta Mirant Italia s.r.l.;

-

di fissare altri tempi e modalità per assicurare la partecipazione informata e qualificata da parte del Coordinamento alle fasi successive della Inchiesta pubblica,intendosi anche quella programmata per il 15 ottobre,data,per irritualità e pe le questioni su riportate,che si ritiene non praticabile ,pertanto da rinviare.
Restano fermi gli altri aspetti sulla irritualità e altre valutazioni di merito formulate nel documento del 28-7-2001. Si attende urgente riscontro,salutando
                                       Per il Coordinamento-dr.d'Angelo Fernando
Per riscontro indirizzare a:
-dr.d'Angelo Fernando per Coordinamento contro la Centrale termoelettrica
Via Cantatore 32/N 71016 S.Severo (Fg) Fax 0882 228156;
e mail: toninodangelo@libero.it

FINE NOTA dell'11-10-2001

 

5) - esposto in ordine all'assurdità di un manifesto del 2-0ttobre 2001 del Presidente della Inchiesta Pubblica (si allega copia)

Rinviandosi anche al testo della nota nostra dell'11-10-2001 già citata,si sottolinea che il testo del manifesto in questione informava della "disponibilità delle controdeduzioni della Ditta Mirant in visione dal 2 ottobre medesimo", guarda caso ... e che rapidità ... il giorno stesso del suo deposito (prot.24824 Comune di S.Severo), come da nota del Segretario Generale citata de 12-10. Al proposito si rende necessaria una ispezione per verificare effettivi tempi di deposito, di commissionamento e stampa del manifesto datato 2 ottobre, circa altresì la mancata informazione dello stesso al Segretario generale (vedi nostra dell'11-10-2001), stante il sospetto di "intese atte a favorire la Ditta Mirant" tra diverso soggetti da identificare.

 

6) - segnalazione di irritualità e illegalità-illegittimità ,ovvero indizione di audizione pubblica di presentatori di memorie scritte

Si precisa che i presentatori di memorie scritte non avevano fatto richiesta di audizione, in specie nelle forme utilizzate dal Presidente della Inchiesta pubblica che, ammettendo le controdeduzioni della Mirant, depositate fuori scadenza, ex art..7 c.5-6 dell'Allegato IV del DPCM citato, pubblicizzava la stessa audizione solo con un manifesto affisso in S.Severo e con ritardo rispetto a quanto lo stesso recita, ciò non in coerenza con la natura della inchiesta pubblica che deve necessariamente utilizzare gli stessi canali previsti per norma per aprire la inchiesta pubblica, ovvero quotidiani di diffusione nazionale, cioè le stesse modalità usate per aprirle e non meramente un manifesto solo in S.Severo, in tal modo non assicurando la informazione e l'espletamento di funzioni di cui sono titolari cittadini e associazioni, in ordine alle tappe successive della inchiesta pubblica; non risulta peraltro che siano invitati alla audizione la Provincia (a quanto ci ha riferito lo stesso Assessore provinciale in data 17-10-2001), né altri Enti locali, peraltro coinvolti (vedi gasdotto..) ovvero i Comuni di Torremaggiore, Lucera, Pietra Montecorvino e altri, omettendo di interessare soggetti titolari di diritti e doveri verso le popolazioni e i territori coinvolti, stante il quadro normativo (dec.leg.vo 267/2000,l.340/2000 e altra normativa connessa), come riportato nel nostro documento di 437 pagine depositato il 28-7-2001.

 

7)-reiterazione di richiesta di sospensione della procedura relativa alla fase successiva della inchiesta pubblica e di tutti i procedimenti autorizzatori inerenti l'impianto di cui trattasi

Ciò con riguardo sia a quanto già esplicitato nel documento di 437 pagine del 28-7-2001 che alla nota nr. 41673 del 15-10-2001 a firma dell'Assessore al territorio e all'ambiente della Provincia di Foggia, con cui lo stesso nel riferire che "questa Provincia è.interessata dalla richiesta di nr. 7 centrali termoelettriche ... -i quali- si sommeranno a quelli per la produzione di energia eolica già esistenti sul territorio" chiede al Ministero dell'Ambiente -servizio di valutazione impatto ambientale "... una conferenza, con gli enti interessati, al fine di verificare la sostenibilità di questi impianti, anche in relazione alla pianificazione energetica del territorio provinciale ...";
CENTRALI termoelettriche a Serracapriola, a Rignano Garganico, a Candela,Troia, per citarne alcune, tutte nel territorio della Provincia di Foggia, che con riguardo altresì all'associato riferito processo di industrializzazione, drammaticamente in uno scenario da terzo mondo aggraveranno sempre più la carenza idrica, vera e propria calamità sotto gli occhi di tutti, il processo di desertificazione, con le conseguenze sull'agricoltura e su altre risorse economiche-produttive del territorio, sulla qualità dell'aria, del suolo, del sottosuolo ... , stante la co-presenza di diversi e interagenti fattori di inquinamento.
A queste centrali termoelettriche a turbogas e eoliche, si aggiungono sempre in Provincia di Foggia quelle progettate quali impianti a biomasse nel territorio dei Comuni di Carapelle, Ortanova e Ordina (società proponenti la Erba e la Euroenergy group), altre a S.Paolo Civitate e in altri Comuni (Manfredonia ...)

 

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- La raccolta di firme fatta dal Coordinamento con oltre 3000 firme in poco tempo,ha visto cittadini di diversi Comuni (S.Severo,Serracapriola,Torremaggiore,S.Paolo Civitate,Sannicandro Garganico e altri) insieme per affermare una volontà decisa di partecipazione,loro riconosciuta per legge e disattesa gravemente ad oggi,nonché il loro no ad una politica selvaggia di insediamenti di centrali energetiche,senza alcun Piano Energetico Regionale né Piano Provinciale di Coordinamento,è espressione di una forte determinazione in un momento in cui tutto il Pianeta deve fare i conti con le esigenze,i bisogni posti da emergenze locali e mondiali,che non possono più essere disattesi e rimossi.La tutela della salute e dell'ambiente,la ricerca di uno sviluppo ecosostenibile non sono rinchiudibili nelle porte e nelle mura dei Palazzi,ma essere patrimonio partecipato delle popolazioni,come peraltro sancisce l'Agenda 21 cui aderisce la Città di S.Severo e la cui Amministrazione Comunale arrogantemente disattende,pur afferendo a finanziamenti specificatamente assegnati per tali scopi.

 

8)-Segnalazione di pubblicità ingannevole-ingannevolezza di messaggi pubblicitari da parte della Ditta Mirant, ai sensi del D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 627: richiesta di intervento sanzionatorio, con riguardo allo specifico progetto presentato

In data 28-7-2001 abbiamo depositato presso il Comune di S.Severo per il Presidente della Inchiesta pubblica per il progetto di Centrale termoelettrica della Mirant un documento di 437 pagine,per spiegare la nostra posizione contro la Centrale Termoelettrica.Il documento è stato trasmesso altresì alla Regione Puglia,ai Ministeri competenti,alla Commissione Europea,ai diversi soggetti politici-istituzionali e sociali.

Nel frattempo, senza neanche aspettare l'esito della valutazione di impatto ambientale prevista per legge e a cui si riferisce l'iter di valutazione da parte del Presidente dell'Inchiesta pubblica, la Ditta Mirant, dimostrando quanto ci tiene a questa operazione di oltre 300 miliardi, spende fior di milioni per pubblicizzare questo impianto sulla Gazzetta del Mezzogiorno, sul settimanale" Protagonisti" e su altri mass media, con una pubblicità a dir poco ingannevole, ovvero contro legge, su cui chiediamo l'intervento delle autorità competenti, nonché la mobilitazione delle forze politiche e sociali. La pubblicità ingannevole, ai sensi del DPR 627/'96, della Legge 249/'97, del dec.leg.vo 74/'92 e altra normativa, è caratterizzata dal fatto che la Mirant negli spot pubblicitari sui giornali e in quelli audiovisivi trasmessi ad esempio presso il supermercato Il Pianeta a S.Severo, titola in modo gravemente e palesemente ingannevole: "Voglio acqua potabile in abbondanza - A San Severo si può. Grazie all'energia a basso costo prodotta coi nostri impianti,sarà possibile alimentare un dissalatore ad osmosi inversa per la produzione di acqua ad uso industriale e potabile", ancora "Voglio pagare di meno la bolletta elettrica. A San Severo si può. Grazie alla costruzione di un impianto a ciclo combinato funzionante a gas metano (non inquinante per l'ambiente) sarà possibile produrre energia elettrica a costi veramente bassi con indubbi vantaggi per il territorio ...", infine "Voglio coltivazioni più rigogliose.A San Severo si può ... grazie all'energia prodotta a basso costo con i nostri impianti ... sarà possibile alimentare un impianto di depurazione delle acque reflue per produrre acqua ad uso irriguo e alimentare serre per una coltivazione protetta e naturale", tutte affermazioni gratuite, false e fuorvianti, sicuramente ingannevoli per come sono poste, non fatte in un contesto scientifico, bensì rivolte a tutta la popolazione, non in possesso di conoscenze, in quanto,nonostante l'adesione all'Agenda 21, il Comune di S.Severo ad oggi ha omesso la benché minima consultazione delle Associazioni e informazione qualificata e confrontata, obbligo sancito proprio dall'adesione all'Agenda 21 oltre che da altre norme.
Nelle 437 pagine del documento vengono riportati elementi a carattere scientifico e di valutazione normativa e progettuale,che dimostrano l'assurdità di un impianto del genere.

Ricapitolando, si espongono di seguito i seguenti messaggi pubblicitari,di cui si riportano Ditta pubblicizzante, contenuti, luoghi e mezzi di pubblicizzazione, agenzia pubblicitaria di riferimento, documentazione probante a disposizione:

MESSAGGI pubblicitari: nr. 4 ( quattro),almeno quelli a nostra conoscenza,di cui uno non è solo uno spot,bensì un opuscoletto (si allega insieme a copia degli altri tre spot-manifesti)

Ditta pubblicizzante: MIRANT Techint,titolare di progetto di" Nuovo Impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune di San Severo" depositato presso il Comune di San Severo (Fg) e sottoposto alla "Inchiesta pubblica come da comunicato pubblicato su Gazzetta del Mezzogiorno del 15-6-2001";

Contenuti dei quattro gruppi di messaggi considerati: si riportano tra virgolette:

1)

"Voglio acqua potabile in abbondanza-A San Severo si può.Grazie all'energia a basso costo prodotta coi nostri impianti,sarà possibile alimentare un dissalatore ad osmosi inversa per la produzione di acqua ad uso industriale e potabile";

2)

"Voglio pagare di meno la bolletta elettrica.A San Severo si può.Grazie alla costruzione di un impianto a ciclo combinato funzionante a gas metano(non inquinante per l'ambiente) sarà possibile produrre energia elettrica a costi veramente bassi con indubbi vantaggi per il territorio ...";

3)

"Voglio coltivazioni più rigogliose.A San Severo si può.. grazie all'energia prodotta a basso costo con i nostri impianti ... sarà possibile alimentare un impianto di depurazione delle acque reflue per produrre acqua ad uso irriguo e alimentare serre per una coltivazione protetta e naturale";

I messaggi sono riportati con le stesse parole sia sui mass media (Gazzetta del Mezzogiorno cronaca di Capitanata, Settimanale Protagonisti diffuso in Capitanata e in altri circuiti) che nel supermercato Pianeta in San Severo, che su manifesti affissi in tutta la città di S.Severo, in diversi formati standards e gigante.

4)

Opuscolo in nr. 16 pagine multicolore, in cui si abusa della assenza di informazione e di partecipazione ai processi decisionali della popolazione, giammai consultata al proposito, affermando che la Centrale della Mirant non ponga pericoli per la salute, l'ambiente e la sicurezza.
Ancor più grave è il fatto che la Mirant si permette di scrivere in terza pagina che "A San Severo sta per nascere l'impianto per la produzione di energia elettrica", quando si dovrà ancora decidere da parte del Ministero dell'Ambiente circa la compatibilità ambientale e successivamente da parte del Ministro dell'Industria, mettendo i cittadini di fronte al fatto compiuto, non informando in alcun modo che è in atto ancora la inchiesta pubblica e tutto l'iter autorizzatorio.

Periodo considerato: da circa due mesi;
Luoghi di diffusione e mezzi di pubblicizzazione:

Luoghi:
       A) Supermercato "Il Pianeta", ovvero Condominio-Consorzio Pianeta shopping center in Via Zannotti 200 a San Severo, con flusso di persone, consumatori di migliaia al giorno
Mezzi: Al Pianeta vengono trasmessi nr. 3 ( tre) spot ,della durata di circa 30 secondi con immagini suggestive di verdure,scenari rassicuranti di ambiente agricolo etc.mentre lo speaker recita con fare suasivo le parole,i contenuti di cui ai punti 1-2-3 su riportati;
Frequenza: Al "Pianeta" gli spot vengono trasmessi ogni giorno ,ad intervalli di alcuni minuti l'uno dall'altro; Agenzia pubblicitaria di riferimento per il Pianeta: telefono 0882 331603 :

       B) nel territorio della Provincia di Foggia,ovvero nelle edicole,tramite Gazzetta del Mezzogiorno in cronaca di Capitanata e tramite il settimanale Protagonisti nelle seconda.terza pagina e ultima di copertina;

       C) nel Comune di S.Severo,tramite manifesti standard e formato gigante.

Per quanto sopra esistono tutti i presupposti,stante la particolare gravità e urgenza, per la sospensione della pubblicità suddetta.

 

Appendice-Annotazione:

Per gli aspetti scientifici,si rinvia al documento,a carattere tecnico-scientifico prodotto da Medicina Democratica del 26-7-2001 dal titolo " Note relative al progetto di Centrale termolettrica a ciclo combinato di San Severo;esso dimostra inequivocabilmente,insieme alle altre valutazioni di merito,l'assurdità,sul piano dell'impatto complessivamente inteso,ambientale,sanitario,occupazionale etc. dell'insediamento di cui trattasi.

Si riportano comunque di seguito solo alcune Conclusioni :
"Va sottolineato che il pesantissimo impatto ambientale rappresentato dalle emissioni di NOx (ma senza ignorare gli altri inquinanti come ha fatto colpevolmente la società proponente !), deve essere valutato compiutamente in ogni suo aspetto ivi compresi gli aspetti sanitari della popolazione a rischio.
Viceversa il proponente (la Mirant) tende a presentare dati tranquillizzanti della ricaduta delle emissioni di NOx ("sempre inferiore a 0,3 microgrammi/mc, con un massimo assoluto di circa 0,25 microgrammi/mc localizzato a circa 7,5 km in direzione Sud-Est rispetto alla centrale", pagina 34, documento sub B)), senza neppure indicare nel documento sub B) relativo alla cosiddetta "Sintesi non tecnica", i dati meteoclimatici utilizzati per giungere a tali stime.
In proposito, si segnala che la società Mirant-Techint afferma di aver utilizzato, per la caratterizzazione climatica dell'area, i dati metereologici della stazione di Foggia Amendola dal 1951 al 1991, senza però spiegare i motivi per i quali ha ignorato i valori degli ultimi 10 anni ! Inoltre, nulla dice circa le risultanze delle analisi di tali dati (es. tipologia delle classi di stabilità ricavabili dai dati e frequenza degli stessi ovvero, in particolare, la frequenza delle condizioni meteoclimatiche "sfavorevoli", rispetto alla ricaduta al suolo degli inquinanti).

... la Centrale a Ciclo Combinato di San Severo (FG) che la società Mirant-Techint intende realizzare nel territorio comunale di San Severo, non può essere realizzata perché il progetto in questione viola le leggi in materia e perché se lo stesso dovesse malauguratamente essere realizzato, determinerebbe rilevanti impatti ambientali e sanitari per le popolazioni residenti a San Severo e nei comuni limitrofi.

In particolare, il progetto in questione viola le leggi, principalmente per i seguenti motivi :

 

- il sito prescelto per la realizzazione della Centrale suddetta viola palesemente il vigente Piano Regolatore Generale (P.R.G.);
- i dati delle emissioni presentati dalla società proponente sono inattendibili come illustrato nei paragrafi che precedono;
- nessuna valutazione attendibile è stata svolta in relazione agli impatti ambientali e sanitari che verrebbero determinati dall'attivazione - malaugurata - della Centrale in questione;
- la scelta del sito è stata effettuata dall'azienda e dalle autorità preposte sulla base del "parametro" aberrante del "consenso" politico offerto dalla attuale Amministrazione comunale di San Severo;
- l'inchiesta pubblica, ai sensi del Dpcm 27.12.1988, è stata programmata per il giorno 30 luglio 2001 ovvero il 45° giorno dalla pubblicazione dell'avviso al pubblico del deposito del progetto di massima e dello "studio di impatto ambientale" da parte della società proponente, con il palese intento di mettere la popolazione interessata davanti al fatto compiuto. In proposito, come già detto in precedenza, quello presentato dalla società Mirant-Techint non costituisce affatto uno studio di impatto ambientale secondo i canoni della direttiva comunitaria che, fra gli altri, prevede la consultazione preventiva della popolazione interessata nonché l'illustrazione alla stessa della cosiddetta "opzione zero" ovvero la non realizzazione del progetto attraverso l'attuazione di iniziative alternative tese, nel caso di specie, a fornire (non far mancare !) a tutti gli utenti l'energia elettrica e termica. In proposito, va sottolineato che nelle osservazioni che precedono, è stato ampiamente documentato che la regione Puglia presenta un surplus produttivo di energia, i più elevati consumi energetici nel comparto industriale italiano e, proprio per questi motivi, l'unica politica regionale sensata, economicamente utile nonché rispettosa della salute pubblica e dell'ambiente è costituita dalla realizzazione di un rigoroso ed efficace programma di risparmi energetici e in primis nel comparto industriale.

           Tra l'altro:
- in relazione alla politica energetica nazionale, sotto il profilo ambientale, la società proponente cita gli obiettivi di riduzione dei "gas serra" in relazione ai quali l'impianto sarebbe "conforme" in quanto "immette nell'atmosfera, per ogni kWh prodotto la metà della CO2 mediamente immessa per kWh dal sistema termoelettrico esistente". Il proponente non documenta l'affermazione relativa al dimezzamento dell'emissione di CO2 e, comunque, la realizzazione dell'impianto rappresenterebbe un incremento assoluto nella produzione di gas serra, rimanendo all'ambito regionale, in quanto lo stesso non viene proposto in sostituzione di impianti esistenti. Viceversa lo stesso proponente già Southern Energy, nel suo sito sul web [1], dichiara che progetta di abbattere le emissioni di CO2 per MW/h del 17 % entro il 2010 (da 1.600 g/CO2/MWh a circa 1.200 g/CO2/MWh). Nel caso si assuma il valore di 1.200 g/CO2/MWh, nel nostro caso, in cui si prevede di produrre 3.010 GWh di energia elettrica avremmo una emissione aggiuntiva pari a circa 4.000.000 t/a di CO2 (a fronte delle complessive emissioni di CO2 relativa agli impianti della "Direzione produzione termoelettrica sud" dell'ENEL pari a 12.600.000 t/a nel 1998 - in relazione alla produzione di energia elettrica - pari a 19.221 GWh delle centrali di Bari, Brindisi, Brindisi Sud, Rossano Calabro).

- Al punto 4.1.5.2 "Consumo e produzione di energia elettrica" della sintesi non tecni- ca,lo stesso estensore deve invece ammettere che "..la Puglia abbia un surplus annua- le di oltre 4.000 GWh.." di produzione energetica.Invero come risulta dal documento di Medicina Demoratica del 17-8-2001 il surplus energetico Pugliese è pari a 5.599 GWh (vedi ENEL " dati statistici sull'energia elettrica in Italia 1998"),non risultando corrispondere pertanto al vero quello che lo stesso estensore afferma a pag.6 circa il fatto che " le Regioni Puglia. sono complessivamente fortememte deficitarie da un punto di vista energetico ... ."

... e.a proposito di acqua,la centrale ne beve(consuma) acqua,non ne produce,come ingannevolmente un semplice cittadino potrebbe capire dalla pubblicità che sta facendo la Mirant in questi giorni;si rinvia ancora una volta al documento scientifico a disposizione di tutti.

 

ANALOGIE con analoga vicenda relativa a progetti di Centrali elettriche a gas metano della Southern Company e di altre Aziende, che ha visto coinvolti i Comuni di Crevalcore, Sala Bolognese, Sant'Agata Bolognese, San Giovanni in Persicelo, Finale Emilia, Codigoro, Ostellato (Emilia Romagna).

Si ricorda che in Emilia e Romagna, per vicende analoghe, dopo una serie di vicissitudini e la mobilitazione popolare contro i relativi insediamenti, si è addivenuti alla indispensabilità del riferimento obbligatorio preliminare, deciso dai Sindaci interessati, dalla stessa Provincia di Bologna, con riguardo altresì a interpellanza dei Consiglieri Regionali di Alleanza Nazionale e di altri consiglieri, all'adozione da parte della Regione Emilia e Romagna del Piano Energetico Regionale,"al fine di determinare il reale fabbisogno di energia elettrica e bloccare un 'eventuale "proliferazione selvaggia" di centrali elettriche sul proprio territorio, impegnando la Giunta all'adozione del Piano energetico regionale e affinché, fino alla adozione di tale piano, i Comuni non concedano autorizzazioni ad insediamenti di impianti produttori di energia elettrica" (cfr.risoluzione del Consiglio Regionale proposta dai Consiglieri Regionali di Alleanza Nazionale).

Evidente il parallelismo con la situazione pugliese e con il progetto in questione.

Pertanto come Associazioni componenti del Coordinamento

 

abbiamo richiesto e richiediamo a ciascuno dei destinatari e per quanto di propria competenza,nei termini e modalità sanciti da norme specifiche sulla propria funzione e per le materie su esposte:

 

1) dichiarazione di nullità per irritualità delle procedure di effettuazione dell'Inchiesta pubblica inerente il progetto "Nuovo Impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune di San Severo"della Mirant Italia S.r.l., attivata con comunicato pubblicato su Gazzetta del Mezzogiorno del 15-6-2001; ), per irritualità e illegalità-illegittimità nell'indizione di audizione pubblica di presentatori di memorie scritte, che non ne avevano fatto richiesta, ammettendo le controdeduzioni della Mirant, depositate fuori scadenza, ex art..7 c.5-6 dell'Allegato IV del DPCM citato, pubblicizzando la stessa audizione solo con un manifesto affisso in S.Severo e con ritardo rispetto a quanto lo stesso recita, ciò non in coerenza con la natura della inchiesta pubblica che deve necessariamente utilizzare gli stessi canali previsti per norma per aprire la inchiesta pubblica,ovvero quotidiani di diffusione nazionale, cioè le stesse modalità usate per aprirle e non meramente un manifesto solo in S.Severo, in tal modo non assicurando la informazione e l'espletamento di funzioni di cui sono titolari cittadini e associazioni,in ordine alle tappe successive della inchiesta pubblica; non risulta peraltro che siano invitati alla audizione la Provincia (a quanto ci ha riferito lo stesso Assessore provinciale in data 17-10-2001), né altri Enti locali, peraltro coinvolti (vedi gasdotto ...) ovvero i Comuni di Torremaggiore, Lucera, Pietra Montecorvino e altri, omettendo di interessare soggetti titolari di diritti e doveri verso le popolazioni e i territori coinvolti, stante il quadro normativo (dec.leg.vo 267/2000,l.340/2000 e altra normativa connessa), come riportato nel nostro documento di 437 pagine depositato il 28-7-2001;
2) sospensione della procedura relativa alla fase successiva della inchiesta pubblica e di tutti i procedimenti autorizzatori inerenti l'impianto di cui trattasi,stante altresì la nota nr. 41673 del 15-10-2001 a firma dell'Assessore al territorio e all'ambiente della Provincia di Foggia,con cui lo stesso nel riferire che "questa Provincia è.interessata dalla richiesta di nr. 7 centrali termoelettriche ... -i quali- si sommeranno a quelli per la produzione di energia eolica già esistenti sul territorio" chiede al Ministero dell'Ambiente-servizio di valutazione impatto ambientale "... una conferenza,con gli enti interessati,al fine di verificare la sostenibilità di questi impianti,anche in relazione alla pianificazione energetica del territorio provinciale ...";
3) non utilizzabilità delle controdeduzioni della Ditta Mirant Italia s.rl. alle memorie presentate entro il termine del 30-7-2001 ai sensi dell'art.7 c.3 dell'Allegato IV del DPCM 27-12- 1988, in quanto depositate (le controdeduzioni della Mirant) in data 2 ottobre 2001, giusta nota nr. 3/R/01 del 12-10-2001 del Segretario Generale del Comune di S.Severo, ovvero oltre i tre mesi dall'avvenuta pubblicazione del 15-6-2001, come previsti dall'art. 7 c.6 Allegato IV al DPCM 27-12- 1988 in ordine alla chiusura della inchiesta pubblica ;
attivazione di indagine da parte degli organi competenti: su

a)

grave parzialità di fatto e favoreggiamento della Ditta Mirant da parte del Presidente della Inchiesta pubblica, che ha ritenuto ammissibili, acquisendole, come da manifesto pubblico del 2-10-2001, invero affisso l'8-10-2001, le controdeduzioni della Ditta Mirant, depositate il 2-10- 2001, dopo la scadenza di norma, dando pertanto alla Ditta Mirant ben due mesi di tempo dal deposito delle memorie scritte, per formulare le controdeduzioni, mentre si danno neanche cinque giorni ai presentatori di memorie scritte e ad altri interessati, per prendere visione e rispondere nel merito, peraltro con le modalità illegittime e illegali di cui alla nota dell'11-10-2001 del Coordinamento, inviata al Presidente della Inchiesta pubblica, al Sindaco e Assessore all'Ambiente, al Ministro dell'Ambiente, al Coordinamento Agenda 21 locale e ad altri destinatari;
b) dichiarazioni false del Segretario generale contenute nella nota dello stesso del 12-10-2001 nr. 3/R/01;
c) assurdità di un manifesto del 2-0ttobre 2001 del Presidente della Inchiesta Pubblica,che informa della "disponibilità delle controdeduzioni della Ditta Mirant in visione dal 2 ottobre medesimo", guarda caso ... e che rapidità ... il giorno stesso del suo deposito (prot. 24824 Comune di S.Severo), come da nota del Segretario Generale citata, onde verificare effet- tivi tempi di deposito, di commissionamento e stampa del manifesto datato 2 ottobre, circa altresì la mancata informazione dello stesso al Segretario generale (vedi nostra dell'11-10-2001), stante il sospetto di "intese atte a favorire la Ditta Mirant" tra diverso soggetti da identificare;
5) Intervento sanzionatorio per pubblicità ingannevole-ingannevolezza di messaggi pubblicitari da parte della Ditta Mirant, ai sensi del D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 627.
6) una CONFERENZA Provinciale e Regionale di SERVIZIO ovvero una CONFERENZA Programmatica Provinciale e Regionale, come chiesta a suo tempo per vicende anch'esse conseguenti a progetti della stessa Ditta o comunque analoghi, sulla base di iniziative dei Sindaci dei Comuni di Crevalcore, Sala Bolognese, Sant'Agata Bolognese in Persiceto, unitamente all'Assessore all'Ambiente della Provincia di Bologna al fine di una PROGRAMMAZIONE REGIONALE ENERGETICA ovvero degli eventuali insediamenti di centrali per la produzione di energia elettrica o di una loro riconversione a minor impatto, dovendo comunque assicurare la partecipazione delle Associazioni specificatamente interessate e tener conto che la Regione Puglia già produce un surplus Energetico e che in primo luogo debba provvedersi alla riconversione della Centrale di Brindisi, anche in considerazione del fatto che la Città di San Severo aderisce all'Agenda 21;
7) PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO (art.20 c.2 dec.leg.vo 267/2000) a cura della Provincia di Foggia.

 

Si allegano i documenti citati, fatti salvi quelli già trasmessi in precedenza.

Si attende riscontro ai sensi della L.241/'90 e altra normativa connessa e specifica,in ordine alla problematica di cui trattasi.

Si saluta cordialmente.

 

Il Responsabile legale di Medicina Democratica e di Cittadinanzattiva
e Portavoce p.t. del Coordinamento
Tonino d'Angelo

Recapito:Via Cantatore 32/N ;71016 S.Severo-Fax 0882 228156;
e mail: toninodangelo@libero.it "

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