( benvenuto a Pagina 2)
Gentile visitatore, se sei arrivato a leggermi sin qui, o sei un " malato " di moto come me, e allora andiamo bene perchè da qui in poi troverai .. pane per i tuoi denti; sei un appassionato, oppure qualcosa ti ha interessato e quindi , spero piacevolmente intrattenuto ; forse la semplice.. curiosità .
Qualunque sia il motivo, non voglio che Tu te ne vada proprio ora. Come detto ho ancora qualcosa da raccontare. :-)
Premessa doverosa e importante
Prima di pubblicare queste pagine, ritagli di storia, le ho stampate e fatte leggere a Cris, la figlia del baffo... Motivo? Cris è nata (motociclisticamente parlando) nel 96/97, non conosce quindi il motomondiale degli anni precedenti , anche se da un babbo come me ha sentito nomi, date , aneddoti a volontà..
Ricerca, la mia, di un "giudizio " a caldo" per capire se la mia pagina fosse troppo "libro"...
"Tranqui" babbo, non mi sono annoiata, il tuo alternare i fatti accaduti ,con le impressioni e commenti personali, visti o vissuti in diretta, non stona ; è in linea con la tua passione sia per le moto che per quella tastiera che oggi hai davanti , per quei tasti cui vuoi tanto bene... In linea anche con il babbo che non fa fatica ad attaccare...bottone, come si suol dire. Ma non è stato per me "stufoso" .
Bene, promosso, mi sono detto. Ma avrà ragione Cris? Spero di si.
Ecco gli argomenti che troverai in questa pagina:
- Amarcord ( quel primo viaggio in pullman, verso Imola..)
Mi sono chiesto più volte se la " colpa " possa essere tutta da ricercare tra i ricordi di ...un primo viaggio in pullman , a cui ne seguirono altri ...
Contagioso se non determinante, l'ambiente che frequenti... I ricordi di quando eri " bocia" sono quelli che si è portati a ricordare con maggior piacere.
Quando non ero in casa sapevano dove trovarmi :-) In officina e non a dar calci al pallone come i miei coetanei. Era la mia seconda casa la loro officina. Silvano, il nonno Mansueto .... i modelli Gilera in vetrina. Silvano, non poteva certo dimenticarsi di me al momento di prenotarsi per una delle numerose trasferte in pullman dei centauri mantovani che bazzicavano in officina...La "storia" del baffo4tempi comincia proprio quella domenica, su quel pullman partito dalla mia città, in mezzo a quei fanatici ducatisti :-) che avevano più o meno la mia età di adesso... La risposta alla mia precedente domanda è " SI " . Ovvio, il virus c'era già, ma quel viaggio ha completato l'opera, permettendogli di accasarsi definitivamente in me e non lasciarmi più !
L'anno è il 1972 - Si parte quindi, destinazione Imola !! Il duello tra Smart e Spaggiari , entrambi su Ducati, non l'ho visto in TV ma vissuto in diretta da quel lembo di terra che si affaccia sulla curva della Tosa.... C'ero anch'io ad assistere alla 200 Miglia Shell. Il nostro Spaggiari rimase a secco di ...benzina e lasciò via libera al compagno di squadra Smart che vinse la gara. Fu una delle prime gare ad "imitare" la 200 Miglia di Daytona; una classica americana dei primi di marzo. Anche gli americani approdarono alla nostra gara "gemella" , e un certo ..... Giacomo Agostini , nel 1974 party per Daytona, ovviamente per vincere la mitica corsa, in sella alla Yamaha mettendosi dietro i campioni del locale campionato AMA.
Era il suo primo anno sulla Yamaha a due tempi per il nostro Ago, aveva da poco lasciato la MV Agusta, la moto varesina a 4 tempi cui legò il suo nome in molti successi.Altra meta fissa del Vanni ragazzino, il Migliaretto , chiamato così per la sua lunghezza prossima al miglio: partivano e atterravano da qui, degli aerei ...tipo piper o da turismo biposto, non molto più grandi , di più non posso dire non me ne intendo. Non c'è praticamente asfalto in questa grande area e tutt'attorno ogni sentiero era buono per farci ...il motocross, anche con la biciclettina, con la Lambretta... E proprio qui oggi c'è l'impianto permanente di questa specialità che ospita anche gare di campionato Mondiale .
Ho citato nomi celebri, all'inizio della mia "storia", ve ne sono molti altri, meritano tutti la mia ammirazione, non posso certo citarli tutti. Miti, tutti anche senza vincere .
Piuttosto il mio intento principale è offrire un preciso riferimento, ai periodi in cui i piloti e le moto , specie quelle da corsa hanno catturato tutto me stesso. C''erano ancora la cl. 125 cc e la cl.350 cc; abolite dal 1990.Giacomo Agostini il campionissimo; la TV era ancora in bianco e nero ed io ragazzino, seguivo mamma e papà nelle loro trasferte presso i parenti la domenica; ovunque andassi, appena arrivato chiedevo di poter accendere la telelevisione. Si correva nei circuiti cittadini, come Sanremo Ospedaletti ma soprattutto nella Romagna de’ mutor (chissà se l’ho scritto giusto) . Riccione, Rimini si alternavano ai circuiti permanenti come Modena, nel calendario sportivo di quegli anni.
Dicono sia stato il più grande di tutti i tempi, i suoi 15 titoli mondiali, (8 nella 500 - 7 nella 350) parlano chiaro, ma difficile fare raffronti, non solo con i piloti di oggi ma anche di quel tempo, i fatti gli hanno sempre dato ragione.
Morini, MV Agusta, Yamaha, sempre la moto giusta, ma si è campioni anche nel trovarsi al posto giusto al momento giusto. Fortunato si, ma anche altrettanto bravo.
Dicembre 1973 la copertina del settimanale Moto Sport, che annuncia il suo divorzio dalla MV Agusta per passare Yamaha. Non smentì le sue doti di grande talento Mino, perché anche in sella alle due tempi (passaggio ritenuto difficile) dimostrò il suo valore. Vinse subito con le due tempi il mondiale cl.350 e la 200 Miglia di Daytona.
E' questa copertina, una delle "chicche" nel mio archivio, tra molte altre testimonianze raccolte in giovane età, di cui vado molto orgoglioso.
Valore, anzi per meglio dire, prezzo di copertina, della rivista: Lire 300 . Un altro segno del tempo che è passato con le sue innovazioni e cambiamenti. Qualche altro "vecchietto" come me di certo le ricorderà.E' del 1975 la copertina del quindicinale Il Pilota Moto (Lire 500)
A go raggiunge quota 15 titoli mondiali , aggiudicandosi a Brno quello della classe 500. Johnny Alberto Ceccotto non permise ad Agostini una ulteriore..doppietta nello stesso anno. Con la stessa Yamaha, il venezuelano vince infatti il titolo della 350.
Mino come altri campioni, è stato un ottimo testimonial in campo pubblicitario. Aveva tutto quello che si addice ad un uomo per divenire famoso, oltre al suo invidiabile palmares sportivo; anche il nome...forse perchè l'ho sentito nominare mille volte e ancor oggi ..suona bene.
Molti ricorderanno di certo lo slogan "con Api si vola" .
L'Azienda Petrolifera appoggiò il suo passaggio alla Yamaha ed il suo logo compare anche sulle carenature della MV Agusta quando il Mino nazionale torna a correre con i colori della casa varesina, nel 1976. Da "privato", prima di ritirarsi. Al suo ritiro, nel 1978, le riviste dedicano come ovvio, ampio spazio. Il mensile Motociclismo, era in vendita a Lire 1.000
COLPO GROSSO !!
Documenti di vario tipo sono gelosamente custoditi nel mio archivio personale, ma questa foto può essere di certo considerata un " trofeo ".
Siamo, nel marzo '75 al Santamonica di Misano Adriatico Un'altra trasferta, un altro pullman come quello di Imola del '72 :-) Stesse facce, stessa gente, stessa passione, ed io un po' più cresciuto, sebbene (dicono) non dimostri gli anni che avevo al momento
Non era una gara di mondiale ma evidente il passare degli anni, la differenza con oggi; non ci sono motor Home, e anche i furgoni che si vedono danno il segno del tempo passato.
In attesa delle 350 e 500, si fa un giretto in zona box per vedere le moto da vicino. Un pilota (Proni) ci indica un buco nella rete, vicino al suo furgone , sotto al quale dovremmo passare per entrare di...nascosto; come i marines . ZAC !! Non ci pensiamo due volte.
Felicino Agostini, fratello di Giacomo , corre con la Yamaha 25o; dopo numerosi successi nel motocross, prova le gare in pista. Ago osserva la gara dal muretto dei box, poi toccherà a lui con la 350.
Ghiotta occasione per due "clandestini", e quando mai capiterà ancora?? Ecco fatto, e gioia a mille !! Una foto con me ed una con..Learco, ma......al ritiro del rullino, solo la mia foto risulta leggibile. Roba da perdere l'amicizia.. per fortuna non è successo. Ma tutto sommato gli sta anche bene...lui diceva che Mino vinceva solo grazie alla moto. La nostra amicizia proseguì nonostante la foto mancata... e soprattutto tifando SEMPRE per piloti diversi !! Anche oggi è così. :-)
Non era una gara di mondiale ma evidente il passare degli anni, la differenza con oggi; non ci sono motor Home, e anche i furgoni che si vedono danno il segno del tempo passato. E anche l'abbigliamento.
Notare i pantaloni a zampa di elefante ...
Nella foto a destra, Walter Villa.Al centro, con la tuta.
Il campione modenese, ci ha lasciato proprio di recente.
MV Agusta. Musica maestro...
Che nostalgia per quei " tromboni " , tanti quanti il numero dei cilindri, (3 - 4 - e anche 6!! ) di quel "verso" caratteristico delle MV quattro tempi; quando Magni le scaldava pazientemente ai box prima che Mino, Read ecc, ci salissero sopra ... Le moderne motogp oltre ad avere terminali "scatola" oggi, non assomigliano nemmeno lontanamente a quel rumore, anche per la loro diversa architettura meccanica, ma che dico rumore... era una "melodia" che ha fatto compagnia al baffo4tempi ragazzino.
Il Museo MV conserverà di certo quelle moto, una gran parte di queste sono oggi proprietà di un noto collezionista , Ubaldo Elli . Presente a diverse manifestazioni rievocative, le tiene in ...vita.
Ma oKKIo , non guardate solo le marmitte, accertatevi che sotto la carena vi siano altrettanti cilindri... ; molti " amatori " (non certo il Sig. Elli..) sdoppiano i terminali di scarico, imitano alla perfezione una livrea d'epoca e si divertono a loro modo nelle varie manifestazioni paesane... Nulla contro il divertimento, ma la "storia" potrebbe offendersi :-) E' come avere al polso un Rolex, da ... 50 Euro!!
Per rivederle, (quelle "vere" ) una bellissima URL vi aspetta. http://www.magni.it dalla quale si arriva con i link a www.mvagusta.it , . e al museo, gallerie di foto davvero meravigliose, per chi come me ha nostalgia..
Da un po'' di tempo le tute non sono più rigorosamente solo nere, gli sponsor sempre più in vista sul "vestito" dei piloti.
Barry Sheene con il suo inseparabile numero 7, il celebre paperino di Disney su tuta e casco, è di certo uno dei più colorati , e non solo in sella. Simpatico, allegro forma con l'inseparabile Stephanye una delle più belle immagini dei paddock in quegli anni. Si aggiudica i mondiali del dopo Ago, negli anni '76 e '77 con la Suzuki . Negli ultimi anni di carriera corre anche con la Yamaha , gomito a gomito con i nostri Lucchinelli ed un cini , e gli americani che,primo fra tutti Roberts, in quegli anni si affacciano al Circus della velocità; si chiamava ancora così. Plurivittorioso e plurifratturato date le molte cadute nella sua lunghissima carriera. Ancor oggi l o si vede aggirarsi nei box, e chiamato ad una nuova importante ...sfida contro la malattia. Non mi leggerà Barry, ma credo che i visitatori della mia pagina si uniranno a me e a tutti gli sportivi, nel ..tifare per lui, ancora una volta. Forza Barry!!A proposito di colori, viene dall'America quel canarino giallo, l'immagine sicuramente più conosciuta di Kenny Roberts, il marziano. Legato da sempre alla Yamaha, si aggiudica tre titoli mondiali di seguito nel 1978/79/80. Steve Baker, simpatico pilota occhialuto del team Gallina, è con molti altri sulla strada del marziano, pronto a rendergli la vita difficile. Virginio Ferrari sfiora l'impresa di riportare il titolo in Italia nel 1979; arriverà secondo, il suo sogno svanisce a LE Mans in un pauroso incidente. Sportivo, atleta nel vero senso della parola Virginio cura la preparazione fisica in modo maniacale. Graziano Rossi (il papi di Valentino) dopo aver sfiorato il titolo della 250 con la MBA (Morbidelli Benelli Armi) si aggiunge ai mostri sacri della 500 con la Suzuki del Team Gallina - Nava Olio Fiat, che gira e rigira riporta il titolo della massima cilindrata in Italia con Marco Lucchinelli nel 1981 !! Lucky, cavallo pazzo, Stella Fortuna. Di quanto sia legato io a quel mondiale e perché, ho già raccontato.
Queste immagini non sono prese dal web o altri documenti. Si tratta di quadri su tela dipinti ad ad olio. Non devo nessun copyright a ... nessuno, l'autore è infatti il sottoscritto . :-) Il baffo4tempi preso da ispirazione prova anche a dipingere. Lo fa ad intervalli non regolari non affinando quindi nel tempo la tecnica, ma rimane un'altra delle mille ..idee che gli frullano nella testa. Risultato? Tutti quadri regalati, l'unico rimasto in casa del baffo, un Lucchinelli in sella alla Cagiva e non poteva certo mancare una dedica su tela... Un Lucky che vola verso l'iride.... Non si accontenta il baffo di parlare dei suoi campioni, delle moto, il virus ha anche diversi effetti collaterali... :-)))) colpisce in ogni manifestazione quotidiana.
Ci sono i Campioni del Mondo cl.500 dal 1978 al 1985 in questo dipinto che misura 50x70. (a destra)
Kenny Roberts (78-79-80), Marco Lucchinelli (81) e Franco Uncini (82) con la Suzuki - Freddie Spencer , Honda (1983) - Eddie Lawson, Yamaha (1984) - Freddie Spencer, Honda 250 e 500 nello stesso anno, il 1985. Impresa oggi improponibile.
Uncini, che è stato il privato più veloce del mondo nel 1980, tiene quindi il titolo a casa nostra dopo Lucky che nel frattempo è passato alla Honda. Freddie ( The Fast) e Lawson (Steady) si alterneranno un anno a testa fino all'inserimento dell'australiano Wayne Gardner,un altro lottatore, un altro coraggioso e generoso. Quella NSR che lui guidava è in un certo senso la progenitrice della moto che DOOHAN ha affinato negli anni.
A Eddie Lawson il merito di aver vinto un mondiale anche con la Honda e non solo con la Yamaha e di aver portato in alto la nostra Cagiva, sulla quale corse anche Alex Barros, ancor oggi protagonista in 500 e motogp. Ti sei forse dimenticato di Pier Francesco Chili, e di..... obietterà qualcuno. No di certo. Come si fa a dimenticarsi di un generoso come Frankie. Nel motomondiale 250 col Team Valesi - Iberna (in squadra col giovanissimo Max Biaggi..) nella cl.500 con la Honda NS 3 cilindri con cui vinse un GP a Misano, in una giornata di diluvio in un Gp disertato dai "big" . Protagonista anche in Superbyke sia a 4 che a 2 cilindri, con Suzuki e Ducati. E a proposito di americani, il lentigginoso Randy Mamola, dove lo mettiamo? Sulla Suzuki, sulla Yamaha, sulla Honda, sulla Cagiva e... il baffo lo ha messo anche ...
in un quadro 30 x 40.
Simpaticissimo Randy, oltre che "gran manico" un vero giullare del Circus della velocità, con le sue trovate, un po' alla ...Valentino .
Non a caso, il libro The Yellow Giant, pubblica una foto di Randy che scherza con Vale sulla linea di partenza. La didascalia recita così: " Denti guasti, occhiali demenziali...Quando si tratta di fesserie, Rossi e Mamola, si intendono alla perfezione ! "
E i duelli tra Rainey e Schwantz chi li dimentica??
E' l'alba del GP Giappone 1990 gli occhi appena aperti, l'odore del caffè ...ed è subito guerra, al primo gran premio della stagione. Ma non c'è mai .. un orario per sobbalzare sulla poltrona; anche alle ore 14 nel motordrome di Hockheim accade di tutto.
Facciamo a gara a chi frena più ... tardi , sembrano dirsi i due affiancati all'ingresso della chicane stretta, del circuito tedesco; Schwantz all'interno non molla , la Suzuki è più volte di traverso. Un sorpasso di quelli da antologia, di quelli che non si dimenticano facilmente. Wayne non lo chiude.... non crede possa farcela..passano indenni.
Anche lui, Wayne Rainey , un altro grande protagonista del motomondiale, legato ad una vicenda sfortunatissima. Nel 1994 a Misano dirà fine alla sua carriera di pilota, dopo aver vinto 3 titoli consecutivi della classe regina (91, 92, 93). Il 1994 fu quindi l'anno del mitico Schwantz. Anch'egli costretto al ritiro per problemi fisici (polso). Rainey , ancor oggi su una sedia a rotelle è rimasto nell'ambiente delle corse, come team manager. E siamo quasi al presente l'australiano Mik Doohan, si era era già messo in mostra in mezzo a questi grandi, e sarà GRANDE a sua volta, alla sua maniera. Per questo campione e quelli di oggi non occorre l'ausilio della memoria.
Perchè i MITI nascono a volte dalle piccole cilindrate e crescono pian piano. Alex Criville viene in 500 direttamente dalle 125, Loris Capirossi è Campione del Mondo della ottavo di litro nel 1990 con la Honda del team Pileri (altro celebre cognome) . Il suo compagno di squadra è un ... già campione del mondo , un certo... Fausto Gresini. E nel 1991 Capirex porta a segno la doppietta, prima del salto di categoria e diventare quello che oggi tutti noi conosciamo, oltre che World Champion anche nella 250 con la Aprilia nel 1998 e protagonista in 500 e motogp.
Non mi vergogno a dirvi che .. piansi, commosso per quel ragazzino; per il primo titolo di Loris, in una delle levatacce, che vale la pena di ricordare. Nel 1992 l'acuto nella cilindrata più piccola è di Alex Gramigni in sella alla Aprilia 125.
Luca Cadalora costretto quando correva con la Yamaha a passare le velocissime Honda in staccata quasi ad ogni GP. Tony Mang 4 volte campione del Mondo ( 3 volte con la KAWA + 1 con Honda) disse di lui , prima di ritirarsi, che ... " il modenese è molto tecnico e soprattutto impara molto alla svelta !!
Ma è Kocinski, con la Yamaha 250 , mettere in tasca il titolo mondiale nell 1990. Passato alla Honda, il modenese centra una doppietta (1990 e 1991) nella stessa classe prima di passare in 500, dove nel 1994 sarà vicecampione del mondo. Sale a quota tre il suo bottino, nell'Albo d'Oro c'era già il suo cognome quale campione del mondo classe 125 in sella alla italianissima GARELLI. (1986)
Un altro quadro, sempre dipinto ad olio, frutto della ispirazione del baffo nel 1989, dedicato a Cadalora e Reggiani.
Loris Reggiani, grande anche senza vincere un campionato del mondo. Legato alla casa di Noale, eccetto una parentesi con la Honda - HB. Che staccate con quell'Aprilia. Bravo Loris.
Quella carena colorata di giallo , sponsor tabaccaio HB, mi ricorda anche il tedesco Helmut Bradl, un arrivo in volata tra lui e Cadalora, a Misano, sul filo dei millesimi; arrivarono appoggiati l'un l'altro con le spalle fuori di carena, se non avessero fatto "leva" tra di loro... probabilmente uno, o entrambi, sarebbe finito gambe all'aria.
I colori HB vestivano anche le moto di un altro tedesco, anch'egli sfortunatissimo, oggi immobile, costretto anche al totale aiuto in ogni suo movimento; Reinold Roth, guidava un'altra delle Honda che tanto ha fatto tribolare Cadalora sul veloce. Terribile incidente il suo.
Come detto non si vive di sola 500.
Il resto è quasi il presente. MAX BIAGGI ci proietta vicino a noi, quasi ad oggi, con tre titoli della classe 250 con l'Apriliona Nera. Erano i tempi del Corsaro Poi un titolo con la Honda 250 e via verso l'avventura in cinquecento.
Ho forse parlato poco di lui? Clikka il suo nome, ho creato un link ...Che vuoi di più? :-))
E mi fermo qui chiedendo scusa a chi si è "annoiato" e a chi al contrario si aspettava di leggere qualche cosa della combattutissima classe 125 dove i nostri sono protagonisti da sempre.
Locatelli, Macio, Poggialino e anche Vale; ma mi fermo qui con i ricordi.NIENTE SUPERBIKE ?? NO !! Beh anch'io sono fatto alla mia maniera no ?? :-)Come tutti gli esseri umani e tutti i motociclisti !!
A tutti i piloti italiani un grazie per averci provato, sempre e comunque, tenendo viva la speranza , con il loro coraggio, la voglia di vincere .
Non è uno ..speciale vacanze, ma lo sembra vero? Non è tratta da nessuna rivista. Non potevano mancare gli amici nel mio spazio web. I "turisti" come me. :-) e i Motociclisti di ogni.. tendenza.
Io e la Cris in autostrada in Austria
Luciano (Ciano) e ... signora.
Abbigliamento, caschi e moto, richiamano il periodo, cui appartengono. La moto, una Yamaha XS 750 E. Una turistona tre cilindri a cardano, che ci riporta ai primi anni 80. Passato poi ad una XJ 750 Seca, Ciano fa una pausa e oggi si ritrova sul VFR 2002 . Bravo, complimenti e soprattutto Grazie per avermi concesso di pubblicare una tua foto nella mia paginetta.
Ancora on the road diversi anni dopo con altri due amici . Ovvio che in mezzo ci sono state altre "girate" e con altre moto...
P.sso dello Stelvio 1992. Ogni tanto ci si torna , sempre affascinante l'arrampicarsi fin lassù, salendo da Merano. Altrettanto divertente la discesa verso Bormio. Qui in compagnia della mia Lassie, (vf 500) , Aldo (Honda Dominator) e Achille (Yamaha XZ 500) . Anche a loro un grazie, anzi sono loro a dover ringraziare me, altrimenti come ci finivano sul Web?? Sempre in questa giornata faremo un salto sull'altrettanto mitico Gavia.
Dicono che il "mal d'africa " sia uno dei tanti virus che se ti prende non ti molla più. Aldo è l'esempio più vicino a me; desert man da qualche anno , torna nel 1992 con un souvenir per il baffo... Sabbia del deserto in una bottiglietta. Benchè più affezionato all'asfalto, il baffo ha gradito. Testo dell'etichetta : 30 aprile 1992. SUD MAROC. Tra Tata-AKKA, steppa pre desertica. Sabbia raccolta dopo una tempesta di circa 2/3 ore.
Vè Aldo, non è che leggendo questa pagina prendi spunto dal racconto che ti ho impaginato con le foto dei tuoi viaggi e.... ti passa per la mente di...creare una web di ... di sabbia, vero?
Ma allora è vero, il mal d'africa è...contagioso. Che ci fa Igor (un amico della mia Cris) nel deserto?
Se il mal d'africa ha preso anche voi, ecco un link adatto allo scopo. http://www.osservandoilmondo.com . Uno dei tanti.
Agli "africani " ho dedicato una poesia per arricchire la raccolta di foto che già corredata dai testi di Aldo, è diventata un libro racconto fotografico del sottoscritto (non cercatelo in libreria...) Le foto e la storia mi avevano catturato.
Ancora una pausa off road, ce la propone Gianbattista" in questa foto del 1986, che ospito volentieri sulla mia page. Niente paura, oggi è dei nostri, on the road :-))
Ma torniamo sull'asfalto e in compagnia del mio passeggero. che non perde occasione di salire in sella col babbo. La montagna è meta preferita da entrambi ed anche il VFR sembra felice qui a P.sso Rolle
Ancora Cris, questa volta siamo sulle strade della Germania, a Weingarten, carichi come i motard di quella Nazione, i... "TETESKI " . Purtroppo si torna a casa :-(( dopo essere stati ospiti di amici in loco.
Ha proprio ragione OMEN quello di Zelig (il comico Raul Cremona) . Sembra passatempo preferito anche da Cris, come le donne d'oggi in genere, il "Fùma Fùma" . Appena ci fermiamo... pronti una una stizza. Mannaggia da chi ha imparato?? Se tra quelle che leggono, c'è qualche donna che non è d'accordo...se ne può andare..., altrimenti l'uomo.So####zza. Giusto ? Giusto!! Scherzo ovviamente, vero Cris? Vero...zavorrine? Vi voglio bene dai . ;-)) Chissà perché appena vedo il VFR rosso, mi torna il buon umore ..
Anche quando vedo certe moto gialle e soprattutto gli amici . Luigi fireblade, compagno di viaggio e d'avventura nella trasferta 2002 verso quel "tutto un dritto" inteso non come autostrada, ma come 24 ore non stop, che è stata la mia prima Tavullia-Vale. Mi sono talmente rotto e stancato, che ...non vedo l'ora che arrivi l'edizione 2003, per portarci Cris .
Nella foto siamo sulle nostre strade , a Romanengo, durante un raduno d'epoca organizzato dagli amici del locale MClub. Si svolge di solito a fine settembre ma quest'anno è in programma anche una gita in montagna per le "nonnine" a due ruote.
una domenica IN PISTA
Prima di mettere il naso per terra a Misano (episodio descritto nella prima pagina) mi diverto un pò (alla mia andatura) a Varano, Misano e al Mugello.
La foto è scattata ai box del Mugello, 1986 o giù di lì quando il Pantah era ancora ... quasi originale e il baffo non si tingeva ancora i capelli di...grigio :-))))
Rimanendo in pista non poteva mancare certo l'amico col quale siamo cresciuti assieme.
Eccolo Learco, finalmente, dopo averne tanto parlato.
Insieme ne abbiamo fatte di cotte e di crude e quante volte ho raccontato balle per nascondere le sue sua "mattate".
Vero Leo? :-)
Campionato italiano Sport Production - Battle of Twins
Ducati 750 F1 .(Foto Oliver)
Restiamo in pista per assistere al debutto del "VOLTO".. (Foto a destra) Debutto bagnato debutto fortunato dicono... Ma non era una gara, solo una sessione di prove libere a Varano de Melegari, la pista più vicina a noi. Sul bagnato con gli slick !! Ma non lo ha fatto apposta... abbiamo beccato la giornata no. Le rain? E cosa sono.. ? La tuta e gli stivali del baffo, la moto elaborata By Learco. E poi dicono che i soldi non contano. Forse così abbiamo frenato un talento?? HA HA
Scherzi a parte il Volto, diventato grande, comprati tuta, stivali.... :-) rain e slick ... si butta a testa bassa nello Sport Production con una Suzuki Gamma 500 , ed una Ducati (ex Learco) nella Battle of Twins.
Ditemi se non ne avete almeno uno. No ?? Non ci credo !
Il mio principale si chiama Nordkapp, un altro desiderio , altra prestigiosa meta che mi frulla nella mente , ma non ho mai avuto in passato la compagnia giusta. Non è certo una cosa irrealizzabile ma non vorrei diventare troppo vecchio e non poter mettere piede nella terra delle renne. . Vedremo,.. Vorrei portare Cristina con me ..
Tra i tanti indirizzi , ho trovato una web page interessantissima ; un appassionato , ha raggiunto la meta in moto , e ha portato con se la figlia di 13 anni. L’ha descritta come una esperienza unica. Leggetela ne vale la pena : Http://utenti.tripod.it/deleo/index-9.html
E poi ho un’altra idea in mente, da tempo ci giro attorno ma qui vicino a me, gente che ha voglia di lavorare...pochina eh? Ho fatto parte negli anni scorsi, di un Motoclub attivissimo e vorrei ripetere l’esperienza, rimanere nell’ambiente ma con amici disposti a sacrificare un po’ del proprio tempo.
Ci sono mille modi per divertirsi (non solo le pieghe e le sgasate domenicali) , mille modi per farsi conoscere ed in modo positivo e propositivo… Nonostante i progressi fatti, ed il pullulare di moto di qualsiasi natura negli ultimi anni, molte persone hanno ancora una immagine "distorta" di noi motociclisti; c'è da lavorare in questo senso, e ci sono le ..richieste per temi di attualità; ma non faccio morali o sermoni qui. Parliamone, se hai un'idea o la stessa idea, la stessa "voglia", lo stesso ...virus. scrivimi , basta clikkare sulla @ La passione muove tutto, se non c'è quella ...astenersi perditempo , Grazie :-))
Ho tutto pronto, volontà e idee non mi mancano, contatti presi in precedenza, cose mai realizzate dai M.Club locali…. Mancano , come sempre gli ... agganci economici, ma a volte si trovano, se l'offerta del .."prodotto" è buona :-))
Se sei della mia città o vicino, la cosa è più facile di quanto pensi...non si sa mai .
Mantova dorme !! La svegliamo????????? Dai !!!
La Rossi Replica è un altro sogno a due ruote :-) Siamo corsi da un amico rivenditore per una foto.
VALE VORD CIEMPION
Già dalla nascita di nulla si vergogna nemmeno d'essere più lungo della sua cicogna
Ancor oggi tutti strabilia , più corta di lui è anche la sua Aprilia .
Trascinator di folle, ma non è Bossi - all'anagrafe è Valentino Rossi
Anche il nome non è appropriato - Va..." fortino " , noi l'avremmo chiamato.
Fin da piccino col manubrio in mano - ad emulare il papà Graziano
Scopre presto le sue carte - rivelandosi buon figlio d'arte.
La fortuna ben si sà - tutti al mondo non ce l'han
Per alcuni addirittura è bieca - oggi per Vale la Dea Bendata è "Ceka" .
Si è sudato il nostro Vale - il suo primo bel mondiale
Nessuno quest'anno forte come lui - Ueda, Manako, gli altri e .... Ui .
L'anno prossimo si raddoppia - di cilindri ne avrà una coppia
Imparerà la nuova strada - e via forte .. Più di Harada.
Dove passa Rossifumi - di ogni record fà frantumi
Un giro in moto con la Schiffer, una mazza nella mano,
festeggiando da giullare - o come Superman volare.
Ma il più bello dei vestiti, con la lacrima lo ammetto
è quel grande NUMERO UNO portato a spalle come zainetto.
Vanni 1997
VALE VORD CIEMPION DO VOLT !!
Marzo è tornato e con lui, meno male si rivede il nostro Vale.
Pronto come sempre, ad ogni gara ci incanta
È già protagonista delle due e cinquanta.
E’ già suspence Per un acquazzone…
Naviga indietro Nel GP del GIAPPONE.
In qualche modo riesce a stare a galla
Dimostra ben presto Di esser tornato in.. palla.
Quando corre "lui" sai com’ è
C’è un virtuale airbag tra il divano e me
Un’ora di lievitazione, quando seguo il mio campione.
Poi giù per gare a perdifiato, Ed aumenta la mia pena
Quando in Francia al mio Vale Gli si rompe la catena.
Riecco la grinta , poi la magia La situazione si è ribaltata
Torna sua amica la Dea Bendata.
Insegue e vince e quando potrebbe far da ragioniere farragioniere
Dimostra che temporeggiare Non è il suo mestiere
Corri FUMI, sempre più forte Del mondiale hai riaperto le porte
Quasi mi sembra di impazzire Mentre guardo il GP del BRASILE
Anzi già sono impazzito Vederlo correre
come fosse inseguito.
E’ delirio puro quello che in me esplode
Quando sulla sua Aprilia Sale … l’ Angelo Custode.
Poi una gomma birichina, gli toglie un record in ARGENTINA Preciso il suo tiro, come una COLT arriva
VALE VORD CEMPION Sì, ma già DO VOLT !!
Vanni e Cristina 1999 (tifoso padre e tifosa figlia)
Chissà perchè non ho rime per il Mondiale Cl. 500 del 2001, e nel frattempo VALE si è portato a casa anche il titolo della motoGP 2002; il suo quarto titolo di CAMPIONE DEL MONDO.
EvvvaaaaiiiiiiAnche i poeti hanno i loro momenti di ..non ispirazione, no?
Ed ora una cosa dedicata a i mantovani come me, ai motociclisti mantovani. Un invito preciso ad usare il casco, sempre, ma non perch
é è obbligatorio. Le rime sono adattate ai mantovani, ma ovvio che il consiglio è per tutti. Chiaro??Il disegno del nostro avo concittadino, nasce dalla mano dell'amico Edgardo Bernini. Un grazie anche a lui.Il testo invece è farina del mio sacco.
Poichè MANTUA ME GENUIT
e amor nutro per tutti li Mantovani,
Consiglio vorrei dar ai miei concittadini del domani.
Se io sicuro fossi di usar la moto per le mie gesta,
sempre lo casco avrei sulla mia testa
Immobile statua ormai in questa piazza sono,
dove guidatori d'ogni età, su due ruote con motore vedo sfrecciar
ma ahimé indispensabile strumento atto a salvar vita essi paion dimenticar
Usate lo casco sempre, mettetevelo in testa perché casco io non ebbi e nemmen la bandana nè altra calotta per salvar vita umana
Voi giovin del duemila, saggi d'esser dimostrerete solo se il casco indosseretDi vostro avo concittadino questo è consiglio, amate la vita , ascoltate Virgilio.
Vanni 2000
I colori del cielo...
Esistono posti dove pensi di non poter arrivare mai, nella tua vita
Cartoline di Mondo che sembrano destinate a rimanere tali,
depliants patinati di geografia lontana. Irraggiungibili.
Fino a quando un giorno ti accorgi che tutto questo è .. vero ed è sotto di te.
La sabbia rossa degli spot televisivi
cieli che sembrano colorati apposta per il tuo arrivo
Spazi che la civiltà pare abbia volutamente abbandonato o dimenticato.
I colori sono sopra di te, indescrivibili.
Una tenda una moto, un nuovo giorno in Africa,
peccato dover tornare a casa.
Vanni 1999, per il viaggio in Africa di Aldo, dopo aver visto le sue foto.
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( Inserita il 5 febbraio 2003 )