CARATTERISTICHE TECNICHE

Rifrattore acromatico : (doppietto spaziato in aria) di produzione cinese
Diametro : 150mm
Focale
: 1200mm (f/8)
Peso : 8.6 kg
Lunghezza : 110 cm (con paraluce 130 cm)
Cella ottica : in metallo, registrabile con paraluce removibile
Focheggiatore : pignone e cremaliera da 50.8 con riduttore a 31.8, in metallo, con vite di blocco e grani per eliminare i giochi.
Dotazione : anelli con coda di rondine, cercatore 9x50, diagonale a specchio da 2", oculare K 28mm da 2".
Prova sul campo
La Luna e' sempre spettacolare, la zona del terminatore regala splendide immagini, sembra di sorvolare i satellite, il cromatismo c'e' ma non e' fastidioso, utilizzando un contrast booster l'immagine e' leggermente piu' incisa anche se annegata nella dominante gialla del filtro. Il limite della montatura fa si che molte volte devo puntare un po' fuori l'oggetto, aspettando che la rotazione della terra lo faccia riapparire senza le vibrazioni. Sul sole non ho giudizi, perche' non l'ho mai usato. Su Giove e Saturno si tengono bene i 240x (un paio di sere dell'estate scorsa sono arrivato a 400x con immagini ancora buone), si vedono le solite cose : bande gmr, anelli, cassini e tutte quante viste bene. Il cromatismo su venere e' evidente, non ho ancora provato il CB, ma prima o poi lo faro' e mettero' le impressioni. Per quel che riguarda Marte, in occasione dell'opposizione, non sono riuscito a vedere molto, un disco giallastro con qualche sfumatura piu' scura. Alcuni possessori di questo strumento sostengono di vedere le calotte, una tale fortuna non mi e' capitata. Vero e' che l'inverno scorso non ho trovato una serata giusta con buon seeing. Per quel che riguarda il deep, diciamo che 150mm non sono molti, ma molto fa il seeing e le condizioni atmosferiche generali. In serate ottime ho osservato i vari globulari M11, M13, gli ammassi in ofiuco e nel saggittario in modo molto piu' definito e risolto. M11 anche se non e' proprio un globulare ma un ammasso compatto e' stato a dir poco emozionante. Se queste non permettono non potete sperare di risolvere stelle nei globulari a parte i bordi, e le nebulose (a parte m42) restano flebili nebbioline. Non ho un limite per le doppie, ma per fare un esempio epsilon lirae risulta divisa nelle 4 componenti a 120x con il 10mm ziel super (non certo un oculare di pregio).
Impressione sera tra il 2/3-marzo-2007
Grande occasione per testare il rifrattore in occasione dell'eclisse totale di luna, quindi ho piazzato lo strumento sulla HEQ5 a colonna e ho cominciato ad osservare il satellite. Dico subito che oltre alla luna ho sbirciato solo saturno, niente deep-sky. Sono rimasto fuori dalle 21.30 a circa le 00. 30 al massimo dell'eclisse. Ovviamente nella fretta di partire ho dimenticato la macchina fotografica, quindi mi tocchera' aspettare un bel po' per potermi rifare. La luna piena non e' mai un bel vedere, con nessun telescopio, con il rifrattore acro poi, il cromatismo da il suo massimo, anche se come ho gia' avuto occasione di scrivere, in visuale non da fastidio piu' di tanto. Man mano che l'ombra della terra copriva il disco del satellite non risultava esserci un gra miglioramento nei dettagli, le luci e ombre sui crateri rimangono pressapoco le stesse e ad essere sinceri la visione risulta piu' appagante con un binocolo. Bella la situazione di progressivo oscuramento del cielo e la conseguente comparsa delle stelle e delle costellazioni. Comunque il seeing era medio-buono (diciamo 2-3 scala Ant.) e quando il cielo si e' fatto piu' scuro mi sono proiettato su saturno. L'oculare piu' performante in termini di ingrandimenti e l'ortoscopico Vixen da 5mm, ebbene l'immagine a 240x era nei momenti di calma bella secca e ferma con la cassini visibilissima e con alcuni dettagli sul pianeta utilizzando filtrini colorati ( W21 e W80A ). Che dire, ancora una volta non sono pentito di questo rifrattore cinese, dove l'unico neo resta il peso accopiato alla lunghezza che portano al limite i motori della HEQ5.

Conclusioni
Questo e' uno strumento da postazione fissa, da utilizzare con profitto su luna, pianeti, e ammassi aperti. Quando il seeing lo permette, per doppie e globulari credo che per osservare bene galassie e nebulose occorra un diametro maggiore. Visti i costi non piu' proibitivi (anche nell'usato si trovano dai 300 ai 400€) dico che e' uno strumento da acquistare tranquillamente, piazzandolo su una montatura robusta , tipo la eq6.

Descrizione tecnica
La prima considerazione da fare riguarda le dimensioni, diciamo che peso e lunghezza non lo classificano come trumento facilmente trasportabile e in effetti non trova alloggio comodo nel bagagliaio di un'auto normale. La lunghezza del tubo produce un sostanzioso momento flettente che rende il telescopio difficilmente collocabile su una montatura leggera. Io ho capito cio' dopo averlo posizionato su una SW EQ5, montatura veramente al limite per un utilizzo visuale e inadatta per scopi fotografici. Devo, pero', dire che da quando ho sostituito il trepiede originale in alluminio con la colonna, la situazione e' migliorata di parecchio, i tempi di smorzamento si sono praticamente dimezzati (ora dell'ordine dei 4 secondi).
Il tubo e' ben annerito al suo interno e presenta 3 diaframmi a lama. Stesso discorso per il cercatore, il quale presenta la solita messa a fuoco sulla cella anteriore (scomoda), mentre la centratura viene effetuata mediante 2 viti di plastica e un perno a molla che rendono l'operazione facile ed immediata. Il focheggiatore, interamente in metallo, presenta l'annerimento interno, le solite manopole cinesi di plastica, la vite di blocco per uso fotografico e i due grani per le regolazioni ortogonali. La corsa e' molto lunga, ma non sufficiente per andare a fuoco senza una diagonale.
La prova con il collimatore ha evidenziato la centratura dell'ottica, operazione comunque fattibile intervenendo sulle viti della cella. Il paraluce e' diaframmato a 11 cm, portando il rapporto focale a circa f11 e migliorando la visione di oggetti molto luminosi. Lo star-test non ha rilevato problemi di sorta, immagine bella tonda (astigmatismo assente) e cerchi in intra e extra che vanno rinforzandosi dal centro (sferica assente). La lente frontale presenta un trattamento antiriflesso azzurro-verdino.
Il passaggio dall'ottantino al 150 si e' fatto sentire, le quasi 4 volte di luce in piu' restituiscono immagini piu' luminose e contrastate. I limiti di seeing sono quasi sempre attorno ai 240x, cio' non toglie che siano sufficienti per divertirsi. Penso che me lo terro' per parecchio questo tele.

COMMENTO
Breve report serata 17-aprile-2007 (Chromacorr 2N)
Questa sera abbiamo provato il chromacorr 2n della Aries sul rifrattore 150 f8. L'aggiuntivo ottico, di proprietà di Mauro, un amico astrofilo, e' stato utilizzato con il diagonale di serie SW da 2", perche' non si e' riusciti ad utilizzare il diagonale Intes 98% dielettrico a causa di un piccolo difetto su tubo del focheggiatore. Mi sono accorto che una piccolissima ammaccatura in un bordo non consentiva l'introduzione del diagonale russo ma solo del cinese (l'anomalia doveva essere presente gia' in origine ma visto che non dava problemi con il suo diagonale non mi ero mai accorto di cio').
Il test e' stato condotto solo su saturno, vista l'impossibilita' di osservare la luna perche' nuova. il seeing non e' stato perfetto, diciamo un 2/3 nella scala Ant., il vento assente con una buona trasparenza atmosferica.
L'utilizzo di un oculare HR da 5mm si e' rivelato proficuo, a 240x l'mmagine del pianeta era perfetta, con cassini grande come una strada e parecchi dettagli sul disco, con un 3.8 orion ultrascopic (315x) l'immagine era ancora molto godibile anche se non riasltavano nuovi particolari.
Il test con il chromacorr ha evidenziato un'immagine piu' neutra (era decisamente piu' bianca) e con maggior incisione rispetto all'osservazione senza, dove saturno risultava piu' giallo e con particolari un poco piu' slavati. Nonostante l'aggiunta di lenti sembra che il riduttore di cromatismo russo lavori alla perfezione su questa classe di telescopi.
La prossima prova, sulla luna, dove l'aberrazione cromatica risulta sempre molto presente.

Up-grade al rifrattorone : focheggiatore crayford con riduzione micrometrica 10:1 e sistemazione del cercatore su una barra sopra gli anelli di sostegno.
ASTR-ALEX
IL MIO SITO DI ASTRONOMIA AMATORIALE
RIFRATTORE SW 150 f8
In questa foto vi mostro il rifrattore 150 f/8 piazzato su una montatura della ditta URANIA di Roma. La montatura e' vecchiotta, circa 20 anni, dovrebbe avere una portata di 25/30kg, motorizzata con 2 sincroni a 220v. L'idea e' quella di eliminare i motori e servirsi della montatura solo manualmente, mediante le 2 manopole, per un utilizzo prettamente visuale o in alternativa lasciare solo il motore in A.R. sostituendolo con uno piu' moderno. Effettivamente il telescopio e' molto stabile, la colonna autocostruita fa egregiamente il suo lavoro. L'attacco alto della montatura (195cm) favorisce le osservazioni con il rifrattore, senza doversi contorcere troppo in alcune posizioni osservative. La montatura e' di Mauro, un amico astrofilo. Costruirsi una colonna non e' molto complicato, bisogna tener presente solo qualche piccolo accorgimento. Ne daro' una breve descrizione nella sezione Autocostruzione.
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