L'Oltrepo di Voghera e la bassa Valle Scrivia
Resoconto della manifestazione del 19 maggio 2002

CENTRALI: BICI E TRATTORI CONTRO I TRE MAXI-IMPIANTI PAVESI E LO SMALTITORE SOLCHEM DI REFLUI DI CASEI GEROLA

LA PROTESTA CON PALLONCINI E STRISCIONI

Palloncini, musica e striscioni: tra festa e protesta.
La partenza dalla piazza di Castelnuovo Scrivia.
In prima fila anche carrozze trainate dai cavalli.

Grande successo per la marcia per la salute organizzata sabato 18 maggio dal Comitato intercomunale di Casei Gerola, dalle Associazioni agricole e da Orizzonte Oltrepo.

Da Castelnuovo a Voghera con 110 mezzi e più di mille persone.

La partenza. Alle ore 14.30 l’adunata nella piazza di Castelnuovo Scrivia: circa 500 persone con bandiere, striscioni e berretti “anti-centrali”; una cinquantina di trattori in attesa di muoversi verso Casei Gerola.

Ad inaugurare la partenza del corteo c’erano alcuni politici eletti in Piemonte.

Un gruppo di ragazzini reggevano lo striscione d’apertura (“no alle centrali”; clacson e trombette a pieno regime). 

A seguire la mobilitazione, insieme a fotografi e giornalisti, c’erano anche le telecamere della Rai e quelle di diverse emittenti locali.

In mezzo alla folla è spuntato anche qualche cane in “marcia per la salute” vestito con le pettorine del comitato organizzatore, che riportavano due decise richieste: “no alle centrali” e “no allo smaltitore”.

Questi i messaggi che ieri pomeriggio 19 maggio figuravano anche sui 1000 palloncini colorati legati ai manubri delle biciclette e agli specchietti dei trattori.

Durante la manifestazione “Ambiente Italia” trasmetteva il servizio girato a Casei Gerola, Voghera e Sannazzaro sul problema delle 3 centrali e lo smaltitore.

La tappa a Casei Gerola. La marcia scortata dai Carabinieri e dalla Polizia, ha avanzato lungo la strada provinciale per Casei Gerola, formando un corteo di biciclette e trattori lungo 6 chilometri.

Alle 15.45 il gruppo è arrivato nel centro abitato, suscitando la curiosità dei casellesi.

Davanti al municipio, ad attendere i “ciclisti anti-centrali”, tutti muniti di mascherina anti-smog, c’era una buona parte del paese.

Una delegazione ha consegnato al Sindaco e ad alcuni assessori un documento con le richieste del Comitato.

Il Presidente del suddetto organismo ha urlato con il megafono ai presenti: “ Cercate almeno di informarvi. L’aria e la salute sono uguali per tutti. Qui non c’entrano politica e ricchezza. Vogliono installare 3 centrali in 15 chilometri, l’equivalente di un milione e mezzo di abitazioni, con al centro uno smaltitore di reflui”.

Dopo 3 “no” alle centrali, si è ripresa la marcia.

L’entrata in Voghera.

Da 500 che erano all’inizio della marcia, i partecipanti sono diventati 2000.

Ad animare la marcia alcuni ragazzi in “monopattino da protesta” e due carri trainati da cavalli uno dei quali, aggregatosi al corteo a Voghera in via Gramsci, ha guidato il gruppo fino in piazza Duomo, dove c’era ad attendere la gente un’orchestrina, allestita su un carro.

Qui è stato tenuto un comizio dagli organizzatori e sono stati distribuiti plichi informativi, le fragole di Volpedo e le patate di Castelnuovo Scrivia.

Forti gli slogan sugli striscioni e sui cartelli indossati da centinaia di uomini e donne “sandwich”: 40.000 tonnellate annue di rifiuti liquidi speciali e pericolosi: quali prospettive agro-turistiche per il nostro territorio?, “Il triangolo Voghera-Tortona-Sannazzaro non vuole diventare terra bruciata”, “Tutti in marcia per la salute”, “Ora le targhe alterne e il bollino blu… e dopo 3 centrali?” “Falde impoverite e avvelenate. È questa la difesa della risorsa acqua?”.

Un pomeriggio incredibilmente movimentato anche per i residenti di Voghera, Casei Gerola e Castelnuovo Scrivia che fra il rumoreggiare di clacson, megafoni e fischietti si sono affacciati alle finestre delle abitazioni, situate lungo il percorso del corteo. 

A guidarlo, per quasi tutto il tragitto, un furgoncino bianco attrezzato di tutto punto: vi erano gli altoparlanti usati per ricordare ai passanti ed ignari le ragioni della maxi-mobilitazione: “in marcia per la salute per dire no alle centrali elettriche e allo smaltitore”.

Commento: la marcia ha riscosso una grande adesione popolare e ha lanciato un univoco messaggio alle istituzioni: “non vogliamo le 3 centrali e lo smaltitore”.

Aiutateci!!!!

Seguito della marcia: un vertice in Regione, fissato per martedì 21 maggio, per discutere delle 3 centrali e dello smaltitore.

focofa@libero.it